Archivio tag | museo archeologico nazionale di Reggio Calabria

Reggio Calabria. Nuova opportunità per seguire i lavori di monitoraggio dei Bronzi di Riace

reggio-calabria_archeologico_check-up-bronzi_24_foto-marrc

Monitoraggio dello stato di salute dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto marrc)

reggio-calabria_archeologico_check-up-bronzi_giugno-2024_locandinaNuovo step della campagna di verifica e monitoraggio dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. L’équipe di esperti del MArRC, dell’istituto centrale per il Restauro e dell’università di Genova è impegnata in questi giorni in indagini autoptiche e diagnostiche in sala bronzi. Nel mese di giugno 2024, martedì 18 è l’unico giorno per seguire i lavori in corso del team scientifico attraverso le vetrate di piazza Paolo Orsi. Prossimo appuntamento martedì 2 Luglio 2024.

Reggio Calabria. È sold out al MArRC “LA CULTURA VIAGGIA SUL MARE, dalla Magna Grecia al mondo 4.0” sul ruolo del Mediterraneo nel mondo antico e contemporaneo: prima il direttore Sudano presenta la programmazione del museo, quindi concerto jazz

reggio-calabria_archeologico_la-cultura-viaggia-sul-mare_sold-out_locandinaAl museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria è sold-out “LA CULTURA VIAGGIA SUL MARE: dalla Magna Grecia al mondo 4.0”, un titolo importante ed evocativo di un ruolo fondamentale del Mediterraneo antico ma anche di quello contemporaneo, per un evento che si preannuncia denso di significati e di nuovi orizzonti, a Reggio Calabria il 9 giugno 2024 alle 19 al MArRC che ne è anche promotore, insieme alla Fondazione Armonie d’Arte titolare ed attuatore dell’omonimo Festival. Apre l’incontro col nuovo direttore del museo Fabrizio Sudano che comunicherà la sua visione programmatica in dialogo con Chiara Giordano presidente della Fondazione Armonie d’Arte e direttore artistico del Festival che, giunto quest’anno alla XXIV edizione, dedicherà una sezione speciale proprio al Museo di Reggio di Calabria. Modera Domenico Gareri. Questa collaborazione nasce dalla volontà di valorizzare il grande Patrimonio italiano oltre che calabrese, in un’ottica culturale che pone al centro una rinnovata narrazione e un diverso posizionamento del Mediterraneo nel dibattito socio culturale e socio economico globale. A seguire un concerto jazz di profilo internazionale con blasonatissimi artisti quali Dave Weckl alla batteria, John Patitucci al contrabbasso e Joy Calderazzo al piano. Il Mediterraneo è da sempre spazio materiale e immateriale di sincretismo culturale e il jazz ne può essere l’esempio più fecondo attraverso una coniugazione che appare coerente e coinvolgente per ogni target. “Sarà un piacere lanciare la nuova programmazione del MArRC”, dichiara il direttore Sudano, “in questo clima di fermento e contaminazione. Appena prima del concerto jazz, condivideremo con il pubblico presente idee, progetti, piccoli e grandi eventi che il Museo ha organizzato anche grazie proficuo dialogo con gli enti e le associazioni del territorio”. “Siamo molto emozionati, galvanizzati”, prosegue il presidente Giordano, “ed avvertiamo tutta la responsabilità di sviluppare per la prima volta una sezione di un Festival internazionale quale è ormai da anni Armonie d’Arte all’interno di un luogo potente come il museo Archeologico nazionale di Reggio; cercheremo di essere all’altezza della fiducia che il direttore del museo Sudano ha riposto in noi e che, d’altronde, noi tutti della comunità culturale e non solo riponiamo in lui e nella sua capacità di un rinnovato protagonismo del Museo e di Reggio Calabria al centro del panorama nazionale e internazionale”.

 

Festa della Repubblica e #domenicaalmuseo. L’area archeologica di Pompei è il sito più visitato seguito dal Pantheon: il Colosseo aperto solo nel pomeriggio per la parata del 2 giugno. Il ministro Sangiuliano: “Questa è una giornata di festa in cui anche il patrimonio culturale è giusto sia protagonista”

roma_pantheon_esterno_2_foto-mic

Il Pantheon a Roma è stato il secondo sito più visitato nel giorno della Festa della Repubblica del 2 giugno 2024 (foto mic)

ministero_2-giugno-2024_ingresso-gratuito_locandinaNella Festa della Repubblica del 2 giugno 2024, che quest’anno è coincisa con la #domenicalmuseo del mese, con l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali, nella classifica generale, Pompei con 27.250 visitatori è stato il sito più visitato d’Italia seguito dal Pantheon (11.957) e dalla Reggia di Caserta (11.399). Questa volta non figura sul podio il Colosseo ma non perché il pubblico lo abbia snobbato, ma perché, per le celebrazioni del 2 giugno su via dei Fori imperiali, il monumento (come il Foro romano e il Palatino) sono stati aperti solo nel pomeriggio. “Quella di oggi, 2 giugno, è stata una giornata di festa per la nostra Repubblica, in cui abbiamo onorato i valori di coesione nazionale2, commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ho voluto fortemente che in una ricorrenza identitaria come questa anche il patrimonio culturale fosse protagonista. Dallo scorso anno, infatti, oltre alle prime domeniche del mese in cui è previsto l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici, ho voluto aggiungere altre tre date altamente simboliche della nostra storia: il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. Secondo i primi numeri sull’affluenza dei visitatori, sono stati tantissimi a voler festeggiare la Repubblica visitando i luoghi della cultura statali. Una scelta che testimonia la centralità del nostro patrimonio artistico e architettonico nonché dei nostri musei sempre più vissuti come luoghi cardini della geografia identitaria italiana”.

ercolano_parco_visitatori_record-2023_foto-paerco

Al parco archeologico di Ercolano quasi 3mila visitatori nel giorno della Festa della Repubblica del 2 giugno 2024 (foto paerco)

Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici: area archeologica di Pompei 27.250; Pantheon 11.957; Colosseo 7.096 (il Parco è stato aperto dalle 14.15 per la parata del 2 giugno); museo e area archeologica di Paestum 5.430;  5.150; Foro Romano e Palatino 3.644 (il Parco è stato aperto dalle 14.15 per la parata del 2 giugno); parco archeologico di Ercolano 2.976; Terme di Caracalla 2.204; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.681; Villa Adriana 1.671; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.598; Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.365; Museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1.284; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.186; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 1.130; Museo delle Civiltà 934; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 838; museo Archeologico nazionale di Sperlonga e area archeologica 662; Villa di Poppea-Oplontis 606; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 560; museo Archeologico nazionale della Lomellina 477; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 474; museo Archeologico nazionale di Firenze 472; mausoleo di Cecilia Metella e chiesa di San Nicola 365; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 340; antiquarium di Boscoreale 313; parco archeologico di Cuma 308.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale consegna del premio Anassilaos Μεγάλη Ἑλλάς all’assiriologo Franco D’Agostino (Sapienza università) che tiene una lectio magistrale su “La nascita dello Stato e l’invenzione della scrittura nella Mesopotamia antica”

reggio-calabria_archeologico_premio-anassilaos_franco-d-agostino_locandina“La nascita dello Stato e l’invenzione della scrittura nella Mesopotamia antica” è il tema della Lectio Magistralis che il prof. Franco D’agostino, ordinario di Assiriologia e direttore del dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali (ISO) della Sapienza università di Roma, tiene al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria mercoledì 29 maggio 2024, alle 17.30, in occasione della consegna del Premio Anassilaos Μεγάλη Ἑλλάς. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, e di Stefano Iorfida, presidente dell’associazione culturale Anassilaos, all’incontro partecipano Fabio Arichetta, coordinatore degli incontri “La percezione del tempo tra antico, moderno e contemporaneità” e Annunziata Rositani, associato di Storia del Vicino Oriente antico e Cultura e letteratura del Vicino Oriente antico all’università di Messina. Quale omaggio allo studioso, a corollario della manifestazione, sarà possibile per i presenti cimentarsi nella scrittura cuneiforme attraverso un breve laboratorio a cura di Domenico Colella, artigiano dell’Antico.

iraq_ur_franco-d-agostino_foto-ass-anassilaos

L’assiriologo Franco D’Agostino (Sapienza università Roma) a Ur davanti alla ziggurath (foto ass-anassilaos)

“Tra i più apprezzati studiosi di archeologia del Vicino Oriente antico – ricordano all’associazione Anassilaos – , assiriologo versatile e curioso di tutti gli aspetti della cultura letteraria, linguistica e storico-religiosa del Vicino Oriente antico – come dimostra l’ampia produzione scientifica – Franco D’Agostino ha profuso passione costante nella diffusione ad altissimo livello della cultura orientale antica in tutte le sue forme, rivolgendo il suo sguardo lucido sia agli aspetti morfologico-descrittivi delle lingue parlate e scritte nel Vicino Oriente antico – da cui le preziose grammatiche del Sumerico e Babilonese – sia allo studio degli elementi storici, linguistici e culturali nel III millennio a.C. dai Sumeri a Ebla, alla conoscenza della cui lingua e cultura ha contribuito con pubblicazioni di prestigio internazionale. L’interesse per l’espressione letteraria dell’animo umano lo ha guidato verso lo studio egualmente attento dal punto di vista filologico sia della letteratura umoristica vista nella sua teatralità che della figura di Gilgamesh, indagata con notevole profondità psicologica oltre che filologica. Egli da dato inoltre un contributo fondamentale allo studio degli aspetti pregnanti delle economie antiche e dell’uso dei metalli come mezzi di pagamento. Negli ultimi anni ha rivolto l’attenzione a scavi archeologici di siti di enorme importanza per ricostruire la nascita dello stato nell’antica Mesopotamia. Dal 2011 è co-direttore dello scavo di Abu Tbeirah (sette chilometri a Sud di Nasiriyah) e dal 2014 direttore dello scavo della città di Eridu, undici chilometri a Sud-Ovest di Ur. Entrambi i tell si trovano nella provincia di Dhi Qar, Iraq meridionale. Inoltre, è direttore scientifico del progetto di conservazione e valorizzazione del sito di Ur, finanziato da quattro anni con fondi della cooperazione italiana. Un archeologo impegnato in una regione di fondamentale importanza quale la Mesopotamia per la nascita della civiltà, e pure caratterizzata nel passato più recente da contrasti, tensioni e guerre che hanno messo a rischio in più circostanze lo stesso patrimonio storico e archeologico della Regione. Un impegno – concludono – che il nostro ha saputo portare avanti, come egli stesso ha riconosciuto, grazie ad una delle caratteristiche dell’archeologia italiana, quella di non essere formale nei rapporti con la popolazione locale e di confrontarsi con essa su un piede di rispettosa parità grazie anche alla considerazione che noi siamo parte di quella comune civiltà”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale l’incontro con Emira Dal Moro su “La storia della medicina (I parte): dalla Preistoria all’antica Grecia” nell’ambito del ciclo di conferenze “Radici”, l’associazione italiana Parchi culturali (AiParC)

reggio-calabria_archeologico_radici_storia-della-medicina_dalla-preistoria-all-antica-grecia_locandinaNell’ambito del ciclo di conferenze “Radici”, l’associazione italiana Parchi culturali (AiParC), in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, presenta l’incontro “La storia della medicina (I parte): dalla Preistoria all’antica Grecia” con Emira Dal Moro, direttore del dipartimento di Medicina di AiParC nazionale. Appuntamento venerdì 24 maggio 2024, alle 17.30, nella sala conferenze del MArRC. Ingresso libero, posti limitati. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, e di Salvatore Timpano, presidente nazionale AiParC, interviene il prof. Alfredo Focà, storico della Medicina, socio nazionale AiParC nella veste di discussant. La Medicina è la scienza che studia le malattie del corpo umano al fine di cercare di garantire la salute delle persone, oltre alle modalità di alleviare le sofferenze dei malati. I più vecchi testi di medicina mesopotamica vengono datati al II millennio a.C. Le prime informazioni mediche egizie sono contenute nel papiro di Edwin Smith del 3000 a.C. Il primo medico greco conosciuto è stato Alcmeone di Crotone, intorno al V secolo a.C. autore del primo lavoro di anatomia. Ippocrate ha creato la sua scuola medica nella città di Cos.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del libro “Scritti in onore di Maria Pia Di Dario Guida” a cura di Gaetano Bongiovanni, Giuseppina De Marco, Maria Katja Guida (Editori Paparo 2022)

reggio-calabria_archeologico_libro-scritti-in-onore-di-maria-pia-di-dario-guida_presentazione_locandinaAl museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria mercoledì 22 maggio 2024, alle 17.30, nella sala conferenze, presentazione del libro “Scritti in onore di Maria Pia Di Dario Guida” a cura di Gaetano Bongiovanni, Giuseppina De Marco, Maria Katja Guida (Editori Paparo 2022) che raccoglie gli scritti che amici e colleghi hanno voluto offrire alla studiosa per festeggiarne i sessant’anni di attività. Dopo i saluti istituzionali di Fabrizio Sudano, direttore del MArRC, presenta gli “Scritti” Mario Panarello, accademia di Belle arti di Lecce. Saranno presenti i curatori, per rispondere alle domande e dialogare con il pubblico. Fra i maggiori studiosi della cultura artistica dell’Italia meridionale, Maria Pia Di Dario Guida si è dedicata fin dagli anni giovanili all’indagine sistematica sul territorio rivelando agli studi personalità e opere sconosciute e ricostruendone le vicende in una serie di saggi e relazioni a mostre e convegni internazionali e monografie. Un impegno particolare ha profuso nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico della Calabria articolando l’attività su due linee interdipendenti, una prevalentemente operativa l’altra rivolta alla ricerca, giungendo alla ricostruzione globale della cultura artistica della regione. I saggi raccolti nel volume riflettono nei contenuti il vasto raggio di interessi – dall’Altomedioevo al primo Novecento – che caratterizza i suoi percorsi di ricerca e offrono importanti e inediti contributi al dibattito critico costituendo un fertile strumento per nuovi confronti.

Notte dei Musei 2024. Ingresso serale a 1 euro. Ecco alcune proposte di Napoli, Baia, Ercolano, Pompei, Paestum, Velia, Cosenza, Sibari, Locri, Reggio Calabria

ministero_notte-dei-musei-2024_locandinaSabato 18 maggio 2024 torna la Notte Europea dei Musei, l’iniziativa promossa dal ministero della Cultura francese e patrocinata dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM, che si svolge in contemporanea in tutta Europa con l’obiettivo di incentivare e promuovere la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea. Il ministero della Cultura anche quest’anno partecipa alla manifestazione, giunta alla ventesima edizione, con l’apertura serale dei musei e dei luoghi della cultura statali al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge). Le aperture straordinarie saranno arricchite da eventi e iniziative organizzati in collaborazione con enti e associazioni, per far conoscere le attività degli Istituti e promuovere la conoscenza del patrimonio culturale in un’atmosfera particolarmente suggestiva.

ECCO ALCUNE IDEE NELLE REGIONI DEL SUD ITALIA.

campi-flegrei_parco_notte-dei-musei-2024_locandinaParco archeologico dei Campi Flegrei. Anche quest’anno sarà possibile visitare alcuni siti di sera al prezzo simbolico di 1 euro. Il museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia sarà aperto dalle 20 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30) con possibilità di visitare anche la mostra “La pittura della voce” mentre il Macellum di Pozzuoli sarà visitabile dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30).

napoli_mann_notte-dei-musei-2024_concerto_locandina

Il museo Archeologico nazionale di Napoli sabato 18 maggio 2024 aderisce alla Notte Europea dei Musei: dalle 19 alle 22.30 (ultimo biglietto alle 22) si possono visitare le collezioni permanenti e la mostra “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano” al costo simbolico di 1 euro. Alle 20 in programma il concerto “Orfeo”, che seguirà la nascita dell’opera dallo spirito della tragedia, con l’Ensemble Mercadante: soprano Barbara Massaro, controtenore Sandro Rossi, direttore Benedikt Sauer. In scaletta musiche di Monteverdi, Scarlatti, Porpora, Pergolesi, Gluck, J. Ch. Bach e Haydn. Ingresso al costo simbolico di 1 euro.

ercolano_parco_notte-dei-musei-2024_locandinaParco archeologico di Ercolano. È recente la riapertura del Teatro Antico e già sabato 18 maggio 2024 l’appuntamento raddoppia. Alla visita diurna, grazie alla Notte Europea dei Musei – apertura straordinaria serale di musei e siti archeologici al costo simbolico di 1 euro – si aggiunge l’apertura in orario notturno dalle 20 alle 22. Ma il Parco quest’anno non solo raddoppia ma rilancia la sua offerta con l’apertura anche del Padiglione della barca e dell’Antiquarium. Il Teatro Antico potrà essere visitato: di giorno nei regolari turni di apertura 9.30, 10.30, 11.30, 14:.0, 15.30, 16.30, alle tariffe di 5 euro intero, 2 euro ridotto per ragazzi con età compresa tra i 18 e i 25 anni, 15 euro cumulativo Parco+Teatro; di notte nei tre turni di visita (20, 21, 22) con biglietto simbolico di 1 euro, il percorso del teatro sarà accompagnato con informazioni in lingua italiana. I gruppi per l’esplorazione dell’Antico Teatro saranno composti da 10 visitatori, che muniti di caschetto e torcia scenderanno per oltre venti metri sotto il materiale eruttivo attraverso le scale realizzate in età borbonica, alla scoperta della storia, da quella più antica che lo vide sede di opere messe in scena, al Settecento e Ottocento quando fu luogo scelto dai colti viaggiatori che giungevano a Napoli da ogni parte d’Europa,  divenendo tappa del Grand Tour, fino ai tempi più recenti come luogo di rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, conservando testimonianze in graffiti e dipinti per ognuna di queste epoche. L’apertura straordinaria dell’Antiquarium e del Padiglione della Barca prevede ingresso e uscita esclusivamente dal cancello di corso Resina, orari dalle 20 fino alle 23, con ultimo ingresso alle 22.30. L’accesso sarà permesso a massimo 600 visitatori, anche per questi siti biglietto di ingresso al costo simbolico di 1 euro (eccetto le gratuità previste per legge). La bigliettazione avverrà on line fino alle 18 del giorno dell’evento, e presso la biglietteria del Parco a partire dalle 19.30 del giorno dell’evento, fino a esaurimento posti. Data la particolare convenienza, si raccomanda l’acquisto dei biglietti on line senza alcun costo aggiuntivo.

pompei_palestra-grande_mostra-altra-pompei_notturna_foto-parco-archeologico-pompei

Visita notturna alla mostra “L’altra Pompei” nella palestra grande di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Parco archeologico di Pompei. Sabato 18 maggio 2024, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal ministero della Cultura, i siti del parco archeologico di Pompei (Oplontis a Torre Annunziata, Villa Regina e Antiquarium a Boscoreale, museo Libero d’Orsi e le Ville San Marco e Arianna a Castellammare di Stabia) saranno aperti in via straordinaria per la “Notte europea dei Musei” dalle 20 alle 23 (chiusura biglietterie ore 22.30). Il biglietto, dal costo di 1 euro (salvo gratuità ordinarie), è acquistabile sia sul sito www.ticketone.it che alle biglietterie dei vari siti. A Pompei sarà acquistabile alla biglietteria di piazza Anfiteatro oppure a Villa dei Misteri (solo pagamento cashless). A Pompei sarà visitabile la Villa dei Misteri (con ingresso dalla Villa) e la mostra “L’altra Pompei” allestita alla Palestra Grande (con ingresso a Piazza Anfiteatro). Durante la serata il museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi” aprirà le porte dei depositi archeologici per consentire ai visitatori di apprezzare il nuovo allestimento oltre alle proposte previste nell’ambito della didattica museale. Alla Villa di Oplontis sono previste visite tematiche in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia aps-sede di Torre Annunziata “Mario Prosperi”. Itinerari guidati (ai seguenti orari: 20, 20.30, 21, 21.30, 22), anche in lingua inglese, sul tema “Orfeo e gli altri personaggi mitologici nelle pitture e sculture della Villa di Poppea”. Intermezzi musicali nell’atrio a cura dei musicisti Matteo Del Regno e Federico Striano che con piano e clarinetto completeranno il percorso culturale. Accoglienza dei visitatori a cura di ArevOd, rete di Ospitalità Diffusa per un Turismo di Qualità. Sarà disponibile il servizio di navetta gratuita da Piazza Esedra per Villa dei Misteri, Villa Regina e Antiquarium di Boscoreale.

pompei_parco_casina-dell-aquila_foto-parco-archeologico-pompei

La Casina dell’Aquila domina l’area archeologica di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Il parco archeologico di Pompei, inoltre, nella stessa serata del 18 maggio – Giornata Internazionale sulle patologie eosinofile – illuminerà color magenta la Casina dell’Aquila, un edificio di fine ‘700 posto al centro dell’area archeologica degli Scavi di Pompei e visibile da strada. Un contributo simbolico che Pompei, luogo per eccellenza della storia e della memoria, intende porre in essere al fine di sottolineare l’importanza di far conoscere al grande pubblico queste rare patologie che purtroppo affliggono alcuni pazienti anche in Campania.

paestum_santuario-meridionale_interno tempio di Nettuno_foto-pa-paeve

Il tempio di Nettuno illuminato per le visite serali (foto pa-paeve)

Parchi archeologici di Paestum e Velia. Sabato 18 maggio 2024 tornano le aperture straordinarie serali previste nell’ambito della “Notte Europea dei Musei”, con biglietto di ingresso di 1 euro acquistabile al seguente link https://www.vivaticket.com/it/ticket/notte-dei-musei-paestum-e-velia/235796?culture=it-it. “La Notte Europea dei Musei è un appuntamento atteso dai nostri visitatori, dal forte valore simbolico e che segna anche l’inizio della stagione di più intensa attività per i nostri Parchi”, dichiara il direttore dei parchi archeologici di Paestum e Velia, Tiziana D’Angelo. “Quest’anno a Paestum visite guidate e laboratori non saranno limitati all’area archeologica ma porteranno i visitatori anche alla scoperta del nostro nuovo allestimento museale e dei preziosi tesori custoditi nei nostri depositi. A Velia si esploreranno gli angoli più interessanti e meno conosciuti dell’area archeologica, mentre i laboratori condurranno il nostro pubblico in un viaggio dal Neolitico fino all’arte contemporanea”.

paestum_parco_la-notte-dei-musei-2024_locandinaA Paestum sarà l’occasione per scoprire i depositi del Museo con i suoi tesori nascosti che risvegliano antiche leggende e che permettono di vivere un’esperienza unica con l’iniziativa “Oltre il Museo. Storie dai depositi di Paestum” (ore 20.15 e 22). Ad accompagnare i visitatori saranno gli assistenti in servizio ai Parchi, che concentreranno la visita nel “Deposito 2”, con le famose lastre dipinte di età lucana, reperti identitari del museo di Paestum. Sarà inoltre possibile partecipare all’iniziativa “Un’altra Paestum” dedicata, nel Museo, alle ceramiche e, nell’area archeologica, al percorso accessibile del Santuario meridionale. In particolare con “Paestum ceramica” (ore 22), i visitatori saranno guidati nel Museo alla scoperta dei vasi dipinti. Per lungo tempo gli abitanti di Paestum importarono dalla Grecia i celebri vasi a figure nere e a figure rosse di produzione corinzia e ateniese. A partire dal IV sec. a.C., forse grazie alla migrazione di artisti e artigiani, le botteghe di Paestum cominciarono a produrre splendide ceramiche decorate, caratterizzate da uno stile inconfondibile che fondeva il mito con scene di vita quotidiana e irresistibili caricature comiche. Si tratta di vasi, alcuni dei quali firmati, che gli archeologi avrebbero ritrovato nei corredi delle tombe dipinte. L’iniziativa “Architetture senza barriere” (ore 21) prevederà una visita al percorso accessibile nell’area archeologica. Al chiaro di luna, i visitatori saranno guidati dal personale interno alla scoperta dei due grandi edifici sacri tra i meglio conservati del mondo greco, il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica. Il nuovo percorso accessibile consente a tutti di vivere l’esperienza unica di varcare la soglia della c.d. Basilica, monumentale tempio urbano di epoca arcaica (ca. 560 a.C.) dedicato alla dea Hera. Nel Museo di Paestum, adatto a tutti, si terrà l’iniziativa: “Paestum viva: le armi del guerriero” (dalle 20 nella sala Cella del Museo), laboratorio dedicato alle ricostruzioni di armi e utensili dalla preistoria all’età romana. Il laboratorio si propone di approfondire alcune delle attività cardine del mondo antico come la guerra, la caccia e altri lavori artigianali. In particolar modo, saranno mostrate le ricostruzioni di armi e di utensili di età antica riprodotte facendo fede agli originali sia per tecniche di fabbricazione sia per materiali utilizzati. Un importante focus è riservato all’età preistorica, alla Cultura del Gaudo di Paestum, con la presentazione di strumenti in selce, osso, punte, raschiatoi e schegge litiche. Archi, frecce, asce e coltelli saranno spiegati in unione ad approfondimenti sull’evoluzione bellica, dalla preistoria all’età romana.

velia_parco_la-notte-dei-musei-2024_locandinaA Velia, i visitatori potranno prendere parte al percorso tematico con l’utilizzo di lanterne denominato “Un’altra Velia” (ore 20.30 e 21.30), dedicato alla scoperta dell’edificio Imperiale di Casa Cobellis. Edificio pubblico, complesso di particolare rilevanza, la cui scoperta ha notevolmente ampliato il quadro delle conoscenze sulla fase romana della città di Velia. Parzialmente inglobata in una masseria moderna da cui prende il nome, la struttura è caratterizzata da diverse fasi costruttive che risultano di difficile comprensione senza un’adeguata spiegazione. Il suo arco cronologico di vita e di utilizzo ha inizio con la prima età imperiale per poi concludersi verso la fine del III sec. d.C., quando diventa cava di materiale da reimpiego. Inoltre, per grandi e piccini, si terrà il laboratorio “Dal Neolitico alla Fiber Art: Il telaio e la tessitura” (ore 20.30), dedicato ai tessuti. Come si crea un tessuto? Come è fatto un telaio? Trama, ordito, spoletta e liccio sono solo alcune delle parole che impareremo a conoscere! Con l’aiuto di un piccolo telaio, ogni partecipante potrà creare un proprio tessuto da portare a casa e mostrare con orgoglio. Un operatore mostrerà ai partecipanti un prototipo di telaio neolitico e il procedimento da ricreare sul proprio telaio. Impareranno a tessere utilizzando dei telai insoliti, filati colorati, rametti, pezzi di stoffa, tutto quello che preferiscono per dar vita alla loro prima creazione di Fiber Art. In questo modo si intende approfondire la conoscenza delle diverse tipologie di materiali impiegati, oltre a permettere ai partecipanti di sperimentare insieme le regole e la creatività per la realizzazione di manufatti tessili. Costo del laboratorio 3 euro. Prenotazione al numero 0812395653, alla mail arte@lenuvole.com o direttamente in biglietteria.

taranto_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandina

Il museo Archeologico nazionale di Taranto, per la Notte Europea dei Musei, riporta alla luce i tesori riemersi dai depositi. Dalle 20.30 si potrà partecipare a una visita di approfondimento che guiderà lungo il percorso del nuovo allestimento. A cominciare dalla vetrina di ingresso della Temporary Art, fino ai reperti riemersi dal piano interrato dell’ex Convento degli Alcantarini ed inseriti nel percorso espositivo delle collezioni permanenti. “È un viaggio nella storia ma anche nell’arte, che riconsegniamo alla fruizione pubblica, attraverso l’esposizione di oggetti finora non visibili, che costituiscono l’occasione per valorizzare ulteriormente la ricchezza e il valore di questo territorio”, sottolinea la direttrice Stella Falzone. Le visite di approfondimento si svolgeranno nella notte dedicata a tutti i musei europei, alle 20.30, alle 21.15 e alle 22 e sono inserite nel costo del ticket di ingresso che occasionalmente sarà solo di 1 euro. Il museo Archeologico nazionale di Taranto sarà aperto fino alle 23, ultimo ingresso previsto alle 22.30. Per prenotare la propria visita si può chiamare al numero 099.4532112. Nella stessa giornata sarà possibile prenotare anche attività di visite guidate a pagamento a cura della società Aditus, concessionaria per i servizi aggiunti del MArTA. Per l’acquisto dei ticket d’ingresso o l’acquisto di ulteriori visite guidate si può consultare il sito www.museotaranto.cultura.gov.it e accedere all’area “Biglietteria”.

cosenza_museo-brettii-enotri_notte-dei-musei-2024_locandinaIl museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, per la Notte Europea dei Musei, sarà aperto dalle 20 alle 00 con ingresso simbolico a 1 euro. La serata sarà allietata da un ricco programma musicale a cura del conservatorio “S. Giacomantonio” di Cosenza, con il coordinamento del M° Lucia Morello. Saranno garantite visite guidate dall’associazione culturale Mɛράκι. Per l’occasione si potranno degustare apertivi e cocktail presso la caffetteria del Museo. Gli amici del gruppo Kiri da Massa accompagneranno i visitatori tra i vicoli del centro storico dal museo dei Brettii e degli Enotri alla Galleria nazionale e viceversa. Ecco il programma musicale: alle 20, chiostro, orchestra Giovanile di Fiati del conservatorio “S. Giacomantonio”, Dir. M° Simone Pasculli; 20.30, terrazza Museo I Piano, “Pop & Jazz …sotto la luna” con Francesca Olia & Diego Altomare e Carlotta Costabile & Simone Stellato; 21, salone Piano Terra, “Il clavicembalo fra cantabilità e virtuosismo” con Luca Campana e Mario Raffa; 21, sala mostra Locus Loci II Piano, Giovani chitarristi Eleonora Parisi, Leonardo Conte, Emmanuele Villirillo; Maddalena Grosso, Giuseppe Andreoli, Angelo Pedace; 22.30, chiostro, “Classicamente ensemble” con Quartetto Eris (Claudia Magarò- violinoElisa De Rose- violino, Elena Corapi- viola, Camilla Morrone- violoncello); Quartetto di Flauti (Maria Manieri, Asia Grisolia, Annachiara Maio, Manyla Gabriele); Quartetto di clarinetti (Federica Ienzi, Vanessa Paldino, Lorenzo Melsa, Myriam Adami); 23.30, chiostro, Grooveria Percussion Ensemble (Miryam Noce, Giovanni Amendola jr, Giuseppe Muraca).

sibari_archeologico_notte-dei-musei_2024_locandinaParco archeologico di Sibari (Cs). Maggio appartiene al Toro e le stelle sono tutte allineate per una giornata indimenticabile al museo Archeologico nazionale della Sibaritide. Sabato 18 maggio 2024, un pomeriggio ricco di eventi: alle 17, “Luci e ombre – Crea il tuo Mito”. Un laboratorio magico per i piccoli esploratori (5-8 anni) dove mito, disegno e creatività si intrecciano per dar vita a racconti unici; 18.30, “La poetica di Sarajlic. La poesia in tempo di crisi”. Un viaggio poetico con Domenico Cosentino, per scoprire il potere della poesia nei momenti difficili. E poi, la notte si accende con la Notte Europea dei Musei. A partire dalle 19.30, con un ingresso simbolico di 1 euro. Due visite guidate gratuite a cura di SosteniAmo alle 19.30 e alle 20.30. Per i possessori della PAS Community Card e le categorie riconosciute, l’ingresso è sempre gratuito.

locri-epizefiri_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMuseo archeologico nazionale di Locri Epizefiri (RC). Per la Notte Europea dei Musei si può scoprire Locri Epizefiri in notturna. Sabato 18 maggio 2024, dalle 20 alle 23, al museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri ingresso e visita guidata al solo costo di 1 euro. Luci soffuse e suggestioni accompagneranno i visitatori alla scoperta di una delle colonie più importanti della Magna Graecia.

reggio-calabria_archeologico_notte-dei-musei-2024_locandinaMusei di Reggio Calabria. Musei aperti, in rete e uniti in un’unica grande iniziativa culturale per la Giornata Internazionale dei Musei e la Notte Europea dei Musei, in programma sabato 18 maggio 2024. Per la prima volta, le istituzioni culturali della Città di Reggio Calabria, impegnate nel campo museale ed espositivo, si uniranno in un’apertura sinergica e straordinaria. Infatti, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, il museo Diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, il Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” della Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Fondazione del Piccolo museo San Paolo, la Pinacoteca civica e il Castello Aragonese della Città di Reggio Calabria, il museo d’arte Alfonso Frangipane si uniscono in rete per offrire una serie di attività e avvicinare i bambini, i ragazzi e gli adulti all’arte, all’archeologia e al mondo museale attraverso laboratori, giochi e attività creative, oltre che visite guidate gratuite. “Contiamo molto su questo progetto pilota”, sottolinea il direttore del MArRC Fabrizio Sudano, “perché dà la possibilità a cittadini, visitatori e turisti di tracciare una prima mappa culturale della città. Speriamo che questa collaborazione possa crescere e aprirsi ad altre realtà vive e attive sul territorio per promuovere in modalità sinergica il godimento dell’arte e della bellezza. Il ricco e diversificato programma di attività e laboratori previsto per sabato 18 maggio è la dimostrazione che una strategia diversa è possibile, se si lavora guardando avanti e progettando tutti insieme”. “Ringraziamo tutti i partner dell’iniziativa, che in un’ottica di rete e sotto l’egida di ICOM”, aggiunge Claudia Ventura, funzionario responsabile ufficio valorizzazione, “hanno contribuito a creare un’offerta culturale dedicata ai servizi educativi, rinnovando il ruolo e l’impegno sociale dei musei”.

reggio-calabria_musei-in-rete_notte-dei-musei-2024_locandinaIl programma della giornata prevede: MArRC – Museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, apertura ordinaria 9-20 (costo del biglietto d’ingresso ordinario); 9-10 e 10.30-11.30, laboratorio didattico gratuito Safari per bambini 6-11 anni (prenotazioni obbligatoria su man-rc.didattica@cultura.gov.it); apertura straordinaria 20–23 (biglietto 1 euro): 20-21, 21-22 e 22-23, “La Notte Europea dei Musei”, vsite guidate gratuite per adulti e giovani. Pinacoteca civica, apertura 9-13, 15-20; percorsi tematici per adulti e giovani: 9.30-10.30, La donna nell’arte; 11-12, Il lavoro nobilita l’uomo; 16-17, L’icona: un colore, una simbologia; 18-19, Volti dell’anima. Espressioni in mostra (info e prenotazioni obbligatoria tramite pinacoteca@comune.reggio-calabria.it o tel. 0965 324822). Museo diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, apertura 9-13, 15-20; per adulti e giovani: 11.30, 16, 18.00 “L’arte racconta”, visite guidate gratuite con audioclip voce di artisti, committenti e personaggi (info e prenotazioni tel: 3387554386). Castello Aragonese, apertura 9-13, 15-20; per adulti e giovani, visite guidate gratuite (info e prenotazione obbligatoria tramite email castello@comune.reggio-calabria.it). Palazzo della cultura “Pasquino Crupi”, apertura 8.30-18.30, ingresso gratuito: 8.30-18.30, percorso tematico Arte e legalità, con supporto cartaceo; per bambini, ragazzi e adulti: 10-12, 16-18, laboratorio inclusivo “Il cielo tra le mani” in collaborazione con il Planetario Pythagoras (info 0965 890623). Fondazione Piccolo museo S. Paolo, apertura 9-13; per adulti e giovani: 9, 10, 11, visite guidate gratuite (info tel. 0965892426 o email info@museosanpaolo.it). MAAF – Museo d’arte “Alfonso Frangipane”, apertura 9-13, 15-19.30; per bambini e ragazzi: 9-13, visite guidate gratuite e laboratorio creativo; per adulti e giovani: 15-19.30, visite guidate gratuite e proiezione interventi di restauro a cura del laboratorio di restauro del liceo artistico “Preti-Frangipane”. Momenti musicali “L’Arte incontra la musica” (info e prenotazione obbligatoria per laboratorio tel 3939780197).

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli incontri sulla “percezione dell’Antico” in collaborazione con l’associazione culturale Anassilaos conferenza su “Persefone nella religione greca” di Marta González González (università di Malaga) insignita del Premio Anassilaos 2024

reggio-calabria_archeologico_conferenza-persefone-nella-religione-greca_locandina“Persefone nella religione greca” è il titolo del nuovo incontro al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria sul tema “la percezione dell’Antico” promossi congiuntamente dal MArRC e dall’associazione culturale Anassilaos. Appuntamento mercoledì 15 maggio 2024, alle 17, nella sala conferenze del MArRC, con la prof.ssa Marta González González, ordinario di Filologia greca all’università di Malaga, che terrà una lezione su “Persefone nella religione greca”, una divinità presente in Magna Grecia (si pensi ai pinakes

reggio-calabria_associazione-anassilaos_moneta-con-persefone_di-domenico-colella_foto-anassilaos

La speciale moneta con Kore (Persefone) realizzata da Domenico Colella per l’associazione culturale Anassilaos (foto anassilaos)

di Locri) quale protettrice dell’agricoltura e insieme divinità degli inferi, due aspetti che convivono nel racconto del suo rapimento da parte di Ade (Plutone), secondo quanto narrato nell’Inno a Demetra. Ade si innamorò di Persefone, figlia della dea Demetra; la rapì mentre, ancora fanciulla, giocava su un prato fiorito e la condusse sottoterra. La madre però non si rassegnò alla scomparsa della figlia e si mise a cercarla ovunque. La ritrovò agli inferi e non potendo riaverla accettò un compromesso con Ade. Per sei mesi, nella stagione invernale, Persefone avrebbe dimorato all’Ade; negli altri sei mesi (primavera) sarebbe tornata a vivere con la madre. Si tratta di un mito che spiega l’alternarsi delle stagioni. Dopo i saluti dl direttore del MArRC Fabrizio Sudano e del presidente dell’associazione Anassilaos Stefano Iorfida, nella conversazione con Marta González González, introdotta da Amos Martino, responsabile Anassilaos, interverrà Mariangela Monaca, dell’università di Messina. Agli intervenuti sarà donata la speciale moneta con Kore (Persefone) realizzata da Domenico Colella.

Marta-González-González_università-di-malaga_foto-anassilaos

La prof.ssa Marta González González, ordinario di Filologia greca all’università di Malaga (foto anassilaos)

A Marta González González, nel corso dell’incontro, sarà consegnato il Premio Anassilaos 2024 per la Sezione “Megale Hellas” che segna l’avvio della 36,ma edizione della manifestazione, con la seguente motivazione: “Filologa attenta e sagace nella ricerca – come dimostra la ricca produzione scientifica – ha profuso impegno costante e passione nella valorizzazione della cultura classica intesa quale momento privilegiato di riflessione per comprendere le dinamiche della vita nel presente, rivolgendo i suoi interessi soprattutto alla tragedia greca, con particolare attenzione a Eschilo ed al tema del conflitto e della pace, di estrema attualità e alla poesia (Pindaro, Saffo, Nosside, Semonide), al corpus plutarcheo, alle credenze e rituali funerari, alle figure divine ed eroiche (Persefone, Atena, Ares, Afrodite; Achille, Elena) nonché agli studi di genere (misoginia e omofobia). Il suo lavoro riscuote interesse a livello internazionale e le sue ricerche costituiscono un imprescindibile punto di riferimento negli studi di settore”.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione degli Atti del convegno “Parchi Archeologici. Analisi e proposte”, tenutosi il 16 e 17 giugno 2022 all’università di Messina

reggio-calabria_archeologico_atti-convegno-parchi-archeologici-analisi-e-proposte_presentazione_locandinaMartedì 14 maggio 2024, alle 17.30, sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria presentazione degli Atti del convegno “Parchi Archeologici. Analisi e proposte”, tenutosi il 16 e 17 giugno 2022 all’università di Messina (vedi Parchi archeologici: un confronto storico Stato-Regione Siciliana: due giorni di convegno al rettorato dell’università di Messina a cura (e in memoria) del prof. Gioacchino La Torre, scomparso prematuramente pochi giorni fa | archeologiavocidalpassato). Il libro, a cura della storica dell’arte Silvia Mazza, edito dalla Fondazione Federico II, è dedicato alla memoria del prof. Gioacchino La Torre, ordinario di Archeologia Classica, di UniMe, che aveva curato insieme alla dott.ssa Mazza il convegno, venuto prematuramente a mancare appena qualche giorno prima dell’apertura dei lavori. Dopo l’introduzione del direttore del museo Fabrizio Sudano, interverranno con la curatrice Massimo Cultraro, direttore di ricerca, Cnr-Ispc Catania, istituto di Scienze del Patrimonio culturale; Alessandro Garrisi, presidente ANA, associazione nazionale Archeologi; Gabriella Tigano, direttore del parco archeologico di Naxos-Taormina e Fabrizio Mollo, associato di Archeologia classica, Dicam, che porterà anche il saluto della rettrice dell’università di Messina. La pubblicazione analizza la situazione dei parchi archeologici in Italia e in Sicilia in quattro sessioni dal taglio interdisciplinare: la prima dedicata all’Università e agli Istituti di ricerca, con una componente di archeologi, architetti, etno-antropologi, economisti e giuristi; due sessioni rispettivamente riservate alle esperienze statali e della Regione Siciliana e una destinata al parere delle associazioni.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti

reggio-calabria_archeologico_libro-la-scure-letterata-e-le-sue-peregrinazioni-dalla-calabria-al-british-museum_presentazione_locandinaPatrimonio culturale violato, depredato, occultato, trafugato. La storia dell’archeologia italiana è ricca di casi irrisolti. Giovedì 9 maggio 2024, alle 17, nella sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria presentazione del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti. Introduce Fabrizio Sudano, direttore del MArRC. Interviene Gino Famiglietti, già direttore generale del Mibac. Dialoga con l’autore Massimo Cultraro, direttore di ricerca dell’Ispc-Cnr di Catania. Ingresso gratuito fino all’esaurimento dei posti.

libro-la-scure-letterata-e-le-sue-peregrinazioni-dalla-calabria-al-british-museum_copertina

Copertina del libro “Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum” di Gino Famiglietti

Casi freddi. La “scure letterata” e le sue peregrinazioni: dalla Calabria al British Museum. Intorno alla metà dell’800 una “scure di bronzo, con greca iscrizione” viene rinvenuta in Calabria. L’importanza del reperto è notevole: addirittura, la sua restituzione grafica, pubblicata, insieme ad una dettagliata scheda di catalogo, su una nota rivista scientifica, è realizzata dal Primo disegnatore dei Reali Scavi di Pompei. In ragione del suo “merito”, la scure è quindi uno di quegli oggetti di cui, secondo le leggi dell’epoca, è proibita l’esportazione “fuori del regno”. E tuttavia, nel 1884, la scure viene venduta in asta a Parigi e viene acquistata da un emissario del British Museum. Ma come è arrivata la scure a Parigi? Fra i documenti ufficiali che la riguardano non c’è traccia di un eventuale permesso che ne abbia potuto consentire la legittima uscita dal territorio italiano. Eppure, l’indifferenza degli apparati amministrativi rispetto alla strana vicenda perdura nel tempo, nonostante le ripetute richieste di chiarimenti che, in merito all’accaduto, vengono rivolte, da parlamentari di ogni estrazione politica, appartenenti tanto alle forze di maggioranza quanto a quelle di opposizione, ai governi di volta in volta in carica. Un frastornante silenzio, che dura da troppo tempo. Ci sarà un modo per trarre la vicenda dall’oblio in cui è stata confinata?