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Trento. Al via “Natale a Tridentum”: la mostra “I colori di Tridentum”, visite guidate, teatro e attività per le famiglie nei siti della Trento Romana: lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas e la Villa di Orfeo. Ecco il programma

Nei siti della Trento romana torna “Natale a Tridentum”: lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, in piazza Cesare Battisti, e la Villa di Orfeo, in via Rosmini faranno scoprire il fascino della città di duemila anni fa con una nuova mostra, visite guidate, teatro e attività per le famiglie. Le iniziative sono curate dall’Ufficio Beni archeologici della soprintendenza per i Beni culturali della Provincia. Dopo il primo appuntamento allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas di sabato 22 novembre 2025, con lo spettacolo “Bambini diritti bambini rovesci” con Gabriele Lentino e Valeria Casatta di TeatroE, “Natale a Tridentum” entra nel vivo giovedì 27 novembre 2025, alle 16 e alle 17.30, alla Villa romana di Orfeo a Trento dove va in scena L’INCANTO DI ORFEO, un recital di letture, musica e danza a cura dei Latinisti errantes del liceo musicale Coreutico Bonporti di Trento. L’ingresso è gratuito previa prenotazione al numero 0461 230171 fino ad esaurimento posti.

Pavimenti musivi della Villa di Orfeo, in via Rosmini a Trento (foto soprintendenza tn)

Per visitare i siti in compagnia di un esperto, venerdì 28 novembre, 5 e 12 dicembre 2025, alle 15, i Servizi Educativi dell’Ufficio Beni archeologici propongono “Un viaggio nel tempo alla scoperta della Tridentum romana”, un percorso dallo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas alla Villa di Orfeo passando per l’area archeologica di Palazzo Lodron, nell’omonima piazza. Partecipazione gratuita previa prenotazione tel. 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, minimo 5 massimo 25 persone. La visita non comprende l’ingresso ai siti archeologici. È dedicato alle famiglie con bambini, il 6 dicembre 2025, alle 15.30, alla Villa di Orfeo, “A tu per tu con gli animali”, un divertente spettacolo di e con Nicola Sordo. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Domenica 6 dicembre 2025 e 4 gennaio 2026, in occasione di “Domenica al museo”, sarà gratuito l’ingresso a entrambi i siti.

Lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas, in piazza Cesare Battisti a Trento (foto soprintendenza tn)

Evento principale di “Natale a Tridentum” è la nuova mostra archeologica “I colori di Tridentum: decorazione e arredo nella città romana” che sarà inaugurata giovedì 18 dicembre 2025, alle 17.30, allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Mosaici, affreschi e reperti marmorei esposti per la prima volta al pubblico condurranno alla scoperta dei colori che abbellivano gli spazi privati e pubblici della Trento di duemila anni fa. Una sezione della mostra sarà allestita presso la Villa di Orfeo. E venerdì 19 dicembre 2025, alle 15, allo Spazio Sotterraneo del Sas, visita guidata alla mostra “I colori di Tridentum: decorazione e arredo nella città romana” con le curatrici. Partecipazione gratuita previa prenotazione tel. 0461 230171 entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, minimo 5 massimo 25 persone. Ingresso a pagamento.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri di Archeologia” la conferenza “Donne e violenze di guerra nell’età antica” di Mariarosaria Barbera e Paola Miniero a due giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne

Per gli “Incontri di Archeologia” al museo Archeologico nazionale di Napoli giunti alla XXXI edizione, l’appuntamento di giovedì 27 novembre 2025, alle 17, all’auditorium del Mann, che cade a due giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne, propone la conferenza “Donne e violenze di guerra nell’età antica” di Mariarosaria Barbera e Paola Miniero. Le relatrici guideranno i partecipanti attraverso le evidenze archeologiche e storiche, per esplorare insieme come la violenza di genere si manifestasse nei contesti bellici dell’antichità, costruendo ponti e spunti di riflessione per il nostro presente. La violenza ha radici profonde e lo studio della Storia ci fornisce gli strumenti per conoscerle, analizzarle e superarle. La cultura è cura, la conoscenza è prevenzione. Gli oggetti che il Museo custodisce, traccia materiale delle culture del passato, ci ricordano come la condizione femminile sia stata da sempre oggetto di lotta e narrazione. Per non dimenticare e per far sì che la storia non si ripeta, ecco l’importante appuntamento del ciclo “Incontri di Archeologia”.

Musei. monumenti e aree archeologiche statali, nel 2024 record storico di visitatori e introiti: 60,8 milioni di ingressi

Il 2024 si è chiuso con un grande successo per musei, monumenti e aree archeologiche statali. Secondo i dati trasmessi dalla direzione generale Musei, e resi noti dal ministero della Cultura, nel corso dell’ultimo anno i siti statali hanno accolto oltre 60,8 milioni di visitatori, il dato più alto dal 2014. Gli introiti lordi raggiungono circa 382 milioni di euro, un risultato che il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, considera un segnale del consolidamento del sistema museale statale. Il percorso di crescita avviato nel 2022 e proseguito nel 2023 trova così ulteriore conferma nel 2024, con risultati che superano sia i livelli pre-pandemia sia quelli registrati nel periodo 2014-2019. L’evoluzione dell’ultimo triennio (47 milioni di visitatori nel 2022, 57,7 milioni nel 2023, fino ai quasi 61 milioni nel 2024), offre un quadro chiaro di un patrimonio culturale frequentato da pubblici diversi, sostenuto da un’offerta ampliata e da un generale rafforzamento delle modalità di visita. Nel complesso, il numero di visitatori è cresciuto del 29,4% tra il 2022 e il 2024, con una crescita media annua che si attesta intorno al 13,8%. L’andamento degli ultimi tre anni mostra dunque una crescita costante, attestata tanto dal numero di ingressi quanto dagli incassi riferiti al 2024.

Roma Eur. Al museo dell’Alto Medioevo visita guidata “L’opus sectile di Porta Marina” a cura di Stefano Pintor in occasione dell’apertura serale del MUCIV – museo delle Civiltà

Il leone: dettaglio della sala di rappresentanza in opus sectile di una villa (domus) monumentale fuori Porta Marina a Ostia, conservato al museo dell’Alto Medioevo (foto muciv)

Mercoledì 26 novembre 2025, in occasione dell’apertura serale, dalle 19 alle 22 (ultimo ingresso ore 21.30), del MUCIV – museo delle Civiltà, in piazza Marconi di Roma Eur, visita guidata “L’opus sectile di Porta Marina” a cura di Stefano Pintor al museo dell’Alto Medioevo. Ingresso con Biglietto Amico 5 euro. PRENOTA Una vista guidata per ammirare da vicino la straordinaria decorazione a intarsio di marmi colorati (opus sectile) che ornava la sala di rappresentanza di una ricca domus tardoantica, rinvenuta nell’area sud-occidentale di Ostia Antica, fuori Porta Marina. L’opera nasconde, tra motivi decorativi geometrici e floreali, figure enigmatiche legate alla misteriosa destinazione d’uso dell’edificio.

Venezia. Per “I mercoledì del museo Archeologico nazionale di Venezia” visita guidata “Il museo prima del museo”: un percorso attraverso i collezionisti che gli hanno dato vita

Per “I mercoledì del museo Archeologico nazionale di Venezia” sesto appuntamento con lo staff del museo mercoledì 26 novembre 2025, alle 15.30, con la visita guidata “Il museo prima del museo”: un percorso attraverso i collezionisti che gli hanno dato vita. La visita guidata è inclusa nel costo del biglietto e gratuita per gli abbonati. È necessaria la prenotazione. Ingresso dal Cortile del museo Archeologico nazionale di Venezia, civico 17 di piazzetta San Marco. Per info e prenotazioni: +39 041 299 7602, info.archeologicovenezia@cultura.gov.it.

Firenze. Al museo Archeologico nazionale “Riscopriamo la Chimera”: due visite guidate alla nuova sala con la curatrice Barbara Arbeid in occasione dell’apertura serale straordinaria

Mercoledì 26 novembre 2025, la nuova apertura serale straordinaria del museo Archeologico nazionale di Firenze sarà dedicata alla nuova Sala della Chimera. Il museo sarà straordinariamente aperto dalle 18 alle 22, con ultimo ingresso alle 21-15. Per l’occasione la curatrice Barbara Arbeid, funzionario archeologo del MAF, sarà protagonista di due visite guidate alla nuova sala “Riscopriamo la Chimera”. alle 18.30 e alle 19.30, comprese nel costo del biglietto di ingresso al museo. Prenotazione consigliata scrivendo all’indirizzo man-fi@cultura.gov.it. Proprio Barbara Arbeid, in occasione della presentazione del nuovo allestimento della Sala della Chimera il 19 novembre 2025 (vedi https://archeologiavocidalpassato.com/2025/11/20/firenze-al-museo-archeologico-nazionale-aperta-la-nuova-sala-della-chimera-di-arezzo-il-capolavoro-in-bronzo-dellarte-etrusca-icona-e-simbolo-fin-dal-suo-ritrovamento-nel-1553-la-presenta/) ha illustrato il nuovo allestimento con al centro della sala la Chimera senza nessun altro elemento, salvo la presenza di tre bronzetti. E ne spiega il motivo: sono stati scoperti insieme alla Chimera nel 1553 e hanno sempre fatto parte delle collezioni granducali fin dal loro inizio. Ecco il suo intervento.

“Il nuovo allestimento – spiega Arbeid – mette al centro la Chimera come capolavoro della produzione etrusca, ma allo stesso tempo abbiamo voluto alludere al contesto in cui fu ritrovata nel novembre 1553. Sappiamo infatti dalle cronache dell’epoca che la Chimera non era sola ma era accompagnata da moltissimi altri bronzetti a cui si fa riferimento purtroppo solo in un modo generico. Vengono ricordati gli animali, in particolare un cavallo, insieme a figure di uomini barbati e a un giovane. Sappiamo anche che questi bronzi hanno seguito la Chimera a Firenze subito dopo la scoperta. Lo sappiamo perché ce ne parla sia il Cellini nella Vita sia il Vasari, e queste fonti ci dicono che Cosimo I stesso si era dilettato a rimestare questi bronzetti, a pulirli dalla terra e dalle incrostazioni, dalla ruggine che ancora avevano causata dall’acidità del terreno, per poi esporli nello Scrittoio di Calliope, uno dei luoghi aulici di Palazzo Vecchio, dove si è creata la prima formulazione della collezione granducale.

Sala della Chimera al museo Archeologico nazionale di Firenze: bronzetti, Tinia. grifo. giovane offerente (foto mario ciampi / maf)

“Purtroppo seguire poi il cammino di questi bronzetti nelle collezioni – continua Arbeid – non è semplice perché gli inventari più antichi sono molto parchi di informazioni, ma una guida importante è costituita proprio dalle dimensioni di cui parlano le fonti. I trenta centimetri – piede – di cui parlano è una mensura onorata, una misura che all’epoca degli Etruschi veniva dedicata, riservata ai doni di un certo valore, di una certa rilevanza che i devoti volevano offrire alle divinità, e non ce n’erano molti di doni di queste dimensioni. Noi nella presentazione di questo allestimento abbiamo seguito le ipotesi di studio di Adriano Maggiani, illustre etruscologo da poco scomparso, che ha riconosciuto nelle collezioni del nostro museo tre bronzetti, un Tinia barbato, il corrispettivo dello Zeus greco; un giovane imberbe che fa il gesto di offrire un’offerta con la phiale; e un grifo, che si trovano negli Inventari fin dal 1589 e si possono seguire nelle collezioni delle Gallerie fino all’arrivo del museo Archeologico.

La Chimera di Arezzo nella nuova sala allestita al museo Archeologico nazionale di Firenze (foto graziano tavan)

“Quindi – conclude Arbeid – è un modo per alludere al fatto che la Chimera ha avuto le sue vite successive che abbiamo già raccontato dalla sua scoperta, ha avuto una vita precedente in cui è stata offerta a un santuario etrusco insieme a moltissimi altri doni che i devoti hanno riservato alle divinità. E a un certo punto, come era comune quando gli spazi del santuario erano troppo affollati di offerte, probabilmente è stata riposta in un deposito votivo, in un luogo chiuso in cui venivano riposti gli oggetti non più funzionali che dovevano essere conservati in un luogo autorizzato perché appunto doni, offerte spettanti alle divinità”.

 

Roma. In Curia Iulia, in presenza e on line, presentazione del libro “L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Studi per Andrea Giardina” a cura di Paola S. Salvatori (edizioni Scuola Normale Superiore)

Martedì 25 novembre 2025, alle 16.30, in Curia Iulia, per iniziativa del parco archeologico del Colosseo presentazione del libro “L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Studi per Andrea Giardina” a cura di Paola S. Salvatori (edizioni Scuola Normale Superiore). Introducono Alfonsina Russo, capo dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio culturale; Simone Quilici, direttore del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Alessandro Campi, direttore Istituto per la Storia del Risorgimento italiano; Daniele Manacorda, già professore di Metodologia della ricerca archeologica all’università Roma Tre; Silvia Tatti, presidente Associazione degli Italianisti. Modera Simonetta Fiori, giornalista. ingresso libero da largo della Salara Vecchia con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti al link https://giardina25novembre.eventbrite.it. Diretta streaming sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo.

Copertina del libro del libro “L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Studi per Andrea Giardina” a cura di Paola S. Salvatori

L’antimito di Roma dalla Rivoluzione francese a oggi. Studi per Andrea Giardina. Il mito dell’antica potenza di Roma, della sua civiltà, dei suoi valori immortali ha avuto una durata ininterrotta dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente all’età contemporanea. La Rivoluzione francese ha rappresentato uno spartiacque perché con essa si sono imposti nuovi modi di concepire il rapporto tra l’antichità e la costruzione della modernità. Da allora in poi, uno sguardo retrospettivo e insieme avveniristico avrebbe alimentato utopie rivoluzionarie, sogni di rigenerazioni patriottiche e di grandezze imperiali, modelli comunitari e totalitari. Questi processi furono accompagnati da una sorta di controcanto: l’antimito di Roma che dà il titolo a questo libro. Lo incontriamo sia nella competizione tra l’Italia e le altre nazioni, sia negli scontri politici e culturali che hanno riguardato, in Italia e fino ai nostri tempi, la legittimità morale e storica del ruolo di Roma capitale. Il tema, nella ricchezza trasversale delle sue risonanze, ha avuto la peculiarità di coinvolgere, in un ruolo di primo piano, anche scrittori italiani e stranieri, ben rappresentati in questo volume.

Pompei. Alla biblioteca del parco archeologico la lezione aperta al pubblico “Archeologia di carta. La Stamperia Reale e l’edizione di Antichità di Ercolano Esposte” a cura di Rosa Parlavecchia (UniSa)

Al parco archeologico di Pompei lezione aperta al pubblico, in collaborazione con il DISPAC dell’università di Salerno, “Archeologia di carta. La Stamperia Reale e l’edizione di Antichità di Ercolano Esposte” a cura di Rosa Parlavecchia (UniSa). Appuntamento martedì 25 novembre 2025, alle 10.30, alla biblioteca del parco archeologico di Pompei, in via Plinio 4. Introduce Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei. Un’occasione unica per scoprire da vicino la storia editoriale e scientifica degli straordinari volumi di Antichità di Ercolano Esposte (1757–1792), esposti in originale per l’occasione. Partecipano gli studenti del corso di Elementi di Storia del Libro. Ingresso gratuito.

Firenze. Nella Sala del Sarcofago delle Amazzoni del museo Archeologico la mostra personale dell’artista Luchadora “ECA SREN TVA” con tutte le sue opere ispirate alla collezione del museo

La sala del Sarcofago delle Amazzoni al museo Archeologico nazionale di Firenze con le opere in mostra dell’artista Luchadora (foto maf)

Il 25 novembre 2025 uscirà un nuovo poster di Luchadora per e con il museo Archeologico nazionale di Firenze, che celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per la rubrica ECA SREN TVA “questa immagine mostra” in etrusco. Ora la rubrica ECA SREN TVA, è diventata mostra. E sarà presentata martedì 25 novembre 2025, alle 17, al museo Archeologico nazionale di Firenze, con apertura fino alle 19, (ultimo ingresso 18.30). La mostra personale dell’artista Luchadora, al secolo Alessandra Marianelli, una grafica ed illustratrice con base a Firenze, con tutte le sue opere ispirate alla collezione del museo, sarà aperta nella Sala del Sarcofago delle Amazzoni, al secondo piano del museo Archeologico nazionale di Firenze. Ogni poster presentato è legato al mondo etrusco, ma anche alle donne, per questo è stato scelto il contesto dell’Eredità delle Donne OFF per presentare la mostra di Luchadora. In sala saranno presenti anche i manufatti che hanno ispirato il lavoro dell’artista. Ingresso gratuito su prenotazione da richiedere all’indirizzo man-fi@cultura.gov.it (fino ad un massimo di 50 persone). L’esposizione sarà aperta al pubblico e compresa nel percorso di vista fino a lunedì 9 marzo 2026.

Roma. Per la Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il museo nazionale Romano promuove e organizza una serie di iniziative nelle tre sedi: Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps, Palazzo Massimo. Ecco il programma

In occasione della Giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il 25 novembre, il museo nazionale Romano promuove e organizza una serie di iniziative per l’intera giornata del 25 novembre 2025 ma anche nel weekend successivo. “Crediamo molto in questo progetto che intende unire archeologia e psicologia per affrontare in modo multidisciplinare il tema della violenza di genere”, commenta Federica Rinaldi, direttrice del museo nazionale Romano. “I miti classici presenti sui reperti della collezione del museo nazionale Romano, spesso raffiguranti rapimenti, adescamenti o atti predatori, saranno illustrati dagli archeologi del Museo con il supporto degli specialisti di ASL Roma 1 e dell’Ordine degli Psicologi del Lazio”. Ecco gli appuntamenti di martedì 25 novembre

10 – 12, Terme di Diocleziano, “La violenza tra mito e realtà”: percorso didattico per ripercorrere e interpretare i miti del mondo classico dedicato agli studenti del liceo ginnasio statale “Cornelio Tacito” e del polo liceale “Alighieri – Caravillani” liceo classico “Dante Alighieri” di Roma e del liceo artistico “Angelo Frammartino di Monterotondo”, con il supporto di psicologi della Asl Roma 1.

17, Palazzo Altemps, “Farzane Ludovisi”: performance di Farzane Vaziritabar, dell’Accademia Tedesca Roma Casa Baldi. Attraverso la presenza, il movimento e la voce dell’artista, la Iuno Ludovisi prende nuova vita: da simbolo di bellezza femminile idealizzata diviene una manifestazione della donna attiva, politica e viva, in un dialogo prolungato tra la pietra e la presenza, la storia e la voce di oggi. Attività inclusa nel costo del biglietto.

20.15 e 21.30, Palazzo Massimo: “E tutte gli afferrarono: alla ricerca delle origini della violenza di genere”: visite guidate, a cura dalle archeologhe del Museo e degli psicologi dell’Ordine degli Psicologi del Lazio per affrontare, attraverso le opere del Museo, il tema del rapimento nei miti fondativi di Roma, con uno sguardo agli amori forzati causa, anche nella realtà di oggi, di crimini e violenze ma anche di sottomissione e subordinazione. Le visite sono incluse nel prezzo del biglietto a 5 euro, massimo 25 persone. Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti al link https://AndiAmoalMuseodisera.eventbrite.it.