Sibari. Al museo Archeologico nazionale della Sibaritide si presenta la quinta edizione del progetto “In-Ruins”: incontro tra arte contemporanea a archeologia, di artisti, curatori e ricercatori nei siti monumentali della Calabria
Prende forma il progetto “In-Ruins 2023” che si svolgerà al parco archeologico, tra i musei di Amendolara e Sibari. Il progetto sarà presentato lunedì 11 settembre 2023, alle 11.30, al museo Archeologico nazionale della Sibaritide. Oltre agli artisti, saranno presenti Maria Luigia Gioffrè, fondatrice e codirettrice di “In-Ruins”; Nicola Guastamacchia, codirettore di “In-Ruins”; Nicola Nitido, responsabile della curatela e della produzione per “In-Ruins”; Filippo Demma, direttore del parco di Sibari e responsabile ad interim della direzione regionale dei musei della Calabria; Antonello Ciminelli, consigliere comunale e già sindaco di Amendolara, e Giovanni Papasso, sindaco di Cassano All’Ionio.

Il museo nazionale Archeologico della Sibaritide (foto drm-calabria)
Promosso dall’associazione Archeofuturo sin dal 2018, “In-Ruins” è un programma di residenza diretto da Maria Luigia Gioffrè e Nicola Guastamacchia con la co-curatela di Nicola Nitido e Roberta Garieri, dedicato a esplorare potenzialità dell’incontro tra arte contemporanea e archeologia attraverso il transitorio insediamento di artisti, curatori e ricercatori nei pressi di siti monumentali della Calabria. “In-Ruins” ripensa il territorio attraverso Il suo passato, rende un’rea nota storicamente (non topograficamente) come Sibaritide luoghi di condivisione e porta, nel cuore di territori periferici rispetto ai centri principali di produzione e fruizione artistica, la sperimentazione urgente e attuale di artisti internazionali. Affondando le radici in un pensiero meridiano e mediterraneo, il progetto mira a rileggere non solo il patrimonio archeologico, ma anche mitologie, tradizioni e storie delle comunità stesse che da generazioni lo custodiscono. Fin dalla sua prima edizione, “In-Ruins” valorizza pratiche artistiche multidisciplinari e di ricerca. In questa direzione, le artiste e gli artisti coinvolti, come negli anni precedenti, operano attraverso media differenti: fotografia, video, performance, scultura, ricerca accademica, tutti volti a sviluppare un’ottica molteplice per rispondere a un linguaggio complesso e stratificato da tempo, storia e storie, ovvero quello dell’archeologia.

Il parco archeologico di Sibari, uno dei siti più estesi del Mediterraneo di età classica e romana (foto drm-calabria)
La residenza “In-Ruins” è realizzata quest’anno in collaborazione con Fondazione Elpis e tocca per la sua quinta edizione la provincia di Cosenza, al parco archeologico di Sibari. Quest’area del territorio calabrese, nota topograficamente come Sibaritide, vide il sorgere, lo sviluppo, l’espansione e il declino della grande polis di Sibari; qui furono impiantati, in epoche successive alla distruzione della città greca, sovrapponendosi in parte alle sue rovine, prima il centro di età classica di Thurii e poi quello romano di Copia. Questa stratificazione eccezionale rende Sibari uno dei siti più estesi e importanti del Mediterraneo fino alla piena età romana. Il Parco comprende il museo Archeologico nazionale della Sibaritide, l’area archeologica di Parco del Cavallo e il museo Archeologico nazionale di Amendolara. “Si tratta di una nuova iniziativa tesa a promuovere lo sviluppo locale su base culturale dell’intera Sibaritide”, commenta il direttore Demma. “L’obiettivo è far conoscere ancor di più su scala internazionale il nostro Parco, il nostro Museo e la storia dell’Antica Sybaris. Oltre che delle prime impressioni degli artisti e dei loro progetti, nel corso della conferenza stampa programmata per lunedì mattina, parleremo anche della sinergia istituzionale messa in campo grazie alla collaborazione con i Comuni di Amendolara e Cassano All’Ionio”.
Gli artisti selezionati tramite open call per l’edizione 2023 sono: Arie Amaya-Akkermans (Colombia); Beatrice Celli (Italia); Akshay Mahajan (India); Matilde Sambo (Italia); Traslochi Emotivi (Italia). A questa selezione si aggiungono Simon Bellouard (Francia) e il duo Cañadas&Murua (Spagna/Cile), la cui partecipazione, insieme alla già selezionata Beatrice Celli, è resa possibile grazie al programma di mobilità europea per artisti internazionali Culture Moves Europe promosso dall’Unione Europea e implementato da Goethe-Institut.
Correlati
Tag:Akshay Mahajan (India), Antonello Ciminelli, Arie Amaya-Akkermans (Colombia), associazione Archeofuturo, Beatrice Celli (Italia), Comune di Amendolara, comune di Cassano All'Ionio, Copia, Filippo Demma, Giovanni Papasso, Maria Luigia Gioffrè, Matilde Sambo (Italia), museo archeologico nazionale della Sibaritide, Nicola Guastamacchia, Nicola Nitido, Parco archeologico di Sibari, parco del Cavallo, progetto "In-Ruins", Sybaris, Thurii, Traslochi Emotivi (Italia)
Una risposta a “Sibari. Al museo Archeologico nazionale della Sibaritide si presenta la quinta edizione del progetto “In-Ruins”: incontro tra arte contemporanea a archeologia, di artisti, curatori e ricercatori nei siti monumentali della Calabria”
Scrivi una risposta a italinabacciga Cancella risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Se volete contattarmi o inviare news:
Categorie
Archivi
Articoli recenti
- Notte di Natale. Su Rai Storia il film di Alberto Castellani “Rivisitare Nazareth. Archeologia e tradizione nel villaggio abitato da Gesù” che parla della scoperta della casa natale di Gesù a Nazareth sulla base delle fonti antiche e degli scavi archeologici di Ken Dark dicembre 24, 2025
- Bologna. I carabinieri del TPC hanno restituito al museo civico Archeologico una statuetta in bronzo raffigurante un guerriero etrusco parte di una refurtiva subita nel 1963, scovata negli USA dicembre 24, 2025
- Un libro al giorno. “Tracce in movimento. Archeologia delle migrazioni contemporanee a Lampedusa” di Francesca Anichini che spiega le potenzialità dell’approccio archeologico al presente dicembre 24, 2025
- Buone Feste in museo: aperture di musei e parchi archeologici durante le festività. Chiuso solo a Natale dicembre 24, 2025
- Aquileia (Ud). Dopo più di 60 anni è di nuovo alla luce il mosaico del “tappeto fiorito”, riapparso durante i lavori per il futuro campus-foresteria nell’ex caserma dei carabinieri. “Il binomio mosaico-campus sarà il nuovo valore aggiunto per Aquileia” dicembre 24, 2025
Commenti recenti
CHI SIAMO
Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)
Mi piace