Napoli. Al museo Archeologico nazionale partita la seconda e ultima fase di restauro del grande mosaico di Alessandro (termine lavori marzo 2024) in concomitanza dell’inaugurazione della mostra “Alessandro e l’Oriente” alla presenza del ministro Sangiuliano. Intervista esclusiva della responsabile dei restauri Maria Teresa Operetto

Il famoso bronzo di Alessandro Magno a cavallo proveniente da Ercolano e conservato al Mann (foto Giorgio Albano)
I tecnici lasciano scorrere lentamente le funi, e il grande telone che riproduce il mosaico di Alessandro scende davanti agli occhi del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano e della responsabile del restauro Maria Teresa Operetto. Attesa e aspettative traspaiono dagli occhi dei presenti, ed è evidente la “delusione” nel vedere che il telone ha scoperto solo… un muro. Ma quell’operazione, in vero un po’ teatralizzata, di lunedì 29 maggio 2023, voleva solo scandire un momento molto importante: l’avvio della seconda e definitiva fase del progetto di restauro del Grande mosaico proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei e che rappresenta la battaglia di Gaugamela che ha visto Alessandro Magno prevalere sul Re dei Re Dario III: progetto di 700mila euro, gran parte finanziato con Fondo Sviluppo e Coesione, compresa la sponsorizzazione dell’emittente giapponese The Asahi Shimbun, di 200mila euro, prevista nell’ambito della collaborazione tra il Mann e il museo nazionale di Tokyo. Tra un anno (chiusura lavori prevista, marzo 2024) potremo ammirare di nuovo in tutta la sua grandiosità il mosaico, restaurato e messo in sicurezza: intanto nei prossimi mesi sarà possibile seguire il restauro grazie a un cantiere trasparente.

Testa di Alessandro dal museo di Salonicco all’ingresso della mostra “Alessandro e l’Oriente” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

Locandina della mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” al museo Archeologico di Napoli dal 29 maggio al 28 agosto 2023
L’inizio della seconda fase esecutiva dell’epocale restauro del celebre mosaico di Alessandro ha coinciso con l’apertura della grande mostra “Alessandro Magno e l’Oriente”, dal 29 maggio al 28 agosto 2023, inaugurata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, dedicata alla straordinaria figura di Alessandro (356 – 323 a.C.), a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo, realizzata proprio nel luogo, il museo Archeologico nazionale di Napoli, che più di ogni altro custodisce eccezionali e uniche testimonianze della vita e delle gesta dell’eroe macedone. In poco più di dieci anni, accompagnato dai suoi fedeli compagni, egli divenne re dell’Asia e dell’Europa. E da uomo e da filosofo, allievo del sommo Aristotele, amò l’uno e l’altro continente, promuovendo, dopo la conquista, la pace e l’unione dei popoli a lui soggetti. L’esposizione si articola in due spazi: l’Atrio monumentale e il Salone della Meridiana, con rimandi tematici nei tre giardini storici. Sono esposte circa 170 opere provenienti da ogni angolo del mondo: dalla antica Persia al Gandhara. A queste mirabilia del passato si aggiungono i numerosi reperti della collezione permanente del Mann, il solo Museo in cui si conservino tre ritratti del Macedone e tra questi il più prezioso, il Mosaico della battaglia di Gaugamela, dove si ammira l’eroe in sella a Bucefalo, mentre si scaglia contro Dario sull’alto carro.

Alessandro Magno: dettaglio del grande mosaico della battaglia di Gaugamela, proveniente da Pompei e conservato al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)
L’opera musiva scoperta nel 1831, datata tra la fine del II e l’inizio del I sec. a.C., è straordinaria non solo per il soggetto rappresentato, ma anche per le sue dimensioni: quasi due milioni di tessere ed una superficie di eccezionale estensione (5,82 x 3,13 m). Il Gran musaico (peso stimato circa 7 tonnellate) giunse a Napoli nel novembre del 1843, quando fu messo in cassa e condotto da Pompei al Real Museo Borbonico su un carro trainato da sedici buoi. Nel gennaio del 1845 le casse furono aperte e l’opera ebbe la sua prima collocazione sul pavimento di una sala al piano terra dell’ala occidentale; mentre nel 1916 fu spostato dove si trova attualmente, a parete, nella sezione mosaici, al piano ammezzato. La mostra su Alessandro accompagnerà quindi l’avvio della fase “esecutiva” dei lavori. Grazie a un cantiere “trasparente” il pubblico e, naturalmente, la comunità scientifica potranno seguire una nuova “grande impresa” nel nome di Alessandro Magno, che richiederà il ribaltamento della colossale opera. Tutta l’operazione restauro ce la spiega bene Maria Teresa Operetto, responsabile del Laboratorio di restauro del Mann, e coordinatrice del team del progetto restauro, in questo intervento esclusivo per archeologiavocidalpassato.com.
“Il restauro del mosaico di Alessandro”, spiega Operetto, “è un intervento che non nasce oggi (29 maggio 2023, ndr) ma viene da studi compiuti negli ultimi venti anni su un’opera unica nel suo genere che ha destato chiaramente l’attenzione anche di chi ci ha preceduto. Io faccio parte di un gruppo di lavoro estremamente nutrito e articolato, composto prevalentemente da personale interno al Ministero: siamo tutti funzionari del Museo, del parco archeologico del Colosseo, e dell’Icr. Sono collaboratori esterni solo quelle figure professionali, come l’ingegnere, che non sono reperibili all’interno dell’amministrazione. Abbiamo iniziato nel 2020 con un documento di presentazione basandosi anche appunto sugli studi che ci avevano preceduto, e abbiamo ritenuto opportuno fare un’ulteriore campagna di indagini diagnostiche, nonostante il mosaico sia stato oggetto negli ultimi vent’anni di una serie di indagini, ricerche e approfondimenti. Le indagini che abbiamo effettuato nel 2020, a cavallo tra l’autunno e la primavera del 2021, hanno consentito un confronto dello stato di fatto attuale dell’epoca, cioè di tre anni fa, con quello che era documentato dalle indagini precedenti, e abbiamo così appurato che in effetti c’era stato un graduale peggioramento delle condizioni generali del mosaico. Successivamente è stato effettuato un rilievo in scala 1:1 dell’opera attraverso una mappatura (vedi Napoli. Aperto il cantiere di restauro del Mosaico della Battaglia di Isso o Mosaico di Alessandro, simbolo del Mann, in partnership con università e Tim con soluzioni digitali in via sperimentale per nuove tecniche di restauro. Sarà visibile ai visitatori | archeologiavocidalpassato). È stata posta in pratica una griglia sul mosaico, suddividendolo virtualmente in settori. E questo rilievo ci ha consentito anche di capire, vedendolo da vicino, che la superficie musiva è distaccata dal supporto per una percentuale parecchio alta, circa l’80%.

Lo spostamento del Mosaico di Alessandro nel museo di Napoli nel 1917 (foto archivio mann)
“Quindi una situazione estremamente critica e delicata – sottolinea la restauratrice -, ragione per la quale siamo immediatamente intervenuti con un intervento di messa in sicurezza con una tripla velinatura del mosaico, perché ci siamo resi conto anche in questa fase che in effetti i problemi che affliggono il mosaico sono problemi che vengono dal supporto dell’opera. Il mosaico ha alle spalle un supporto di circa 10 centimetri di malte originali, cioè gli stati preparatori sui quali il mosaico è stato posato a Pompei, nella Casa del Fauno, tra la fine del II e l’inizio del I sec. a.C. E quindi chiaramente sono malte nate per stare in orizzontale, mentre sono in questa posizione verticale da più di cento anni e sono malte vecchie. Quindi è molto probabile, o quasi certo, che i problemi che noi vediamo sulla superficie musiva in realtà vengono dal supporto. Il supporto è al momento inaccessibile, tutto chiuso all’interno di una scatola di legno e quindi non si può ispezionare se non in maniera distruttiva, cosa che chiaramente non possiamo fare. Da qui l’idea di movimentarlo: un’altra volta! Perché il mosaico era stato movimentato nel 1843, quando è stato trasferito da Pompei a Napoli, su un carro trainato dai buoi, ed è anche caduto: c’è tutta una letteratura sull’argomento. Poi è stato nuovamente movimentato nel 1916 quando dal piano terra è stato trasferito nell’attuale collocazione con un sistema incredibile di funi e paranchi: quindi anche in quel caso un’operazione abbastanza audace.

Restauratori al lavoro nel 2020 sul grande mosaico di Alessandro al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Marco Pedicini)
“E adesso – annuncia Operetto – dobbiamo purtroppo spostarlo di nuovo. È un’operazione delicata ma indispensabile per poter indagare il supporto e capire se è in condizioni per poter essere conservato – quindi poter intervenire con degli interventi appunto di restauro anche delle malte -, oppure se le malte sono irrecuperabili o sono esse stesse causa dei fenomeni di degrado che vediamo sulla superficie musiva. Nel mese di dicembre 2022 è stata aggiudicata la gara di affidamento per l’intervento complessivo che prevede sia progettazione che esecuzione dei lavori: abbiamo utilizzato uno strumento amministrativo chiamato patto integrato erogante per cui è stato messo a base di gara il progetto di fattibilità tecnica ed economica che ha dato vita a gruppi di lavoro di cui faccio parte e che coordino, e su questo progetto di fattibilità tecnica ed economica il raggruppamento temporaneo di imprese, perché si tratta di più soggetti, ha elaborato la sua proposta, ha vinto la gara. Il 13 marzo 2023 è iniziata la prima fase che ha previsto la progettazione esecutiva del sistema meccanico di movimentazione del mosaico. Terminata questa fase, oggi (29 maggio 2023, ndr) partiamo con la seconda fase dell’intervento che prevede appunto la realizzazione di questo sistema meccanico e poi la movimentazione del mosaico. Una volta girato praticamente sotto sopra il mosaico, verrà indagato il supporto e si capirà se può essere conservato o meno. Successivamente il mosaico verrà girato nuovamente di 180 gradi per essere innanzitutto fatto un progetto di restauro sia del retro che della superficie musiva, quindi ci sarà una seconda parte di progettazione alla quale seguirà l’ultima fase esecutiva che è quella che prevede proprio gli interventi di restauro in senso stretto, sia sul retro che sul fronte, e poi verrà riallestito. Tutto questo – conclude – dovrebbe durare circa un anno”.

Il grande mosaico pavimentale con Alessandro Magno dalla casa del Fauno di Pompei oggi al museo Archeologico nazionale di Napoli, prima dei restauri (foto mann)
Questo restauro epocale, pertanto, parte della mostra “Alessandro e l’Oriente”, verrà eseguito in diretta, sotto gli occhi dei visitatori del Museo e di coloro che, da remoto, si connetteranno al sito web del Mann. La comprensione degli interventi, inoltre, sarà integrata da appositi momenti di approfondimento con gli esperti.
Napoli. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” che racconta con 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia

Locandina della mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” al museo Archeologico di Napoli dal 29 maggio al 28
Ci siamo. Il 29 maggio 2023, al museo Archeologico nazionale di Napoli, apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” dedicata alla figura del grande condottiero macedone: inaugurazione alle 17.30. Dal 29 maggio al 28 agosto 2023 viene raccontato attraverso circa 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia dove Alessandro è incoronato Re dei re. Promossa dal ministero della Cultura italiano e dal ministero della Cultura e dello Sport della Grecia, l’esposizione è organizzata dal Mann, diretto da Paolo Giulierini, con il sostegno della Regione Campania e il parco archeologico del Colosseo in collaborazione con Electa, in partnership con Intesa Sanpaolo. La curatela scientifica è di Filippo Coarelli e Eugenio Lo Sardo. “Il Mann”, spiega Paolo Giulierini, “ha pensato a questa mostra in primo luogo per celebrare l’avvio della fase esecutiva del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei. L’incontro con l’Oriente rappresenta inoltre la cifra della nostra politica culturale e cioè l’idea che un museo sia un vero ombelico del mondo, dove si confrontano culture, identità e storie”. Alessandro, infatti, subì il fascino dell’Oriente. Ebbe modo di ammirare la porta dei leoni di Babilonia, i Grifoni di Susa, l’Apadana di Persepolis e gli elefanti turriti dell’India. Attraverso i numerosi materiali custoditi dal Mann e i preziosi prestiti di musei stranieri e italiani, in particolare del Museo delle Civiltà di Roma, la mostra evidenzierà i molti aspetti delle grandi civiltà antiche d’Oriente che in seguito furono recepiti e assimilati da quella greco-latina. La vita, le imprese e la fama che trasformò in leggenda Alessandro Magno sono raccontate nel catalogo, edito da Electa.
Roma. Per l’International Museum Day in Curia Iulia conferenza su “Sostenibilità, benessere e natura al Parco archeologico del Colosseo”
In occasione della Giornata Internazionale dei Musei ICOM la Curia Iulia ospita una conferenza di approfondimento sui progetti del PArCo dedicati al benessere ispirati dal principio “Salus per Artem”, sulle attività di sostenibilità ambientale, monitoraggio e protezione del patrimonio archeologico attraverso le biotecnologie. Appuntamento giovedì 18 maggio 2023, alle 16.30, in Curia Iulia. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.eventbrite.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo: https://www.facebook.com/parcocolosseo. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Francesca Boldrighini, parco archeologico del Colosseo, su “Il progetto Parco Green”; Andrea Schiappelli, parco archeologico del Colosseo, su “Salus per Artem: stare bene al PArCo”; Gabriella Strano, parco archeologico del Colosseo, su “L’ecosistema PArCo tra passato, presente e futuro”; Aldo Winkler, istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, su “Foglie e licheni per il controllo delle polveri sottili al Palatino”; Gianluca Damiani, associazione Ornis Italica, su “Osservare la biodiversità del PArCo”.
Notte europea dei Musei 2023. Aperture serali, ingressi a 1 euro e tante iniziative tra visite guidate a tema e intrattenimento. Ecco alcune proposte da Cividale a Palermo
Sabato 13 maggio 2023 torna la diciannovesima edizione della Notte europea dei Musei, patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’International Council of Museums – Icom.
CIVIDALE DEL FRIULI (UD). Sabato 13 maggio 2023 per la Notte dei Musei apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale di Cividale dalle 19 lle 22 al costo simbolico di 1 euro per un fantastico viaggio nel tempo. In occasione della Notte dei Musei, presentazione della Mappa Parlante di Cividale del Friuli a cura di Radio Magica con uno spettacolo di lettura, musica e illustrazione dal vivo che fornirà un’anteprima delle storie e delle curiosità della nuova mappa realizzata da Sarolta Szulyovszky, con il supporto della Regione FVG e del Comune di Cividale del Friuli. Voci: Giustina Testa e Daniela Gattorno. Arpa: Luigina Feruglio. Disegni dal vivo: Paolo Cossi. Orari. Primo turno 19-20, Secondo turno 20.30-21.30. Partecipazione gratuita su prenotazione: https://forms.gle/TnKEvmsNB9sykVXY8. Per info: 375 6562461 – fondazione@radiomagica.org.

Visite serali al decumano di Aratria Galla ad Aquileia (foto fondazione aquileia)
AQUILEIA (Ud). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte dei Musei, aperture straordinarie nelle aree archeologiche e siti culturali di Aquileia. Il Decumano di Aratria Galla sarà aperto fino alle 22. Alle 19, passeggiata serale con il direttore di Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi (l’accesso è libero senza obbligo di prenotazione). Storia, archeologia e imperdibili racconti sull’Aquileia antica saranno i protagonisti. La Domus di Tito Macro e la Domus e Palazzo Episcopale saranno visitabili fino alle 20. Per maggiori info sui biglietti visita www.midaticket.it/eventi/aquileia. Il museo Archeologico nazionale, in occasione della Notte europea dei Musei sarà aperto straordinariamente fino alle 22.00. A partire dalle 19 l’ingresso seguirà la tariffa simbolica di 1 euro per tutti. Biglietteria e bookshop chiuderanno alle 21. Alle 21 è in programma una visita guidata del museo a cura della direttrice, Marta Novello. Le attività sono organizzate dal servizio educativo del museo e sono comprese nel biglietto d’ingresso. Per partecipare è necessario prenotare scrivendo a bookshopmanaquileia@gmail.com o telefonando al numero 0431 91016.
FRATTA POLESINE (Ro). Sabato 13 maggio 2023, per la Notte europea dei Musei, il museo Archeologico nazionale di Fratta Polesine rimarrà aperto, dopo il consueto orario, dalle 19.30 alle 22.30 nella Barchessa Nord di Villa Badoer, che a sua volta sarà aperta al pubblico dalle 21 alle 22.30, in via Giovanni Tasso 1. Entrambe le strutture potranno essere visitate alla cifra simbolica di 1 euro ciascuna (2 Euro totali in caso di visita sia al museo Archeologico nazionale che a Villa Badoer). Alle 21.15, inoltre, è stata predisposta una visita guidata completamente gratuita e della durata di circa un’ora nelle sale del museo Archeologico nazionale e al piano nobile di Villa Badoer dal titolo “Il Polesine tra Età del Bronzo e Rinascimento. Racconti nascosti sul complesso palladiano tra archeologia e mito”, condotta da Maria Letizia Pulcini, direttrice del museo Archeologico nazionale, ed Elisa Garavello di Aqua S.r.l. I visitatori saranno coinvolti in un affascinante viaggio tra Età del bronzo e Rinascimento, alla scoperta delle singolari coincidenze tra le produzioni e la tradizione decorativa di Frattesina e l’apparato ornamentale di Villa Badoer. Per la partecipazione all’evento è necessario effettuare la prenotazione contattando il numero telefonico 3663240619 o tramite e-mail infoåqua-naturaecultura.com.
ADRIA (Ro). Il museo Archeologico nazionale di Adria rimarrà aperto dalle 20 alle 22.30 e sarà possibile partecipare in due turni, alle 20.15 e alle 21.30, alla visita guidata tematica “Adria e Spina, le città etrusche sulle sponde dell’Adriatico”, a cura di Alberta Facchi, direttrice del Museo. In questa serata speciale dedicata ai musei di tutta Europa, la struttura adriese propone un percorso innovativo incentrato sul dialogo e il confronto tra le due città etrusche dell’alto Adriatico, Adria e Spina: la vocazione marittima che le rende vere “regine” del mare; la posizione reciproca su due rami del Po con diversa prospezione commerciale; la somiglianza nelle tecniche costruttive e le differenze di rituale funerario che ne fanno due esempi di città con distinte caratteristiche. Tra i protagonisti dell’evento, la tomba proveniente dalla necropoli di Valle Trebba a Spina esposta al museo di Adria come prestito di scambio in occasione della mostra “Spina etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo” (prorogata fino al 31 agosto 2023 al museo Archeologico nazionale di Ferrara). Info e prenotazioni allo 042621612 oppure drm-ven-museoadria@cultura.gov.it.
VERONA. In occasione della Notte europea dei Musei il museo Archeologico nazionale di Verona propone un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Alle 19.30 e alle 21 visite guidate, a cura dello staff del Museo, alle sale dedicate alla Preistoria, Protostoria ed Età del Ferro e, in anteprima assoluta, agli spazi destinati all’allestimento di Età Romana. Info e prenotazioni: 045.591211 o mail drm-ven.museoverona@cultura.gov.it. Mentre gli adulti parteciperanno alle visite guidate lo staff del Museo coinvolgerà i più piccoli con “Scopriamo il nostro passato”: attività di gioco alla scoperta della nostra storia, dal Paleolitico all’Età del Ferro.
BOLOGNA. Al museo civico Archeologico di Bologna suggestiva visita guidata “Parole di pietra” sabato 13 maggio 2023 alle 19.30 e alle 21, in occasione della Notte dei Musei. Federica Guidi e Marinella Marchesi vi guideranno attraverso il Lapidario del museo con l’aiuto di torce elettriche, per meglio apprezzare i segni tracciati dagli abili lapicidi e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia. L’evento rientra nel ricco programma diffuso di iniziative speciali e aperture straordinarie dei musei del Comune e Città metropolitana di Bologna. Prenotazione obbligatoria. Massimo 25 partecipanti ogni gruppo. Il museo (atrio e lapidario) sarà inoltre aperto con orario continuato dalle 10 alle 23, con ingresso a 1 euro dalle 19 alle 23.
VETULONIA (Gr). Doppio appuntamento sabato 13 maggio 2023 al museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. Nel pomeriggio, dedicato ai più piccoli, il MuVet aderisce alla manifestazione nazionale Kid pass days 2023, il grande evento dedicato alle famiglie per scoprire, a misura di bambino, il patrimonio culturale, storico, artistico e scientifico di tutta Italia. Alle 15.30, “Vita da Archeologo!”. Chi è l’archeologo? Come studia il Passato? Lo scopriremo insieme con un appuntamento dedicato, che ad un racconto introduttivo su questo lavoro così appassionante, farà seguire una divertente esperienza di simulazione di scavo grazie alla quale i ragazzi potranno toccare con mano l’emozione della scoperta e dell’interpretazione archeologica. Per bambini dai 6-11 anni. Attività gratuita, posti limitati. Prenotazione obbligatoria. Il Museo inoltre rimane straordinariamente aperto dalle 18 alle 22 in occasione della Notte dei Musei. Alle 21, conversazione archeologica “Vita sulla laguna. I nuovi scavi in località Badia Vecchia, Vetulonia” con Camilla Colombi e Valerj Del Segato, Istituto Archeologico Germanico di Roma. Le archeologhe presenteranno i risultati delle prime campagne di scavo e racconteranno le prospettive future del progetto di ricerca, in occasione dell’inizio della nuova campagna di scavo nel mese di maggio.
ROMA. Per la Notte europea dei Musei, sabato 13 maggio 2023 apertura straordinaria serale della Curia Iulia e del Foro Romano dalle 19.15 alle 22.15 al costo simbolico di 1 euro. I biglietti potranno essere direttamente ritirati alla biglietteria in largo della Salara Vecchia. Ultimo ingresso alle 21.15. Sarà inoltre possibile visitare in Curia Iulia la mostra “Le Madri Fondatrici dell’Europa”, curata da Maria Pia Di Nonno con ritratti realizzati dalla Giulia Del Vecchio, e partecipare alla tavola rotonda dallo stesso titolo organizzata in collaborazione con il CUG – Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni del ministero della Cultura. Introducono Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo, e Maria Concetta Cassata, presidente del Comitato Unico di Garanzia. Intervengono Francesco Gui, Sapienza Università di Roma; Alessandro Saggioro, Sapienza Università di Roma; Giampiero Gramaglia, giornalista; Grazia Masetti, nipote di Ada ed Ernesto Rossi e testimone privilegiata della vita di due dei protagonisti del processo di integrazione europea; Silvana Boccanfuso, studiosa della figura di Ursula Hirschmann. Modera Tiziana De Simone, giornalista RAI.
ROMA. Sabato 13 maggio 2023 al museo nazionale Etrusco di Villa Giulia partecipa alla Notte europea dei Musei: dalle 20 alle 23, al costo simbolico di 1 euro. Ultimo ingresso alle 22. Chiusura sale espositive alle 22.30. Alle 20.30 i giardini di Villa Giulia si animeranno con la performance teatrale SIBLING a cura dell’Associazione Famiglie LGS. Le vibrazioni del canto, capaci di emozionare gli animi, la creatività della sandart, per lo stupore degli occhi, l’indiscrezione della fotografia, che rivela il visibile dietro l’invisibile, l’eleganza del kaftani, per un corpo libero da forme stereotipate, da clichè e da pregiudizi, racconteranno il mondo di chi vive accanto a quanti sono affetti dalla sindrome di Lennox Gastaut (LGS), dei sibling, fratelli e sorelle che vivono una sola vita con i loro fratelli e sorelle affetti dalla sindrome, condividendo le ansie, le paure, le rinunce, le lacrime, ma anche i sorrisi e la gioia di sentirsi l’uno nell’altro, sempre e per sempre. Direzione artistica di Mario Cesarano. In collaborazione con Ufficio Stile di Giovanna Panico. Con il patrocinio di OMAR Osservatorio malattie rare, Associazione famiglie LGS Italia, Fondazione Telethon. Non è necessaria la prenotazione.
ROMA. Sabato 13 maggio 2023 torna a Roma la storica manifestazione con il suo ricco programma di eventi e mostre da visitare negli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Giunta alla sua tredicesima edizione nella Capitale, la manifestazione, promossa da Roma Culture, sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, propone l’apertura straordinaria al pubblico in orario serale, dalle 20 alle 2 (ultimo ingresso alle 1), degli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale. Al loro interno si potrà assistere, con biglietto di ingresso del costo di un euro (salvo che non sia diversamente indicato), a un ricco programma di eventi e spettacoli dal vivo. Tra i musei civici coinvolti: musei Capitolini, Centrale Montemartini, Mercati di Traiano – museo dei Fori Imperiali, museo dell’Ara Pacis, museo di Roma, museo Napoleonico, museo di Roma in Trastevere, museo Pietro Canonica a Villa Borghese, musei di Villa Torlonia (Casina delle Civette, Casino Nobile, Serra Moresca), museo delle Mura, museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese, museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, museo civico di Zoologia, museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Galleria d’Arte Moderna, museo di Casal de’ Pazzi. Maggiori informazioni su www.museiincomuneroma.it. Radio Partner: Dimensione Suono Roma. Consulta il programma.
ROMA-EUR. Sabato 13 maggio 2023 anche il museo delle Civiltà partecipa alla Notte Europea dei Musei aprendo le sue collezioni fino alle 22 al prezzo simbolico di 1 euro, per tutti dalle 19. Ultimo ingresso alle 21.30. Previste visite guidate gratuite a numero aperto. Non è richiesta prenotazione. Alle 20, Palazzo delle Scienze, collezioni preistoriche (2° piano): visita guidata alle collezioni preistoriche “Preistoria? Storie dall’Antropocene” con Paolo Boccuccia; alle 20.30, Palazzo delle Scienze (1° piano), visita guidata alle collezioni etnoantropologiche con Loretta Paderni.
PALESTRINA (Rm). Sabato 13 maggio 2023, Notte Europea dei Musei, apertura straordinaria serale del museo Archeologico nazionale Prenestino dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) con visite guidate gratuite alle 20.30 e 21.30; e del Complesso degli Edifici del Foro dalle 19 alle 22 (chiusura biglietteria 21.30) con visite guidate gratuite alle 19, 20, 21. Ingresso 1 euro.
APPIA ANTICA (Rm). Sabato 13 maggio 2023 torna la Notte dei Musei, un’occasione imperdibile per scoprire il parco archeologico dell’Appia Antica nella suggestiva atmosfera serale al prezzo simbolico di 1 euro con alcuni eventi al chiaro di luna. Apertura straordinaria con visite guidate al Complesso di Santa Maria Nova e alla mostra “Patrimonium Appiae. Depositi Emersi” dalle 19 alle 21.30 (ingresso in via Appia Antica 251); apertura straordinaria con visite guidate agli Ipogei delle Tombe della Via Latina, dalle 19 alle 21 (ingresso in via dell’Arco di Travertino 151); concerto “Suonare la Francigena – traiettorie musicali del pellegrinaggio medievale” di Emiliano Marinucci, al complesso del Mausoleo di Cecilia Metella – Castrum Caetani – Chiesa di San Nicola, alle 20 (ingresso via Appia Antica 161 – fino a esaurimenti posti). Il biglietto al costo simbolico di 1 euro è acquistabile nella biglietteria attiva nel sito del Mausoleo di Cecilia Metella, oppure online al link: https://bit.ly/42GyrPS; l’ingresso è gratuito per i possessori di Appia Card.
NAPOLI. Il museo Archeologico nazionale di Napoli aderisce alla Notte dei Musei, occasione per visitare la mostra “Picasso e l’antico”. Apertura dalle 20 alle 23 al prezzo simbolico di 1 euro! Ultimo ingresso alle 22.
POMPEI (Na). Sabato 13 maggio 2023, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, il sito di Pompei, la Villa di Poppea a Oplontis e la Villa Regina a Boscoreale, Villa San Marco a Stabiae saranno aperti in via straordinaria per la “Notte Europea dei Musei” dalle 20 alle 23 (chiusura biglietterie alle 22) con ingresso a 1 euro (gratuito a Villa San Marco e per i minori di 18 anni in tutti i siti, come da normativa vigente). A Pompei, entrando da Porta Marina si potrà visitare l’area monumentale del Foro Civile – illuminata a cura di Enel Sole – dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino. Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei. Uscita da piazza Esedra. Biglietto 1 euro acquistabile esclusivamente sul sito www.ticketone.it. Il limite di accesso alla serata è di 1500 ingressi. A Boscoreale sarà possibile visitare Villa regina, esempio di villa rustica del territorio vesuviano, desinata alla produzione del vino. A Oplontis\Torre Annunziata è prevista l’apertura della Villa di Poppea, tra i più splendidi esempi di villa dell’aristocrazia romana, attribuita a Poppea Sabina, moglie dell’imperatore Nerone. Apertura serale anche a Villa San Marco a Stabiae, esempio di villa aristocratica romana con affaccio panoramico sul golfo (ingresso gratuito). I biglietti sono acquistabili presso i singoli per Pompei (Porta Marina) e Oplontis e/o on line sul sito www.ticketone.it. (i biglietti di Boscoreale sono acquistabili solo on-line).
NOLA (Na). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Storico Archeologico di Nola effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22 (ultimo ingresso alle 21.40). A partire dalle 19.30 il museo propone una visita guidata gratuita alle collezioni e, alle 20.45, il concerto per piano e voce solista “Portrait of swing”, che presenterà brani in chiave swing da Frank Sinatra a Michael Bublé. Ingresso e partecipazione gratuiti, fino ad esaurimento posti (info e prenotazioni: drm-cam.nola@cultura.gov.it). Info: Via Senatore Cocozza 2, Nola (NA) | drm-cam.nola@cultura.gov.it| +39 081 5127184.
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 nel Circuito archeologico dell’antica Capua di Santa Maria Capua Vetere il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro, le collezioni del museo dei Gladiatori e del museo Archeologico dell’antica Capua e partecipare alle iniziative organizzate per ampliare l’offerta culturale. Al museo Archeologico dell’antica Capua, alle 19 e alle 20, in programma due visite guidate alla mostra permanente “I Segni del Paesaggio: l’Appia e Capua” con il direttore Ida Gennarelli e con Giuseppina Marchione dell’Archeoclub d’Italia sezione di Santa Maria Capua Vetere. A conclusione di entrambe le visite si terrà un approfondimento sull’uso dei colori nella decorazione dei manufatti antichi, a cura di Loredana De Nunzio, con la partecipazione del personale del laboratorio di restauro del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Roberto D’Angiò 48, Santa Maria Capua Vetere (CE) | drm-cam.museoanticacapua@cultura.gov.it | +39 0823 844206.
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Ce). Sabato 13 maggio 2023 il pubblico potrà visitare e scoprire in un insolito orario di visita (dalle 19 alle 22, con ultimo ingresso alle 21.30) l’area archeologica dell’Anfiteatro dove sono in programma due visite guidate, a cura dell’Associazione Le Nuvole, alle 19.30 e alle 20.45, che permetteranno ai visitatori di conoscere e scoprire, dal crepuscolo fino a tarda sera, la suggestiva area archeologica dell’Anfiteatro campano, che per l’occasione aprirà e illuminerà, in via straordinaria, gli ambulacri dove, dalle 20 alle 21, l’archeologo Ugo Zannini, autore di pubblicazioni sulla produzione del vino in età antica, proporrà una narrazione richiamando fonti antiche che testimoniano il consumo del vino nella società romana. Al termine, piccola degustazione gratuita del Falerno, “generosissimum vinum”, con la Cantina Zannini di Falciano del Massico. L’evento sarà gratuito e riservato ai primi 50 ingressi. Per la visita guidata all’Anfiteatro campano, dal costo di 5 euro, è obbligatoria la prenotazione: arte@lenuvole.com. Ingresso 1 euro.
ATELLA (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte Europea dei Musei, il museo Archeologico dell’Agro Atellano effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19 alle 22, con “Alla scoperta di Atella e del suo territorio”, visita guidata alle collezioni, organizzate in collaborazione con la sede dell’Archeoclub di Atella. Il Museo, che accoglie i reperti messi in luce da recenti indagini archeologiche, ci permette di conoscere non solo questa antica città, ma anche il territorio in cui era inserita. Ingresso gratuito. Info: Via Roma 5, Succivo (CE) | drm-cam.succivo@cultura.gov.it | +39 081 5012701.
ALIFE (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico dell’antica Allifae effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con “Una notte con i Sanniti”, una visita guidata alle collezioni. L’immagine che le fonti antiche ci hanno tramandato dei Sanniti è quella di un popolo bellicoso che giunse a dominare larga parte dell’Italia centro-meridionale, opponendosi con fierezza all’espansione della nascente potenza romana. La visita alle ricche collezioni del Museo di Alife, costituite in gran parte da reperti provenienti da aree di necropoli, ci darà l’occasione di conoscere, accanto alla figura del guerriero in armi, numerosi aspetti della vita quotidiana della società sannita, restituendoci un’immagine più completa e veritiera di questo antico popolo. Ingresso gratuito.
Info: Piazza XIX Ottobre, Alife (CE)| drm-cam.alife@cultura.gov.it | +39 0823 787005.
MADDALONI (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, al museo Archeologico di Calatia si rinnova l’appuntamento con la storia raccontata attraverso i reperti che provengono da una delle più antiche città della pianura campana con visite guidate “Racconti dal Palazzo: c’era una volta Calatia”, che accompagneranno i visitatori in occasione dell’apertura serale straordinaria, dalle 20 alle 23. L’abitato di Calatia sorgeva in un’area occupata fin dall’età del Bronzo, punto di confluenza e controllo per le vie che dalla piana costiera conducevano alle regioni interne del Sannio. La città era attraversata dalla via Appia, la grande arteria voluta dai Romani per i collegamenti con il meridione. Il museo, ospitato nel prestigioso Casino Starza-Penta dei Carafa di Maddaloni, conserva importanti testimonianze dell’abitato e, soprattutto, delle necropoli che hanno restituito ricchissimi corredi dall’VIII secolo a.C. fino all’età romana. Ingresso gratuito. Info: Via Caudina 353, Maddaloni (CE) | drm-cam.maddaloni@cultura.gov.it | +39 0823 200065.
TEANO (Ce). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Teanum Sidicinum effettuerà un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30, con visite guidate “Antichi santuari sidicini” alle collezioni per raccontare come gli antichi Sidicini consolidarono la loro identità di popolo italico attraverso la costruzione e la cura dei loro luoghi del sacro. I santuari, oltre che importanti centri religiosi, erano anche punti di riferimento politico ed economico della comunità sidicina, come dimostrano gli oggetti preziosi e le monete rinvenute nelle stipi votive. Ingresso gratuito.
Info: Via Nicola Gigli 23, Teano (CE) | drm-cam.teano@cultura.gov.it | +39 0823 657302.
PONTECAGNANO (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico di Pontecagnano sarà aperto di sera con un’apertura straordinaria serale dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22). Il MAP accoglierà il pubblico in questa iniziativa europea con una serata che risveglierà il desiderio di incontrarsi al Museo, di riscoprire le bellezze del proprio territorio e, soprattutto, di godere insieme dello straordinario patrimonio archeologico degli Etruschi di frontiera. A partire dalle 20, e ogni mezz’ora fino alle 21, sarà possibile prendere parte alle visite tematiche gratuite visite tematiche “Le mille e una notte. Racconti di principi e principesse a Pontecagnano”, a cura dei Servizi Educativi del Museo, dedicate ad approfondimenti sulle tombe di principi e principesse etruschi presenti nella collezione permanente del Museo. Ingresso 1 euro. Info: Via Lucania snc, Pontecagnano Faiano (SA) | drm-cam.pontecagnano@cultura.gov.it | +39 089 848181.
MINORI (Sa). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte dei Musei, l’Antiquarium e l’area archeologica della Villa romana di Minori saranno aperti straordinariamente dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22) per “Notte in Villa”. Nel corso della serata sarà possibile ammirare le pitture e i reperti custoditi nelle sale espositive e il grande mosaico della sala triclinio-ninfeo con la scena di caccia e il tiaso di Nereidi e creature marine, al centro di recenti interventi di pulizia, rientranti nell’ambito dell’intervento “Villa marittima e Antiquarium di Minori – restauro e recupero”, finanziato dal PON Fesr 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”. Saranno proposte, inoltre, visite guidate a cura del personale e della Pro Loco di Minori APS “Costa d’Amalfi”. Ingresso e partecipazione alle attività gratuiti. Info: Via Capo di Piazza, Minori (SA) | drm-cam.minori@cultura.gov.it | +39 089 852893.
MIRABELLA ECLANO (Av). Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il parco archeologico di Aeclanum propone, alle 17, “Racconti da Quintodecimo”, una visita guidata a cura dell’archeologa Sandra Lo Pilato, che racconterà le storie e gli uomini che popolarono le terre di Quintodecimo, l’abitato che nell’alto medioevo sorgerà dai fianchi dell’antica Aeclanum, la città “a forma di cuore” sulla via Appia. Ingresso e partecipazione gratuiti. Info: Via Nazionale, 164 – Mirabella Eclano (AV) | drm-cam@cultura.gov.it | +39 0825 449175.
BENEVENTO. Sabato 13 maggio 2023 in occasione della Notte europea dei Musei, il Teatro Romano di Benevento, che sarà aperto in via straordinaria dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle 22), propone per la serata due visite guidate alle 20 e alle 21 della durata di circa un’ora, a cura di Ferdinando Creta, e le performance musicali del maestro di flauto Carlo Mazzarella. Ingresso 1 euro. Info: Piazza Ponzio Telesino, Benevento | drm-cam.teatrobenevento@cultura.gov.it | +39 0824 47213.
PAESTUM-VELIA (Sa). Sabato 13 maggio 2023 tornano le aperture straordinarie serali dalle 20 alle 23 (ultimo ingresso 22.30) previste nell’ambito dell’iniziativa “La Notte dei Musei”, con biglietto di ingresso di 1 euro. Ciò consente la visita serale al museo e all’area archeologica di Paestum e all’area archeologica di Velia, limitatamente agli spazi accessibili e illuminati. A Paestum sarà l’occasione per scoprire i depositi del Museo, fatti di storie di persone, professionalità, attività, scelte ed emozioni. I depositi si estendono per circa 1400 mq e conservano 1 milione di reperti che si presentano al pubblico così come sono, senza ritocchi e trucchi. Ad accompagnare i visitatori saranno gli assistenti alla fruizione che concentreranno la visita nel “Deposito 2”, con le famose lastre dipinte di età lucana, reperti identitari del museo di Paestum. Sarà inoltre possibile partecipare all’iniziativa “Un’altra Paestum”, dedicata al percorso accessibile del Santuario meridionale. Al chiaro di luna con l’utilizzo di lanterne, i visitatori saranno guidati dal personale del Parco alla scoperta dei due grandi edifici sacri tra i meglio conservati del mondo greco, il tempio di Nettuno e la c.d. Basilica. Il nuovo percorso accessibile consente a tutti di vivere l’esperienza unica di varcare la soglia della c.d. Basilica, monumentale tempio urbano di epoca arcaica (ca. 560 a.C.) dedicato alla dea Hera. A Velia, i visitatori potranno prendere parte al percorso tematico “Un’altra Velia” con l’utilizzo di lanterne, dedicato alla scoperta dell’edificio imperiale di Casa Cobellis. Edificio pubblico, complesso di particolare rilevanza, la cui scoperta ha notevolmente ampliato il quadro delle conoscenze sulla fase romana della città di Velia. Parzialmente inglobata in una masseria moderna da cui prende il nome, la struttura è caratterizzata da diverse fasi costruttive che risultano di difficile comprensione senza un’adeguata spiegazione. Il suo arco cronologico di vita e di utilizzo ha inizio con la prima età imperiale per poi concludersi verso la fine del III sec. d.C., quando diventa cava di materiale da reimpiego. Inoltre, per grandi e piccini, si terrà il Laboratorio dedicato alle tinture naturali dal titolo “Alla scoperta dei colori di Velia”. Questo laboratorio nasce da uno studio sul territorio, dal quale si rileva che, fino a pochi anni fa, l’arte tintoria era molto diffusa tra le popolazioni che lo abitavano ma, attualmente, la pratica è completamente caduta in disuso quasi ovunque. L’obiettivo è quello di raccontare come, una volta, dalle piante si estraevano tinture vegetali, tenui e delicate, accese e vivaci, ma anche molto personali.
TARANTO. Il 13 maggio torna al museo Archeologico nazionale di Taranto la Notte dei Musei: apertura straordinaria fino alle 23. L’ingresso al Museo, nella fascia oraria che va dalle 20 alle 23, sarà per l’occasione al prezzo simbolico di 1 euro, di poter fruire di un’offerta davvero straordinaria. Infatti, potrete apprezzare tutte le Collezioni delle esposizioni permanenti, le mostre temporanee e l’importante spazio espositivo dedicato all’ultima acquisizione permanente del Museo di Taranto, ovvero il gruppo scultoreo del IV sec. a.C. di “Orfeo e le Sirene”. Inoltre, sono previsti focus ogni mezz’ora sulla Collezione Ricciardi e sul gruppo scultoreo di “Orfeo e le Sirene”. Prenotazione consigliata.
CAGLIARI. Quest’anno la Notte dei Musei al museo Archeologico nazionale di Cagliari sarà ancora più speciale. Sabato 13 maggio 2023, dalle 20 alle 23, si può accedere al museo al prezzo simbolico di 1 euro e partecipare all’evento “Aspettando la Musa Euterpe nei luoghi della memoria ritrovata”. Musicisti, cantori e scrittori renderanno magica la serata. Rebecca Fois suonerà le musiche di J. S. Bach al violoncello. Giuliana Pisanu al flauto dolce e Franco Fois al liuto, invece, musiche tra Medioevo e Barocco. Leggeranno per noi invece: Lia Careddu: Antigone o della scelta; Clitennestra o del crimine da Fuochi di Marguerite Yourcenar; Franco Masala: da Marta Du Lac. Storie di una cantante ebrea americana in Italia di Franco Masala; Alessandra Menesini e Marilisa Piga: da Cupio dissolvi di Leonardo Tondo; Nicolò Migheli: da Il cavaliere senza onore di Nicolò Migheli; Francesco Abate: da Il complotto dei Calafati di Francesco Abate.
LICATA (Ag). Sabato 13 maggio 2023, dalle 17.30 alle 23, per iniziativa del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi si svolgerà per la prima volta al museo Archeologico regionale della Badia di Licata la Notte Europea dei Musei. Ricco il programma della giornata col contributo delle classi III A e III B Classico del liceo Linares di Licata. Dalle 9.30 alle 22, estemporanea di arti grafiche con Teresa La Cognata, Tullia Ciancio, Desirè Di Liberto, Daniele Costa. Alle 17.30, presentazione della guida archeologica del territorio a cura di Alessio Toscano Raffa e Francesco Gioacchino La Torre. Intervengono Maria Concetta Parello e Alessio Toscano Raffa. Dalle 18.30 alle 20.30 visita guidata del museo per gli operatori turistici a cura di Maria Concetta Parello. Dalle 19 alle 21 visita guidata del museo a cura degli studenti del liceo classico Linares. Dalle 21 alle 23, “The delicate sound of museum”: musica acustica live.
PALERMO. Sabato 13 maggio 2023, in occasione della Notte europea dei Musei, il museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo saranno visitabili con un biglietto del costo simbolico di 1 euro dalle 19 a mezzanotte, con ultimo ingresso alle 23. In occasione dell’apertura straordinaria, CoopCulture organizza un ciclo di speciali visite didattiche serali: alle 20 e 21.30. Due visite didattiche incentrate sulla ricca storia del museo e sulla multiculturalità del nostro Mediterraneo, che da sempre restituisce importati testimonianze del nostro passato. Argomento focale della visita sarà inoltre quello che può essere definito il “primo grande esperimento virtuoso di scambio interculturale” che poco più di un anno fa ha riportato un frammento del Partenone in Grecia. Durante la serata sarà possibile degustare un buon calice di vino incluso nel costo della visita didattica, nell’incantevole cornice del piccolo chiostro del museo. Biglietto: 8 euro (escluso biglietto di ingresso 1 euro).
Roma. In Domus Aurea al via la seconda edizione di “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per conoscere uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dalle Muse dell’Imperatore una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Ecco il programma. Biglietti solo on-line

La Sala Ottagona della Domus Aurea dove culmina il percorso di “Moisai 2023” (foto PArCo)
La prima sarà Tersicore. Quindi Melpomene, Talia, Polimnia, Euterpe, Erato, Calliope. Chiuderà Clio. Dopo il grande successo della prima edizione, torna alla Domus Aurea, dal 5 al 21 maggio 2023, “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dai simulacri del ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo. L’evento, promosso e organizzato dal parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri – dal 5 al 21 maggio 2023 – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del mito. In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona, straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di Nerone. Orario di inizio: 17.30. Acquisto del biglietto esclusivamente online sul sito www.coopculture.it. All’interno della Domus Aurea la temperatura è di circa 10 gradi. Si consigliano abbigliamento adeguato e scarpe comode. PRENOTA QUI: Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea

La statua della musa Tersicore esposta in Domus Aurea dopo i restauri (foto PArCo)
Le Muse dell’Imperatore. Le statue delle Muse sono state ritrovate, in frammenti, durante gli scavi del 1958 nel settore del Ninfeo di Polifemo e sono state recentemente nuovamente esposte, dopo l’ultimo restauro, all’interno della Domus Aurea, restituendo al complesso monumentale la funzione di padiglione “dinamico” che aveva in passato, per passeggiare al suo interno godendo della spazialità dell’edificio e delle opere d’arte in esso esposte. Del gruppo originario, che probabilmente riuniva tutte le nove figlie di Zeus e di Mnemosine (la Memoria), ci rimangono la scultura di Tersicore, musa della Lirica corale e della Danza, e di Talia, musa della Commedia. È sopravvissuta anche Erato, musa della Poesia amorosa, ma per il suo stato estremamente frammentario non è stata esposta al pubblico. Tersicore è rappresentata seduta su una roccia e nella sinistra sostiene una lira, simbolo della propria arte. La testa è scarsamente conservata. È perduto il viso, mentre rimane la parte posteriore che permette di leggere la pettinatura con i capelli divisi in due bande, raccolti sulla nuca. Talia doveva essere anch’essa seduta, indossa una sottile tunica, su cui è sistemato il chitone fissato sulle spalle, che ricade sul braccio in una cascata di pieghe. Manca la testa e sono perduti anche il braccio destro e la maschera teatrale ridente che stringeva nella mano. I corpi stanti e frammentari, privi dei volti, sembrano oggi interpretare un’inquietudine moderna ammantata di una bellezza antica. La resa raffinata dei panneggi e delle vesti, la cura dei dettagli e l’equilibrio compositivo inciso nel marmo pentelico, richiamano modelli della scuola di Prassitele, evidentemente ben noti alla bottega di scultori assunta per soddisfare il raffinato gusto estetico di un imperatore come Nerone. I corpi lacunosi delle Muse, i loro sguardi assenti e negati dai segni del tempo, paiono offrire uno sguardo rinnovato alla universalità e acronia dell’arte tutta, sfidandoci a cercare nuove voci contemporanee nella bellezza nascosta tra le pieghe degli antichi panneggi.
Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea si aprirà il 5 maggio per tre weekend, dal venerdì alla domenica. Visite guidate all’interno della Domus saranno seguite da serate evento per un totale di nove appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato per l’evento. Dagli angoli silenziosi della Domus riecheggeranno suoni e voci di lingue antiche e moderne, dove i nomi delle nove muse emergono come frammenti ancestrali di un discorso poetico senza tempo.
PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI. Venerdì 5 maggio 2023, Tersicore, Colei che si diletta nella danza. “Pastorale – site specific” di Daniele Ninarello con Vera Borghini, Lorenzo Covello, Francesca Dibiase, Zoé Bernabéu. Sabato 6 maggio 2023, Melpomene, Colei che canta. “L’ira di Achille” di e con Mimmo Cuticchio. Domenica 7 maggio 2023, Talia, Colei che è festiva. “Apoteosi di una zucca. scherzo funebre in morte del Divo Claudio”, regia di Pino Quartullo con Tullio Solenghi e Pino Quartullo, e con Roberta Azzarone, Roberto Fazioli ed Enrico Maria Ruggeri. Venerdì 12 maggio 2023, Polimnia, Colei che ha molti inni. “MONUMENTUM The Second Sleep”, Prima parte – il solo: ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo, costumi Cristina Kristal Rizzo, danza Megumi Eda. Sabato 13 maggio 2023, Euterpe, Colei che allieta con il canto. “MISS LALA AL CIRCO FERNANDO / live music”, ideazione e regia Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, musica dal vivo Laura Masotto. Domenica 14 maggio 2023, Erato, Colei che provoca desiderio. “Le Eroine”, tratto da Heroides di Ovidio, voce recitante Isabella Ferrari, pianoforte Roberto Prosseda.
Venerdì 19 maggio 2023, Calliope, Colei che ha una bella voce. “Se resistere dipende dal cuore ascoltando Amelia Rosselli, di e con Elena Bucci e Luigi Ceccarelli. Sabato 20 maggio 2023, Clio, Colei che rende celebri. “Lettura clandestina. La Solitudine del satiro” di Ennio Flaiano, voce recitante Fabrizio Bentivoglio, contrabbasso Ferruccio Spinetti. Domenica 21 maggio 2023, Urania, Colei che è celeste. “Every Brilliant thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione Filippo Nigro.
Roma. Per “Dialoghi in Curia” incontro, in presenza e on line, con Domenico Palombi (Sapienza università di Roma) su “Horrea Piperataria: lo scavo, la storia, il contesto”: presentazione dei risultati del “Progetto Velia. Archeologia e storia urbana di un quartiere centrale di Roma antica”
“Horrea Piperataria: lo scavo, la storia, il contesto” è il titolo del nuovo appuntamento, in presenza e on line, di “Dialoghi in Curia” promossi dal parco archeologico del Colosseo. Giovedì 4 maggio 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la conferenza di Domenico Palombi, dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza università di Roma, che presenta i risultati del “Progetto Velia. Archeologia e storia urbana di un quartiere centrale di Roma antica”, nato nel 2018 grazie alla sinergia tra il dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza università di Roma e il parco archeologico del Colosseo. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite: https://www.eventbrite.it/e/604772048477. Posti individuali riservati per i titolari della Membership Card. Ingresso da Largo della Salara Vecchia, 5. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo. Il progetto mira alla ricostruzione storico-topografica dell’antico, centralissimo quartiere della Velia e intende approfondire la conoscenza del contesto urbanistico, storico e architettonico connesso al sito, alla architettura e alle funzioni degli Horrea Piperataria. Il rinnovato studio di questo particolare complesso di magazzini imperiali, così come dell’intero settore urbano della Velia, si avvale di indagini geofisiche, stratigrafiche, ricerche archivistiche e nuove analisi sulle strutture antiche al fine ricostruire la forma, le componenti e la storia urbana di una delle aree più rappresentative del centro di Roma, ripetutamente coinvolta nelle trasformazioni della città antica e dagli sconvolgimenti che hanno avuto luogo dal Medioevo all’età contemporanea.

Domenico Palombi (Sapienza università di Roma)
Domenico Palombi è professore associato di Archeologia classica alla Sapienza università di Roma, dipartimento di Scienze dell’Antichità. Dal 2018 è direttore del “Progetto Velia”. Socio della Pontificia accademia romana di Archeologia e di altre Istituzioni d ricerca, Direttore responsabile della rivista Archeologia classica, ha ricoperto diversi incarichi accademici e ricevuto onorificenze scientifiche. Si occupa, in particolare, della storia urbana di Roma, con particolare attenzione alla ricostruzione dei significati culturali, politici, sociali, religiosi e ideologici delle singole componenti del paesaggio urbano. Al valore simbolico dell’antico e alla storia dell’archeologia romana nel periodo compreso tra l’istituzione di Roma Capitale e l’affermazione del regime fascista ha dedicato alcuni contributi, concentrandosi su contesti significativi della città contemporanea e su importanti figure della scena archeologica italiana ed europea. Tra i suoi filoni di ricerca rientrano, inoltre, i rapporti politici e culturali tra Roma e il Lazio in epoca arcaica e repubblicana, la memoria dell’antico nella storia della cultura dal Rinascimento all’età contemporanea, l’analisi storico-archeologica del suburbio di Roma e la ricomposizione della forma della città imperiale.
Roma. Per “Dialoghi in Curia” incontro, in presenza e on line, presentazione del libro “Basilica Iulia I. Gli Scavi di Laura Fabbrini (1960 – 1964). Strutture, Stratigrafie e Materiali dalla prima età Repubblicana alla Costruzione Augustea” a cura di Marco Galli (Sapienza università di Roma) e Tommaso Ismaelli (CNR)
La Curia Iulia ospita la presentazione del volume dedicato ai risultati del Progetto Basilica Iulia, finalizzato alla pubblicazione degli scavi condotti tra 1960 e 1964 al di sotto del grande edificio augusteo. Appuntamento giovedì 27 aprile 2023, alle 16.30, in Curia Iulia, con la presentazione del libro “Basilica Iulia I. Gli Scavi di Laura Fabbrini (1960 – 1964). Strutture Stratigrafie e Materiali dalla prima età Repubblicana alla Costruzione Augustea” a cura di Marco Galli, dipartimento di Scienze dell’Antichità Sapienza università di Roma, e Tommaso Ismaelli, CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Johannes Lipps, Johannes Gutenberg-Universität Mainz, e Paolo Liverani, università di Firenze. Saranno presenti gli autori. L’evento potrà essere seguito in presenza con prenotazione su eventbrite.it o, in alternativa, in streaming su https://www.facebook.com/parcocolosseo.

Copertina del libro “Basilica Iulia I. Gli Scavi di Laura Fabbrini (1960 – 1964). Strutture, Stratigrafie e Materiali dalla prima età Repubblicana alla Costruzione Augustea”
Il volume presenta i risultati del Progetto Basilica Iulia, sviluppato in collaborazione tra Consiglio nazionale delle Ricerche, parco archeologico del Colosseo e Sapienza università di Roma, e finalizzato alla pubblicazione degli scavi condotti da Laura Fabbrini (soprintendenza Archeologica di Roma IV) tra 1960 e 1964 al di sotto della vasta fabbrica augustea. La valorizzazione della fondamentale documentazione di scavo, la realizzazione di nuove campagne di rilievo e di prospezioni geofisiche, lo studio sistematico dei materiali archeologici, accompagnato da analisi archeometriche, costituiscono la solida base per un’approfondita rilettura delle trasformazioni del lato meridionale del Foro Romano, tra la prima età repubblicana e la riscoperta in età moderna della Basilica Iulia. Nella prima parte del volume si ricostruisce un quadro del tutto inedito delle vicende dell’edificio augusteo in età imperiale e tardo-antica, restituendo viva concretezza alle funzioni amministrative, politiche ed economiche del grandioso monumento forense. Lo sguardo si estende poi alle trasformazioni del paesaggio d’età medievale e rinascimentale, fino a evidenziare il ruolo centrale svolto della Basilica Iulia per la storia della ricerca archeologica nel Foro Romano. Nella seconda parte, si indagano le fasi più antiche dell’area occupata dal monumento augusteo, grazie alla ricchissima messe di dati raccolti da Fabbrini. Significative novità riguardano innanzitutto la prima frequentazione dell’area, all’alba della fondazione della repubblica, il profondo riassetto del quartiere nella media età repubblicana, con la creazione dell’aedes poi appartenuta a Publio Cornelio Scipione Africano, e la realizzazione della Basilica Sempronia (169 a.C.) per la prima volta oggetto di una proposta ricostruttiva. In seguito, della Basilica di Cesare si evidenzia il collegamento con le gallerie del Foro, mentre viene ricostruito l’imponente cantiere augusteo. Ampio spazio, infine, è dedicato agli approcci metodologici più innovativi, dal rilievo alle prospezioni geofisiche, così come all’approfondita discussione della cultura materiale, fondamentale per definire non solo la lunga diacronia del settore meridionale del Foro Romano ma anche i consumi e le pratiche alimentari, anche grazie ad analisi gas-cromatografiche e allo studio di resti archeobotanici e archeozoologici.
Roma. Per “Dialoghi in Curia” incontro, in presenza e on line, con Paolo Sommella (accademico dei Lincei e professore emerito di Topografia Antica alla Sapienza Università di Roma) su “Enea nel Lazio. A cinquant’anni dalla scoperta dell’Heroon di Lavinium” nell’ambito della mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma” al Tempio di Romolo nel Foro Romano
“Enea nel Lazio. A cinquant’anni dalla scoperta dell’Heroon di Lavinium” con Paolo Sommella, accademico dei Lincei e professore emerito di Topografia Antica alla Sapienza Università di Roma, è il nuovo appuntamento della rassegna “Dialoghi in Curia” del parco archeologico del Colosseo, inserito nel ciclo di conferenze attorno alla mostra “Il viaggio di Enea da Troia a Roma” allestita al Tempio di Romolo nel Foro Romano, cui appunto è legato un interessante programma di conferenze e visite guidate mirate all’approfondimento di temi specifici o dei luoghi del parco archeologico del Colosseo legati al mito di Enea. Martedì 4 aprile 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la conferenza “Enea nel Lazio. A cinquant’anni dalla scoperta dell’Heroon di Lavinium”. Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5. L’evento potrà essere seguito in presenza con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.eventbrite.it o, in alternativa, in streaming su https://www.facebook.com/parcocolosseo.

L’Heroon di Enea a Lavinium (foto museo archeologico lavinium)
Mezzo secolo fa veniva alla luce a Lavinium, grazie ad uno scavo di emergenza dovuto ad una aratura pesante, un complesso monumentale che fu poi al centro dell’interesse scientifico per vari anni, a causa dei suoi significati storici e cultuali. L’Heroon di Enea è l’evidenza archeologica più antica dei tre gruppi distinti di monumenti (XIII Altari ed edificio arcaico) del Santuario extraurbano (Aphrodision) posto a Sud Ovest dell’odierno borgo di Pratica di Mare. Si tratta di un tumulo funerario risalente al VII sec. a.C., che conteneva una tomba ad inumazione con una cassa in lastre tufacee, da attribuire ad un eminente personaggio del centro laurentino, verosimilmente un principe, sepolto con gli oggetti personali e un ricco corredo tra cui decine di vasi, oggetti in metallo, alari e spiedi in ferro ed un carro simbolo del potere.

Paolo Sommella, accademico dei Lincei
Paolo Sommella, già professore ordinario (prima di Topografia e urbanistica poi di Topografia di Roma e dell’Italia antica) alla Sapienza università di Roma, ha pubblicato oltre 120 titoli, con saggi monografici, articoli e relazioni di scavo. È presidente della Commissione Internazionale per la Tabula Imperii Romani, su nomina dell’Union Académique Internationale (UAI) di Bruxelles e direttore della Forma Italiae, patrocinata dall’Unione Accademica Nazionale. Ha eseguito e diretto scavi archeologici a Roma (Sant’Omobono), Pratica di Mare (Lavinium), Sibari, Atri, Peltuinum (L’Aquila), Venosa, Grumentum e in altri centri italiani. Dirige le collane editoriali “Forma Italiae” (Olschki, Firenze) e “Città antiche in Italia” (L’Erma di Bretschneider, Roma). Tra i numerosissimi e prestigiosi incarichi e riconoscimenti accademici si ricordano quelli di socio dell’Accademia nazionale dei Lincei e di presidente dell’Istituto nazionale di Studi romani.
Roma. Per “Dialoghi in Curia” incontro, in presenza e on line, con Giuliana Calcani (università Roma Tre) su “Sei un mito! La leggenda di Enea tra adattamenti e varianti” nell’ambito della mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma” al Tempio di Romolo nel Foro Romano
“Sei un mito! La leggenda di Enea tra adattamenti e varianti” con Giuliana Calcani, docente di Storia dell’Arte antica al Dipartimento di Studi umanistici dell’università Roma Tre, è il nuovo appuntamento della rassegna “Dialoghi in Curia” del parco archeologico del Colosseo, inserito nel ciclo di conferenze attorno alla mostra “Il viaggio di Enea da Troia a Roma” allestita al Tempio di Romolo nel Foro Romano, cui appunto è legato un interessante programma di conferenze e visite guidate mirate all’approfondimento di temi specifici o dei luoghi del parco archeologico del Colosseo legati al mito di Enea. Giovedì 30 marzo 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la conferenza “Sei un mito! La leggenda di Enea tra adattamenti e varianti” prendendo spunto dal suo libro “Dal mito alla storia. La rappresentazione della leggenda di Enea tra adattamenti e varianti” (Edizioni Efesto). Introduce Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5. L’evento potrà essere seguito in presenza con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su https://www.eventbrite.it/e/565220518787 o, in alternativa, in streaming su https://www.facebook.com/parcocolosseo.

Copertina del libro “Dal mito alla storia. La rappresentazione della leggenda di Enea tra adattamenti e varianti” di Giuliana Calcani
Perché alcuni personaggi, come Enea, creati dalla cultura greca hanno avuto tanto successo da diventare figure chiave per la propaganda politica romana, e come si è modificata la loro immagine nel tempo e in luoghi diversi del Mediterraneo antico, per assumere diversi significati? La rappresentazione di Enea e dei personaggi principali del suo mito, come Creusa, Anchise, Ascanio, Didone e sua sorella Anna, che fu associata alla ninfa-maga Anna Perenna, è particolarmente emblematica di questo processo di elaborazione della leggenda che, attraverso adattamenti e varianti, travalica i secoli per narrare storie di sentimenti forti e contrastanti, come la passione amorosa, il senso del dovere per accettare i sacrifici imposti da un destino glorioso. Un mito complesso quello di Enea, che coniuga messaggi di piaceri privati e di pubbliche virtù, utili comunque alla certificazione di un’eccellenza storica in diversi contesti del mondo antico ma, in particolare, a Roma. Oggi la figura di Enea si presta particolarmente bene a incarnare modelli di cooperazione e di inclusività nello spazio euro-mediterraneo, attraverso un ideale di cultura partecipativa. Le finalità che ne hanno fatto nascere il mito nel mondo antico rispondevano a esigenze completamente diverse, come vedremo, ma la forza di Enea e dei suoi coprotagonisti consiste proprio nell’essere efficaci anche mutando forma. E proprio per questo possiamo continuare a esprimere per il loro tramite, come è già avvenuto nel passato, concetti adatti ai nostri tempi e luoghi.

Giuliana Calcani (università Roma Tre)
Giuliana Calcani è professoressa ordinaria di Archeologia classica al Dipartimento di Studi umanistici, università Roma Tre. Nello stesso ateneo insegna e fa ricerca su temi di Storia dell’arte antica e di Storia dell’arte romana, anche con l’obiettivo di indagare i nessi tra antichità e mondo contemporaneo. Ha progettato e diretto corsi di formazione post lauream sui beni culturali come fattore di coesione e di sviluppo sociale. Attualmente dirige strutture di formazione e ricerca, sempre all’università Roma Tre, che coniugano la diagnostica umanistica con quella tecnologico-strumentale, al fine di potenziare la conoscenza del patrimonio culturale tangibile e, grazie alla pluriennale collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per contribuire al contrasto di fenomeni criminali come la falsificazione. Ha organizzato mostre e convegni anche con organismi internazionali, che le hanno portato il riconoscimento del titolo di “Grande ufficiale per meriti di servizio alla cultura” da parte del governo peruviano (25 luglio 2011). È autrice di numerosi articoli, saggi, contributi in atti di convegno e cataloghi di mostre. Ha pubblicato otto monografie, tra le più recenti, oltre a quella dedicata al mito di Enea, si ricorda: Il collezionismo di antichità. Caratteristiche, storie e personaggi che hanno dato un presente al passato. Dall’Antichità classica al Medioevo. Attualmente ha incarichi di collaborazione scientifica con il museo nazionale Romano, per la sede di Palazzo Altemps in particolare, è nel consiglio d’amministrazione del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, partecipa ai lavori del coordinamento di ICOM Lazio, è socia dell’Associazione nazionale Carabinieri – sezione Tutela Patrimonio Culturale.
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