Ercolano (Na). Al parco archeologico al via l’ottava edizione de “I Venerdì di Ercolano” sul tema “Corpo e mito”: otto postazioni spettacolo disseminate lungo il percorso di visita accolgono i visitatori. Il direttore delegato Sirano: “Una città antica, raccontata con i linguaggi del presente, rivive in un viaggio emozionale tra corpo e mito dove protagonista è il visitatore”

Panorama del sito di Ercolano illuminato per le visite serali (foto paerco)

Si rinnova anche per l’estate 2025 uno degli appuntamenti culturali più attesi del panorama campano: “I Venerdì di Ercolano”, la rassegna serale promossa dal parco archeologico di Ercolano, che giunge alla sua ottava edizione e conferma la vocazione del sito a farsi luogo di incontro tra memoria storica e linguaggi artistici contemporanei alla ricerca di nuovi modi per comunicare e condividere lo straordinario patrimonio del sito UNESCO. Dal 4 luglio all’8 agosto 2025, ogni venerdì dalle 20 alle 24, il Parco si trasforma in un palcoscenico diffuso tra le domus, le strade e le botteghe dell’antica città, con performance artistiche, danza, teatro e musica dal vivo. Un’esperienza immersiva di conoscenza e bellezza, sotto il cielo stellato di Ercolano. L’evento si svolge nell’ambito del Piano di valorizzazione del ministero della Cultura e in collaborazione con la Regione Campania- SCABEC. Biglietti: intero 10 euro; ridotto 5 euro per la fascia di età 18-25 non compiuti, compresi cittadini UE e per i possessori di Campania Artecard; gratuito per i minorenni, per i disabili e loro accompagnatori Intero 10 euro; ridotto 5 euro per la fascia di età 18-25 non compiuti, compresi cittadini UE e per i possessori di Campania Artecard. Gratuito per i minorenni, per i disabili e loro accompagnatori. L’accesso al Parco sarà organizzato su due turni: primo turno, ingresso dalle 20, con visita fino alle 21.30. Uscita obbligatoria dall’area archeologica entro le 21.30 e deflusso completo con uscita dal Parco entro le 22. Secondo turno: ingresso dalle 22, con visita fino alle 23.30. Uscita obbligatoria dall’area archeologica entro le 23.30 e deflusso completo con uscita dal Parco entro le 24. Durata della visita: circa 1 ora e 30 minuti. Per ogni serata è previsto un numero massimo di 500 visitatori per ciascuna fascia oraria, per un totale di 1000 visitatori a serata. Durante ciascun turno, i visitatori potranno accedere in qualsiasi momento della propria fascia oraria (per il primo turno, dalle 20 alle 21.30 e per il secondo turno dalle 22 alle 23.30, resta comunque obbligatoria l’uscita dall’area archeologica alle 21.30 per il primo turno e 23.30 per il secondo turno).

“I Venerdì di Ercolano”: performance teatrale (foto paerco)

Una nuova formula per vivere la città antica. La grande novità dell’edizione 2025 è l’apertura serale libera e autonoma dell’area archeologica che permette, all’interno di una fascia oraria di un’ora e mezzo, ai visitatori di muoversi in piena libertà lungo un itinerario appositamente illuminato, arricchito da contenuti digitali e da momenti performativi in postazioni dedicate. Grazie all’applicazione Ercolano Digitale (scaricabile gratuitamente sul posto), il pubblico può seguire un percorso interattivo pensato per la rassegna, con materiali di approfondimento e supporti multimediali, perfettamente integrati alla visita fisica. Un modo nuovo e coinvolgente per scoprire l’antica Herculaneum. “Una notte al parco archeologico di Ercolano è più di una percorso serale: è un’esperienza di bellezza, storia e immaginazione”, dichiara Francesco Sirano, funzionario delegato alla direzione del Parco. “Una città antica, raccontata con i linguaggi del presente, rivive in un viaggio emozionale tra corpo e mito dove protagonista è il visitatore”.

“I Venerdì di Ercolano”: performance musicale (foto paerco)

Corpo e mito: il tema dell’edizione 2025. Il filo conduttore degli eventi è il rapporto tra corpo e mito, affrontato attraverso linguaggi artistici differenti. Il mito, inteso come insieme di racconti e immagini simboliche che attraversano i secoli, e che diventa lente per osservare il corpo umano: le sue metamorfosi, i suoi desideri, i suoi riti. L’arte torna quindi a farsi voce del passato, ma anche specchio del presente, offrendo al pubblico proposte di lettura sotto varie angolazioni mettendo in primo piano l’aspetto emozionale e sensoriale del patrimonio archeologico. Biglietti in vendita solo online per fasce orarie: 20 e 22: https://www.coopculture.it/it/prodotti/i-venerdi-di-ercolano/.

“I Venerdì di Ercolano”: visitatori sull’Antica spiaggia di Ercolano (foto paerco)

“I Venerdì di Ercolano”: performance di danza (foto paerco)

IL PROGRAMMA ARTISTICO. Otto postazioni spettacolo disseminate lungo il percorso di visita accolgono i visitatori con performance cicliche della durata di 3-4 minuti, che si ripetono per l’intera fascia oraria. Tra le proposte artistiche: Compagnia teatrale Cercamond “Carne e cenere”, due quadri teatrali che mettono in scena un corpo vivo, pulsante, tra suggestioni mitologiche e umorismo: “Il mito di Tantalo”, nel Giardino della Casa dell’Albergo: un racconto epico di sfida agli dèi, tratto dalle “Metamorfosi” di Ovidio; “La preparazione grottesca di un banchetto” alle Botteghe sul Decumano Massimo: un dialogo teatrale ispirato alla commedia latina, tra risa e riflessioni. Cornelia Dance Company “Corpus Evocans”, performance coreografiche site-specific, che rievocano miti e riti attraverso il linguaggio del corpo: “Intimità” nel Giardino delle Terme Centrali: un assolo tra delicatezza e forza, accompagnato da videoproiezioni; “Allenamento” nella Palestra: un trio acrobatico che evoca la preparazione fisica nel mondo romano; “Offerta” al Thermopolium: un rito danzato dedicato al vino e al culto di Dioniso; “Rimembranze” alla Bottega della Casa di Nettuno e Anfitrite: un’azione sensoriale tra suoni e ricordi del quotidiano antico. Associazione Pagus “Radici sonore – Il respiro della terra”, un’esperienza sonora immersiva ideata da Vincenzo Romano, per ascoltare le vibrazioni del paesaggio: alla Casa del Gran Portale, “il battito della terra vulcanica”; all’Antica Spiaggia, “il respiro del mare, memoria viva di Ercolano”.

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