Roma. Al Tempio di Venere e Roma quattro serate musicali con “Venere in musica” dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe

roma_tempio-di-venere_venere-in-musica_locandinaQuattro serate musicali a ingresso gratuito animeranno il Tempio di Venere e Roma, dal 20 al 23 giugno 2022. Sullo sfondo il Colosseo, sul palco un programma artistico dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe. Nelle quattro serate si alterneranno, con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale, artisti e musicisti provenienti da diversi paesi del mondo: oltre all’Italia, Cuba, Congo, Francia e Stati Uniti. Il programma: 20 giugno, “Musica popolare salentina” (Italia), Canzoniere Grecanico Salentino; 21 giugno, “FESTA EUROPEA DELLA MUSICA”, Jazz – World (Cuba, Francia), Ana Carla Maza, Émile Parisien / Vincent Peirani; 22 giugno, “Folk Mediterraneo” (Italia), Alfio Antico e Stefano Saletti & Banda Ikona; 23 giugno, “Rock – Blues” (USA) / “Afro-Funk from Kinshasa” (Congo), Cobi e Jupiter & Okwess. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti. Ingresso dalla piazza del Colosseo a partire dalle 20. Lo spettacolo avrà inizio alle 21 e terminerà alle 23. Nel PArCo è fortemente consigliato indossare la mascherina. PRENOTA QUI: 20 giugno 21 giugno 22 giugno 23 giugno.

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La cella del Tempio di Venere e Roma nel Foro romano (foto stefano castellani)

Con la direzione artistica di Simone Prattico, batterista di fama internazionale, parte la rassegna “Venere in Musica” con 4 serate musicali ambientate nella cella di Venere, uno dei siti più iconici e suggestivi del Parco archeologico del Colosseo. La proposta, interamente ideata e curata dal Parco archeologico del Colosseo, si pone in continuità con le iniziative intraprese negli anni passati offrendo al pubblico sempre nuove emozioni. Il Parco si propone ancora una volta come produttore di contenuti culturali con un programma dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe. “Tornare a suonare dal vivo in un luogo così fortemente simbolico e ispiratore di bellezza, come la cella del tempio di Venere affacciata sul Colosseo, è l’obiettivo che il Parco archeologico del Colosseo si è posto da subito, nel momento del ritorno alla normalità dopo la terribile crisi pandemica”, dichiara Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. “In questi luoghi così carichi di storia, oggi meta di milioni di visitatori da tutto il mondo, la musica unisce attraverso le emozioni popoli e culture differenti, ponendosi come ulteriore elemento di valorizzazione del cuore dell’Urbe”, conclude Alfonsina Russo. “Di giorno si apprezza l’imponenza del tempio, ma è al calar del sole che lo scenario in cui ci si ritrova improvvisamente immersi assume i contorni della vera magia”, commenta Simone Prattico. “Una suggestione senza tempo che, come Direzione Artistica, abbiamo voluto valorizzare con un programma fuori dagli schemi di tendenza, con colori e sonorità che spaziano dai Caraibi al Mediterraneo, passando per il cuore dell’Africa. Un’occasione unica sia per chi vive di musica sia per chi la musica ama scoprirla nelle sere d’estate, e finalmente di nuovo dal vivo”, conclude Simone Prattico.

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Il Canzoniere Grecanico Salentino, il più longevo gruppo di musica popolare salentina

Lunedì 20 giugno 2022: musica popolare salentina (Italia). Protagonista il Canzoniere Grecanico Salentino. Fondato in Puglia nel 1975 dalla scrittrice Rina Durante, il Canzoniere Grecanico Salentino è il primo e quindi ormai più longevo gruppo di musica popolare salentina. Vestendo di sonorità moderne gli antichi costumi, il gruppo riverbera la secolare tradizione della celebre pizzica tarantata rituale, ritenuta capace di curare il morso della tarantola con il suo magico potere espresso in forma di musica e danza, fino al raggiungimento di uno stato di trance. Un viaggio dal passato al presente della cultura salentina ritmato dal tipico battito del tamburello che nel tempo ha portato il CGS a collaborare con artisti di fama internazionale; nel 2018, il gruppo ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Songlines Music Award, assegnato per la prima volta a una band italiana, designando il CGS come miglior gruppo di world music al mondo.

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La violoncellista cubana Ana Carla Maza

Martedì 21 giugno 2022: Jazz – world (Cuba, Francia), con Ana Carla Maza, Émile Parisien / Vincent Peirani. ANA CARLA MAZA Violoncellista cubana, suona e canta da quando aveva dieci anni e da allora non ha mai smesso di evolversi musicalmente, sviluppando ben presto una prestigiosa carriera internazionale. Ana Carla Maza crea un universo musicale che fonde jazz e musica classica con i colori dell’America Latina. Dopo il successo del suo album solista La Flor, ha firmato le composizioni del suo nuovo lavoro discografico Bahia, un omaggio al quartiere dell’Avana dove ha vissuto durante la sua prima infanzia. Un luogo in cui sonorità cubane e brasiliane hanno un posto d’onore e dove i vari ritmi (come Tang, Huayno e Country) si fondono, portando l’ascoltatore in una dimensione emotiva di grande serenità. ÉMILE PARISIEN / VINCENT PEIRANI Nel panorama musicale attuale è raro trovare musicisti con un tale affiatamento e una tale sintonia. Considerato una delle formazioni più straordinarie del jazz europeo, l’ensemble francese composto da Vincent Peirani (fisarmonica) ed Émile Parisien (sassofono soprano) ha tenuto più di mille concerti negli ultimi dieci anni, di cui più di seicento proprio come duo. La profonda affinità artistica tra i due genera interazioni musicali di estrema raffinatezza, i cui effetti sono ulteriormente valorizzati dall’approccio innovativo che ciascuno ha con il proprio strumento. A tutti gli effetti, in Parisien & Peirani c’è qualcosa di molto vicino alla magia, grazie a una formula, a una pozione ipnotica i cui ingredienti provengono dai molteplici universi musicali attraversati: jazz tradizionale e contemporaneo, musica d’avanguardia, classica, folk, rock e musica elettronica. Una continua ricerca di nuove sonorità per gli artisti, una continua scoperta per il pubblico.

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Alfio Antico, l’artista siciliano di Lentini

Mercoledì 22 giugno 2022: Folk Mediterraneo (Italia) con Alfio Antico e Stefano Saletti & Banda Ikona. ALFIO ANTICO Alfio Antico, siciliano di Lentini, si può considerare una leggenda vivente. La sua storia artistica è intrinsecamente legata alla storia personale e in lui non esiste alcuna soluzione di continuità tra il vissuto e l’essere artista. Liriche, voce e mano sul tamburo plasmano uno strumento musicale unico, tanto potente quanto espressivo. Lontana dai virtuosismi fini a se stessi, l’esibizione di Alfio Antico è la rappresentazione fedele di sé e di un mondo ancestrale, fuori dal tempo, mai passato né superato, al centro del quale è il racconto, scritto con ’alfabeto dei battiti di tamburo in una lingua universale. Alfio possiede più di 200 tamburi, tutti rigorosamente costruiti e intarsiati da lui a mano, ciascuno dei quali ha scandito un momento della sua vita. Gli stessi momenti, suoni, sensazioni ci vengono restituiti ogni qualvolta uno di questi tamburi “sale” sul palco: le voci del vento, degli animali, delle campane, i racconti degli anziani e di una terra popolata da millenni, la Sicilia, di cui riecheggiano nelle note di Alfio i profondi legami con l’antica Grecia. STEFANO SALETTI & BANDA IKONA Quello di Stefano Saletti & Banda Ikona è un Mediterraneo ostinato, combattente, resistente, che non si arrende. Riassume in sé il carattere dei popoli mediterranei, forti, antichi, testardi. Ostinato come la ripetizione in musica che passa presto da stordimento a trance, in una sorta di rituale a cui si finisce per abbandonarsi. Il nuovo disco “Mediterraneo ostinato”, uscito nel 2021, suona come il manifesto di un nuovo possibile “Mediterranean Power”, nel nome di un passato fatto di arte, cultura, porti aperti, incontri e scambi: una grande rete dove si intrecciano nuovi percorsi, storie condivise e una comune anima mediterranea. Perché nel Mediterraneo tutto si tiene: le piazze assolate a mezzogiorno e il buio che accompagna le rotte dei migranti, la gioia e la disperazione, il bene e il male. Il risultato è un affascinante folk world-mediterraneo, meticciato, una miscela ricca di ritmi e melodie, suggestioni e colori che attinge, oltre ai brani originali, alla tradizione sefardita, araba, balcanica e del Sud Italia. È cantato in Sabir, l’antica lingua del Mediterraneo che Saletti ha riportato in vita dall’oblio della storia per ridare voce ai racconti del Nostro Mare.

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Il gruppo africano Jupiter & Okwess

Giovedì 23 giugno 2022: Rock – Blues (USA) con Cobi e Jupiter & Okwess. COBI Cantautore e musicista americano riconosciuto a livello internazionale, Cobi si contraddistingue per le influenze gospel e rhythm & blues e per la sua estensione vocale, qualità che, unitamente a una scrittura molto attenta all’attualità, ha portato il singolo Don’t you cry for me in cima alla classifica globale di Spotify. Ancora poco noto al pubblico italiano, Cobi si è esibito con la sua chitarra su palchi importanti e in teatri prestigiosi, come il festival Lollapalooza, la Sydney Opera House, la Royal Albert Hall, l’Hollywood Bowl e il Tonight Show di Jimmy Fallon. Forte di oltre 100 milioni di ascolti online, il cantante del Minnesota è tornato ora con il suo atteso nuovo album Songs From The Ashes. JUPITER & OKWESS Fin dal primo ascolto grande è l’impatto emotivo con l’energia sprigionata da Jupiter & Okwess, frutto della sapiente alchimia tra l’eredità sonora del Congo e le molteplici influenze musicali assorbite dal gruppo nel corso delle ormai numerose tournée. Na Kozonga, il loro terzo album, è infatti la somma artistica delle esperienze maturate dagli inventori di Bofenia Rock in giro per il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, passando per l’Inghilterra e il Brasile e conquistando ovunque larghi consensi grazie a performance live a dir poco coinvolgenti. Aperti a qualsiasi possibile contaminazione, vero tratto stilistico del gruppo, Jupiter & Okwess non temono le collaborazioni o i viaggi più folli. Non sorprende allora che l’ultimo tour mondiale li abbia visti condividere il palco con il pioniere dell’hip-hop brasiliano Marcelo D2, con la cantante e attivista cilena Ana Tijoux o con la famosa sezione fiati della Preservation Hall Jazz Band di New Orleans. Registrato a Los Angeles da Mario Caldato (Beastie Boys), anche questo ultimo lavoro riesce a concentrare tutta l’energia e la creatività di una band sì itinerante ma allo stesso tempo fortemente legata alla propria cultura e ispirata dalla sua città di origine, Kinshasa.

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2 risposte a “Roma. Al Tempio di Venere e Roma quattro serate musicali con “Venere in musica” dal forte timbro cosmopolita, ispirato alla realtà multietnica che caratterizzava già in antico questo luogo, cuore dell’Urbe”

  1. Italina Bacciga dice :

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