Al parco archeologico di Pompei con settembre entra nel vivo la rassegna “Palestra culturale”: quattro incontri sul progetto di Gennaro Carillo “Il fantasma dell’antico: dialoghi sulla tradizione classica”. E ad ottobre “Pompei per l’Ucraina”
Al parco archeologico di Pompei l’anteprima di “Palestra culturale”, una serie di incontri speciali con scrittori e artisti, nell’ambito della VII edizione di Campania by Night, era stata il 27 luglio 2022 con la presentazione del libro “La Fortuna” di Valeria Parrella, Feltrinelli Editore (vedi Pompei. Alla Palestra Grande anteprima della rassegna “Palestra Culturale” con la presentazione del libro di Valeria Parrella “La Fortuna”. Visite libere o guidate alla mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei”, e intitolazione ad Annamaria Ciarallo il Laboratorio di ricerche applicate del Parco | archeologiavocidalpassato). Il calendario della “Palestra culturale” si concentra nel mese di settembre 2022 (8, 15, 23, 29) con “Il fantasma dell’antico: dialoghi sulla tradizione classica”, progetto, cura e testi di Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico nel Dipartimento di Scienze umanistiche dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove insegna anche Storia della filosofia e Filosofia teoretica. Al Dipartimento di Architettura della Federico II insegna Filosofie della polis. Ha scritto su Vico, i tragici e i comici greci, la storiografia antica, Antifonte, Platone, Balzac, Simone Weil, oltre a occuparsi da tempo delle riscritture moderne e contemporanee del mito di Diana e Atteone. Condirettore artistico di Salerno Letteratura, è il curatore de Gli Ozi di Ercole al Parco Archeologico di Ercolano e di Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico al MANN di Napoli. Infine venerdì 7 ottobre 2022 si chiude la rassegna con “Pompei per l’Ucraina – una lettera dal fronte”. E c’è la possibilità di una visita libera o guidata su richiesta alla mostra “Arte e sensualità nelle case di Pompei”, che spiega l’onnipresenza di immagini sensuali nella vita quotidiana della città antica. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, con prenotazione consigliata su www.ticketone.it.

Copertina del libro “La Grecia secondo Pasolini” di Massimo Fusillo (Carocci editore)
Giovedì 8 settembre 2022. Massimo Fusillo, “La Grecia secondo Pasolini”. La Grecia di Pasolini sarebbe impensabile senza Burckhardt e Nietzsche. Senza il rovesciamento di quell’immagine dell’antico idealizzata, marmorea, accreditata dal Classicismo, che fa di Canova, a giudizio di Roberto Longhi (amatissimo da PPP), uno scultore nato morto. È la caldaia di Medea, per dirla con Manganelli, che invece attrae Pasolini, una Grecia barbarica, ferina, arcaica, in cui il selvaggio – l’agrammaticale – incombe e alla fine predomina sulla compiutezza apollinea delle forme. Massimo Fusillo insegna Letterature comparate e Teoria della letteratura all’università dell’Aquila, dove è anche coordinatore del Dottorato di ricerca in Letterature, arti, media. La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema è uscito quest’anno in una nuova edizione per Carocci.

L’antichista Eva Cantarella (foto Fondazione Feltrinelli)
Giovedì 15 settembre 2022. Eva Cantarella, “La democrazia greca tra mito e disincanto”. L’Atene classica fu la prima polis retta da una costituzione democratica. Tuttavia quello ateniese non fu un modello di democrazia. Almeno se attribuiamo a democrazia il significato attuale. La parola stessa, demokratia, suona ambigua: non va intesa come sovranità di tutto il demo ma come supremazia politica della fazione popolare ai danni di quella oligarchica. O comunque è questo che ci consegnano le fonti più malevole. Peraltro, la libertà e l’uguaglianza democratiche presupponevano esclusioni severe dalla cittadinanza: i liberi e gli uguali, coloro ai quali spettava la partecipazione al governo della polis, erano davvero pochi. Fra loro non c’erano le donne. E uno dei fondamenti inconfessabili della democrazia era la schiavitù. Oltre a un eros per l’espansione imperialistica dissimulato dietro una retorica dell’esportazione della democrazia che ha fatto proseliti anche tra i nostri contemporanei. Eva Cantarella è tra le maggiori antichiste italiane. Ha insegnato Istituzioni di diritto romano e Diritto greco antico all’Università Statale di Milano.

Copertina del libro “Saffo. La ragazza di Lesbo” di Silvia Romani (Einaudi)
Venerdì 23 settembre 2022. Silvia Romani, “Saffo. La ragazza di Lesbo”. Se in ogni eroe o eroina c’è un Achille, nella poesia d’amore di ogni tempo c’è Saffo, riscritta all’infinito. Silvia Romani ci conduce nel mistero della ragazza di Lesbo vissuta in un’epoca – e su un’isola – nella quale la memoria degli eroi omerici era ancora fresca, al punto da farne figure non tanto del mito quanto della storia. Ma parlare di Saffo significa anche misurarsi con il debito contratto con lei dal nostro immaginario, in un andirivieni vertiginoso da Catullo a Leopardi, da Shakespeare ad Anna Maria Ortese, da Rilke a María Zambrano, passando – fra le altre stazioni del viaggio – per Rodin, Salinger e Picnic a Hanging Rock. Silvia Romani insegna Mitologia, Religioni del mondo classico e Antropologia del mondo classico all’università Statale di Milano. “Saffo, la ragazza di Lesbo” (Einaudi) è il suo ultimo libro.

Il musicologo Giovanni Bietti (foto oficina ocm)
Giovedì 29 settembre 2022. Giovanni Bietti, “La lira di Orfea. I miti classici nella musica occidentale” – Lezione/concerto. Il mito classico è un repertorio pressoché inesauribile cui attinge a piene mani il nostro immaginario. Letterario ma non solo. Si pensi alle arti figurative, al cinema, al teatro. Se dunque Eschilo campava di rendita con le briciole del banchetto di Omero, noi – più o meno consapevolmente – facciamo altrettanto. Con Omero e con tutti coloro che sono venuti dopo di lui. La musica non fa eccezione. Qualche nome a caso? Monteverdi, Händel, Cherubini, Strauss, Stravinskij… Alla lezione/concerto di Giovanni Bietti il compito di accompagnarci in un viaggio musicale nella tradizione classica. Giovanni Bietti, compositore, pianista, musicologo, è considerato uno dei maggiori divulgatori musicali italiani.
Venerdì 7 ottobre 2022. Pompei per l’Ucraina – una lettera dal fronte. Rassegna di opere filmiche e immagini in movimento di artisti contemporanei dall’Ucraina, presentato per l’occasione in collaborazione con il parco archeologico di Pompei, nell’ambito del progetto Pompeii Commitment. Il programma “Una lettera dal fronte” è stato originariamente commissionato e prodotto dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, uno dei più autorevoli musei d’Arte contemporanea internazionali (membro AMACI-Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022. Il programma è curato da Nikita Kadan (Kiev, 1982; vive e lavora a Kiev) con Giulia Colletti, curatrice dei progetti digitali e per il pubblico del Castello di Rivoli. L’evento avrà anche una programmazione digitale temporanea sul sito pompeiicommitment.org e pompeiisites.org. Introduce Andrea Viliani.
A Firenze al via TourismA, il salone di Archeologia e Turismo culturale: in 3 giorni 350 relatori e oltre 30 convegni. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere
Il conto alla rovescia sta per scadere. Venerdì 21 febbraio 2020, alle 9, all’auditorium del Centro congressi di Firenze, con l’intervento di Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, al convegno Save Art dedicato al cinquecentenario di Raffaello, apre come da tradizione TourismA 2020, dal 21 al 23 febbraio 2020, l’evento espositivo e congressuale dell’anno a firma Archeologia Viva dedicato ai beni culturali: E come da tradizione sarò anche quest’anno Alberto Angela, domenica 23 febbraio pomeriggio, a concludere il grande evento fieristico. In tre giorni circa 350 relatori interverranno in oltre 30 convegni su temi che spaziano dalle grandi scoperte archeologiche alle proposte di valorizzazione di musei, monumenti e parchi, dall’arte all’ambiente, dalle città murate ai siti Unesco, ai nuovi itinerari, alle tecnologie d’avanguardia, al cinema. Tanti gli ospiti particolari di cui è confermata la partecipazione: Andrea Carandini, Louis Godart, Giuliano Volpe, Pupi Avati, Mario Tozzi, Edoardo Winspeare, Giorgio Ieranò, Eva Cantarella, Philippe Daverio, gen. Roberto Riccardi, Valerio Massimo Manfredi, Vittorio Sgarbi…

Il salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze ospita l’anteprima di TourismA (foto Valerio Ricciardi)
Anteprima, che è un po’ inaugurazione un po’ presentazione, nel Salone de’ Cinquecento a Palazzo Vecchio di Firenze, Giovedì 20 febbraio 2020, alle 20. Interverranno: Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze; Giuliano Volpe, del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del MiBACT; Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva e TourismA. Maria Angela Turchetti, etruscologo, della direzione regionale Musei della Toscana, parlerà di “Benvenuti in Toscana, terra degli Etruschi”. Ingresso libero (senza prenotazione). Palazzo Vecchio sarà aperto dalle 19.30 (entrata lato via dei Gondi). L’ambiente monumentale non è riscaldato. Durata dell’evento: un’ora circa.
Il programma. Venerdì 21 febbraio 2020. In Auditorium (9-13.15), “SAVE ART 2020” Che bellezza. Raffaello, l’armonia e i suoi contrari, a cura di Art e Dossier in collaborazione con Giunti T.V.P. Editori. Nel quinto centenario della morte di Raffaello Sanzio (1483-1520) ¬– il pittore più frequentemente associato ai concetti di grazia, armonia e bellezza – Save Art propone una riflessione su alcune questioni connesse al tema: il canone e l’accademia come modelli imprescindibili, il piacere di prescindere da quei modelli, il disinteresse per ogni possibile canone, e infine… brutto è bello? Introduce Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva e “tourismA”, coordina Claudio Pescio direttore editoriale Art e Dossier.
Sempre venerdì 21 febbraio, ma in Sala Onice (9.30-12.45), “ITER” Archeologia Patrimonio e Ricerca italiana all’estero, a cura di Ettore Janulardo, della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Firenze. Alle 9.30, i saluti di Piero Pruneti e l’introduzione di Ettore Janulardo; 10, Livio Zerbini, missione archeologica dell’università di Ferrara in Georgia e Romania, “Dalla Colchide alla Dacia di Traiano”; 10.20, Lorenza Manfredi, missione archeologica del Cnr in Marocco-Algeria, “Fabulosissimum Atlantem: presente e futuro delle ricerche sulle miniere e gli itinerari antichi nel Maghreb”; 10.40, Daniele Morandi Bonacossi, missione archeologica dell’università di Udine nel Kurdistan iracheno, “La Mesopotamia del nord fra impero assiro e Alessandro Magno. Ricerche nel Kurdistan iracheno”; 11, pausa; 11.50, Oliva Menozzi, Eugenio Di Valerio, Maria Giorgia Di Antonio, Luca Cherstich, missione archeologica dell’università di Chieti a Cipro, in Egitto e Libia, “Archeologia a rischio, monitoraggio e sostenibilità”; 12.10, Giovanni Salmeri e Anna Lucia D’Agata, missione archeologica dell’università di Pisa e del Cnr in Turchia, “Archeologia di una città di frontiera tra Anatolia e Siria: Misis (antica Mopsouhestia) in Turchia sud-orientale”; 12.30, pausa; 14:15 (in Auditorium), Patrizia Piacentini Missione archeologica italo-egiziana dell’università di Milano in Egitto, “Ultime dall’Egitto. Le mummie di Assuan: l’anello mancante”. E poi venerdì, si apre un articolato capitolo sugli Etruschi. In Sala 4 (9-14): VIE ETRUSCHE IN TOSCANA, presentazione di percorsi culturali e turistici del costituendo Prodotto Turistico Omogeneo regionale “Toscana Terra Etrusca” – Convegno e Workshop, a cura di Toscana Terra Etrusca(34 Comuni toscani già all’interno del Distretto Etruria Meridionale – capofila Comune della Città di Chiusi), contributi e collaborazioni: Regione Toscana, Toscana Promozione Turistica, Comitato Scientifico TTE, Direzione regionale Musei della Toscana; in sala 9 (9.30-13): MARE ETRUSCO, La Corsica nel contesto del Tirreno antico, a cura di Jean Castela, direttore INEACEM – Corsica, e Simona Rafanelli, direttore museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia; in Sala 9 (14-15.30): ARCHEOLOGIA GROSSETANA, Excursus fotografico dall’archivio della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena Grosseto Arezzo.
Seconda giornata, sabato 22 febbraio 2020. All’Auditorium (8.30-12.20), ARCHEOLOGIA AL FUTURO, esperienze di Archeologia Pubblica in Italia, a cura di Giuliano Volpe dell’università di Foggia, responsabile del Progetto di rilevante interesse nazionale “Archeologia al futuro”. Alle 8.30, i saluti di Piero Pruneti (Archeologia Viva), e introduzione di Giuliano Volpe; 9, Guido Vannini, Michele Nucciotti (università di Firenze), “Archeologia pubblica e territorio. Tra Toscana e Giordania”; 9.20, Daniele Manacorda, Valeria Di Cola (università di Roma Tre), “Alla scoperta del primo miglio della via Appia”; 9.40, Alexandra Chavarria, Gian Pietro Brogiolo, Francesca Benetti, Clemente Santacroce (università di Padova), “Ritorno al futuro: per un’archeologia partecipata, democratica e sostenibile”; 10, Marco Milanese, Pier Giorgio Spanu, Fabio Pinna (università di Sassari e università di Cagliari), “L’isola dell’archeologia. Dalla Sardegna un impegno contro lo spopolamento e la crisi”; 10.20, Enrico Zanini, Franco Cambi, Marco Valenti (università di Siena), “Non petrolio ma energia rinnovabile. Come l’Archeologia Pubblica promuove lo sviluppo”; 10.40, pausa; 11.30, Mario Tozzi CNR, presidente Parco regionale dell’Appia antica, conduttore televisivo, “Raccontare la ricerca annoia? Come stimolare la partecipazione”; 11.50, Andrea Carandini, presidente nazionale FAI e Daniele Manacorda, università di Roma Tre, dialogano con Giuliano Volpe autore del libro “Archeologia pubblica. Metodi, tecniche, esperienze” (Carocci 2020). Segue, sempre in Auditorium (12.20-13.15), proclamazione del PREMIO “RICCARDO FRANCOVICH, a cura della Sami (Società archeologi medievisti italiani), presiede Paul Arthur presidente Sami e docente all’università del Salento: premiazione musei-siti vincitori 2020: Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno e Complesso archeologico di Sant’Eulalia a Cagliari; premio speciale al regista Edoardo Winspeare per la divulgazione delle tradizioni medievali tramite il cinema (Pizzicata, Filia Solis) e per il suo attivismo a favore di cultura e paesaggio. Omaggio all’antica danza popolare della Terra d’Otranto.
Tra archeologia e turismo l’appuntamento in Sala Onice (10-17), VIAGGI DI CULTURA E ARCHEOLOGIA, rassegna di itinerari turistico-culturali, a cura di TRAVELMARK – Comunicazione per il turismo: alle 10.20, FRANCIA E SPAGNA, a cura di Kailas, Elisa Bianchi e Andrea De Pascale archeologi, “In viaggio con l’archeologo tra Francia e Spagna: dalle grotte preistoriche ai castelli”; 11.10, THAILANDIA, a cura di I Viaggi di Maurizio Levi, Dante Bartoli archeologo, “L’antico Regno del Siam”; 12, PAKISTAN E GIORDANIA, a cura di Azalai Travel Design, Chiara Marcotulli archeologa, “Dalla Via della Seta alla Via dell’Incenso: in Pakistan e Giordania con l’archeologa”; 12.50, pausa; 13.40, ROMAGNA, a cura di Visit Romagna, Chiara Astolfi direttore Visit Romagna, Sergio Fioravanti direttore Fondazione RavennAntica – Parco Archeologico di Classe, Giacomo Costantini assessore al Turismo Comune di Ravenna, Riccardo Pattuelli assessore al Turismo Comune di Comacchio; 14.30, CROAZIA, a cura di Parco Nazionale del Krka (Croazia), Joško Zaninović direttore Museo Archeologico di Puljane, Alessandro Campedelli ricercatore DiSCI – Università di Bologna, “L’anfiteatro romano di Burnum: dall’archeologia alla ricostruzione virtuale”; 15.20, TURCHIA, a cura di I Viaggi di Maurizio Levi, Dante Bartoli archeologo, “Turchia Orientale: in Anatolia tra siti classici e islamici, armeni e siriaci”; 16.10, ALGERIA, EGITTO, a cura di Agenzia Viaggi Rallo / I Viaggi di Archeologia Viva, Roberta Petrilli archeologa, “Algeria: dalle città romane alla pentapoli mozabita. Egitto: sulle orme di Belzoni”.
XVI incontro di Archeologia Viva (sempre in auditorium). Prima parte venerdì pomeriggio (14-18): si inizia alle 14.15, con Patrizia Piacentini (che chiude anche la sezione di Iter sulle missioni italiane all’estero); 14.45, Giorgio Ieranò, docente di Letteratura greca all’università di Trento, “Il mare d’amore. Eros, tempeste e naufragi nella Grecia antica”; 15.15, Ghjuvan-Guido Talamoni, presidente Assemblea della Corsica, “Un saluto dalla Corsica etrusca”; 15.30, pausa; 16.30, Dario Di Blasi, direttore artistico di FIRENZE ARCHEOLFILM, Giuditta Pruneti direttore editoriale, presentazione Festival internazionale del cinema di Archeologia Arte Ambiente 2020; 16.45, Jacopo Tabolli, funzionario archeologo Soprintendenza ABAP di Siena, “HINTHIAL. Un nuovo luogo sacro all’ombra di San Gimignano”; 17.15, Andro Krstulovic-Opara, sindaco di Spalato, “Spalato 1700 anni: dal palazzo di Diocleziano alla città”, introduce Miljenko Domijan presidente Consiglio Nazionale per i Beni culturali della Croazia.
XVI incontro di Archeologia Viva, sabato 22 febbraio 2020, seconda parte (14-18). Si inizia alle 14, Giorgio Murru, coordinatore scientifico Museo Zapata di Barumini e direttore Museo dei Menhir di Laconi, “Spiriti e Dei nella statuaria preistorica della Sardegna”, apertura e chiusura al suono delle launeddas del maestro Luigi Lai; 14.30, Vittorio Sgarbi presidente MART, “Il fenomeno “arte” nella vicenda umana. Dedicato a Sebastiano Tusa”; 15, Eva Cantarella scrittrice, “Gli inganni di Pandora: l’origine delle discriminazioni di genere nella Grecia antica”; 15.30, pausa; 16.10, Donato Coppola, museo Civiltà preclassiche Murgia meridionale – Ostuni (Br), “La grotta di Santa Maria di Agnano a Ostuni nella sua storia millenaria”; 16.30, Louis Godart accademico dei Lincei, “Viaggio nel Mediterraneo antico: da Minosse a Omero”; 17, Eugenio Giani storico e presidente Consiglio Regionale della Toscana, “Magnus Dux Etruriae: gli Etruschi e Cosimo I de’ Medici”; 17.30, Valerio Massimo Manfredi archeologo e scrittore, “Malta: viaggio nell’Isola dei Giganti”.

L’auditorium del Palacongressi di Firenze stracolmo per Tourisma, il salone di Archeologia e Turismo culturale (foto Graziano Tavan)
XVI incontro di Archeologia Viva, domenica 23 febbraio 2020, terza parte (8.45-18). Si inizia con tre film a cura di Rai Cultura (8.45-10.30): “La falsa bellezza: Rai Storia racconta la storia del falso”, proiezione estratto del ciclo di Rai Storia dedicato al falso in arte e in archeologia “La vera storia del falso”. Introduce Giuseppe Giannotti vicedirettore Rai Storia. Interviene: Marcello Barbanera docente di Archeologia alla Sapienza Università di Roma. “1909-2019: 110 anni di archeologia italiana in Grecia. Rai Storia racconta la Scuola Archeologica Italiana di Atene”, proiezione estratto dal documentario di Rai Storia “A scuola di archeologia. 110 anni di ricerca italiana in Grecia” di Eugenio Farioli Vecchioli, regia Agostino Pozzi e Stefano Stefanelli, consulenza scientifica Luca Peyronel. Introduce Eugenio Farioli Vecchioli, autore e capo progetto Rai Cultura. Interviene: Emanuele Papi, direttore Scuola Archeologica Italiana di Atene. “Gli italiani a Abu Simbel: da Belzoni a Gazzola. Rai Storia racconta l’Egittologia italiana”, proiezione estratto dal documentario di Rai Storia “Nella terra dei Faraoni. L’avventura dell’egittologia italiana” di Marta Saviane, consulenza scientifica Luca Peyronel. Introduce Luca Peyronel, docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino oriente Antico all’Università degli Studi di Milano. Infine: Rai Storia e i nuovi progetti 2020 sul patrimonio culturale archeologico- Alle 10.30, Lorenzo Nigro, direttore Missione Archeologica in Palestina & Giordania, “Gerico. La rivoluzione della preistoria”; 11, pausa; 11.45, Paolo Giulierini, direttore MANN, “Preistorici, Etruschi e Romani: il MANN si fa in tre…”; 12.15, Pupi Avati regista, “Su Dante e per Dante: il film che mancava…”, interviene Dario Nardella sindaco di Firenze; 13, pausa; 14.30, Roberto Pisoni direttore Sky Arte, “Sky porta l’arte al cinema”: “Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza”, “Raffaello”, “Pompei. Eros e mito”; 14.45, presentazione e proiezione di “Le tre vite di Aquileia” realizzato da Sky Arte – 3D Produzioni e Istituto Luce-Cinecittà, regia Giovanni Piscaglia. Introduce Antonio Zanardi Landi presidente Fondazione Aquileia; 16, pausa; 16.30, Alberto Angela, divulgatore scientifico e scrittore. Intervista “a tutto campo” a cura di Piero Pruneti.
“Tutto è contemporaneo, attualità dell’antico. Dialoghi intorno a On the road – Via Emilia 187 a.C.-2017”: al via a Reggio Emilia un ciclo di incontri con esperti, da Eva Cantarella ad Andrea Carandini, seguito dalla visita guidata alla mostra sulla Via Emilia e da un “light simposium”

A Reggio Emilia al via il ciclo di incontri “Tutto è contemporaneo, attualità dell’antico. Dialoghi intorno a On the road – Via Emilia 187 a.C.-2017”
Prima un approfondimento con storici dell’antichità, geografi, architetti, latinisti, esperti d’arte, archeologi, poi una visita guidata speciale della mostra “On the road. Via Emila 187 a.C.-2017” al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, e per finire un “light simposium” a cura di ArcheoCucina. Reggio Emilia lancia “Tutto è contemporaneo, attualità dell’antico. Dialoghi intorno a On the road – Via Emilia 187 a.C.-2017”, un ciclo di incontri tra marzo e maggio per avvicinare in modo originale il pubblico alla mostra aperta al Palazzo dei Musei fino all’8 luglio 2018 (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2018/01/14/on-the-road-la-mostra-di-reggio-emilia-propone-una-riflessione-sulla-storia-della-via-emilia-e-sul-suo-fondatore-sul-significato-della-strada-nella-contemporaneita-in-un-itinerari/). Tutti gli incontri si tengono alle 18 nella Sala del Tricolore in piazza Prampolini n.1 a Reggio Emilia. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. La visita guidata alla mostra inizia alle 19.30. Al termine, il light simposium.
Il ciclo “Tutto è contemporaneo, attualità dell’antico. Dialoghi intorno a On the road – Via Emilia 187 a.C.-2017” inizia venerdì 16 marzo 2018 con Eva Cantarella su “Tra passato e presente: i conflitti di generazione”. La storica dell’antichità e del diritto antico dialoga con Tommaso Ricci, caporedattore cultura del Tg2 RAI. “Eva Cantarella”, spiegano i promotori, “entra subito in medias res, per dirla all’antica, trattando un tema – quello dei conflitti generazionali – che ci sembra appartenere solo all’oggi ma che l’illustre studiosa dimostra essere invece una costante della storia”. Quante volte leggiamo sui giornali che i disagi e i crimini tra le mura di casa derivano dalla crisi della famiglia, una crisi tutta moderna? Come se la famiglia fosse sempre stata un luogo di riparo, di protezione da una società ostile. Ma è davvero così? Eva Cantarella, che al tema ha dedicato il recente, fortunato studio “Come uccidere il padre. Genitori e figli da Roma a oggi” (Feltrinelli Editore) sfata, dati alla mano, questa nostra errata sensazione. “Con gli strumenti di studiosa del diritto e della storia antica, che le sono propri, ricostruisce costumi e abitudini delle famiglie romane, risalendo fino alle origini della civiltà che ha creato i fondamenti della nostra cultura giuridica. Dimostra così che, a partire dai Sette Re di Roma, a metà dell’ottavo secolo a.C., fino al sesto secolo d.C. e alla stesura del Corpus iuris civilis di Giustiniano, il potere di vita e di morte dei padri sui figli è assoluto e l’uccisione del padre appartiene con impressionante frequenza alla realtà sociale di ogni famiglia romana. Cantarella si interroga sulla natura ansiogena e conflittuale dei rapporti tra padri e figli nell’antica Roma e, con una ricerca che guarda al passato per parlare del presente, mostra che le famiglie infelici non appartengono solo al nostro tempo. Da Cicerone a Ovidio, da Seneca a Giustiniano, racconta le norme che regolavano l’abbandono dei figli, la facoltà di venderli come schiavi o addirittura di ucciderli, evocando episodi di sconcertante violenza. Quella che svela è una storia tanto sconosciuta quanto decisiva per le nostre radici culturali, che ci spinge a riflettere sul carattere atavico e profondamente umano dello scontro tra le generazioni”.

L’architetto Italo Rota curatore della mostra “On the road. Via Emila 187 a.C.-2017” a Reggio Emilia
Il ciclo continua venerdì 23 marzo 2018, con Franco Farinelli dell’università di Bologna. Geografo, presidente dell’Associazione dei Geografi italiani, Farinelli parlerà de “L’invenzione dello spazio”. Venerdì 6 aprile 2018, tocca all’architetto milanese Italo Rota, architetto milanese, che a Reggio Emilia ha curato l’allestimento della mostra “On the road – Via Emilia 187 a.C.-2017” con Luigi Malnati e Roberto Macellari. L’architetto, cui si devono – tra l’altro – la promenade del Foro Italico a Palermo (2005), il tempio indù di Lord Hanuman, il padiglione Ciudades de Agua per l’Expo di Saragozza del 2008, l’allestimento del Triennale Design Museum nel 2007, e il Museo del Novecento a Milano inaugurato nel dicembre 2010, dimostrerà come “Tempo e memoria sono oggetti”. Venerdì 13 aprile 2018, sarà la volta del latinista Ivano Dionigi, già Magnifico rettore dell’Alma Mater Studiorum dell’università di Bologna, con “Tra notum e novum. Il destino della parola”. Invece è da confermare l’incontro di venerdì 4 maggio 2018, con Andrea Viliani, curatore di molti musei di Arte dal Castello di Rivoli al MamBo di Bologna, dal Centro di ricerca sulla contemporaneità a Trento al museo Madre di Napoli. Gran finale venerdì 11 maggio 2018 con Andrea Carandini, in un incontro promosso dalla delegazione Fai di Reggio Emilia e da Insieme per i Musei di Reggio Emilia. Il grande archeologo, famoso per i suoi scavi e le ricerche sul Palatino di Roma, oggi presidente del Fondo per l’Ambiente Italiano, dialogherà su “La casa degli Aemilii Scauri a Roma”.
A fine ottobre a Paestum per la XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: ecco tutte le novità per appassionati e addetti ai lavori

Appuntamento nell’area archeologica di Paestum per la XVII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico
Siete pronti a un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire nuovi aspetti delle Civiltà del Passato e incontrare i protagonisti del mondo antico e della moderna ricerca, informarsi su quanto le nuove tecnologie, i media e i social network offrono in tema di archeologia e di viaggi a tema? Se sì, allora non potete perdervi l’evento dell’autunno: la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (Bmta). La kermesse, che richiama a Paestum appassionati e addetti ai lavori, è giunta alla 17ma edizione e avrà come location nuovamente il parco archeologico della città antica di Paestum: dall’area adiacente al tempio di Cerere, al museo Archeologico nazionale, alla Basilica Paleocristiana. Ma attenzione, se state già programmando il viaggio nel Cilento, è cambiato il week-end: la Borsa, infatti, di solito collocata a metà novembre, quest’anno si terrà nei giorni 30-31 ottobre e 1-2 novembre in un fine settimana con due giorni festivi. L’obiettivo è quello di incrementare i visitatori e dare agli albergatori l’opportunità di offrire pacchetti ad hoc.
La XVII edizione della Borsa, che quest’anno vedrà l’Azerbaijan come Paese ospite, è ricca di novità e di contenuti. Si parte dal “Social Media & Archaeological Heritage Forum”, in programma giovedì 30 ottobre, che ospiterà “Archeoblog. Raccontare l’archeologia nel web”, il secondo incontro nazionale dei blogger culturali: l’obiettivo è promuovere lo sviluppo dei beni culturali sempre più attraverso i social network. Tra gli appuntamenti da non perdere spicca “ArcheOpenData Forum. Trasparenza dell’informazione in archeologia”, venerdì 31 ottobre, momento di discussione dedicato agli open data. “ArcheoStartUp”, sabato 1° novembre, presenterà nuove imprese culturali e progetti innovativi. Tra le novità del 2014, da segnalare anche il concorso fotografico ‘La Bmta ti porta a Paestum!’ sulla pagina Facebook: in palio una notte per due persone in hotel a Paestum durante la Borsa per l’autore della foto che otterrà più «mi piace». Per partecipare, è necessario inviare entro il 31 agosto a info@bmta.it le foto dei propri viaggi nel mondo alla scoperta del patrimonio archeologico: l’iniziativa intende così promuovere anche i siti e le destinazioni meno note. Inoltre, per chi ama scrivere, è possibile pubblicare la proprio foto con il racconto della visita sul blog del sito http://www.bmta.it
La mostra “ArcheoVirtual”, realizzata in collaborazione con la più importante Rete di ricerca Europea sui Musei Virtuali (V-Must), coordinata da Itabc (Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Cnr), ospiterà “Digital Museum Expo”, esposizione delle tecnologie più recenti create per i musei del futuro, che si terrà oltre che a Paestum in altre quattro sedi: Mercati Traianei del museo dei Fori Imperiali (Roma), Biblioteca Alessandrina (Alessandria D’Egitto), museo Allard Pierwson (Amsterdam), City Hall (Sarajevo). La Borsa si conferma, così, un evento originale nel suo genere: sede dell’unico Salone Internazionale di Archeologia e luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio. La Borsa è anche un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati. Ed è anche un’opportunità di business nella location del Museo Archeologico con il Workshop tra la domanda estera e l’offerta del turismo culturale ed archeologico, che si terrà sabato 1° novembre. Non solo: ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: il Paese ospite ufficiale nel 2014 sarà l’Azerbaijan.
Negli “Incontri con i Protagonisti”, sabato 1° novembre, si succederanno Alberto Angela, Roberto Giacobbo, Mario Tozzi, Syusy Blady e Patrizio Roversi, Sveva Sagramola, Eva Cantarella e la blogger Galatea. Infine altra novità è data dall’attenzione dei media internazionali, che quest’anno si traduce nella presenza quali media partner di Antike Welt, AS, Clio, Current Archaeology, Dossiers d’archéologie, Rutas del Mundo. E la Borsa da questa edizione diventa evento ufficiale del mensile di archeologia Archeo.
A Paestum full-immersion nell’archeologia
Dal 14 al 17 novembre XVI Borsa mediterranea del turismo archeologico
Tutti a Paestum per un week end all’insegna dell’archeologia intesa come ricerca, scoperte, conoscenza, ma anche viaggi, avventure, mistero: l’occasione da non perdere per gli addetti ai lavori e gli operatori di settore, ma anche per i viaggiatori e gli appassionati, si chiama Borsa mediterranea del turismo archeologico che quest’anno è in programma dal 14 al 17 novembre. Saranno quattro giorni intensi tra incontri, approfondimenti, scambi culturali. E i numeri sono lì a dimostrare e a fare della Bmta un evento internazionale unico: 8mila visitatori, 150 espositori con 30 Paesi esteri, 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 350 operatori dell’offerta, 150 giornalisti, senza sottovalutare le prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO, UNWTO e ICCROM. La kermesse di Paestum vuol dire il più grande Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e la prima mostra internazionale di tecnologie interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo e ai beni culturali.
A impreziosire il week end sarà la sede scelta per la XVI edizione: non più il centro di Capaccio ma direttamente l’area archeologica di Paestum, patrimonio dell’Umanità: accanto al tempio di Cerere ci saranno il Salone espositivo, i laboratori di Archeologia sperimentale e due sale convegni; al Museo Archeologico Nazionale l’ArcheoVirtual, le conferenze, i workshop con i buyers esteri; la Basilica Paleocristiana ospiterà la conferenza di apertura, l’ArcheoLavoro e gli incontri con i protagonisti.
A tu per tu con i protagonisti dell’archeologia
Sono proprio gli incontri con i protagonisti in Basilica Paleocristiana il momento clou della Borsa perché il pubblico ha modo di confrontarsi e dialogare con i protagonisti della divulgazione culturale e scientifica, spesso divenuti anche volti noti della Tv. Si comincia giovedì 14 novembre alle 18 con l’archeologo, scrittore e divulgatore Valerio Massimo Manfredi che presenterà “Il mio nome è nessuno. Il ritorno”, secondo volume della saga dedicata alla figura e al mito di Ulisse, in cui l’autore riscrive come un cronista dell’epoca la grande poesia epica greca (quindi non solo Omero, ma anche Esiodo, Eschilo, Sofocle, Euripide, Apollonio Rodio) permettendo al grande pubblico di capire i più famosi miti greci e immedesimarsi nella mentalità e nella cultura greca delle origini. Venerdì 15, sempre alle 18, l’incontro è con Roberto Giacobbo, il popolare autore-conduttore di Voyager che anche a Paestum non mancherà di incuriosire e solleticare l’attenzione del pubblico con una domanda provocante “Conosciamo davvero Gesù?”. Sabato giornata intensa: si inizia alle 9.30, con Andreas Steiner, direttore di Archeo, che intervista Syusy Blady divenuta famosa con “Turisti per caso” su “La Bell’Italia con il suo patrimonio interessa ancora? La sfida dell’Expo”. Alle 10.30, tocca a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, intervistare Viviano Domenici, giornalista – per decenni responsabile delle pagine scientifiche del Corriere della Sera – e scrittore (ricordiamo la sua ultima fatica scritta a quattro mani con l’indimenticabile Margherita Hack “Notte di stelle”, in cui ci accompagna tra i miti delle costellazioni con lo sguardo degli osservatori preistorici, babilonesi, greci, americani): a Domenici sarà consegnato il premio “Paestum archeologia”. Alle 15, incontro con Mario Tozzi, geologo, e popolare autore e conduttore Tv. Un’ora dopo, alle 16.30, tocca a Eva Cantarella, giurista e scrittrice, e Luciana Jacobelli, archeologa e scrittrice, sviluppare un tema sempre affascinante “Pompei è viva”. Chiude l’intensa giornata alle 18 Alberto Angela, divulgatore scientifico, autore e conduttore di trasmissioni di grande successo da “Ulisse. Il piacere della scoperta” a “Passaggio a nordovest”.
Curiosità: dal Paese ospite alle sezioni speciali
Beni culturali come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico: ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze. Dopo Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, ospite ufficiale nel 2013 è il Venezuela che non è molto noto sotto il profilo archeologico: le testimonianze più antiche rivelano comunque frequentazioni già 15mila anni fa. Ma per esempio, nel 2011 l’IPC, Istituto del Patrimonio Culturale del Venezuela, ha annunciato l’individuazione di sei nuovi siti archeologici sottomarini nelle acque della Isla de Aves, minuscola superficie di terra emersa nel cuore delle acque caraibiche, 110 km ad Ovest di Guadalupa.
E poi ci sono le sezioni speciali: la mostra ArcheoVirtual con i più innovativi e coinvolgenti progetti multimediali e di realtà virtuale applicati all’archeologia; gli Incontri con i Protagonisti delle scoperte archeologiche dell’anno; i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate nell’antichità per costruire i manufatti di uso quotidiano; ArcheoIncontri per la presentazione di conferenze stampa e progetti di sviluppo territoriale; ArcheoLavoro orientamento ai Corsi di Laurea e Master in Archeologia e presentazione delle figure professionali e delle competenze emergenti; il Premio “A. Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; il programma di Visite Guidate ed educational per giornalisti e visitatori.
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