#iorestoacasa. La Fondazione Aquileia presenta la seconda “pillola video” su “Il patrimonio epigrafico di Aquileia” accompagnati dal prof. Claudio Zaccaria
“Il patrimonio epigrafico di Aquileia” è il tema affrontato in questa seconda “pillola video” promossa dalla Fondazione Aquileia che apre virtualmente le porte al pubblico, in questo momento di chiusura forzata, e aderisce alla campagna del MiBACT #iorestoacasa con questa proposta on-line: dieci narratori d’eccezione protagonisti di altrettante “pillole video”. Per questo secondo focus siamo accompagnati da Claudio Zaccaria, professore emerito dell’università di Trieste. “Aquileia romana”, spiega il prof. Zaccaria, “si caratterizza per la grande quantità dei suoi monumenti, soprattutto quelli iscritti: peculiarità questa che colloca Aquileia tra le grandi città del mondo antico. In Italia è la terza città romana per documenti che sono arrivati fino a noi. Questa documentazione è praticamente esclusiva per molti aspetti della storia di Aquileia che non ci sono raccontati da altre fonti, come le fonti storiche e le fonti letterarie, che si limitano a pochi accenni sulla città”. La maggior parte delle iscrizioni sono funerarie. “C’è una forte tensione a fare il monumento anche quando le risorse sono scarse”, continua Zaccaria. “Chi può di più paga uno scalpellino più abile, si fa fare sul monumento una decorazione che può rappresentare la professione del defunto o figure simboliche dell’aldilà. Questi monumenti volevano raccontare le storie delle persone. È questa una rappresentazione sociale molto efficace, un’umanità che si autorappresenta attraverso forme varie”.
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