La preistoria e la protostoria italiana si ritrovano a Padova
Dal 5 al 9 novembre si tiene il XLVIII congresso nazionale dell’istituto italiano di Preistoria e Protostoria
Lo “sciamano” della grotta di Fumane per quasi una settimana sarà l’anfitrione che darà il benvenuto a Padova ai più grandi esperti di preistoria e protostoria. La figura antropomorfa in ocra rossa del periodo Aurignaziano (ca. 35mila anni dal presente) è stata infatti scelta come “mascotte” del XLVIII congresso nazionale dell’istituto di Preistoria e Protostoria che si tiene nella Città del santo dal 5 all’8 novembre e sarà interamente dedicato al Veneto. “Un successo degli enti di ricerca regionali”, sottolinea il soprintendente ai Beni archeologici del Veneto, Vincenzo Tinè. “Proprio grazie alla sinergia tra soprintendenza del Veneto, le università di Padova, Venezia e Verona, e il museo di Scienze naturali di Verona, è stato possibile riportare in Veneto questa importante rassegna dopo oltre 40 anni. L’ultima volta fu a Verona nel 1978. Il congresso è dedicato a due grandi studiosi veneti: Giulia Fogolari e Piero Lunardi ”. Per tutti i ricercatori ma anche per gli appassionati sarà l’occasione per fare il punto sulle conoscenze acquisite: dalle più antiche frequentazioni umane nel Veneto alle soglie della romanizzazione.
Intenso il programma. La prima giornata (martedì 5 novembre) si apre alle 9.45 nell’aula magna dell’università di Padova, al Palazzo del Bo, ed è dedicata a inquadrare i periodi: la mattinata alla preistoria (dal Paleolitico all’Eneolitico), il pomeriggio alla protostoria (dall’età del Bronzo al Ferro). Con la seconda giornata (mercoledì 6), dalle 9.10 ma al centro civico d’arte e cultura Altinate “S.Gaetano”, si entra più nello specifico: al mattino, dal neandertaliani del Riparo Tagliente nel Veronese all’uomo di Mondeval de Sora nel Bellunese; al pomeriggio, dal villaggio neolitico del Dal Molin a Vicenza al contesto cultuale dell’Età del Rame ad Arano nel Veronese. La terza giornata (giovedì 7: mattina al centro civico Altinate, pomeriggio in Sala Guariento alla Reggia dei Carraresi) è tutta dedicata all’Età del Bronzo: dalle palafitte del Veneto alle necropoli polesane e veronesi, dalla presenza di ceramiche e metalli all’ambra. La quarta giornata (venerdì 8, sempre al centro civico Altinate) è invece tutta dedicata all’Età del Ferro: al mattino, da Castel de Pedena, nel Bellunese, a Padova; da Gazzo Veronese a Castiglione Mantovano; il pomeriggio invece ci si concentra sui confronti con le culture viciniori e sulle nuove tecniche di indagine, concludendo la giornata con la visita alla mostra “Venetkens” al Palazzo della Ragione. L’ultimo giorno (domenica 9) è dedicato alle escursioni.
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