Festa dei Musei 2018 dedicata ai “Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovi pubblici”. Al Muciv di Roma Eur visite guidate nelle tre sedi. Venerdì “Per terra e per mare” lo staff racconta sei oggetti straordinari per ripercorrere i viaggi e gli spostamenti dell’uomo fra epoche e continenti diversi
In occasione della terza edizione della Festa dei Musei 2018 dedicata al tema “Musei iperconnessi: nuovi approcci, nuovi pubblici” e della Notte europea dei Musei 2018 il Museo delle Civiltà di Roma Eur nel week end 19-20 maggio 2018 propone una serie di visite guidate alle collezioni nelle sue diverse sedi dell’Eur. Museo preistorico etnografico “Luigi Pigorini”: ore 19.30, visita guidata alle collezioni africane a cura di Gaia Delpino; 20.30, visita guidata all’esposizione sullo scavo neolitico del villaggio subacqueo de “La Marmotta”, a cura di Mario Mineo; 21, visita guidata alle collezioni del museo d’arte orientale “G.Tucci, a cura di Gabriella Manna. Museo delle arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria”: ore 19, visita guidata alle collezioni del museo, a cura di Francesco Aquilanti; 20, visita guidata agli apparati decorativi del Palazzo delle Tradizioni popolari e del palazzo delle Scienze, a cura di Anna Sicurezza; 21, visita guidata alle collezioni del museo, a cura di Marisa Iori. Museo dell’alto medioevo “Alessandra Vaccaro”: ore 21, visita guidata alle collezioni del museo, a cura di Ilenia Bove.

Cartolina con il carro da vino della campagna romana: un esemplare è al museo delle Arti e delle tradizioni popolari a Roma Eur
Lo staff del MuCiv racconta … “Per terra e per mare”: sei oggetti straordinari per ripercorrere i viaggi e gli spostamenti dell’uomo fra epoche e continenti diversi. Visita guidata tematica, venerdì 18 maggio 2018, alle 16.30. Biglietto ridotto: 5 euro. “Carro da vino della campagna romana”: è il primo dei sei oggetti straordinari, si trova al museo delle Arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria”, piano terra, dove si illustrano i sistemi di trasporto. “All’arba quanno spunta er sole d’oro … me sento n’armonia qui drento ar petto e tutt’allegro monto sur caretto” così cantava il carrettiere che giungeva a Roma con il suo carico di botti di vino. Accompagnato da un fedele cagnolino, riparato dalla cappotta aveva viaggiato tutta la notte per rifornire le osterie della città con il vino dei Castelli. Con “Camminando … camminando … l’Uomo è arrivato in [quasi] tutto il mondo. Le orme di Laetoli e altre storie” si passa al secondo piano del museo Preistorico etnografico “Luigi Pigorini”. Dalla sua prima comparsa in Africa, Homo sapiens, raggiunge in “poco” tempo gli altri continenti. Vi giunge camminando, su due piedi, un modo altamente efficiente, e certamente ecosostenibile, per la percorrenza di lunghe distanze. L’andatura bipede ha una storia molto più antica della nostra specie, anzi possiamo dire che è un carattere che condividiamo con tutti i nostri antenati. Le orme di Laetoli (esposte al Pigorini) sono una importante e “parlante” testimonianza di questa modalità di locomozione. Furono trovate in Tanzania e risalgono a circa 3.7 milioni di anni fa. Vengono attribuite ad un gruppo di Australopitechi (Australopithecus afarensis, la specie di cui fa parte anche Lucy) che si muovevano insieme affondando i piedi su un terreno ricoperto di cenere bagnata che si è poi solidificata, “catturando” in modo indelebile il loro passaggio.

Una delle cinque piroghe monossili, rinvenute nel sito neolitico sommerso in località “La Marmotta” presso Anguillara Sabazia nelle acque del lago di Bracciano
Sempre al secondo piano del museo Preistorico etnografico “Luigi Pigorini”, la terza tappa: “Le piroghe della Marmotta. Spostarsi sull’acqua, migrare, colonizzare”. Una delle principali vie di locomozione per spostarsi, migrare, viaggiare nell’antichità, è stata l’acqua dei fiumi, dei laghi e dei mari. La testimonianza archeologica più antica, a nostra disposizione, di questi spostamenti è il ritrovamento di cinque piroghe monossili, rinvenute nel sito neolitico sommerso in località “La Marmotta” presso Anguillara Sabazia nelle acque del lago di Bracciano. La copia 1:1 della prima di queste piroghe, la “Marmotta1”, ha dimostrato di potere affrontare la navigazione più impegnativa, quella per mare. Partendo da Milazzo in Sicilia è stata in grado di navigare anche su ampi tratti di mare aperto alla media oraria di 4 km ora, arrivando, infine, con un tratto di navigazione in Oceano Atlantico, a Lisbona in Portogallo dopo ben 800 km di navigazione nel mediterraneo. La quarta tappa ci porta nella sala Oceania al primo piano del “Pigorini” dove c’è “Sopakarina. Una canoa dell’Oceania”. Osservando le stelle, il Sole, la Luna, le correnti marine, gli uccelli e i venti, i popoli del Pacifico colonizzarono l’Oceania con le proprie imbarcazioni. In questo percorso parleremo della canoa Sopakarina esposta nel nostro museo e usata durante la celebrazione del rito Kula per spostarsi di isola in isola nell’arcipelago Kiriwina unendo in un rapporto di scambi cerimoniali le comunità locali. Passando nella sala America, sempre al primo piano del “Pigorini”, troviamo per la quinta tappa il “Cesto da trasporto nel bacino dell’Orinoco e dell’Amazzonia”. Per trasportare tutti i prodotti ricavati nella foresta tropicale le donne yanomami confezionano particolari ceste che poi portano sulle spalle assicurandone la cinghia sulla fronte. Il cesto è un prolungamento del loro corpo e del loro sé, e come tale, riceve lo stesso motivo pittorico che ne decora la pelle.
L’ultima tappa ci porta al museo dell’Alto medioevo “Alessandra Vaccaro”, sala Castel Trosino, dove possiamo ammirare “Due staffe longobarde”. Da quando l’uomo ha iniziato ad addomesticare i cavalli – circa dal VI millennio a.C. – questo animale è rimasto presente in molti ambiti della vita umana. Nel corso del tempo l’uomo ha ideato equipaggiamenti per cavalcare via via sempre più sofisticati allo scopo di rendere l’uso del cavallo sicuro, confortevole e perfettamente rispondente ai diversi scopi cui l’animale fu destinato: di lavoro, bellici, agricoli, ricreativi, sportivi. Tra le invenzioni che hanno segnato una svolta epocale tanto nell’impiego del cavallo quanto nella locomozione umana rientra senza dubbio quella delle staffe metalliche, destinate all’appoggio del piede.
Giornate Europee del Patrimonio 2016. A Roma si presenta il “nuovo” museo delle Civiltà, composto da quattro musei nazionali: il Preistorico Etnografico “Pigorini”, le Arti e Tradizioni Popolari, l’Alto Medioevo, l’Arte orientale “Tucci”
Le Giornate Europee del Patrimonio, 24-25 settembre 2016, oltre all’ingresso prolungato con biglietto ridotto a 1 euro per la sera di sabato 24 settembre, a Roma saranno l’’occasione per far conoscere il “nuovo” Museo delle Civiltà attraverso una serie di iniziative focalizzate sul patrimonio conservato dai singoli musei ora unificati e promuovere con attività straordinarie aspetti e collezioni poco conosciute. Da settembre 2016, infatti, in un complesso piano di riforma e riassetto delle strutture del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, voluto dal ministro Dario Franceschini, è nato a Roma il Museo delle Civiltà. La sua istituzione ha permesso di raggruppare in un unico organismo quattro importanti musei nazionali: il museo nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”, il museo nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, il museo nazionale dell’Alto Medioevo, situati nella parte monumentale del quartiere EUR e il museo nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”, ancora nella sua storica sede di Palazzo Brancaccio. L’istituzione di questo importante luogo della cultura consentirà di gestire, valorizzare e promuovere in modo unificato e innovativo collezioni archeologiche ed etnografiche uniche in Italia. Sarà il modo per poter diffondere ad un pubblico sempre più vasto quei settori del nostro patrimonio ritenuti fino ad oggi di interesse esclusivo di specialisti e appassionati. Ecco il programma delle Giornate Europee del Patrimonio 2016.
SABATO 24 SETTEMBRE
Museo nazionale Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”. Alle 18, “Dialogo con un sasso che diventa Venere” liberamente tratto dal racconto semifantastico “La Venere in Viaggio” di Alessandra Serges e Maria Rita De Giorgio. Un dialogo inusuale condotto dalla stessa artista, che ci trasporta per un breve istante in un mondo lontano, cui possiamo accedere solo giocando con la fantasia: un’intervista “impossibile” con la Venere di Savignano, celebre statuetta paleolitica conservata al museo Pigorini (con replica nella sala conferenze del museo civico Archeologico Lavinium di Pomezia (Roma) domenica 25 settembre alle 16.30. Sempre alle 18, inaugurazione della mostra “Lascio il Giappone a malincuore …” Enrico Hillyer Giglioli e il viaggio della Magenta, per ricordare i 150 anni delle relazioni commerciali tra Italia e Giappone sono esposti gli oggetti raccolti da Enrico H. Giglioli a Yokohama nel 1866, legati al mondo dei samurai, e una misteriosa figura antropomorfa, esibita nei carnevali misemono in uso nel Giappone nel XVIII e XIX secolo. I materiali sono accompagnati e contestualizzati dalle fotografie all’albumina colorate a mano realizzate da Felice Beato e Shimooka Renjō, uno dei primi fotografi professionisti giapponesi.
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. Dalle 11 “Il merletto, l’arte gentile”, esposizione e dimostrazioni pratiche di realizzazioni al tombolo: tradizione e attualità di un’antica arte popolare che ha attraversato i secoli e rappresenta ancora oggi, per alcune comunità del nostro Paese, una produzione tradizionale che è parte integrante del nostro patrimonio culturale. Alle 20, “A memoria d’uomo”, film documentario sul museo nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, di Francesco De Melis con Patrizia Giancotti e Renato Marotta, Italia, 2015 (27’), presentato per la prima volta al pubblico romano (replica alle 21 di sabato e proiezione non-stop domenica dalle 14).
DOMENICA 25 SETTEMBRE
Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari. Alle 11, fantasmagorico spettacolo per grandi e piccini del Teatro dei piedi di Laura Kibel, in “Va’ dove ti porta il piede”, una rappresentazione che ha incantato il pubblico di tutto il mondo grazie ad una tecnica originale e sorprendente. Piedi, mani e ginocchia dell’artista si vestono e si trasformano in personaggi umani, burattini in carne ed ossa, che amano, soffrono, lottano, divertono e commuovono. Tutto sull’onda della grande tradizione del teatro di figura coltivata storicamente dal Museo e delle sue rare collezioni di burattini e marionette. Alle 16,30, la parata degli “Sbandieratori dei Rioni di Cori” che si esibiranno nello spazio antistante i musei compresi nel museo delle Civiltà, in piazza Marconi all’EUR, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della fondazione dello storico gruppo ed a festeggiare e promuovere con il quartiere e la città di Roma la creazione del nuovo Museo. Chiuderà la giornata, alle 17.30, il laboratorio gratuito per bambini (5-12 anni) “La mia bandiera”: laboratorio creativo ispirato alle bandiere del mondo che si terrà nell’Atelier dei bambini del museo nazionale Arti e Tradizioni Popolari e nel quale ogni bambino realizzerà la propria bandiera, creando il simbolismo dell’insegna per il vessillo di un suo proprio clan, della propria famiglia, ispirandosi alle mille forme, colori ed elementi della tradizione.
Museo nazionale dell’Alto Medioevo. Alle 17, “L’archeologia e l’Argentina”, incontro con gli archeologici argentini Carlos Landa e Nicolas Ciarlo che presentano, con Edoardo Schina, “Revista de las investigaciones arqueológicas en Argentina: desde el poblamiento temprano a la conformacion del Estado-Nacion”.
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