Archivio tag | associazione M.Arte

Grosseto. Il pubblico del IV Maremma Archeofilm ha assegnato il premio Maremma Archeofilm 2025 al film “Il volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario” di Vanni Gandolfo

Un momento delle premiazioni nella serata finale del Maremma Archeofilm 2025 (foto alessia piccinetti / AV)

Il film “Il volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario” di Vanni Gandolfo ha conquistato i favori del pubblico grossetano. Domenica 20 luglio 2025, in occasione della serata finale della IV edizione del Maremma Archeofilm, festival internazionale del cinema archeologico, nel Giardino dell’Archeologia (piazza San Francesco) a Grosseto, spostata di un giorno rispetto al programma ufficiale causa maltempo, è stato infatti attribuito il “Premio Maremma Archeofilm” 2025” per il film più votato dal pubblico. Il Maremma Archeofilm Festival è organizzato da Comune di Grosseto, Regione Toscana, associazione M.arte @Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Archeologia Viva, Firenze Archeofilm, con il contributo di Fondazione CR Firenze, Visit Tuscany, Toscana Promozione Turistica, In collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura.

La proiezione del film “Il volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario” di Vanni Gandolfo al Maremma Archeofilm (foto alessia piccinetti /AV)

Dettaglio del volto di Alessandro del grande mosaico di Alessandro conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Film “Il volto di Alessandro. Il restauro del Mosaico di Alessandro e Dario” di Vanni Gandolfo (Italia 2025, 52’). Un affascinante viaggio che svela i segreti e le sfide dietro il restauro di uno dei più straordinari tesori dell’arte antica: il leggendario mosaico di Alessandro e Dario raffigurante il volto di Alessandro Magno custodito al MANN. Il capolavoro, il mosaico più importante mai ritrovato a Pompei, costituisce una delle fonti più anomale, ma anche attendibili, per immaginare le vere sembianze del grande condottiero macedone. L’intervento di restauro, che combina tecnologie diagnostiche all’avanguardia e metodologie innovative, ha lo scopo di preservare un’opera importantissima, essenziale per la comprensione della cultura ellenistica. Parallelamente, il documentario dedica spazio significativo alla ricerca del volto “umano” di Alessandro mediante l’intelligenza artificiale.

Grosseto. Al via nel Giardino dell’Archeologia la III edizione del Maremma Archeofilm: tre giorni di film, incontri e degustazioni

grosseto_archeofilm-2024_locandinaAl via nel Giardino dell’Archeologia, in piazza San Francesco a Grosseto, la III edizione del Maremma Archeofilm, festival internazionale del cinema archeologico, in programma dal 18 al 20 luglio 2024 a ingresso libero e gratuito. Il festival è organizzato da Comune di Grosseto, Regione Toscana, Associazione M.arte, museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Archeologia Viva – Giunti Editore, Firenze Archeofilm, con il contributo di Fondazione CR Firenze, Visit Tuscany, Cesvot, Camera di Commercio Maremma e Tirreno, in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura. Selezione filmati e archivio cinematografico: Firenze Archeofilm. Ogni sera dalle 21.15 film, incontri con gli studiosi e degustazione vini offerta da Cantina La Selva. In caso di maltempo il festival si svolgerà al museo di Storia Naturale (str. Corsini 5, Grosseto).

film-li-chiamiamo-vichinghi_on-les-appelle-vikings_di-Laureline-Amanieux

Frame del film “Li chiamiamo Vichinghi / On les appelle Vikings” di Laureline Amanieux

PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2024. Apre il film “Li chiamiamo Vichinghi / On les appelle Vikings” di Laureline Amanieux (Francia, 52’). I Vichinghi erano davvero i barbari descritti dai cronisti del Medioevo? Benjamin Brillaud ci invita a esplorare la loro storia concentrandosi sulle scoperte più recenti, andando contro a idee preconcette. Dalla Danimarca all’Islanda passando per la Francia, incontra storici, biologi e archeologi, penetra biblioteche e musei, e attraversa paesaggi spettacolari in cui ancora troviamo le tracce del loro passaggio. Segue l’intervento/conversazione con Lorenzo Marasco, direttore Musei di Scarlino (Gr). Chiude il film “Aniene, fiume ricco di storia” di Domenico Parisse (Italia, 25’). Dalle sorgenti dell’Aniene, sui monti Sibillini, fino a Roma. Un viaggio nelle bellezze naturalistiche e le opere di ingegneria romana giunte fino a noi. Storia, archeologia e natura ci trasportano in luoghi ricchi di fascino.

film_jurassic cash

Frame del film “Jurassic cash” di Xavier Lefebvre

PROGRAMMA DI VENERDÌ 19 LUGLIO 2024. Apre il film “Jurassic Cash” di Xavier Lefebvre (Francia, 52’). Alcune persone collezionano opere d’arte, altre dinosauri. Un hobby controverso e, soprattutto, una forma di speculazione che può portare a una “corsa alle ossa” senza legge. Paleontologi e musei di tutto il mondo, già privati ​​delle loro materie di studio, sono talvolta costretti a sollecitare questi nuovi mecenati… Jurassic Cash è un documentario sul nuovo pericoloso business dei fossili di dinosauro… sulle orme del nostro passato. Segue l’intervento/conversazione con Andrea Sforzi, direttore Museo Storia Naturale della Maremma. Quindi il film “La Grotta preistorica di Cala dei Genovesi, 1953” di Luca Bachechi e Guido Melis (Italia, 12′). La Grotta di Cala dei Genovesi a Levanzo e la vita al campo nelle riprese filmate in 16 mm. nel 1953 da Paolo Graziosi. Chiude il film “Storie di ossa / Bone stories” di Gabriele Clementi (Italia, 8’). Dentro ogni osso c’è una storia, l’eco nascosta di una vita passata. Le ossa portano le tracce dell’esperienza di vita di un individuo, di una comunità, di un popolo. Ci aiutano a ricostruire eventi drammatici e possono perfino rivelare il volto di un nostro antenato. All’Università di Siena, l’antropologo e illustratore anatomico Stefano Ricci Cortili dedica la sua vita a questo particolare tipo di ricerca archeologica. La conoscenza che ha acquisito porta alla luce i segreti… nascosti nelle ossa.

film-come-un-fulmine-nell-acqua-i-bronzi-di-san-casciano-dei-bagni_di-eugenio-farioli-vecchioli-brigida-gullo

Frame del film “Come un fulmine nell’acqua. I bronzi di San Casciano dei Bagni” di Eugenio Farioli Vecchioli e Brigida Gullo

PROGRAMMA DI SABATO 20 LUGLIO 2024. Apre il film “Come un fulmine nell’acqua. I bronzi di San Casciano dei Bagni” di Eugenio Farioli Vecchioli, Brigida Gullo (Italia, 56’). Il racconto degli scavi del santuario etrusco-romano di San Casciano dei Bagni (Si), premiati come la scoperta archeologica dell’anno. Dal 2020 al 2022, la vasca sacra, cuore del santuario, ha restituito oltre 200 manufatti in bronzo e più di 5000 monete, ma soprattutto ci ha consegnato il racconto fedele di un passato solo apparentemente lontano dal nostro presente, che ci parla ancora di salute e fede. Segue l’intervento/conversazione con Simona Rafanelli direttrice museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia. Quindi la cerimonia di premiazione con l’assegnazione premio del pubblico “Maremma Archeofilm”. Chiudono la serata e il festival cinque corti: “(R)evolution” di Vanessa Cardui (Germania, 1’). Corto animato che esplora il violento impatto della plastica su tutto l’ecosistema. Alcuni ricercatori hanno scoperto che oltre 1500 specie selvatiche in tutto il mondo hanno mangiato plastica trovata nell’ambiente. 100 milioni di animali marini muoiono ogni anno per lo stesso motivo. Un recente studio ha infine scoperto che anche le persone ingeriscono cinque grammi di micro e nano plastica ogni settimana. “Syrinx” di Mallory Grolleau (Francia, 9’). Il breve e originalissimo film illustra il mito di Pan, di Siringa e della creazione del celebre flauto. La ninfa Siringa, per sfuggire a Pan perdutamente innamorato, cade nel fiume. Pan si tuffa per salvarla dall’annegamento, ma riporta solo un fascio di canne… “La Dama di Elche: la storia in breve / La Dama de Elche: contada sencillamente” di Arly Jones, Sami Natsheh (Spagna, 6’). Divertente cortometraggio animato sull’origine e la scoperta della Dama di Elche, un busto in pietra ritrovato fortuitamente da un contadino nell’omonima città della Spagna nel 1897. “Ateius e la Terra Sigillata Italica” di Pietro Galifi, Altair4 Multimedia (Italia, 5’). Nel 50 a.C. circa ad Arezzo si comincia a fabbricare un nuovo tipo di ceramica che in pochi decenni ottiene un enorme successo raggiungendo le più lontane province romane. La cosiddetta Terra Sigillata Italica. Uno dei produttori più intraprendenti fu Ateius. Chiude “Nobody” di Mia Incantalupo (Stati Uniti, 5’). Il corto è il racconto dell’Odissea dal punto di vista… del Ciclope. Perché un’altra prospettiva è sempre possibile…

Grosseto. Al via nel Giardino dell’archeologia il Maremma Archeofilm 2023: sei documentari e tre incontri a tema con archeologi

grosseto_maremma-archeo-film_2023_presentazione_locandinaÈ tutto pronto a nel Giardino dell’archeologia a Grosseto (piazza San Francesco) per il Maremma Archeofilm 2023: appuntamento dal 20 al 22 luglio 2023, alle 21.15, con la proiezione di sei documentari e tre incontri a tema con archeologi. Ingresso libero. In caso di maltempo il festival si svolgerà al museo di Storia Naturale (strada Corsini 5, Grosseto). Ogni sera degustazione vini offerta da La Selva Evento organizzato da Comune di Grosseto, Regione Toscana, associazione M.arte, museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Archeologia Viva – Giunti Editore, Firenze Archeofilm. Con il contributo di Fondazione CR Firenze, Visit Tuscany, Cesvot. In collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura. Selezione filmati e archivio cinematografico: Firenze Archeofilm.

film_Cacciatori-di-tombe_Il-mistero-della-mummia-dipinta_di-Stephen-Mizelas

Frame del film “Cacciatori di tombe. Il mistero della mummia dipinta” di Stephen Mizelas

PROGRAMMA GIOVEDÌ 20 LUGLIO 2023. Alle 21.15, apre il film “Cacciatori di tombe. Il mistero della mummia dipinta” di Stephen Mizelas, James Franklin (Regno Unito, 44’). Una scoperta archeologica che ha fatto il giro del mondo. Una straordinaria tomba con una concentrazione di sarcofagi mai vista in Egitto. Seguiamo gli egittologi mentre cercano di capire il motivo per cui tutte queste mummie siano state sepolte insieme e cosa ci racconta questo antico cimitero sulla morte degli Egizi 2.500 anni fa… Segue l’incontro/intervista con Andrea Marcocci archeologo, associazione archeologica Odysseus. Quindi il film “Stromboli: a provocative island” di Pascal Guérin (Francia, 11’). Il corto è incentrato sugli scavi diretti dagli archeologi Sara Levi e David Yoon sull’isola di Stromboli. La scoperta di una chiesa crollata e di alcune sepolture è la dimostrazione di una occupazione medievale, precedentemente sconosciuta, del XIV secolo. Chiude la serata il film “The Kiss” di Ali Zare Ghanatnowi (Francia, 8’). Una storia d’amore proibita su un antico bassorilievo…

film_baia-la-città-sommersa_di-marcello-adamo

Frame del film “Baia. La città sommersa” di Marcello Adamo

PROGRAMMA VENERDÌ 21 LUGLIO 2023. Alle 21.15, apre il film “Baia, la città sommersa” di Marcello Adamo (Italia, 52’). Un team di restauratori unico al mondo, ha l’arduo compito di restaurare e preservare il più grande sito archeologico sommerso del pianeta a pochi chilometri da Napoli: Baia la città del lusso e del piacere edonistico dell’Impero Romano. Segue l’incontro/intervista con Simona Rafanelli direttrice museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia (Castiglione della Pescaia – Gr). Chiude la serata il film “Arte paleolitica… La nostra storia” di Elisabetta Flor (Italia, 20’). L’arte accompagna l’umanità fin dagli albori della sua esistenza. È un tentativo primordiale di interpretazione dell’ambiente naturale? Forse qualcosa di più. Dall’uomo di Neanderthal ai cacciatori Sapiens dell’epoca glaciale, questo documentario traccia una linea che, dalle principali testimonianze di arte paleolitica dell’Italia nord-orientale, come le pietre dipinte del Riparo Dalmeri, sfocia nella più attuale e drammatica riflessione sul rapporto fra umanità e ambiente naturale.

film_Il-Moro_di-Daphne-Di-Cinto

Frame del film “Il Moro” di Daphne Di Cinto

PROGRAMMA SABATO 22 LUGLIO 2023. Alle 21.15, apre il film “La vera storia dei pirati” di Stéphane Bégoin (Francia, 52′). Pirati! Hollywood ha alimentato la nostra immaginazione e li ha trasformati in icone popolari. Ma chi erano questi uomini nella vita reale e come sono diventati così temuti? Al di là della letteratura e della fantasia, la ricerca del team di archeologi ci rivela chi erano veramente questi avventurieri senza paura e questi padroni del mare. Segue l’incontro/intervista con Chiara Valdambrini, direttrice museo di Santa Maria della Scala di Siena. Quindi cerimonia di premiazione con l’assegnazione del premio del pubblico “Maremma Archeofilm”. Chiude la serata e il festival il film “Il Moro” di Daphne Di Cinto (Italia, 22’). Figlio illegittimo di papa Clemente VII e di una donna afrodiscendente da cui viene strappato, Alessandro de’ Medici diventa il primo Duca di Firenze e il capo della dinastia medicea, ma lo stigma dei suoi umili natali continua a tormentarlo.

Grosseto. Il film “Al tempo dei dinosauri” si è aggiudicato il premio del pubblico al Maremma Archeofilm 2022

grosseto_maremma-archeo-film_locandina-ridottaI dinosauri hanno conquistato il pubblico di Grosseto. Dopo tre giorni di programmazione nel Giardino dell’Archeologia, il pubblico ha decretato il film vincitore del Maremma Archeofilm 2022, organizzato da Comune di Grosseto, Regione Toscana, associazione M.arte, museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Archeologia Viva – Giunti Editore, Firenze Archeofilm. Il premio “Maremma Archeofilm” è stato infatti al film “Al tempo dei dinosauri / Au temps des dinosaures” di Pascal Cuissot (Francia-Giappone, 52’). Negli ultimi vent’anni, la scoperta di nuove specie di dinosauri e mostri marini ha cambiato il panorama paleontologico. In un viaggio attraverso il pianeta, il pubblico imparerà a conoscere comportamenti e caratteristiche precedentemente inaspettati: come questi giganti cacciavano, si riproducevano e si prendevano cura della prole. Questa prova esclusiva è combinata con immagini 3D altamente realistiche in un documentario ambizioso e spettacolare. Una visione elettrizzante ben lontana tuttavia dal mondo di Jurassic Park.

Il film di Alberto Castellani “Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato” vince la terza edizione di “Roselle Archeofilm – Premio “O. Fioravanti”

roselle_archeofilm_proiezioni-area-archeologica_1_foto-archeologia-viva

Roselle Archeofilm: le proiezioni nell’area archeologica di Roselle (foto archeologia viva)

“Mesopotamia in memoriam. Appunti su un patrimonio violato” del regista veneziano Alberto Castellani ha vinto la terza edizione di “Roselle Archeofilm – Premio “O. Fioravanti”. Al centro della pellicola l’affascinante “terra tra i due fiumi” dalla nascita della cultura urbana fino ai devastanti saccheggi e alle distruzioni operati dall’Isis e non solo. Si è chiusa domenica 18 luglio 2021 la terza edizione di “Roselle Archeofilm Premio “O. Fioravanti”. La manifestazione è stata organizzata da Archeologia Viva/Firenze Archeofilm con Direzione Regionale Musei della Toscana / Area archeologica nazionale di Roselle e Associazione M.Arte. Il Festival, sostenuto da Santina Grotto, si è svolto con il patrocinio di Comune di Grosseto in collaborazione con museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Fondazione Grosseto Cultura; con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la partecipazione di Conad e Banca Tema.

Una scena del film “Mesopotamia. In memoriam” di Alberto Castellani

Il pubblico, in qualità di giuria popolare, non ha avuto incertezze e ha decretato vincitore, con un notevole distacco di voti, il film tutto italiano di Alberto Castellani che indaga sulla storia della Mesopotamia e in particolare sulla grande stagione della nascita e sviluppo della cultura urbana in Iraq fino alle devastanti distruzioni del suo patrimonio archeologico. La serata si è conclusa con la proiezione di un corto animato “The Sound of that Beat”, prodotto dall’università di Bologna, che racconta “in presa diretta” la prima volta di un bambino iracheno all’interno del Museo di Baghdad dove sono custodite le testimonianze della nascita del suo territorio. 

Simona Rafanelli, direttore del museo Archeologico di Vetulonia, intervistata da Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva (foto archeologia viva)

Ospite della serata conclusiva Simona Rafanelli, direttore museo Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia, che, intervistata da Piero Pruneti, direttore di “Archeologia Viva” (Giunti Editore), ha parlato dei rapporti tra Vetulonia e Taranto ovvero tra la Maremma etrusca e la Magna Grecia anche alla luce della mostra “Taras e Vatl. Dei del mare, fondatori di città” in corso al museo di Vetulonia.

Al via il 3° Roselle Archeofilm con proiezioni serali nell’area archeologica, e pomeridiane a Grosseto nel Polo culturale Le Clarisse e al museo di Storia Naturale. In programma otto film e tre conversazioni con protagonisti dell’archeologia

Tre serate sotto le stelle per viaggiare nel tempo e nello spazio restando comodamente seduti in poltrona. Dopo il successo delle scorse edizioni, dal 16 al 18 luglio 2021, “va in scena” il terzo appuntamento con Roselle ArcheoFilm – Premio “O. Fioravanti”, ingresso gratuito, prenotazione consigliata. Ricco e coinvolgente il programma di questa edizione che attraverso sapienti regie e grandi produzioni internazionali permette al pubblico di entrare in contatto con storie, uomini e civiltà che hanno fatto la storia o meglio le storie. Tra i temi del Festival le ultime scoperte sulla piramide di Cheope, le più antiche tracce dei Celti, la nascita delle città in Mesopotamia e la ri-nascita del museo di Baghdad, il rinvenimento di alcune sulle vette dell’Himalaya, la ricostruzione in 3D della straordinaria Selinunte “Ripartire dalla cultura”. Soddisfazione da parte del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che commenta: “Anche quest’anno il Comune promuove e contribuisce alla realizzazione di Roselle Archeofilm – Premio O. Fioravanti. Un appuntamento che s’inserisce perfettamente tra le nostre iniziative per incoraggiare la cultura in questa importante stagione di ripartenza”.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm

E Dario Di Blasi, direttore artistico di Firenze Archeofilm: “Anche in questa edizione di Roselle Archeofilm – Premio “O. Fioravanti abbiamo proposto opere cinematografiche provenienti da tutto il mondo, ma soprattutto rappresentative di realtà storico-archeologiche diversissime. Gran parte di questi film sono stati premiati in festival internazionali. Tra questi è recentissima la menzione speciale al film Il popolo delle dune, del regista David Geoffroy, al TAC International Film Festival in Oregon (Usa) per la sensibilità verso i mutamenti climatici (a Roselle il film è in programma sabato 17 luglio 2021, alle 21.15). Proponiamo queste opere non solo per aggiungere virtute e canoscenza a favore di un pubblico sempre più numeroso, ma per aumentare la sensibilità verso il territorio, il paesaggio storico e il patrimonio archeologico, quest’ultimo troppo spesso interessato da trafugamenti che alimentano il mercato clandestino. E la Toscana ne ha subito purtroppo le conseguenze per secoli, impreziosendo i grandi musei, non ultimo il Louvre”.

L’area archeologica di Roselle in una panoramica dall’alto (foto archelogia viva)
roselle_archeofilm_proiezioni-area-archeologica_foto-roselle-archeofilm

Roselle Archeofilm nell’area archeologica (foto roselle archeofilm)

In programma tre serate (alle 21.15) nell’area archeologica di Roselle e due proiezioni pomeridiane (alle 18.15) a Grosseto, negli spazi del Polo culturale Le Clarisse e al museo di Storia Naturale. La manifestazione è organizzata da Archeologia Viva/Firenze Archeofilm con direzione regionale Musei della Toscana / Area archeologica nazionale di Roselle e Associazione M.Arte. Il Festival, sostenuto da Santina Grotto, si svolge con il patrocinio di Comune di Grosseto in collaborazione con museo Archeologico e d’Arte della Maremma, fondazione Grosseto Cultura; con il contributo di fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la partecipazione di Conad e Banca Tema. Ogni sera in programma oltre ai film, anche una conversazione con i protagonisti dell’archeologia tra cui Susanna Sarti, direttore area archeologica nazionale di Roselle; Chiara Valdambrini, direttore museo Archeologico e d’Arte della Maremma; Eva Degl’Innocenti, direttore museo Archeologico nazionale di Taranto; Simona Rafanelli, direttore museo Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia. Informazioni: 0564.402403 (area Archeologica nazionale di Roselle), 0564.488752 (museo Archeologico e d’Arte della Maremma).

Frame del film “Il mondo di Cheope” di Florence Tran
susanna-sarti_foto-mibact

Susanna Sarti, direttore dell’area archeologica nazionale di Roselle (foto mibact)

Programma serale. Venerdì 16 luglio 2021, alle 21.15. Apre il film “Il mondo di Cheope” di Florence Tran (Francia, 52’).  La piramide di Cheope. La grandiosità dell’edificio affascina ma suscita anche le teorie più irrazionali, basate sulla negazione di due secoli di ricerca. È il momento di raccontare i fatti scientifici, mostrarli, fornire le chiavi di lettura che permettano di coinvolgere, allo stesso tempo, la passione e lo spirito critico degli spettatori. Segue il film “Selinunte, città tra due fiumi” di Antonino Pirrotta, Alessandra Ragusa (Italia, 22’). Com’era Selinunte nel periodo del suo massimo splendore? Le ricostruzioni 3D dell’acropoli che si alternano alle riprese dal vero, danno un’idea di come doveva apparire prima della sua distruzione. Un racconto ricco di storia dove si intrecciano arte, cultura, mitologia e culti arcaici e nel quale Selinunte, anche se virtualmente, ritrova il suo antico splendore. Conversazione con Susanna Sarti, direttore dell’area archeologica nazionale di Roselle.

Il film “Il popolo delle dune” di David Geoffroy ha vinto tra l’altro il XIV premio “Paolo Orsi” alla XXX rassegna internazionale del cinema archeologico
chiara-valdambrini_foto-maam

Chiara Valdambrini, direttore del museo Archeologico e d’Arte della Maremma (foto maam)

Programma serale. Sabato 17 luglio 2021, alle 21.15. Apre il film “I popoli delle dune” di David Geoffroy (Francia, 52’). Su una spiaggia normanna, alcune scoperte archeologiche senza precedenti guidano una squadra di archeologi sulle orme di un popolo celtico la cui cultura sembra differire da quella dei loro vicini del resto della Gallia. Ma non c’è tempo da perdere: l’erosione del mare rischia di distruggere per sempre le ultime tracce della vita degli uomini e delle donne che vissero qui tra II e I secolo a.C. Segue il film “La memoria di un filo” di Franco Zaffanella (Italia, 30’). Il film nasce dalla curiosità atavica di ripercorrere un percorso sperimentale di vita primitiva, consapevoli che la sperimentazione diretta è la chiave necessaria per capire la cultura di un popolo. L’obiettivo prefissato è la realizzazione di un indumento, partendo dalla semina di piantine di lino. Conversazione con Chiara Valdambrini, direttore del museo Archeologico e d’Arte della Maremma.

Una scena del film “Mesopotamia. In memoriam” di Alberto Castellani
vetulonia_archeologico_mostra_taras-e-vetl_rafanelli_degl-innocenti_foto-Marta

Simona Rafanelli, direttrice del museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia, ed Eva Degl’Innocenti, direttrice del museo Archeologico nazionale di Taranto, all’inaugurazione della mostra “Taras e Vatl. Dei del mare, fondatori di città. Archeologia di Taranto a Vetulonia” (foto MArTa)

Programma serale. Domenica 18 luglio 2021, alle 21.15. Apre il film “Mesopotamia in memoria. Appunti su un patrimonio violato” di Alberto Castellani (Italia, 50’). Il film è un’indagine sul “passato” e sul “presente” della Mesopotamia e sulla stagione della nascita della cultura urbana in Iraq. Grazie al secolare apporto della ricerca archeologica emerge una lunga storia fatta di insediamenti e di figure entrate nel mito. Segue l’assegnazione del premio “Olivo Fioravanti” 2021. Segue il corto “The Sound of that Beat Nazione” di Mirko Furlanetto (Italia, 5”). Una madre accompagna per la prima volta il figlio a visitare il Museo Nazionale di Baghdad, con lo scopo di spiegargli l’importanza di questo luogo. In un territorio in “ripartenza”, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio archeologico e artistico rappresentano il “battito” di una Nazione. Conversazione con Eva Degl’Innocenti, direttore del museo Archeologico nazionale di Taranto, e Simona Rafanelli, direttore del museo Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia.

Olivier-Vandersleyen

Il regista Olivier Vandersleyen

Programma pomeridiano. Proiezioni fuori concorso in collaborazione con il museo Archeologico e d’Arte della Maremma. Venerdì 16 luglio 2021, alle 18.15: Grosseto, museo di Storia naturale della Maremma (str. Corsini 5). Film “I primi uomini dell’Himalaya” di Clark Liesl (Regno Unito, 50’). In Nepal migliaia di grotte ospitano tombe con mummie estremamente ben conservate, oltre a manoscritti, ceramiche e gioielli. Ma la scoperta più incredibile si trova nel DNA rinvenuto che spiega come questi homo sapiens sapiens siano riusciti ad adattarsi e sopravvivere a un clima estremo e a tale altitudine. Sabato 17 luglio 2021, alle 18.15: Grosseto, Polo culturale Le Clarisse (via Vinzaglio 27). Il film “La Stele della Tempesta” di Olivier Vandersleyen (Belgio, 64’). Cinquant’anni fa l’egittologo Vandersleyen tradusse una stele rinvenuta in Egitto poco dopo la fine della seconda guerra mondiale. La stele descrive la terribile tempesta che invita chiaramente a badare alle Piaghe d’Egitto, come descritto nel libro dell’Esodo…