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Ansedonia (Orbetello). C’è “Una COSA da scoprire”: visite guidate e conferenze al museo Archeologico nazionale e Antica Città di Cosa con l’università di Firenze per le Gea 2023

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Panorama mozzafiato sulla costa toscana dall’antica città di Cosa ad Ansedonia (Orbetello, Argentario) (foto unifi/drm-toscana)

C’è “Una COSA da scoprire”. In occasione delle Giornate europee dell’Archeologia (GEA) il museo Archeologico nazionale e Antica Città di Cosa e l’università di Firenze organizzeranno visite guidate e conferenze gratuite nella città romana di Cosa a Ansedonia (Orbetello) sull’Argentario. Gli studenti fiorentini accompagnano i visitatori in una passeggiata alla scoperta del sito archeologico da cui si può godere di un incantevole panorama sugli antichi templi della città e sulla costa toscana. Appuntamento dunque al museo Archeologico nazionale e Antica Città di Cosa domenica 18 giugni 2023: alle 11.00, visita guidata a cura dell’università di Firenze; 12.30, “Ricerche in corso. Cosa e i suoi materiali: produzioni locali e contatti mediterranei”, interviene Martina Rodinò (università di Firenze); 15.30, visita guidata a cura dell’Università di Firenze; 17, “Le attività di scavo dell’Università di Firenze a Cosa. L’Edificio P e i suoi intonaci dipinti”, intervengono Ilaria Romeo (direttrice degli scavi dell’università di Firenze a Cosa) e Anna Maria Nardon (università di Firenze). Ingresso al Museo: 2 euro (intero). L’ingresso all’area archeologica è sempre gratuito. Per info e prenotazioni: tel.: +39 0564 881421, cell.: +39 335 1471086, e-mail: drm-tos.museocosa@cultura.gov.it.

Giornate europee dell’Archeologia in Lombardia: gli appuntamenti a Cividate Camuno (Bs), Teglio (So) e Castelseprio (Va)

Giornate-europee-dell-archeologia_2023_logoCon le Giornate europee dell’Archeologia appassionati di storia o semplici curiosi, in famiglia o con la classe, tutti possono venire a scoprire la ricerca e il patrimonio archeologico. La direzione regionale Musei Lombardia partecipa a questa tredicesima edizione delle GEA con una serie di proposte che coinvolgono il museo Archeologico nazionale della Lomellina a Vigevano, le Grotte di Catullo a Sirmione, la Villa Romana a Desenzano del Garda, il parco archeologico di Castelseprio, Palazzo Besta a Teglio, il parco nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, il museo nazionale della Preistoria della Valle Camonica a Capo di Ponte e il museo Archeologico nazionale della Valle Camonica a Cividate Camuno. Ecco gli appuntamenti di domenica 18 giugno 2023: da Cividate Camuno a Teglio a Castelseprio.

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A Cividate Camuno (Bs) il nuovo museo Archeologico nazionale della Valle Camonica (foto drm-lombardia)

Museo Archeologico nazionale della Valle Camonica, Cividate Camuno (Bs), ore 11: “Scritture brevi: ieri e oggi”. Durata: 1 ora e 30 circa. Utenza: pubblico adulto. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Presentazione di alcune schede mobili della collezione epigrafica del Museo realizzate nell’ambito del PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali all’Orientamento) dell’a.s. 2021-2022 con gli studenti del Liceo Classico “Camillo Golgi” di Breno. Il progetto, intitolato “Scritture brevi: ieri e oggi”, ha affrontato il tema della comunicazione nel mondo antico e in particolare l’utilizzo nel mondo romano di forme di comunicazione con testi sintetici posti su monumenti pubblici e privati. Ieri come oggi (sui social media, nella pubblicità, etc..) sigle e abbreviazioni codificate sono sempre state usate.

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Una stele esposta all’antiquarium di Palazzo Besta a Teglio (So) (foto drm-lombardia)

Palazzo Besta, Teglio (So), ore 16: “Dal museo al territorio”. Un itinerario dedicato all’esplorazione del patrimonio archeologico diffuso. In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia il museo di Palazzo Besta propone una visita itinerante sull’arte rupestre, accompagnati dall’archeologo Angelo Martinotti e dalla direttrice del museo Giuseppina Di Gangi. Partendo dalle stele e dai frammenti litici incisi conservati all’interno del museo, i visitatori verranno accompagnati ad esplorare uno dei luoghi di ritrovamento. Programma della visita itinerante: “Il sito di Caven: un contesto per le stele di Teglio”. Durata prevista: 2-3 ore. Utenza: adulti e bambini. Difficoltà: media (si consiglia abbigliamento comodo e scarpe da trekking). L’attività è gratuita, previo pagamento del biglietto d’ingresso, prenotazione da effettuarsi all’indirizzo drm-lom.palazzobesta@beniculturali.it. È obbligatorio per i partecipanti essere muniti di mezzo proprio per gli spostamenti, condizione che dovrà essere confermata al momento dell’iscrizione. L’evento fa parte del progetto “La memoria delle rocce. Percorsi di arte rupestre in Valtellina”. Dopo la visita alle stele dell’Antiquarium Tellinum, l’itinerario proseguirà con mezzo proprio verso Caven, una delle prime località in cui furono rinvenute le stele. Il percorso a piedi avrà inizio dalla località Somasassa per raggiungere la grande roccia di Caven, che conserva significative incisioni. L’itinerario guidato consentirà di descrivere direttamente uno dei più rilevanti siti preistorici della Valtellina. Qui, nell’età del Rame (IV-III millennio a.C.), sorgeva un “centro cerimoniale” megalitico con stele figurate e circoli di pietre, dedicato alla venerazione degli antenati. Sulle rocce del vicino sperone, nello stesso periodo venivano incise articolate composizioni geometriche, probabili mappe simboliche del territorio.

Castelseprio, l'Antiquarium, conventino francescano di San Giovanni

Castelseprio, l’Antiquarium: conventino francescano di San Giovanni (foto di Enzo Zardoni, su autorizzazione di Marina De Marchi/ soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia)

Parco archeologico e antiquarium di Castelseprio (Va), ore 10.30 – 16: “Alla scoperta dell’archeologia”. Cosa fa un archeologo? Come funziona uno scavo archeologico? Cosa ci racconta? Durante la giornata risponderemo a tutte queste domande e a molte altre. Insieme allo staff del Parco e alle squadre delle Università che stanno conducendo ricerche a Castelseprio sarà possibile esplorare gli scavi in corso e scoprire gli strumenti e i metodi che permettono agli archeologi di riportare alla luce il nostro passato. Orari passeggiate accompagnate: 10.30, 11.30, 14, 15, 16 (ritrovo all’Info Point). I visitatori più piccoli potranno scoprire insieme allo staff del Parco le misteriose pitture medievali della chiesa di Santa Maria foris portas e avventurarsi con i propri genitori alla scoperta dei segreti dell’antica città di Castelseprio e dei suoi abitanti. Orari visite guidate per famiglie con attività: 11, 15.15, 16.15 (ritrovo all’Info Point). La partecipazione ad entrambe le attività è gratuita. Per tutta la giornata la chiesa di Santa Maria foris portas, l’Antiquarium e l’area archeologica saranno aperti alle visite.  Sarà possibile disporre liberamente dell’area pic nic attrezzata per pranzi e merende al sacco.

Bibione. In occasione delle GEA 2023 visita guidata alla Villa romana di Mutteron dei frati, nell’oasi naturalistica della Valgrande: primo di 5 appuntamenti tra giugno e luglio. Prenotazione obbligatoria

bibione_villa-romana-mutteron-dei-frari_gea-23_locandinaPrimo Archeo Trekking nell’oasi naturalistica della Valgrande, a pochi passi dalla spiaggia di Bibione (Ve) domenica 18 giugno 2023, in occasione delle giornate Europee dell’Archeologia. In tutto sono 5 gli appuntamenti, tra giugno e luglio, che gli archeologi delle università di Regensburg e Padova hanno previsto per presentare il progetto di ricerca e di scavo della Villa romana di Mutteron dei frati, avviato nel 2022, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, grazie al finanziamento della DFG (Deutsche Forschungsgemeinschaft), l’istituzione più importante di promozione scientifica della Germania. Il sito archeologico della Villa romana di Mutteron dei frati è un unicum nel panorama costiero dell’Alto Adriatico, con strutture preservatesi in elevato anche fino a due metri di altezza perché ricoperte nel tempo dalle sabbie (vedi Bibione. Visita guidata con scavo in corso alla villa romana di Mutteron dei Frati. Progetto di indagine e obiettivi da raggiungere dagli archeologi delle università di Ratisbona (Regensburg) e Padova | archeologiavocidalpassato). Le visite in programma sono aperture straordinarie su prenotazione organizzate con Studio D Archeologia e grazie al supporto della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno Padova e Treviso, dei proprietari e del gestore della Valgrande. L’auspicio degli organizzatori è che le date proposte siano solo le prime di una lunga serie di appuntamenti e attività sul sito.

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Una fase della seconda campagna di scavo (primavera 2023) alla Villa romana al Mutteron dei frati a Bibione (Ve) (foto bibione antica)

Si inizia dunque domenica 18 giugno 2023, con turni alle 9.30, 11, 14.30 e 16. I turni in partenza alle 11 e 16.30 prevedono la spiegazione anche in lingua inglese. Il ritrovo è al parcheggio del ristorante Havana, via Baseleghe 2, Bibione (VE), 15 minuti prima dell’inizio delle visite. I posti sono limitati e si accede solo su prenotazione. Per prenotare rivolgersi allo IAT di Bibione, via Maja 84, Bibione (VE): +39 0431 444846. L’ingresso è libero per i bambini e ragazzi fino ai 15 anni. Per tutte le altre persone è cortesemente richiesto un contributo volontario di 5 euro. Le altre date: giovedì 22 giugno 2023, alle 14.30 e 16; domenica 25 giugno 2023, alle 9.30, 11, 14.30 e 16; giovedì 29 giugno 2023, alle 14.30 e 16; domenica 2 luglio 2023, alle 9.30, 11, 14.30 e 16.

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Una fase dello scavo archeologico della villa romana marittima di Bibione (Ve) al Mutteron dei Frati (foto Universität Regensburg-Institut für Klassische Archäologie / Dirk Steuernagel)

Quanto grande doveva essere questa dimora all’epoca affacciata sul mare? Chi ci viveva e quali attività si svolgevano in questo luogo? Com’era il paesaggio tutt’intorno? Il complesso aveva un ruolo nei traffici commerciali che interessavano il mare Adriatico e le vie fluviali navigabili? Per rispondere a queste e a molte altre domande gli archeologi hanno iniziato le indagini e raccolto già i primi risultati che aggiungono nuovi tasselli al quadro delle conoscenze. Il desiderio dell’equipe italo-tedesca è quello di condividere fin da subito vecchie e nuove scoperte con la collettività, perché possano essere tutti a conoscenza del valore di questo luogo e partecipi delle ricerche in corso. Finora lo scavo ha interessato una superficie di almeno 60 mq, che è stata indagata e documentata da un’equipe internazionale costituita da 20 archeologi, tra responsabili e studenti afferenti alle università di Regensburg (Germania) e Padova, con la supervisione di Alessandro Asta della soprintendenza. Nelle giornate di visita, in Valgrande si accede accompagnati da giovani archeologi preparati a far rivivere la storia del sito in un breve percorso a tappe, che si sviluppa tra pineta e antiche dune costiere. Sono proprio loro a guidare i partecipanti nella lettura dell’antico paesaggio e dei resti archeologi, nonché a fornire gli elementi per scorgere anche quanto non è più così facilmente percepibile. Le archeo-guide sono a completa disposizione anche per rispondere a domande e curiosità che emergeranno durante la passeggiata: un’esperienza da non perdere nella Bibione di oltre 2000 anni fa.

Marano di Valpolicella (Vr). Al Tempio di Minerva per le Giornate Europee dell’Archeologia: visita guidata e laboratorio con l’argilla

marano_tempio-minerva_gea-2023_locandinaAnche al Tempio di Minerva sono in arrivo le Giornate Europee dell’Archeologia 2023. Due le attività speciali previste sul Monte Castelòn di Marano di Valpolicella (Vr): venerdì 16 giugno 2023, “Minerva sotto le stelle”. Passeggiata sul Monte Castelòn con visita guidata al santuario di Santa Maria Valverde e all’area archeologica del Tempio di Minerva. Al termine, piccolo rinfresco per i partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Partecipazione a offerta libera. Sabato 17 giugno 2023: “Mani in pasta con…l’argilla!”. Attività creativa di manipolazione dell’argilla adatta dai 6 ai 14 anni presso l’area archeologica del Tempio di Minerva. Durata del laboratorio 45 minuti circa. Prenotazione obbligatoria. Partecipazione a offerta libera. Info e prenotazioni 349-5923868 oppure info@tempiodiminerva.it.

Bova Marina (RC). Per le Gea 2023 ingresso gratuito al parco archeologico Archeoderi, visita guidata al museo con la direttrice, e reading “Persefone. Il ritorno”

Persefone giornate bovaNell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia, venerdì 16 giugno 2023, il museo e parco archeologico Archeoderi, con il supporto del Comune di Bova Marina (RC), promuove l’apertura straordinaria del sito, dalle 8.30 alle 20 con un programma variegato. L’ingresso al Parco e lo spettacolo sono gratuiti. Non è necessaria la prenotazione. Per info: 334.6561714 – drm-cal.archeoderi@cultura.gov.it. Alle 17, visita guidata al Parco e al Museo condotta dalla direttrice Elena Trunfio. Segue alle 18 una suggestiva performance reading dal titolo “Persefone. Il ritorno” di e con Katia Colica, basato sulla storia mitica della dea, figlia di Demetra, rapita da Ade e divenuta regina degli Inferi. Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con l’associazione Adexo, promotrice del “Balenando in burrasca reading Festival”, con le musiche di Antonio Aprile, incursioni video di Luca Granata e Loredana Delfino, costumi di Domenica Stelitano e video e foto di Gianluca Del Gaiso e Marco Costantino. “Celebrare le Giornate dell’Archeologia ad Archeoderi è un risultato importante che si inserisce nel più generale percorso di valorizzazione del sito che stiamo portando avanti con grande impegno”, commenta la direttrice Trunfio. “Grazie alla presenza di nuovi e validi dipendenti stiamo riuscendo a proporre, oltre alle aperture, una serie di attività, in particolare laboratori con gli studenti di ogni ordine e grado e iniziative variegate di promozione. Un risultato che sembrava impensabile qualche mese fa. Per questa ricorrenza abbiamo scelto di raccontare il mito di Persefone, il cui ritorno sulla terra coincide con la bella stagione. Ci sembrava simbolico raccontare questa storia per celebrare la nuova “primavera” di Archeoderi. A questo proposito voglio ringraziare il Comune di Bova Marina, con il sindaco Zavettieri e l’assessore Orlando, il cui supporto è stato fondamentale perla realizzazione di questa iniziativa”.

Aquileia. Appuntamento con l’archeologia per le Giornate europee: open-day dei cantieri di scavo, passeggiate e laboratori per bambini, archeologia sperimentale e visite guidate, conferenze e musica

aquileia_fondazione_gea-2023_locandinaOpen-day dei cantieri di scavo, passeggiate e laboratori per bambini, archeologia sperimentale e visite guidate, conferenze e musica: appuntamento con l’archeologia ad Aquileia il 16-17-18 giugno con le Giornate europee dell’Archeologia. Il 16 giugno è previsto il lancio del podcast “Aquileia Città Frontiera”: saranno online le prime tre puntate di una serie in 10 episodi per raccontare attraverso dieci date emblematiche 2000 anni di glorie, speranze e cultura. Nelle Giornate europee dell’archeologia (16-17-18 giugno), Aquileia si anima con l’open- day delle aree archeologiche (solo sabato 17) e un ricco programma di aperture straordinarie, passeggiate teatralizzate e laboratori per bambini, archeologia sperimentale, conferenze, musica, visite guidate grazie alla collaborazione tra Fondazione Aquileia, Comune di Aquileia, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, direzione regionale Musei del Friuli Venezia Giulia – museo Archeologico nazionale di Aquileia, Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia, PromoTurismoFVG, università di Padova, di Trieste, di Udine, di Venezia, di Verona, Pro Loco Aquileia, Associazione nazionale per Aquileia, Fondazione Radio Magica, Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, Archeostorie e NWFactory.media.

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L’idrovora di Ca’ Viola ad Aquileia (foto fondazione aquileia)

Il programma si apre venerdì 16 giugno 2023 con la visita gratuita all’impianto idrovoro Ca’ Viola, che sarà aperto dalle 9 alle 12, quale esempio di archeologia industriale costruito nel 1932 e tutt’ora funzionante. Grande novità di quest’anno per Aquileia, il podcast “Aquileia Città Frontiera” che sarà lanciato con le prime tre puntate il 16 giugno 2023; poi, un nuovo episodio ogni venerdì fino al 4 agosto 2023. La serie racconta 2000 anni di glorie, speranze e cultura. Un viaggio indimenticabile DENTRO una città, ATTRAVERSO le sue STORIE DALLA STORIA. Indossa le cuffiette e ascoltalo questo weekend mentre passeggi tra le aree archeologiche di quella che era una delle più grandi città dell’Impero romano o mentre ammiri la sua imponente Basilica e le collezioni, uniche al mondo, del museo Archeologico. Il podcast è disponibile a questo link https://www.spreaker.com/show/aquileia-citta-frontiera. La serie è realizzata grazie a un progetto della Fondazione Aquileia finanziato della legge 77/2006 dedicata ai siti Unesco e prodotta da Archeostorie e NWFactory.

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Visitatori nel foro romano di Aquileia durante l’open day (foto fondazione aquileia)

Sabato 17 giugno 2023. Esclusivamente nella giornata di sabato 17 giugno ritorna l’atteso appuntamento con l’open day nelle aree archeologiche e nei cantieri di scavo: dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 19 (senza prenotazione, ingresso gratuito) gli archeologi e i restauratori della Fondazione Aquileia e delle Università accoglieranno i cittadini e gli appassionati nel foro, nell’area del decumano di Aratria Galla e delle mura a zig-zag, nell’area del teatro e grandi terme, negli antichi mercati (fondo Pasqualis), nell’area delle Domus (fondo Cal), alla Domus dei Putti danzanti, al porto fluviale e sulla sua sponda orientale. Al fondo Pasqualis, nell’area degli antichi mercati ci sarà spazio per l’archeologia sperimentale con l’accensione di un forno vetrario, unico del suo genere in Italia e costruito secondo le tecniche in uso in età romana. Durante la giornata (10.30-13 e 16.30-19) e, per questa edizione, anche in serata (dalle 20.30 alle 22) si potrà assistere alle dimostrazioni di lavorazione a mosaico e di soffiatura del vetro grazie ai maestri vetrai. Inoltre, tutto sabato la Domus di Tito Macro sarà visitabile gratuitamente previo ritiro del biglietto omaggio presso la biglietteria di piazza Capitolo 4 o prenotazione online su www.midaticket.it/eventi/tito-macro.

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Visite teatralizzate al decumano di Aratria Galla ad Aquileia (fondazione aquileia)

Alle 9 la prima passeggiata teatralizzata per bambini “Aquileia Lab”: un originale dialogo attraverso tre tappe -il Decumano di Aratria Galla, il Foro romano e il Porto fluviale- con un personaggio del passato che ha reso eterna la memoria della città di Aquileia. Partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria a 375 6562461 – didattica@discoveraquileia.com. Fascia d’età: 4-8 anni (accompagnati da un adulto). Lo stesso percorso sarà proposto alle 10.30 per i bambini e ragazzi dai 9 ai 13 anni (sempre su prenotazione).

Alle 10.30 la visita guidata “Aquileia, millenario crocevia di popoli e culture” (a pagamento, prenotazione obbligatoria info.aquileia@promoturismo.fvg.it – 0431 91949) e alle 11 la visita guidata “Storie di vita nelle iscrizioni del Museo Paleocristiano” con Francesca Beltrame del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, dottorato di ricerca in collaborazione con Fondazione Aquileia (gratuito, prenotazione consigliata: bookshopmanaquileia@gmail.com – 0431-91016).

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Visite guidate a Casa Bertoli ad Aquileia (foto fondazione aquileia)

Dalle 15 alle 19 Casa Bertoli svela i suoi affreschi medievali attraverso affascinanti visite guidate (ingresso gratuito senza prenotazione). Alle 15 al via anche la visita guidata gratuita “Benvenuti nella Domus di Tito Macro” alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi di Aquileia (partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria: info.aquileia@promoturismo.fvg.it – 0431 919491). Si prosegue alle 16 con la visita guidata alla mostra “Totale. La Grande Guerra attraverso storie di donne e uomini”, inaugurata di recente, alla scoperta dei cimeli già custoditi al museo della Casa Terza Armata di Redipuglia, accompagnati dal Ten. Col. Fioretti, direttore del Sacrario di Redipuglia. La visita prosegue poi con una breve passeggiata al Cimitero degli Eroi. Due ulteriori turni delle passeggiate teatralizzate per bambini “Aquileia Lab” anche alle 16.30 (4-8 anni accompagnati da un adulto) e alle 18 (9-13 anni) per un’avventura nei pressi della Domus di Tito Macro e del Porto Fluviale. Partecipazione gratuita su prenotazione obbligatoria (375 6562461 – didattica@discoveraquileia.com).

Alle 17 la conferenza al museo Archeologico nazionale “Archeologia a colori” (ingresso gratuito, prenotazione consigliata a bookshopmanaquileia@gmail.com) per chiudere poi con il concerto “GLORIA KV 589 di A. Vivaldi” dell’Orchestra Giovani Filarmonici Friulani e del Coro Polifonico S. Antonio Abate alle 21 all’interno della splendida Basilica patriarcale. Dirige: Walter Themel (ingresso libero fino a esaurimento posti, maggiori informazioni a concerti@basilicadiaquileia.it).

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Visite guidate nell’area del mercato tardoantico nel Fondo ex Pasqualis ad Aquileia (foto univr)

Domenica 19 giugno 2023 al fondo Pasqualis, nell’area degli antichi mercati dalle 10.30 alle 13 sarà ancora possibile assistere al mattino alla lavorazione e alla soffiatura del vetro e nel corso della giornata si potrà partecipare a due visite guidate (a pagamento, prenotazione obbligatoria: info.aquileia@promoturismo.fvg.it – 0431 919491) dedicate alla domus di Tito Macro (ore 10 e 15).

Roma. Per le Gea 2023 il parco archeologico del Colosseo tre giorni di iniziative: Anello Verde, passeggiata green con l’archeologo; Rex Ludi, caccia al tesoro tra i monumenti; rievocazione rito della mola salsa

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L’Anello Verde del parco archeologico del Colosseo (foto PArCo)

In occasione della grande festa delle Giornate europee dell’Archeologia il parco archeologico del Colosseo organizza attività rivolte alle famiglie e ai visitatori: venerdì 16 giugno 2023, alle 10, Anello Verde, una passeggiata a tinte naturali con l’archeologo che vi condurrà a ritroso nel tempo, partendo dal medioevo della rinnovata Vigna Barberini alla preistorica palude del Foro Romano, ripercorrendo l’età imperiale e repubblicana lungo le pendici del colle Palatino. Visita gratuita per i possessori di un qualunque biglietto di ingresso al PArCo in corso di validità. Numero massimo: 30 partecipanti. Prenota qui la visita: https://www.eventbrite.it/e/657462677567. L’appuntamento è presso l’Arco di Tito all’orario indicato. Durata: 90 minuti ca. L’Anello Verde è un’iniziativa del Servizio Educazione Didattica e Formazione del PArCo per il PArCo Green.

Giornate-europee-dell-archeologia_2023_logoSabato 17 giugno 2023, alle 10, Rex Ludi è una caccia al tesoro che si svolge tra i monumenti e le strade del Foro Romano, rivolta ai bambini e ai ragazzi dagli 8 ai 13 anni. Ha la durata di un’ora e mezzo circa e si propone di fare orientare i bambini nell’area del Foro Romano, far conoscere alcuni dei principali monumenti lungo la Via Sacra, trasmettere informazioni storiche attraverso il gioco. Ecco le 5 tappe: 1) Museo del Foro Romano nel complesso di Santa Maria Nova; 2) Lapis Niger; 3) Tempio di Vesta; 4) Basilica di Massenzio; 5) Tempio di Venere e Roma. Ingresso da Largo della Salara Vecchia. Durata: 90 minuti circa. Accesso gratuito per i bambini e due accompagnatori solo per i prenotati, fino a esaurimento posti (16 bambini massimo). I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione scrivendo a pa-colosseo.didattica@cultura.gov.it. Sulle tracce di Romolo è un’iniziativa del Servizio Educazione Didattica e Formazione del PArCo.

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Rievocazione del rito di preparazione della mola salsa presso la Casa delle Vestali e l’area del Tempio di Vesta nel Foro romano (foto PArCo)

Domenica 18 giugno 2023. Rievocazione del rito di preparazione della mola salsa presso la Casa delle Vestali e l’area del Tempio di Vesta. L’intervento avrà inizio con la preparazione degli oggetti sacri (ciotole con gli ingredienti della mola salsa, pane votivo) e successivamente un piccolo corteo composto da Vestali, ancelle e musicista raggiungerà il Tempio di Vesta, dove sarà messa in scena la rievocazione del rito della mola salsa. Orari: 10.30, 16, 17, 18. Durata: 15 minuti circa per ogni rievocazione. Gratuito per i visitatori del PArCo in possesso di un qualunque biglietto di ingresso al PArCo in corso di validità. Evento realizzato da Music Theatre International in collaborazione con Romacostumi di Francesca Staccioli e Divae Camenae.

Bologna. Al museo civico Archeologico due iniziative per le Gea 2023: “Cantiere aperto: quando le scienze incontrano la storia” (la bioarcheologa sugli scheletri etruschi della Certosa), “Bononia racconta” (pubblicazione on line del lapidario romano)

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La ricercatrice Giulia Riccomi esamina i reperti osteologici da una tomba del sepolcreto etrusco della Certosa al museo civico Archeologico di Bologna (foto musei civici bologna | museo civico archeologico)

Il museo civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna venerdì 16 giugno 2023 partecipa con due iniziative alle Giornate Europee dell’Archeologia 2023: “Bononia racconta”, la pubblicazione online di un nuovo scenario dedicato al Lapidario romano del museo sul portale “Storia e Memoria di Bologna” e, dalle 10.30, “Cantiere aperto: quando le scienze incontrano la storia”, incontro con la ricercatrice bioarcheologa Giulia Riccomi nell’ambito di un cantiere aperto di analisi su scheletri etruschi provenienti dal sepolcreto della Certosa. Le due iniziative sono in linea con lo spirito della manifestazione, animata dalla volontà di mantenere vivo il dialogo con il pubblico attraverso eventi culturali e iniziative a carattere divulgativo e didattico che diano risalto a progetti e attività archeologiche in corso, la cui specificità rimane il più delle volte preclusa ai non addetti ai lavori. “Ricerca, Scienza e Memoria”, dichiara Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, “saranno al centro delle attività del nostro museo civico Archeologico per le Giornate Europee dell’Archeologia. Si scopriranno anche i segreti delle pratiche alimentari etrusco-italiche, grazie allo studio degli scheletri etruschi dal sepolcreto della Certosa conservati al Museo”.

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La ricercatrice Giulia Riccomi e una sua collaboratrice all’opera di fronte ad una tomba etrusca al museo civico Archeologico di Bologna (foto musei civici Bologna | museo civico Archeologico)

Cantiere aperto. Quando le scienze incontrano la storia. Un cantiere aperto, alcuni scheletri sotto indagine, una scienziata a disposizione della curiosità del pubblico. Nell’ambito di un progetto di ricerca di eccellenza sostenuto da un finanziamento MUR “Young Researchers-Linea SoE”, Giulia Riccomi, bioarcheologa e ricercatrice presso la divisione di Paleopatologia del dipartimento di Ricerca traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia dell’università di Pisa, sta svolgendo un’analisi paleopatologica e biochimica su alcune serie osteologiche inumate di età pre-romana finalizzata a ricostruire le pratiche alimentari etrusco-italiche tra VII e IV secolo a.C., tra cui gli scheletri etruschi dal sepolcreto della Certosa conservati al museo civico Archeologico di Bologna. Venerdì 16 giugno, dalle 10.30 alle 11.30, la dottoressa Riccomi sarà a disposizione del pubblico nella Sala X del museo per spiegare il progetto, i metodi utilizzati e i risultati che lo studio si propone di ottenere. Ingresso con biglietto museo.

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Lapidario del museo civico Archeologico di Bologna: veduta del cortile con le lapidi del “Muro del Reno” (foto musei civici bologna | museo civico archeologico)

Bononia racconta: storie di antichi bolognesi dal Lapidario del museo civico Archeologico. Dal 16 giugno 2023 il portale web “Storia e Memoria di Bologna”, curato dal museo civico del Risorgimento, arricchisce lo scenario dedicato alle Lapidi cittadine con un approfondimento dedicato al Lapidario romano del museo civico Archeologico: https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico. Realizzato a partire da un’idea di Sergio Cazzola e sviluppato grazie alla collaborazione scientifica tra gli staff del museo civico Archeologico e del museo civico del Risorgimento, questo nuovo capitolo consente, attraverso mappe concettuali di navigazione, di interrogare per la prima volta, anche semplicemente grazie all’utilizzo del proprio smartphone, 137 monumenti esposti nell’atrio e nel cortile del museo in una passeggiata virtuale che dà nuova voce agli antichi cittadini di Bononia, colonia latina fondata nel 189 a.C. In particolare, saranno soprattutto le stele funerarie del cosiddetto “Muro del Reno” a far conoscere un’umanità variegata e operosa fatta di donne e uomini, artigiani e magistrati, liberi e liberti, indigeni e stranieri che a Bologna trovarono una casa accogliente. A seguito di una grande inondazione del Reno a partire dall’ottobre del 1894, la zona dell’attuale Pontelungo fu al centro di uno dei più importanti rinvenimenti archeologici di fine secolo: gli operai, incaricati di risistemare l’argine, portarono alla luce oltre 200 lapidi reimpiegate per opere di consolidamento dell’alveo del fiume in età tardo antica (IV secolo d.C.) e provenienti da un vicino sepolcreto di età romana (I sec. a.C. – I sec. d.C.).

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Lapidario del museo civico Archeologico di Bologna: schermata di presentazione di una delle pareti dell’atrio nel nuovo scenario del portale “Storia e Memoria di Bologna” (foto musei civici bologna | museo civico archeologico)

Attraverso la mappa e i prospetti delle pareti espositive si potrà accedere alle singole schede delle opere, trovandovi oltre alla trascrizione e alla traduzione un commento articolato e degli approfondimenti su vari aspetti della vita e della cultura romana. La pubblicazione online si rivolge principalmente al pubblico non specialistico, che nei messaggi di vita e di storia incisi in queste pietre potrà trovare numerosi spunti sulla cultura e società del mondo romano. Era dal 1960 che non si affrontava in città lo studio dell’epigrafia latina in un’ottica di leggibilità ed interpretazione così aperta al grande pubblico. Allora fu Giancarlo Susini, professore ordinario di Storia romana all’università di Bologna e indiscusso maestro dell’epigrafia e della comunicazione storica, che diede alle stampe con Rosanna Pincelli il volume Il Lapidario: una schedatura quasi esaustiva, divulgativa ma anche di altissimo profilo scientifico, dei monumenti lapidei presenti al Museo Civico, non ancora separato nelle raccolte archeologica e medievale. “Proprio nel solco di questa opera fondamentale si sono inserite le curatrici del progetto, le funzionarie archeologhe Federica Guidi e Marinella Marchesi, con il fondamentale supporto di Valentina Uglietti, che ha svolto parte del suo dottorato in epigrafia romana nel nostro museo”, sottolinea Paola Giovetti, direttrice del museo civico Archeologico. “Senza nessuna pretesa di emulare il Maestro Susini, abbiamo cercato di creare uno strumento attuale e facilmente consultabile, per dare nuova vita ad un ricco patrimonio civico, a partire dalla traduzione in italiano delle epigrafi latine, che così diventano davvero alla portata di tutti”.

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Lapidario del museo civico Archeologico di Bologna: targa dei bagni pubblici di C. Legiannus Verus (foto musei civici bologna | museo civico archeologico)

I monumenti inseriti nel nuovo scenario sono parte del vasto patrimonio di lapidi del museo civico Archeologico, composto da oltre 400 reperti: in questa prima fase di schedatura si è data la precedenza ai monumenti provenienti da Bologna e dal suo territorio, senza rinunciare ad una piccola rappresentanza delle cosiddette lapidi “aliene”, giunte da collezioni private e per lo più rinvenute a Roma. Il pubblico, via web o anche in presenza negli spazi del Lapidario attraverso l’utilizzo del proprio smartphone, potrà apprezzare i segni tracciati dai lapicidi (non privi di sorprendenti errori di ortografia!) e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia: l’imperatore Nerone, il centurione Manilio Cordo, la piccola Sosia Isiade, la numerosa famiglia degli Alennii e tanti altri ancora. Alcuni esempi di schede consultabili: https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-di-q.-manilius-cordus-2182-opera; https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-dei-mestieri-2248-opera;
https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/targa-dei-bagni-pubblici-di-c.-legiannus-verus-2267-opera; https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/targa-di-c.-trebius-maximus-2261-opera; https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/altare-con-limmagine-del-dio-silvano-2307-opera; https://www.storiaememoriadibologna.it/lapidario-museo-archeologico/lapide-dei-cornelii-2219-opera.

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Statua loricata di Nerone in marmo lunense dal teatro romano di Bologna (metà del I sec. a.C.) conservata al museo civico Archeologico di Bologna (foto Matteo Monti / musei civici bologna | museo civico archeologico)

Il portale “Storia e Memoria di Bologna” è un progetto digitale che si propone di raccontare il passato della città di Bologna e del suo territorio metropolitano attraverso il linguaggio dei monumenti e la voce dei protagonisti maggiori e minori della storia, che convergono in percorsi tematici definiti “scenari”. L’archivio digitale di ogni scenario è in continuo aggiornamento: vi si possono trovare profili biografici, linee del tempo, mappe, documenti, schede di opere d’arte, fonti e un’ampia emeroteca scaricabile. Ad oggi sono consultabili oltre 40mila biografie, arricchite dal racconto di oltre 2300 eventi, 2600 opere, 600 organizzazioni sociali, oltre 700 luoghi descritti e quasi 70.000 elementi multimediali inseriti nelle varie schede descrittive. Il portale web è quindi una sorta di grande libro della memoria bolognese, che mette in relazione il piano della storia di un singolo evento o individuo con quello della storia nazionale e internazionale. Osserva Otello Sangiorgi, direttore del museo civico del Risorgimento: “Per il portale www.storiaememoriadibologna.it questo lavoro costituisce un’importante tappa nel progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici, in modo da renderne sempre più agevole e “attraente” la fruizione. Inoltre, dopo la pubblicazione di tutte le lapidi cittadine e del Lapidario del Museo Civico Medievale, si conferma l’interesse verso questo tipo di testimonianza del passato: tutti i monumenti ci parlano, ma le lapidi lo fanno con una particolare intensità: esse infatti “ci vogliono parlare”. Col loro linguaggio essenziale e idealizzato, non soltanto raccontano le tante vicende della nostra città, ma inducono il lettore di ieri e di oggi a riconoscersi in una storia comune”.

Pompei. Per le Giornate europee dell’Archeologia gli archeologi del parco archeologico raccontano i cantieri: le indagini di ricerca e le missioni di scavo delle università. Visite tematiche a villa San Marco (Stabia) e alla villa di Poppea (Oplontis)

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Ricercatori della Tulane University (USA) nell’edificio di via Nocera a Pompei (foto parco archeologico pompei)

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Ricercatore della Cornell University (USA) nella Casa della Regina Carolina a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Per le Giornate europee dell’Archeologia gli archeologi del parco archeologico di Pompei raccontano i cantieri: le indagini di ricerca e le missioni di scavo delle università a Pompei. Venerdì 16 giugno 2023, a Pompei, dalle 9.30 alle 13, i visitatori avranno la possibilità di addentrarsi nell’attività di ricerca e nelle missioni di scavo di alcune Università impegnate in indagini archeologiche sulle fasi edilizie precedenti all’eruzione del 79 d. C. Le equipe di scavo saranno a disposizione del pubblico per raccontare il loro lavoro e gli aggiornamenti delle ricerche in corso. Ecco i cantieri visitabili: Botteghe su via dell’Abbondanza, VII 14, 1-4/6-8/10-14 (università di Genova, referente prof.ssa Pallecchi); Casa della Regina Carolina, VIII 3, 14 (Cornell University, referenti prof.sse Gleason, Marzano, Barrett); Casa su via del Tempio di Iside, VIII 7, 26 e Tempio di Asclepio (università Federico II, ref. prof.ssa Capaldi); Bottega su via del Foro, VII 5, 29 (Centre Jean Bérard, Napoli, ref. prof.ssa Zanella); Casa, VI 11, 11-12 (Centre Jean Bérard, Napoli, ref. prof.sse Ballet, D’Auria); Edificio su via di Nocera, I 14, 1/11-14, (Tulane University, ref. prof.ssa Emmerson).

Giornate-europee-dell-archeologia_2023_logoSabato 17 giugno 2023, alle 10, è in programma una visita dedicata a Villa San Marco a Stabiae/ Castellammare di Stabia a cura degli archeologi del Comitato Libero D’orsi, mentre domenica 18 giugno 2023, dalle 10 alle 13, è prevista una visita tematica alla Villa di Poppea a Oplontis/ Torre Annunziata, dal titolo “La medicina nell’antica Oplontis” con l’archiatra Andromaco, medico di Nerone e della famiglia Giulio Claudia, a cura del Gruppo storico Oplontino e dell’Archeoclub di Torre Annunziata.  Non è richiesta prenotazione per le visite.

Verona. Per le Giornate europee dell’Archeologia 2023, in soprintendenza conferenza “Un colpo di spada! Nuovi rinvenimenti di armi e materiali pre-protostorici in metallo dal territorio veronese e vicentino”. Segue visita guidata alla sezione di Preistoria-Protostoria del museo Archeologico nazionale

verona_archeologico_gea-2023_un-colpo-di-spada_locandinaEvento speciale della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Verona Rovigo e Vicenza con il museo Archeologico nazionale di Verona per le Giornate europee dell’Archeologia 2023: “Un colpo di spada! Nuovi rinvenimenti di armi e materiali pre-protostorici in metallo dal territorio veronese e vicentino”. Nel corso del 2022 e del 2023, nel territorio veronese e vicentino, sono avvenuti alcuni rinvenimenti fortuiti di spade, asce e un pugnale riconducibili alle fasi più antiche della metallurgia. Questa fortunata circostanza costituisce lo spunto per una riflessione su questi particolari oggetti nei vari contesti, terrestri e subacquei, evidenziando molteplici scenari legati non solo alla loro funzione ma anche alla ritualità antica. Appuntamento venerdì 16 giugno 2023, alle 17, in sala Gazzola, in piazza San Fermo 3 a Verona, sede della SABAP Vr-Ro-Vi. Intervengono: Paola Salzani, Paola Bianchi, Giovanna Falezza, Giulia Pelucchini (soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Verona Rovigo e Vicenza), Franco Marzatico (soprintendenza per i Beni e le attività culturali Provincia autonoma di Trento), Gas Diving SUB – Bardolino. A seguire i partecipanti potranno visitare la sezione di preistoria del museo Archeologico nazionale di Verona, in stradone S. Tomaso, dialogando con la direttrice del Museo Giovanna Falezza e con gli esperti.