Alla Bit di Milano presentata la XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, a Paestum dal 27 al 30 ottobre. Prime anticipazioni

Presentazione della BMTA 2022 alla Bit di Milano: da sinistra, Rosanna Romano, Felice Casucci, Alessandro Ferrara e Ugo Picarelli (foto bmta)
La Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum, a sei mesi dall’apertura della XXIV edizione, in programma al Tabacchificio Cafasso da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022, ha deciso di presentarsi al grande pubblico degli operatori. E per farlo non poteva scegliere vetrina migliore: la Bit di Milano. La XXIV Bmta è stata infatti presentata dall’assessore del Comune di Capaccio Paestum Ettore Bellelli, in rappresentanza del sindaco Franco Alfieri, e dal fondatore e direttore della BMTA Ugo Picarelli, alla Borsa internazionale del Turismo in occasione della conferenza stampa della Regione Campania con Felice Casucci assessore alla Semplificazione amministrativa e al Turismo e Rosanna Romano direttore generale per le Politiche culturali e il Turismo. Presenti in occasione Vincenzo Napoli sindaco di Salerno, Alessandro Ferrara assessore al Turismo del Comune di Salerno, Alfonso Andria consigliere di amministrazione parco archeologico di Paestum e Velia. E Ugo Picarelli ha colto l’occasione per augurare al neo direttore del parco archeologico di Paestum e Velia Tiziana D’Angelo, nel giorno del suo insediamento ufficiale, un percorso professionale gratificante e straordinario, certo che le sue prestigiose competenze ed esperienze internazionali saranno un importante valore aggiunto per le prossime edizioni della BMTA.

Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Borsa mediterranea del turismo archeologico (foto bmta)
Ugo Picarelli ha sottolineato la grande attenzione che sta suscitando la prossima edizione, dopo il successo del novembre scorso, a seguito degli incontri avuti in Bit con gli assessori regionali al Turismo di Calabria, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e con i direttori delle agenzie regionali del Turismo di Basilicata, Friuli e Toscana, che hanno assicurato la loro partecipazione nel Salone Espositivo. Inoltre, dai colloqui con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia (intervenuto con un saluto alla conferenza stampa presso lo Stand Campania) e con il direttore Regione Europa dell’Unwto, l’Onu del turismo con sede a Madrid, Alessandra Priante, è emerso il loro impegno ad essere presenti alla BMTA 2022, mentre l’Enit grazie al presidente Giorgio Palmucci, all’amministratore delegato Roberta Garibaldi e al consigliere di amministrazione Sandro Pappalardo sta già lavorando con le proprie delegazioni estere per assicurare i 40 buyer europei che svolgeranno il Workshop con gli operatori turistici dell’offerta sabato 29 ottobre 2022.
XXIV Borsa mediterranea del Turismo archeologico di Paestum: le date (27-30 ottobre 2022) e prime anticipazioni


La locandina della Borsa mediterranea del Turismo archeologico 2022 di Paestum
Mancano ancora otto mesi, ma si può già fissare la data sull’agenda. La XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si terrà da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022 a Paestum al Tabacchificio Cafasso. La Regione Campania, la Città di Capaccio Paestum e il parco archeologico di Paestum e Velia annunciano infatti che promuovono la XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si svolgerà al Tabacchificio Cafasso, all’area archeologica e al museo nazionale, alla Basilica da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022. La manifestazione, unico appuntamento al mondo del suo genere, è un format di successo testimoniato da 7mila visitatori, 150 espositori tra cui 20 Paesi esteri, 100 tra conferenze e incontri con 550 tra moderatori e relatori in 5 sale in contemporanea, 30 buyer tra europei e nazionali, 140 operatori dell’offerta, 120 giornalisti. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere le destinazioni turistico-archeologiche, favorire la commercializzazione, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali. La Borsa è l’unico appuntamento al mondo che consente l’incontro delle Organizzazioni Governative, delle Istituzioni e degli Enti Locali con il business professionale, gli addetti ai lavori, i viaggiatori, gli appassionati, il mondo scolastico e universitario, i media.

La Bmta si conferma un rilevante momento di approfondimento e divulgazione di temi inerenti il turismo culturale e la fruizione, gestione e valorizzazione dei beni culturali, un grande contenitore con 12 sezioni: ArcheoExperience, i Laboratori di Archeologia Sperimentale con le tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano; ArcheoIncoming, spazio espositivo e Workshop in qualità di Buyer dei tour operator specialisti del turismo archeologico per l’incoming verso le destinazioni italiane; ArcheoIncontri per conferenze stampa e presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale; ArcheoLavoro, orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università; ArcheoStartup, presentazione di neo imprese per l’innovazione nel turismo culturale e nella valorizzazione dei beni culturali in collaborazione con Associazione Startup Turismo; ArcheoVirtual, Workshop e Mostra multimediale sulle applicazioni digitali e sui progetti di archeologia virtuale in collaborazione con ISPC Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR; conferenze in cui si confrontano organizzazioni governative e di categoria, istituzioni ed enti locali, associazioni culturali e professionali; incontri con i protagonisti, il grande pubblico con i più noti divulgatori culturali, archeologi, direttori di musei, accademici, giornalisti; International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il premio alla scoperta archeologica dell’anno intitolato all’archeologo di Palmira; premi “Antonella Fiammenghi”, “Paestum Mario Napoli”, “Sebastiano Tusa” alle personalità impegnate a favore dell’archeologia, del dialogo interculturale, del patrimonio sommerso e ai laureati con tesi sul turismo archeologico e sull’archeologia subacquea; salone espositivo, unico al mondo delle destinazioni turistico-archeologiche, su 4mila mq; workshop con i buyer europei selezionati dall’ENIT e i buyer nazionali di ArcheoIncoming e l’offerta del turismo culturale e archeologico.

Nel sottolineare l’importanza che il patrimonio culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, Azerbaigian, India sono stati negli anni i Paesi Ospiti e dal 2015 l’International Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad”, il Premio intitolato al Direttore del sito archeologico di Palmira: la Borsa e Archeo in collaborazione con le riviste media partner internazionali Antike Welt (Germania), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia) selezionano e premiano la scoperta archeologica dell’anno. Dal 2021 il Premio Internazionale “Sebastiano Tusa” alla scoperta archeologica subacquea, alla carriera, alla mostra dalla valenza scientifica internazionale, al progetto più innovativo, al contributo giornalistico in termini di divulgazione.
Paestum. La XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico sarà dal 25 al 28 novembre 2021 al Tabacchificio Cafasso. Questo terzo rinvio per consentire di ultimare i lavori della nuova definitiva sede, prestigioso sito di archeologia industriale, a mille metri dall’area archeologica

Terzo rinvio per la XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: si va a novembre 2021. Ma stavolta la pandemia non c’entra. Serve il tempo per avere a disposizione finalmente una sede per la Bmta. Avendo infatti il Comune di Capaccio Paestum individuato, dopo 22 anni, la location definitiva della Bmta nel prestigioso sito di archeologia industriale del Tabacchificio Cafasso, i lavori di riqualificazione richiedono un tempo più lungo, tanto da renderne necessario il posticipo rispetto all’annunciata data di settembre (30 settembre – 3 ottobre 2021). La XXIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico avrà luogo da giovedì 25 a domenica 28 novembre 2021, giusto a un anno dalla sua naturale scadenza (vedi Paestum. Nuove misure anti-Covid, la XXIII Borsa mediterranea del Turismo archeologico posticipata all’autunno 2021. Istituiti un Comitato di Indirizzo e un Comitato scientifico per fare della Bmta la vetrina internazionale dell’offerta archeologica della Campania | archeologiavocidalpassato). Il complesso immobiliare dell’ex Tabacchificio, a soli mille metri dall’area archeologica e ubicato nel Borgo Cafasso, centro rurale sorto agli inizi del secolo scorso e sviluppatosi intorno agli impianti produttivi, è a disposizione finalmente della Città di Capaccio Paestum. “Capaccio Paestum ha a disposizione una struttura in più”, ha dichiarato il sindaco Franco Alfieri. “Abbiamo manifestato interesse all’acquisizione del complesso dell’ex Tabacchificio mediante locazione, con l’obiettivo preciso di acquistare l’immobile, appena sarà possibile. Lo abbiamo fatto non solo per l’importante valore storico-culturale dell’edificio, ma anche per poter mettere a disposizione della collettività un altro spazio, un contenitore prestigioso e imponente da utilizzare per realizzare attività di pubblico interesse all’altezza della storia e dello splendore della Città di Capaccio Paestum, sin dalla prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico nacque nel 1998, grazie alla Provincia di Salerno, presieduta allora da Alfonso Andria, che volle sostenere fortemente l’intuizione del fondatore e direttore Ugo Picarelli, intravedendo nell’iniziativa una strategica opportunità di valorizzazione dell’area archeologica di Paestum, che era stata riconosciuta, proprio in quell’anno, Patrimonio dell’Umanità, grazie allo straordinario impegno dello stesso Andria, che nel 1997 aveva anche conseguito il riconoscimento della Costa d’Amalfi. Le prime edizioni fino al 2012 e le ultime, nel 2018 e 2019, si erano svolte in strutture ricettive alberghiere a circa 6 km dall’area archeologica, mentre dal 2013 al 2017 in tendostrutture e cupole geodetiche nei pressi del sito Unesco. La nuova location, che in occasione dello sbarco durante il secondo conflitto fu utilizzata dalle Forze Alleate quale Quartier Generale del Comandante Clark e poi Ospedale militare, rappresenta la storia economica e sociale del territorio e dunque perfettamente appropriata a svolgere la nuova funzione di infrastruttura culturale al suo servizio e per il suo sviluppo.

Oltre venti anni fa una indagine storico-urbanistica e progettuale, nata su proposta dell’arch. Fausto Martino nell’ambito di una ricerca di tesi della Facoltà di Architettura di Napoli e sviluppata secondo gli indirizzi forniti dalla stessa soprintendenza BAPPSAE, formulava per il manufatto industriale una proposta di intervento di restauro e riconversione a polo fieristico-espositivo per la promozione delle filiere produttive locali. L’ex Tabacchificio, che era stato magnificato tra le maggiori espressioni dell’archeologia industriale della Piana del Sele da Gillo Dorfles, una delle personalità artistiche più attente, colte e sofisticate del Novecento, rappresenta un esempio mirabile di come agli inizi degli anni Venti l’iniziativa imprenditoriale, dapprima nel settore ortofrutticolo, poi con l’introduzione dell’industria del tabacco, abbia rappresentato un significativo stimolo per lo sviluppo di insediamenti nella Piana del Sele. La prestigiosa testimonianza di archeologia industriale è resto materiale del passato, che attesta la progressiva evoluzione della tecnologia e il conseguente mutamento del paesaggio agricolo circostante. L’archeologia industriale, infatti, fa riscoprire le origini della società moderna, ripercorrendo l’iter dell’attuale progresso: le vecchie fabbriche possono così far rivivere il ricordo degli uomini che vi lavoravano e soprattutto il lavoro femminile delle “tabacchine”.
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