Da Torino a Fratta Polesine, da Marzabotto a Firenze, dall’Appia a Ostia, da Baia a Taranto: alcune idee per festeggiare in museo l’8 marzo, Giornata internazionale della Donna
TORINO. Sabato 8 marzo 2025, alle 18, in occasione della Giornata internazionale della Donna, in sala Conferenze del museo Egizio “Dal cuore dell’Iran all’antico Egitto: Pegah Moshir Pour e il ruolo femminile nei millenni”: talk sul ruolo femminile nei millenni con Pegah Moshir Pour. Un racconto sui diritti delle donne, dalle figure femminili dell’antico Egitto alle donne che oggi combattono per i propri diritti. Pegah Moshir Pour analizzerà come Cleopatra, Nefertiti e Hatshepsut abbiano sfidato le convenzioni sociali del loro tempo e come il loro esempio possa ispirare l’attivismo contemporaneo. Una lettura della storia antica e contemporanea guardate con la lente dei diritti. Pegah Moshir Pour dialogherà con la curatrice del museo Egizio Federica Facchetti e l’egittologa Cinzia Soddu. L’evento è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su Eventbrite al link https://www.eventbrite.it/…/dal-cuore-delliran… Live streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del museo Egizio.

MALESCO (VB). Sabato 8 marzo 2025, alle 16.30, alle al museo Archeologico della Pietra Ollare di Malesco (Verbano-Cusio-Ossola), in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’incontro “La figura femminile nell’antichità. Echi di donne: il mondo muliebre attraverso i reperti archeologici”. Angelo Moro cercherà di raccontare attraverso i reperti archeologici il ruolo della donna nell’antichità, portando le testimonianze più importanti dalla Preistoria all’età romana. Dopo la conferenza ci sarà una visita guidata nella sala archeologica

FRATTA POLESINE (Ro). In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo 2025, alle 15.30, il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine propone l’evento speciale “Un tè in museo. Conversazioni sul femminile nell’Età del Bronzo”: un incontro dedicato alla scoperta della vita delle donne in un’epoca lontana ma ancora profondamente affascinante. Guidati dalla direttrice del museo, Maria Letizia Pulcini, le visitatrici e i visitatori intraprenderanno un viaggio nel tempo alla scoperta del ruolo delle donne nell’Età del Bronzo. Quali erano le attività quotidiane? Quali responsabilità spettavano loro? Come si differenziano le loro vite da quelle delle donne di oggi? Attraverso reperti, studi e ricostruzioni, sarà possibile immergersi in un passato ricco di storie e suggestioni. L’evento si svolgerà in un’atmosfera intima e accogliente, con una tazza di tè caldo tra le mani, favorendo un dialogo aperto e coinvolgente tra la direttrice del museo e i partecipanti. Sarà un’occasione unica per riflettere sulla condizione femminile nel corso della storia e per celebrare insieme la forza e il ruolo delle donne nelle diverse epoche. Attività a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. Tel: 0425668523; drm-ven.museofratta@cultura.gov.it. Per tutto il giorno, inoltre, è previsto l’ingresso gratuito in museo per tutte le donne. Per evitare sprechi, alle partecipanti e ai partecipanti è consigliato di portare con sé la propria tazza!

MARZABOTTO (Bo). Sabato 8 marzo 2025, al museo nazionale Etrusco di Marzabotto una visita tutta speciale; “Tra sacro e profano, i diversi volti del femminile nella città di Kainua”. Una visita tematica, della durata di un’ora circa, dedicata ad alcuni aspetti del mondo femminile etrusco partendo dalle testimonianze emerse dagli scavi della città etrusca di Kainua: dee e aree sacre, devozione, spiritualità, ma anche vita quotidiana, costumi e condizione sociale. La partecipazione alla visita è gratuita con due orari: alle 10.30 e alle 14. Costo di accesso al Museo e area archeologica 3 euro, gratuito per tutte le donne nella giornata dell’08 marzo. È gradita la prenotazione scrivendo a drm-ero.museonazionaletrusco@cultura.gov.it

FIRENZE. Sabato 8 marzo 2025 il museo Archeologico nazionale di Firenze celebra la Giornata Internazionale della Donna con un duplice appuntamento: alle 10, visita guidata del direttore, Daniele Federico Maras, “La donna etrusca, libera e intraprendente, contro le maldicenze degli autori greci”; alle 11.30, visita guidata al giardino del museo a cura dei Servizi Educativi, “Dagli agrumi di Maria Maddalena de’ Medici alle tombe etrusche : storia del giardino del MAF”, su prenotazione obbligatoria scrivendo a claudia.noferi@cultura.gov.it. Nella giornata di sabato 8 marzo l’ingresso al museo sarà gratuito per tutte le donne. In caso di maltempo la visita al giardino sarà sostituita con un percorso all’interno.

APPIA ANTICA (Roma) Sabato 8 marzo 2025, in occasione della Giornata internazionale della Donna, l’ingresso è gratuito per le donne in tutti i musei e i luoghi della cultura statali e nei siti del parco archeologico dell’Appia Antica. Il Mausoleo di Cecilia Metella, Villa dei Quintili, l’Antiquarium di Lucrezia Romana e il Complesso di Capo di Bove vi aspettano dalle 9 alle 18.30 (con ultimo ingresso 60 minuti prima della chiusura a Villa dei Quintili e 30 negli altri siti). Non è necessario prenotare. Villa di Sette Bassi offrirà una visita accompagnata gratuita per tutte le donne alle 15. Posti limitati, si consiglia di munirsi di biglietto in anticipo. SOLD OUT – Il Mausoleo di Cecilia Metella ospiterà, inoltre, la visita guidata gratuita per tutte le donne: “Appiae. Femminile Plurale – L’Appia come luogo d’incontro tra donne di diverse epoche” sul tema: “Guardare l’Appia con uno sguardo rinnovato: dall’epoca romana al Romanticismo, le donne sono sempre state in secondo piano o è la storia contemporanea che le ha volute relegare sullo sfondo?”.

OSTIA ANTICA (Roma). “Storie di donne al Museo Ostiense”: in occasione della Festa della Donna, l’8 marzo 2025 il parco archeologico di Ostia Antica offre una visita guidata al museo Ostiense a cura del direttore Alessandro D’Alessio e di Cristina Genovese, responsabile scientifico del museo Ostiense, dedicata alle figure femminili che popolano il Museo. La visita guidata è gratuita, compresa nel biglietto d’ingresso agli Scavi di Ostia che, sabato 8 marzo, sarà gratuito per tutte le donne. I posti sono limitati. La prenotazione a questa visita è obbligatoria all’indirizzo e-mail pa-oant.comunicazione@cultura.gov.it

ROMA. In occasione della Giornata internazionale della Donna, la soprintendenza speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, aderisce all’iniziativa del ministero della Cultura #8marzoalmuseo offrendo a tutte le donne l’ingresso gratuito nei luoghi della cultura. Sabato 8 marzo 2025, quindi, ingresso gratuito per tutte le donne alle Terme di Caracalla. L’area archeologica è aperta dalle 9 alle 17.30, ultimo ingresso alle 16.30.


BAIA (Na). Sabato 8 marzo 2025, in occasione della Giornata Internazionale della donna, i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti gratuitamente per le donne. Al museo Archeologico dei Campi Flegrei e Castello di Baia e al parco archeologico delle Terme di Baia sarà possibile seguire degli approfondimenti ad opera del personale del Parco con al centro proprio la donna. Al Castello di Baia, alle 10.30, “La donna romana nelle collezioni del Museo”; al parco archeologico delle Terme di Baia, alle 10.30 e 12.30, “Baia si racconta: Clodia, storia di una donna indipendente”. Gli approfondimenti saranno inclusi nel biglietto.
TARANTO. 8 marzo 2025: inaugurazione mostra “Penelope”. Nella Giornata internazionale della Donna, il museo Archeologico nazionale inaugura la mostra internazionale dedicata a Penelope. La mostra, visitabile fino al 6 luglio, a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, con l’organizzazione di Electa, giunge a Taranto dopo l’esposizione al parco archeologico del Colosseo, dedicando tutto il suo racconto a una delle figure femminili più potenti dell’opera omerica. Il telaio e la tela, il gesto e la postura, il mondo del sogno e del talamo, il velo e il pudore, saranno la trama narrativa scelta dai curatori per ripercorrere il mito e la fortuna di Penelope che giunge a noi, dalla remota età in cui affondano i poemi omerici. “Penelope” non si limita a ripercorrere la storia della moglie di Ulisse, ma ne esplora le molteplici sfaccettature attraverso un percorso espositivo che intreccia la tradizione letteraria con la rappresentazione visiva. Nell’esposizione del MArTA dipinti, sculture, rilievi, incunaboli, stampe e testimonianze provenienti da numerosi musei italiani ed esteri e collezioni private, restituiscono gli aspetti salienti della figura di Penelope e della sua fortuna nel tempo. L’esposizione colloquierà con oltre venti reperti del museo tarantino, alcuni provenienti dai depositi, scelti per rappresentare al meglio i nuclei tematici della mostra. All’interno del percorso espositivo anche un omaggio a Maria Lai, artista che ha messo al centro del suo lavoro le materie tessili.
Baia. Durante i lavori di manutenzione al Tempio di Venere nel parco archeologico delle Terme scoperto il sistema ingegneristico romano per lo scolo delle acque piovane, proteggendo le strutture in tufo da infiltrazioni

Veduta aerea panoramica del Tempio di Venere nel parco archeologico delle Terme di Baia (foto pa-fleg)

Lavori di manutenzione al Tempio di Venere nel parco archeologico delle Terme di Baia (foto pa-fleg)
L’obiettivo era un intervento programmato di taglio della vegetazione nella cura dei monumenti del parco archeologico delle Terme di Baia che fa parte del parco archeologico dei Campi Flegrei (Na). E invece il risultato al Tempio di Venere è andato oltre le aspettative, portando a maggiori conoscenze sulla architettura romana. “A più di 25 metri d’altezza – spiegano i tecnici del parco – abbiamo infatti eseguito un vero e proprio scavo archeologico che ci ha portato a meglio comprendere l’ingegno romano di fronte ad un monumento così imponente: sono dati importanti – e rari – non solo per la storia dell’ingegneria romana, ma anche per i progettisti che si stanno occupando del restauro di questo monumento: ogni ordinaria manutenzione al parco archeologico dei Campi Flegrei è ricerca”.

Tempio di Venere nel parco delle Terme di Baia: scoperta una lunga canaletta formata da oltre sette tegole originali per il deflusso delle acque piovane (foto pa-fleg)

Disegnocon la ricostruzione del sistema di deflusso delle acque piovane nel tempio di Venere del parco delel Terme di Baia (foto pa-fleg)
“Abbiamo individuato – spiegano – le ultime tracce disponibili sulla cupola per ricostruire il sistema di deflusso delle acque piovane e l’attento progetto che vi era alla base: una lunga canaletta formata da oltre sette tegole originali, convogliava, in leggera pendenza, la pioggia proveniente dall’esterno della calotta e la immetteva nei discendenti in terracotta, presenti in ogni vertice dell’ottagono”.

I tubuli in terracotta per far scendere l’acqua piovana dalla cupola del tempio di Venere nel parco delle Terme di Baia (foto pa-fleg)
“Il cocciopesto sulle superfici, i mattoni appositamente tagliati per creare i condotti, i tubuli in terracotta per i discendenti, dimostrano l’attenzione dei costruttori per tenere l’acqua lontana dal tufo, ossia il materiale su cui si basa l’intera costruzione che però andava protetto dalle infiltrazioni”.
#domenicaalmuseo. L’area archeologica di Pompei è il sito più visitato nella domenica a ingresso gratuito di maggio, seguita dal Colosseo. Il ministro Sangiuliano: “Anche questa prima domenica di maggio conferma che i visitatori apprezzano sempre di più l’opportunità di godere gratuitamente della bellezza e della ricchezza dei nostri tesori artistici e archeologici”

Visitatori in coda per entrare al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
Nella prima domenica di maggio 2024 con l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali a fare il botto è stato Pompei (31241 visitatori) che ha quasi doppiato il Colosseo (18254), al secondo posto dei siti più visitati in assoluto in Italia, seguito dal Pantheon (13593) che però nella classifica generale stavolta è quarto preceduto dalla Reggia di Caserta (14953). “Anche questa prima domenica di maggio, dopo l’apertura del 25 aprile”, commenta il ministro Gennaro Sangiuliano, “conferma che i visitatori apprezzano sempre di più l’opportunità di godere gratuitamente della bellezza e della ricchezza dei nostri tesori artistici e archeologici. Il successo di questa iniziativa dimostra ancora una volta che la cultura è una risorsa fondamentale per l’Italia e i numeri di inizio maggio confermano l’importanza di promuovere e valorizzare i luoghi distintivi della nostra geografia identitaria. I musei e tutti i nostri luoghi di cultura ci ricordano da dove veniamo e chi siamo e sono una straordinaria occasione di rappresentazione e di sviluppo della Nazione”.

Turisti al parco archeologico di Ercolano (foto paerco)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici: area archeologica di Pompei 31.241; Colosseo anfiteatro Flavio 18.254; Pantheon 13.593; Foro Romano e Palatino 12.466; Terme di Caracalla 9.593; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.812; museo e area archeologica di Paestum 5.451; Villa Adriana 5.116; parco archeologico di Ercolano 4.690; MArRC – museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.787; museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.495; museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.440; museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1309; Appia antica – Mausoleo di Cecilia Metella e Chiesa di San Nicola 1.209; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 1.203; parco archeologico di Cuma 1.097; scavi archeologici di Stabiae – Villa Arianna e Villa San Marco 1.065; museo Archeologico nazionale di Taranto – MarTA 1.056; Villa di Poppea-Oplontis 836; Appia antica – Villa dei Quintili e Santa Maria Nova 815; parco archeologico delle Terme di Baia 800; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 647; anfiteatro Flavio di Pozzuoli 646; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 580; area archeologica di Velia 403; antiquarium di Boscoreale 396; Appia antica – Villa di Capo di Bove 342.
Festa della Liberazione. Il Colosseo è stato il sito più visitato il 25 aprile a ingresso gratuito seguito dall’area archeologica di Pompei e dal Pantheon. Il ministro Sangiuliano: “L’ingresso gratuito in una data simbolica per la nostra storia vuole legare il nostro patrimonio culturale a giornate importanti per la Nazione”
Colosseo (23.830), scavi di Pompei (22.048) e Pantheon (15.803) sono stati i tre siti più visitati il 25 aprile 2024, giorno straordinario di ingresso gratuito. “L’ingresso gratuito nei musei, nei parchi archeologici e nei luoghi della cultura statali, anche quest’anno, in tre date altamente simboliche per la nostra storia come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i primi dati disponibili degli ingressi nei musei, “non è una scelta formale ma sostanziale perché intende legare il nostro patrimonio culturale a giornate importanti per la Nazione. Oggi celebriamo la Festa della Liberazione dal nazifascismo. In occasione di queste tre ricorrenze, ho voluto fortemente l’apertura gratuita dei nostri siti museali affinché i visitatori potessero godere delle nostre bellezze artistiche e facendo diventare anche la cultura protagonista di anniversari così significativi. Prima non era così”.

Oltre 22mila visitatori all’area archeologica di Pompei il 25 aprile 2024, a ingresso gratuito (foto parco archeologico pompei)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Colosseo 23.830; area archeologica di Pompei 22.048; Pantheon 15.803; Foro Romano e Palatino 7.062; museo Archeologico nazionale di Napoli 6.501; Grotte di Catullo a Sirmione 5.393; Terme di Caracalla 4.410; Villa Adriana 4.016; area archeologica e museo di Paestum 3.501; parco archeologico di Ercolano 3.296; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.968; Palazzo Massimo alle Terme 1.014; museo Archeologico nazionale di Taranto 1.203; Terme di Diocleziano 990; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 870; scavi archeologici di Stabiae – Villa Arianna e Villa San Marco 835; Palazzo Altemps 778; museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 705; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 649; Anfiteatro campano – museo Archeologico dell’antica Capua e Mitreo di Santa Maria Capua Vetere 599; Villa di Poppea-Oplontis 558; Mausoleo di Cecilia Metella 509; museo Archeologico nazionale di Firenze 462; necropoli della Banditaccia e museo nazionale Archeologico Cerite a Cerveteri 433; parco archeologico di Cuma 408; Villa dei Quintili 408; Anfiteatro Flavio di Pozzuoli 344; parco archeologico delle Terme di Baia 332.
#domenicaalmuseo. L’area archeologica di Pompei è il sito più visitato nella domenica a ingresso gratuito di aprile, seguita dal Colosseo. Il ministro Sangiuliano: “Cittadini e turisti hanno risposto ancora una volta con entusiasmo alla proposta della gratuità nella prima domenica del mese, affollando musei e parchi archeologici statali”

Grande affluenza di visitatori al Colosseo e al Foro romano (foto graziano tavan)
La Reggia di Caserta con 17182 ingressi scalza dallo scalino più basso del podio il Foro romano, mentre Pompei supera il Colosseo per il gradino più alto per il numero di visitatori di domenica 7 aprile 2024, la prima domenica del mese, quindi con ingresso gratuito. “Cittadini e turisti hanno risposto ancora una volta con entusiasmo alla proposta della gratuità nella prima domenica del mese, affollando musei e parchi archeologici statali”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i primi dati provvisori dell’appuntamento con la #domenicalmuseo di aprile, l’iniziativa del ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. “L’abitudine a frequentare i luoghi della cultura consentita dall’accesso libero che ora abbiamo esteso anche importanti ricorrenze nazionali come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre, aiuta a riscoprire le proprie radici grazie alla contemplazione del patrimonio culturale ereditato dal passato, contribuendo a consolidare la nostra identità e la nostra appartenenza all’Italia. Ringrazio tutto il personale che ha collaborato a questo nuovo, importante successo della #domenicalmuseo”.
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 32.870; Colosseo. Anfiteatro Flavio 26.253; Foro Romano e Palatino 12.086; Pantheon 12.000; Area archeologica di Paestum 6.256; museo Archeologico nazionale di Napoli 5.721; Terme di Caracalla 5.694; Villa Adriana 5.416; Parco archeologico di Ercolano 5.164; museo Archeologico di Venezia 2.110; Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 2.032; Grotte di Catullo e Museo Archeologico di Sirmione 1.626; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.566; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 1.533; Museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1.391; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.304; parco archeologico di Cuma 1.294; museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia 1.240; museo Archeologico nazionale di Taranto – MarTA 1.230; parco archeologico delle Terme di Baia 1.030; Museo delle Civiltà 1.027.
Ricco week end di eventi al Parco archeologico dei Campi Flegrei con il progetto “Immaginazione”: quattro laboratori per bambini e famiglie
Ricco programma, questo week end, dei laboratori per bambini e famiglie di “Immaginazione”, l’iniziativa che raccoglie i servizi educativi del parco archeologico dei Campi Flegrei. Quattro gli eventi tra cui scegliere.
“La venuta dei saraceni”, al parco archeologico di Cuma: sabato 1° aprile 2023, alle 10.30 e 15.30. Una giornata riscoprendo le bellezze dell’antica città di Cuma, alla scoperta della prima colonia della Magna Grecia e del popolo saraceno che occupò la città dal 915 d.C. all’inizio del 1200, accompagnati dai rievocatori in costume e dagli archeologi dell’associazione. A cura di Gruppo archeologico Kyme (info e prenotazioni: gakyme@libero.it – 334 332 9500).
“In-fedeli Ritratti” al Castello di Baia: domenica 2 aprile 2023, alle 10. Cosa significa osservare e conoscere davvero l’altro? Il suo modo d’essere può condizionare il modo in cui lo vedo e lo rappresento? I partecipanti si ritraggono in coppia a vicenda su un kit personale fornito dagli esperti, ponendosi a turno domande conoscitive per orientarsi nella conoscenza dell’altro e realizzarne un ritratto caricaturale, in cui i tratti estetici vengono storpiati, ridimensionati, immaginati, enfatizzati in base alle risposte che si ottengono. A cura di Aporema onlus (info e prenotazioni: info@aporema.it – 351 512 5681).
“Imparare a narrare i monumenti” all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli: domenica 2 aprile 2023, alle 10 e alle 15. Il laboratorio si svolge nella cornice dell’anfiteatro Flavio, dove i piccoli visitatori saranno accompagnati da una guida turistica che darà loro tracce per la lettura del monumento portandoli alla scoperta di alcuni luoghi chiave per l’interpretazione dell’anfiteatro al fine di ricostruirne la millenaria storia. A cura di Impresa sociale My Way (info e prenotazioni: didattica.myway@gmail.com – 379 140 9008).
“Archeosensorial: colori e profumi” al parco archeologico delle Terme di Baia: domenica 2 aprile 2023, alle 10.30 e alle 15. Laboratorio alla scoperta delle specie naturalistiche proprie della macchia mediterranea, i miti ad esse connesse, i colori e i profumi del mondo antico. L’attività prevede un percorso con giochi sensoriali, la realizzazione di un erbario e dei colori attraverso la tecnica del pestaggio di bacche, spezie e vegetali. Inoltre, i partecipanti saranno guidati dagli educatori ambientali alla realizzazione di acqua profumata ed oli, così come avveniva nel mondo antico. Per i non vedenti, di ogni età, è possibile attivare il percorso sensoriale alla scoperta della macchia mediterranea presente nel sito archeologico e di alcune delle evidenze archeologiche presenti. A cura di Legambiente Città Flegrea (info e prenotazioni: legambientecittaflegrea@gmail.com – 331 163 6020).
Napoli. Scoperto ed esplorato dall’associazione Cocceius un tratto, prima sconosciuto alla scienza, dell’antico acquedotto Augusteo della Campania, una delle maggiori opere civili dell’antichità romana: “Significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei”

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
Esplorato un lungo tratto dell’Acquedotto Augusteo della Campania. Il 2 Gennaio 2023 l’associazione Cocceivs, grazie all’autorizzazione all’accesso da parte del Commissario Straordinario per la bonifica di Bagnoli e con la collaborazione operativa della società Invitalia, ha rinvenuto un tratto dell’antico acquedotto Augusteo della Campania prima sconosciuto alla scienza. Esso appartiene alla diramazione che, dalla Crypta Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo e all’isola di Nisida ed è in ottimo stato di conservazione. Lo sviluppo rilevato al momento è pari a 647 metri e tale valore lo qualifica come il più lungo segmento noto dell’Acquedotto Augusteo, presentando inoltre ben dodici spiragli di accesso. “La nuova scoperta”, ricorda Graziano William Ferrari, presidente di Cocceivs, “è stata possibile grazie alla segnalazione di residenti locali che da ragazzini, oltre 40 anni fa, percorrevano già il condotto e ne facevano il loro terreno di gioco”. La maggior parte del percorso è costituita da uno speco largo fra i 52 cm ed il 70 cm, con un rivestimento di intonaco idraulico alto 64 cm alla base dei piedritti, a sua volta ricoperto da uno spesso deposito di calcare. Per lunghi tratti è possibile procedere eretti, ma in corrispondenza degli spiragli laterali vi sono accumuli recenti di terreno di provenienza esterna, che costringono spesso a strisciare o a procedere carponi.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
“Il percorso – descrive Ferrari – è caratterizzato da numerose svolte e curve, dovute in parte agli errori nelle direzioni di scavo fra due squadre di scavo adiacenti, ed in parte alla necessità di evitare zone in cui la roccia incassante è interessata da bancate di materiale poco coerente di origine eruttiva. Una parte degli spiragli di accesso è ostruita dai materiali alluvionali, mentre altri si aprono sulla parete tufacea e sono occultati dalla vegetazione del versante. Il percorso esterno per raggiungere l’ingresso è piuttosto impegnativo, richiedendo diverse arrampicate su terreno incoerente ed un abbigliamento protettivo nei confronti dei rovi. La progressione all’interno dell’ipogeo varia da agevole a estrema, richiedendo così una notevole esperienza speleologica e la padronanza delle tecniche e delle attrezzature idonee. Tutti i sopralluoghi sono stati svolti nel rispetto delle normative di legge per il lavoro in ambienti confinati, con l’impiego di analizzatore di gas multi-sensore certificato. Tuttavia, si osserva una sensibile circolazione d’aria, grazie alla relativa vicinanza alla superficie ed ai numerosi spiragli di accesso”.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
“La struttura ipogea finora esplorata – continua la vicepresidente Raffaella Lamagna – presenta già notevoli elementi di interesse scientifico, che intendiamo approfondire in stretta collaborazione con i dipartimenti universitari competenti e con la soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli. Per la prima volta abbiamo a disposizione un lungo tratto continuo di acquedotto antico in ottimo stato ed in cui sarà possibile ricavare una misura accurata del dislivello esistente fra i livelli di scorrimento di due punti fra loro distanti. Ciò permetterà di calcolare con una certa precisione il flusso idrico di progetto e reale. Dal punto di vista geologico, l’ipogeo permette di esaminare direttamente la struttura interna di un consistente tratto del costone tufaceo che sostiene Posillipo. Ciò permetterà di ricavare importanti informazioni sulle sequenze eruttive che hanno formato il costone. Analogamente, l’analisi dei depositi calcarei permette di ricavare informazioni sull’evoluzione del territorio e del clima nell’antichità, con importanti ricadute sulle tendenze evolutive del clima attuale. L’analisi archeologica del manufatto si prospetta di estremo interesse, per determinarne le modalità di realizzazione, la presenza di strutture di controllo del flusso, di diramazioni, di afflussi e di deflussi”. In conclusione, riprende Ferrari, “riteniamo che vi siano ampie prospettive per la definizione di un piano di ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta, che aggiunge un significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei”.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
L’Acquedotto Augusteo della Campania è una delle maggiori opere civili dell’antichità romana, realizzata negli ultimi decenni del I secolo a.C. per rifornire di acqua dolce non solo il porto della flotta militare a Miseno mediante la celebre Piscina mirabile, ma soprattutto l’intero agglomerato urbano e portuale di Puteoli e le ricche installazioni termali di Baia. Una lunghezza stimata di 105 km del solo asse principale e di 140-150 km con le diramazioni laterali lo rendevano il più lungo acquedotto romano dell’epoca. Inoltre era l’unico a servire numerosi centri urbani, elencati su un’iscrizione rinvenuta presso le sorgenti a Serino. Come gran parte degli acquedotti romani, il suo corso si svolgeva in gran parte in sotterraneo. “Dopo aver circuito Neapolis”, spiega Ferrari, “esso attraversava il costone di Posillipo a lato della Crypta neapolitana, dove abbiamo potuto esplorarne e documentarne un tratto di 130 metri alcuni anni fa. Successivamente esso circuiva la conca di Fuorigrotta verso Agnano e Bagnoli, e si dirigeva verso Pozzuoli. A La Pietra abbiamo scoperto ed esplorato un tratto di 279 metri, mentre a lato di viale Olivetti abbiamo documentato un tratto di 73 metri. Inoltre, sotto l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli abbiamo esplorato un tratto di acquedotto lungo 163 metri. Infine, all’interno del Parco delle Terme di Baia abbiamo scoperto un altro tratto lungo complessivamente circa 200 metri. Le ricerche svolte nel XVI e nel XIX secolo asserivano l’esistenza di un’importante diramazione che si distaccava dall’asse principale all’uscita della Crypta neapolitana, percorreva il costone di Posillipo sul versante verso Fuorigrotta-Coroglio e presumibilmente raggiungeva Nisida mediante un ponte-canale. Tale diramazione dovrebbe essere lunga circa 5 km, ma di essa era noto solo un tratto lungo circa 250 metri, che si apre a lato di Discesa Coroglio, quindi all’estremità verso mare. Solo nel 2019 è stato esplorato un altro tratto, di circa 250 metri, sempre sotto Discesa Coroglio. Nel 2019 abbiamo realizzato una pubblicazione che illustrava quanto noto fino a quel momento relativamente alla diramazione Fuorigrotta-Coroglio ed alle strutture idrauliche del Pausylipon e di Nisida1. È anche opportuno sottolineare che le sorgenti dell’Acquedotto Augusteo della Campania sono tuttora captate dalla società A.B.C. per l’approvvigionamento idropotabile di Napoli e del circondario”.
Al via “Antro. Cento vie, cento porte, cento voci”, il festival del Parco archeologico dei Campi Flegrei: in due settimane più di 20 gli eventi tra musica, teatro, danza, arte, conferenze e reading, ospitati nel Castello aragonese di Baia, nel Parco archeologico di Cuma, alle Terme di Baia e nello Stadio di Antonino Pio di Pozzuoli. Ecco tutto il ricco programma

Parte “Antro. Cento vie, cento porte, cento voci”. Dopo il successo dello scorso anno con “Il Parco in maschera”, prende il via il Festival del Parco archeologico dei Campi Flegrei “Antro. Cento vie, centro porte, centro voci” che si tiene dal 27 agosto al 12 settembre 2021 e ospiterà nei luoghi del parco performance di musica, teatro, danza, arte, conferenze e reading: più di 20 gli eventi in programma per due settimane ospitati nel Castello aragonese di Baia, nel Parco archeologico di Cuma, nel Parco archeologico delle Terme di Baia e nello Stadio di Antonino Pio di Pozzuoli. Info e prenotazioni biglietti su www.pafleg.it

Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei
“Gran parte della rassegna”, interviene il direttore del Parco archeologico del Campi Flegrei, Fabio Pagano, “è stata costruita attraverso un avviso pubblico bandito a luglio con l’obiettivo di costruire un modello di interpretazione contemporanea della memoria materiale e immateriale del Parco archeologico dei Campi Flegrei in grado di definire un appuntamento dove eventi culturali, spettacoli dal vivo e performance artistiche contribuiscano a valorizzare il contesto archeologico e storico-culturale del Parco. Il Festival ruota intorno al concetto di Antro e la prima edizione declina il tema con uno specifico accento, sempre ispirato dalla tradizione virgiliana, per aggiungere un’ulteriore chiave di lettura interpretativa: Cento vie, cento porte, cento voci, un suggerimento tratto dal libro VI dell’Eneide, invito a coltivare la polifonia come minimo comune denominatore del paesaggio culturale flegreo”.


Il paleoantropologo Giorgio Manzi
Il festival “Antro” apre al Castello di Baia il 27 agosto 2021 con “Napucalisse. Oratorio di lettura”, scritto e interpretato da Mimmo Borrelli, tra i maggiori interpreti del teatro partenopeo, con musiche di Antonio Della Ragione. Il 28 agosto al Parco archeologico di Cuma il direttore del Parco Fabio Pagano converserà con Giorgio Manzi in un incontro dal titolo “I nostri Neanderthal. Signori dell’antro”. Sempre il 28 agosto, al Castello di Baia, sarà la volta di “Cento mani e cento occhi”, incontro concerto con Vittorio Nocenzi de Il Banco del mutuo soccorso, in dialogo con i filosofi Nicola Magliulo e Lucio Saviani, a cura dell’Associazione Sfera. Domenica 29 agosto l’associazione Ellegipi teatro 20 porterà in scena, al Castello di Baia, lo spettacolo “Alluccamm”, con la regia di Luca Pizzurro e le musiche originali di Enzo Gragnaniello. Le Terme di Baia faranno da scenografia il primo settembre allo spettacolo “M’agma. Eruzioni emozionali”, con regia, testi e coreografie del maestro Antonio Colandrea.


Mappa della rotta di Enea da Troia alle coste del Lazio (foto associazione Rotta di Enea)
Il 2 settembre 2021, al Parco archeologico di Cuma, Visit Campi Flegrei organizzerà la performance artistica “Comics and myth in ancient Cuma”, eseguita dal vivo dagli artisti Zulema Giada Scotto Di Lavinia e Giuseppe Manfredi. Il 3, 4 e 5 settembre Giovanni Cafiero, presidente dell’associazione Rotta di Enea, porterà a Cuma la prima edizione del Festival Internazionale Rotta di Enea dal titolo “A’ornos. Un viaggio tra Enea e Virgilio”, un itinerario straordinario sulle orme del mitico eroe, tra storia e leggende, tra natura e paesaggi. Questo il programma: venerdì 3 settembre si svolgerà la presentazione dell’itinerario culturale del consiglio d’Europa “Cuma, l’Egeo, le Cicladi”. Seguirà il concerto di musica tradizionale greca con Roberto Trenca e il gruppo Xenitià e una degustazione di vini dei Campi Flegrei a cura della condotta Slow Food Campi Flegrei. Il 4 settembre si terrà “Kepos, una passeggiata eneadica” nel “giardino” archeologico di Cuma con una Lectio Magistralis a cura di Claudio Buongiovanni e Carlo Rescigno e una degustazione di vini dei Campi Flegrei a cura della condotta Slow Food Campi Flegrei. Domenica 5 settembre concluderà il festival Rotta di Enea una Lectio brevis di Alessandro Fo e Filomena Giannotti, a seguire Concerto dal VI libro dell’Eneide con regia di Matteo Belli e musiche di Paolo Vivaldi, a cura dell’Associazione Cilento Arte. Il 6 settembre si continuerà a Cuma con il concerto al tramonto del trio diretto dal chitarrista Pietro Condorelli, a cura dell’Associazione Jazz and Conversation. Il 7 settembre sarà la danza a farla da padrona sempre a Cuma con “Nea Gynaika”, performance itinerante di musica, danza e prosa, di Emma Cianchi con testi di Manuela Barbato a cura dell’Associazione culturale Luna Nova.

L’8 settembre 2021 tornerà la musica alle Terme di Baia con “Itaca. Richiamo mediterraneo” di Rosalba Di Girolamo e Marzouk Mejri, a cura dell’Associazione Baba Yaga. Sempre alle Terme di Baia, il 9 settembre, con un nuovo spettacolo a cura dell’Associazione O Thiasos Teatro Natura, “Miti d’acqua” di Sista Bramini, autrice teatrale che ha esplorato il mito in ogni sua forma.


Andrea Mazzucchi dell’università “Federico II” di Napoli
Il 10 settembre 2021 a Cuma Fabio Pagano converserà con il professor Andrea Mazzucchi in un incontro dal titolo “La sentenza di Sibilla. L’estremo omaggio dantesco a Virgilio”. Allo stadio di Antonio Pio, lo stesso giorno, “Tristan” concerto di musica classica del trio Buzuru, a cura dell’Associazione Gaggia. Sabato 11 settembre a Cuma si terrà la presentazione del volume “Musei e antropologia. Storie esperienze prospettive”, di Vito Lattanzi che per l’occasione converserà con il direttore Fabio Pagano. Allo stadio di Antonino Pio, sempre l’11 settembre, andrà in scena “Le supplici” da Eschilo con la regia di Salvatore Scotto di Apollonia, a cura della Fondazione Teatro Napoli. Concluderà Antro 2021, Festival del Parco archeologico dei Campi Flegrei, il 12 settembre allo stadio di Antonino Pio, “Grecità”, il reading di Moni Ovadia tratto da Quarta Dimensione di Ghiannis Ritsos.
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