Firenze. Al Palazzo dei congressi al via tourismA – Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale: tre giorni con proposte di viaggio sulle orme degli Etruschi, archeologia nelle zone di guerra, i 50 anni dei Bronzi di Riace, il ricordo di Philippe Daverio e un virtual tour nella Cappella Brancacci

La platea del centro congressi di Firenze gremita per gli incontri di TourismA (foto AV)
Tutto pronto per l’VIII edizione di tourismA – Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale organizzato da Archeologia Viva (Giunti editore) al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 30 settembre al 2 ottobre 2022 a ingresso libero (orario 8.30-18.30). Decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, ricostruzioni virtuali per viaggiare avanti e indietro sulla linea del tempo con nuovi avvincenti linguaggi e tecnologie. Quest’anno tra i protagonisti indiscussi gli Etruschi, con nuove scoperte e progetti di valorizzazione turistica in Toscana, e l’Egitto a 100 anni esatti dalla straordinaria scoperta della tomba di Tutankhamon. L’inaugurazione ufficiale della kermesse venerdì 30 settembre alle 10.30 alla presenza della autorità. Vediamo i temi più importanti.

CELESTE AIDA: a “tourismA 2022” nel 150° della prima dell’Aida alla Scala di Milano (foto AV)
Egitto ed Etruschi: tra reale e virtuale. Protagonisti della tre giorni fiorentina l’Egitto con incontri, laboratori e realtà virtuale in occasione del centenario della scoperta della Tomba di Tutankhamon, il bicentenario dalla decifrazione dei geroglifici e il centocinquantesimo della rappresentazione dell’Aida alla Scala, che Verdi considerò la vera e propria “prima”. E poi gli Etruschi con le nuove scoperte in Toscana (Gonfienti) e Umbria (Perugia) e i progetti di promozione turistica che vedono protagonista l’antica civiltà dei Tirreni.

Il nuovo museo dell’Acropoli ad Arene “dialoga” direttamente con il Partenone (foto AV)
I marmi del Partenone. Le celebri sculture di Fidia sono al centro di un convegno internazionale sulla annosa questione della restituzione alla Grecia. Sarà la stessa ministra greca della Cultura, Lina Mendoni, a lanciare da “tourismA 2022” un accorato appello al governo britannico. Conservare il passato. tourismA sarà occasione anche per presentare importanti restauri di statue e dipinti fra antichità e medioevo (in collaborazione con CNRc).
Missioni di scavo all’estero. Importante la collaborazione col Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionali per la presentazione delle attività delle missioni archeologiche italiane in Iraq, Turchia, Giordania Tunisia, Turkmenistan, Perù…
Archeologia sotto le bombe. L’associazione nazionale archeologi fa il punto sullo stato delle principali aree archeologiche e monumentali in Ucraina.
5° Workshop del turismo culturale. Enti del turismo, enti locali e tour operator incontrano gli agenti di viaggio venerdì 30 settembre a Buy Cultural Tourism, 5° Workshop B2B del turismo culturale, appuntamento riservato agli operatori professionali dedicato all’incontro tra domanda e offerta di viaggi, esperienze e itinerari culturali. Presenti gli enti del turismo di Cipro, Croazia, Fiandre, Israele, Malta, Polonia, Portogallo, Promoturismo FVG, Valle d’Aosta, Visit Romagna, oltre a diversi siti e operatori della Sardegna.
Ricca parte espositiva. L’area espositiva offre una significativa panoramica dell’offerta culturale di regioni italiane, dalla Toscana alla Sardegna, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dalla Valle d’Aosta alla Romagna, ed estere come Cipro, Croazia, Turchia, Grecia.

Il direttore del nuovo museo dell’Acropoli, Nikolaos Stampolidis
Appuntamento a Firenze. Molti i big della comunicazione storico-archeologica che danno appuntamento a tourismA tra cui l’archeologo Andrea Carandini, il filologo e archeologo Louis Godart, lo storico e conduttore tv Cristoforo Gorno, il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, l’orientalista Paolo Matthiae, il direttore del parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, il direttore del museo dell’Acropoli di Atene Nikolaos Stampolidis, il direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli Paolo Giulierini, il noto medievista Franco Cardini e molti altri.

Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Ricco il programma della prima giornata tra storia dell’arte, archeologia e grandi personaggi della comunicazione del passato. Si parte col convegno dedicato alla memoria del noto storico dell’arte Phillippe Daverio dal titolo “Save Art 2022 – Copie, restauri, NFT, falsi, realtà ambigue e mondi alternativi” a cura di Art e Dossier e con la partecipazione di Eike Schmidt direttore delle Gallerie degli Uffizi. “Tra terra e mare: itinerari ed esperienze alla scoperta dell’antico popolo” è il titolo del convegno a cura di Regione Toscana con la partecipazione di Eugenio Giani presidente Regione Toscana. Il Prodotto Turistico Omogeneo Toscana Terra Etrusca sarà al cento del convegno organizzato da Toscana Promozione Turistica. Franco Cardini storico del Medioevo, Cristoforo Gorno scrittore e conduttore televisivo, Carmelo Malacrino direttore Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria sono tra i big della giornata di venerdì 30 settembre 2022.

Ritorno a Cartagine. Scavi e ricerche della Sapienza Università di Roma a Dermech (Tunisia) (foto AV)
Sempre in apertura di “tourismA” si farà il punto sulla situazione dell’Archeologia italiana all’estero nell’incontro organizzato col ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale: un coinvolgente racconto che dall’Africa dei primi ominidi conduce il pubblico in Giordania a Petra e in Tunisia a Cartagine nel cuore del Mediterraneo fenicio, poi nelle steppe dell’Asia Centrale nella grande capitale dei Parti e, attraversando l’Oceano, a Machu Picchu sulle vette delle Ande peruviane, per chiudere con la nascita dello Stato arcaico ad Arslantepe in Turchia.

L’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans ad Aosta (foto AV)
La tragica situazione dell’Ucraina e la salvaguardia del patrimonio culturale nel Paese sono i temi di un altro importante focus della giornata di venerdì nel convegno organizzato dall’Associazione Nazionale Archeologi. Mentre, sempre venerdì, si guarda al futuro del turismo che abbatte le barriere con la presentazione delle più sofisticate tecnologie digitali capaci di far viaggiare davvero tutti nello spazio e nel tempo. Per tutta la durata della manifestazione il Palazzo dei congressi si trasforma nella casa del turismo culturale con numerosi stand che propongono una significativa panoramica dell’offerta culturale di regioni italiane, dalla Toscana alla Sardegna, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dalla Valle d’Aosta alla Romagna, ed estere come Cipro, Croazia, Turchia, Grecia.
Come ogni anno tornano infine i laboratori didattici per grandi e piccoli che spaziano dalle tecnologie dell’uomo preistorico (scheggiatura della pietra, accensione del fuoco, prime espressioni artistiche) alle lezioni di geroglifico, alla realizzazione di un mosaico o di una lucerna come facevano i Romani. Quest’anno arricchiscono l’offerta di “tourismA” la visita virtuale alla Cappella Brancacci a cura di CNR – ISPC (presentazione venerdì alle 11,30 nello spazio espositivo BracacciPOV) e un viaggio alle origini dell’alfabeto etrusco.
Atena ha lasciato Atene per Palermo! Consegnata ufficialmente al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” la statua della dea dal santuario dell’Acropoli di Atene nell’ambito dell’accordo Sicilia-Grecia per il ritorno ad Atene del Reperto Fagan. La cronaca della cerimonia. Godard: “Esempio per il British Museum”

Le autorità presenti alla consegna ufficiale della statua di Atena al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo dal museo dell’Acropoli di Atene: da sinistra, Alberto Samonà, Nikolaos Stampolidis, Lucia Borgonzoni, Lina Mendoni, Caterina Greco (foto regione siciliana)
Atena ha lasciato il museo dell’Acropoli di Atene si è accasata a Palermo, al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas”. Dove rimarrà per quattro anni. L’arrivo a Palermo della statua di Atena è stato possibile grazie all’accordo, siglato fra i due musei ai sensi della legge italiana, in base al quale la Sicilia ha concesso al museo dell’Acropoli (per quattro anni, rinnovabili per un uguale periodo) il frammento del fregio del Partenone appartenuto al console inglese Robert Fagan e che, dopo essere stato venduto nel 1820, era custodito al museo Salinas. Un gesto, con il quale la Sicilia ha voluto dare il proprio fattivo contributo al dibattito internazionale sul tema del ritorno in Grecia dei reperti del Partenone (vedi Accordo storico tra il museo dell’Acropoli di Atene e il museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo: il frammento del Partenone conservato in Sicilia, il “Reperto Fagan, torna in Grecia per 4 anni (per ora), in cambio di una statua della dea Atena e un’antica anfora geometrica. Un segnale concreto di amicizia. E si pensa ai marmi Elgin conservati al British museum | archeologiavocidalpassato). La consegna ufficiale è avvenuta il 9 febbraio 2022 alla presenza della ministra della Cultura e dello Sport della Repubblica Ellenica, Lina Mendoni, e del direttore del museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis, che hanno affidato questo prezioso reperto alla Regione Siciliana, nelle mani dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che ha portato il saluto del Presidente della Regione, Nello Musumeci – e del direttore del museo Salinas, Caterina Greco. Per l’occasione erano presenti al Salinas il sottosegretario di Stato alla Cultura, senatrice Lucia Borgonzoni e il professor Louis Godart, presidente onorario del Comitato internazionale per la riunificazione dei marmi del Partenone e Accademico dei Lincei, insieme ai rappresentanti della Comunità Ellenica Trinacria di Palermo e della Comunità Ellenica dello Stretto.

Statua di Atena dal museo dell’Acropoli di Atene (foto museo acropoli)
La posa sinuosa della scultura della dea Atena rende questa statua della seconda metà del V secolo a.C. ancora più bella ed elegante. Realizzata in marmo pentelico alla stregua di altre che provengono dall’area del Partenone, la statua acefala di Atena che per quattro anni potrà essere fruibile a tutti al museo Salinas, raffigura la dea in questa posizione flessuosa, alla maniera dello stile attico di quell’epoca. La scultura sostiene il peso del proprio corpo sulla gamba destra, mentre con il braccio sinistro si appoggia probabilmente ad una lancia. Originariamente decorata con una gòrgone al centro, andata perduta, mostra Atena vestita con un peplo segnato da una cintura portata sulla vita e con un’egida stretta disposta trasversalmente sul petto.

Il posizionamento della statua di Atena nel museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo (foto regione siciliana)

Anfora del Geometrico medio usata come cinerario, dal museo dell’Acropoli di Atene (foto museo acropoli)
Il trasferimento a Palermo della scultura che raffigura la dea Atena, inoltre, fa segnare un primato: è, infatti, la prima volta che dal celebre museo dell’Acropoli arriva in Sicilia, per un’esposizione di lungo periodo, una testimonianza originale della storia ateniese. Grazie all’accordo, i due musei, ma più in generale, la Sicilia e la Grecia, avviano un percorso di collaborazione nel nome della cultura, grazie al quale saranno organizzate in partnership mostre, iniziative culturali e attività di ricerca. Ed è particolarmente significativo che il momento ufficiale di presentazione della statua sia avvenuto il 9 febbraio, in cui si celebra la Giornata mondiale della Lingua e della Cultura Greca. Alla scadenza di questo periodo di quattro anni, dal museo dell’Acropoli arriverà a Palermo un’anfora geometrica degli inizi dell’VIII secolo a.C.

L’arrivo a Palermo della statua di Atena dal museo dell’Acropoli di Atene (foto regione siciliana)
“L’arrivo a Palermo della statua della Dea Atena”, ha dichiarato il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni, “si inserisce nel rapporto di stretta collaborazione intessuto tra l’Italia e la Grecia e prosegue nel cammino del rispetto delle reciproche storie e culture, a cui anche l’Unesco ha di recente guardato con favore. Restituire l’arte al suo contesto originale: è in questa chiave che va interpretata la sinergia tra i due Paesi, che si scambiano così un gesto dal forte valore simbolico e, ancora di più, politico. Il Museo Salinas – ha proseguito – si arricchisce di una nuova testimonianza di un passato immortale, a disposizione per i prossimi quattro anni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Un passato che le nuove tecnologie ci aiutano a valorizzare: le copie tridimensionali ci permettono infatti di rendere i reperti archeologici ancora più accessibili, consentendoci di preservare il contesto originario dell’opera”.

La statua di Atena in marmo pentelico dal museo dell’Acropoli di Atene esposta al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo (foto regione siciliana)
“L’Accordo stipulato tra il museo Archeologico regionale Antonino Salinas e il museo dell’Acropoli di Atene con il sostegno della Regione Siciliana e della Grecia, frutto di 14 mesi di intensa collaborazione e di consultazioni”, ha evidenziato la ministra della Cultura e dello Sport della Grecia, Lina Mendoni, “prevede l’invio (per quattro anni più quattro) al museo palermitano di due importanti e preziosi reperti provenienti dalle collezioni del museo dell’Acropoli. Quest’accordo, indica la via maestra che Londra ed il British Museum potranno seguire. Atene consegna al Museo Salinas, una statua della sua dea protettrice, Atena. Scolpita anch’essa in marmo pentelico, come le sculture del Partenone, essa ornava la Sacra Roccia dell’Acropoli nel V secolo a.C. Da oggi e per i prossimi quattro anni, Atena vivrà qui, a Panormo, nella fertile terra di Sicilia, per simboleggiare il lungo e fecondo legame che unisce la Sicilia e la Grecia”.

L’assessore regionale Alberto Samonà alla cerimonia ufficiale di consegna della statua di Atena al “Salinas” di Palermo (foto regione siciliana)

Le autorità intervenute alla consegna ufficiale del “Reperto Fagan”: da sinistra, il direttore del museo dell’Acropoli di Atene, Nikolaos Stampolidis; il primo ministro della Repubblica Greca Kyriakos Mitsotakis; l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà; la direttrice del museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo, Caterina Greco; la ministra della Cultura Lina Mendoni (foto museo acropoli atene)
“Questo momento, che segue la cerimonia dello scorso mese ad Atene”, ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, portando il saluto del Presidente Nello Musumeci, “rappresenta per noi l’occasione per scrivere insieme una nuova pagina di storia (vedi Atene. Cerimonia di consegna ufficiale del “reperto Fagan”, frammento del Partenone, dal museo Antonino Salinas di Palermo al museo dell’Acropoli: in attesa di essere inserito nel Blocco Vi del fregio orientale, è esposto provvisoriamente in una vetrina. Il primo ministro greco: “È la prima scultura del Partenone che rientra in Grecia” | archeologiavocidalpassato). Oggi mettiamo insieme un tassello importante che va nella direzione di un’Europa, nuova e antica al tempo stesso, che affonda le proprie radici nella nostra cultura e nella nostra identità plurimillenaria. Nel nome dell’Europa dei popoli e del Mediterraneo, culla di civiltà, festeggiamo l’inizio di questo bellissimo rapporto di collaborazione con la Repubblica Ellenica e con le sue prestigiose istituzioni culturali”.

La statua di Atene dal museo dell’Acropoli esposta nella sala delle Metope dei templi di Selinunte al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo (foto regione siciliana)
“In questo grande salone dove sono esposte le metope dei templi di Selinunte e che è il cuore pulsante del museo”, ha spiegato Caterina Greco, direttrice del museo Archeologico regionale Antonio Salinas, “tutto parla greco. Greche sono le divinità che appaiono davanti ai nostri occhi e i miti che da ogni parte ci circondano, disegnando una geografica del Mediterraneo antico che da secoli è la nostra casa comune. È dunque in buona compagnia la bella statua di Atena che viene dal santuario dell’Acropoli di Atene, prezioso àgalma che custodiremo con cura, e che particolarmente ci commuove perché è la testimonianza della lontana ma umanissima dedica di un devoto, oggi per noi senza volto né nome. Una collaborazione culturale tra nostri due musei, il Salinas e il museo dell’Acropoli, che oggi celebriamo in occasione dell’esposizione a Palermo della scultura ateniese ma che nei prossimi mesi si sostanzierà in un programma di ulteriori iniziative e appuntamenti”.

Dettaglio dell’egida trasversale che orna il peplo di Atena nella statua dal museo dell’Acropoli (foto regione siciliana)
“Nell’ambito della feconda collaborazione instaurata con l’assessorato ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana impersonato dall’assessore Alberto Samonà, grande amico della Grecia e con il museo Archeologico regionale Antonino Salinas e la sua instancabile collega, la direttrice Caterina Greco”, ha affermato il professor Nikolaos Stampolidis, direttore del museo dell’Acropoli di Atene, “il nostro Museo è oggi particolarmente lieto di concedere per un prestito della durata di quattro anni (cui seguirà, in avvicendamento e per altrettanto tempo, il prestito di un prezioso vaso geometrico dell’VIII secolo a. C.), il prezioso torso di una statua della dea Atena, proveniente dall’Acropoli di Atene. Il peplo che riveste la dea è ornato da una rara egida trasversale, con scolpita sopra una gorgone. Sulla mano sinistra ella portava una lancia. Questo pezzo della nostra Atene e della sua Acropoli, sarà così fruibile ai nostri cari amici siciliani, ricordandogli che anche la città di Atene e nostro museo li ama in quanto nostri fratelli”.

I restauratori mostrano come verrà posizionato il frammento del Partenone proveniente da Palermo (foto museo acropoli atene)
“Ringrazio la Sicilia, il suo Governo, l’assessore Alberto Samonà e la direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco”, ha concluso Louis Godart, Presidente onorario del Comitato internazionale per il ritorno dei marmi del Partenone in Grecia, “di avere ascoltato la preghiera dei tanti che nel mondo credono nei valori promossi dagli antichi Greci, consentendo al frammento del fregio di Fidia conservato al museo Salinas di Palermo di ritrovare la sua giusta collocazione nel nuovo museo dell’Acropoli. L’aver permesso a questo reperto di tornare ad Atene e raccordarsi con la statua della dea Artemide, la Sicilia e il Museo Salinas hanno indicato al mondo la strada che il British Museum dovrà seguire. Li ringrazio a nome della cultura mondiale”.
Firenze. La musica perduta degli Etruschi apre ufficialmente la settima edizione di “tourismA”, il Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale. Ancora in presenza. 250 relatori condurranno gli appassionati in un fantastico viaggio nel tempo e nello spazio. E si farà il punto sulle eclatanti scoperte archeologiche degli ultimi anni, con uno sguardo attento al patrimonio di casa nostra
Saranno le note della perduta musica degli Etruschi eseguite dal noto sassofonista Stefano “Cocco” Cantini (qui nel video di Maremma Toscana del 2014 alla presentazione del libro “Patriarchi di Maremma”) e introdotte dall’etruscologa Simona Rafanelli ad aprire ufficialmente nell’auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze la settima edizione di “tourismA”, ancora in presenza, il Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale dal 17 al 19 dicembre 2021 al Palazzo dei Congressi di Firenze. L’evento, il più importante e partecipato del settore a livello europeo – organizzato come sempre da Archeologia Viva (Giunti Editore) – farà il punto sulle eclatanti scoperte archeologiche degli ultimi anni e con uno sguardo attento al patrimonio di casa nostra. “Il Covid non ha fermato la voglia di cultura”, spiegano gli organizzatori, “con il desiderio di tornare a viaggiare, come e più di prima, nei luoghi che hanno fatto la storia in Italia e nel mondo”.
TourismA ’21 vuol dire immersione totale nella storia e nelle testimonianze del passato con decine di convegni e centinaia di relatori; incontri ravvicinati con i protagonisti della ricerca e della divulgazione; laboratori di archeologia sperimentale per piccoli e grandi; spazi espositivi e proposte per leggere visitare viaggiare; Buy Cultural Tourism 4° Workshop del Turismo Culturale; rassegna Viaggi di cultura e archeologia.

Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, con Alberto Angela sul palco di TourismA (foto archeologia viva)
Dopo quasi due anni di collegamenti da remoto, “tourismA” si svolgerà completamente in presenza nel rispetto rigoroso delle normative anti Covid, ma puntando sulla normalità e sul piacere di tornare a incontrarsi e parlarsi “dal vivo”. In programma duecentocinquanta relatori che – nella consolidata tradizione di “tourismA” ci condurranno in un fantastico viaggio nel tempo e nello spazio. Tra i big di questa edizione: il direttore generale Musei ed ex soprintendente di Pompei Massimo Osanna, il direttore della Pinacoteca di Brera James Bradburne, l’archeologo e presidente del Fai Andrea Carandini, l’esperto in civiltà micenea Louis Godart, il geologo e noto conduttore tv Mario Tozzi, l’altro autore e volto televisivo Cristoforo Gorno, il medievista Franco Cardini, il paleoantropologo Giorgio Manzi e l’acclamatissimo Alberto Angela che chiuderà come di consueto – ma questa volta necessariamente in video per evitare assembramenti – la kermesse fiorentina.

Nei tre giorni di lavori ci sarà spazio per i reportage delle missioni archeologiche italiane all’estero con un focus sul ritorno in Libia dei nostri archeologi a dieci anni dalla guerra (e dalla morte di Gheddafi) e una panoramica sull’Afghanistan dove il ritorno dei talebani ha fatto nuovamente alzare il livello di guardia per i beni culturali di quel Paese. La convivenza “forzata” tra Neanderthal ed elefanti (ricostruita grazie a recenti ritrovamenti in un’area termale della Maremma toscana) sarà invece al centro di una mostra virtuale ambientata 170mila anni fa; sempre al Neanderthal e al suo “destino annunciato” sarà rivolo l’intervento del noto paleoantropologo Giorgio Manzi. Al geologo del CNR e popolare conduttore tv Mario Tozzi toccherà invece spiegare come mai e nonostante tutto “Il clima cambia ma i Sapiens no…”. Al tema della genetica è strettamene collegato anche l’atteso intervento dell’antropologo David Caramelli che lavorando sul DNA ha “scovato” la vera origine degli Etruschi dopo anni di arroventati dibattiti tra gli esperti. Grande spazio alla promozione turistica della Regione Toscana attraverso un convegno ad hoc (venerdì mattina) che farà il punto sulla valorizzazione di parchi e musei, arte e ambiente, borghi e siti Unesco, nuovi itinerari con particolare attenzione al patrimonio etrusco, best practice turistica e nuove scoperte archeologiche.

I relitti dei barconi di Lampedusa così come ciò che buttiamo nella spazzatura tutti i giorni sono testimonianze inconfutabili del nostro vissuto e della nostra epoca, nonché materiale prezioso per l’archeologia contemporanea. Per questo “tourismA” presenta in anteprima assoluta il risultato delle campagne di ricognizione tra i rottami dei naufragi nel canale di Sicilia (un progetto dell’università di Pisa) e gli studi sugli oggetti “parlanti” come gli effetti personali rinvenuti nel campo profughi di Altamura (Puglia). Prigionieri, operai e migranti raccontano un’altra storia, la “storia dei muti”, quella altrimenti destinata al dimenticatoio nell’overdose quotidiana delle informazioni e nella disattenzione di comodo.

Significative le presenze straniere (dalla Polonia alla Slovacchia, Croazia, Malta, Giordania…) e soprattutto con le principali realtà di casa nostra che propongono itinerari pensati per un pubblico che vuol tornare a viaggiare, questa volta con una maggiore coscienza ambientale e un’attenzione sempre più concentrata sulle realtà monumentali inedite del Bel Paese. Grande attesa dunque per il 4° workshop del turismo culturale, un unicum a livello europeo per far incontrare gli operatori del settore su domanda e offerta di viaggi, esperienze e nuovi itinerari.
Firenze. Conto alla rovescia per la settima edizione di TourismA 2021, il salone dell’Archeologia e del Turismo culturale. Ecco qualche appuntamento spulciato dal ricco programma di tre giorni di eventi e incontri

Ormai ci siamo. È iniziato il conto alla rovescia. Mancano una decina di giorni alla settima edizione di TourismA 2021, il salone dell’Archeologia e del Turismo culturale in scena al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 17 al 19 dicembre 2021, per un’immersione totale nella storia e nelle testimonianze del passato: decine di incontri e centinaia di relatori, dalle grandi scoperte alle proposte di musei e parchi, dall’arte all’ambiente ai borghi e siti Unesco, ai nuovi itinerari, alle tecnologie d’avanguardia. Ingresso gratuito. Verifica green pass e registrazione obbligatoria all’ingresso (vedi modalità di accesso). Prenotazioni solo per le scuole. Novità e grandi ritorni tra i “big”: Franco Cardini, Andrea Carandini, Louis Godart, Giuliano Volpe, Cristoforo Gorno, Giorgio Manzi, Massimo Osanna, Mario Tozzi, Paolo Giulierini, Alberto Angela… E per i più piccoli i laboratori di archeologia sperimentale (prenotazione diretta). Importante appuntamento per il turismo culturale: spazi espositivi e proposte di valorizzazione / promozione sono al centro di “tourismA 2021” con Stand e Box poster di operatori e agenzie turistiche, parchi, poli museali, editoria e università; Buy Cultural Tourism. A “tourismA 2021” il 4° Workshop del Turismo Culturale riservato a buyers e sellers; viaggi di cultura e archeologia. Programmi di viaggio con interventi dei vari curatori scientifici nella Rassegna di itinerari turistico-culturali. Vediamo qualche proposta di TourismA 2021, spulciando nel ricco programma.

17 dicembre 2021, alle 9.15, Auditorium: LA MUSICA PERDUTA DEGLI ETRUSCHI. Grande ritorno a “tourismA 2021” del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini e dell’etruscologa Simona Rafanelli. I due esperti apriranno il XVII Incontro Nazionale di Archeologia Viva nel grande auditorium del Palacongressi di Firenze.

17 dicembre 2021, alle 11.45, sala Onice: RITORNO IN LIBIA. La settima edizione di “tourismA” si apre con il convegno ITER sulla ricerca italiana all’estero nel ricordo del suo ideatore Ettore Janulardo. Fra i relatori è Oscar Mei (Università di Urbino) direttore della Missione a Cirene e Tripoli con un intervento su “Archeologia in Libia (dopo dieci anni di guerra)”.

17 dicembre 2021, alle 12.00, Auditorium: NEANDERTHAL VS ELEFANTI. A “tourismA” l’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria presenta la mostra virtuale “170.000 anni fa a Poggetti Vecchi. Neanderthal ed elefanti nella Maremma toscana, la sfida del clima” con una spettacolare “visita guidata” sul grande schermo dell’auditorium del Palacongressi di Firenze.

17 dicembre 2021, alle 14.15, sala Onice: OSTIA ANTICA Il Parco archeologico: patrimonio culturale, società e territorio: dal ruolo del parco alle opportunità per il territorio di Fiumicino, dal nuovo museo delle Navi al marchio europeo del Patrimonio.

17 dicembre 2021, alle 15.00, Auditorium: LA PUGLIA E IL MARE. Un nuovo centro di ricerche per conoscere e valorizzare i paesaggi costieri e subacquei: ne parlano a “tourismA” Rita Auriemma, Luigi De Luca, Danilo Leone, Maria Turchiano e Giuliano Volpe, nell’ambito del XVII Incontro Nazionale di Archeologia Viva.

17 dicembre 2021, alle 15.40, sala Limonaia: TURISMO NELLA PREISTORIA. A tourismA 2021, convegno dell’IIPP sulle potenzialità turistiche delle aree preistoriche. Spettacolari i casi di studio in programma, fra cui il sito di Passo Redebus in Trentino con forni per la produzione del rame presentati da Franco Marzatico e Luisa Moser.

18 dicembre 2021, alle 9.40, Auditorium: BERE E FUMARE AI CONFINI DELL’IMPERO. A “tourismA 2021” convegno SCAVARE IL PRESENTE a cura di Giuliano Volpe. Interviene fra gli altri Sauro Gelichi: “Tabacco e caffè in una città del Montenegro in età moderna”.

18 dicembre 2021, alle 10.00, Auditorium: SCAVARE IL PRESENTE. In Puglia il Campo 65 di Altamura: prima campo di prigionia, poi campo di addestramento di partigiani titini, infine campo profughi. Ne parlerà Giuliano De Felice (Università di Bari) a “tourismA” nell’ambito del convegno “Scavare il presente” curato da Giuliano Volpe e dallo stesso De Felice.

18 dicembre 2021, alle 10.00, sala Onice: LA SLOVACCHIA A TOURISMA. Clima, Patrimonio Unesco, i confini dell’Impero romano sul Danubio centrale e una storia nascosta: la veduta di Bratislava in Palazzo Vecchio.

18 dicembre 2021, alle 10.20, sala Verde: CONSERVARE IL PATRIMONIO. Marco Ciatti, soprintendente Opificio delle Pietre Dure, e James Bradburne, direttore Pinacoteca di Brera, sono in programma a “tourismA 2021” nel convegno “Conservare e valorizzare il patrimonio culturale” a cura 4CH.

18 dicembre 2021, alle 12.00, Auditorium: RAVENNA E GORNO PREMIATI A TOURISMA. Il Premio “R. Francovich” 2021, per la comunicazione museale e la divulgazione del Medioevo, attribuito dalla SAMI – Società Archeologi Medievisti Italiani, è andato al Museo Classis Ravenna, realizzato dalla Fondazione RavennaAntica, e all’autore e conduttore televisivo Cristoforo Gorno. Il prestigioso riconoscimento verrà consegnato dal presidente SAMI prof. Paul Arthur nell’ambito del prossimo “tourismA”.

18 dicembre 2021, alle 16.20, Auditorium: TRAIANO PRINCIPE IDEALE. Ne parlerà a “tourismA” il professor Livio Zerbini presentando il suo ultimo libro nell’ambito del XVII Incontro Nazionale di Archeologia Viva.

19 dicembre 2021, alle 9.30, sala Onice: CORSICA INDIGENA. Domenica 19 dicembre l’Università e la Collettività di Corsica organizzano a “tourismA” (Palacongressi di Firenze) un convegno su “Mobilità e contatti nel Tirreno durante il I millennio a.C.”.

19 dicembre 2021, alle 11.30, Auditorium: L’ULTIMO NEANDERTHAL. Ne parlerà Giorgio Manzi, paleoantropologo alla Sapienza Università di Roma, nell’ambito del XVII Incontro Nazionale di Archeologia Viva.

19 dicembre 2021, alle 14.30, sala Onice: TARAS E VATL, Città di mare e antichi porti del Mediterraneo. Simona Rafanelli, direttore museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, ed Eva Degl’Innocenti, direttore museo Archeologico nazionale di Taranto, parlano del progetto culturale Taras e Vatl, delle due mostre rispettivamente a Vetulonia e Taranto, e del convegno al MArTa.

19 dicembre 2021, alle 17.00, Auditorium: ALBERTO ANGELA. Come da tradizione, il divulgatore scientifico e scrittore, Intervistato da Piero Pruneti direttore di Archeologia Viva, chiuderà l’Incontro Nazionale di Archeologia Viva. Ma quest’anno, l’intervento non sarà in presenza ma da remoto a evitare rischi di contagio per probabili assembramenti.
Paestum. Parte dalla XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico la proposta di un Itinerario Europeo del Patrimonio Culturale Subacqueo del Mediterraneo nell’ambito della prima Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo. All’archeologa Lina G. Mendoni, ministro greco della Cultura, il premio “Paestum Mario Napoli”

Parte dalla XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), che si terrà a Paestum dal 25 al 28 novembre 2021, la proposta di un Itinerario Europeo del Patrimonio Culturale Subacqueo del Mediterraneo, che coinvolgerà quattro regioni italiane e altrettanti Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Nel corso della prima Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo (venerdì 26 novembre 2021 al Tabacchificio Cafasso) sarà presentata ufficialmente la candidatura di certificazione dell’Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, che coinvolgerà Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Grecia, Egitto, Israele e Turchia. In particolare, i siti archeologici subacquei di Baia Sommersa nei Campi Flegrei e Parco Sommerso di Gaiola (Campania); Isole Egadi, Pantelleria, Plemmirio e Ustica (Sicilia); Egnazia, Isole Tremiti, San Pietro in Bevagna (Puglia); Capo Rizzuto (Calabria); Pavlopetri e Peristera (Grecia); Alessandria d’Egitto (Egitto); Cesarea Marittima (Israele); Kizlan (Turchia). L’Itinerario rappresenta una risorsa chiave per il turismo responsabile e sostenibile, rispondendo ai requisiti richiesti dal Consiglio d’Europa e con la considerazione che ci sono ancora pochi siti attrezzati e fruibili al pubblico, sia in Italia che nel resto del Mediterraneo. La richiesta di certificazione al Consiglio d’Europa ha, dunque, l’obiettivo di mettere in luce le potenzialità del turismo archeologico subacqueo, che può offrire al viaggiatore un’esperienza inedita nel segno dell’archeologia.


Ugo Picarelli, direttore della Bmta
La candidatura nasce da un’intuizione di Ugo Picarelli, direttore e fondatore della BMTA: “L’itinerario va a colmare un vuoto, dal momento che tra i 45 itinerari attualmente certificati non ce n’è uno dedicato all’archeologia”, ha spiegato Picarelli. “Grazie all’archeologo Sebastiano Tusa, che nel 2004 ha istituito la Soprintendenza del Mare in Sicilia, ho compreso le grandi potenzialità di sviluppo turistico ed economico offerte dal patrimonio sommerso. La Sicilia vanta 23 itinerari in 16 località, frutto del grande lavoro di Sebastiano, ma è manchevole sul fronte dello sviluppo dei servizi turistici integrati nelle località di interesse per cui, almeno per adesso, non può offrire un vero prodotto turistico”. Picarelli ha, poi, posto l’accento sulle opportunità offerte “da Baia Sommersa nei Campi Flegrei e dal Parco di Gaiola, a Napoli” che, con la mediazione di Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e Paolo Giulierini, direttore del museo Archeologico di Napoli (Mann), potranno innescare “un processo di sviluppo dei territori costieri campani noti per il patrimonio sommerso”.


Louis Godart, accademico dei Lincei e componente del consiglio scientifico della “Maison de l’histoire européenne” al Parlamento Europeo
Sulla valenza culturale di questo Itinerario si è soffermato Louis Godart, accademico dei Lincei e componente del consiglio scientifico della “Maison de l’histoire européenne” al Parlamento Europeo. “L’Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage” insiste su un aspetto fondamentale legato alla riscoperta dell’immenso patrimonio archeologico e storico legato al Mare Nostrum”, ha sottolineato Godart. “È essenziale far conoscere la ricchezza rappresentata dai reperti, che da millenni giacciono sui fondali del Mediterraneo e che gli scavi subacquei condotti ovunque, e in particolare nelle acque dell’Italia e della Grecia, hanno riportato e stanno riportando alla luce”. Godart si è impegnato, in qualità di esperto, designato dalla Commissione e dal Parlamento Europeo per contribuire alla grande Conferenza sul Futuro dell’Europa, a “sostenere la candidatura di questa iniziativa di fronte alle istanze europee”. “La ricerca archeologica subacquea è una disciplina relativamente giovane, ma è già riuscita a riportare alla luce testimonianze di straordinario valore, che cambiano radicalmente le nostre conoscenze sul passato del Mediterraneo”, ha precisato Godart. “Il ritrovamento dei Bronzi di Riace, per esempio, ha rivoluzionato le nostre conoscenze sulla statuaria greca e anche sui rapporti tra Grecia e Magna Grecia. La scoperta del relitto di Ulu Burun, databile al II millennio a.C. lungo le coste della Turchia, permette oramai di illustrare in modo concreto non solo l’intensità dei rapporti tra il Vicino Oriente e l’Egeo, ma anche la diffusione della scrittura in ambito non palaziale. Lo scavo del compianto Sebastiano Tusa ha riportato alla luce le straordinarie testimonianze della battaglia delle Egadi del 10 marzo 241 a.C. e aperto una nuova pagina nel grande libro della storia”.


L’archeologo subacqueo Luigi Fozzati, coordinatore scientifico della Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo
Luigi Fozzati, coordinatore scientifico della Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo, ha invece posto l’accento sull’importanza di preservare i siti di archeologia subacquea, disciplinando anche il flusso turistico. “I siti sommersi sono meta internazionale di un numero sempre maggiore di turisti subacquei”, ha spiegato Fozzati. “Sono circa 30milioni i subacquei certificati a livello mondiale e circa 6milioni quelli che si sono tuffati almeno una volta senza certificazione. La crescita esponenziale di questa attrazione pone già alcuni problemi o esigenze primarie: tutela, conservazione, manutenzione e ricerca scientifica devono avere la precedenza assoluta. Il turismo archeologico, per svolgere appieno le proprie potenzialità, esige un sistema turistico locale integrato ed efficiente, nel quale attori diversi accettino e sappiano interagire nell’ambito di un’équipe interdisciplinare che comunque preveda sempre la presenza di restauratori e manutentori professionali”. Fozzati ha, poi, precisato che “non va trascurato l’elemento tecnologia: il turismo archeologico subacqueo è da subito anche una pratica tecnologica, in quanto necessita di una serie di apparecchiature”.


L’archeologa Lina G. Mendoni, ministro della Cultura e dello Sport della Grecia
Sulla valorizzazione dei siti di archeologia sommersa punta anche l’archeologa Lina G. Mendoni, ministro della Cultura e dello Sport della Grecia, che alla prima Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo riceverà il premio “Paestum Mario Napoli”. In particolare il ministro greco focalizza l’attenzione su Pavlopetri, al largo della costa della Laconia meridionale, e Peristera, nelle Sporadi, che vanta il primo museo sottomarino della Grecia, inaugurato nell’agosto 2020. “Il patrimonio archeologico subacqueo in Grecia è enorme e valorizzarlo è uno degli obiettivi principali del Ministero della Cultura e dello Sport greco che negli ultimi anni, in collaborazione con gli enti locali, ha avviato una campagna di valorizzazione e riqualificazione dei siti archeologici subacquei in varie zone del Paese, nel pieno rispetto della normativa nazionale ed internazionale. Lo scopo principale di questa campagna è quello di rendere i siti sottomarini, sia vicino alla costa che in mare aperto, accessibili e attraenti non solo per la comunità subacquea ma anche per il grande pubblico. Pavlopetri e Peristera sono due siti in cui sono già state realizzate le necessarie opere infrastrutturali, nell’ambito di progetti pilota volti a rendere accessibile a tutti i due siti, anche attraverso sistemi di imaging digitale”. Il ministro ellenico ha, poi, sottolineato: “Sostenibilità, sviluppo controllato e distribuzione uniforme dei flussi turistici durante tutto l’anno, e non su base stagionale, sono i principi chiave delle politiche attuate dal ministero della Cultura e dello Sport ellenico. Questo è particolarmente vero per i siti costieri e sottomarini che sono per natura più vulnerabili e sono sempre più minacciati dagli effetti dei cambiamenti climatici”.
Firenze. Mancano 45 giorni a tourismA 2021, il Salone internazionale dedicato alla comunicazione archeologica e al turismo culturale al Palacongressi. Qualche anticipazione

Quarantacinque giorni: tanti ne mancano al grande appuntamento negli spazi congressuali e fieristici del Palacongressi di Firenze: la settima edizione di “tourismA”, il Salone internazionale dedicato alla comunicazione archeologica e al turismo culturale, dal 17 al 19 dicembre 2021, promosso da Archeologia Viva (Giunti Editore), in collaborazione con Firenze Fiera. Dopo il durissimo periodo del Covid è tutto pronto per celebrare la ripartenza con tre intere giornate di eventi indimenticabili: decine di convegni e centinaia di relatori su temi che spaziano dalle grandi scoperte archeologiche alle proposte di valorizzazione di musei e parchi, dall’arte all’ambiente ai borghi e siti Unesco, ai nuovi itinerari, alle tecnologie d’avanguardia. Tanti gli ospiti particolari, fra cui Andrea Carandini, Louis Godart, Giuliano Volpe, Eike Schmidt, Cristoforo Gorno, Massimo Osanna, Paolo Giulierini, Franco Cardini, Alberto Angela… e con la partecipazione straordinaria di Rai Cultura. E per i più piccoli tornano a grande richiesta i laboratori di archeologia sperimentale. Turismo culturale: spazi espositivi e proposte di valorizzazione/promozione sono al centro di “tourismA 2021” con stand e box poster di operatori e agenzie turistiche, parchi, poli museali, editoria e università (vedi: https://www.tourisma.it/settore-espositivo/); Buy Cultural Tourism. A “tourismA 2021” il 4° Workshop del Turismo Culturale riservato a buyers e sellers (vedi: https://www.tourisma.it/4-workshop-del-turismo-culturale/); viaggi di cultura e archeologia: è possibile presentare programmi di viaggio con interventi dei vari curatori scientifici dei tour nella Rassegna di itinerari turistico-culturali (vedi: https://www.tourisma.it/rassegna-di-itinerari-turistico…/). Ingresso gratuito. Verifica green pass e registrazione obbligatoria direttamente all’ingresso. Ingresso fino a esaurimento posti in linea con le normative Covid. Prenotazioni solo per le scuole.
A Firenze al via TourismA, il salone di Archeologia e Turismo culturale: in 3 giorni 350 relatori e oltre 30 convegni. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere
Il conto alla rovescia sta per scadere. Venerdì 21 febbraio 2020, alle 9, all’auditorium del Centro congressi di Firenze, con l’intervento di Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, al convegno Save Art dedicato al cinquecentenario di Raffaello, apre come da tradizione TourismA 2020, dal 21 al 23 febbraio 2020, l’evento espositivo e congressuale dell’anno a firma Archeologia Viva dedicato ai beni culturali: E come da tradizione sarò anche quest’anno Alberto Angela, domenica 23 febbraio pomeriggio, a concludere il grande evento fieristico. In tre giorni circa 350 relatori interverranno in oltre 30 convegni su temi che spaziano dalle grandi scoperte archeologiche alle proposte di valorizzazione di musei, monumenti e parchi, dall’arte all’ambiente, dalle città murate ai siti Unesco, ai nuovi itinerari, alle tecnologie d’avanguardia, al cinema. Tanti gli ospiti particolari di cui è confermata la partecipazione: Andrea Carandini, Louis Godart, Giuliano Volpe, Pupi Avati, Mario Tozzi, Edoardo Winspeare, Giorgio Ieranò, Eva Cantarella, Philippe Daverio, gen. Roberto Riccardi, Valerio Massimo Manfredi, Vittorio Sgarbi…

Il salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze ospita l’anteprima di TourismA (foto Valerio Ricciardi)
Anteprima, che è un po’ inaugurazione un po’ presentazione, nel Salone de’ Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, Giovedì 20 febbraio 2020, alle 20. Interverranno: Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze; Giuliano Volpe, del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del MiBACT; Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva e TourismA. Maria Angela Turchetti, etruscologo, della direzione regionale Musei della Toscana, parlerà di “Benvenuti in Toscana, terra degli Etruschi”. Ingresso libero (senza prenotazione). Palazzo Vecchio sarà aperto dalle 19.30 (entrata lato via dei Gondi). L’ambiente monumentale non è riscaldato. Durata dell’evento: un’ora circa.
Il programma. Venerdì 21 febbraio 2020. In Auditorium (9-13.15), “SAVE ART 2020” Che bellezza. Raffaello, l’armonia e i suoi contrari, a cura di Art e Dossier in collaborazione con Giunti T.V.P. Editori. Nel quinto centenario della morte di Raffaello Sanzio (1483-1520) ¬– il pittore più frequentemente associato ai concetti di grazia, armonia e bellezza – Save Art propone una riflessione su alcune questioni connesse al tema: il canone e l’accademia come modelli imprescindibili, il piacere di prescindere da quei modelli, il disinteresse per ogni possibile canone, e infine… brutto è bello? Introduce Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva e “tourismA”, coordina Claudio Pescio direttore editoriale Art e Dossier.
Sempre venerdì 21 febbraio, ma in Sala Onice (9.30-12.45), “ITER” Archeologia Patrimonio e Ricerca italiana all’estero, a cura di Ettore Janulardo, della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Firenze. Alle 9.30, i saluti di Piero Pruneti e l’introduzione di Ettore Janulardo; 10, Livio Zerbini, missione archeologica dell’università di Ferrara in Georgia e Romania, “Dalla Colchide alla Dacia di Traiano”; 10.20, Lorenza Manfredi, missione archeologica del Cnr in Marocco-Algeria, “Fabulosissimum Atlantem: presente e futuro delle ricerche sulle miniere e gli itinerari antichi nel Maghreb”; 10.40, Daniele Morandi Bonacossi, missione archeologica dell’università di Udine nel Kurdistan iracheno, “La Mesopotamia del nord fra impero assiro e Alessandro Magno. Ricerche nel Kurdistan iracheno”; 11, pausa; 11.50, Oliva Menozzi, Eugenio Di Valerio, Maria Giorgia Di Antonio, Luca Cherstich, missione archeologica dell’università di Chieti a Cipro, in Egitto e Libia, “Archeologia a rischio, monitoraggio e sostenibilità”; 12.10, Giovanni Salmeri e Anna Lucia D’Agata, missione archeologica dell’università di Pisa e del Cnr in Turchia, “Archeologia di una città di frontiera tra Anatolia e Siria: Misis (antica Mopsouhestia) in Turchia sud-orientale”; 12.30, pausa; 14:15 (in Auditorium), Patrizia Piacentini Missione archeologica italo-egiziana dell’università di Milano in Egitto, “Ultime dall’Egitto. Le mummie di Assuan: l’anello mancante”. E poi venerdì, si apre un articolato capitolo sugli Etruschi. In Sala 4 (9-14): VIE ETRUSCHE IN TOSCANA, presentazione di percorsi culturali e turistici del costituendo Prodotto Turistico Omogeneo regionale “Toscana Terra Etrusca” – Convegno e Workshop, a cura di Toscana Terra Etrusca(34 Comuni toscani già all’interno del Distretto Etruria Meridionale – capofila Comune della Città di Chiusi), contributi e collaborazioni: Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Comitato Scientifico TTE, Direzione regionale Musei della Toscana; in sala 9 (9.30-13): MARE ETRUSCO, La Corsica nel contesto del Tirreno antico, a cura di Jean Castela, direttore INEACEM – Corsica, e Simona Rafanelli, direttore museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia; in Sala 9 (14-15.30): ARCHEOLOGIA GROSSETANA, Excursus fotografico dall’archivio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto Arezzo.
Seconda giornata, sabato 22 febbraio 2020. All’Auditorium (8.30-12.20), ARCHEOLOGIA AL FUTURO, esperienze di Archeologia Pubblica in Italia, a cura di Giuliano Volpe dell’università di Foggia, responsabile del Progetto di rilevante interesse nazionale “Archeologia al futuro”. Alle 8.30, i saluti di Piero Pruneti (Archeologia Viva), e introduzione di Giuliano Volpe; 9, Guido Vannini, Michele Nucciotti (università di Firenze), “Archeologia pubblica e territorio. Tra Toscana e Giordania”; 9.20, Daniele Manacorda, Valeria Di Cola (università di Roma Tre), “Alla scoperta del primo miglio della via Appia”; 9.40, Alexandra Chavarria, Gian Pietro Brogiolo, Francesca Benetti, Clemente Santacroce (università di Padova), “Ritorno al futuro: per un’archeologia partecipata, democratica e sostenibile”; 10, Marco Milanese, Pier Giorgio Spanu, Fabio Pinna (università di Sassari e università di Cagliari), “L’isola dell’archeologia. Dalla Sardegna un impegno contro lo spopolamento e la crisi”; 10.20, Enrico Zanini, Franco Cambi, Marco Valenti (università di Siena), “Non petrolio ma energia rinnovabile. Come l’Archeologia Pubblica promuove lo sviluppo”; 10.40, pausa; 11.30, Mario Tozzi CNR, presidente Parco regionale dell’Appia antica, conduttore televisivo, “Raccontare la ricerca annoia? Come stimolare la partecipazione”; 11.50, Andrea Carandini, presidente nazionale FAI e Daniele Manacorda, università di Roma Tre, dialogano con Giuliano Volpe autore del libro “Archeologia pubblica. Metodi, tecniche, esperienze” (Carocci 2020). Segue, sempre in Auditorium (12.20-13.15), proclamazione del PREMIO “RICCARDO FRANCOVICH, a cura della Sami (Società archeologi medievisti italiani), presiede Paul Arthur presidente Sami e docente all’università del Salento: premiazione musei-siti vincitori 2020: Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno e Complesso archeologico di Sant’Eulalia a Cagliari; premio speciale al regista Edoardo Winspeare per la divulgazione delle tradizioni medievali tramite il cinema (Pizzicata, Filia Solis) e per il suo attivismo a favore di cultura e paesaggio. Omaggio all’antica danza popolare della Terra d’Otranto.
Tra archeologia e turismo l’appuntamento in Sala Onice (10-17), VIAGGI DI CULTURA E ARCHEOLOGIA, rassegna di itinerari turistico-culturali, a cura di TRAVELMARK – Comunicazione per il turismo: alle 10.20, FRANCIA E SPAGNA, a cura di Kailas, Elisa Bianchi e Andrea De Pascale archeologi, “In viaggio con l’archeologo tra Francia e Spagna: dalle grotte preistoriche ai castelli”; 11.10, THAILANDIA, a cura di I Viaggi di Maurizio Levi, Dante Bartoli archeologo, “L’antico Regno del Siam”; 12, PAKISTAN E GIORDANIA, a cura di Azalai Travel Design, Chiara Marcotulli archeologa, “Dalla Via della Seta alla Via dell’Incenso: in Pakistan e Giordania con l’archeologa”; 12.50, pausa; 13.40, ROMAGNA, a cura di Visit Romagna, Chiara Astolfi direttore Visit Romagna, Sergio Fioravanti direttore Fondazione RavennAntica – Parco Archeologico di Classe, Giacomo Costantini assessore al Turismo Comune di Ravenna, Riccardo Pattuelli assessore al Turismo Comune di Comacchio; 14.30, CROAZIA, a cura di Parco Nazionale del Krka (Croazia), Joško Zaninović direttore Museo Archeologico di Puljane, Alessandro Campedelli ricercatore DiSCI – Università di Bologna, “L’anfiteatro romano di Burnum: dall’archeologia alla ricostruzione virtuale”; 15.20, TURCHIA, a cura di I Viaggi di Maurizio Levi, Dante Bartoli archeologo, “Turchia Orientale: in Anatolia tra siti classici e islamici, armeni e siriaci”; 16.10, ALGERIA, EGITTO, a cura di Agenzia Viaggi Rallo / I Viaggi di Archeologia Viva, Roberta Petrilli archeologa, “Algeria: dalle città romane alla pentapoli mozabita. Egitto: sulle orme di Belzoni”.
XVI incontro di Archeologia Viva (sempre in auditorium). Prima parte venerdì pomeriggio (14-18): si inizia alle 14.15, con Patrizia Piacentini (che chiude anche la sezione di Iter sulle missioni italiane all’estero); 14.45, Giorgio Ieranò, docente di Letteratura greca all’università di Trento, “Il mare d’amore. Eros, tempeste e naufragi nella Grecia antica”; 15.15, Ghjuvan-Guido Talamoni, presidente Assemblea della Corsica, “Un saluto dalla Corsica etrusca”; 15.30, pausa; 16.30, Dario Di Blasi, direttore artistico di FIRENZE ARCHEOLFILM, Giuditta Pruneti direttore editoriale, presentazione Festival internazionale del cinema di Archeologia Arte Ambiente 2020; 16.45, Jacopo Tabolli, funzionario archeologo Soprintendenza ABAP di Siena, “HINTHIAL. Un nuovo luogo sacro all’ombra di San Gimignano”; 17.15, Andro Krstulovic-Opara, sindaco di Spalato, “Spalato 1700 anni: dal palazzo di Diocleziano alla città”, introduce Miljenko Domijan presidente Consiglio Nazionale per i Beni culturali della Croazia.
XVI incontro di Archeologia Viva, sabato 22 febbraio 2020, seconda parte (14-18). Si inizia alle 14, Giorgio Murru, coordinatore scientifico Museo Zapata di Barumini e direttore Museo dei Menhir di Laconi, “Spiriti e Dei nella statuaria preistorica della Sardegna”, apertura e chiusura al suono delle launeddas del maestro Luigi Lai; 14.30, Vittorio Sgarbi presidente MART, “Il fenomeno “arte” nella vicenda umana. Dedicato a Sebastiano Tusa”; 15, Eva Cantarella scrittrice, “Gli inganni di Pandora: l’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica”; 15.30, pausa; 16.10, Donato Coppola, museo Civiltà preclassiche Murgia meridionale – Ostuni (Br), “La grotta di Santa Maria di Agnano a Ostuni nella sua storia millenaria”; 16.30, Louis Godart accademico dei Lincei, “Viaggio nel Mediterraneo antico: da Minosse a Omero”; 17, Eugenio Giani storico e presidente Consiglio Regionale della Toscana, “Magnus Dux Etruriae: gli Etruschi e Cosimo I de’ Medici”; 17.30, Valerio Massimo Manfredi archeologo e scrittore, “Malta: viaggio nell’Isola dei Giganti”.

L’auditorium del Palacongressi di Firenze stracolmo per Tourisma, il salone di Archeologia e Turismo culturale (foto Graziano Tavan)
XVI incontro di Archeologia Viva, domenica 23 febbraio 2020, terza parte (8.45-18). Si inizia con tre film a cura di Rai Cultura (8.45-10.30): “La falsa bellezza: Rai Storia racconta la storia del falso”, proiezione estratto del ciclo di Rai Storia dedicato al falso in arte e in archeologia “La vera storia del falso”. Introduce Giuseppe Giannotti vicedirettore Rai Storia. Interviene: Marcello Barbanera docente di Archeologia alla Sapienza Università di Roma. “1909-2019: 110 anni di archeologia italiana in Grecia. Rai Storia racconta la Scuola Archeologica Italiana di Atene”, proiezione estratto dal documentario di Rai Storia “A scuola di archeologia. 110 anni di ricerca italiana in Grecia” di Eugenio Farioli Vecchioli, regia Agostino Pozzi e Stefano Stefanelli, consulenza scientifica Luca Peyronel. Introduce Eugenio Farioli Vecchioli, autore e capo progetto Rai Cultura. Interviene: Emanuele Papi, direttore Scuola Archeologica Italiana di Atene. “Gli italiani a Abu Simbel: da Belzoni a Gazzola. Rai Storia racconta l’Egittologia italiana”, proiezione estratto dal documentario di Rai Storia “Nella terra dei Faraoni. L’avventura dell’egittologia italiana” di Marta Saviane, consulenza scientifica Luca Peyronel. Introduce Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino oriente Antico all’Università degli Studi di Milano. Infine: Rai Storia e i nuovi progetti 2020 sul patrimonio culturale archeologico- Alle 10.30, Lorenzo Nigro, direttore Missione Archeologica in Palestina & Giordania, “Gerico. La rivoluzione della preistoria”; 11, pausa; 11.45, Paolo Giulierini, direttore MANN, “Preistorici, Etruschi e Romani: il MANN si fa in tre…”; 12.15, Pupi Avati regista, “Su Dante e per Dante: il film che mancava…”, interviene Dario Nardella sindaco di Firenze; 13, pausa; 14.30, Roberto Pisoni direttore Sky Arte, “Sky porta l’arte al cinema”: “Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza”, “Raffaello”, “Pompei. Eros e mito”; 14.45, presentazione e proiezione di “Le tre vite di Aquileia” realizzato da Sky Arte – 3D Produzioni e Istituto Luce-Cinecittà, regia Giovanni Piscaglia. Introduce Antonio Zanardi Landi presidente Fondazione Aquileia; 16, pausa; 16.30, Alberto Angela, divulgatore scientifico e scrittore. Intervista “a tutto campo” a cura di Piero Pruneti.
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