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Firenze. Al via la quinta edizione di Firenze Archeofilm: per cinque giornate, dal 1° al 5 marzo 2023, mattino, pomeriggio e sera, il meglio della produzione mondiale sui temi di archeologia, arte e ambiente. Ecco il programma

firenze_archeofilm_2023_ultima-locandinaNelle sale dello storico Cinema La Compagnia, a Firenze in via Cavour 50 rosso, è tutto pronto per la quinta edizione di Firenze Archeofilm, il grande cinema che racconta la vicenda dell’Uomo, promosso da Archeologia Viva (Giunti editore) con il patrocinio e la collaborazione dell’università di Firenze e la partecipazione del museo e istituto fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”: direttore Giuditta Pruneti, responsabile della comunicazione Giulia Pruneti, collaborazione tecnica Luigi Forciniti, consulente cinematografico V edizione Dario Di Blasi. Per cinque giornate, dal 1° al 5 marzo 2023, mattino, pomeriggio e sera, il meglio della produzione mondiale sui temi di archeologia, arte e ambiente. In programma un’ottantina di film: 63 in concorso, tra cui moltissime anteprime, provenienti da 16 nazioni diverse, e 15 nella sezione “Original Sound” con film in lingua originale (greco, spagnolo, francese, portoghese, turco). Domenica 5 marzo, a conclusione della rassegna, saranno assegnati i seguenti premi: premio “Firenze Archeofilm” 2023 al film più votato dal pubblico; premio “Università di Firenze”: giuria composta da docenti dell’università di Firenze: Silvia Pezzoli (docente di Scienze della comunicazione), Domenico Lo Vetro (docente di Archeologia preistorica); premio “Studenti UniFi” per il miglior cortometraggio: giuria coordinata da Diego Brugnoni; premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria Paolo Graziosi” al miglior film di archeologia preistorica: giuria composta da Massimo Tarassi (storico, dirigente Cultura della Provincia di Firenze, membro del CdA del museo e istituto fiorentino di Preistoria), Domenico Lo Vetro (docente di Archeologia preistorica), Fabio Martini (archeologo, docente all’università di Firenze e presidente del museo e istituto fiorentino di Preistoria); premio Archeologia Viva per la comunicazione del patrimonio.

firenze_archeofilm_2023_locandina-1-marzoMERCOLEDÌ 1° MARZO 2023. Proiezioni dalle 9.45 alle 13: “Il giuramento di Ciriaco” (Andorra, Olivier Bourgeois, 73’), “Un sogno di Himera” (Italia, Gianfrancesco Iacono, 5′), “Arte rupestre in Valle d’Aosta” (Italia, Joseph Péaquin, 22′), “Il dono dei ghiacciai. Come le ere glaciali hanno plasmato l’Europa” (Germania, Heiko De Groot, 52’), “Painting by numbers” (Australia, Radheya Jegatheva, 5’). Dalle 14.30 alle 19.30: “L’oro di Venezia” (Italia, Nicola Pittarello, 55’), “Medina Azahara, la perla perduta di Al-Andalus” (Francia, Stéphane Bégoin, Thomas Marlier, 52’), “Persepolis – Chicago” (Iran, Orod Attarpour, 40’), “La Via Romana” (Portogallo, Rui Pedro Lamy, 18’), “Baia, la città sommersa” (Italia, Marcello Adamo, 52’), “L’anello di Grace” (Italia, Dario Prosperini, 66′).

firenze_archeofilm_2023_locandina-2-marzoGIOVEDÌ 2 MARZO 2023. Proiezioni dalle 10 alle 13: “Al tempo dei dinosauri” (Francia/Giappone, Pascal Cuissot in collaborazione con Yusuke Matsufune e Kazuki Ueda, 52’), “Le pitture dell’anfiteatro di Pompei” (Italia, Pietro Galifi della Bagliva, 5’), “Pupus” (Italia, Miriam Cossu Sparagano Ferraye, 33’), “Morte sul Nilo II” (Spagna, Manuel Pimentel Siles e Manuel Navarro Espinosa, 29’), “Nobody” (Stati Uniti, Mia Incantalupo, 5’), “The pillar of strenght” (Malesia, Ayie Ibrahim, 8’), “Il Moro” (Italia, Daphne Di Cinto, 22’), “Terra dei Padri” (Italia, Francesco di Gioia, 12’). Dalle 14.30 alle 19.30: “Non chiudere gli occhi. Ascolta l’anima di un territorio: Valle Camonica, la Valle dei segni” (Italia, Davide Bassanesi, 3’), “Neanderthal, sulle orme di un’altra Umanità” (Francia, David Geoffroy, 52’), “I giganti del mare” (Italia, Daniele Di Domenico, 38’), “Uzbekistan, un viaggio senza tempo in Asia Centrale” (Francia, Jivko Darakchiev, 54’), “Looking into Helenistic Pergamon” (Turchia, Serdar Yılmaz, 5’), “Le Pietre e le Parole. Ritratto di Raniero Gnoli” (Italia, Adriano Aymonino, Silvia Davoli, 20’), “L’ultima bottega” (Italia, Alessio Consorte, 8’), “One fine day in Troy” (Turchia, Ülkü Sönmez, 28’), “Arte paleolitica… La nostra storia” (Italia, Regia: Elisabetta Flor, 20’), “I templi sulle colline” (Indonesia, Himawan Pratista, 5’), “Un luogo infinito. La Certosa di Firenze” (Italia, Luigi M. dell’Elba, 53’).

firenze_archeofilm_2023_locandina-3-marzoVENERDÌ 3 MARZO 2023. Proiezioni dalle 10 alle 13: “Cacciatori di tombe. Il mistero della mummia dipinta” (Regno Unito, Stephen Mizelas, James Franklin, 44’), “Gilgamesh” (Iran, Hossein Moradizadeh, 10’), “Il Cavallo di Maiuri” (Italia, Marco Flaminio, 20’), “Il tesoro” (Regno Unito, Samantha Moore, 8’), “Paglicci. La grotta delle meraviglie” (Italia, Vito Cea, 4’), “Ateius e la Terra Sigillata Italica” (Italia, Pietro Galifi, 5’), “Dino Marinelli. Il Custode della Memoria” (Italia, Elena Giogli, 67’). Dalle 14 alle 19.30: “Memorie di un mondo sommerso” (Svizzera, Philippe Nicolet, 58’), “Il Signore delle Nevi” (Italia, Nello Correale, 52’), “La terracotta preistorica” (Italia, Saverio Caracciolo, 28’), “Bloody Skin” (Iran, Regia: Ebad Adibpour, 16’), “Spina e i destini di una laguna” (Italia, Eugenio Farioli Vecchioli, Amalda Ciani Cuka, Graziano Conversano, 52’), “Blue Truck, Yellow Earth” (Cina, Im Sungha, William Y Liu, Ziwei Xu, 27’), “Storie Sepolte” (Italia, Nicolangelo De Bellis / HGV Italia srl, 10’), “Investigatori del passato. Momenti di archeologia in Ticino” (Svizzera, Regia: Erik Bernasconi, Giorgio De Falco, 26’).

firenze_archeofilm_2023_locandina-4-marzoSABATO 4 MARZO 2023. Proiezioni dalle 10 alle 13: “Stromboli: a provocative island” (Francia, Pascal Guérin, 11’), “Perù, sacrifici nel Regno di Chimor” (Francia, Jérôme Scemla, 52’), “L’antica nave del vino” (Italia, Riccardo Cingillo, 28’), “La stele mancante” (Francia, Marie-Anne Sorba, Jean-Marc Cazenave, 8’), “La vera storia dei pirati” (Francia, Stéphane Bégoin, 52′), “The Kiss” (Francia, Ali Zare Ghanatnowi, 8’). Dalle 15 alle 19.30: “Le ossa raccontano” (Stati Uniti, Matthew Wilbur, 10’), “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab” (Francia, Cyrille Cornu, 48’), “Syrinx” (Francia, Mallory Grolleau, 9’), “Jurassic Cash” (Francia, Xavier Lefebvre, 52’), “Faragola. Un mondo ritrovato” (Italia, Claudio D’Elia, 15′), “La città perduta di Tutankhamon rivelata” (Regno Unito, Charles Poe, 44’), “Water is Life” (Turchia, Anıl Gök, 5’), “La Dama di Elche: la storia in breve” (Spagna, Arly Jones, Sami Natsheh, 6’), “I misteri della grotta Cosquer” (Francia, Marie Thiry, 56’).

firenze_archeofilm_2023_locandina-5-marzoDOMENICA 5 MARZO 2023. Proiezioni dalle 10 alle 13: “Firenze città d’acque” (Italia, Massimo Becattini, Sandro Nardoni, Luciano Nocentini, 66’), “Pablo di Neanderthal” (Italia, Antonello Matarazzo, 60’), “Panorami sommersi: le origini di Venezia” (Italia, Samuele Gottardello, 52’). Alle 16, “Olimpus” (Italia, Pasquale D’Amico, 3’), “Sagrada Familia, la rivoluzione di Gaudì” (Francia, Marc Jampolsky, 52’). Interviene: Stéphane Millière presidente @Gedeon Programmes. Cerimonia di Premiazione: Premio “Firenze Archeofilm”, Premio “Università di Firenze”, Premio “Studenti UniFi”, Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria”, Premio “Archeologia Viva” per la comunicazione del patrimonio. A seguire proiezione del film vincitore di “Firenze Archeofilm 2023”.

Firenze. Tra un mese al via la quinta edizione di Firenze Archeofilm: un’ottantina di film, moltissime anteprime. Ecco alcune anticipazioni

firenze_archeofilm_2023_locandinaEsattamente tra un mese, il 1° marzo 2023, nelle sale dello storico Cinema La Compagnia, a Firenze in via Cavour 50 rosso, con la proiezione del film vincitore nel 2022 “Il giuramento di Ciriaco / The oath of Cyriac” di Olivier Bourgeois aprirà la quinta edizione di Firenze Archeofilm, il grande cinema che racconta la vicenda dell’Uomo, promosso da Archeologia Viva (Giunti editore) con il patrocinio e la collaborazione dell’università di Firenze e la partecipazione del museo e istituto fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”: direttore Giuditta Pruneti, responsabile della comunicazione Giulia Pruneti, collaborazione tecnica Luigi Forciniti, consulente cinematografico V edizione Dario Di Blasi. Per cinque giornate, dal 1° al 5 marzo 2023, mattino, pomeriggio e sera, il meglio della produzione mondiale sui temi di archeologia, arte e ambiente. In programma un’ottantina di film: 63 in concorso, tra cui moltissime anteprime, provenienti da 16 nazioni diverse, e 15 nella sezione “Original Sound” con film in lingua originale (greco, spagnolo, francese, portoghese, turco). Domenica 5 marzo, a conclusione della rassegna, saranno assegnati i seguenti premi: premio “Firenze Archeofilm” 2023 al film più votato dal pubblico; premio “Università di Firenze”: giuria composta da docenti dell’università di Firenze: Silvia Pezzoli (docente di Scienze della comunicazione), Domenico Lo Vetro (docente di Archeologia preistorica); premio “Studenti UniFi” per il miglior cortometraggio: giuria coordinata da Diego Brugnoni; premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria Paolo Graziosi” al miglior film di archeologia preistorica: giuria composta da Massimo Tarassi (storico, dirigente Cultura della Provincia di Firenze, membro del CdA del museo e istituto fiorentino di Preistoria), Domenico Lo Vetro (docente di Archeologia preistorica), Fabio Martini (archeologo, docente all’università di Firenze e presidente del museo e istituto fiorentino di Preistoria); premio Archeologia Viva per la comunicazione del patrimonio.

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Il Cinema La Compagnia ospita il Firenze Archeofilm (foto AV / giunti)

“Potremmo presentare Firenze Archeofilm 2023 come il Giro del mondo in 80 film”, scrive Giuditta Pruneti, direttore della Rassegna. “Il mondo dell’archeologia, della storia, dell’arte, dell’ambiente, tra nuove scoperte e “vecchie” ma sempre affascinanti storie. È l’uomo che attraverso il cinema racconta se stesso, omaggia il proprio passato, un mare non sempre limpido in cui però è fondamentale imparare a specchiarsi. Un festival che ogni anno rinnova la ferma volontà di farsi promotore di film e documentari che in molti casi troverebbero, ingiustamente, scarsa visibilità. Sempre lontano da scontati sensazionalismi, nel pieno rispetto della linea dettata da Archeologia Viva, rivista organizzatrice dell’evento. Questa quinta edizione dà voce a una selezione di ben ottanta documentari arrivati da ogni angolo del pianeta: Francia, Stati Uniti, Spagna, Malesia, Regno Unito, Italia, Iran, Germania, Australia, Portogallo, Turchia, Cina, Indonesia, Grecia, Svizzera, Brasile… Una voce che parla molte lingue ma che ci comunica lo stesso amore e lo stesso rispetto per l’Uomo che è stato, e forse speranza per l’Uomo che sarà”.

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Frame del film iraniano “Radkan Tower / La Torre di Radkan”

È proprio Dario Di Blasi, consulente cinematografico di Firenze Archeofilm, a farci qualche anticipazione sul ricco programma. Cominciamo con un interessante film iraniano “Radkan Tower / La Torre Radkan “. “La cinematografia iraniana – scrive Di Biasi – si dimostra sempre vitale e professionalmente ottima a dimostrazione dell’amore di quel popolo per la cultura. Bisogna incentivarla e promuoverla anche a sostegno delle donne che lottano per la loro libertà ed emancipazione e che da sempre sono una grande forza culturale per l’Iran”. La Radkan Tower, questa torre conica in mattoni di 25 metri, attira da secoli l’attenzione dei visitatori. Era una tomba personale sopraelevata? O un capolavoro astronomico? Secondo recenti scoperte, la Torre Radkan è ora ritenuta uno strumento astronomico altamente avanzato, costruito quasi 800 anni fa sotto la supervisione di Khawaja Nasir al-Din al-Tusi. “La Torre Radkan” ha la capacità di determinare l’ora del cambio di ogni stagione e portare buone notizie dell’arrivo della primavera.

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Frame del film “Scoperta la città perduta di Tutankhamon / Tut’s Lost City Revealed”

Di Blasi segnala poi un’opera inedita inglese prodotta da Caterina Turoni per Discovery+ “Scoperta la città perduta di Tutankhamon / Tut’s Lost City Revealed”: un secolo fa, Howard Carter scoprì gli sbalorditivi tesori del re bambino, Tutankhamon. Ora, il leggendario archeologo Dr. Zahi Hawass ha scoperto una città d’oro perduta che custodisce i segreti degli ultimi giorni di Tut e dell’età dell’oro dell’Egitto.

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L’archeologa Sara Levi in un frame del film “Stromboli: a provocative island / Stromboli: un’isola provocatoria”

Alla quinta edizione di Firenze Archeofilm sarà proiettato il film “Stromboli: a provocative island / Stromboli: un’isola provocatoria” di Pascal Guerin che presenta la ricerca curata dall’archeologa Sara Levi. Lo scavo ripreso da telecamere documenta la presenza di attività umane in un’isola dove vivere è sempre stato difficile per le attività di un vulcano sempre attivo.

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Frame del film “La stele mancante” sul megalitismo a Carnac in Bretagna

Di megalitismo si parla nel film su Carnac, in Bretagna, “La Stele Mancante”. Immersi nella quieta campagna del Morbihan meridionale, i menhir di Carnac si distinguono per il loro incredibile allineamento. Carnac vanta più di 3000 menhir, risalenti a 7000 anni fa. All’interno del parco archeologico, si possono esplorare 3 siti distinti: Ménec, Kermario e Kerlescan. Questi allineamenti si estendono per quasi 4 chilometri: le pietre sono affilate in ordine decrescente e ogni allineamento termina con un recinto megalitico. Gli studiosi e gli archeologi hanno cercato di trovare una spiegazione per questa tipologia di costruzione. Le ipotesi sono diverse: monumenti religiosi, culto della luna o del sole, calendario per l’agricoltura o addirittura, secondo un’antica leggenda, un intero esercito romano trasformato in pietre. Sebbene certezze non ve ne siano, l’ipotesi più attendibile sarebbe quella di funzione sacra e funeraria.

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Frame del film “Mamody, the last baobab diggher / Mamody, l’ultimo scavatore di baobab”

Tra le ultime segnalazioni di Di Blasi un film francese di carattere etnografico pluripremiato “Mamody, the last baobab diggher / Mamody, l’ultimo scavatore di baobab”. L’approccio sviluppato viene utilizzato per localizzare e caratterizzare gli ecosistemi di baobab del Madagascar e delle Comore, per studiare l’impatto dei cambiamenti globali su questi ecosistemi e per valutare la rilevanza della rete di aree protette attuali e future per la conservazione del genere Adansonia. Viene testato per descrivere l’organizzazione spaziale dei chiodi di garofano e le loro dinamiche sulla costa orientale del Madagascar. Sarà presto applicato alla localizzazione del rimboschimento di eucalipto nella regione di Anjozorobe, all’identificazione di piantagioni di litchi lungo la costa orientale e alla caratterizzazione delle dinamiche di deforestazione (agricoltura su disboscamento/taglio e bruciatura) nell’ovest del Madagascar. Per mettere in prospettiva questa diversità di applicazioni, si sta studiando un metodo più generico e concettuale.

Licodia Eubea (Ct). La XII edizione del festival della comunicazione e del cinema archeologico apre con una novità: la giornata di studi “Dialoghi in Badia. Strategie e best practices nella comunicazione del patrimonio culturale”, occasione di dialogo tra professionisti della comunicazione del patrimonio materiale e immateriale. Ecco tutto il programma. Evento gratuito, iscrizione obbligatoria

licodia_festival-2022_giornata-di-studi_mosaicoManca pochissimo all’apertura ufficiale della dodicesima edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico a Licodia Eubea (Ct), in programma dal 12 al 16 ottobre 2022. E la prima domanda che ti viene spontanea è: perché cinque giorni di eventi anziché i canonici quattro di proiezioni? E la risposta sono gli stessi organizzatori a darla dando la misura della continua crescita della manifestazione licodiese. “L’edizione 2022 del Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico di Licodia Eubea si apre con una giornata dedicata ai progetti editoriali e alle diverse forme di comunicazione audiovisiva dei Beni Culturali”, spiegano le curatrici Alessandra Cilio e Stefania Berutti, rispettivamente co-direttore artistico del festival e archeologa. “Articolata in tre sessioni, questa occasione di dialogo tra professionisti della comunicazione del patrimonio materiale e immateriale vuole offrire esempi di interdisciplinarietà, spesso elaborati nell’ambito di allestimenti museali o di mostre tematiche. Le esperienze presentate testimoniano la necessità di un approccio complesso per abbattere barriere e aprire alla fruizione completa del nostro patrimonio culturale”. La Giornata di Studi “Dialoghi in Badia. Strategie e best practices nella comunicazione del patrimonio culturale” si svolgerà nel corso della mattina e del primo pomeriggio di mercoledì 12 ottobre 2022 (dalle 9 alle 16) all’interno della ex Chiesa di San Benedetto e Santa Chiara, già sede delle proiezioni del Festival e delle iniziative culturali a esso correlate.

licodia-eubea_festival-comunicazione-e-cinema-archeologico_2022_locandinaLa giornata di studi è stata fortemente voluta dagli organizzatori del Festival, i quali hanno in tal modo voluto completarne la vocazione, creando un’occasione di incontro tra le diverse figure che animano la manifestazione: gli operatori dei Beni Culturali, i protagonisti della comunicazione audiovisiva del patrimonio storico-artistico italiano e internazionale, le figure istituzionali che agiscono sul territorio siciliano promuovendone la storia e le arti, i soggetti privati che operano nelle strutture di accoglienza e intrattenimento di Licodia Eubea e dei comuni limitrofi, le istituzioni scolastiche che partecipano alle iniziative di laboratorio didattico organizzate a latere delle proiezioni, gli studiosi ed esperti che, costituiti in comitato scientifico, visionano e valutano i film e documentari in concorso, il pubblico che segue le proiezioni e viene direttamente coinvolto come giuria popolare nell’assegnazione di uno dei premi.

licodia_festival-2022_giornata-di-studi_locandina“Dialogare e far dialogare fra loro tutte queste realtà”, spiegano ancora Cilio e Berutti, “è lo scopo principale di chi, da anni, si impegna per portare a Licodia Eubea un’occasione di crescita sociale e un’opportunità per far conoscere un’identità culturale tra le più composite. Il paese di Licodia Eubea ha infatti una lunga tradizione di centro di studi e scavi archeologici, sito in un’area di densa abitazione che, senza soluzione di continuità, abbraccia una serie di epoche comprese tra la Preistoria e l’Età moderna, come testimonia la ricchezza di reperti ed emergenze architettoniche. La stessa sede delle proiezioni del Festival, nella quale si avvicenderanno i relatori della Giornata di studi, è una chiesa sconsacrata che, restaurata dalla Soprintendenza catanese, ha conosciuto diverse destinazioni d’uso e ora, grazie anche alla cura dell’Archeoclub di Licodia Eubea è sede di mostre temporanee di respiro internazionale, e dunque punto di aggregazione della vita culturale locale, ma anche di quella extra-territoriale che sposa le suddette manifestazioni”. Tre le sessioni in programma: 9-9.30, registrazione dei partecipanti; 9.30-11, Editoria; 11.30-13, Comunicazione audiovisiva; 14-15.30, Comunicazione “oltre i confini”.  I protagonisti della giornata di studi presenteranno uno speech di 15 minuti, avvicendandosi sul palco della ex chiesa di San Benedetto e Santa Chiara. Al termine di ogni sessione, i relatori saranno riuniti sul palco e, prendendo spunto dai reciproci interventi e dalle domande del pubblico, alimenteranno un dialogo destinato a offrire nuovi spunti di riflessione in merito alle tematiche trattate. A conclusione dell’evento, sarà rilasciato un attestato di partecipazione. La partecipazione all’evento è gratuita, ma l’iscrizione è obbligatoria al seguente link https://bit.ly/3ygYSz3.

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Alessandra Cilio, archeologa

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Stefania Berutti, archeologa

“L’iniziativa del 12 ottobre è un’occasione per aprire al pubblico del “Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico” di Licodia Eubea una finestra sul mondo dei professionisti della comunicazione culturale”, sottolineano Cilio e Berutti, “presentando le sfide e i successi, la passione e il rigore, la continua ricerca per trovare nuovi modi, ed efficaci, per comunicare a un pubblico sempre più vasto l’importanza della storia e l’entusiasmo della scoperta. La giornata di studi si rivolge, innanzitutto a chi opera o mira a operare nel settore dei beni storico-artistici e archeologici e vuole ampliare il proprio orizzonte culturale: operatori museali, professionisti dell’audiovisivo, archeologi, ma anche studenti universitari delle Facoltà di ambito umanistico e formativo. La giornata di studi – concludono – programmata in occasione dell’apertura del festival si presenta, dunque, come occasione di incontro, di promozione di cultura e di educazione alla comprensione della storia e delle sue testimonianze materiali, presupposto imprescindibile per meglio comprendere gli eventi contemporanei. La cornice che ospiterà tale incontro è già di per sé un esempio virtuoso di accoglienza, che da più di dieci anni ospita esperienze internazionali e ne promuove il dialogo con il patrimonio culturale siciliano”.

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I quattro relatori: Giulia Pruneti, Giusi Norcia, Nicola Barile e Cinzia Rosati

1^ sessione: Editoria. La sessione è dedicata ai prodotti editoriali della divulgazione scientifica e storico-archeologica: dalle pubblicazioni rivolte a bambini e adolescenti fino a quelle destinate al pubblico adulto, di narrativa storica. Intervengono: Giulia Pruneti (Archeologia Viva) “Dallo scavo alla pagina: 40 anni di Archeologia Viva”; Giusi Norcia (scrittrice, grecista e divulgatrice culturale) “Vivere il Mito”; Nicola Barile (Tilapia Edizioni) “Un libro genera mondi!”; Cinzia Rosati (Dielle Editore) “Progettare la divulgazione culturale nell’editoria italiana”.

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I sei relatori: Massimo D’Alessandro, Marie-Anne Sorba, Paola Tricomi, Andrea Orlando, Sebastiano Deva ed Elisa Bonacini

2^ sessione: Comunicazione audiovisiva. Il focus di questa sessione riguarda la produzione, la distribuzione e la fruizione delle opere audiovisive attraverso vari canali, da quelli tradizionali (cinema, festival, tv) a quelli che caratterizzano il mondo di oggi (la rete, ed in primis i social media). Intervengono: Massimo D’Alessandro (A.S.S.O.) “Coloro che fecero l’impresa: raccontare l’archeologia in tempo reale”; Marie -Anne Sorba (Fred Hilgemann Films) “Seen from France: producing documentaries about archaeology for TV and the largest audience – a balance between Science and dream”; Paola Tricomi (Scuola Normale Superiore di Pisa) e Andrea Orlando (Istituto di Archeoastronomia Siciliana) “Per comunicare non basta desiderare”; Sebastiano Deva (Apptripper) ed Elisa Bonacini (University of South Florida) “Esperienze immersive e digital heritage communities: la best practice di NOTO VR 1693 e l’upgrade ‘digitale’ della Convenzione di Faro”.

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I nove relatori: Michele Stefanile, Daniele Malfitana, Antonino Mazzaglia, Fabiana Cerasa, Mario Indelicato, Lucrezia Longhitano, Tatiana Lo Iacono, Rosanna Pesce, Marina Lo Blundo

3^ sessione: Comunicazione “oltre i confini”. Si tratta di una sessione peculiare, il cui comune denominatore consiste nello sviluppo di tecnologie e metodi diversi dal solito, volti ad una comunicazione del patrimonio culturale capace di superare confini, abbattere barriere: da quelle generazionali o sociali, a quelle legate a forme di disabilità che spesso rendono inaccessibile non solo la fruizione ma anche l’esperienza dei luoghi culturali, in termini di comprensione e partecipazione emotiva. Da qui l’idea di mettere insieme serious game, virtual reality e inclusività, attraverso la testimonianza di realtà direttamente coinvolte in queste sperimentazioni. Intervengono: Michele Stefanile (Scuola Superiore Meridionale di Napoli) “Il patrimonio sull’iPhone: riflessioni sull’uso di reels, shorts e app per la comunicazione dell’archeologia”; Daniele Malfitana (Università di Catania), Antonino Mazzaglia (CNR-ISPC), Fabiana Cerasa (Università di Catania), Mario Indelicato (Università di Catania), Lucrezia Longhitano (Università di Catania) “Comunicare e valorizzare il patrimonio culturale siciliano (video)giocando. Risultati, esperienze e best practices del progetto AUGUSTUS”; Tatiana Lo Iacono (SudTitles srl) “Una App per Tutti”; Rosanna Pesce (digi.Art, servizi digitali per l’Arte) “La fruizione accessibile: dall’idea alla realizzazione di buone pratiche. I Serious games e la VideoguidaLIS”; Marina Lo Blundo (Parco Archeologico di Ostia antica) “Ascoltare: podcast e archeologia in Italia”.

Firenze. Tre settimane al via del quarto Firenze Archeofilm, Festival Internazionale Cinema di Archeologia Arte Ambiente: cinque giorni con oltre 60 film provenienti da 14 nazioni diverse, 11 prime nazionali. Ecco il programma

La locandina della quarta edizione di Firenze Archeofilm 2022

Il conto alla rovescia è iniziato. Mancano esattamente tre settimane alla quarta edizione di Firenze Archeofilm, Festival Internazionale Cinema di Archeologia Arte Ambiente, che apre la stagione dei grandi appuntamenti con il cinema archeologico, in programma nelle sale dello storico Cinema La Compagnia (Firenze, via Cavour 50 rosso) da mercoledì 2 a domenica 6 marzo 2022, con ingresso libero e gratuito (Info: 055.5062303). Firenze Archeofilm è organizzato da Archeologia Viva – Giunti Editore; con il patrocinio dell’università di Firenze e la partecipazione di Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “P. Graziosi”, in collaborazione con La Compagnia – FST. Direttore artistico Dario Di Blasi, direttore editoriale Giuditta Pruneti. Per cinque giornate (mattino, pomeriggio e sera) sullo schermo scorrerà il meglio della produzione mondiale sui temi dell’Archeologia, dell’Arte e dell’Ambiente. In programma oltre 60 film provenienti da 14 nazioni diverse, con 11 prime nazionali.

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Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm

“Il cinema è uno strumento formidabile per raccontare la storia in modo approfondito e coinvolgente. Trasmette conoscenza, cultura, sapere scientifico”, scrive Dario Di Blasi nella presentazione di Firenze Archeofilm. “È il frutto di un amore difficile ma necessario tra l’archeologo e chi realizza e produce film. Il sapere deve coniugarsi con l’emozione e la passione. Il cinema è racconto, è fiaba, è arte, è cultura. Il mondo antico aspetta di essere raccontato non solo descritto. Il nostro paese, l’Italia, dalla preistoria a oggi è una miniera senza fondo, un mare infinito di possibili racconti, nasconde tesori inesauribili. Da oltre trent’anni, in Italia e in Europa, così come ora a Firenze Archeofilm, con il cinema e con le immagini dedicate ai musei, ai parchi archeologici, alle ricerche, ai nuovi scavi, abbiamo cercato di stimolare la coscienza collettiva sulla bellezza del patrimonio e del panorama storico nei territori di tutto il mondo e sull’importanza per ogni popolo di conoscere, mantenere e promuovere il proprio orizzonte culturale. Siamo ancora testimoni di un periodo difficile, immersi nel clima di una terribile pandemia. Vorremmo conoscere meglio il passato per non commettere nuovi errori fatali”

Il film “La prossima Pompei / The next Pompeii” di Duncan Bulling apre il Firenze Archeofilm 2022

Vediamo il programma in sintesi. MERCOLEDÌ 2 MARZO 2022. MATTINA (9.45 – 13): dopo i saluti, apre il film “La prossima Pompei / The next Pompeii” di Duncan Bulling (Regno Unito, USA; 53’). Seguono il film “I primi Britannici / First Britons” di Penny Palmer (Regno Unito; 60’); e il film “Decumano Maximo” di Alessio Consorte (Italia; 67’). POMERIGGIO (16 – 19): apre il film “Briga, la città dimenticata / Briga, la ville oubliée” di David Geoffroy (Francia; 52’). Segue il film “L’enigma delle ossa: Rivoluzione di Genere / Riddle of the bones: Gender Revolution” (prima nazionale) di Birgit Tanner, Carsten Gutschmdit (Germania; 52’);  e il film “Libri di sabbia” di Maurizio Fantoni Minnella (Italia; 52’). SERA (21 – 23): apre il film “Ecco che cominciamo a dipinger con la pietra” di Massimo D’Alessandro (Italia; 28’); segue il film “L’Arca dell’Alleanza, alle origini della Bibbia / L’Arche d’Alliance, aux origines de la Bible” di Thierry Ragobert (Francia; 90’).

Film “Signore e Principi preistorici / Prehistoric Ladies and Princes” di Pauline Coste

GIOVEDÌ 3 MARZO 2022. MATTINA (10 – 13): apre il film “Il mondo di Cheope / Le monde de Kheops” di Florence Tran (Francia; 52’); seguono il film “Viarium. Paesaggi culturali dell’Ager Bantinus” di Francesco Gabellone (Italia; 12’); il film “Antica Trasversale Sicula. Il cammino della Dea Madre” di Francesco Bocchieri (Italia; 80’); il film “Liguri Apuani” di Diego Bonuccelli (Italia; 15’); e il film “Abbazia di Santa Croce di Sassovivo” di Pietro Galifi (Italia; 15’). POMERIGGIO (16 – 19): apre il film “Stonehenge, le origini svelate / Stonehenge, ses origines révélées” di Peter Chinn (Francia/Gran Bretagna; 53′); segue il film “Signore e Principi preistorici / Prehistoric Ladies and Princes” (prima nazionale) di Pauline Coste (Francia; 52’); il film “Thalassa, il racconto” di Antonio Longo (Italia; 40’); e il film “Vallus, i denti della Terra / Vallus, les dents de la Terre” di Philippe Axel (Belgio; 23′). SERA (21 – 23): apre il film “Narbo Martius, la figlia di Roma / Narbo Martius, la fille de Rome” (prima nazionale) di Marc Azéma (Francia; 52’); segue il film “The Antikythera Cosmos” di Martin Freeth (Regno Unito; 30’); e il film “Città del Vaticano, alla ricerca dell’eternità / Vatican City, the quest for eternity” di Marie Thiry, Marc Jampolsky (Francia; 52’).

Il film “Kromdraai, alla scoperta del primo essere umano / Kromdraai, à la découverte du premier humain” di Cédic Robion

VENERDÌ 4 MARZO 2022. MATTINA (10 – 13): apre il film “70 milioni di mummie animali: il segreto oscuro dell’Egitto / 70 million animal mummies: Egypt’s dark secret” di Jon Eastman (Regno Unito; 60’); segue il film “Kromdraai, alla scoperta del primo essere umano / Kromdraai, à la découverte du premier humain” (prima nazionale) di Cédic Robion (Francia; 52′); e il film “La Flotta delle Indie / La Flota de Indias” di Antonio Pérez Molero (Spagna; 68’). POMERIGGIO (16 – 19): apre il film “Etiopia. Lontano lungo il fiume” di Lucio Rosa (Italia; 44’); segue il film “Cahuachi. Labirinti nella sabbia” di Petra Paola Lucini (Italia; 48’); e il film “The Trace of Time” di Dionysia Kopana (Grecia; 97’). SERA (21 – 23): apre il film “Minorca Talaiòtica / Menorca Talaiòtica” (prima nazionale) di Manu Balaguer (Spagna; 38′); il film “Villa romana del Casale di Piazza Armerina. Alla ricerca del Dominus attraverso i mosaici della residenza tardo-antica” di Maria Aloisi (Italia; 15’); e il film “Il giuramento di Ciriaco / The oath of Cyriac” (prima nazionale) di Olivier Bourgeois (Andorra; 73’).

Frame del film “Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre

SABATO 5 MARZO 2022. MATTINA (10 – 14.30): apre il film “Egitto: i templi salvati / Egypt: saving temples” di Olivier Lemaitre (Francia; 53’); segue il film “Homo sapiens, le nuove origini / Homo sapiens, les nouvelles origines” di Olivier Julien (Francia; 52’); il film  “D’Artagnan e i tre moschettieri: la vera storia / D’Artagnan and the three musketeers: the true story” (prima nazionale) di Augustin Viatte (Francia; 52’); il film “Akragas – città della bellezza” di Maria Aloisi (Italia; 9’); il film “Vasa vasa” di Alessia Scarso (Italia; 12’); e il film “Fe Dux. Federico da Montefeltro duca di Urbino” di Giuseppe Dromedari (Italia; 86’). POMERIGGIO (16 – 19.30): apre il film “Al tempo dei dinosauri / Au temps des dinosaures” (prima nazionale) di Pascal Cuissot, in collaborazione con Yusuke Matsufune e Kazuki Ueda (Francia, Giappone; 52’); il film “Verso Canaan: storie di popoli e di una Terra Promessa” di Alberto Castellani (Italia; 50’); il film “Chi ha scritto la Bibbia? Il mistero svelato / Qui a écrit la Bible? Le mystère révélé” di Nathalie Laville (Francia; 52’); e il film “Così parla Tarām-Kūbi, corrispondenze assire / Ainsi parle Tarām-Kūbi, correspondances Assyriennes” di Vanessa Tubiana-Brun (Francia; 46’). SERA (21 – 23): apre il film “I volti dimenticati di Palmira / Les visages oubliés de Palmyre” di Meyar Al-Roumi (Francia; 53’); segue il film “Il busto di Nefertiti: nascita di un’icona / Le buste de Néfertiti, naissance d’une icône” (prima nazionale) di Jean-Dominique Ferrucci (Francia; 17′); il film “Cacciatori di tombe. Il mistero della mummia dipinta / Tomb hunters. The mystery of the painted mummy” (prima nazionale) di Stephen Mizelas, James Franklin (Regno Unito; 44’); e il film “Il riflesso del Dominus tra mito e realtà nei mosaici della Villa romana del Casale di Piazza Armerina” di Maria Aloisi (Italia; 10’).

Frame del film film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno

DOMENICA 6 MARZO 2022. MATTINA (10 – 13): apre il film “Guerra all’Amazzonia” di Marcello Brecciaroli (Italia; 48’); segue il film “Bakhtiari sulle pendici di Oshtrankuh / Bakhtirihaey Damaneh Oshtrankuh” di Mohammadreza Hafezi (Iran; 40’); il film “Sulle tracce del patrimonio. Le ragioni dell’archeologia” di Eugenio Farioli Vecchioli (Italia; 60’). POMERIGGIO (16 – 20): apre il film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno (Italia; 100′): interviene il regista Nicolò Bongiorno. Alle 18, cerimonia di Premiazione: premio “Firenze Archeofilm”, premio “Università di Firenze”, premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria”; alle 18.30, proiezione del film vincitore.

Al via la quarta edizione di Varese Archeofilm festival internazionale del cinema di archeologia arte ambiente etnologia: quattro giornate nei Giardini Estensi con due film a serata e un incontro con un ospite sui temi presentati dai documentari

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I Giardini Estensi a Varese sede del Varese Archeofilm (foto Archeologia Viva)

Il docufilm “Libri di sabbia”, regia di Maurizio Fantoni Minnella, giovedì 2 settembre 2021 apre la quarta edizione di Varese Archeofilm Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte Ambiente Etnologia, Premio “A. Castiglioni”, allestito da giovedì 2 a domenica 5 settembre 2021, alle 20.30, negli splendidi Giardini Estensi di Varese, ingresso gratuito. Organizzazione generale: Marco Castiglioni; selezione filmati: Dario Di Blasi, Marco Castiglioni; direzione editoriale: Giuditta Pruneti; conduzione delle serate: Giulia Pruneti. Evento organizzato da: Comune di Varese, Museo Castiglioni, Archeologia Viva – Giunti Editore, Firenze Archeofilm, Ce.R.D.O., Associazione Conoscere Varese. Archivio cinematografico: Firenze Archeofilm

Frame del film “Libri di sabbia” di Maurizio Fantoni Minnella
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Il regista Maurizio Fantoni Minnella (foto varesepolis.it)

Il programma, giovedì 2 settembre 2021. Si inizia alle 20.30, come detto, con il film “Libri di sabbia” di Maurizio Fantoni Minnella (Italia, 52’). A Chinguetti e Ouadane, due delle quattro antiche città carovaniere del deserto della Mauritania, si conservano gelosamente antichi volumi e manoscritti che testimoniano l’elevato grado di civiltà raggiunto durante i secoli dalla cultura sahariana. Questo film ne ripercorre la suggestiva e misteriosa bellezza attraverso il racconto che di essa fanno i bibliotecari, custodi di un patrimonio inestimabile e raro. Il deserto è cultura, fascino e sopravvivenza. Per questo ci appare sempre più vicino. Ospite: Maurizio Fantoni Minnella scrittore, saggista, documentarista, critico cinematografico, pubblicista, fotografo. Segue il film “L’Era glaciale. Ritorno al futuro / Ice Age. Back to the future” di Anna Afanasyeva (Russia, 43’). Russia, il nord estremo, al confine tra la Chukotka e la Yakutia. In questi spettacolari paesaggi, lo scienziato russo Sergei Zimov, uno dei massimi esperti al mondo dello studio del permafrost, ha condotto un esperimento climatico unico dal cui risultato dipende il futuro della specie umana.

Frame del film “70 milioni di mummie animali: il segreto oscuro dell’Egitto / 70 million animal mummies: Egypt’s dark secret” di Jon Eastman
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L’egittologa Donatella Avanzo all’interno della tomba di Tutankhamon ricostruita a Jesolo (foto Graziano Tavan)

Seconda giornata, venerdì 3 settembre 2021. Apre, alle 20.30, il film “70 milioni di mummie animali: il segreto oscuro dell’Egitto / 70 million animal mummies: Egypt’s dark secret” di Jon Eastman (Regno Unito, 60’). Grazie alla moderna tecnologia medica applicata alle mummie animali egizie dei musei di tutto il mondo, gli esperti stanno scoprendo la verità sullo strano ruolo degli animali nelle antiche credenze egizie. Nel film incontriamo scienziati che lavorano in Egitto e che stanno esplorando le antiche catacombe, dove erano state originariamente sepolte le mummie, per scoprire perché gli antichi Egizi mummificarono milioni e milioni di animali. Ospite: Donatella Avanzo egittologa. Segue il film “Gli ultimi segreti di Nazca / The last secrets of Nasca” di Jean Baptiste Erreca (Francia, 52’). Nel Sud del Perù, ai piedi delle Ande, i Nazca costruirono città e disegnarono un’immensa rete di linee geometriche e geoglifi. Chi rappresentavano queste figure enigmatiche visibili solo dal cielo e qual era il loro significato? Un team di archeologi di tutto il mondo sta sfruttando le ultime tecnologie per scoprire uno dei più grandi segreti dell’umanità. Le loro ultime campagne di scavo hanno portato alla luce nuove mummie, tessuti favolosi, ceramiche e misteriosi teschi allungati…

Frame del film film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno

nicolò-bongiornoTerza giornata, sabato 4 settembre 2021. Apre, alle 20.30, il film “Songs of the Water Spirits” di Nicolò Bongiorno (Italia, 100′). Il Ladakh è una regione dell’India in profonda trasformazione che sta affrontando un percorso di rigenerazione culturale costantemente in bilico tra il richiamo di una tradizione arcana e uno sviluppo rampante, che mette a rischio l’ambiente e snatura i suoi abitanti. Menti coraggiose vogliono superare questo dualismo proponendo una mediazione virtuosa per restare se stessi senza chiudersi al mondo, valorizzando gli stimoli di una modernità che non implichi una mutazione antropologica. Possiamo, come Occidentali, imparare da questo laboratorio sociale, economico e culturale che è oggi il Ladakh? Ospite: Nicolò Bongiorno regista, produttore cinematografico, produttore televisivo. Segue il film “Mare Nostrum: storie dal mare di Roma” di Guido Fuganti (Italia, 21’). Docu-film dedicato al commercio trans-marino verso Roma all’inizio del II secolo d.C., durante l’impero di Traiano. Tre personaggi, un Armatore, un Capitano di naviglio fluviale (navis caducaria) e un Addetto del Corpus dei Mensores di Ostia, discutono di un carico di frumento e di altre merci che devono raggiungere Roma attraverso il Tevere.

Frame del film “L’Eldorado dei faraoni” di Pippo Cappellano (foto Archeologia Viva)
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L’archeologa Serena Massa e l’esploratore e cineasta Angelo Castiglione (foto ARONAnelWEB.it)

Quarta giornata, domenica 5 settembre 2021. Apre, alle 20.30, il film “L’Eldorado dei faraoni” di Pippo Cappellano (Italia, 50’). Da dove proveniva l’immensa quantità d’oro che, per secoli, rese enorme il potere dei Faraoni? Un viaggio alla ricerca delle antiche miniere della Nubia e delle rovine della mitica Berenice Pancrisia, centro vitale di una regione così ricca di prezioso metallo da essere considerata per secoli l’Eldorado dei Faraoni. Ospiti: Angelo Castiglioni archeologo, etnologo, antropologo, scrittore, cineasta e documentarista; Serena Massa archeologa, docente all’università Cattolica, responsabile scavi archeologici di Adulis in Eritrea. Segue il film “Pagine di preistoria” di Angelo e Alfredo Castiglioni (Italia, 24′). L’Antropologia studia l’uomo. Cosa c’è di più entusiasmante che immergersi nel passato e ritrovarlo nelle popolazioni “primitive”, specchio delle nostre lontane origini? Fu questo il motivo che spinse nel 1974 i fratelli Castiglioni a raggiungere gli Indios Mahekototeri del gruppo Yanoama, navigando con un “bonghito”, una piccola imbarcazione, l’Alto Rio Orinoco in Venezuela. Restarono con i Mahekototeri a lungo scoprendo, giorno dopo giorno, le incredibili pagine della loro vita. Il soggiorno non fu né facile né senza pericoli. Anche le difficili condizioni ambientali crearono un’infinità di problemi ai due ricercatori e al delicato materiale cinematografico. Riuscirono tuttavia a raccogliere immagini di straordinarie situazioni, alcune fino ad allora mai documentate: la caccia in foresta, l’inalazione della polvere allucinogena, l’endocannibalismo, la consumazione della polvere delle ossa dei defunti, le controversie sociali risolte a colpi di bastone.

Firenze Archeofilm 2021: finalmente c’è una data sicura per la terza edizione dell’evento più atteso del grande Cinema di Archeologia Arte Ambiente, organizzato da Archeologia Viva: in programma 80 film selezionati a livello mondiale tradotti e doppiati in italiano e in original sound

Il manifesto dell’edizione 2021 di Firenze Archeofilm
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Il cinema La Compagnia di Firenze sede delle proiezioni di Firenze Archeofilm (foto AV)

Di rinvio in rinvio: da marzo a giugno e poi a settembre 2020, e poi ancora alla primavera 2021. Ma stavolta sembra la data definitiva: la terza edizione di Firenze Archeofilm 2021, l’evento più atteso del grande Cinema di Archeologia Arte Ambiente, organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore), con Dario Di Blasi direttore artistico e Giuditta Pruneti direttore editoriale, si terrà da mercoledì 8 a domenica 12 settembre 2021 al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r). In programma 80 film selezionati a livello mondiale tradotti e doppiati in italiano e in original sound (70 film in concorso, 10 film “original sound”, 20 prime visioni nazionali, 3 premi in palio: Premio “Firenze Archeofilm”, Premio “Università di Firenze”, Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria Paolo Graziosi”), con proiezioni al mattino dalle 9.30 alle 13, al pomeriggio dalle 16 alle 19, e la sera dalle 21 alle 22.45. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria online sul sito firenzearcheofilm.it. Il festival ha il patrocinio dell’università di Firenze, con la partecipazione di Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”, in collaborazione con Cinema La Compagnia. Info: www.firenzearcheofilm.it, tel. 055.5062303.

Varese ArcheoFilm: con la consegna del Premio Città di Varese e del Premio Alfredo Castiglioni e la retrospettiva delle opere dei fratelli Castiglioni chiude la terza edizione della rassegna internazionale del film di archeologia, arte, ambiente, etnologia

La locandina della terza edizione di Varese ArcheoFilm

Un momento della presentazione della prima edizione del Varese ArcheoFilm 2018 (foto museo Castiglioni)

Con la premiazione dei documentari vincitori del “Premio città di Varese” conferito dalla giuria popolare e del “Premio Alfredo Castiglioni”, assegnato dalla giuria tecnica, domenica 6 settembre 2020 chiude la terza edizione di “Varese ArcheoFilm” (3-6 settembre 2020), la rassegna internazionale del film di archeologia, arte, ambiente, etnologia, organizzata dell’associazione Conoscere Varese in collaborazione col Comune di Varese, Museo Castiglioni e Firenze ArcheoFilm: organizzazione generale, Marco Castiglioni; direzione artistica, Dario Di Blasi; direzione editoriale, Giuditta Pruneti; conduzione delle serate, Giulia Pruneti. “Quest’anno per garantire la sicurezza del pubblico”, spiega Marco Castiglioni, “l’organizzazione ha previsto tutti gli accorgimenti necessari affinché la rassegna si svolga nel miglior modo possibile con il dovuto rispetto delle norme sanitarie. Come tutta la stagione culturale estiva varesina, anche il festival ha rischiato di saltare. Fortunatamente, grazie al Comune di Varese che si è impegnato e ha investito risorse e personale, è stato possibile mantenere il programma intatto. Per Varese ArcheoFilm sarebbe stato davvero un peccato perché la terza edizione rappresenta sempre il consolidamento di una formula. È quella che conferisce la certezza che l’appuntamento durerà nel tempo ed è entrato a far parte dell’offerta culturale che i cittadini attendono ogni anno. Lo dimostra anche il fatto che il sistema di prenotazioni che abbiamo realizzato sul sito del museo Castiglioni ha velocemente registrando il tutto esaurito”. E continua: “Anche quest’anno, dopo una lunga selezione tra circa 80 documentari a loro volta già selezionati dal festival Firenze ArcheoFilm da cui nasce la rassegna varesina, abbiamo composto un programma interessante e per molti versi originale. Come sempre abbiamo affiancato a filmati sull’archeologia “classica” dell’Antico Egitto,  romana e preistorica, ma sempre sviluppati in modo innovativo, tematiche diverse e inconsuete in modo da interessare e attirare un pubblico più vasto ed eterogeneo possibile. Anche gli ospiti sono stati certamente all’altezza delle scorse edizioni. Sono tutti studiosi dalle grandi doti comunicative e divulgative in grado di raccontare tematiche scientifiche complesse in modo tale che siano comprensibili a tutti”. I posti a disposizione per gli spettatori nella “tendo struttura” dei Giardini Estensi sono come sempre gratuiti ma ridotti rispetto al consueto per i noti motivi sanitari. Considerata la grande affluenza di pubblico delle passate edizioni, l’organizzazione per questo ha realizzato un sistema di prenotazione dei posti sul sito del museo Castiglioni (www.museocastiglioni.it). Le norme anti Covid-19 hanno imposto anche di trovare un sistema alternativo alle schede cartacee per far esprimere al pubblico la propria preferenza ai filmati e assegnare il premio della giuria popolare. Quest’anno è stato possibile esprimere il voto per via telematica attraverso lo smartphone o collegandosi al sito del Museo Castiglioni con le modalità spiegate nel corso delle serate. La giuria tecnica composta da Angelo Castiglioni, Matteo Inzaghi, Diego Pisati e Giulio Rossini, invece, assegna il premio “Alfredo Castiglioni” dedicato alla memoria dell’etnologo e archeologo scomparso nel 2016.

Frame del film “La memoria di un filo” di Franco Zaffanella

Nel corso della serata di giovedì 3 settembre 2020 sono stati proiettati 3 documentari: “Mostri e miti” di Carsten Gutschmidt )Germania, 2018, 52’), che affronta il tema dei draghi, i mostri più celebri di tutti i tempi, utilizzando metodi scientifici per rintracciare la verità che si nasconde dietro la nascita di questo mito universale. Elaborate animazioni riportano in vita i leggendari mostri. È seguito “Indagini in profondità – il robot degli abissi” di Guilain Depardieu, Frédéric Lossignol (Francia, 2017, 26’), che racconta come l’utilizzo di automi meccanici possano sostituire l’essere umano nelle ricerche archeologiche sottomarine a grandi profondità. Ha chiuso la serata “La memoria di un filo” di Franco Zaffanella (Italia, 2019, 30’), un progetto di archeologia sperimentale che mostra la realizzazione di un tessuto di lino con tecniche preistoriche partendo dai semi della pianta. Ospite della serata la professoressa Irene Affede Di Paola, sinologa dell’università dell’Insubria.

Frame del film “Stonehenge bringing the dead” di Nick Gillam-Smith

Venerdì 4 settembre 2020, è stata la volta di “Stonehenge bringing the dead” di Nick Gillam-Smith (Austria, 2013, 50’), prima nazionale, che racconta le straordinarie scoperte effettuate in uno dei siti preistorici più famosi al mondo dal team guidato dal celebre archeologo Mike Person che ha ritrovato i corpi di 63 individui sepolti sotto i monoliti. È seguito “La prossima Pompei” di Duncan Bulling (Regno Unito, Usa, 2019, 52’). All’ombra del Vesuvio, un vulcano meno noto minaccia la zona dei Campi Flegrei. Gli scienziati studiando ciò che è avvenuto a Pompei quasi 2000 anni fa riusciranno a scoprire se questo territorio in continua evoluzione sta raggiungendo un nuovo punto di rottura? Ospite della serata il dott. Omar Larentis, antropologo fisico e paleopatologo presso l’Università dell’Insubria.

Frame del film “Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre

Sabato 5 settembre 2020 è stata la volta dei faraoni con “Egitto: i templi salvati” di Olivier Lemaitre (Francia, 2018, 53’). Nel film, ricco di animazioni 3D e documenti storici, vengono illustrati gli ingegnosi piani che hanno consentito il salvataggio di oltre venti antichi santuari che sarebbero altrimenti scomparsi sotto l’acqua del Nilo in seguito alla costruzione della Diga di Assuan. Un grande apporto in questa impresa è stato dato anche dagli archeologi e dai tecnici italiani. Ha completato la serata “Ingegneria romana: Città II” di Jose Antonio Muñiz (Spagna, 2018, 56’). Il documentario descrive la capacità dei Romani di accettare e assimilare ogni tipo di conoscenza, indipendentemente dalla sua provenienza, per poi perfezionarla e applicarla alle prodigiose strutture progettate per edificare le straordinarie città dell’Impero. È intervenuta la prof.ssa Donatella Avanzo, egittologa e storica dell’arte.

Ricerche ad Adulis (Eritrea) dalla missione archeologica diretta da Serena Massa (foto museo Castiglioni)

E arriviamo a domenica 5 settembre 2020. Si inizia alle 20.30, con le proiezioni dedicate alla retrospettiva sul lavoro di Angelo e Alfredo Castiglioni. “Adulis. Cronaca della missione archeologica 2012 – 2013” di Angelo e Alfredo Castiglioni (Italia, 43’), aprirà la serata. Il Mar Rosso nell’antichità ebbe un’importanza paragonabile a quella della via della seta o dell’ambra. Nei suoi porti affluivano e venivano ridistribuiti beni di lusso destinati al consumo di una élite internazionale, accanto a derrate per le necessità quotidiane di più ampio consumo. Il sito di Adulis, ubicato sulla costa sud occidentale del Mar Rosso, all’interno della ben protetta baia di Zula, (attuale Eritrea) fu uno dei più importanti scali nei rapporti tra Africa orientale, India e Mediterraneo a partire forse dall’epoca faraonica, con uno sviluppo crescente ben documentato in concomitanza con l’ascesa del regno aksumita, di cui Adulis rappresentava l’accesso al mare. Il filmato è la cronaca della missione nel sito archeologico nell’inverno 2012-2013. Oltre all’attività di scavo e alle scoperte effettuate, vengono evidenziate le difficoltà organizzative e logistiche in un ambiente dove la ricerca scientifica è difficile: l’approvvigionamento dell’acqua, del cibo, i problemi sanitari e l’allestimento del capo campo tendato. Ma anche l’amicizia e la proficua collaborazione di tutti i partecipanti ad un grande progetto culturale che unisce l’Eritrea e l’Italia, del quale nel 2021 si festeggeranno dieci anni di attività. Interverranno la prof.ssa Serena Massa, archeologa dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e direttrice scientifica Missione a Adulis e il dott. Angelo Castiglioni, archeologo, antropologo, cineasta.

La locandina del film “Sulle tracce degli esploratori” di Angelo e Alfredo Castiglioni

Dopo la premiazione dei documentari vincitori del “Premio città di Varese” conferito dalla giuria popolare e del “Premio Alfredo Castiglioni”,  seguirà il film “Sulle tracce degli esploratori” di Angelo e Alfredo Castiglioni (Italia, 22’). Alla metà dell’800 le sorgenti del Nilo non erano ancora state scoperte. Svelare il mistero che avvolgeva l’origine di questo grande fiume lungo le cui sponde si sviluppò una civiltà millenaria, aveva fatto nascere una accesa competizione tra gli esploratori europei e le Società Geografiche. Iniziò, quindi, l’esplorazione geografica dell’Alto Nilo Bianco. Sarebbe impossibile elencare tutti i viaggiatori che risalirono il Nilo e i suoi affluenti. Tra questi ricordiamo l’inglese Samuel Baker, il tedesco Georg Schweinfurth, gli italiani Carlo Piaggia e Giovanni Miani che ci lasciarono dettagliate descrizioni delle popolazioni incontrate. I loro diari sono stati punti di riferimento delle spedizioni da noi effettuate negli anni tra il 1960 e il 1965 lungo l’Alto Nilo Bianco, nelle regioni di Equatoria nel Sud Sudan. Missioni che ci hanno permesso di realizzare questo documentario sulla vita delle popolazioni nilotiche (soprattutto dei pastori Mundari), constatando che i riti e i costumi di questi gruppi etnici erano rimasti pressoché immutati dall’epoca dei primi esploratori. Un sorprendente immobilismo che contrastava con lo sviluppo del nostro mondo occidentale che, proprio negli anni ’60 aveva iniziato (con lo sbarco dell’uomo sulla Luna, un’altra esplorazione: quella del cosmo.

Firenze Archeofilm, nuovo rinvio: il lungo lockdown costringe gli organizzatori a spostare il festival del Cinema di Archeologia Arte Ambiente da giugno a ottobre 2020

Il manifesto dell’edizione 2020 di Firenze Archeofilm

“Cari amici, il lungo periodo di blocco delle attività ci ha costretto a rinviare ancora la terza edizione del Firenze Archeofilm al 21 -25 ottobre 2020”. Un messaggio stringato, quasi un “cinguettio” quello mandato oggi da Dario Di Blasi, direttore artistico del grande Festival Internazionale del Cinema di Archeologia Arte Ambiente, ma che trasmette tutte le difficoltà, le incertezze, le frustrazioni sopportate quando non subite dagli organizzatori di eventi culturali in questi mesi di lockdown. L’edizione 2020 di Firenze Archeofilm già aveva subito un rinvio dalla prima programmazione dall’11 al 15 marzo 2020 a un periodo che, a fine febbraio, sembrava già sicura, dall’8 al 12 giugno 2020. Non è stato sufficiente. Ha vinto il coronavirus. Se ne riparlerà dunque a ottobre, da mercoledì 21 a domenica 25 ottobre 2020. Lo ha deciso Archeologia Viva (Giunti Editore) che promuove la kermesse con Dario Di Blasi direttore artistico, e Giuditta Pruneti direttore editoriale. Firenze Archeofilm 2020 si terrà sempre al Cinema La Compagnia di Firenze con proiezioni mattina, pomeriggio e sera. In programma la proiezione di 70 film in concorso, 10 film in versione originale, con 20 prime visioni nazionali. E la domenica anche incontri con registi e produttori. Tre i premi in palio: Premio “Firenze Archeofilm”, Premio “Università di Firenze”, Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria Paolo Graziosi”.