Pompei. I nuovi scavi al Termopolio della Regio V hanno portato alla luce, al centro della cucina, una situla (vaso) in pasta vitrea da Alessandria d’Egitto: di solito ornava i giardini, qui è stato riutilizzato come convenitore da cucina. Zuchtriegel: “Testimonianza di Influssi egizi in un ambiente modesto come un retrobottega”

La situla in pasta vitrea da Alessandria d’Egitto scoperta nel retrobottega del Termopolio della Regio V di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Veduta dall’alto della Regio V di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Era il 2019 quando il parco archeologico di Pompei annunciava la scoperta nella Regio V di un Termopolio, un locale pubblico molto simile alle nostre tavole calde, nell’ambito dell’intervento di messa in sicurezza e consolidamento del Grande Progetto Pompei, oltre 3km di perimetro dell’area non scavata del sito (vedi Pompei. Nuova scoperta dallo scavo della Regio V: è emerso un termopolio (tavola calda) con “l’insegna commerciale” e anfore davanti al bancone | archeologiavocidalpassato). Lo scavo non si è fermato, come gli interventi di messa in sicurezza e restauro del Termopolio della Regio V. Sull’e-journal degli scavi di Pompei https://pompeiisites.org/e-journal-degli-scavi-di-pompei/ è stato pubblicato un articolo di approfondimento circa gli interventi di cantiere che hanno interessato questi  ambienti.

La situla in pasta vitrea da Alessandria d’Egitto scoperta nel retrobottega del Termopolio della Regio V di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Ed ecco la nuova scoperta: proprio al centro della cucina del Termopolio della Regio V: una situla (vaso) in pasta vitrea, con scene di caccia in stile egiziano, prodotta in Alessandria d’Egitto. Al di là dell’eccezionalità del vaso, c’è una curiosità in più: il contenitore invetriato solitamente è presente in area vesuviana come elemento pregiato di decorazione di giardini e ambienti rappresentativi, ma qui era stato riutilizzato evidentemente come contenitore da cucina. Le analisi successive ai restauri in corso, si spera, potranno rivelare il contenuto.

Il retrobottega del Termopolio della Regio V di Pompei: al centro la situla in pasta vitrea (foto parco archeologico pompei)

 

La situla in pasta vitera da Alessandria d’Egitto scoperta nel retrobottega del Termopolio della Regio V di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Dettaglio della situla in pasta vitera scoperta nel retrobottega del Termopolio della Regio V di Pompei (foto parco archeologico pompei)

I nuovi scavi avviati nel 2023 nell’area della Regio V di Pompei, con la finalità di migliorare le condizioni di conservazione degli ambienti adiacenti al Thermopolium, hanno messo in luce gli ambienti di servizio e il piccolo appartamento al primo piano dove abitavano i gestori dell’attività. Nell’ambiente al piano terra con il piano cottura sono stati rinvenuti ancora al proprio posto gli strumenti utilizzati per la preparazione dei cibi (mortai, tegami) e numerose anfore vinarie di provenienza mediterranea. “Vediamo qui in atto una certa creatività nell’arredare spazi sacri e profani, cioè l’altare domestico e la cucina, con oggetti che testimoniano la permeabilità e la mobilità di gusti, stili e verosimilmente anche di idee religiose nell’Impero Romano”, spiega il Direttore Gabriel Zuchtriegel. “E vediamo questo fenomeno qui non a un livello elitario, ma in una retrobottega di una popina, uno street food di Pompei, vale a dire a un livello medio-basso della società locale, che si rivela però essenziale nella promozione di forme culturali e religiose orientali, tra cui i culti egiziani, ma più tardi anche il cristianesimo”.

Il termopolio della Regio V a Pompei (foto parco archeologico pompei)

Al momento dell’eruzione, il vano attiguo al Thermopolium  fungeva da ambiente di servizio. Gli spazi erano organizzati in modo funzionale: un piccolo bagno era situato a lato di un ingresso che si apriva sul vicolo cosiddetto dei Balconi, una zona era, invece, destinata allo stoccaggio di anfore e altri contenitori per la conservazione di liquidi. Lo spazio rimanente era occupato da oggetti utilizzati per la lavorazione, la cottura e la conservazione dei cibi. Tra i reperti più interessanti recuperati la citata situla in faience riccamente decorata, testimonianza degli scambi commerciali e culturali che caratterizzavano Pompei. Il piano superiore all’ambiente di servizio era suddiviso in due piccole stanze, una delle quali affrescata e decorata in IV stile, con architetture prospettiche illusionistiche e un pavimento colorato di giallo. La stanza era arredata con mobili, forse in parte rivestiti da lastre marmoree policrome, e con oggetti personali conservati in cassette lignee riccamente adornate.

Termopèolio della Regio V a Pompei: area per lo stoccaggio di anfore e altri contenitori per la conservazione di liquidi (foto parco archeologico pompei)

Il progetto di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di questi ambienti ha previsto anche il restauro degli apparati murari e decorativi emersi nei precedenti interventi, con l’obiettivo di preservarne la bellezza e l’integrità. Per proteggere gli ambienti dall’azione degli agenti atmosferici e conservare adeguatamente i reperti, sono state realizzate apposite coperture amovibili, progettate per integrarsi armoniosamente con il contesto archeologico. Mentre un impianto di illuminazione consentirà, mettendo in risalto i singoli dettagli, di ammirare in maniera più adeguata il contesto.

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