Paestum. Alla “città d’oro” d’Egitto l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”: la cerimonia di consegna a Zahi Hawass, già ministro delle Antichità, che guidava la missione, nell’ambito della XXIV Borsa mediterranea del Turismo archeologico

La città d’oro perduta scoperta da Zahi Hawass a Tebe Ovest (foto ministry of Tourism and Antiquities)
L’edizione 2022 dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” è andata alla scoperta della “città d’oro fondata da Amenhotep III, riaffiorata dal deserto in Egitto”. Sotto la sabbia per migliaia di anni “la più grande città mai trovata in Egitto” in buono stato di conservazione e con mura quasi complete è stata ritrovata dalla equipe di Zahi Hawass, già ministro delle Antichità e direttore della missione archeologica al lavoro nel tempio funerario di Tutankhamon. Alla XXIV Borsa mediterranea del turismo archeologico il premio è stato consegnato a Zahi Hawass che si è detto onorato per l’ambito riconoscimento e ha spiegato: “La chiamo città d’oro perché è stata fondata durante l’età d’oro d’Egitto”. La cerimonia di consegna, alla presenza della figlia archeologa di Khaled Fayrouz Asaad e di Mohamad Saleh ultimo direttore del Turismo di Palmira, è ogni anno l’occasione per mantenere viva la memoria di quanto accaduto in Siria e per continuare a creare un ponte tra le città di Paestum e Palmira, suggellato anche da un gemellaggio siglato qualche anno fa proprio in occasione della BMTA.
Palmira e Paestum sono geograficamente lontanissime ma, grazie alla BMTA e all’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il premio intitolato all’archeologo del sito di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, sono sempre vicine. Con il Premio, istituito nel 2015, la Borsa mediterranea del Turismo archeologico e la rivista Archeo, diretta da Andreas M. Steiner, hanno inteso dare il giusto tributo alle nuove scoperte. Si tratta dell’unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio. Il Premio viene assegnato in collaborazione con le testate archeologiche internazionali media partner della Borsa – Antike Welt (Germania), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia).

La consegna a Zahi Hawass dell’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”: da sinistra, Mohamad Saleh, Ugo Picarelli, Zahi Hawass, Fayrouz Asaad, Andreas M. Steiner (foto bmta)
“Palmira e Paestum condividono un’atmosfera, una tradizione, una gloriosa storia passata”, ricorda Mohamad Saleh ultimo direttore del Turismo di Palmira, “desideriamo presto tradurre questo gemellaggio in un progetto comune sul campo per aiutare le persone che tornano in Siria e fare un training mirato sul recupero del patrimonio culturale perduto ma anche sul restauro delle rovine della città nuova. Speriamo di cominciare già il prossimo anno”. E Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Bmta, evidenzia: “L’International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad è un momento molto sentito e importante per la Borsa sin dalle prime edizioni abbiamo voluto concretizzare il tema della cooperazione culturale invitando i Paesi internazionali come l’Egitto, che è stato anche il primo Paese ospite ufficiale. Quando in Siria è accaduto quel terribile episodio, abbiamo ritenuto doveroso dare un segnale. Ringrazio per la loro presenza a questa importante cerimonia i rappresentanti delle istituzioni del Bahrein, del Libano, della Repubblica popolare cinese, della Grecia, del Guatemala”. Da remoto è giunto anche il saluto di Mounir Bouchenaki presidente onorario della BMTA: “La Borsa lavora con le grandi istituzioni internazionali e nazionali. È un incontro unico al mondo in cui gli esperti dell’archeologia e del turismo dialogano. Migliaia di giovani universitari e liceali giungono a Paestum per la Borsa, che diventa sempre più importante e non solo nel Mediterraneo”.

La città fondata da Amenhotep III scoperta a Tebe Ovest (foto bmta)
Il sito prescelto per il Premio 2022 si trova nei pressi del palazzo del faraone Amenhotep III (1391-1353 a.C.), dalla parte opposta del fiume Nilo rispetto alla città e capitale di Tebe (oggi Luxor). Le iscrizioni geroglifiche indicano che la città era chiamata Tjehen-Aten, o Aton “abbagliante” e che fu fondata dal nonno di Tutankhamon, Amenhotep III. Acclamata “città d’oro perduta”, non è una città – che esisteva già ed era Tebe – esattamente perduta, visto che alcuni muri a zig-zag erano già stati scoperti negli anni ’30 dai francesi Robichon e Varille a 100 mt di distanza, e finora non ha prodotto alcun reperto d’oro. Gli ambienti conservano oggetti legati alla vita quotidiana: preziosi anelli, scarabei, vasi di ceramica colorata, mattoni di fango con i sigilli a cartiglio di Amenhotep III, oltre a iscrizioni geroglifiche su tappi di argilla dei vasi di vino, hanno contribuito a datare l’insediamento. È stata individuata anche una panetteria, una zona per cucinare e preparare il cibo, con forni e stoviglie di stoccaggio. La seconda zona, ancora in gran parte sepolta, coincide con il quartiere amministrativo e residenziale, circoscritta da un muro a zig-zag. La terza area era predisposta per i laboratori: lungo un lato è la zona di produzione dei mattoni di fango usati per costruire templi e annessi, nell’altro un gran numero di stampi da fonderia per l’elaborazione di amuleti e delicati elementi decorativi. Due sepolture insolite di una mucca o di un toro sono state trovate all’interno di una delle stanze, mentre sorprendente è la sepoltura di una persona con le braccia distese lungo i fianchi e i resti di una corda avvolta intorno alle ginocchia. A nord dell’insediamento è stato scoperto un grande cimitero con un gruppo di tombe scavate nella roccia di diverse dimensioni.

XXIV Borsa mediterranea del Turismo archeologico: Ugo Picarelli consegna il Premio “Paestum Mario Napoli” a Esma Cakir in rappresentanza dell’associazione Stampa Estera in Italia (foto bmta)
Lo Special Award per il maggior consenso sulla pagina Facebook della BMTA, è stato invece assegnato per la scoperta di “un santuario rupestre di oltre 11mila anni fa, il sito di Karahantepe in Turchia”. Consegnato anche il premio “Paestum Mario Napoli”, in occasione dei 110 anni dall’istituzione, all’Associazione della Stampa Estera in Italia: ha ritirato il premio la presidente Esma Cakir.
Paestum. Alla XXIV Borsa Mediterranea del Turismo archeologico focus sull’Archeologia Sotterranea: tutti i dati su caverne, cripte, catacombe, gallerie, labirinti. Luoghi che affascinano turisti e pellegrini

Un momento della conferenza sull’archeologia sotterranea alla XXIV Borsa mediterranea del turismo archeologico (foto bmta)
Rendere visibile ciò che è invisibile, fruibile ai visitatori e vantaggioso dal punto di vista economico. Focus sull’Archeologia Sotterranea alla XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum: caverne, cripte, catacombe, gallerie, labirinti, luoghi ricchi di fascino e di storia, che permettono percorsi emozionali e sostenibili e raccontano la pietra e i suoi misteri, la vita sotto il frastuono della quotidianità. Su 1154 siti Unesco, il 20% (221) sono grotte e cavità sia naturali, sia artificiali (estrattive, di culto, idrauliche, di transito, belliche, insediative civili). Quelle naturali sono oltre 37mila in Italia. Il maggior numero di cavità naturali, in rapporto all’ampiezza del territorio, è in Friuli Venezia Giulia, il maggior numero in assoluto è in Veneto, le più grandi sono in Toscana. In Campania ci sono 1315 grotte naturali, oltre il 70% (935) in provincia di Salerno; la più grande è la grotta di Castelcivita. Di quelle artificiali, 96, la larga maggioranza, sono in provincia di Napoli dove l’attività industriale è più rilevante. Particolare importanza è stata attribuita al segmento delle catacombe, dal momento che l’idea del direttore e fondatore della Borsa Ugo Picarelli, è nata da un’attenzione verso il progetto “Catacombe d’Italia” lanciato nel 2018 dal Cardinale Ravasi con la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Sulle cinque edizioni delle Giornate delle Catacombe, a 1800 anni dalla morte di Papa Callisto (“l’inventore delle catacombe”) e a 200 dalla nascita dell’archeologo Giovanni Battista De Rossi, ha relazionato Pasquale Iacobone segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Paestum. Alla XXIV Borsa mediterranea del Turismo archeologico conferito il premio “Paestum Mario Napoli” a Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria

Ugo Picarelli, segretario della borsa mediterranea del turismo archeologico, consegna il premio “Paestum Mario Napoli” a Carmelo Malacrino direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto bmta)
Il premio “Paestum Mario Napoli” è stato conferito, giovedì 27 ottobre 2022, a Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, nell’ambito della XXIV Borsa Mediterranea del Turismo che si svolge fino a domenica 30 ottobre 2022 a Paestum. “È una grande emozione, ancora più intensa perché si inserisce nell’ambito del cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace”, dichiara il direttore Malacrino. “Ringrazio gli organizzatori e la giuria del premio, che ritiro a nome di tutto lo staff del Museo. Abbiamo appena trascorso una stagione ricca di mostre ed eventi, che ha registrato decine di migliaia di visitatori attratti dalla bellezza di questi due capolavori dell’antichità. E tante altre manifestazioni ci accompagneranno fino alla prossima estate. Il MArRC – prosegue Malacrino – si conferma luogo della cultura inclusivo e dinamico. Tutti insieme Museo, Istituzioni e associazioni continueremo a lavorare insieme per promuovere e valorizzare l’intero patrimonio culturale sul tema della Magna Grecia”.

Alla Bmta 2022 la conferenza “Parchi e musei archeologici a confronto: seconda sessione della conferenza del parlamento europeo con i direttori dei parchi e musei statali autonomi” (foto bmta)
La Borsa è uno degli eventi internazionali più significativi del settore che riunisce ogni anno enti ed istituzioni provenienti da ogni parte del mondo. Per questa edizione sono presenti 500 relatori per un circuito di oltre 80 conferenze. Una grande rete culturale che ha accolto 20 Paesi esteri e 30 buyer europei selezionati dall’ENIT. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sta partecipando con un proprio stand impreziosito dalle magnifiche immagini dei Bronzi di Riace. La cerimonia di premiazione si è svolta nel corso della giornata di studi dedicata a: “Parchi e musei archeologici a confronto: seconda sessione della conferenza del parlamento europeo con i direttori dei parchi e musei statali autonomi”. Sull’importanza di un confronto con i colleghi per valorizzare i musei e parchi archeologici hanno posto l’accento Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia; Raffaella Bonaudo, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino; e Marta Ragozzino, direttore regionale Musei della Campania, a cui si è unita Rosanna Romano, direttore generale per le Politiche Culturali e il Turismo Regione Campania, che ha detto: “La nostra attività istituzionale si misura quotidianamente con modelli, esperienze, metodologie sempre nuovi e sfidanti. I dati già ci indicano la confortante tendenza di ritorno ai livelli presenze turistiche del 2019. Non era affatto scontato, ne dobbiamo essere orgogliosi, ma dobbiamo anche continuare a puntare non solo sui siti archeologici grandi attrattori ma anche sulle destinazioni eredità dell’antichità che per bellezza e valore meritano di essere conosciuti dai cittadini campani, dai turisti e viaggiatori”.
Vetulonia. Al museo Archeologico “Isidoro Falchi” arriva la vetrina olografica “Così lontano, così vicino. Tutto a Vetulonia, Vetulonia per tutti”, che permette al MuVet di riportare a casa, seppur virtualmente, quei reperti fondamentali per la conoscenza di Vatl, oggi conservati in altri musei
Qualche appassionato ha già avuto modo di vederla alla Borsa mediterranea del turismo archeologico (25-28 novembre 2021, Paestum) dove ha “debuttato” nello stand della Toscana, scelta a rappresentare i progetti di eccellenza della Regione per l’anno 2021, e poi a Tourisma, Salone dell’Archeologia e del Turismo culturale (17-18-19 dicembre 2021, Firenze). Parliamo della vetrina olografica “Così lontano, così vicino. Tutto a Vetulonia, Vetulonia per tutti”, un prototipo unico concepito in Italia e realizzato in Spagna, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze e alla preziosa collaborazione del DIDA-Dipartimento di Architettura dell’università di Firenze. E sabato 16 aprile 2022, alle 16, viene inaugurata nel museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Aprono i saluti istituzionali di Elena Nappi, sindaco Comune di Castiglione della Pescaia; Chiara Lanari, assessorato alla Cultura della Regione Toscana; Francesco Tapinassi, direttore Toscana Promozione Turistica. Dalle 16.20, intervengono Adriano Maggiani, vice-presidente istituto nazionale di Studi Etruschi e Italici; Cecilia Maria Roberta Luschi e Alessandra Vezzi del dipartimento di Architettura (DIDA) dell’università di Firenze; Simona Rafanelli, Maria Francesca Paris e Costanza Quaratesi del MuVet-museo civico Archeologico “Isidoro Falchi”. A seguire brindisi a cura di Ais-Associazione Italiana Sommelier Toscana.

La vetrina olografica inserita nel percorso espositivo del museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia (foto da maremmaoggi.net)
“La vetrina arriva finalmente “a casa” e prende posto all’interno del nostro percorso espositivo”, spiega Simona Rafanelli, direttrice del Muvet, “arricchendolo delle più recenti tecnologie impiegate nella proiezione olografica, grazie a un progetto che iniziato nel 2021 proseguirà nell’anno in corso e che consentirà di valorizzare alcuni reperti riconnettendoli al loro contesto archeologico di provenienza, come nel caso della stele funeraria del principe guerriero Auvele Feluske”. E continua: “Il progetto “Così lontano, così vicino” permetterà inoltre al MuVet di riportare a casa, seppur virtualmente, alcuni di quei reperti fondamentali per il racconto storico e archeologico dell’antica Vatl, oggi conservati in altre sedi museali. Si potrà così finalmente ricomporre il patrimonio locale e offrire, attraverso il recupero di quegli oggetti “vicini e lontani”, il racconto completo e pienamente comprensibile della etrusca Vetulonia, un racconto coerente e, grazie alle innovazioni tecnologiche sperimentate, sempre più accessibile a tutti i segmenti di pubblico”.
Alla Bit di Milano presentata la XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum dal 27 al 30 ottobre. Prime anticipazioni

Presentazione della BMTA 2022 alla Bit di Milano: da sinistra, Rosanna Romano, Felice Casucci, Alessandro Ferrara e Ugo Picarelli (foto bmta)
La Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum, a sei mesi dall’apertura della XXIV edizione, in programma al Tabacchificio Cafasso da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022, ha deciso di presentarsi al grande pubblico degli operatori. E per farlo non poteva scegliere vetrina migliore: la Bit di Milano. La XXIV Bmta è stata infatti presentata dall’assessore del Comune di Capaccio Paestum Ettore Bellelli, in rappresentanza del sindaco Franco Alfieri, e dal fondatore e direttore della BMTA Ugo Picarelli, alla Borsa internazionale del Turismo in occasione della conferenza stampa della Regione Campania con Felice Casucci assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo e Rosanna Romano direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo. Presenti in occasione Vincenzo Napoli sindaco di Salerno, Alessandro Ferrara assessore al Turismo del Comune di Salerno, Alfonso Andria consigliere di amministrazione parco archeologico di Paestum e Velia. E Ugo Picarelli ha colto l’occasione per augurare al neo direttore del parco archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo, nel giorno del suo insediamento ufficiale, un percorso professionale gratificante e straordinario, certo che le sue prestigiose competenze ed esperienze internazionali saranno un importante valore aggiunto per le prossime edizioni della BMTA.

Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Borsa mediterranea del turismo archeologico (foto bmta)
Ugo Picarelli ha sottolineato la grande attenzione che sta suscitando la prossima edizione, dopo il successo del novembre scorso, a seguito degli incontri avuti in Bit con gli assessori regionali al Turismo di Calabria, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e con i direttori delle agenzie regionali del Turismo di Basilicata, Friuli e Toscana, che hanno assicurato la loro partecipazione nel Salone Espositivo. Inoltre, dai colloqui con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (intervenuto con un saluto alla conferenza stampa presso lo Stand Campania) e con il direttore Regione Europa dell’Unwto, l’Onu del turismo con sede a Madrid, Alessandra Priante, è emerso il loro impegno ad essere presenti alla BMTA 2022, mentre l’Enit grazie al presidente Giorgio Palmucci, all’amministratore delegato Roberta Garibaldi e al consigliere di amministrazione Sandro Pappalardo sta già lavorando con le proprie delegazioni estere per assicurare i 40 buyer europei che svolgeranno il Workshop con gli operatori turistici dell’offerta sabato 29 ottobre 2022.
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