#domenicalmuseo: Pompei è il sito più visitato nella domenica a ingresso gratuito di agosto, seguito da Colosseo e Pantheon. Il ministro Sangiuliano: “Anche questa domenica al museo di agosto si chiude con un bel risultato in termini di affluenza nei musei e nei parchi archeologici statali”
Per la prima domenica di agosto 2024 a ingresso gratuito Pompei torna – nella classifica assoluta – il sito più visitato (17.463 ingressi), seguito dal Colosseo (15.880) e dal Pantheon (12.573). “Anche questa domenica al museo di agosto si chiude con un bel risultato in termini di affluenza nei musei e nei parchi archeologici statali”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Tantissimi visitatori hanno potuto trascorrere parte della loro giornata immersi nella bellezza del patrimonio culturale della nazione. Questi risultati confermano la nostra azione e spingono ad aumentare il nostro impegno per rendere le nostre strutture sempre più accoglienti, moderne ed efficienti. Il mio grande ringraziamento va a tutti i lavoratori che, anche oggi, hanno garantito con la loro professionalità l’apertura dei siti”.

Visitatori all’ingresso dell’antiquarium di Ercolano (foto paerco)
Ecco i numeri relativi a parchi e musei archeologici. Area archeologica di Pompei 17.463; Colosseo 15.880; Pantheon – Basilica di Santa Maria ad Martyres 12.573; Foro Romano e Palatino 8.995; museo Archeologico nazionale di Napoli 3.467; Grotte di Catullo e museo Archeologico di Sirmione 2.710; museo e area archeologica di Paestum 2.310; museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 1.689; Villa Adriana 1.232; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.077; museo Archeologico nazionale di Taranto 866; museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 846; musei nazionali di Cagliari 731; museo nazionale romano – Palazzo Altemps 729; necropoli dei Monterozzi e museo Archeologico nazionale di Tarquinia 493; museo nazionale Etrusco di Villa Giulia 485; museo Archeologico nazionale di Ravenna 418; museo delle Civiltà 378; museo Archeologico nazionale di Firenze 373; necropoli della Banditaccia e museo nazionale archeologico Cerite a Cerveteri 306.
Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia propone la visita guidata “Etruschi, Greci e Vicino Oriente”, con Valeria De Scarpis, secondo appuntamento del ciclo “ESTATE all’ETRU”

Balsamario proveniente dalla Siria, realizzato in pietra e decorato con lamine d’oro, conservato al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
Sabato 3 agosto 2024 “Etruschi, Greci e Vicino Oriente”, secondo appuntamento del nuovo ciclo di visite guidate “ESTATE all’ETRU” comprese nel costo del biglietto d’ingresso al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia: Valeria De Scarpis condurrà i partecipanti in un viaggio nel Mediterraneo, evidenziando la presenza di oggetti particolari sia per i materiali utilizzati che per le iconografie scelte. Appuntamento presso l’accoglienza di Villa Giulia alle 11. Visita compresa nel biglietto di ingresso, su prenotazione all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it indicando il numero di partecipanti. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Con un particolare balsamario proveniente dalla Siria, realizzato in pietra e decorato con lamine d’oro, si ripercorreranno le antiche rotte mediterranee e i contatti tra culture diverse che hanno contribuito alla grande fioritura dell’arte e dell’artigianato etrusco attraverso gli straordinari reperti esposti nelle sale di Villa Giulia.
Roma. Il museo nazionale Etrusco di Villa Giulia propone la visita guidata “Una passeggiata a villa Poniatowski. La storia della villa e delle collezioni” con Luigi Corbelli, primo appuntamento del ciclo “ESTATE all’ETRU”

Lebete in argento con protomi a serpente dalla Tomba Bernardini di Praeneste (attuale Palestrina), secondo quarto del VII secolo a.C., conservato nelle collezioni di Villa Poniatowski (foto etru)
Venerdì 2 agosto 2024 “Una passeggiata a villa Poniatowski. La storia della villa e delle collezioni”, primo appuntamento del nuovo ciclo di visite guidate “ESTATE all’ETRU” comprese nel costo del biglietto d’ingresso al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia: Luigi Corbelli accompagna i partecipanti in una passeggiata a Villa Poniatowski alla scoperta della storia della villa e delle sue collezioni. Appuntamento presso l’accoglienza di Villa Giulia alle 17. Visita compresa nel biglietto di ingresso, su prenotazione all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it indicando il numero di partecipanti. Il biglietto si acquista presso la sede di Villa Giulia. Posti limitati. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Si partirà con una presentazione delle fasi di vita della villa e dei suoi diversi proprietari, fino ad arrivare all’acquisizione da parte dello Stato Italiano e alla sua destinazione a museo. Successivamente verranno illustrate le ricche collezioni custodite, articolate in base ai differenti luoghi di provenienza.
Roma. Al via “Estate all’Etru”, ricco programma di visite guidate gratuite incluse nel biglietto, tra Villa Poniatowski al venerdì e Villa Giulia al sabato, promosse dal museo nazionale Etrusco

Agosto insieme agli archeologi del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per avvicinarsi al mondo etrusco, e non solo, attraverso mille sfumature di colore, mille sguardi. È “ESTATE all’ETRU”: un ricco programma di visite guidate gratuite incluse nel biglietto del Museo. Per chi resta in città a Roma e per chi è già tornato dalle vacanze, si può scegliere di trascorrere qualche ora in compagnia degli Etruschi, passeggiando nei giardini e fra le sale espositive di due Ville storiche senza eguali. Protagoniste Villa Poniatowski il venerdì pomeriggio alle 17 e Villa Giulia il sabato mattina alle 11. Si inizia venerdì 2 agosto 2024 con una passeggiata a Villa Poniatowski per conoscere da vicino la villa e le sue collezioni. Per partecipare alle visite guidate occorre prenotarsi all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it indicando il giorno e il numero di partecipanti. Sarà possibile prenotarsi direttamente all’accoglienza del Museo, salvo disponibilità. Ecco il programma.
VENERDÌ VILLA PONIATOWSKI, alle 17. 2 agosto 2024: “Una passeggiata a Villa Poniatowski. La storia della villa e le collezioni” a cura di Luigi Corbelli; 9 agosto 2024: “Secoli di storie a Villa Poniatowski: l’edificio e le due collezioni” a cura di Luca Mazzocco; 16 agosto 2024: “Luci e ombre di Villa Poniatowski: una panoramica storica e archeologica” a cura di Alessandra Leonardi e Simone Lucciola; 23 agosto 2024: “La moda dei popoli italici: storia di uno stile e influenze straniere” a cura di Valentina Billante; 30 agosto 2024: “Italici, non solo Etruschi” a cura di Chiara Cecot.
SABATO A VILLA GIULIA, alle 11. 3 agosto 2024: “Etruschi, Greci e Vicino Oriente” a cura di Valeria de Scarpis; 10 agosto 2024, “Gli Etruschi e la divinazione” a cura di Alessandra Leonardi; 17 agosto 2024: “L’età dei principi in Etruria meridionale” a cura di Valeria de Scarpis; 24 agosto 2024: “Archeoeconomia: risorse e attività alla base della fioritura etrusca” a cura di Francesca Mazzoncini; 31 agosto 2024, “Veio: storia di un sito e di uno scavo” a cura di Valentina Billante.
Roma. Per “Speciale Villa Poniatowski”, visita guidata “La moda dei popoli italici: storia di uno stile e influenze straniere” con Valentina Billante compresa nel biglietto d’ingresso

Affibbiaglio in oro con sfingi e teste femminili proveniente dalla Tomba Bernardini di Palestrina, parte delle collezioni di Villa Poniatowski del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
Per “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “La moda dei popoli italici: storia di uno stile e influenze straniere” con Valentina Billante compresa nel biglietto d’ingresso. Appuntamento sabato 27 luglio 2024, alle 17, all’accoglienza di Villa Giulia. Il biglietto si acquista nella sede di Villa Giulia. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. A partire da alcuni reperti scelti fra le collezioni del Latium Vetus e dell’Umbria, Valentina Billante accompagnerà i partecipanti in un viaggio sull’evoluzione dell’abbigliamento e degli accessori indossati nell’antichità, in particolare nell’ambito italico ed etrusco. Con un costante sguardo alle collezioni di Villa Poniatowski, l’archeologa si soffermerà sull’analisi degli influssi medio orientali e greci non solo sulle mode, ma anche su altri aspetti culturali testimoniati dai reperti esposti nelle vetrine.
Roma. Per “Speciale Villa Poniatowski”, visita guidata “Dei, principi e guerrieri a villa Poniatowski” con Mariacristina Masci compresa nel biglietto d’ingresso

A villa Poniatowski sono conservati reperti provenienti dai corredi funerari, dalle aree sacre e dai depositi votivi dei centri maggiori del Latium Vetus e dell’Umbria (foto etru)
Per “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “Dei principi e guerrieri a villa Poniatowski” con Mariacristina Masci compresa nel biglietto d’ingresso. Appuntamento venerdì 26 luglio 2024, alle 17, all’accoglienza di Villa Giulia. Il biglietto si acquista nella sede di Villa Giulia. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Attraversando le sale di Villa Poniatowski, si esplorano le bellezze e la magnificenza dei materiali provenienti dai corredi funerari, dalle aree sacre e dai depositi votivi dei centri maggiori del Latium Vetus e dell’Umbria. Questi reperti, insieme con quelli dell’Agro Falisco, costituiscono uno dei nuclei più antichi delle collezioni del Museo; il loro recupero risale allo stesso periodo della fondazione del Museo nel 1889, quando, all’indomani dell’unità d’Italia si avvertì la necessità di rafforzare l’identità nazionale andando a riscoprire nelle civiltà preromane le radici comuni di un popolo in formazione.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia per “Speciale Villa Poniatowski” la visita guidata “Italici, non solo etruschi” con Chiara Cecot. E nei giardini la performance musicata “Le canzoni di Ghisola. Lettere di fuoco… fuoco alle lettere” nel centenario della morte di Eleonora Duse

Reperti italici preromani nelle collezioni di Villa Poniatowski nel museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
Pomeriggio ricco di appuntamenti quello di sabato 20 luglio 2024 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Alle 17, per “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “Italici, non solo etruschi” con Chiara Cecot che, nell’ambito delle collezioni di villa Poniatowski, presenterà ai partecipanti un focus sulle antichità preromane, non propriamente etrusche, provenienti dai centri del Latium vetus, come Gabii, Segni, Lanuvio, Satricum, Palestrina, e dell’Umbria, come Todi e Terni. Visita compresa nel biglietto di ingresso, su prenotazione all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Appuntamento all’accoglienza di Villa Giulia alle 17. Il biglietto si acquista presso la sede di Villa Giulia e dà diritto alla visita di entrambe le strutture. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. A villa Poniatowski trova una sintesi un patrimonio ricchissimo di oggetti che racconta storie di vita e sono eredità di popolazioni che hanno abitato i nostri territori. Italici, non solo Etruschi, a significare la varietà e la ricchezza dei popoli e degli insediamenti. Questi reperti, insieme con le antichità provenienti dall’Agro Falisco, costituiscono uno dei nuclei più antichi delle collezioni del Museo; il loro recupero risale, infatti, agli anni immediatamente precedenti o di poco successivi alla fondazione del Museo nel 1889, quando, all’indomani dell’unità d’Italia, nel 1861, si avvertì la necessità di rafforzare l’identità nazionale andando a riscoprire nelle civiltà preromane le radici comuni di un popolo in formazione: proprio i tanti musei, allora progettati e non sempre realizzati, erano chiamati ad assolvere questo compito altamente educativo.

Giardini di Villa Giulia: Maria Chiara Chizzoni in “Le canzoni di Ghisola. Lettere di fuoco… fuoco alle lettere” (foto etru)
Sempre alle 17, ma nei giardini di Villa Giulia, in occasione del centenario della morte di Eleonora Duse (1858-1924) un nuovo concerto della rassegna “L’Orecchio di Giano 2024. Dialoghi della Antica et Moderna Musica nei giardini di Villa Giulia”, a cura di Musicaimmagine: in anteprima la performance scritta, musicata e diretta da Flavio Colusso “Le canzoni di Ghisola. Lettere di fuoco… fuoco alle lettere”, ispirata all’epistolario tra Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio. Nel suggestivo scenario dei giardini di Villa Giulia, verranno eseguite una serie di “canzoni” create sulle suggestioni delle parole stesse della grande attrice e dalle immagini evocate dai ricordi e conflitti interiori dei lunghi anni della relazione con il Vate con il quale, tra il 1896 e il 1904, fu legata da un patto d’alleanza “per riportare in scena l’essenza poetica della vita”: con Maria Chiara Chizzoni, cantante-attrice; Ensemble Seicentonovecento, direzione e regìa Flavio Colusso; Marco Rogliano, violino; Matteo Scarpelli, violoncello; Alberto Galletti, pianoforte. Lo spettacolo è introdotto dalla conversazione “Il ’Fuoco’: tra ’Il Lauro del Gianicolo’ e ’Le canzoni di Ghisola’” con la partecipazione di Filippo Sallusto e Flavio Colusso. Biglietto concerto: 15 euro + 4 euro ingresso ai giardini. Ridotto speciale studenti del Conservatorio “S. Cecilia” di Roma: 5 euro + 4 euro ingresso ai giardini. È richiesta la prenotazione al numero +393286294500 o all’indirizzo info@musicaimmagine.it
Roma. Per “Speciale Villa Poniatowski”, visita guidata “Da Giulio III al principe Poniatowski: le trasformazioni di una villa fuori porta” con Francesca Montuori compresa nel biglietto d’ingresso

Villa Poniatowski e i suoi giardini in una stampa dell’epoca (foto etru)
Per “Speciale villa Poniatowski”, visita guidata “Da Giulio III al principe Poniatowski: le trasformazioni di una villa fuori porta” con Francesca Montuori compresa nel biglietto d’ingresso. Appuntamento venerdì 19 luglio 2024, alle 17, all’accoglienza di Villa Giulia. Il biglietto si acquista nella sede di Villa Giulia e dà diritto alla visita in entrambe le strutture. Posti limitati. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Sarà possibile prenotarsi direttamente in sede, salvo disponibilità. Come è cambiata Villa Poniatowski nei secoli? Le famiglie che l’hanno abitata hanno certamente lasciato il loro segno di riconoscimento ancora oggi visibile nelle scelte architettoniche e artistiche che ad un occhio attento non smettono di suscitare curiosità e interesse. Francesca Montuori accompagnerà i partecipanti nelle sale della Villa per ricostruire, attraverso l’osservazione degli affreschi, come l’edificio e i suoi giardini siano stati modificati nel corso del tempo dai diversi proprietari.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia riaperta al pubblico la collezione Castellani, e la Latona di Veio è tornata con Apollo ed Eracle

Un gioiello della collezione Castellani al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)

Sala espositiva della collezione Castellani al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia (foto etru)
Novità per i visitatori del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. A due settimane dal ritorno sul suo basamento della Latona di Veio, mercoledì 17 luglio 2024 hanno riaperto al pubblico le sale espositive che custodiscono la collezione Castellani, compresa la celebre sala degli Ori, e la sezione degli oggetti provenienti da Bisenzio. Dopo il grande lavoro di riallestimento delle vetrine, curato dal Servizio Conservazione, dal Servizio Mostre e dal personale di vigilanza del Museo, da mercoledì 17 luglio 2024, i visitatori del museo di Villa Giulia possono tornare ad ammirare la raccolta di ceramiche, terrecotte, bronzi e pietre preziose che apparteneva alla famiglia Castellani e che nel 1919 fu donata allo Stato italiano. Un patrimonio eccezionale di reperti archeologici e splendidi monili che occupa un posto d’onore nelle collezioni del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia.

La Latona di Veio di nuovo sul basamento dopo i restauri (foto etru)
Intanto martedì 2 luglio 2024 – come si diceva – si è conclusa un’operazione delicatissima. La statua di Latona da Veio è tornata sul suo basamento dopo l’importante intervento di restauro compiuto da Sante Guido con il coordinamento del Servizio Conservazione del Museo. Dopo mesi di lavoro che l’hanno portata “con i piedi per terra”, è finalmente tornata accanto ad Apollo ed Eracle e può essere ammirata anche dal lato posteriore dove il restauro ha egregiamente recuperato i panneggi delle vesti e la sua acconciatura ormai perduta.
Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia il convegno “Le lamine di Pyrgi 60 anni dopo la scoperta: scavi ricerche e significato”: l’anniversario dell’evento viene ricordato con la testimonianza di chi ha presenziato alla celebre scoperta e con interventi sul suo significato
“Era l’8 luglio 1964 e mancava poco a mezzogiorno quando l’oro di tre lamine accuratamente ripiegate su se stesse brillò sotto i delicati colpi di piccone di Oreste Brandolini, il decano degli scavatori specializzati di Pyrgi”: comincia così il racconto di Maria Paola Guidobaldi, responsabile delle collezioni del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, che ricorda l’eccezionale scoperta – giusto 60 anni fa: 8 luglio 1964 – 8 luglio 2024 – delle tre lamine d’oro, avvolte sui chiodi usati per affiggerle nell’ambito degli scavi del santuario di Pyrgi, in un’area a lato del Tempio B. Martedì 9 luglio 2024, alle 16.30, nella sala della Fortuna del museo di Villa Giulia, la scoperta delle lamine d’oro di Pyrgi viene ricordato nel convegno “Le lamine di Pyrgi 60 anni dopo la scoperta: scavi ricerche e significato”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it. Seguirà una visita guidata alla sezione dedicata a Pyrgi.

Scoperta delle lamine d’oro a Pyrgi: M. Pallottino, G. Colonna, E. Di Paolo e altri all’indomani dell’eccezionale rinvenimento (foto uni-sapienza)
“Sullo scavo, condotto in concessione alla cattedra di Etruscologia dell’università di Roma La Sapienza, e intrapreso nel 1957 per iniziativa di Massimo Pallottino come uno dei grandi scavi dell’Ateneo”, ricorda Maria Paola Guidobaldi, “erano presenti la dottoressa Falconi che si precipitò a darne notizia telefonica a Massimo Pallottino. La dottoressa Rallo e gli studenti Piero Guzzo e Maristella Pandolfini. Giovanni Colonna in ricognizione nella zona sopraggiunse immediatamente dopo. Quella scoperta epocale non solo ha permesso una migliore comprensione della lingua etrusca, ma ha fornito informazioni fondamentali sulla fondazione del tempio più antico del santuario monumentale di Pyrgi, quello indicato negli studi come Tempio B.

Le tre lamine d’oro di Pyrgi: due con iscrizione in etrusco, una in fenicio (foto uni-sapienza)
“Quelle preziose iscrizioni, due in lingua etrusca e una in fenicio, traduzione non letterale del testo etrusco più lungo”, spiega Guidobaldi, “ci dicono infatti che introno al 510 a.C. Thefarie Velianas, tiranno di Caere, re di Caere in fenicio, dedica quel luogo di culto per ringraziare una divinità femminile chiamata Uni in etrusco e Astarte in fenicio, per aver favorito tre anni prima la sua ascesa al potere. Quando nel III sec. a.C. il Tempio B fu demolito, le tre lamine furono accuratamente arrotolate su ste stesse e sepolte in un’area adiacente.
“Il programma decorativo del Tempio B, ricostruito sulla base della decorazione architettonica in terracotta dipinta”, sottolinea Guidobaldi, “appare incentrato sulla mitologia di Eracle, l’eroe coraggioso e indomito che con impareggiabile forza fisica aveva superato i limiti concessi all’uomo e che perciò, al termine delle sue imprese, con il favore degli dei, aveva potuto finalmente accedere all’Olimpo. La sua apoteosi diventa perciò simbolo dell’investitura divina del potere di Thefarie Velianas conquistato con il favore della dea Uni-Astarte, come appunto le lamine iscritte raccontano.

La vetrina della sala 13B del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia con le tre lamine d’oro di Pyrgi e i chiodi utilizzati per fissarle (foto etru)
“Le lamine sono esposte insieme ai chiodini con cui erano in origine affisse su uno stipite della porta del tempio in una sala del piano terra del museo di Villa Giulia”, conclude Guidobaldi, “precisamente nella sala 13B interamente dedicata al santuario di Pyrgi, lo scalo marittimo dell’antica Caere-Cerveteri, presso il castello di Santa Severa, autentica proiezione sul mare di questa importantissima città dell’Etruria meridionale e frequentato soprattutto da mercanti greci e fenici”.

Una recente campagna di scavo al santuario di Pyrgi condotta dall’università Sapienza di Roma fin dal 1957 (foto uni sapienza)
Convegno “Le lamine di Pyrgi 60 anni dopo la scoperta: scavi ricerche e significato”. Cosa veniva dedicato nel santuario? Chi era l’autore di una dedica così preziosa? Si poteva finalmente contare su una traduzione dell’etrusco attraverso il fenicio? Che ruolo avevano i Fenici in luogo sacro nei pressi di Cerveteri? Il 9 luglio 2024, alle 16.30, l’anniversario dell’evento viene ricordato con la testimonianza di chi ha presenziato alla celebre scoperta e con interventi sul suo significato. Introduce i lavori Luana Toniolo, direttrice del museo di Villa Giulia. Intervengono: Maristella Pandolfini su “Le lamine di Pyrgi. Ricordo della scoperta”; Vincenzo Bellelli su “Le lamine di Pyrgi e la storia di Thefarie Velianas alla luce di quarant’anni di archeologia urbana a Cerveteri”; Paolo Xella su “L’iscrizione fenicia di Pyrgi”; Daniele Federico Maras su “Il dono di Thefarie e la ricerca dell’immortalità”; Enrico Benelli su “Le lamine di Pyrgi e il contributo allo studio dell’etrusco”; Laura Michetti su “La Sapienza a Pyrgi 60 anni dopo la scoperta delle lamine: ricerche in corso e future prospettive”.
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