Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia festeggia il 142.mo anniversario della scoperta del sarcofago degli Sposi, il suo reperto simbolo, e con un video ripercorre la storia del suo arrivo a Villa Giulia grazie all’intuito e alla decisione del suo fondatore, Felice Barnabei

Dettaglio del famoso Sarcofago degli Sposi, conservato al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma (foto etru)
È uno dei reperti più iconici del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, probabilmente il suo simbolo: parliamo del Sarcofago degli Sposi. La sua scoperta, 142 anni fa, avvenne proprio in questi giorni: era infatti il 9 aprile 1881. Per il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia ricordare questa scoperta eccezionale, il rinvenimento del Sarcofago degli Sposi in innumerevoli frammenti, è l’occasione anche per ripercorrere l’attività unica del fondatore del museo, Felice Barnabei, che riuscì ad aggiudicarsi i frammenti, e a inserire l’anniversario all’interno del percorso che proprio in questi giorni, e fino al 9 luglio 2023, la mostra “Felice Barnabei ‘centum deinde centum’. Alle radici dell’archeologia nazionale” dedicata al fondatore del Museo di Villa Giulia, personalità di spicco nel panorama scientifico e politico italiano, mostra curata da Maria Paola Guidobaldi, Valentino Nizzo e Antonietta Simonelli, che vuole essere un racconto dell’articolata vicenda privata e istituzionale di Felice Barnabei, ricca di successi ma anche di amarezze in cui la storia personale di un uomo fuori dal comune si intreccia con la Storia della nostra Nazione. Il Centenario della sua morte (1922-2022) ha infatti offerto al Museo l’occasione per valorizzare, con diverse iniziative culturali, le sue imprese e la sua figura di uomo politico e archeologo a cui si deve la fondazione nel 1889 del museo nazionale Romano e del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, nonché la promozione delle moderne leggi italiane di tutela del patrimonio culturale.
Con il video racconto curato da Maria Paola Guidobaldi, curatrice delle Collezioni, che è anche la voce narrante, si ripercorrono le tappe di questo straordinario ritrovamento che ha segnato la storia dell’archeologia e la vita del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. L’acquisizione dell’opera si deve alla grande intuizione del fondatore del Museo, Felice Barnabei, che proprio in questi giorni è protagonista della mostra temporanea allestita nelle sale museali. Felice Barnabei, infatti, aveva avuto modo di vedere i frammenti del sarcofago in occasione di un sopralluogo condotto nel Palazzo Ruspoli di Cerveteri insieme a Wolfang Helbig, “famoso negoziante di antichità”, finalizzato alla divisione dei reperti fra il principe Francesco Ruspoli e Domenico Boccanera. Ma in una stanza attigua egli intravide molti “rottami fittili” fra cui una testa femminile, di cui capì l’importanza. E fece in modo di poter rivedere di lì a poco quei frammenti, frattanto traferiti nel Palazzo Ruspoli di Roma. Non solo riconobbe anche una mezza testa maschile ma soprattutto, grazie all’esperienza che gli derivava dall’aver lavorato nella bottega del padre Tito, maiolicaro nella natia Castelli, capì che tutti i frammenti fittili sparsi erano “frutto di un solo fuoco di fornace”, ossia appartenevano a un solo manufatto, molto simile al sarcofago Campana del Museo del Louvre a Parigi. Dopo una trattativa durata quasi 12 anni, in cui lo scoglio maggiore era rappresentato proprio dal direttore del museo di Firenze, parimenti interessato all’acquisto, Barnabei riuscì ad avere la meglio, offrendo 4.000 lire, “un po’ più” di quanto avesse offerto il rivale, ma soprattutto perché aveva ottenuto che il Principe Ruspoli dichiarasse che era pronto a cedere i frammenti al Ministero solo a condizione che venissero esposti in un museo governativo di Roma “e precisamente in quello di Villa Giulia”, il suo Museo.
Tag:Antonietta Simonelli, Domenico Boccanera, Felice Barnabei, Maria Paola Guidobaldi, mostra "Felice Barnabei 'centum deinde centum'. Alle radici dell’archeologia nazionale", museo nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, principe Francesco Ruspoli, sarcofago Campana al Louvre, sarcofago degli sposi, Valentino Nizzo, Wolfang Helbig
Una risposta a “Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia festeggia il 142.mo anniversario della scoperta del sarcofago degli Sposi, il suo reperto simbolo, e con un video ripercorre la storia del suo arrivo a Villa Giulia grazie all’intuito e alla decisione del suo fondatore, Felice Barnabei”
Rispondi Cancella risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Se volete contattarmi o inviare news:
Categorie
Archivi
Articoli recenti
- Torino. Al museo Egizio apre la mostra “Frammenti di storia: Eliopoli si racconta” a cura di Federica Ugliano, il nuovo appuntamento del ciclo “Nel laboratorio dello studioso” con reperti trovati a Eliopoli da Ernesto Schiaparelli giugno 2, 2023
- Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale non si ferma il trend positivo di visitatori. Ecco tutte le opportunità offerte dal MArRC per il ponte del 2 giugno giugno 2, 2023
- Ercolano. Il parco archeologico tra i siti più visitati d’Italia. Il direttore Sirano: “Siamo tenuti a rispettare una sostenibilità nella frequenza del Parco, con una gestione resiliente tra boom di visitatori e turismo sostenibile”. Casa del Bicentenario aperta a fasce orarie giugno 2, 2023
- Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia lancia il progetto “Un anno con gli dei etruschi”: ogni mese un approfondimento su una divinità con l’invito a scoprirla in museo. Per giugno il focus è sulla dea Uni, la sposa di Tinia giugno 1, 2023
- Roma. All’auditorium dell’Ara Pacis, in presenza e on line, giornata di studi “Gli edifici per lo spettacolo a Roma antica” in ricordo di Paola Ciancio Rossetto giugno 1, 2023
Commenti recenti
italinabacciga su Roma. Il museo nazionale Etrus… | |
italinabacciga su Roma. All’auditorium dell’Ara… | |
Angelone luciana su Napoli. Il ministro Sangiulian… | |
![]() | Roma. Il museo nazio… su Roma. Il museo nazionale Etrus… |
italinabacciga su Napoli. Il ministro Sangiulian… |
CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
Mi piace