Pompei. Ricostruito nelle sue parti mancanti il carro da parata di Civita Giuliana, a due anni dall’eccezionale scoperta. Sarà un pezzo forte della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli Antichi” alle Terme di Diocleziano a Roma. Zuchtriegel: “Dalla scoperta al restauro, alla fruizione: un percorso di recupero, legalità e valorizzazione di un reperto unico”

“Elegante, raffinato, prezioso: è lo straordinario carro da parata, con elementi in legno e ferro, dipinto di rosso, e decorazioni a tema erotico in stagno e bronzo, l’ultima eccezionale scoperta dagli scavi della villa suburbana di Civita Giuliana a un passo da Pompei. Sotto il portico della villa, a ridosso della stalla dove meno di tre anni fa erano stati trovati tre cavalli, uno ancora con le ricche bardature in bronzo, il carro era pronto forse per un rito legato a culti propiziatori come potevano essere quelli di Cerere o di Venere, forse – più probabilmente – per una cerimonia nuziale promossa dal ricco proprietario della villa. Nozze ed eros: riportano a scene di vita quotidiana e di festa delle élite”. Così due anni fa, era il febbraio 2021, il parco archeologico di Pompei annunciava la nuova eccezionale scoperta nella villa di Civita Giuliana (vedi Nuova eccezionale scoperta nella lussuosa villa di Civita Giuliana (Pompei): scoperto un carro da parata (pilentum) integro, con decorazioni erotiche, forse per una cerimonia nuziale. Osanna: “Un unicum in Italia. Grazie all’intesa Parco archeologico di Pompei e Procura di Torre Annunziata per contrastare le attività dei tombaroli” | archeologiavocidalpassato).

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Locandina della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” alle Terme di Diocleziano dal 4 maggio al 30 luglio 2023

 

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Il carro da parata scoperto nella villa suburbana di Civita Giuliana dopo la ricostruzione (foto parco archeologico pompei)

Oggi il carro ricostruito nelle sue parti mancanti – che lasciarono impronte nella cenere e furono recuperate grazie alla tecnica del calco – è finalmente percepibile nelle sue reali forme e dimensioni e sarà uno dei pezzi forti della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli Antichi”, in programma dal 4 maggio al 30 luglio 2023 alle Terme di Diocleziano, una delle sedi del museo nazionale Romano. “Questa è un’autentica perla che dimostra ancor più, ove ve ne fosse bisogno, l’unicità del nostro patrimonio”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Il restauro e l’esposizione non rappresentano solo la restituzione di un reperto eccezionale ai cittadini e agli studiosi, ma anche il coronamento di uno sforzo che, in questo caso, ha visto operare insieme parco archeologico di Pompei, Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Carabinieri del TPC. Tutto ciò ci spinge a lavorare con sempre maggior impegno, consapevoli del valore del nostro patrimonio, eredità di un grande passato ma anche opportunità di crescita civile e socioeconomica per il futuro”. La mostra che espone il carro è promossa dal ministero della Cultura italiano e dal ministero della Cultura e dello Sport della Grecia (Eforato per le Antichità delle Cicladi) e testimonia la centralità e l’importanza della collaborazione tra i due Stati. L’evento espositivo, organizzato dalla Direzione generale Musei e dal museo nazionale Romano in collaborazione con Electa, è ideato e curato da Massimo Osanna, Stéphane Verger, Maria Luisa Catoni e Demetrios Athanasoulis, con il sostegno del parco archeologico di Pompei e la partecipazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca e della Scuola Superiore Meridionale (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2023/04/30/roma-alle-terme-di-diocleziano-con-lapertura-delle-grandi-aule-chiude-da-decenni-al-via-la-grande-mostra-listante-e-leternita-tra-noi-e-gli-antichi-30/).

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La Stanza degli Schiavi nella villa suburbana di Civita Giuliana a Pompei (foto parco archeologico pompei)

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La seconda vittima nel criptoportico della villa suburbana di Civita Giuliana: ben delineati il mento, le labbra e il naso (foto Luigi Spina)

L’operazione nasce nel 2017 dalla collaborazione tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e il parco archeologico di Pompei per arrestare l’attività illecita dei clandestini e il depredamento del patrimonio archeologico di quell’area. Da questa sinergia che ha dato vita nel 2019 a un Protocollo d’intesa per la legalità tra le istituzioni teso al contrasto delle operazioni illecite nel territorio vesuviano, e dall’attività di scavo avviata ne è derivata la scoperta e dunque la restituzione al pubblico di ambienti e reperti di grande valore dal punto di vista storico e scientifico: dal rinvenimento di una stalla con i resti di alcuni esemplari equini, tra cui un cavallo bardato di cui è stato possibile realizzare il primo calco in assoluto, alla stanza degli schiavi e al carro cerimoniale nel quartiere servile della villa; ai calchi di due vittime dell’eruzione nel settore residenziale (vedi Straordinaria scoperta tra i cunicoli di scavi clandestini a Civita Giuliana, appena fuori le mura nord di Pompei: trovata una villa suburbana in ottimo stato di conservazione. Per evitare fake news e notizie sensazionalistiche prive di fondamento il direttore generale Osanna svelerà giovedì 10 maggio tutti i dettagli della scoperta | archeologiavocidalpassato).

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Il carro da parata scoperto nella villa suburbana di Civita Giuliana dopo la sua ricostruzione (foto parco archeologico pompei)

Il grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, le bellissime decorazioni in bronzo e argento, con raffigurazioni erotiche, i resti lignei mineralizzati, le impronte degli elementi organici (dalle corde a resti di decorazioni vegetali), venne rinvenuto quasi integro nel porticato antistante alla stalla con i resti dei 3 equidi. Si tratta di un vero e proprio unicum in Italia non solo per il livello di conservazione, in quanto sono emerse le singole decorazioni e l’intera struttura del veicolo, ma anche perché non si configurava come carro da trasporto per i prodotti agricoli o per le attività della vita quotidiana, già attestati sia a Pompei che a Stabia. Il carro è identificabile come un pilentum, un veicolo usato nel mondo romano dalle élite, per cerimonie e in particolare per accompagnare la sposa nella nuova casa. Un reperto unico e fragile per le sue delicate condizioni di conservazione e rinvenimento, che nel suo percorso di recupero, restauro, ricostruzione e restituzione alla fruizione del pubblico, incarna appieno il senso di caducità e eternità che la storia ci consegna attraverso la testimonianza del nostro straordinario patrimonio culturale.

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Dettaglio della decorazione del carro di parata scoperto nella villa suburbana di Civita Giuliana dopo la ricostruzione (foto parco archeologico pompei)

“La scoperta all’epoca dello scavo fu eccezionale per le informazioni che rivelava per la tipologia di veicoli di trasporto, di tipo cerimoniale, che non trovava confronti in Italia con simili reperti. Un carro simile era stato ritrovato anni fa in Grecia, nei luoghi dell’antica Tracia, in una tomba appartenuta a una famiglia di alto rango, ma lasciato in situ.  Questa è invece la prima volta al mondo che un pilentum viene ricostruito e studiato”, dichiara il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, sotto la cui direzione del parco di Pompei nel 2018 si sono avviate tutte le attività e la firma del protocollo d’Intesa con la Procura – Inoltre, le indagini a Civita Giuliana hanno sancito l’ attuazione di una metodologia di scavo di tutto il contesto, ormai ordinaria a Pompei, che ha visto coinvolto un team interdisciplinare di archeologi, architetti, ingegneri, restauratori, vulcanologi, antropologi e archeobotanici. L’attuale restituzione del carro al pubblico racchiude una storia ben più ampia di cura del patrimonio culturale italiano”.

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Una fase della ricostruzione del carro da parata scoperto nella villa suburbana di Civita Giuliana (foto parco archeologico pompei)

“Il carro oltre al suo valore scientifico, costituisce il simbolo di un processo virtuoso di legalità, tutela e valorizzazione non solo dei singoli reperti, ma di tutto il territorio vesuviano”, aggiunge Gabriel Zuchtriegel, attuale direttore del Parco. “Quell’attività ha dato avvio a operazioni di esproprio di strutture illecite, per consentire di proseguire l’indagine e ha visto più enti collaborare per un intento univoco. Oltre alla Procura e ai Carabinieri, anche il Comune di Pompei, ha dato la sua disponibilità nella gestione della viabilità urbana inevitabilmente compromessa dal prosieguo dello scavo. L’esposizione dei preziosi reperti è un punto di partenza verso l’obiettivo più ambizioso di rendere presto fruibile l’intera villa al pubblico”.

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Una risposta a “Pompei. Ricostruito nelle sue parti mancanti il carro da parata di Civita Giuliana, a due anni dall’eccezionale scoperta. Sarà un pezzo forte della mostra “L’istante e l’eternità. Tra noi e gli Antichi” alle Terme di Diocleziano a Roma. Zuchtriegel: “Dalla scoperta al restauro, alla fruizione: un percorso di recupero, legalità e valorizzazione di un reperto unico””

  1. italinabacciga dice :

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