Pompei. Nell’Insula dei Casti Amanti, aperta al pubblico per visite dall’alto su passerelle sopraelevate, scoperti disegni di gladiatori realizzati da bambini prima dell’eruzione del Vesuvio. Zuchtriegel: “Ciò ci fa riflettere sull’esposizione a forme estreme di violenza, anche di bambini piccoli”

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Casa del Cenacolo colonnato a Pompei: Alberto Angela mostra i disegni a carboncino realizzatid a bambini (foto parco archeologico pompei)

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L’insula dei Casti Amanti a Pompei con le passerelle per una veduta dall’alto (foto parco archeologico pompei)

Il segno a carboncino è semplice, la resa delle persone è semplice, stilizzata, infantile, opera certamente di bambini, ma è il soggetto che apre a riflessioni: quei disegni rappresentano gladiatori e cacciatori: dipinti da bambini piccoli con il carboncino sui muri di un cortile di servizio, nella Casa del Cenacolo colonnato su via dell’Abbondanza a Pompei. La scoperta, illustrata in anteprima nello Speciale “Meraviglie” di Alberto Angela andato in onda su Rai1 (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2024/05/25/pompei-su-rai-1-speciale-di-meraviglie-su-pompei-le-nuove-scoperte-alberto-angela-accompagna-i-telespettatori-alla-scoperta-degli-ultimi-affascinanti-ritrovament/), è avvenuta nell’insula dei Casti Amanti nell’ambito di un progetto di restauro, scavo e accessibilità e che da oggi, 28 maggio 2024 è visitabile “dall’alto” grazie a un sistema di passerelle sospese (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2024/05/27/pompei-apre-al-pubblico-linsula-dei-casti-amanti-dal-28-maggio-un-percorso-sopraelevato-consentira-una-visione-inedita-dallalto-delle-strutture-e-del-cantiere-di-scavo-e-restauro/): qui il parco archeologico di Pompei è impegnato in un progetto di ricerca interdisciplinare per valorizzare i tanti dati nuovi.

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Casa del Cenacolo colonnato a Pompei: disegni a carboncino realizzatid a bambini. Si vede una mano e un gladiatore (foto parco archeologico pompei)

Questi disegni aiutano a capire meglio l’infanzia ai tempi degli antichi romani: l’esposizione a forme estreme di violenza, anche di bambini piccoli (si stima tra 5 e 7 anni), non sembra essere un problema solo dei giorni nostri, tra videogiochi e social media – con la differenza che nell’antichità il sangue sparso nell’arena era vero e che pochi ci vedevano un “problema”, con tutte le possibili ricadute sullo sviluppo psico-mentale dei bambini pompeiani.

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Casa del Cenacolo colonnato a Pompei: disegni a carboncino realizzatid a bambini. Si vedono gladiatori, cinghiali e rapace (foto parco archeologico pompei)

Come scrivono gli autori di un testo pubblicato oggi sull’E-Journal degli Scavi di Pompei https://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/, “Pompei ci offre la possibilità non solo di studiare le espressioni complesse di una civiltà antica, ma anche di entrare nei meccanismi di formazione e autoriproduzione che di generazione in generazione l’hanno tramandata e tramutata. È quasi come se potessimo gettare uno sguardo sull’inconscio dell’impero, sulla sua subcultura sommersa di cui parlano ancora le migliaia di graffiti e disegni a carboncino sui muri della città antica. A volte sono i più piccoli ad averci lasciato una traccia del loro percorso di formazione culturale e sentimentale. È questo il caso del cortile della Casa del Secondo Cenacolo Colonnato, dove nell’ambito di nuovi scavi finalizzati a una migliore fruizione e conservazione delle strutture emerse durante precedenti campagne di scavo (la facciata è stata scavata nel 1912, la parte retrostante tra il 1982 e il 2005), è stato possibile documentare una serie di disegni a carboncino sui muri di quello che doveva essere un cantiere in piena attività al momento dell’eruzione, con diversi ponteggi montati e pareti ancora da intonacare. Nonostante la sontuosa facciata dell’abitazione su Via dell’Abbondanza, il contesto sociale che si percepisce all’interno degli ambienti della casa è tutt’altro che agiato; anzi, si respira un’atmosfera di precarietà, in cui possiamo immaginare i bambini abbandonati a se stessi per intere giornate, mentre i genitori badavano ai loro affari. Non è certo il contesto in cui possiamo immaginare la presenza di schiavi pedagoghi o balie come nei palazzi dei ricchi, per esempio nell’antica domus di Giulio Polibio situata poco oltre”.

“Sembra lecito ipotizzare, sulla base della testimonianza letteraria”, scrive il direttore Gabriel Zuchtriegel, “che la presenza di bambini durante questi spettacoli fosse usuale. I disegni dalla Casa del Cenacolo Colonnato confermano questa ipotesi: quello che vediamo è una testimonianza diretta dell’incontro tra un’anima ancora infantile, molto ricettiva e piena di fantasia, e il crudele passatempo dell’epoca, che oltre a giochi gladiatori e cacce con gli animali, prevedeva anche la messa in scena di esecuzioni di criminali e schiavi, presumibilmente nell’intervallo (ludi meridiani) tra la venatio matutina e i ludi gladiatori del pomeriggio. Come accadeva ancora fino all’Ottocento anche in molti Paesi europei, a nessuno all’epoca sarebbe venuto in mente di impedire ai più piccoli l’accesso ai giochi e alle esecuzioni pubbliche, che dovevano servire anche da insegnamento di corretto comportamento sociale, in una società nella quale l’azione penale era cronicamente carente, a cominciare dalla mancanza di funzioni assimilabili a quelle del pubblico ministero e della polizia giudiziaria di oggi. L’impressione è, tuttavia, che in molti casi prevaleva il divertimento su ragionamenti di questo genere; tanto è vero che a partire dal II sec. d.C. pare che si sia sviluppato un vero e proprio ‘mercato’ di condannati a morte, i quali venivano comprati dai lanisti per essere inseriti negli spettacoli. Resta da chiedersi se, nel ricostruire la cultura classica nelle sue infinte sfaccettature, non bisognerebbe tenere maggiormente conto della precoce esposizione a forme estreme di violenza che emerge dal dossier archeologico, epigrafico e letterario. Diversi studi recenti hanno evidenziato un legame tra una precoce esposizione a immagini e film violenti e alti livelli di aggressività in età adolescenziale e adulta. Forse un giorno – conclude Zuchtriegel – saremo in grado di comprendere quanto questi fenomeni abbiano impattato sulla società romana di duemila anni fa. Anche per questo si auspica che il dialogo tra antichistica e psicologia riprenda con nuova linfa, sperando che il presente contributo possa essere un piccolo spunto di lavoro in tal senso”.

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Casa dei Pittori al lavoro a Pompei: quadretto singolare con la rappresentazione di un piccolo bambino incappucciato e mantello di viaggiatore (foto parco archeologico pompei)

Oltre ai disegni dei bambini, per il cui studio il Parco ha avviato una collaborazione con il dipartimento di Neuropsichiatria infantile dell’università “Federico II” a Napoli, sono stati documentati i resti di due vittime, una donna e un uomo, morti nei lapilli del Vesuvio davanti al portone chiuso della Casa dei Pittori al lavoro (chiamata così in virtù del fatto che si stava ridipingendo al momento dell’eruzione); all’interno della casa, è venuto alla luce un piccolo cubicolo (“camera da letto”), allestito come studiolo in prossimità del tablinum (sala di ricevimento) della casa. Tra le scene mitologiche un quadretto singolare, senza confronti del repertorio vesuviano, con la rappresentazione di un piccolo bambino incappucciato, forse un figlio deceduto dei proprietari.

Da oggi 28 maggio 2024 – come si diceva – è possibile accedere al cantiere tutti i giorni dalle 10.30 alle 18, attraverso un percorso che, interamente “accessibile”, va ad implementare l’itinerario senza barriere architettoniche “Pompei per Tutti”, e include un elevatore per il raggiungimento delle passerelle sospese anche ai diversamente abili. Il percorso dall’alto consentirà una visione innovativa e globale dell’intera insula, nonché dell’architettura delle case romane con l’alternarsi di ambienti vari adibiti ad usi diversi, dal produttivo al commerciale all’abitativo, oltre che dell’attività di cantiere in atto, nell’ottica di una rinnovata e migliore fruizione al pubblico. L’ingresso, da via dell’Abbondanza, sarà contingentato allo scopo di garantire un’ottimale accessibilità e fruizione in sicurezza del percorso, anche in considerazione delle attività in essere al livello archeologico.

“Periodicamente e sempre di più, Pompei ci rivela nuove scoperte meravigliose e si conferma uno straordinario scrigno di tesori”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Ecco perché noi in legge di bilancio abbiamo espressamente rifinanziato gli scavi a Pompei, dove adesso sono attivi tantissimi cantieri, che giorno dopo giorno portano all’attenzione generale nuove meraviglie. Dopo la conclusione del Grande Progetto Pompei noi vogliamo dare un assetto organico, un assetto stabile a questo meraviglioso sito che ogni giorno fa registrare decine di migliaia di visitatori”.

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Il percorso sopraelevato nell’Insula dei Casti Amanti a Pompei è inserita nell’itinerario senza barriere architettoniche “Pompei per Tutti” (foto parco archeologico pompei)

“Con l’itinerario di visita facilitato Pompei per tutti, avviato nel 2016 e da allora oggetto di progressive implementazioni e sviluppi, nonché con le nuove campagne di scavo che negli ultimi anni hanno regalato al mondo incredibili sorprese, è stato inaugurato un nuovo approccio, inclusivo e coinvolgente, alla valorizzazione del sito”, aggiunge il direttore generale dei Musei, Massimo Osanna. “L’apertura di oggi, traguardo di un cantiere complesso e importante, avviato in seno al Grande Progetto Pompei, appare in questo senso assai significativa. Offre infatti il valore aggiunto dell’accessibilità e della piena inclusione di tutti i visitatori, anche rispetto a tutte quelle attività dietro le quinte, quali gli interventi di scavo e restauro propri di un cantiere, che sono rese visibili a tutti senza barriere”.

 

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Una risposta a “Pompei. Nell’Insula dei Casti Amanti, aperta al pubblico per visite dall’alto su passerelle sopraelevate, scoperti disegni di gladiatori realizzati da bambini prima dell’eruzione del Vesuvio. Zuchtriegel: “Ciò ci fa riflettere sull’esposizione a forme estreme di violenza, anche di bambini piccoli””

  1. Avatar di italinabacciga
    italinabacciga dice :

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