Frascati. Al centro ricerche dell’Enea il workshop “Ricerca sviluppo e applicazioni per i Beni Culturali. Dai risultati del progetto VADUS alle future collaborazioni”: due giorni di confronti

Rilevazioni degli operatori per il progetto VADUS (foto enea)
A chiusura del progetto VADUS per la fruizione virtuale 3D di Beni Culturali non accessibili, ma anche soluzioni innovative come microrganismi per il biorestauro di opere quali la “Madonna del Parto” del Sansovino, dalle 9 del 9 maggio alle 17 del 10 maggio 2023 il laboratorio FSN-TECFIS-DIM organizza al Centro Ricerche ENEA di Frascati “Ricerca, sviluppo e applicazioni per i Beni Culturali. Dai risultati del progetto VADUS alle future collaborazioni”, in cui saranno presentate le attività svolte e i risultati raggiunti nell’ambito del progetto. Il Workshop intende compiere, invitando gli stakeholder del settore, un’operazione di diffusione delle attività che ENEA svolge nel campo dei Beni Culturali, e, allo stesso tempo, offrire l’opportunità di un confronto delle competenze presenti nei vari Dipartimenti/Divisioni ENEA sulla tematica dei Beni Culturali, a favore di un processo di comunicazione e collaborazione interno. Tra le ricadute aspettate c’è quella di avviare un’azione sinergica per la predisposizione di nuove proposte progettuali competitive a livello nazionale ed europeo. Interverranno, tra gli altri, Enrico Ferraris, curatore del museo Egizio di Torino, Valentino Nizzo, direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, insieme ad altri esperti, ricercatori e rappresentanti di musei, soprintendenze, istituzioni culturali e piccole e medie imprese. La partecipazione all’evento è su invito.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia la tavola rotonda, in presenza e on line, “Un frammento alla volta” partendo dal libro di Marcella Frangipane (università la Sapienza) “Un frammento alla volta. Dieci lezioni dall’archeologia” (Il Mulino)
Gli oggetti hanno un’anima e una storia che passa attraverso le mani degli artigiani che li hanno forgiati e di coloro che li hanno usati. Ecco il senso dell’archeologia: far parlare il tempo attraverso le cose, per ricostruire l’impossibile fotografia del passato. Venerdì 5 maggio 2023, alle 17, nella sala Fortuna del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia si discuterà di frammenti di vita quotidiana, tracce di rituali religiosi, di attività economiche e di relazioni tra persone e con l’ambiente a partire dal libro “Un frammento alla volta. Dieci lezioni dall’archeologia” (Il Mulino) di Marcella Frangipane. Ingresso gratuito in sala Fortuna fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni: relazioniesterne@mulino.it. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sul canale Etruschannel al seguente link: https://bit.ly/3oXKPfP. Introduce Valentino Nizzo, direttore museo ETRU. Modera Romina Laurito, archeologa museo ETRU. Intervengono assieme all’autrice: Francesca Balossi Restelli, professore ordinario in Preistoria e Protostoria del Vicino Oriente – Sapienza Università di Roma; Lucia Mori, professore associato in Storia del Vicino Oriente antico – Università Sapienza di Roma; Davide Nadali, professore associato in Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente – Sapienza Università di Roma; Gian Maria Di Nocera, professore associato in Paletnologia – Università della Tuscia di Viterbo; Sara De Angelis, funzionario archeologo – Direzione regionale Musei del Lazio.

Copertina del libro “Un frammento alla volta. Dieci lezioni dall’archeologia” (Il Mulino) di Marcella Frangipane
Un frammento alla volta. Dieci lezioni dall’archeologia. Frammenti di vita quotidiana, tracce di rituali religiosi, di attività economiche e di relazioni tra persone e con l’ambiente: gli oggetti portano il segno di quanto avvenuto nel tempo in cui furono creati e delle loro funzioni all’interno della comunità. Come schegge di uno specchio ci restituiscono l’immagine di quello che siamo stati e ci aiutano a dar forma al passato. Per riannodare i fili di questi mondi lontani e poco riconoscibili è necessario un lavoro lungo anni. Oltre quaranta sono quelli che Marcella Frangipane ha trascorso sul sito di Arslantepe in Anatolia, dove sorge il palazzo pubblico più antico del mondo: un viaggio nel tempo – che risale al V millennio a.C. e oltre – e nello spazio – esteso a tutto il territorio della Mezzaluna fertile – alla scoperta delle prime civiltà umane e di quei fenomeni politici e sociali che ancora regolano le nostre vite. Dieci lezioni dall’archeologia dei tempi più antichi per capire come siamo arrivati fin qui e come potrebbe essere il nostro domani.

L’archeologa Marcello Frangipane
Marcella Frangipane, accademica dei Lincei, socia della National Academy of Sciences degli Usa e della British Academy, docente di Archeologia preistorica e protostorica alla Sapienza. Ha diretto per trent’anni gli scavi sul sito di Arslantepe in Turchia, oggi incluso nelle liste del patrimonio Unesco.
Roma. Nuove esplorazioni degli ipogei segreti di Villa Giulia per capire il loro rapporto con l’Aqua Virgo che entrava in città in prossimità del Muro Torto

Esplorazione degli ipogei segreti di Villa Giulia a Roma (foto etru)

Esplorazione degli ipogei segreti di Villa Giulia a Roma (foto etru)
“Siamo tornati ad esplorare gli ipogei segreti di Villa Giulia”. Lo comunica il direttore del museo nazionale Etrusco, Valentino Nizzo. “A circa 6 metri di profondità per attraversare e mappare due cunicoli, percorsi anche a carponi laddove le dimensioni non superano i 40 centimetri di altezza. Le attività di studio e documentazione diella dottoressa Maria Elisa Amadasi e svolte nell’ambito della sua ricerca di dottorato in archeologia, sono tuttora in corso”.

Il gruppo dell’associazione Sotterranei di Roma impegnato nell’esplorazione degli ipogei segreti di Villa Giulia (foto etru)

Esplorazione degli ipogei segreti di Villa Giulia a Roma (foto etru)
Le esplorazioni sono state possibili grazie al supporto dell’associazione Sotterranei di Roma (presidente Marco Placidi) con il team composto da Dario Candela, Andrea Luzi, Silvia Biondi, Federico Bruschini, Ester Sacchetti, Cinzia Orazi. “L’obiettivo è riuscire a comprendere il percorso dei numerosi cunicoli che attraversano la villa, ritrovarne la funzione e il loro rapporto con l’Aqua Virgo, l’acquedotto Vergine che passando sotto il ninfeo di Villa Giulia, entrava in città in prossimità del Muro Torto”.
Firenze. Il film “L’anello di Grace” ha vinto il premio Firenze Archeofilm assegnato dal pubblico. Ecco tutti gli altri premi assegnati ai film presentati nell’edizione 2023

Sul palco studenti dell’università di Firenze e protagonisti alle premiazioni dell’edizione 2023 di Firenze Archeofilm (foto AV)
Sul palco del cinema La Compagnia di Firenze trova posto la giuria degli studenti dell’università di Firenze con Eugenio Giani presidente della Toscana, la rettrice Alessandra Petrucci e i docenti UniFi, Piero Pruneti e Giulia Pruneti per Archeologia Viva. È la foto di gruppo che domenica 5 marzo 2023 ha chiuso ufficialmente la quinta edizione di Firenze Archeofilm, il grande cinema che racconta la vicenda dell’Uomo, promosso da Archeologia Viva (Giunti editore) con il patrocinio e la collaborazione dell’università di Firenze e la partecipazione del museo e istituto fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”: il film “L’anello di Grace” ha conquistato i favori del pubblico tra i 63 film in concorso, tra cui moltissime anteprime, provenienti da 16 nazioni diverse, presentati dal 1° al 5 marzo 2023 (vedi Firenze. Al via la quinta edizione di Firenze Archeofilm: per cinque giornate, dal 1° al 5 marzo 2023, mattino, pomeriggio e sera, il meglio della produzione mondiale sui temi di archeologia, arte e ambiente. Ecco il programma | archeologiavocidalpassato). Questi i premi assegnati, domenica 5 marzo 2023, a conclusione della rassegna: “Firenze Archeofilm” 2023 al film più votato dal pubblico; “Università di Firenze”; “Studenti UniFi” per il miglior cortometraggio; “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria Paolo Graziosi” al miglior film di archeologia preistorica; premio Archeologia Viva per la comunicazione del patrimonio.
PREMIO “FIRENZE ARCHEOFILM” 2023 al film più votato dal pubblico è stato assegnato al film “L’anello di Grace” di Dario Prosperini (Italia 2022, 66′), produzione Dario Prosperini, consulenza scientifica Valentino Nizzo, Adriana Emiliozzi: il film ha ottenuto un punteggio medio di 4,81/5, seguito da “Un luogo infinito. La Certosa di Firenze” (4,77/5), “Baia, la città sommersa” (4,66/5), “Firenze città d’acque” (4,58/5) e “I misteri della grotta Cosquer / The Mysteries of Cosquer Cave (4,53/5). “L’anello di Grace”: era il 1902 quando la famiglia Vannozzi decise di ampliare la propria casa colonica presso Monteleone di Spoleto. Quel cantiere a oltre 1000 metri di altitudine portò alla luce il “carro d’oro”, una biga etrusca unica al mondo su cui era raffigurato il ciclo completo della vita dell’eroe omerico Achille. Ma appena scoperto il reperto sparì misteriosamente nell’oblio. A nulla valsero le indagini di carabinieri, prefetti e alti funzionari del Ministero: la biga riapparve nel 1903 in una teca del Metropolitan Museum di New York.

Frame del film film “Uzbekistan, un viaggio senza tempo in Asia Centrale / Uzbekistan, a timeless journey in Central Asia” di Jivko Darakchiev
PREMIO “UNIVERSITÀ DI FIRENZE”. Giuria composta da tre docenti dell’università di Firenze: Federico Pierotti (docente di Storia del cinema), Silvia Pezzoli (docente di Scienze della comunicazione), Domenico Lo Vetro (docente di archeologia preistorica). Il premio è stato assegnato al film “Uzbekistan. Un viaggio senza tempo in Asia Centrale / Uzbekistan. A timeless journey in Central Asia” di Jivko Darakchiev (Francia 2022, 54’), produzione Sophie Goupil. Il film è un viaggio attraverso il lungo corridoio del tempo dove passato e presente s’incontrano. Un’avventura visiva attraverso la scoperta di eccezionali tesori archeologici e monumenti modellati nei secoli da mani persiane, arabe, greche o cinesi: una fusione unica, in mezzo alle steppe e ai deserti dell’Asia centrale, di civiltà e culture che hanno popolato questa mitica oasi sulle strade che collegano il Mediterraneo alla Cina. MOTIVAZIONE: “Uzbekistan dipinge, con rande forza evocativa, il quadro affascinante di una terra crocevia tra Oriente e Occidente, che ha visto interagire molte civiltà e culture, dando vita a una lunga trama intricata di storie, costumi e tradizioni. Attraverso un intreccio di immagini, suoni e voci che mette efficacemente in dialogo i diversi livelli di cronologia complessa, il film costruisce un filo prezioso che ci porta a conoscere i tesori e i monumenti del passato e, al contempo, a incontrare una dimensione quotidiana in cui il passato si perpetua nei decori, nei tessuti, nelle arti del presente, così come nei volti e nei costumi delle persone che abitano l’Uzbekistan”.
Menzione speciale al film “Persepolis – Chicago” di Orod Attarpour (Iran 2021, 40’), produzione Sima film center: “Persepolis – Chicago racconta gli scavi di Persepoli e l’eccezionale ritrovamento di migliaia di tavolette achemenidi che furono date in prestito e trasferite all’università di Chicago nel 1937, per essere restaurate e decifrate, e a oggi non ancora restituite. Le successive vicende legate alla richiesta di restituzione delle tavolette da parte del governo iraniano sono presentate con una narrazione coinvolgente, grazie al serrato sovrapporsi di immagini attuali e di repertorio accompagnate dal racconto appassionato di un illustre studioso iraniano”.

Frame del film “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab / Mamody, the last baobab digger” di Cyrille Cornu
Menzione speciale al film “Mamody, l’ultimo scavatore di baobab / Mamody, the last baobab digger” di Cyrille Cornu (Francia 2022, 48’), produzione Cyrille Cornu: “Il film cattura la bellezza della natura del Madagascar e, allo stesso tempo, documenta le difficoltà quotidiane delle persone che abitano nel villaggio di Ampotaka per far fronte alla mancanza di acqua. Il documentario, realizzato con stile sobrio ed elegante, ci invita a riflettere sul tema universale della sostenibilità ambientale e sulla necessità di una gestione oculata delle risorse naturali”.
PREMIO “STUDENTI UNIFI” per il miglior cortometraggio è stato assegnato dalla giuria coordinata da Diego Brugnoni al film “Le Pietre e le Parole. Ritratto di Raniero Gnoli” di Adriano Aymonino, Silvia Davoli (Italia 2022, 20’), produzione Adriano Aymonino, Silvia Davoli. Intervista a Raniero Gnoli, massimo esperto di marmi colorati dell’antica Roma, autore del fondamentale testo “Marmora Romana” (1971), nonché studioso di sanscrito di fama mondiale. L’intervista ha luogo a Castel Giuliano, dove Gnoli risiede immerso in una Wunderkammer creata dalle sue stesse mani, dove Oriente e Occidente, passato e presente, dialogano all’insegna di un umanesimo di carattere globale.

Frame del film “Neanderthal, sulle orme di un’altra Umanità / Néandertal, dans les pas d’une autre Humanité” di David Geoffroy
PREMIO “MUSEO E ISTITUTO FIORENTINO DI PREISTORIA P. GRAZIOSI” al miglior film di archeologia preistorica è stato assegnato dalla giuria composta da Massimo Tarassi (storico, dirigente Cultura Provincia di Firenze, membro del CdA del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria), Domenico Lo Vetro (docente di archeologia preistorica), Fabio Martini (archeologo docente all’Università di Firenze e Presidente del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria) al film “Neanderthal. Sulle orme di un’altra Umanità / Néandertal. Dans les pas d’une autre Humanité” di David Geoffroy (Francia 2022, 52’), produzione Caroline Chassaing, Court-jus Production & France Télévisions, consulenza scientifica Dominique Cliquet, Bruno Maureille. MOTIVAZIONE: “Il film prende spunto dalla scoperta di un importante sito archeologico e dalla illustrazione del metodo di indagine per offrire, con grande rigore scientifico, una sintesi della presenza nello scenario culturale del Paleolitico di questo lontano cugino della specie Homo sapiens. Il pregio principale del filmato sta nel sapere rendere con un linguaggio chiaro e immediato, corredato da immagini eloquenti e suggestive, la complessità della vita dei neandertaliani, le conoscenze tecniche e il modo simbolico. L’argomento, molto vasto, è stato sintetizzato nei suoi aspetti principali con la capacità molto apprezzata di rendere accessibile al largo pubblico tematiche specialistiche”.
Menzione speciale al film “Arte paleolitica… La nostra storia” di Elisabetta Flor (Italia 2022, 20’), produzione MUSE / Museo delle Scienze di Trento. MOTIVAZIONE: “Il docufilm ha lo scopo di valorizzare il patrimonio figurativo paleolitico del Veneto e del Trentino, che comprende evidenze di grande valore europeo. La presentazione dei prodotti artistici avvicina il pubblico all’argomento con un linguaggio verbale e visuale semplice, immediato, efficace, con l’ausilio di sintetiche interviste a specialisti che garantiscono il rigore scientifico. Il ritmo è serrato e mantiene viva l’attenzione dello spettatore. È stato apprezzato il collegamento con la realtà ambientale recente che permette di collegare il fatto archeologico alla conoscenza e all’identità locale”.
Menzione speciale al film “La Grotte Cosquer: des origines à la surface” di Jean-Claude Pascal Flaccomio (Francia 2022, 52’), produzione Elsa Isoardi, consulenza scientifica Geneviève Pinçon. MOTIVAZIONE: “La Grotta Cosquer è un sito paleolitico francese inaccessibile in quanto oggi al di sotto del livello del mare. Il film, che permette di fruire di un patrimonio pittorico di altissima qualità, illustra con immagini e con riprese di grande professionalità non solo le pitture presenti sulle pareti della grotta ma documenta senza enfasi due aspetti fondamentali della valorizzazione: le difficoltà della ricerca in ambiente subacqueo e il progetto in atto di realizzazione di repliche di parti della grotta. Il film è un pregiato prodotto di sinergia tra linguaggio cinematografico efficace e illustrazione scientifica rigorosa e pienamente comprensibile ai non specialisti”.
La giuria ha anche segnalato il film “Memorie di un mondo sommerso” di Philippe Nicolet (Svizzera), produzione Palafittalp – NVP Nicolet Video Productions. MOTIVAZIONE: “Il patrimonio palafitticolo dell’Italia settentrionale e della Svizzera, già valorizzato dall’essere etichettato come patrimonio UNESCO, viene illustrato al largo pubblico attraverso alcuni siti esemplari, mostrando le difficoltà e le potenzialità di una particolare ricerca di archeologia preistorica sulla vita quotidiana di queste antiche popolazioni dell’arco alpino. È un prodotto di alta divulgazione che coniuga la qualità filmica con la semplicità e l’efficacia di una chiara esposizione scientifica”.
PREMIO “ARCHEOLOGIA VIVA” per la comunicazione del patrimonio è stato assegnato a:
Stéphane Millière per Gedeon Programmes.
Roma. “ALL’ETRUSCA. La scoperta della cultura materiale e visiva etrusca nell’Europa premoderna e moderna”: tre giorni convegno internazionale di studi promosso da Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, École française de Rome, museo nazionale Etrusco di Villa Giulia
“ALL’ETRUSCA. La scoperta della cultura materiale e visiva etrusca nell’Europa premoderna e moderna” è il titolo del convegno internazionale di studi promosso a Roma dal 23 al 25 febbraio 2023 da Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, École française de Rome, museo nazionale Etrusco di Villa Giulia con il patrocinio dell’istituto nazionale di Studi Etruschi ed Italici. Organizzatori: Ulf R. Hansson (Swedish Institute of Classical Studies in Rome), Julie Labregère (Université de Tours – CeTHiS), Christian Mazet (Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici). Comitato scientifico: Maurizio Harari (università di Pavia), Natacha Lubtchansky (université de Tours), Laura M. Michetti (Sapienza università di Roma), Valentino Nizzo (museo nazionale Etrusco di Villa Giulia), Ingrid D. Rowland (University of Notre Dame), Cornelia Weber-Lehmann (Ruhr-Universität Bochum). Il convegno internazionale “All’etrusca. La scoperta della cultura materiale e visiva etrusca nell’Europa pre-moderna e moderna” sviluppa una riflessione globale sull’impatto delle espressioni materiali e visive della civiltà etrusca, dalla sua scoperta nel XV secolo fino alla fine dell’Ottocento, quando l’etruscologia si affermò come disciplina archeologica. Saranno evidenziati diversi aspetti interdisciplinari di tale fenomeno, rivolgendo una particolare attenzione al suo impatto sulle espressioni culturali europee, come le arti e l’artigianato, l’architettura e l’arredamento, la letteratura e il pensiero politico, in un ampio spettro cronologico. Si tratterà così di rivalutare e definire meglio le caratteristiche della cultura materiale e visiva etrusca nel processo di ricezione artistica e culturale in epoca moderna, guardando specificamente allo status, ancora non ben definito, della “materialità” etrusca, cercando di evidenziare e, se necessario, abbandonare categorie storiografiche predeterminate.
PROGRAMMA 23 FEBBRAIO 2023, alla biblioteca dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, in via Omero 14. Alle 9, accoglienza e introduzione al convegno con Ulf R. Hansson, Julie Labregère, Christian Mazet. SEZIONE “Oggetti etruschi in scena”, presidente: Natacha Lubtchansky. Alle 9.30, Andrea Galdy “A Bargain as Bargaining Power: the Role of Etruscan Antiquities in the Collection of Cosimo I de‘ Medici”; 10.30, Susan Dixon “When the Etruscan gods were silent: a 17th-century interpretation of the Ripostiglio Bianchini”; 10.30, Laurent Haumesser “Le lit funéraire du guerrier de la collection Campana”. Dopo la pausa café, alle 11.30, Elena Pontelli “1892. Note d’Etruria a Rio Ralletta”; 12, Françoise Gaultier “La présentation des collections étrusques au Louvre entre le milieu du XIXe siècle et les années 1980”; 12.30, Stefano Bruni “La Chimera di Arezzo nell’immaginario del Secolo Breve”. Dopo la pausa pranzo, SEZIONE “Storie di collezioni e musei”, presidente: Ulf R. Hansson. Alle 14.30, Eliana Fileri “Non vantò mai Roma un Museo più ampio e copioso di vasi, simulacri e monumenti etruschi”. La collezione del cardinale Filippo Antonio Gualterio (1660-1728)”; 15, Daniela Williams “Un museo solo etrusco a Firenze? Pro e contra nel carteggio di Joseph Eckhel con Luigi Lanzi (1776)”; 15.30, Sabrina Batino “Etruscherie fiorentine a Perugia. Congetture su un enigmatico eroe con ascia dalla Villa del Colle del Cardinale”; 16, Gabriella Tassinari, Alessandra Magni “Collezionismo di gemme etrusche a Verona: la dattilioteca di Giacomo Verità”. Dopo la pausa café, SEZIONE “Letture e riproduzioni della pittura etrusca”, presidente: Cornelia Weber-Lehmann. Alle 17, Luca Di Franco, Silvio La Paglia “L’influenza dell’etruscheria nell’interpretazione delle pitture funerarie campane: un equivoco erudito dell’antiquaria napoletana tra Settecento e Ottocento”; 17.30, Rune Frederiksen “Presenting Reproductions of the Past: the history of the display of Etruscan Facsimiles in the Ny Carlsberg Glyptotek”; 18, presentazione del progetto ICAR 4D online http://icar.huma-num.fr/4D/ (Natacha Lubtchansky) e della collezione di acquarelli e lucidi Morani, con handling session all’archivio dell’ISVROMA (Astrid Capoferro, Gaia Gambari).
PROGRAMMA 24 FEBBRAIO 2023, nella Salle de conférence dell’École française de Rome, in piazza Navona 62. Alle 9, accoglienza con Ulf R. Hansson, Julie Labregère, Christian Mazet. Saluti di Nicolas Laubry e Giuseppe Sassatelli. SEZIONE “Storie di scavo ed oggetti in viaggio”, presidente: Christian Mazet. Alle 9.30, Micaela Lujan Capone “Nuove riflessioni su Domenico Venuti e il patrimonio etrusco delle collezioni borboniche”; 10, Simone Grosso “Tra scavo e dispersione. Meccanismi di vendita all’estero del materiale archeologico proveniente dagli Scavi Sermoneta a Caere”; 10.30 Marianna Craba “Pietro Manzi (1785-1839) erudito, collezionista e mercante di antichità etrusche nella Civitavecchia gentilizia dell’Ottocento”. Dopo la pausa café, SEZIONE “Falsi, pastiches e vicende del collezionismo”, presidente: Laura M. Michetti. Alle 11.30, Maria Stella Pacetti “Imitatio ed Aemulatio degli specchi etruschi tra XVIII e XIX sec.”; 12, Antonella Magagnini “Augusto Castellani e la collezione donata ai Musei Capitolini: preferire un cauto riserbo a pericolose informazioni”; 12.30, Hortense de Corneillan “Fashion victims ? Les vases d’Étrurie et leurs restaurations”. Dopo la pausa pranzo, SEZIONE “L’oggetto etrusco tra Scienze dell’antichità, arte e scopi politici”, presidente: Maurizio Harari. Alle 14.30, Julia Castiglione “Au-delà de la goffezza: écrire l’histoire matérielle des Toscani à Rome au début du XVIIe siècle”; 15, Massimiliano Di Fazio “Il (presunto) dualismo tra Etruschi e Italici nella storiografia italiana dell’Ottocento”; 15.30, Daniele Di Cola “Gustave Soulier: un contributo dimenticato alla teoria dell’empreinte étrusque nell’arte italiana”. Dopo la pausa café, SEZIONE “Sguardi incrociati dall’epigrafia alla letteratura”, presidente: Valentino Nizzo. Alle 16.30, Alberto Calderini, Riccardo Massarelli “Documentazione epigrafica etrusca nel XVI secolo. Il cortonese Tommaso Braccioli e i rapporti con Gubbio e Perugia”; 17, Enrico Benelli “L’arredo epigrafico del palazzo Bucelli a Montepulciano”; 17.30, Gennaro Ambrosino “Gli Etruschi nel Risorgimento: la rappresentazione di Viterbo nelle memorie archeologiche di Francesco Orioli”; 18, Marie-Laurence Haack “Amour étrusque de fin de siècle”; 18.30, Martina Piperno “Dante, the Etruscan: An Archeo-Biological Myth in Early 20th Century Italy”.
PROGRAMMA 25 FEBBRAIO 2023, in Sala della Fortuna del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, in piazzale di Villa Giulia 9. Alle 9, accoglienza con Ulf R. Hansson, Julie Labregère, Christian Mazet. Saluti: Valentino Nizzo. SEZIONE “Cultura visiva etrusca e rinnovo artistico”, presidente: Ingrid D. Rowland. Alle 9.15, Maurizio Harari “La Pallade Etrusca di Sandro Botticelli”; 9.45, Eline Verburg “Etruscans for All: Etruscan objects as an inspiration for decorative and industrial arts”; 10.15, Iefke Van Kampen “Gli Etruschi in Olanda: dall’Etrurische Salon agli Etruskische Gezangen”; 10.45, Marjatta Nielsen “Hetrurians and the North: in search for alternative models for an artistic idiom in the Nordic countries”; 11.15, Francesca Mermati “(Ri)costruire l’antico. L’attività di illustratore di Ezio Anichini tra studi etrusco-italici, arte nuova e suggestioni littorie”. Alle 11.45, conclusioni del convegno. Alle 12, visita della Collezione Castellani del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, a cura di Maria Paola Guidobaldi.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia dibattito a due voci “PER ERCOLE! Storie di un semi/dio (?) dell’Italia antica” con Gianluca De Sanctis (università della Tuscia) e Massimiliano Di Fazio (università di Pavia). In presenza e on line
Nell’ambito del ciclo di incontri “La Storia dietro alle storie. Le radici culturali del mito” il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ospita il dibattito a due voci “PER ERCOLE! Storie di un semi/dio (?) dell’Italia antica” a cura dell’Associazione italiana di Cultura classica, in collaborazione con il Museo e l’Istituto italiano per la Storia antica. Appuntamento martedì 24 gennaio 2023, alle 16.30, in presenza in sala della Fortuna al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo marcello.nobili@uniroma1.it. Sarà possibile seguire l’incontro in diretta sul canale YouTube ETRUSCHANNEL oppure sulla piattaforma ZOOM al seguente link: tinyurl.com/AICCROMA4 – ID 93304936260. Gianluca De Sanctis (università della Tuscia – Centro AMA) dialoga con Massimiliano Di Fazio (università di Pavia). Modera Valentino Nizzo (direttore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia).
Venerdì 21 aprile 2023, Maria Paola Guidobaldi, conservatrice delle collezioni del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, interviene alla presentazione del libro di Giuseppe Pennacchia dedicato al fondatore del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia: “Felice Barnabei. L’avventurosa esistenza dell’intraprendente abruzzese, antesignano nella lotta per la tutela dei beni culturali in Italia” (editore Verdone). Appuntamento con l’autore, alle 16, all’Archivio di Stato di Terni a Palazzo Mazzancolli in via Cavour 28. Introduce Letizia Salvatori, direttrice dell’Archivio di Stato. Coordina Gregorio Iannone, presidente dell’associazione Il Punto. Intervengono Maria Pia Guidobaldi su “Felice Barnabei e il sogno di Villa Giulia”, Marco Pacifici su “Il multiforme ingegno del conte Adolfo Cozza di Orvieto”, Maria Anna De Lucia su “L’ingegnere Raniero Mengarelli di Lugnano in Teverina”. Ricordiamo che proprio sul fondatore dell’Etru, a Villa Giulia è in corso la mostra “Felice Barnabei “Centum deinde centum”. Alle radici dell’archeologia nazionale” curata da Maria Paola Guidobaldi, Valentino Nizzo e Antonietta Simonelli.



Mercoledì 8 marzo 2023, Giornata internazionale della donna, su proposta del ministro della Cgiornata ultura, Gennaro Sangiuliano, l’ingresso per le donne in musei, parchi archeologici, complessi monumentali, castelli, ville e giardini storici e altri luoghi della cultura statali sarà gratuito. Numerose iniziative sono state organizzate per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata. Ecco qualcuna, da Nord a Sud.
CIVIDALE Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 un regalo Speciale per donne Speciali: ingresso gratuito con la possibilità di usufruire di due visite guidate: alle 10.30 e alle 16.
ALTINO Al museo Archeologico nazionale oltre all’ingresso gratuito per le donne durante tutta la giornata, sono in programma importanti novità: alle 17, sarà inaugurata la nuova sala conferenze, alla presenza della direttrice Marianna Bressan, del sindaco del Comune di Quarto d’Altino Claudio Grosso e di Cristina Gasparini, assessore alla cultura del Comune di Quarto d’Altino. Per l’occasione è prevista una conferenza di Francesca Ghedini, professoressa emerita di Archeologia classica all’università di Padova, dal titolo: “Donne di potere nella Roma Imperiale”. Seguirà un brindisi a cura del Comune di Quarto d’Altino e della Pro loco di Quarto d’Altino. L’evento, su prenotazione, è gratuito per le donne e gli abbonati, mentre è incluso nel biglietto d’ingresso per tutti gli altri. Info: drm-ven.museoaltino@cultura.gov.it | 0422789443.
RAVENNA Al Museo Classis: la fortuna è donna? In occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo 2023, ingresso ridotto per tutte le donne al Museo Classis. Inoltre, alle 16, RavennAntica propone la conversazione “… tutto l’oro ch’è sotto la luna: la fortuna è donna?”: protagoniste Letizia Lodi, direttrice del museo nazionale di Ravenna, e Francesca Masi, direttrice della Fondazione RavennAntica. Partendo dai versi di Dante Alighieri, si affronteranno alcune riflessioni sul legame che intercorre tra il fato e le figure femminili, sia analizzando le vicende di alcune celebri eroine della storia sia attraverso i reperti contenuti in museo, a partire dal volto della Tyche, la personificazione della dea Fortuna, divinità che garantiva la floridezza di una città e il suo destino, rinvenuta negli scavi dell’area di Classe e divenuta il simbolo di Ravenna. Conversazione ad ingresso libero. Prenotazione consigliata: tel. 0544 473717 (tutti i giorni 10 – 17).
ROMA CAPITALE Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della Donna, tante le iniziative della Sovrintendenza Capitolina dedicate alla valorizzazione del talento femminile nell’arte e nella cultura e alle protagoniste della vita culturale e sociale della città lungo le vie, nei musei e nei siti archeologici. Appuntamenti anche con traduzione in Lingua dei segni italiana – LIS. La visita al museo della Repubblica Romana mette in scena le figure femminili che svolsero un ruolo di primo piano nella difesa di Roma nel 1849. Ai Musei Capitolini sono di scena figure di donne, sante, eroine e dee, dai capolavori della Pinacoteca Capitolina. Di grande suggestione anche le vicende di alcune donne tra Medioevo ed epoca barocca, rievocate con una passeggiata ai Fori Imperiali, mentre nella Galleria d’Arte Moderna si svolge un appassionante storytelling sui corpi e i volti delle donne che emergono dalle esposizioni in corso; il Museo della Scuola Romana di Villa Torlonia omaggia le artiste che hanno rinnovato l’ambiente culturale romano interbellico e al Museo Napoleonico sono di scena le numerose figure femminili che popolano l’immaginario visivo del museo stesso. Ancora, alla Centrale Montemartini le opere di arte antica raccontano di donne comuni e di principesse, imperatrici e dee, mentre l’incontro al Museo delle Mura è dedicato alla Spiritualità e devozione femminile nelle Mura Aureliane, luogo dove furono assicurati, con la diffusione del Cristianesimo, spazi devozionali, in particolare proprio per le donne. Infine, al Museo di Roma è rievocata la figura della poetessa e femminista ante litteram del Settecento, Petronilla Paolini. Nel ricco programma non mancano itinerari per le vie della città: “Come diventare donne rispettabili”, sul ruolo sociale della donna nel passato attraverso un percorso nell’area del Campo Marzio, mentre “Donne tra mito e realtà” a S. Urbano alla Caffarella si concentra su alcune figure che hanno lasciato traccia nella storia del tempio antico, poi trasformato in chiesa. Il percorso “Street art a San Lorenzo: tra Resistenza e diritti civili” pone, invece, l’attenzione sulle principali opere di Street art nello storico quartiere, raccontandone la storia e l’identità attraverso temi quali la Resistenza, l’accoglienza, la solidarietà e i diritti civili. Infine, appuntamento a piazza di Porta Capena per “Egeria e le altre ninfe” che secondo gli antichi abitavano l’area e nel rione Campo Marzio, Meretrici, partorienti, mammane e modelle, una passeggiata per ripercorrere la storia attraverso le vicende delle figure femminili tra il XVI e il XIX secolo.
ROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO In occasione della Giornata Internazionale della Donna l’ingresso al Parco archeologico del Colosseo è gratuito per tutte le donne con prenotazione del biglietto gratuito senza costi aggiuntivi sul sito del concessionario
Inoltre, mercoledì 8 marzo 2023, alle 11, la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Non è un Paese per madri” di Alessandra Minello (Editori Laterza). Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Alessandra Minello, università di Padova; Giulia Pedrucci, università di Verona; Stefania Solare, UNICEF Italia, Coordinatrice programma “Insieme per l’allattamento”. Modera Maria Lombardi, Il Messaggero. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite
ROMA / MUSEO DI VILLA GIULIA Mercoledì 8 marzo 2023, in occasione della Giornata internazionale della donna, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia l’ingresso per le donne sarà gratuito. Inoltre, alle 11, visita guidata speciale “QUESTIONE DI STILE. Acconciature antiche al Museo ETRU” per scoprire la moda etrusca in fatto di pettinature, attraverso le opere del Museo e la performance live dell’hair stylist Paolo Fasulo. Vi siete mai chiesti come si pettinavano le donne etrusche? Quali potevano essere le loro acconciature e le tecniche per realizzarle? Un tema certamente curioso e affascinante che ci svela un aspetto delle abitudini e delle tendenze in fatto di moda, in voga al tempo degli Etruschi. Acconciature elaborate, capigliature ribelli, domate in crocchie o divise in trecce elaborate, insomma alla moda. Le acconciature antiche sono ancora oggi oggetto di grande fascino e curiosità. E noi oggi come possiamo leggerle e capirle? È davvero tutta una questione di stile? Sarà un evento corale per vivere il mondo etrusco al femminile con una visita guidata tematica a più voci, introdotta dal direttore Valentino Nizzo e condotta dall’archeologa Romina Laurito e dall’hair stylist Paolo Fasulo. Un itinerario attraverso le opere che, con le loro acconciature, hanno molto da raccontare del mondo antico e ci svelano tutta la loro modernità, in fatto di stile. Al termine della visita, l’emiciclo si animerà di una performance live di acconciature antiche a cura dell’hair stylist Paolo Fasulo e della makeup artist Rossella Zeppetella. Prenotazione richiesta all’indirizzo
ROMA / MUSEO DELLE CIVILTà Il Museo delle Civiltà a Roma Eur aderisce alla proposta del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, riservando a tutte le donne l’ingresso gratuito per l’intera giornata di apertura, dalle 8 alle 19 (ultimo ingresso ore 18.30). Le visite guidate e i laboratori a cura di Aditum Cultura sono a pagamento e con prenotazione. Alle 16.30, “La Venere paleolitica. Dee, donne e madri”: visita guidata e laboratorio per bambini e bambine dai 6 anni: costo 12 euro. 
NAPOLI Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, propone alle 16.30 una visita speciale “Il filo di Arianna”, gratuita di un’ora: percorso narrante che tratta storie di donne protagoniste o vittime di vicende dolorose, sanguinose o fantastiche, nelle quali i personaggi femminili sono stati sconfitti o ne sono usciti vittoriosi. Un modo per riflettere ulteriormente sulla condizione della donna, l’origine e il tramandarsi di ataviche tradizioni. Sarà affidato ai partecipanti un filo, un simbolico filo che dovrà condurre il gruppo fuori dal labirinto dei luoghi comuni, dei cliché, delle tradizioni che riguardano la donna. Si comincia con Minosse, incarnazione della violenza, dei pregiudizi della sopraffazione, nei confronti della donna, per esorcizzarlo, e stanarlo. Ogni mito, narrato prendendo spunto da un’opera, tratterà di un argomento o di una condizione nella quale ciascuna in qualche modo potrà riconoscersi, per riflettere e discutere. E allora Dirce, Medea, Andromeda, le figlie di Niobe, Europa e per finire Arianna, tutte ci raccontano la storia di se… per liberarci.
TARANTO Al museo Archeologico nazionale per la Giornata Internazionale della Donna, ingressi gratuiti per le donne, visite guidate e laboratori didattici per bambini dedicati all’universo femminile. Dalle 10.30 alle 12.30 i visitatori potranno partecipare a “Bellezza e forza. Storie di donne greche e romane”: visita guidata multisensoriale con approfondimenti sulla moda, la cosmesi, la cura del corpo e le donne nella Taranto greca e romana (prenotarsi scrivendo all’indirizzo mail
REGGIO CALABRIA Al museo Archeologico nazionale mercoledì 8 marzo 2023 ingresso gratuito per tutte le donne. L’iniziativa, promossa dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, viene arricchita al MArRC con due importanti appuntamenti. “Anche il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria vuole festeggiare questa giornata dedicata alle donne”, commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. “Il MArRC consolida la sua identità di luogo di cultura per tutta la comunità del territorio. Ed è proprio attraverso la cultura, nel senso più ampio del termine, che si vincono pregiudizi e stereotipi e si prende coscienza del valore delle persone, indipendentemente dal genere. Ringrazio lo staff del Museo e il CIS Calabria per condividere con entusiasmo l’impegno per la diffusione della conoscenza”. La mattina alle 11, le scuole in visita al Museo potranno partecipare al percorso tematico “Dee di Magna Grecia. Religione mito e figure femminili”, condotto da Daniela Costanzo, funzionario archeologa del Museo, e ideato con la collaborazione di Maria Domenica Lo Faro, archeologa e funzionario amministrativo. Sarà un percorso diffuso, con un focus su alcuni reperti esposti al livello B nella sezione dedicata ai santuari della Calabria greca. Il pomeriggio, invece, appuntamento in sala conferenze, alle 17, per l’incontro promosso dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria dal titolo “La donna nell’antichità Classica”. Si parlerà di condizione e status sociale della donna a partire dall’epos omerico fino alla tarda età romana, nelle evidenze archeologiche, storiche e letterarie. Relatrici dell’incontro saranno la prof.ssa Paola Radici Colace, ordinario di Filologia classica al DiCAM dell’università di Messina, nonché presidente onorario e direttore scientifico del CIS, e la prof.ssa Rosa Santoro, aggregato di Letteratura latina nel medesimo Dipartimento. Introdurrà i lavori, dopo i saluti istituzionali del direttore Carmelo Malacrino, Loreley Rosita Borruto, presidente del CIS Calabria. “Ripercorrere la storia delle donne non è semplice curiosità erudita”, afferma la prof.ssa Radici Colace. “Nonostante i radicali mutamenti oggi intervenuti, con la conquista della parità formale, rivisitare il retaggio di una plurimillenaria ideologia discriminatoria consente di individuare nelle organizzazioni sociali dell’antichità il momento nel quale la divisione dei ruoli venne teorizzata e praticata non solo come fatto culturale, ma anche come conseguenza di una differenza biologica, tradotta in una inferiorità di genere codificata dalle leggi. È nell’antichità greca e romana che nascere femmina è passato da differenza biologica ad asimmetria e subalternità culturale. Ed è in tali società che vanno ricercate le radici di certi stereotipi ancora oggi responsabili di pregiudizi nei confronti delle donne”. Sarà un viaggio nella storia al femminile, attraverso la formazione delle donne, il matrimonio, lo stato civile, la dote, l’eredità, il divorzio, l’adulterio, nonché le categorie di genere e la codificazione dell’inferiorità, sullo sfondo delle riflessioni filosofiche, giuridiche e religiose nell’antichità classica.
AGRIGENTO Il parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza annuale della festa della donna aderisce all’evento “8 marzo al Museo” che prevede l’ingresso gratuito per le donne nei musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali, promuovendo inoltre un itinerario di visita tematico “Storie di donne e dee al museo Griffo” tra le vetrine del museo Archeologico regionale “Pietro Griffo”. Non tutti lo sanno o ci hanno mai fatto caso, ma tanti tra i reperti del museo “Pietro Griffo” di Agrigento raccontano delle storie tutte al femminile. Non si tratta soltanto dei preziosi vasi sui quali campeggiano bellissime figure che immortalano eroine, creature mostruose, guerriere e dee, ma anche di reperti che restituiscono uno spaccato della vita quotidiana di donne vissute anche più di 2500 anni fa: tra monili, epigrafi, “portagioie”, porta profumi e porta trucchi, ex voto di diverse fogge e materiali, pesi da telaio e tanti altri oggetti ancora, i visitatori avranno modo di riflettere sulla condizione sociale e culturale delle donne ai tempi di Akràgas ed Agrigentum condotti dagli archeologi Coopculture (azienda che gestisce i servizi aggiuntivi). Appuntamento alla biglietteria del museo Griffo alle 17.

GALLERIE D’ITALIA In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, mercoledì 8 marzo 2023, tutte le donne potranno avere una riduzione del biglietto di ingresso per visitare le Gallerie d’Italia di Milano, Napoli, Torino e Vicenza. Inoltre, sono previste in tutte le sedi visite guidate speciali legate al tema dell’universo femminile nell’arte.
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