Roma. Al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia presentazione del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”, curato da Alessandra Piergrossi, Andrea Babbi e Massimo Cultraro, supplemento n. 2 di “Mediterranea” di Ispc-Cnr
Un omaggio a colui che ha segnato un profondo rinnovamento negli studi sull’Etruria arcaica e nella lunga attività di ricerca al CNR, Filippo Delpino. Martedì 26 marzo 2024, alle 16.30, al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, presentazione del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”, curato da Alessandra Piergrossi, Andrea Babbi e Massimo Cultraro, supplemento n. 2 di “Mediterranea. Studi e ricerche sul Mediterraneo antico”, periodico scientifico dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Introduce Vincenzo Bellelli, direttore del parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia e direttore ad interim del museo nazionale Etrusco di Villa Giulia. Presenta l’opera Giuseppe Sassatelli, etruscologo e professore emerito dell’università di Bologna. Intervengono i curatori del volume. L’ingresso nella sala della Fortuna è libero fino ad esaurimento posti. Per maggiori informazioni e prenotazioni: mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it.

Copertina del libro “Tra protostoria e storia: l’Etruria nel cuore del Mediterraneo. Scritti in onore di Filippo Delpino per il suo 80mo compleanno”
Il volume raccoglie numerosi contributi con cui le autrici e gli autori hanno omaggiato il collega e amico Filippo Delpino, insigne studioso dell’Italia preromana. Tali scritti, incentrati sul Mediterraneo e l’Etruria tra protostoria e storia, sono stati suddivisi in sezioni tematiche che riecheggiano la vasta opera dello studioso: Etruria e Mediterraneo, Etruria e Lazio, Tra archivi e collezioni, Storia della disciplina archeologica. La ricchezza degli interessi di Filippo Delpino è riflessa nel volume a lui dedicato in occasione dei suoi 80 anni e pubblicato nella Rivista da lui diretta per lunghi anni. Dall’Etruria e il Lazio, affrontate sul piano dei costumi funerari e della vita degli abitati, della cultura materiale nella loro valenza iconografica, indagata nei molteplici aspetti come riflesso di usi e modelli identitari delle comunità, lo sguardo si è esteso a tutto il Mediterraneo; inoltre, anche la storia delle indagini archeologiche in Etruria, lo sviluppo e l’organizzazione a Roma della tutela delle antichità, la storia della museologia e del collezionismo, costituiscono altri temi considerati con cura. Tutto questo è testimoniato dal contenuto di questo volume che vede tra gli autori numerosi specialisti, tra cui molti allievi e moltissimi amici e colleghi che entusiasticamente hanno aderito, dimostrando stima, affetto e partecipazione per lo studioso e collega.
Palermo. Al Complesso Monumentale dello Steri la Fondazione Sebastiano Tusa presenta l’ultimo numero di Sicilia Archeologica (114/23) edito da L’Erma di Bretschneider nella Giornata dei Beni culturali siciliani

Fabio Martini, Valeria Li Vigni Tusa, Massimo Cultraro e Assia Kysnu Ingoglia alla presentazione della rivista Sicilia Archeologica a Spazio Libri di TourismA 2024 (foto graziano tavan)
Dopo l’anteprima a Firenze a Tourisma 2024, nella sezione Spazio Libri a cura di Massimo Cultraro (vedi Firenze. A Spazio Libri di TourismA 2024 presentato il numero 114 della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa | archeologiavocidalpassato), è arrivato il momento di presentare il nuovo numero della rivista Sicilia Archeologica, il 114/2023, in casa, a Palermo. E la fondazione Sebastiano Tusa che cura la rivista, portata avanti e sviluppata proprio da Sebastiano Tusa, edita da L’Erma di Bretschneider, ha scelto ancora una volta per la presentazione ufficiale il 10 marzo, cioè l’anniversario della tragica scomparsa dell’archeologo e assessore regionale ai Beni culturali, giorno nel quale la Regione Siciliana ha deciso di commemorare Sebastiano Tusa istituendo la Giornata dei Beni culturali siciliani (vedi 10 marzo, giornata dei Beni culturali siciliani: ingresso gratuito a tutti i luoghi regionali della cultura per onorare il ricordo di Sebastiano Tusa, il grande archeologo e assessore ai Beni culturali, nell’anniversario della sua tragica scomparsa. Ecco qualche idea da non perdere | archeologiavocidalpassato).

Copertina del numero 114 (2023) della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa
Appuntamento dunque domenica 10 marzo 2024, alle 17, nell’aula magna del Complesso Monumentale dello Steri a Palermo, in piazza Marina 61. Aprono i saluti di Massimo Midiri, rettore dell’università di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Mario La Rocca, dirigente generale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana; p. Sergio M. Catalano op, priore del convento di San Domenico di Palermo. Introduce Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Sebastiano Tusa e direttore di Sicilia Archeologica. Modera Massimo Cultraro, Ispc-Cnr, comitato scientifico Sicilia Archeologica. Intervengono Oscar Belvedere, università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Vito Zarzana, ispettore onorario per i Beni culturali, vice direttore Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università di Roma Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider.
Firenze. A Spazio Libri di TourismA 2024 presentato il numero 114 della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa

Fabio Martini, Valeria Li Vigni Tusa, Massimo Cultraro e Assia Kysnu Ingoglia alla presentazione della rivista Sicilia Archeologica a Spazio Libri di TourismA 2024 (foto graziano tavan)
A TourismA 2024, nell’ambito della sezione Spazio Libri a cura di Massimo Cultraro, domenica 25 febbraio 2024, è stato presento in anteprima il numero 114 (2023) della rivista “Sicilia Archeologica” edito da L’Erma di Bretschneider. Ne hanno discusso con Massimo Cultraro (ISPC CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale): Valeria Li Vigni Tusa (direttrice della rivista – fondazione Sebastiano Tusa), Fabio Martini (Comitato Scientifico della Rivista) e Assia Kysnu Ingoglia (Redazione Sicilia Archeologica).
Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Sebastiano Tusa, per archeologiavocidalpassato.com fa una breve presentazione del numero 114 della rivista. “Il volume, pubblicato dalla Fondazione Sebastiano Tusa”, spiega Li Vigni, “fa parte di una collana che nasce con Vicenzo Tusa, quindi una rivista che nasce negli anni Sessanta del Novecento, che prosegue con Sebastiano Tusa, e che poi è stato nostro impegno rimettere in piedi e pubblicare. E la pubblichiamo sempre con lo stesso entusiasmo, la stessa passione e scientificità che applicava Sebastiano. Non soltanto archeologia ma multidisciplinarietà. Infatti nella rivista sono presenti articoli di biologi, di archeologi, di storici dell’arte, perché è fondamentale dare spazio al patrimonio culturale in tutte le sue articolazioni. Una parte è dedicata alla normativa sui beni culturali, che di volta in volta viene curata da un giurista: nel caso specifico, su questo numero il contributo è curato dal comandante Gianluigi Marmora del nucleo tutela patrimonio dei beni culturali, quindi dall’Arma dei Carabinieri”.

Copertina del numero 114 (2023) della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa
“Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa, prosegue sulla direzione indicata da Sebastiano Tusa “𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑖𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑎 𝑐ℎ𝑖 ℎ𝑎 𝑎 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝐵𝑒𝑙 𝑃𝑎𝑒𝑠𝑒” (Sebastiano Tusa). Anche il numero 114 è diviso in 4 sezioni: 1. Le scoperte archeologiche più recenti, 2. La diagnostica dei beni culturali, 3. Gli aggiornamenti dalla preistoria, al mondo classico e al mondo sommerso, 4. Le normative ai beni culturali (valorizzazione – conservazione – tutela – fruizione). Apre la prima sezione il saggio di Luca Restelli, Clemente Marconi, Andrew Farinholt Ward, Linda Adorno e Francesca Paleari, 𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑣𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝐴 𝑒 𝑖𝑙 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑂 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑟𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑆𝑒𝑙𝑖𝑛𝑢𝑛𝑡𝑒 (𝑆𝐴𝑆 𝑇𝐴𝑂-𝐴, 2023). 𝑅𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑙𝑖𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒. Secondo saggio è quello di Thea Sommerschield e Stefano Vassallo “𝐿𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝐸𝑟𝑎𝑐𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑡𝑒 𝑎 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑢𝑡𝑖: 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑙𝑜𝑢𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑛 𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜” che analizza la decorazione a rilievo con Eracle, centauri, arpie, Atena armata e iscrizione del nome di uno dei due centauri nel frammento di louterion rinvenuto nell’area dell’abitato di Terravecchia di Cuti, un sito indigeno della Sicilia centrale. La sezione dedicata alla Diagnostica viene aperta dal contributo di Katia D’Ignoti, “𝐿𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑎𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑒𝑜𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑡𝑎𝑟𝑑𝑜-𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑎-𝑒𝑙𝑙𝑒𝑛𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑜𝑣𝑟𝑎𝑑𝑑𝑖𝑝𝑖𝑛𝑡𝑎 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐿𝑖𝑝𝑎𝑟𝑖”, uno studio dettagliato sulla ceramica sovra dipinta tardo classica-ellenistica prodotta a Lipari, che mette in discussione e riformula molti aspetti di questa classe di manufatti. Segue il saggio di Francesca Meli, Francesco Savarino, Arianna Romano, Gabriele Lauria, Maria Grazia Griffo e Luca Sineo, 𝐵𝑖𝑜-𝑎𝑟𝑐ℎ𝑎𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑁𝑜𝑡𝑒𝑠 𝑜𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑃𝑢𝑛𝑖𝑐 𝐿𝑖𝑙𝑦𝑏𝑎𝑒𝑢𝑚: 𝑇ℎ𝑒 190 𝐻𝑦𝑝𝑜𝑔𝑒𝑢𝑚, che fornisce importanti e innovative analisi bioarcheologiche e ricostruzioni 3D. La terza sezione dedicata agli Aggiornamenti viene aperta dal saggio di Fabio Martini, 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑒𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎: 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑖, restituisce un’attenta analisi sulla Sicilia in particolare sulle due tematiche principali: le identità plurali degli ultimi cacciatori-raccoglitori mesolitici e le variabili culturali e sulla capacità in periodi preneolitici di seguire rotte marittime. Segue il contributo di Maurizio Cattani, 𝐿𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑒𝑠 𝑑𝑖 𝑀𝑢𝑟𝑠𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝐵𝑟𝑜𝑛𝑧𝑜. Il saggio propone una reinterpretazione dei dati archeologici in considerazione della ricorrenza dei processi storico culturali presenti in diverse aree della Sicilia e delle isole minori. Massimo Cultraro nel suo interessante saggio 𝐸𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑟𝑜𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑜𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 evidenzia come le fasi avanzate e finali dell’età del Bronzo nella Sicilia occidentale siano state implementate negli ultimi anni mantenendo come punto di riferimento il sito di Mokarta (Salemi TP). Giovanni Di Stefano, 𝐴𝑟𝑚𝑖 𝑒 𝑜𝑟𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑎𝑛𝑡𝑢𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑔𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑡𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑚𝑎𝑟𝑖𝑛𝑎, offre un interessante indagine sugli aspetti rituali intorno al Santuario di Castiglione. Chiude la terza sezione Gianfranco Purpura, 𝐿𝑎 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑏𝑎𝑐𝑞𝑢𝑒𝑖, l’approccio interdisciplinare del saggio offre un’analisi esaustiva e illuminante con una chiave di lettura che si avvale di interpretazioni di archeologia subacquea e di diritto commerciale romano che forniscono fondamentali arricchimenti a entrambi i settori disciplinari. L’ultima sezione dedicata alla legislazione contiene il contributo del comandante Gianluigi Marmora, 𝐼𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝐶𝑎𝑟𝑎𝑏𝑖𝑛𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑇𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝐶𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒, che testimonia l’attività di conoscenza che svolge il Nucleo TPC attraverso l’uso della banca dati.
Firenze. Al Palazzo dei Congressi al via la X edizione di tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale: decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, lezioni di geroglifico, mostre, cinema, premi internazionali, installazioni multimediali, virtual tour, archeodegustazioni di pietanze etrusco-romane. Pruneti: “Il programma di questa decima edizione è particolarmente ricco ed elaborato”
Tutto pronto per la X edizione di tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale organizzato al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 23 al 25 febbraio 2024 da Archeologia Viva (Giunti Editore). Decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, lezioni di geroglifico, mostre, cinema, premi internazionali, installazioni multimediali, virtual tour, archeodegustazioni di pietanze etrusco-romane. E il gran finale con Alberto Angela, padrino della kermesse fin dalla prima edizione. Tutto a ingresso libero e gratuito.

Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, a TourismA (foto AV)
“Sono trascorsi dieci anni da quando tourismA si è affacciato al panorama fieristico europeo con il prestigio della rivista da cui proviene, la forza comunicazionale dei suoi collaboratori, la capacità di coinvolgere, l’idea di un turismo culturale rispettoso e formativo”, scrive Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, nella presentazione. “Siamo passati indenni attraverso il dramma del Covid senza mollare un anno, tornando ora ai livelli iniziali di partecipazione. Molto faticoso, ma ce l’abbiamo fatta. In tanti anni di paziente lavoro siamo riusciti a portare all’attenzione degli appassionati, esperti, operatori del settore un grande evento nato spontaneo, senza protezioni, libero e quindi rispondente solo alle scelte di chi lo organizza e di chi vi partecipa. La nostra forza sono l’indipendenza e il sostegno convinto di quanti ci seguono”.

Alberto Angela in un auditorium gremito protagonista in una edizione di TourismA (foto AV)
Sarà una festa in grande quella per il decennale di tourismA. Tre giornate a ingresso libero e gratuito per parlare di archeologia, ambiente e turismo culturale con particolare attenzione a un modo di viaggiare consapevole e sostenibile. La kermesse, punto di riferimento per tutti gli appassionati del mondo antico e operatori del settore, offre anche quest’anno un programma ricchissimo con decine di incontri e centinaia di relatori di primo piano richiamando a Firenze appassionati, viaggiatori e addetti ai lavori. “Il programma di questa decima edizione è particolarmente ricco ed elaborato”, continua Pruneti, “con la nutrita presenza di istituzioni e personalità di primo piano sotto il profilo scientifico e mediatico, ma anche per l’adesione di tante piccole realtà “minori”, preziose nel rappresentare il grande mosaico di storia, tradizioni e popolazioni del Mediterraneo: un immenso patrimonio di diversità che abbiamo il dovere di scoprire e difendere partendo dalla conoscenza. Sempre più “tourismA” si distingue come spazio pubblico senza censure, per avere assunto i connotati di un’affollata ed emozionante agorà”.

Il giornalista Aldo Cazzullo tra gli ospiti di TourismA 2024 (foto AV)
Grandi nomi. Oltre 200 i relatori nei convegni previsti negli spazi del Palacongressi. Tra i big in programma quest’anno il giornalista Aldo Cazzullo, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il filologo Luciano Canfora, il geologo Mario Tozzi, il medievista Franco Cardini, il cantautore Francesco Guccini, il paleoantropologo Giorgio Manzi, l’archeologo classico Andrea Carandini, lo storico Aldo Schiavone… e l’attesissimo Alberto Angela (presenza in sala fino a esaurimento posti; non è possibile prenotare; diretta su pagina facebook di tourismA). Il giornalista Massimo Polidoro interverrà per presentare il libro/intervista Piero Angela. La meraviglia del tutto, appena uscito per Mondadori.

Paolo Giulierini, già direttore del Mann, e Simona Rafanelli, direttore del Muvet, a TourismA 2023 (foto graziano tavan)
Venerdì 23 febbraio 2024. In auditorium, c’è la prima giornata del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA, con la presentazione – tra l’altro – di tre libri: “I custodi della memoria: nel mondo degli scribi” di Louis Godart, “Com’eravamo… L’Italia prima dei Romani” di Paolo Giulierini, e “Maledette! Quando il mito è contro le donne” di Francesca Ghedini. E, dopo la pausa pranzo, la consegna del premio “R. Francovich” COMUNICARE IL MEDIOEVO al museo Archeologico delle Grandi Opere di Pagazzano (Bg) per la valorizzazione del patrimonio medievale, e a Francesco Guccini per aver cantato il mondo medievale accompagnandoci dall’antica Bisanzio fino ai mistici orizzonti di Marco Polo e Cristoforo Colombo. In sala Onice, al mattino, l’edizione 2024 di ITER Archeologia Patrimonio e Ricerca italiana all’estero – L’Archeologia italiana per lo studio, la protezione e la trasmissione del patrimonio culturale dell’umanità a cura di Luca Peyronel dell’università di Milano con focus su alcune missioni archeologiche italiane all’estero. In sala 100, nel pomeriggio, 10 ANNI DI TOURISMA 70 DI IIPP “La Preistoria nella società che cambia”: Workshop a cura di IIPP – Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria col coordinamento Monica Miari, Silvia Florindi.

Vittorio Sgarbi a TourismA 2020 ricorda Sebastiano Tusa (foto Graziano Tavan)
Sabato 24 febbraio 2024. In auditorium la seconda giornata del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA è al pomeriggio: in programma, tra l’altro, L’UOMO E IL MARE: assegnazione del premio “Fondazione Sebastiano Tusa – Thalassa” per la ricerca scientifica nel Mediterraneo con l’intervento di Valeria Li Vigni presidente Fondazione Sebastiano Tusa; MONT’E PRAMA (1974-2024) – CABRAS / SARDEGNA: focus nel cinquantesimo della scoperta che ha riscritto la storia della Sardegna. In sala Verde STATI GENERALI DELL’ARCHEOLOGIA ITALIANA: archeologia oggi tra nodi aperti e sfide future. Prima parte. A cura di ANA – Associazione Nazionale Archeologi, FCdA – Federazione Consulte universitarie di Archeologia, Archeoimprese, API – Archeologi del Pubblico Impiego, Assotecnici. In sala 100, tutto il giorno, SPAZIO LIBRI a cura di Massimo Cultraro dirigente di ricerca Cnr-Ispc con presentazione della produzione più recente di pubblicazioni a soggetto archeologico. In sala Limonaia, al mattino, VIAGGI DI CULTURA E ARCHEOLOGIA: rassegna di itinerari turistico-culturali a cura di Mark PR di Nadia Pasqual – Comunicazione per il turismo. In sala 9, tutto il giorno, CULTURA COLTURA CULTO: patrimonio italiano e turismo culturale a cura di Agostino De Angelis attore e regista.

Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, nel Tempio di Nettuno a Paestum (foto pa-paeve)
Domenica 25 febbraio 2024. In Auditorium, tutto il giorno, giornata conclusiva del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA con molti interventi aperti da Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, e chiusi da Alberto Angela intervistato da Piero Pruneti. In sala Onice, al mattino, CORSICA ETRUSCA: progetto scientifico – Itinerario culturale – Nuovo museo interpretativo del territorio a cura di Jean Castela (università di Corsica, presidente INEACEM – Istituto di Studi applicati sulle Civiltà e gli Spazi del Mediterraneo), e Simona Rafanelli (direttore museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia). In sala Onice, al pomeriggio, ARCHEOLOGIA… CHE PASSIONE! Mille uno modi per “raccogliere l’Antico” a cura di Simona Rafanelli MuVet – museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. In sala 100, al mattino, SPAZIO LIBRI a cura di Massimo Cultraro dirigente di ricerca Cnr-Ispc. In sala 100, al mattino, Esplorazione, scavo e studio di antiche aree sotterranee artificiali, a cura di Ente del Terzo Settore A.S.S.O. – Archeologia Subacquea Speleologia e Organizzazione. In sala Limonia, al mattino, STATI GENERALI DELL’ARCHEOLOGIA ITALIANA: archeologia oggi tra nodi aperti e sfide future. Seconda parte. A cura di ANA – Associazione Nazionale Archeologi, FCdA – Federazione Consulte universitarie di Archeologia, Archeoimprese, API – Archeologi del Pubblico Impiego, Assotecnici. In sala 9, al mattino, LA ROTTA DEI FENICI: Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa tra innovazione e valorizzazione, a cura di The Phoenicians’ Route – Cultural Route of the Council of Europe.
Perugia. Al museo Archeologico nazionale “Egregio Prof. Torelli, Caro Mario. Una vita per l’Archeologia”, tre giornate di studio: tre giornate di studio a poco più di tre anni dalla scomparsa del professor Mario Torelli, archeologo di fama internazionale, con alcuni tra i maggiori studiosi che con lui si sono formati e hanno incrociato la sua straordinaria attività professionale. Ecco il programma
A poco più di tre anni dalla scomparsa del professor Mario Torelli, archeologo di fama internazionale (vedi Archeologia in lutto. È morto Mario Torelli, grande etruscologo, archeologo e docente di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana. Stava preparando una grande mostra su Pompei e Roma | archeologiavocidalpassato), per 35 anni docente di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana all’università di Perugia, il museo Archeologico nazionale dell’Umbria gli dedica “Egregio Prof. Torelli, Caro Mario. Una vita per l’Archeologia”, tre giornate di studio, dal 21 al 23 febbraio 2024, alle quali parteciperanno alcuni tra i maggiori studiosi che con lui si sono formati e hanno incrociato la sua straordinaria attività professionale. La direzione regionale Musei Umbria ha così voluto onorare la memoria e la carriera del professor Torelli con un evento che vedrà la partecipazione di docenti universitari, allievi, professionisti e studiosi italiani e stranieri, che, insieme, lo ricorderanno coniugando omaggi accademici e ricordi personali. L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti. Molti gli ospiti illustri che interverranno, tra i quali Massimo Osanna, direttore generale Musei del ministero della Cultura e Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. L’iniziativa, promossa dai Musei nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei Umbria, diretti da Costantino D’Orazio, è curata da Tiziana Caponi, direttrice del museo Archeologico nazionale dell’Umbria.
PROGRAMMA MERCOLEDÌ 21 FEBBRAIO 2024. Alle 9, Costantino D’Orazio, Tiziana Caponi (Musei nazionali di Perugia – direzione regionale Musei Umbria), Massimo Osanna (direzione generale Musei), e Alfonsina Russo (parco archeologico del Colosseo): “A Mario Torelli dall’Etruria al Colosseo”; Attilio Mastino e Raimondo Zucca (università di Sassari): “Baruffe chiozzotte: la vicenda della Laurea Magistrale honoris causa in archeologia al prof. Mario Torelli a Sassari e altre storie”; Carlo Rescigno (università della Campania “Luigi Vanvitelli”): “Le fanciulle di Reggio”; Franco Nardella: “Dall’Archeologia al Cinema. La ricostruzione storica come metodo”; Marco Fabbri (università di Roma “Tor Vergata”): “Mario Torelli e la divulgazione della conoscenza archeologica”. Pausa pranzo. Alle 15, Stefano Bruni (università di Ferrara): “Le farfalle di Larthia Seianti”; Simonetta Angiolillo (università di Cagliari): “1969 – 1976: a Cagliari con Mario”; Lucio Fiorini (università di Perugia): “Cronache on the road per Gravisca (e oltre) insieme a Mario, mio Professore e compagno di viaggio”; Angelo Centini: “Mario Torelli cittadino onorario di Tarquinia”; Antonio Sgamellotti (già università di Perugia): “Un lungo rapporto di amicizia e collaborazione scientifica con Mario”; Dorica Manconi: “1970: primi studenti sardi allo scavo di Gravisca”.
PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2024. Alle 9, Pedro Rodriguez Oliva (Universidad de Málaga): “Las relaciones de Mario Torelli con la Universidad de Málaga, Spagna”; Cristina Papa (già università di Perugia): “Mario Torelli e le intersezioni tra antropologia e archeologia”; Maurizio Di Puolo: “Un ricordo”; Francesca Silvestrelli (università del Salento): “Quand on voit soi-même on est sûr et le témoignage d’autrui n’est jamais aussi certain. I viaggi in Italia di Honoré d’Albert duca di Luynes (1825 e 1828)”; Arturo Ruiz (Universidad de Jaén): “El día que Mario Torelli vino a los campos de olivos”; Marco Arizza (CNR ISPC): “Tra i templi di Roma e le tombe di Veio. Incontri e ricordi con Mario Torelli”. Pausa pranzo. Alle 15, Nicola Terrenato (University of Michigan, Kelsey Museum of Archaeology): “La topografia più antica del Quirinale settentrionale alla luce delle nuove scoperte”; Roberto Marcucci (Casa editrice l’Erma di Bretschneider): “Un ricordo dell’amico Editore, Roberto Marcucci”; Maria Grazia Lungarotti (Fondazione Lungarotti): “L’Archeologo, l’Amico, una visione condivisa”; Elmo Mannarino (già università di Perugia): “Mario: l’amico e l’archeologo”; Lino Conti (Accademia delle Scienze dell’Umbria): Lara Anniboletti, Alessandro Mandolesi con Maria Rosa Lucidi (direzione generale Musei, museo Archeologico nazionale di Civitavecchia): “La dea Fortuna si era messa ad aiutarmi alla grande… Mario e il santuario di Punta della Vipera (S. Marinella)”.
PROGRAMMA DI VENERDÌ 23 FEBBRAIO 2024. Alle 9, Giuseppina Manca Di Mores (Accademia di Belle Arti di Sassari): “Troppe ali… Riflessioni sull’altorilievo fittile del tempio di Antas (Fluminimaggiore – Sud Sardegna)”; Massimo Cultraro (CNR ISPC): “Divagazioni sul Mediterraneo: Mario Torelli e la Grecia delle origini”; Francesco Marcattili (università di Perugia): “In viaggio con Mario, in viaggio con Enea”; Donatella Scortecci (università di Perugia): “Non solo il mondo classico… Mario Torelli e l’archeologia cristiana”; Massimo Nafissi (università di Perugia): “Mario Torelli, Sparta e il programma figurativo del Trono di Apollo ad Amicle”; Donato Loscalzo (università di Perugia): “L’ironia di Mario Torelli”; Pausa pranzo. Alle 15, Sabrina Boldrini (università di Perugia): “Libri e biblioteche di antichistica all’Università di Perugia”; Enrico Signorini, Olindo Stefanucci: “Con Mario, a Perugia, Cortona e oltre”; Primo Tenca: “Un amico leale e generoso”; Alberto Mori, Raffaele Davanzo: “Rinnovamento ippodameo di tracciati urbani etruschi”; Giancarlo Paoletti: “Pedagogia della polpetta”; Luana Cenciaioli: “La decorazione architettonica a Perugia in età romana ed il reimpiego degli elementi lapidei: il capitello con Scilla e i compagni di Ulisse”; Tiziana Caponi (museo Archeologico nazionale dell’Umbria): “Considerazioni conclusive”.
Melilli (Sr). Omaggio a Luigi Bernabò Brea, grande archeologo e funzionario della soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, con il convegno “Luigi Bernabò Brea e la Sicilia. Bilancio e prospettive di ricerca a un quarto di secolo dalla sua scomparsa”: due giorni in presenza e on line
Omaggio a Luigi Bernabò Brea (1910-1999), studioso visionario e innovativo, animato da un rigoroso senso dello Stato e del bene collettivo, capace di trasformare l’archeologia siciliana in un laboratorio permanente di sfide e conquiste scientifiche. Appuntamento a Melilli (Sr), nell’ala consiliare, il 17 e 18 febbraio 2024, per il convegno di archeologia “Luigi Bernabò Brea e la Sicilia. Bilancio e prospettive di ricerca a un quarto di secolo dalla sua scomparsa” organizzato dall’associazione Italia Nostra Melilli, in collaborazione con l’amministrazione comunale, con la partecipazione di funzionari e docenti universitari italiani e stranieri, attivi o in pensione, insieme ad Accademie, Istituti di cultura, Musei e Soprintendenze provenienti da tutta Italia.

L’archeologo Luigi Bernabò Brea (Genova, 27 settembre 1910 – Lipari, 4 febbraio 1999) (foto regione siciliana)
A venticinque anni dalla scomparsa di Luigi Bernabò Brea (Genova, 27 settembre 1910 – Lipari, 4 febbraio 1999), illustre archeologo e funzionario della soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, noto per la sua influenza rivoluzionaria nei campi degli scavi e delle pubblicazioni archeologiche, è giunto dunque il momento di fare il punto su quanto si è sviluppato in questo quarto di secolo e di mettere in evidenza la sua eredità scientifica. L’anniversario offre l’opportunità di esplorare, con una prospettiva aggiornata, uno dei periodi più entusiasmanti della storia e dell’archeologia recenti, durante il quale l’intera area della Sicilia orientale, sia ionica che tirrenica, è stata protagonista di campagne archeologiche di rilievo nel Mediterraneo. Le indagini condotte da Luigi Bernabò Brea rimangono ancor oggi fondamentali per gli studi sulla storia e l’archeologia dell’occidente greco.

L’archeologo Luigi Bernabò Brea (foto giuseppe e luigi santi agnello)
Il convegno si svolge sabato 17 e domenica 18 febbraio 2024: dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19. Per vedere la diretta dell’evento: www.magnetofono.it/streaming/melilli e sulla pagina Facebook di Italia Nostra Melilli (cliccare qui). All’evento saranno presenti l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, e il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, oltre ai sindaci dei Comuni limitrofi con competenza su importanti siti archeologici legati a Luigi Bernabò Brea. Parteciperanno Francesco Italia per Siracusa, Giuseppe Di Mare per Augusta e Megara Iblea, Vincenzo Parlato per Sortino e Pantalica, Giuseppe Gianni per Priolo e Thapsos. Tra gli altri partecipanti figurano il direttore del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, Carmelo Bennardo; il soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, Salvatore Martinez; il direttore del parco archeologico di Leontinoi e Megara, Carla Mancuso; e il direttore del parco archeologico delle Isole Eolie, museo “Luigi Bernabò Brea”, Rosario Vilardo.
IL PROGRAMMA DI SABATO 18 FEBBRAIO 2024: 9.30-10-30, introduzione di Giuseppe Immè, docente, vicepresidente regionale di Italia Nostra Sicilia e consulente scientifico del Comune di Melilli, e saluti delle autorità. 10.30-13, modera Lorenzo Guzzardi. Intervegono: Maria Bernabò Brea, già soprintendenza archeologica dell’Emilia Romagna, “Ricordo di Luigi Bernabò Brea”; Paola Pelagatti, accademia nazionale dei Lincei, “Luigi e Chiara Bernabò Brea tra Genova e Siracusa: dallo sbarco alleato alla ricostruzione della soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale”; Massimo Cultraro, CNR e università di Palermo, “Luigi Bernabò Brea e la Preistoria siciliana: la coerenza di un percorso scientifico”. Dopo la pausa caffè, modera Massimo Frasca. Intervengono: Rosa Maria Albanese, università di Catania (DISUM), “Il crepuscolo del re Hyblon. Mobilità e dinamiche territoriali nella Sicilia protostorica e arcaica”; Gioconda Lamagna, già direttrice del parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci, “Luigi Bernabò Brea ad Adrano tra ricerca, tutela e conservazione del patrimonio archeologico”. Dopo la pausa pranzo, dalle 16.30 alle 19, modera Massimo Cultraro. Intervengono: Elvia Giudice e Giada Giudice, università di Catania (DISUM) e Universität München (Germania), “Un cratere a calice frammentario da Leontinoi conservato al Museo “P. Orsi” di Siracusa e il ruolo della colonia calcidese nei commerci attici in Occidente nella seconda metà del V sec. a.C.”; Massimo Frasca, già direttore della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’università di Catania, “L’archeologia a Lentini e Luigi Bernabò Brea”. Dopo la pausa caffè, Concetta Ciurcina, già soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, “Luigi Bernabò Brea e lo studio delle terrecotte architettoniche di Gela”; Michel Gras, Accademia nazionale dei Lincei, già direttore dell’École française de Rome (Francia), “Passeggiando per Siracusa”.
IL PROGRAMMA DI DOMENICA 18 FEBBRAIO 2024: 9.30-13, modera Michel Gras. Intervengono: Giovanni Di Stefano, università della Calabria e università di Roma Tor Vergata, “Le “altre” archeologie di Luigi Bernabò Brea”; Maria Costanza Lentini, già direttrice del parco archeologico di Naxos e Taormina, “Milazzo e le ricerche di Luigi Bernabò Brea nella Sicilia tirrenica”; Giuseppe Immè, docente, vicepresidente regionale di Italia Nostra Sicilia e consulente scientifico del Comune di Melilli, “Luigi Bernabò Brea e Nino Lamboglia: incontri tra archeologi nella costa tirrenica della Sicilia”; Elena Flavia Castagnino, funzionaria archeologa della soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, “Il ruolo-chiave di Luigi Bernabò Brea nella ricerca e nella tutela del patrimonio archeologico sottomarino: una ‘immersione’ inedita nell’archivio storico della Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale”; dopo la pausa caffè, Maria Clara Martinelli, funzionaria archeologa del parco archeologico delle Isole Eolie, museo “Luigi Bernabò Brea”, “Luigi Bernabò Brea nelle Isole Eolie. Dalle prime ricerche all’apertura del Museo di Lipari (1942-1954)”; Umberto Spigo, già direttore del parco archeologico delle Isole Eolie, museo “Luigi Bernabò Brea”, “Luigi Bernabò Brea a Tindari. Capisaldi per la ricerca e per la tutela in parallelo con l’attività della Soprintendenza alle Antichità di Siracusa in altri centri di età ellenistico-romana”; Rosario Vilardo, direttore del parco archeologico delle Isole Eolie, museo “Luigi Bernabò Brea”, “Prospettive di conservazione e valorizzazione del patrimonio nel Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea a Lipari”. Dopo la pausa pranzo, dalle 16.30 alle 19, modera Maria Bernabò Brea. Intervengono: Rosa Lanteri, dirigente U.O.2 del S. 39 parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, “Luigi Bernabò Brea e la difficile stagione della tutela”; Alessandra Castorina, funzionaria archeologa della soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Siracusa, “Luigi Bernabò Brea e la tutela dei siti indigeno-ellenizzati della Sicilia centro[1]meridionale. Nuovi dati dall’archivio storico della Soprintendenza di Siracusa”; Giuseppina Monterosso, funzionaria archeologa del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, “Luigi Bernabò Brea e il Museo Archeologico di Siracusa: da Piazza Duomo a Villa Landolina”; Angela Maria Manenti, funzionaria archeologa del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, “Luigi Bernabò Brea e la numismatica: il medagliere e la sua organizzazione”. Dopo la pausa caffè, Agostina Musumeci, funzionaria archeologa del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, “Dal secondo conflitto mondiale alla Commissione Franceschini: Luigi Bernabò Brea e la catalogazione”; Mariella Musumeci, già dirigente della U.O. Beni archeologici della soprintendenza BB.CC.AA., “L’attività di Luigi Bernabò Brea tra tutela e valorizzazione: alle origini dei parchi archeologici nella provincia di Siracusa”; Ermelinda Storaci, funzionaria archeologa del parco archeologico e paesaggistico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e Akrai, “Luigi Bernabò Brea e il Giappone”.
Torino. Al museo Egizio l’archeologo Massimo Cultraro (Cnr- Ispc Catania) parla di “Da Micene al Nilo. Le ricerche di Heinrich Schliemann in Egitto (1886-1888)”. Conferenza in presenza e on line in collaborazione con Acme
Heinrich Schliemann (1822-1890), imprenditore tedesco diventato famoso per la scoperta di Troia e per l’esplorazione della civiltà micenea, fin dalle sue indagini in area egea ha sempre guardato con attenzione all’Egitto. Giovedì 11 gennaio 2024, alle18, nella sala conferenze del museo Egizio di Torino, conferenza “Da Micene al Nilo. Le ricerche di Heinrich Schliemann in Egitto (1886-1888)” con Massimo Cultraro: nuovo appuntamento con le conferenze organizzate con l’Associazione ACME, Amici e Collaboratori del Museo Egizio, dove Massimo Cultraro ci parlerà delle ricerche di Heinrich Schliemann in Egitto. Introduce Christian Greco, direttore del museo Egizio. Ingresso è libero con prenotazione su Eventbrite: : https://www.eventbrite.it/…/biglietti-da-micene-al-nilo…. La conferenza sarà trasmessa anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Museo. Il programma di incontri è realizzato in collaborazione con il dipartimento di Studi storici dell’università di Torino. La scoperta a Micene di un gruppo di manufatti di produzione egizia risalenti al Nuovo Regno lo spinge a riflettere sull’origine della civiltà elladico-micenea, per la quale non escludeva un contributo dall’area nilotica. Nei continui viaggi compiuti in Italia entra in contatto con la grande scultura greco-romana nelle collezioni di Roma, mostrando uno spiccato interesse per la figura di Cleopatra. Solo a partire dal 1886, oramai celebre ma con una salute assai cagionevole, può avviare il sogno di esplorare l’Egitto, avviando le indagini ad Alessandria alla ricerca del palazzo di Cleopatra. I taccuini di viaggio permettono di ricostruire una pagina inedita e affascinante del lungo soggiorno di Schliemann in Egitto, facendo luce sulle scoperte archeologiche, pressoché sconosciute, e sulle preziose descrizioni di luoghi e costumi dell’Egitto nella seconda metà dell’Ottocento.

Massimo Cultraro, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) (foto parco naxos)
Massimo Cultraro è archeologo, dirigente di ricerca al Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto delle scienze del Patrimonio Culturale, Catania. Insegna Archeologia egea e Preistoria del Mediterraneo nelle università di Palermo, Messina e Salerno. Visiting professor alla Brown University di Providence (USA), tiene corsi di archeologia egea nell’Università di Göttingen. Nel 2006-2011 ha diretto il progetto di ricostruzione del museo nazionale di Baghdad, promosso dal ministero degli Affari Esteri e CNR, progetto premiato al G8 degli Enti di Ricerca a Venezia nel 2008. Insignito del premio nazionale “Sabatino Moscati” per la divulgazione scientifica in campo archeologico, si occupa di mondo egeo-miceneo e di Preistoria euro-asiatica, dirigendo dal 2014 una missione di ricerca nel Caucaso. Autore di sei saggi scientifici, alcuni dei quali dedicati alla figura di H. Schliemann.
Cagliari. Conferenza, in presenza e on line, di Massimo Cultraro (Cnr Catania) su “I bronzetti “sardo-feniciani” e le donne di Cagliari. L’inatteso viaggio di Heinrich Schliemann in Sardegna”, sessantottesimo incontro della rassegna “Dialoghi di archeologia, architettura, arte e paesaggio”
Un naufragio nella notte, l’approdo a Cagliari, la folgorazione per i bronzetti nuragici, ma anche per le donne sarde, tutti gli ingredienti per una nuova avventura, assolutamente inedita, dell’impareggiabile Heinrich Schliemann. Giovedì 30 novembre 2023, alle 17, nella basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo a Cagliari, e in diretta live, l’incontro “I bronzetti “sardo-feniciani” e le donne di Cagliari. L’inatteso viaggio di Heinrich Schliemann in Sardegna” con l’archeologo Massimo Cultraro, primo ricercatore al CNR di Catania e docente Paletnologia e Preistoria egea dell’università di Palermo, 68mo appuntamento della rassegna “Dialoghi di archeologia architettura arte e paesaggio” a cura di Maria Antonietta Mongiu e Francesco Muscolino. Ecco il link per seguire l’evento in streaming https://www.facebook.com/events/321290237507700.















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