Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto. Per l’edizione del trentennale cambia la giornata finale: sarà la domenica. Dedica ed evento speciale per l’archeologo roveretano Paolo Orsi nel 160.mo dalla nascita. In concorso 44 film da 20 Paesi; 3 conversazioni, 2 mattine per le scuole, 3 eventi speciali

La 30.ma rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto è dedicata all’archeologo roveretano nel 160.mo dalla nascita. Premiere del film “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”

Locandina della 30.ma rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto dal 2 al 6 ottobre 2019

Alessandra Cattoi e Giovanni Laezza: direttrice e presidente della fondazione museo civico di Rovereto (foto Graziano Tavan)

Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto, si cambia. Per l’edizione del trentennale, un traguardo unico nel panorama dei festival dedicati alla storia e all’archeologia, c’è una novità che balza subito all’attenzione: la giornata finale non sarà più il sabato, con le premiazioni la sera, ma la domenica, con gli ultimi film in concorso la mattina, e proclamazione dei film vincitori con proiezioni dei film fuori concorso nel pomeriggio – sera di gala. La 30.ma rassegna, in programma dal 2 al 6 ottobre 2019 al teatro Zandonai di Rovereto, è dedicata all’archeologo roveretano Paolo Orsi, di cui quest’anno si celebrano i 160 anni dalla nascita. Era il maggio 1990 quando il museo civico di Rovereto promosse il convegno scientifico “Paolo Orsi e l’archeologia del Novecento”, in occasione del quale furono proposte tre giornate di proiezioni di film. “È così che è nata la rassegna internazionale del Cinema archeologico”, interviene Alessandra Cattoi, direttrice della Fondazione museo civico di Rovereto, “rassegna che oggi, trent’anni più tardi, è diventata una manifestazione culturale articolata e conosciuta ben al di là della città di Rovereto, con eventi satellite organizzati lungo il corso dell’anno in molte località italiane, da Siracusa ad Agrigento, da Torino a Udine, per spingersi fino a Belgrado e Istanbul. Una manifestazione che è maturata nel tempo, anche grazie all’impegno del museo e a tutte le donne e gli uomini che vi hanno lavorato con passione ed entusiasmo”. Trent’anni dopo, la Fondazione museo civico torna a riflettere sulla figura del celebre archeologo roveretano da cui tutto è partito. “E lo fa – continua Cattoi – con una produzione straordinaria, con un documentario che celebra il personaggio e al tempo stesso la manifestazione che nel suo nome è nata. “Paolo Orsi, la meravigliosa avventura” è dunque il momento clou della Rassegna 2019, una docufiction che rappresenta, più di mille celebrazioni, lo spirito di questi trent’anni di Festival”. L’appuntamento è per la sera di sabato 5 ottobre 2019 al teatro Zandonai con la premiére del film
“Paolo Orsi. La meravigliosa avventura”: introduzione della docufiction e dei suoi protagonisti presentata da Patrizia Orsingher, cui segue la proiezione del documentario “Paolo Orsi. La meravigliosa avventura” di Andrea Andreotti (52′, produzione Filmwork), realizzato da Fondazione Museo Civico di Rovereto. La docufiction si concentra sugli anni giovanili di Paolo Orsi, la sua formazione, il suo rapporto con la città natale, con il Regno d’Italia e asburgico. E poi il lavoro in Calabria e Sicilia, con le straordinarie scoperte conquistate in anni di lavoro puntuale, rigoroso, instancabile, grazie a quel “metodo Orsi” che trova le sue proprio nel nostro territorio montano. Un film fatto di molte voci che accompagnano il documentario perfezionando i dettagli, mostrando anche il lato umano del grande archeologo. Ma la serata di gala dedicata all’archeologo roveretano sarà solo la conclusione di una giornata speciale, quella di sabato 5 ottobre, che al mattino, dalle 10 alle 12, ha in programma l’evento “La città di Paolo Orsi tra Settecento e Novecento”: percorso lungo le vie di Rovereto, con partenza da piazza Podestà, raccontandone la storia attraverso una prospettiva diversa: seguendo le tracce di Paolo Orsi, roveretano illustre che ha trascorso qui l’infanzia e la giovinezza. Partecipazione gratuita, fino ad esaurimento posti. Prenotazione consigliata allo 0464.452800.

La grande collina artificiale di Arslantepe dove opera la missione archeologica italiana in Anatolia orientale dell’università La Sapienza di Roma

Annaluisa Pedrotti dell’università di Trento

Franco Marzatico, soprintendente Provincia di Trento

Marco Leona del Metropolitan Museum of Art di New York

Marcella Frangipane dell’università La Sapienza

La 30. Rassegna in numeri. Quarantaquattro film in concorso da venti Paesi, due mattinate dedicate alle scuole (quella di mercoledì 2: retrospettiva con proiezioni dedicate alla scuola primaria, filmati non in concorso selezionati in collaborazione con gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Villa Lagarina; e di giovedì 3 ottobre 2019: retrospettiva con proiezioni dedicate alla scuola secondaria. Film selezionati e presentati dagli studenti della classe 4A scientifico del liceo “A. Maffei” di Riva del Garda: Giulio Ballardini, Andrea Boninsegna, Damiano Brocchetti, Carlotta Cazzolli, Matteo Crosina, Elia Dassatti, Eleonora Gilardino, Tamina Hunjadi, Samantha Juretig, Fabio Oss, Samuele Pasqualotto, Alice Pelanda, Ilaria Pozzer, Alice Straffelini, Denise Vivori, Mohamed Yassam, Angelica Zani. Coordinatore del progetto: prof. Stefano Lotti); tre conversazioni: mercoledì 2 ottobre, “L’archeologia delle Alpi oggi” con Annaluisa Pedrotti, professore associato di Preistoria e Protostoria dell’università di Trento, Franco Marzatico, soprintendente per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, e Marco Nicolò Perinelli, giornalista e archeologo; giovedì 3 ottobre, “Il colore nel tempo: dall’antichità al Rinascimento” con Marco Leona, direttore del Dipartimento di ricerca scientifica del Metropolitan Museum of Art di New York, e Andreas M. Steiner, direttore della rivista Archeo; sabato 5 ottobre, “Arslantepe: identità, movimenti e integrazione nell’Anatolia pre-protostorica” con Marcella Frangipane, professore ordinario di Preistoria e Protostoria del Vicino e Medio Oriente alla Sapienza università di Roma, Fondazione Sapienza e Accademia dei Lincei, con Alessandra Clementi di National Geographic Italia. E poi alcuni film fuori concorso, domenica 6 ottobre, nel pomeriggio: “I bronzi del Quirinale a Roma” di Vinzenz Brinkmann e Elli Gabriele Kriesch (Germania, 2018; 14’); “Mesopotamia in memoriam: appunti su un patrimonio violato” di Alberto Castellani (Italia, 2019; 48’); “Ingegneria romana: città II” di José Antonio Muñiz Olivares (Spagna, 2018; 55’); “Prime Civiltà: Città” di Robin Dashwood (Inghilterra, 2018; 52’).

Il logo per i 10 anni di iscrizione delle Dolomiti nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità

Il film “Ani, le monache di Yaqen gar” di Eloise Barbier

Eventi speciali, non solo Paolo Orsi. Degli eventi legati all’archeologo roveretano nel 160.mo della sua nascita abbiamo già detto. Ma ci sono altri due momenti da non perdere. Venerdì 4 ottobre 2019, alle 16.45, appuntamento della Rete degli Eventi del Decennale dell’iscrizione delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale: “Dolomiti: tra ambiente naturale e paesaggio culturale” con Annibale Salsa, antropologo e presidente del Comitato Scientifico di Accademia della Montagna del Trentino e membro del comitato scientifico della Fondazione Dolomiti Unesco. Durante l’incontro verrà proiettato il documentario presentato in anteprima al Trento Film Festival 2019: “Annibale Salsa. I Paesaggi del Trentino” di Gianluca Cepollaro e Alessandro De Bertolini (Italia, 2019; 38’). L’altro, domenica 6 ottobre, alle 20.30, chiude la 30. Rassegna, con una serata in collaborazione con il Religion Today Film Festival 2019. Viene proiettato il film “Ani, le monache di Yaqen gar” di Eloise Barbieri (Italia, 2019; 53’). “Tra le prime istituzioni culturali”, commenta il presidente Giovanni Laezza, “la Fondazione Museo Civico ha riconosciuto nel cinema uno strumento per preservare, valorizzare e promuovere il patrimonio mondiale. Ma non solo: ha capito che questi film sono essi stessi preziosi documenti del passato, da conservare con cura, catalogare e promuovere. Il museo ha raccolto così, in questi 30 anni, oltre 4mila film che le produzioni consentono di utilizzare, sempre per manifestazioni non a scopo di lucro: per questo la nostra Rassegna si dirama poi, in Italia e all’estero, creando decine di eventi ogni anno, che fanno ben comprendere come l’unione tra turismo e cultura sia un binomio vincente, e che ci incoraggiano a proseguire su questa strada, impegnativa e affascinante, immaginando e progettando nuovi sviluppi”. E la direttrice chiude: “Oggi la Rassegna è senza dubbio punto di riferimento nazionale per le produzioni cinematografiche in ambito archeologico e mantiene la spinta innovativa rinnovando la sua formula con l’adesione di numerose realtà culturali che arricchiscono il programma delle cinque giornate di una bellissima festa della curiosità e della conoscenza”.

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2 risposte a “Rassegna internazionale del Cinema archeologico di Rovereto. Per l’edizione del trentennale cambia la giornata finale: sarà la domenica. Dedica ed evento speciale per l’archeologo roveretano Paolo Orsi nel 160.mo dalla nascita. In concorso 44 film da 20 Paesi; 3 conversazioni, 2 mattine per le scuole, 3 eventi speciali”

  1. Italina Bacciga dice :

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