Velia. Navetta gratuita ogni mercoledì da Ascea Marina all’area archeologica con visita guidata offerta dal Comune

Veduta panoramica della Torre di Velia nell’area archeologica (foto pa-paeve)
Dal mare all’area archeologica di Velia in navetta, gratis. Inaugurato il servizio di navette gratuite del Comune di Ascea che collega la fascia costiera con il sito archeologico di Velia, in programma ogni mercoledì del mese di agosto e della prima settimana di settembre (prenotazione obbligatoria: rivolgersi a Proloco di Ascea, telefono 0974/972230 ore 9-14 e 16-20). Ad accogliere il primo gruppo di visitatori il direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. “Siamo estremamente soddisfatti di questa nuova collaborazione tra il parco archeologico di Paestum e Velia, il Comune e la Pro Loco di Ascea”, dichiara D’Angelo. “Si tratta di un servizio importante che amplia la fruizione del sito archeologico di Velia e ne integra la valorizzazione con quella di Ascea Marina. È anche un’occasione per condividere le nostre attività di ricerca e cura del patrimonio con le realtà economiche più vivaci e sensibili del territorio. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio piano di miglioramento della mobilità e dei collegamenti tra il Parco e il territorio, che ha visto in questi giorni l’inaugurazione di un servizio gratuito di trasporto tra i siti di Paestum e Velia”. La navetta gratuita partirà alle 17.30 dalla stazione di Ascea e raggiungerà il sito archeologico alle 18 recuperando i turisti in punti di raccolta nei pressi delle strutture alberghiere che li ospitano. A Velia, il gruppo potrà usufruire di un servizio di visita guidata offerto dal Comune inclusa nel biglietto di ingresso al Parco, mentre per i più piccoli sono in programma giochi e laboratori per scoprire i segreti dell’antica Elea. Laboratori per bambini e ragazzi, 3 euro. Appuntamento in biglietteria. Ripartenza per la stazione alle 19.30. Il biglietto del Parco Archeologico di Paestum e Velia costa 12 euro ed è valido per 3 giorni e include un accesso all’area archeologica e al museo di Paestum e all’area archeologica di Velia. “Vogliamo avvicinare sempre di più i cittadini e gli ospiti al sito archeologico di Velia. Siamo molto contenti di collaborare col Parco Archeologico di Paestum e Velia e con la Pro Loco per migliorare la fruizione del nostro sito”, dichiara il Sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo.
Mercato illegale. Il Getty Museum di Los Angeles sarebbe pronto a restituire a settembre l’eccezionale gruppo scultoreo “Orfeo e le Sirene”, di provenienza tarantina, richiesto da oltre vent’anni. E il museo Archeologico nazionale di Taranto è pronto ad accoglierle

“Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo magnogreco del IV sec. a.C. esposto nelle sale del Getty Museum di Los Angeles (foto MArTa)
Il museo Archeologico nazionale di Taranto è pronto ad ospitare “Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo del IV secolo a.C. conservato al Getty Museum di Los Angeles che, se l’anticipazione di ieri del “Los Angeles Times” è corretta, sta per essere recuperato al patrimonio nazionale e a settembre 2022 dovrebbe essere restituito all’Italia, dove in un primo tempo verranno esposte nel museo dell’Arte Salvata. Il gruppo in terracotta policroma è costituito dal giovane Orfeo, seduto, intento a suonare la cetra, e due Sirene stanti, una delle quali musicante anch’essa: una possibile traduzione della sfida che oppose lo straordinario cantore alle creature mitologiche dal busto umano e corpo d’uccello, che, allocate alle porte dell’Ade, nell’immaginario classico univano il suono dei loro strumenti e il loro canto a quello dei parenti dei defunti, accompagnandone la discesa agli inferi.

Orfeo che suona la cetra, statua parte del gruppo scultoreo del IV sec. a.C. conservato al Getty Museum di Los Angeles (foto mic)

Dettaglio del trono su cui siede Orfeo del gruppo scultoreo del IV sec. a.C. conservato al Getty Museum di Los Angeles (foto mic)
Le statue, veri e propri capolavori del IV secolo a.C., costituiscono un gruppo scultoreo di figure in terracotta a grandezza naturale e proverrebbero proprio dall’area tarantina a cui lo stesso Getty aveva già restituito negli anni scorsi antichi manufatti ceramici di produzione apula esposti poi al MArTA nella mostra “Mitomania” nell’aprile del 2019. “Quando un patrimonio di così inestimabile valore torna in patria è una grande conquista civica e morale, non soltanto per l’eredità culturale che rappresenta, ma anche per la vittoria del senso della legalità e del rapporto con i territori come ci insegna la stessa Convenzione di Faro”, commenta così la direttrice del museo Eva Degl’Innocenti che aggiunge: “Sarebbe pertanto auspicabile che Orfeo e le Sirene tornassero a casa e potessero entrare a far parte dell’esposizione permanente del MArTA. Dopo l’esposizione romana, dunque, il MArTA sarebbe pronto ad ospitare il gruppo di figure in terracotta, anche in virtù del progetto in corso di nuovo allestimento espositivo che consentirebbe al gruppo scultoreo di poter recuperare il proprio contesto identitario”.

Il gruppo scultoreo del IV sec. a.C. di Orfeo e le Sirene dovrebbe rientrare in Italia a settembre 2022 (foto mic)

Una Sirena del gruppo scultoreo del IV sec. a.C. conservato al Getty Museum di Los Angeles (foto mic)
“A luglio 2020, eccezionalmente (poiché la percentuale di risposta del MiC alle mie interrogazioni è inferiore al 10%)”, ricorda la senatrice Margherita Corrado della commissione Beni culturali, “il ministro Franceschini sostenne che la rivendicazione dei tre manufatti esposti nel J.P. Getty Museum di Los Angeles, asseritamente acquistati nel 1976 (prima, cioè, che gli Stati Uniti ratificassero, nel 1983, la Convenzione UNESCO di Parigi del 1970), era scientemente rallentata in attesa di sciogliere il nodo di altre quattro restituzioni attese dallo stesso museo, al fine di onorare i principi di leale e reciproca collaborazione ai quali gli accordi bi- e multi-laterali si ispirano. Principi che, come commentai allora, sembrano valere solo per gli italiani. In realtà, la provenienza del gruppo scultoreo ‘tarantino’ dal mercato illegale dell’arte è certa, com’è certa la sua esportazione illecita dopo il recupero, anch’esso clandestino, in un sito ignoto della Magna Grecia. Lo attestano le polaroid che un famigerato spoliatore di siti archeologici inserì nel suo catalogo di proposte ai potenziali acquirenti, mostrate al pubblico anche in una puntata memorabile della trasmissione “Petrolio – Ladri di bellezza” andata in onda a dicembre 2018. La richiesta di restituzione di quell’opera di straordinaria fattura ed eccezionale stato di conservazione – continua la senatrice – pende, perciò, da oltre vent’anni: era già parte dei 52 capolavori richiesti al Getty Museum dall’inizio degli anni 2000, poi scesi a 46. Nel 2006 fu deciso il rientro di 26 reperti, mentre alcuni dei 20 rimasti sono tornati in Italia a partire dal 2007 ma il museo californiano ha sempre opposto particolare resistenza a rilasciare il gruppo tarantino, conscio della sua unicità. Ora, finalmente, sembra prossimo il momento in cui il museo statunitense – a settembre, secondo il “Los Angeles Times” – restituirà a Roma il ‘maltolto’, così proseguendo la lenta opera di ripulitura della propria reputazione di museo troppo spesso disattento ai principi etici cui dichiara di ispirarsi. Ma aspettiamo il Getty Museum alla ‘prova’ dell’Atleta di Fano…”.
Reggio Calabria. Verso il cinquantesimo del ritrovamento dei Bronzi di Riace: una settimana di eventi. Mostre, concerti e aperture straordinarie

Locandina della mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 10 agosto al 23 ottobre 2022
Da mercoledì 10 agosto 2022 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria si entra nel cuore della programmazione estiva e delle celebrazioni che quest’anno rendono protagonisti i Bronzi di Riace, a cinquant’anni dal loro ritrovamento. Appuntamento alle 17.30 per l’inaugurazione della mostra “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini.” curata dal direttore del museo, Carmelo Malacrino: con foto di Luigi Spina. “Un tributo alla bellezza e alla potenza iconografica dei Bronzi di Riace”, afferma il direttore del museo, Carmelo Malacrino (vedi Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” a cura di Carmelo Malacrino e Luigi Spina. E presentazione del libro fotografico “Bronzi di Riace” | archeologiavocidalpassato). Giovedì 11 agosto 2022, alle 21, per il ciclo di incontri “Melodie d’estate”, gli studenti del conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, diretto dal prof. Romano, si esibiranno nella splendida terrazza che affaccia sullo Stretto, tra le note di opere di Donizetti, Puccini e Bellini. “Le iniziative proposte mirano a trasformare l’anniversario dei Bronzi in un’opportunità di promozione e valorizzazione per tutto il territorio”, prosegue Malacrino. “Sono il frutto di collaborazioni, sinergie e reti istituzionali che hanno contribuito ad arricchire l’offerta culturale del MArRC, trasformando il Museo in luogo inclusivo e dinamico col territorio circostante”. Si proseguirà venerdì 12 agosto, alle 17.30, con il taglio del nastro in piazza Paolo Orsi per la mostra “Gli Eroi e la Magna Grecia. Insieme per i Bronzi di Riace”. Un vero e proprio tributo ai Bronzi di Riace, nato dalla sinergia con i principali musei della Magna Grecia: Napoli, Campi Flegrei, Paestum e Velia, Taranto, Matera, Sibari e tutti i musei della Calabria. Sabato 13 agosto 2022, alle 21, dopo il successo della prima edizione, tornerà il “Premio Bronzi di Riace”, conferito a personalità che si sono distinte nel campo della cultura, della promozione, della tutela e della scienza per i beni culturali. Un appuntamento speciale, a pochi giorni dalla ricorrenza del cinquantesimo anniversario dalla scoperta. Lunedì 15 agosto 2022, è prevista l’apertura straordinaria del Museo, un’occasione speciale per trascorrere la festività all’insegna della cultura e della fruizione del proprio patrimonio. E martedì 16 agosto 2022 il Museo sarà aperto al pubblico nei consueti orari, per permettere di ammirare i tesori custoditi e, in particolare, i Bronzi, nel giorno dell’anniversario del loro ritrovamento.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” a cura di Carmelo Malacrino e Luigi Spina. E presentazione del libro fotografico “Bronzi di Riace”

Locandina della mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini” al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria dal 10 agosto al 23 ottobre 2022
A pochi giorni dall’anniversario del rinvenimento dei magnifici Bronzi di Riace, avvenuta il 16 agosto 1972, nell’ambito del programma per celebrare il Cinquantesimo anniversario della scoperta, mercoledì 10 agosto 2022, alle 17.30, al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria apre la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, tutta dedicata a questi due “Eroi venuti dal mare”, curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e da Luigi Spina, riconosciuto da Artribune quale miglior fotografo italiano del 2020. Sedici fotografie di grande formato (90 x 134 cm) verranno esposte nello spazio della suggestiva scalinata piacentiniana del MArRC, proponendo un dialogo visivo fra le due sculture. La sequenza di otto più otto fotografie, dedicate rispettivamente alla statua A e alla statua B, metterà in evidenza un lento movimento che, seppur incessante, crea pause e ritmo. Durante l’inaugurazione della mostra sarà presentato in anteprima al pubblico il libro fotografico “Bronzi di Riace”, quarto volume della collana “Tesori Nascosti” di 5 Continents Editions, nel quale i testi di Carmelo Malacrino e Riccardo Di Cesare dialogano con la ricerca fotografica di Luigi Spina. La pubblicazione, che vanta un’edizione italiana, una inglese e una francese, sarà acquistabile in tutte le librerie italiane e sul sito dell’editore a partire dal 19 agosto 2022.

Bronzi di Riace: guerriero A, dettaglio (foto luigi spina)

Bronzi di Riace: guerriero B, dettaglio (foto luigi spina)
“Questa esposizione, nata in collaborazione con il noto fotografo d’arte Luigi Spina, sarà un tributo alla bellezza e alla potenza iconografica dei Bronzi di Riace, capolavori indiscussi dell’arte greca del V secolo a.C.”, dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Alla mostra, visitabile fino al prossimo 23 ottobre, si accompagnerà anche un prezioso catalogo, nel quale le immagini di Spina affiancheranno una narrazione storica e artistica sulle due statue, che ho avuto il piacere di redigere insieme a Riccardo Di Cesare, archeologo e docente all’università di Foggia. Una narrazione che immergerà il lettore nella storia suggestiva dei Bronzi, tra verità scientifiche e domande rimaste ancora aperte. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato per rendere possibile la realizzazione di questo progetto e del volume di corredo, la cui traduzione, in inglese e francese, sarà un efficace strumento di promozione e divulgazione dei Bronzi di Riace in tutto il mondo”. “L’epidermide bronzea, diversa per ciascun soggetto”, spiega Spina, “prende forma, densità e lucentezza, e il chiaroscurale dei corpi si tinge dello spettro multiforme del bronzo che, al variare della luce, mostra superfici corporee che dialogano con l’occhio dell’osservatore”.
Paestum. Al parco archeologico la prima “Notte Bianca tra i templi”, al chiaro di luna tra musica, danza e teatro; attività di gioco e didattiche; visite guidate e laboratori del gusto
Sarà l’occasione per passeggiare al chiaro di luna tra i templi di Paestum e trascorrere la nottata tra performance artistiche di musica, danza e teatro; attività di gioco e didattiche per adulti e bambini; visite guidate e laboratori del gusto con degustazioni di prodotti locali DOP. Il sito archeologico di Paestum si prepara a vivere la sua prima “Notte Bianca tra i templi”, mercoledì 10 agosto 2022, con l’apertura straordinaria di tutta l’area archeologica dalle 20 alle 2 del mattino seguente, ingresso 5 euro. “L’idea della Notte Bianca è nata poco dopo il mio insediamento a Paestum, mentre passeggiavo nell’area archeologica dopo una lunga giornata di lavoro”, dichiara il direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. “Il mio desiderio era quello di animare per una notte tutta l’antica città di Paestum attraverso arte e cultura L’entusiasmo per la realizzazione di questo evento ha coinvolto anche i miei collaboratori che conoscono bene le suggestioni che evocano le passeggiate al chiaro di luna tra i templi. L’obiettivo è rendere sempre più vivo e dinamico il nostro Parco: un luogo aggregante, aperto a tutti e capace di essere un punto di riferimento per il territorio”. Nella notte di San Lorenzo, eccezionalmente, si potrà visitare tutta l’area archeologica: dal Santuario meridionale con il tempio di Nettuno e la c.d. “Basilica” fino al tempio di Atena a Nord, passando per la zona pubblica del foro e del tempio della Pace. Una visita notturna così estesa, e non limitata al Santuario meridionale come solitamente avviene durante le aperture serali, è stata possibile anche grazie ai recenti lavori per il rifacimento dei percorsi di visita e al miglioramento del sistema di illuminazione dell’area archeologica iniziati sotto la precedente direzione di Gabriel Zuchtriegel e finanziati con fondi europei PON Cultura e Sviluppo.

Geoff Westley nel concerto “Piano Solo” a Paestum
Il programma. DIDATTICA (dalle 20 alle 21.30): “Alle radici di un mito: miti antichi, visioni moderne”, a cura di Argonauta coop. sociale: laboratorio didattico con letture animate per famiglie con bambini fino a 12 anni; “Le armi del guerriero”, a cura di Nicola Verrone: visita guidata nel Santuario meridionale con approfondimenti di archeologia sperimentale sulle armi preistoriche dedicato a tutti; “Musica e suoni dell’antichità”, a cura di Archeocilento: laboratorio di musica antica per tutti; “Visite guidate”, a cura di Le Nuvole (partenza dalla biglietteria alle 20.30 e alle 23. Costo: 3 euro). LABORATORI DEL GUSTO (dalle 20 alle 21.30): “Laboratori del gusto”, a cura di Amici di Paestum e Velia: racconto storico e degustazione delle eccellenze enogastronomiche del Cilento. Ingresso al Parco, laboratorio e degustazione (costo: 10 euro); “Il Grand Tour dei sapori: il viaggio organolettico della bufala campana”, a cura di Consorzio di tutela in collaborazione con l’ONAF: degustazione guidata con approfondimenti storici sulla mozzarella. CONCERTO (alle 21.30): “Piano SOLO”, Geoff Westley in concerto, a cura di Comune di Capaccio Paestum. OSSERVANDO LE STELLE DEI GRECI (dal tramonto fino alle 2): “E uscimmo a riveder le stelle”, a cura di Associazione Ereca Escursioni: osservazione delle stelle con telescopio e racconto dei miti e delle costellazioni. LE ARTI E LE MUSE: TEATRO, CANTO, DANZA (alle 23 e alle 24): “Caos o Kosmos”, dramma sui miti e le costellazioni del mondo classico, a cura di Associazione Antico fa testo: dramma sui miti e le costellazioni del mondo classico; (dalle 23 alle 2): musiche e danze popolari del Sud Italia, a cura di Associazione Cordace; (alle 00.30): “Appunti poetici dalla regina Cassiopea. Notte di note sparse calanti dal cielo”, a cura di Accademia Magna Grecia: spettacolo in prosa e musica.
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