Archivio tag | Carlo Citter

Ascoli Piceno. Al via la tre giorni di convegno “Sulle orme dei Longobardi fra Marche e Umbria. Ascoli, Castel Trosino, Spoleto” in ricordo di Lidia Paroli a 30 anni dalle manifestazioni del Centenario del rinvenimento della celebre necropoli di Castel Trosino (1993-‘95). Ecco il programma. Valorizzazione del parco archeologico della necropoli longobarda e del museo dell’Alto Medioevo

ascoli-piceno_convegno-nazionale_sulle-orme-dei-longobardi-fra-marche-e-umbria_ascoli-castel-trosino-spoleto_locandinaDal 4 al 6 maggio 2023 Ascoli Piceno ospiterà il convegno “Sulle orme dei Longobardi fra Marche e Umbria. Ascoli, Castel Trosino, Spoleto”. Sarà l’occasione a 30 anni dalle manifestazioni del Centenario del rinvenimento della celebre necropoli di Castel Trosino (1993-‘95) e dal precedente convegno su “L’Italia centro-settentrionale in età longobarda”, curato dalla compianta Lidia Paroli, per fare un aggiornato punto sulla presenza dei Longobardi nell’area del ducato di Spoleto fra Marche ed Umbria, alla luce delle più recenti ricerche archeologiche ed indagini territoriali, oltre che di ampi confronti con il mondo longobardo nell’intera Italia centro-settentrionale, in parallelo con la mostra tenutasi a Grosseto fra 2021 e 2021 su “I Longobardi e la nascita della Toscana”, e in stretto collegamento con l’altro convegno “Longobardi: cultura, società, potere, economia”, che si terrà sempre a Grosseto nei giorni 26-27 maggio 2023, nell’ambito di un più ampio programma 2023 di iniziative sui Longobardi nell’intera Italia centrale. Coordinamento scientifico: Paolo Delogu, Andrea R. Staffa. Comitato Scientifico: Francesca M. Anzelmo, Paul Arthur, Angela Borzacconi, Gian Pietro Brogiolo, Carlo Citter, Paolo Delogu, Caterina Giostra, Marco Ricci, Andrea R. Staffa, Chiara Valdambrini.

roma-eur_muciv_alto-medioevo_fibule-a-forma-di-animali_da-necropoli-di-castel-trosino_foto-muciv

Fibule a forma di cavallo dalla necropoli di Castel Trosino conservate al museo dell’Alto Medioevo “Alessandra Vaccaro” (museo delle Civiltà) (foto muciv)

Punto centrale della manifestazione è la presentazione alla comunità ascolana e al mondo scientifico nazionale dei risultati delle ricerche che, partendo dagli studi di Lidia Paroli, restituiscono oggi un panorama in cui i Longobardi stanziati a Castel Trosino ed in altri siti dell’area giungono nel Piceno verso il 590 non per devastare l’antica Asculum e sottometterne il territorio, ma quali mercenari al servizio del potere imperiale bizantino, del quale assicureranno il controllo della città sin verso il 620-630, stanziandosi infine in città e rivestendo un ruolo importante nel governo del territorio ormai entrato definitivamente a far parte del ducato longobardo di Spoleto.

Giovedì 4 maggio 2023, Palazzo de’ Capitani. Alle 10.30, apertura ufficiale. Dopo i saluti delle autorità, Paul Arthur introduce i lavori. Paolo Delogu e Andrea R. Staffa presentano il convegno, mentre Marco Ricci e Andrea R. Staffa faranno un ricordo di Lidia Paroli. Alle 12, PRIMA SESSIONE “I Longobardi nell’Italia centrale” presieduta da Paolo Delogu. Intervengono: Marco Ricci su “Aggiornamenti sulla necropoli di Castel Trosino e riflessioni sulla cultura materiale nell’Italia centrale in età longobarda”; e Francesca M. Anzelmo, Paola Romi, Andrea R. Staffa su “Insediamento e necropoli di Nocera Umbra fra età imperiale e VI-VII secolo: il punto sulla situazione”. Alle 15.30, SECONDA SESSIONE “Le Marche in età longobarda” presieduta da Gian Pietro Brogiolo. Intervengono: Andrea R. Staffa su “Da Castel Trosino ad Ascoli: continuità e trasformazioni nell’assetto dell’insediamento fra VI ed VIII secolo”; Enrico Giorgi, Paola Mazzieri, Luca Speranza, Michele Massoni su “Ascoli altomedievale: recenti scoperte e nuove indagini archeologiche (S. Pietro in Castello, Corso Trento e Trieste, Cattedrale)”; Umberto Moscatelli su “Le Marche centrali in età longobarda: popolamento e istituzioni”; e Daniele Sacco su “Genti longobarde nel ducato della Pentapoli, da Rimini ad Ancona. Dove, quando e perché”. Chiude la discussione.

Venerdì 5 maggio 2023, Palazzo de’ Capitani. Alle 9, continua la SECONDA SESSIONE “Le Marche in età longobarda”, ma presieduta da Marco Valenti e Andrea R. Staffa. Interviene Andrea R. Staffa su “Bizantini e Longobardi nel Piceno: una prima ricostruzione complessiva”. Comunicazioni: Luca Speranza, Eleonora Ferranti su “Ascoli Piceno: la necropoli altomedievale presso SS. Vincenzo ed Anastasio; Stefano Finocchi, Matteo Tadolti su “Osimo: edificio ecclesiastico di età tardoantica-altomedievale dal sito dell’Ex-Consorzio Agrario di Osimo e considerazioni generali sul territorio di Osimo fra tardoantico ed alto Medioevo”; Maria Raffaella Ciuccarelli, Michele Silani su “Sena Gallica: nuovi scavi a Villa Tarsi e prime considerazioni sulle fasi tardo antiche – altomedievali dell’antico centro”; Federica Grilli, Matteo Tadolti, Andrea Marziali, Andrea Bruni, Giacomo Piazzini, Elena Ciccarelli, Sofia Cingolani, Linda Damiani, Sofia Iacopini, Francesco Pieragostini, Roberto Tomassoni su “Fermo: Le fasi altomedievali dagli scavi del nuovo ospedale a Campiglione-San Claudio e considerazioni generali sulla vallata del Tenna fra tardoantico ed alto Medioevo”; Stefano Finocchi, Viviana Antongirolami su “Necropoli tardo antica in località Scalo Montecosaro e considerazioni sull’assetto della bassa valle del Chienti fra VI ed VIII secolo”; e Nicoletta Frapiccini su “Trasformazioni dei centri urbani fra VI ed VIII secolo: i centri produttivi”. Segue la discussione. Alle 15.30, TERZA SESSIONE “Le Marche e l’Umbria nel ducato longobardo di Spoleto: istituzioni, economia e società” presieduta da Marco Valenti. Intervengono: Vito Loré su “Conductores e coloni. La gestione dei patrimoni fondiari nel ducato di Spoleto”; Yuri Marano su “Una chiesa di frontiera? Gli episcopati dell’italia centrale in età longobarda”; Francesca Diosono su “Produzione e distribuzione della ceramica in territorio umbro tra VI e VIII secolo”; Enrico Cirelli su “Tra Bizantini e Longobardi: economia e circolazione di prodotti mediterranei nelle Marche altomedievali (secoli VI-VIII)”; e Alessia Rovelli su “La monetazione nei ducati longobardi di Spoleto e Benevento”. Segue la discussione.

Sabato 6 maggio 2023, Palazzo de’ Capitani. Alle 09.30, QUARTA SESSIONE “Cultura artistica nel ducato longobardo di Spoleto” presieduta da Caterina Giostra. Intervengono: Federico Marazzi su “Spoleto e Benevento: due ducati periferici a confronto”; Furio Cappelli su “Spoleto e la sua “irradiazione” nei territori del ducato. Elementi di cultura artistica tra Umbria, Sabina e Piceno”; e Giulia Bordi su “Nuove considerazioni sul tempietto del Clitunno”. Segue la discussione. Quindi tavola rotonda conclusiva con Paul Arthur, Angela Borzacconi, Gian Pietro Brogiolo, Furio Cappelli, Carlo Citter, Paolo Delogu, Caterina Giostra, Federico Marazzi, Marco Ricci, Andrea R. Staffa, Chiara Valdambrini, Marco Valenti.

ascoli-piceno_museo-alto-medioevo

Il museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno

Sabato 6 maggio 2023, Museo dell’Alto Medioevo – Forte Malatesta. Alle 17, Programmi futuri di valorizzazione dell’eredità longobarda. Indirizzi di saluto: Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno; Chiara Biondi, assessore alla Cultura ed Istruzione della Regione Marche; on. Giorgia Latini, vicepresidente Commissione Cultura, Scienza, e Istruzione della Camera dei Deputati; Gerardo Villanacci, presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici; Guido Castelli, senatore, commissario straordinario ricostruzione Sisma 2016; Andrea Maria Antonini, assessore all’Agricoltura della Regione Marche, già assessore alla Cultura del Comune di Ascoli Piceno; Stefano Papetti, responsabile delle Collezioni Civiche di Ascoli Piceno. Intervengono: F.M. Anzelmo, A.R. Staffa, S. Papetti su “Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno: un programma di rilancio”; Angela Borzacconi su “Nuove potenzialità di collaborazione fra Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli e Museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno”; soprintendenza ABAP Province di Ascoli Piceno-Fermo-Macerata su “Parco Archeologico di Castel Trosino: il punto sulla situazione”. Momento di ricordo ed apposizione presso il Museo di targa in memoria di Lidia Paroli. Messa in opera della targa relativa alla vittoria da parte del museo dell’Alto Medioevo di Ascoli Piceno del Premio nazionale musei Riccardo Francovich per il 2020.

All’anfiteatro romano di Roselle (Grosseto) week end con l’ArcheoFilmFestival – Premio “O. Fioravanti”: cinema archeologico e incontri con i protagonisti dell’archeologia

L’anfiteatro romano di Roselle (Gr) ospita la prima edizione del Roselle ArcheoFilmFestival

La locandina di Roselle ArcheoFilmFestival

Notti archeologiche nell’anfiteatro romano di Roselle (Grosseto), dal 5 al 7 luglio 2019, per la prima edizione di Roselle ArcheoFilmFestival – Premio “O. Fioravanti”, evento organizzato da Comune di Grosseto, ArcheologiaViva – Giunti Editore, Firenze Archeofilm, Polo museale della Toscana, area archeologica nazionale di Roselle, M’Arte Associazione. In programma cinque film selezionati da Dario Di Blasi dall’archivio cinematografico di Firenze Archeofilm, e tre incontri con protagonisti dell’archeologia condotti da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva. Si inizia sempre alle 21.15, l’ingresso è libero e gratuito, e ogni sera brindisi finale offerto da La Selva. In caso di pioggia le proiezioni si terranno nella sala della Pro Loco di Roselle. Questi i temi scelti per la prima edizione. Per gli amanti dell’Egitto, si potrà conoscere da vicino il vero volto di Tutankhamon (ignaro faraone-bambino o spietato signore della guerra?). Per il mondo romano si entrerà in un altro anfiteatro, quello francese di Arles, dove combattevano i Gladiatori raccontati qui in una versione ben più attendibile delle fantastiche interpretazioni hollywoodiane. E poi l’origine dei Giochi olimpici a Olimpia, santuario religioso e sito sportivo per quasi mille anni; la realtà storica di Tirreno e Adriatico tra Focesi, Fenici ed Etruschi; la vicenda del misterioso vulcano responsabile di un catastrofico cambiamento climatico nel Medioevo.

Particolare del sarcofago del faraone Tutankhamon

Maria Angela Turchetti, direttore dell’area archeologica di Roselle

Si inizia venerdì 5 luglio 2019 con il film “Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero / Toutankhamon, les secrets du pharaon: un roi guerrier” di Stephen Mizelas (Regno Unito, 50’). Tutankhamon è uno degli ultimi faraoni della XVIII dinastia. Il suo favoloso tesoro, scoperto intatto quasi un secolo fa, ne ha fatto il faraone più famoso e più studiato della storia. Il corredo della sua tomba è una fonte inestimabile di informazioni sull’antico Egitto, ma anche su questo giovane re, il cui regno è ancora un mistero per gli archeologi. Chi era veramente? Un fragile re-bambino o un signore della guerra? Morì di malattia o venne ucciso in battaglia? Tre oggetti con cui il faraone riposa aiutano gli archeologi a rivelare il suo vero volto… Segue l’incontro/dibattito con Maria Angela Turchetti, direttore area archeologica nazionale di Roselle. Chiude il film “Gladiatori, il ritorno / Gladiateurs, le retour” di Emmanuel Besnard, Gilles Rof (Francia 2016, 26’). Oltre quindici secoli dopo la loro scomparsa, i gladiatori sono tornati nell’anfiteatro di Arles in Francia, con combattimenti e corsi di formazione. Promotore di questo ritorno è l’esperto di arti marziali Brice Lopez, che da vent’anni dedica la sua vita a ricostruire meticolosamente le regole e il contesto di queste antiche battaglie. Con il suo team offre ai ricercatori e al pubblico una nuova visione, lontana dalle fantasiose versioni hollywoodiane, di quello che è stato il primo grande spettacolo nella storia dell’umanità.

Una scena del film “Olimpia. Le origini dei Giochi” di Olivier Lemaitre

Simona Rafanelli, direttore del museo Archeologico di Vetulonia

La serata di sabato 6 luglio 2019 apre con il film “Olimpia, alle origini dei Giochi / Olympie, aux origines des Jeux” di Olivier Lemaitre (Francia, 52’). Sia santuario religioso che sito sportivo, Olimpia fu, per quasi mille anni, sede dei giochi più prestigiosi dell’antica Grecia. Gli archeologi hanno indagato gran parte del sito e hanno rinvenuto grandi quantità di ceramiche dipinte che rappresentano gli atleti. Ma queste scene sono una rappresentazione accurata della realtà? Utilizzando ricostruzioni e immagini tridimensionali, il documentario riporta in vita le meraviglie passate di Olimpia e immerge lo spettatore nel cuore dei celebri Giochi. Segue l’incontro/dibattito con Simona Rafanelli, direttore museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia. Chiude il film “I confini del mare Tirreno e Adriatico diviso tra Etruschi, Fenici e Focesi” di Maurizia Giusti (Syusy Blady) (Italia, 36’). Il Mediterraneo, prima di diventare il Mare Nostrum dei Romani, cinque secoli prima di Cristo era diviso tra diverse popolazioni che se ne contendevano il controllo, strategico per i commerci e per il dominio sul mondo occidentale. Segnò questa spartizione la grande battaglia navale di Aleria o Alalia in Corsica, dove si scontrarono Fenici, Etruschi e Focesi.

“Le mystérieux volcan du Moyen-Âge / Il misterioso vulcano del Medioevio” di Pascal Guérin

Carlo Citter dell’università di Siena

Terza e ultima serata domenica 7 luglio 2019. Si comincia con il film “Il misterioso vulcano del Medioevo / Le mystérieux volcan du Moyen-Âge” di Pascal Guérin (Francia, 52’). Il film mette in primo piano il lavoro minuzioso di ricerca, perseveranza, collaborazione e intuizione, degli scienziati che hanno dedicato tanti anni alla ricerca di questo misterioso vulcano. Questa scoperta sarebbe fondamentale per comprendere come le eruzioni vulcaniche, hanno trasformato il clima del pianeta e gli ecosistemi in cui viveva la società… Quindi l’ultimo incontro/dibattito. Interviene Carlo Citter, docente Archeologia medievale all’università di Siena. Si passa quindi alla cerimonia di assegnazione del Premio “Olivo Fioravanti – Roselle 2019” al film più votato dal pubblico e del Premio “Progetto Roselle” della giuria scientifica presieduta da Andrea Zifferero (università di Siena), e composta da Maria Angela Turchetti (Polo museale della Toscana), Matteo Milletti (SABAP-SI), Mariagrazia Celuzza (MAAM Grosseto), Luca Passalacqua (università di Siena); Elisa Papi, Mirko Marconcini, Giulia Reconditi, Valerj Del Segato (università di Siena, team di scavo). Alla cerimonia interviene Stefano Casciu, direttore del Polo museale della Toscana.