Al Muciv di Roma-Eur presentazione nazionale dell’ambizioso progetto “Longobardi in vetrina. Scambi e condivisioni tra musei per valorizzare il patrimonio longobardo”, quindici mostre su sette aspetti della cultura del popolo longobardo, che si configurano come la prima grande mostra diffusa a livello nazionale

Fibula aurea a disco, tipica della produzione artistica dei longobardi
Quindici mostre su sette aspetti diversi della cultura del popolo longobardo: ecco l’ambizioso progetto “Longobardi in vetrina. Scambi e condivisioni tra musei per valorizzare il patrimonio longobardo”, realizzato e coordinato dall’Associazione Italia Langobardorum, struttura di gestione del sito UNESCO “Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d. C.)”, che gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ed ha ottenuto il contributo della Legge MIBAC 77/2006, dedicata ai siti UNESCO italiani. Martedì 29 gennaio 2019, alle 11.30, nella sala conferenze del Museo delle Civiltà – museo Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma-Eur, ci sarà la presentazione nazionale del progetto, cui seguirà la visita al museo dell’Alto Medioevo delle due mostre “L’ideale guerriero” e “L’intelligenza nelle mani. Produzione artigianale e tecniche di lavorazione in età longobarda”, curate dallo stesso Mame, in collaborazione con il museo del Ducato di Spoleto e il museo di Santa Giulia di Brescia, per approfondire due temi: la figura del guerriero longobardo e i saperi tecnico-produttivi di questo popolo, attraverso lo scambio di reperti. Il progetto si configura come la prima grande mostra a livello nazionale dedicata al popolo longobardo, la più grande per estensione e coinvolgimento di istituzioni e di patrimonio archeologico. Obiettivo dell’iniziativa è la diffusione della conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle realtà museali presenti nei sette complessi monumentali, parte integrante del sito UNESCO, ma anche di quelli espressione dei territori coinvolti dal passaggio dei Longobardi. “Il progetto “Longobardi in vetrina” – spiegano i promotori – nasce infatti dalla volontà di far conoscere e dialogare i musei, che ciascuno dei sette luoghi della rete del sito seriale (Cividale del Friuli, Brescia, Castelseprio-Torba, Spoleto, Campello sul Clitunno, Benevento, Monte Sant’Angelo) con altri musei nazionali non appartenenti alla rete ma dotati di una sezione longobarda o altomedievale”.

Dettaglio della sepoltura di un cavallo e due cani nella necropoli longobarda dell’Ortaia a Povegliano Veronese (foto Graziano Tavan)
La collaborazione e la sinergia tra i musei sono favorite da scambi temporanei di reperti, articolati in esposizioni tematiche, tra i 6 musei della rete del sito UNESCO (museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli (Ud), l’antiquarium di Castelseprio (Va), il museo di Santa Giulia di Brescia, il museo nazionale del Ducato di Spoleto (Pg), il museo Diocesano di Benevento, i musei TECUM di Monte Sant’Angelo, Fg) il tempietto di Campello sul Clitunno (Pg), e altri musei presenti sul territorio nazionale: antiquarium di Spilamberto (Mo), museo Archeologico di Povegliano Veronese (Vr), civico museo Archeologico di Milano, museo delle Civiltà-museo dell’Alto Medioevo di Roma-Eur, biblioteca Capitolare di Benevento, musei Reali di Torino-museo di Antichità. Gli scambi tra i musei, le mostre temporanee e le attività culturali di supporto sono potenziate anche da una mostra virtuale online realizzata con MOVIO e da un catalogo unico, caratterizzando questo progetto come la prima mostra diffusa a livello nazionale, intesa come insieme di mostre sulla cultura Longobarda; la più grande per estensione territoriale e coinvolgimento di istituzioni e di patrimonio storico-archeologico.
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)





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