Rovereto (Tn). Al 36.mo RAM film festival il pubblico premia il film “Sapiens?” di Bruno Bozzetto: per la prima volta si impone, sui 70 film in concorso, un film di animazione. L’ultima serata chiusa dall’energia del concerto del coro Notemagiovani. Bilancio di un’edizione molto partecipata e apprezzata da pubblico e addetti ai lavori. I commenti di Cattoi e Beretta. Ecco la classifica della Top ten

Prima l’energia del concerto “Nel sonoro flusso” con il coro giovanile Notemagiovani, poi la sorpresa del risultato del voto del pubblico che per la prima volta premia un film di animazione, “Sapiens?” di Bruno Bozzetto: si è chiusa così la 36.ma edizione del RAM film festival di Rovereto che per numero (70 i film in concorso di cui 41 anteprime e 14 proiezioni fulldome e VR) e qualità dei film proposti, per gli incontri, gli approfondimenti, il numero di registi, produttori, archeologi e storici presenti, ha riscosso grandi consensi dagli addetti ai lavori e dal pubblico di ogni età che ha partecipato numeroso. La 36esima edizione del RAM ha visto infatti la presenza di oltre tremila persone durante i cinque giorni di festival. Quaranta gli ospiti e le giurie invitate al festival e quasi cinquanta tra registi, attori e produttori arrivati a Rovereto per presentare i film e partecipare agli eventi organizzati. Molto partecipati gli eventi speciali al teatro Zandonai di venerdì e sabato sera dedicati a Pompei e all’acqua, focus dell’edizione 2025, con l’anteprima italiana del colossal “Our Blue World”.

Matilde Gugole presenta il concerto “Nel flusso sonoro” col coro Notemagiovani al RAM film festival (foto graziano tavan)

Concerto “Nel flusso sonoro”: trenta giovani voci e una narrazione che segue la vita del fiume Adige da passo Resia al mar Adriatico. Attraverso famose canzoni italiane e straniere, il racconto del fiume Adige in prima persona si è snodato in un continuo flusso di musica e parole.

Il coro Notemagiovani al RAM film festival (foto graziano tavan)

Notemagiovani è un coro giovanile il cui genere musicale si può definire choral – pop. Una caratteristica che contraddistingue i brani che vengono proposti, che siano di artisti italiani, stranieri, oppure tratti da musical, è che sono armonizzati e adattati al coro dalle maestre Eleonora Barozzi e Nazarena Raos e da Luca Dossi.

Il premio RAM film festival 2025 al film “Sapiens?” di Bruno Bozzetto (foto graziano tavan)

Premio RAM film festival. Per la prima volta al RAM – come si diceva – vince un film d’animazione: “Sapiens?” di Bruno Bozzetto (Italia 2023, 22’). La serie firmata da Bruno Bozzetto, uno dei più famosi disegnatori italiani riconosciuto anche a livello internazionale e prodotta da Bozzetto studio con RAI KIDS, si compone di tre cortometraggi dedicati all’evoluzione dell’Homo sapiens in relazione ai temi della guerra, del rispetto della natura e del rapporto con la violenza. Scene trattate con ironia e un po’ di leggerezza, e accompagnate dalle sinfonie di Verdi, Chopin e Beethoven.

Proiezioni al teatro Zandonai di Rovereto (foto fmcr)

I primi 40 film premiati dal pubblico hanno tutti ricevuto un voto superiore all’8. Ecco la classifica della top ten, con film distanziati l’uno dall’altro da pochi decimi di punto: 1. Sapiens? di Bruno Bozzetto (Italia 2023, 22’); 2. Küttepuude hankimine / Legna da ardere di Liivo Niglas (Estonia 2024, 30’); 3. Ernesto “Tito” Canal: l’uomo che ha riscritto le origini della Laguna di Venezia di Pierandrea Gagliardi e Rossi Marino (Italia 2024, 64’); 4. Pompeii: The New Dig / Pompei: le nuove verità – I corpi di Elena Mortelliti; 5. The Lost World of the Hanging Gardens / Il mondo perduto dei giardini pensili di Duncan George Bulling (Regno Unito 2024, 55’); 6. Diventare Matteotti di Camilla Ferrari, Alberto Gambato (Italia 2025, 44’); 7. Wind’s Heritage / L’eredità del vento di Nasim Soheili (Iran 2024, 30’); 8. Campo della Fiera e il pozzo del tempo di Massimo D’Alessandro (Italia 2024, 50’); 9. Vitrum – il vetro dei romani di Marcello Adamo (Italia 2025, 52’); 10. Continuations/Hiwadabuki (Cypress bark roofing) / Continuità. Tetto in corteccia di cipresso di Satoru Okabe (Giappone 2024, 17’).

Claudia Beretta e Alessandra Cattoi alla serata delle premiazioni del RAM film festival (foto graziano tavan)

Alessandra Cattoi, direttrice della Fondazione Museo Civico che promuove il festival: “Il RAM è punto di riferimento per il cinema che racconta l’archeologia e il patrimonio e la grande partecipazione, che aumenta di anno in anno, ne è la prova. L’appuntamento di Rovereto è atteso dal pubblico e da una rete sempre più ampia di addetti a lavori che vedono nel festival un’occasione da non perdere. Siamo molto soddisfatti della qualità della nostra proposta che fa sì che la rete del RAM sia sempre più ampia e solida”. E Claudia Beretta, che cura il programma cinematografico del RAM: “Per la prima volta al RAM, a vincere il premio del pubblico è stato un film d’animazione. Non un titolo qualunque, ma un’opera firmata da Bruno Bozzetto, un vero maestro del genere- È un segnale importante: l’animazione non è più considerata un genere minore, ma una delle tendenze più vivaci e riconosciute del cinema contemporaneo. Basti pensare al successo internazionale di un film indipendente come Flow – Un mondo da salvare (Premio Oscar 2025). Il pubblico del RAM si conferma attento, maturo e pronto ad accogliere nuovi linguaggi e nuove forme di racconto”.

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