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Porto Torres. In presenza e on line, il convegno internazionale “Navigium Isidis: i culti orientali a Turris Libisonis tra portualità e scambi culturali”: due giorni di incontri, dibattiti e momenti formativi, con oltre trenta studiosi tra esperti dei culti egizi e orientali, epigrafisti, archeologi

Alla fine dell’età Repubblicana e per tutta la durata dell’Impero, si assiste in tutte le province alla diffusione dei culti orientali, fra i quali quello di Iside (con Serapide e Arpocrate) proveniente dall’Egitto tolemaico o quello mitraico ben più distante di origine persiana. Fautori della diffusione di tali culti sono, in primis, i mercatores e navicularii responsabili del commercio nel Mediterraneo e i legionari impegnati nelle frequenti campagne di conquista in Oriente. L’impatto culturale dell’Egitto tolemaico a Roma e nelle province fu rilevante e ben testimoniato dalla presenza di numerosi isei e serapei nei maggiori centri abitati e, soprattutto, nei principali porti e approdi del Mediterraneo. In questo scenario, l’importante Colonia Iulia Turris Libisonis (l’odierna Porto Torres, in provincia di Sassari) custodisce testimonianze di tale fenomeno culturale, fra cui due arae, una di Iside e una di Bastet; si tratta di reperti che innescano utili riflessioni e dibattiti sul ruolo politico e culturale della città, a fronte di nuove indagini e scoperte in situ atte a delineare gradualmente la sua estensione urbanistica. Il Convegno quindi si propone di affrontare la tematica del culto di Iside e dei culti orientali a Turris Libisonis, ma con il precipuo intento di fornire un utile aggiornamento sulle ricerche di ambito archeologico, museale e di navigazione antica che coinvolgono il sito e la Sardegna settentrionale.

porto-torres_convegno-navigium-isidis_locandinaMartedì 5 e mercoledì 6 marzo 2024, in sala “Filippo Canu” a Porto Torres è in programma il convegno internazionale “Navigium Isidis: i culti orientali a Turris Libisonis tra portualità e scambi culturali”. Il Comune di Porto Torres – assessorato alla Cultura e il Centro Studi di Egittologia e Civiltà Copta “J.F.Champollion” con sede a Genova e il Cairo hanno organizzato l’evento in collaborazione con la direzione regionale Musei Sardegna e la soprintendenza ABAP per le Province di Sassari e Nuoro con l’obiettivo di promuovere e valorizzare lo studio della Colonia Iulia Turris Libisonis e dei suoi rapporti con l’Egitto e il Mediterraneo Orientale, evidenziando il ruolo chiave dell’antica città di Porto Torres nel commercio e nella diffusione dei culti orientali durante l’epoca imperiale. All’intensa due giorni di incontri, dibattiti e momenti formativi, ospitati nella sala congressi “Filippo Canu”, in corso Vittorio Emanuele II, prenderanno parte oltre trenta studiosi tra esperti dei culti egizi e orientali, epigrafisti, funzionari archeologi della soprintendenza e docenti universitari provenienti da tutta la Sardegna e dal resto d’Italia. Il congresso, che potrà essere seguito in diretta sulla pagina Youtube del Comune di Porto Torres,  sarà articolato in quattro sezioni: “Culto isiaco e i culti orientali”, martedì 5 dalle 10.30 alle 13.20; “Archeologia, urbanistica e storia del sito”, martedì 5 dalle 14.30 alle 17.30; “Rotte, Commerci, Navigazione e Relitti”, mercoledì 6 dalle 10 alle 13; “Museologia, reperti e monumenti”, mercoledì dalle 14.30 alle 17.40.

porto-torres_convegno-navigium-isidis_locandina.bisL’appuntamento, oltre a delineare un quadro completo delle prerogative che ruotano intorno ai culti orientali, costituirà un’importante occasione per apprendere i risultati dei più recenti studi che coinvolgono il sito di Turris Libisonis e la Sardegna settentrionale. Il convegno è aperto al pubblico e, per l’occasione, l’Antiquarium Turritano di via Ponte Romano, il pomeriggio del 5 marzo 2024, inviterà tutti i partecipanti a prendere parte a visite guidate nel museo e nell’area termale del complesso archeologico limitrofo. Per i più piccoli, inoltre, sono state pensate iniziative apposite. Dalle 17 alle 18.30 si svolgeranno i due laboratori riservati a 30 bambine e bambini dai 5 ai 10 anni: “Coloriamo le maschere romane” a cura di Alessandra Carrieri e “Giochiamo con gli amuleti egizi” curato da Angela Demontis. La richiesta di partecipazione è stata massiccia tanto che in poche ore è stato raggiunto il numero massimo dei partecipanti ammessi. L’evento sottolinea ancora una volta la centralità del territorio turritano nella grande area del Mediterraneo che unisce popoli, culture e tradizioni. Un legame che ha portato il Comune di Porto Torres ad aderire al circuito internazionale de “La Rotta dei Fenici”, uno dei quarantasette itinerari culturali internazionali riconosciuti dal Programma del Consiglio d’Europa grazie al quale i luoghi di antica origine diventano le tappe di un viaggio lungo tutto il Mediterraneo attraverso il quale scambiare conoscenze ed esperienze e valorizzare, in chiave turistica e sostenibile, i patrimoni culturali, naturalistici e archeologici dei Paesi aderenti alla Rotta.

PROGRAMMA MARTEDÌ 5 MARZO 2024. Alle 9.30, saluti istituzionali: Massimo Mulas, sindaco del Comune di Porto Torres; Bruno Billeci, soprintendente ABAP per le province di Sassari e Nuoro; Francesco Muscolino, direttore regionale Musei della Sardegna; Gavino Mariotti, magnifico rettore dell’università di Sassari. PRIMA SEZIONE: “Culto isiaco e i culti orientali”, presiede Giacomo Cavillier. Alle 10.30, breve introduzione del presidente; 10.40, Stefano Giuliani, “Il Pantheon di Turris Libisonis”; Alberto Gavini, “Culti orientali a Porto Torres”; Enrico Dirminti, “L’iconografia di Iside su sigilli egiziani ed egittizzanti dai contesti fenici e punici di Sardegna”; 11.40, pausa caffè; 12, Gianluigi Marras, “Regina Coeli: Iside e Maria”; Rubens D’Oriano, “Sincretismo e tolleranza religiosa nell’antichità mediterranea: una lezione di saggezza del passato”; Giacomo Cavillier, Rosanna Volpe, “Il Progetto “Iside” e le origini del culto nell’Egitto faraonico e tolemaico”; 13, discussione; 13.20, pausa pranzo. SECONDA SEZIONE: “Archeologia, urbanistica e storia del sito”, presiede Gabriella Gasperetti. Alle 14.30, breve introduzione del presidente; 14.40, Gianluigi Marras, “Turris Libisonis e il suo territorio: nuove acquisizioni e prospettive”; Nadia Canu, Antonio Ibba, “Il foro della Colonia Iulia Turris Libisonis: status quaestionis, suggestioni, prospettive della ricerca”; Patrizia Tomassetti, Gabriella Gasperetti, Antonella Pandolfi, Daniela Deriu, “Porto Torres. Ponte Romano: gli scavi della carreggiata, i materiali ritrovati e il progetto di restauro”; 15.40, pausa caffè; 16, Gabriella Gasperetti, Alessandra La Fragola, Patrizia Tomassetti, “Le scoperte e i nuovi progetti nel settore occidentale di Turris Libisonis”; Rossella Colombi, “Trent’anni di indagini nel territorio di Turris: un bilancio”; Enrico Petruzzi, “Porto Torres. Archeologia urbana, digitalizzazione dei dati e pianificazione urbanistica”; 17, discussione e conclusione dei lavori.

PROGRAMMA MERCOLEDÌ 6 MARZO 2024. TERZA SEZIONE: “Rotte, Commerci, Navigazione e Relitti”, presiede Rubens D’Oriano. Alle 10, breve introduzione del presidente; 10.10, Pascal Arnaud, “Tra fiume e mare: appunti sui porti fluvio-marittimi”; Gabriella Gasperetti, “Tracce della navigazione antica nel golfo dell’Asinara”; Paola Ruggeri, “Un Navigium Isidis nel mare di Tibula, nel Golfo dell’Isola di Ercole? Lu Romasinu e la Cencrea del Golfo di Salamina secondo Apuleio, con un’incursione a Sabratha”; 11.10, pausa caffè; 11.30, Nadia Canu, Luca Sanna, “Nuove acquisizioni sul fronte del Riu Mannu: gli scavi preventivi del PIT fluviale al Ponte Romano di Porto Torres”; Alessandra La Fragola, “Iside e ‘gli altri’ in età romana: nuove riflessioni su vecchi ritrovamenti nelle acque del nord Sardegna”; Giovanni Meloni, Alessandro Porqueddu, “Archeologia subacquea nelle Bocche di Bonifacio: le prospettive di ricerca nell’Arcipelago della Maddalena”; 12.30, discussione; 13, pausa pranzo. QUARTA SEZIONE: “Museologia, reperti e monumenti”, presiede Stefano Giuliani. Alle 14.30, breve introduzione del presidente; 14.40, Alessandro Teatini, “I sarcofagi decorati della colonia di Turris Libisonis”; Vincenzo di Giovanni, “Un Adriano portatore di pace da Turris Libisonis?”; Federica Doria, Manuela Puddu, “Le raffigurazioni di Bes al Museo Archeologico di Cagliari”; 15.40, pausa caffè; 16, Elisabetta Grassi, “Verso un museo per tutti. Esperienze di accessibilità al Museo Sanna di Sassari”; Pietro Alfonso, “Analisi e riflessioni su un frammento di statua di tipo demetriaco dal Museo di Alghero”; Antonio Cosseddu, “Comunicare l’archeologia. Linguaggi e strumenti nei musei sardi”; Alessandra D.T. Carrieri, “Dal recupero alla musealizzazione: problemi conservativi dei legni imbibiti”; 17.20, discussione; 17.40, conclusione dei lavori e saluti finali del Comune di Porto Torres e del Centro Studi Champollion.

Firenze. Al Palazzo dei Congressi al via la X edizione di tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale: decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, lezioni di geroglifico, mostre, cinema, premi internazionali, installazioni multimediali, virtual tour, archeodegustazioni di pietanze etrusco-romane. Pruneti: “Il programma di questa decima edizione è particolarmente ricco ed elaborato”

Tutto pronto per la X edizione di tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale organizzato al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 23 al 25 febbraio 2024 da Archeologia Viva (Giunti Editore). Decine di incontri, centinaia di relatori, stand, laboratori didattici, lezioni di geroglifico, mostre, cinema, premi internazionali, installazioni multimediali, virtual tour, archeodegustazioni di pietanze etrusco-romane.  E il gran finale con Alberto Angela, padrino della kermesse fin dalla prima edizione. Tutto a ingresso libero e gratuito. 

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Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, a TourismA (foto AV)

“Sono trascorsi dieci anni da quando tourismA si è affacciato al panorama fieristico europeo con il prestigio della rivista da cui proviene, la forza comunicazionale dei suoi collaboratori, la capacità di coinvolgere, l’idea di un turismo culturale rispettoso e formativo”, scrive Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva, nella presentazione. “Siamo passati indenni attraverso il dramma del Covid senza mollare un anno, tornando ora ai livelli iniziali di partecipazione. Molto faticoso, ma ce l’abbiamo fatta. In tanti anni di paziente lavoro siamo riusciti a portare all’attenzione degli appassionati, esperti, operatori del settore un grande evento nato spontaneo, senza protezioni, libero e quindi rispondente solo alle scelte di chi lo organizza e di chi vi partecipa. La nostra forza sono l’indipendenza e il sostegno convinto di quanti ci seguono”.

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Alberto Angela in un auditorium gremito protagonista in una edizione di TourismA (foto AV)

Sarà una festa in grande quella per il decennale di tourismA. Tre giornate a ingresso libero e gratuito per parlare di archeologia, ambiente e turismo culturale con particolare attenzione a un modo di viaggiare consapevole e sostenibile. La kermesse, punto di riferimento per tutti gli appassionati del mondo antico e operatori del settore, offre anche quest’anno un programma ricchissimo con decine di incontri e centinaia di relatori di primo piano richiamando a Firenze appassionati, viaggiatori e addetti ai lavori. “Il programma di questa decima edizione è particolarmente ricco ed elaborato”, continua Pruneti, “con la nutrita presenza di istituzioni e personalità di primo piano sotto il profilo scientifico e mediatico, ma anche per l’adesione di tante piccole realtà “minori”, preziose nel rappresentare il grande mosaico di storia, tradizioni e popolazioni del Mediterraneo: un immenso patrimonio di diversità che abbiamo il dovere di scoprire e difendere partendo dalla conoscenza. Sempre più “tourismA” si distingue come spazio pubblico senza censure, per avere assunto i connotati di un’affollata ed emozionante agorà”.

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Il giornalista Aldo Cazzullo tra gli ospiti di TourismA 2024 (foto AV)

Grandi nomi. Oltre 200 i relatori nei convegni previsti negli spazi del Palacongressi. Tra i big in programma quest’anno il giornalista Aldo Cazzullo, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, il filologo Luciano Canfora, il geologo Mario Tozzi, il medievista Franco Cardini, il cantautore Francesco Guccini, il paleoantropologo Giorgio Manzi, l’archeologo classico Andrea Carandini, lo storico Aldo Schiavone… e l’attesissimo Alberto Angela (presenza in sala fino a esaurimento posti; non è possibile prenotare; diretta su pagina facebook di tourismA). Il giornalista Massimo Polidoro interverrà per presentare il libro/intervista Piero Angela. La meraviglia del tutto, appena uscito per Mondadori.

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Paolo Giulierini, già direttore del Mann, e Simona Rafanelli, direttore del Muvet, a TourismA 2023 (foto graziano tavan)

Venerdì 23 febbraio 2024. In auditorium, c’è la prima giornata del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA, con la presentazione – tra l’altro – di tre libri: “I custodi della memoria: nel mondo degli scribi” di Louis Godart, “Com’eravamo… L’Italia prima dei Romani” di Paolo Giulierini, e “Maledette! Quando il mito è contro le donne” di Francesca Ghedini. E, dopo la pausa pranzo, la consegna del premio “R. Francovich” COMUNICARE IL MEDIOEVO al museo Archeologico delle Grandi Opere di Pagazzano (Bg) per la valorizzazione del patrimonio medievale, e a Francesco Guccini per aver cantato il mondo medievale accompagnandoci dall’antica Bisanzio fino ai mistici orizzonti di Marco Polo e Cristoforo Colombo. In sala Onice, al mattino, l’edizione 2024 di ITER Archeologia Patrimonio e Ricerca italiana all’estero – L’Archeologia italiana per lo studio, la protezione e la trasmissione del patrimonio culturale dell’umanità a cura di Luca Peyronel dell’università di Milano con focus su alcune missioni archeologiche italiane all’estero. In sala 100, nel pomeriggio, 10 ANNI DI TOURISMA 70 DI IIPP “La Preistoria nella società che cambia”: Workshop a cura di IIPP – Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria col coordinamento Monica Miari, Silvia Florindi.

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Vittorio Sgarbi a TourismA 2020 ricorda Sebastiano Tusa (foto Graziano Tavan)

Sabato 24 febbraio 2024. In auditorium la seconda giornata del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA è al pomeriggio: in programma, tra l’altro, L’UOMO E IL MARE: assegnazione del premio “Fondazione Sebastiano Tusa – Thalassa” per la ricerca scientifica nel Mediterraneo con l’intervento di Valeria Li Vigni presidente Fondazione Sebastiano Tusa; MONT’E PRAMA (1974-2024) – CABRAS / SARDEGNA: focus nel cinquantesimo della scoperta che ha riscritto la storia della Sardegna. In sala Verde STATI GENERALI DELL’ARCHEOLOGIA ITALIANA: archeologia oggi tra nodi aperti e sfide future. Prima parte. A cura di ANA – Associazione Nazionale Archeologi, FCdA – Federazione Consulte universitarie di Archeologia, Archeoimprese, API – Archeologi del Pubblico Impiego, Assotecnici. In sala 100, tutto il giorno, SPAZIO LIBRI a cura di Massimo Cultraro dirigente di ricerca Cnr-Ispc con presentazione della produzione più recente di pubblicazioni a soggetto archeologico. In sala Limonaia, al mattino, VIAGGI DI CULTURA E ARCHEOLOGIA: rassegna di itinerari turistico-culturali a cura di Mark PR di Nadia Pasqual – Comunicazione per il turismo. In sala 9, tutto il giorno, CULTURA COLTURA CULTO: patrimonio italiano e turismo culturale a cura di Agostino De Angelis attore e regista.

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Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, nel Tempio di Nettuno a Paestum (foto pa-paeve)

Domenica 25 febbraio 2024. In Auditorium, tutto il giorno, giornata conclusiva del XX INCONTRO NAZIONALE DI ARCHEOLOGIA VIVA con molti interventi aperti da Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia, e chiusi da Alberto Angela intervistato da Piero Pruneti. In sala Onice, al mattino, CORSICA ETRUSCA: progetto scientifico – Itinerario culturale – Nuovo museo interpretativo del territorio a cura di Jean Castela (università di Corsica, presidente INEACEM – Istituto di Studi applicati sulle Civiltà e gli Spazi del Mediterraneo), e Simona Rafanelli (direttore museo civico Archeologico “I. Falchi” di Vetulonia). In sala Onice, al pomeriggio, ARCHEOLOGIA… CHE PASSIONE! Mille uno modi per “raccogliere l’Antico” a cura di Simona Rafanelli MuVet – museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia. In sala 100, al mattino, SPAZIO LIBRI a cura di Massimo Cultraro dirigente di ricerca Cnr-Ispc. In sala 100, al mattino, Esplorazione, scavo e studio di antiche aree sotterranee artificiali, a cura di Ente del Terzo Settore A.S.S.O. – Archeologia Subacquea Speleologia e Organizzazione. In sala Limonia, al mattino, STATI GENERALI DELL’ARCHEOLOGIA ITALIANA: archeologia oggi tra nodi aperti e sfide future. Seconda parte. A cura di ANA – Associazione Nazionale Archeologi, FCdA – Federazione Consulte universitarie di Archeologia, Archeoimprese, API – Archeologi del Pubblico Impiego, Assotecnici. In sala 9, al mattino, LA ROTTA DEI FENICI: Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa tra innovazione e valorizzazione, a cura di The Phoenicians’ Route – Cultural Route of the Council of Europe.

 

 

Aquileia. Per i 25 anni di iscrizione nella lista Unesco Patrimonio dell’Umanità, tre giorni di eventi, progetti, idee per il futuro. Ecco il ricco programma. E su Rai Storia il documentario “Sublime Aquileia”

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L’area archeologica e la basilica patriarcale di Aquileia in una veduta aerea (foto nicola oleotto)

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_locandinaVenticinque anni fa, il 5 dicembre 1998, l’Unesco riconosceva l’eccezionale valore universale di Aquileia e inseriva l’“area archeologica e Basilica patriarcale di Aquileia” nella Lista del Patrimonio dell’Umanità. Le motivazioni a fondamento dell’iscrizione si riferiscono al fatto che Aquileia è stata una delle più grandi e più ricche città dell’Impero romano e che potenzialmente la sua struttura urbanistica potrebbe essere riportata alla luce estesamente, poiché ancora oggi giace per buona parte sotto i campi agricoli.  E poi c’è il complesso della basilica patriarcale di Aquileia, che testimonia il ruolo decisivo di Aquileia nella diffusione del Cristianesimo in un’ampia area dell’Europa. Il 5, 6, 7 dicembre 2023 la Fondazione Aquileia, in collaborazione con il Comune di Aquileia, la Basilica di Aquileia, la direzione regionale Musei FVG – museo Archeologico nazionale di Aquileia, PromoTurismoFVG organizza tre giornate di incontro, aperte al pubblico, per una riflessione e confronto tra istituzioni e operatori sui principale temi del settore culturale – dalla gestione alla valorizzazione, comunicazione, accessibilità e didattica – e per fare rete con i siti Unesco del Friuli Venezia Giulia in prospettiva futura anche in vista dell’importante traguardo di GO! 2025.

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Frame del film “Italia. Viaggio nella bellezza. Sublime Aquileia” su Rai Storia

Nelle stesse giornate e per tutto il mese di dicembre la città si illuminerà di blu, colore simbolo dell’Unesco e nella giornata del 5 dicembre 2023, a Palazzo Meizlik dalle 10 alle 15, sarà possibile, grazie all’iniziativa della Pro Loco Aquileia APS e Comune di Aquileia insieme a Poste Italiane, ritirare gratuitamente la cartolina celebrativa dell’anniversario e ricevere l’annullo filatelico. Nell’occasione dell’anniversario Rai Storia manderà in onda in prima TV la sera di lunedì 4 dicembre 2023 alle 21.10 su Rai Storia il documentario “Italia Viaggio nella Bellezza – Sublime Aquileia”, in replica martedì 5 alle 10, mercoledì 6 alle 6.30, giovedì 7 alle 23.15 e venerdì 8 dicembre alle 15.

Martedì 5 dicembre 2023 la giornata si aprirà alle 10.30, all’interno della Basilica patriarcale di Aquileia, con la cerimonia di inaugurazione, durante la quale sono previsti i saluti istituzionali delle autorità civili e religiose e l’accompagnamento musicale del Duo Discantus, con i maestri Daniele D’Agaro al sassofono tenore e Mauro Costantini all’organo che ci regaleranno alcuni brani di un progetto musicale unico, che parte  dai “Discanti Aquileiesi”, canti dell’antica liturgia di Aquileia ritrovati nei codici miniati del 1200 conservati al museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli e li coniuga con l’improvvisazione e la contemporaneità. Interverranno ai saluti istituzionali mons. Armando Zorzin, vicario generale – Arcidiocesi di Gorizia; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia; Andreina Contessa, direttrice regionale Musei Friuli Venezia Giulia; Andrea Pessina, soprintendente ad interim Archeologia Belle arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia; Laura Acampora, funzionario archeologo – ufficio UNESCO del ministero della Cultura; Massimiliano Fedriga, presidente Regione Friuli Venezia Giulia.

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Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia (foto fondazione aquileia)

“Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che l’eredità del patrimonio culturale e della storia millenaria di Aquileia riveste un valore eccezionale e appartiene a tutta l’umanità”, sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia. “Siamo i custodi di un patrimonio unico che rappresenta la nostra identità e la nostra storia e abbiamo l’altissima responsabilità di conservarne l’integrità lavorando in modo condiviso per proteggerlo e trasmetterlo intatto alle generazioni future”. E il sindaco Emanuele Zorino: “Aquileia negli ultimi anni è cambiata. È cambiata sicuramente anche grazie alla consapevolezza che sta riacquisendo grazie al suo status di Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il riconoscimento del 1998 promosso fortemente dalla nostra magnifica comunità, da molteplici realtà regionali e dal mondo scientifico fu un primo passo verso la riconferma del valore e dell’influenza che Aquileia ha sempre avuto. Diventare sito Unesco è stato un ritornare a Casa. Perché nelle sue molte vite, Aquileia, nel chiaroscuro della storia, c’è sempre stata ed è stata determinante. Di qui la storia non è solo passata. Si è fatta”.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_nuovo-piano-strategico_locandinaL’apertura dei lavori alle 14 nella sede dell’azienda Ca’ Tullio con la conferenza “UN NUOVO PIANO DI GESTIONE PER IL SITO UNESCO DI AQUILEIA: DOPO 5 ANNI COSA È CAMBIATO?”, sulla presentazione dell’aggiornamento del piano di gestione del sito UNESCO di Aquileia: il Piano di Gestione è uno strumento di programmazione, pianificazione e coordinamento tra gli istituzioni e gli enti che si occupano del sito UNESCO di Aquileia, e come tale ha un valore fondamentale per stabilire i passaggi che nei prossimi cinque anni dovranno essere compiuti in direzione di un obiettivo condiviso: la creazione di un parco archeologico vivo e integrato nel tessuto urbano e sociale esistente. Coordina Paolo Mosanghini, vice direttore del Messaggero Veneto. Intervengono Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Cristiano Tiussi, direttore, e Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia; Laura Acampora, funzionario archeologo, ufficio UNESCO del ministero della Cultura; Andrea Pessina, soprintendente ad interim Archeologia Belle arti e Paesaggio del FVG; Marco Valle, responsabile del dominio di ricerca Innovation in Culture, Society and Public Administration; Silvia Soldano, Program Manager; Roberta De Bonis Patrignani, Ricercatore senior, della Fondazione Links; Ramon Pascolat, architetto, Studio mod. Land.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_ricerca-conservazione-valorizzazione_locandinaSeguirà alle 15.15 la tavola rotonda RICERCA, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO DI AQUILEIA”, dedicata all’attività di ricerca archeologica, restauro, conservazione e valorizzazione intraprese dai numerosi enti, università ed istituzioni sul territorio. Coordina Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva. Intervengono: Serena Di Tonto, funzionario archeologo, Sabap FVG; Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia; Luca Villa, presidente dell’associazione nazionale per Aquileia; Giuseppe Cuscito, Centro di Antichità Altoadriatiche; Marta Novello, direttrice museo Archeologico nazionale di Aquileia; Annarita Lepre, MAN Aquileia; Marina Rubinich, professore associato di Archeologia classica dell’università di Udine; Federica Fontana, professore associato di Archeologia classica all’università di Trieste; Patrizia Basso, professore ordinario di Archeologia classica dell’università di Verona; Jacopo Bonetto, professore ordinario di Archeologia classica dell’università di Padova; Andrea Ghiotto, professore associato di Archeologia classica dell’università di Padova; Daniela Cottica, professore associato di Archeologia classica dell’università Ca’ Foscari di Venezia; Anna Caterino, restauratrice, Gruppo Mosaicisti di Ravenna; Luisa Fogar, restauratrice, A.Re.Con. Arte Restauro Conservazione; Alessandro Volpini, comandante del Nucleo TPC del Friuli Venezia Giulia.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_gestione-siti-archeologici_locandinaChiuderà la giornata tavola rotonda “LA GESTIONE DI SITI ARCHEOLOGICI: 2 ESPERIENZE ITALIANE” con l’illustrazione dell’esperienza di gestione della Fondazione Mont’e Prama in relazione al “Sistema di valorizzazione integrata territoriale del Sinis – Terra di Mont’e Prama” e della Fondazione RavennAntica. Coordina: Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva. Intervengono: Anthony Muroni, presidente di Fondazione Mont’e Prama; Francesca Masi, direttore di Fondazione RavennAntica.

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L’archeologo Cristiano Tiussi, direttore della Fondazione Aquileia (foto fondazione aquileia)

Cristiano Tiussi, archeologo e direttore della Fondazione Aquileia si concentra sulle sfide future del sito Unesco: “Collegare le diverse aree archeologiche e i loro monumenti in un percorso unitario che attraversi anche i nuclei abitati della moderna cittadina e che sia in grado di rendere l’idea della grandezza dell’antico centro è certamente la sfida più importante. Si sta progettando l’itinerario che congiungerà, in totale sicurezza, il porto fluviale, il foro, il decumano di Aratria Galla e il sepolcreto: si potrà cioè passeggiare, senza interferire con il traffico veicolare, da un lato all’altro della cinta muraria della tarda età imperiale, misurando così concretamente l’ampiezza della città romana, che alla fine del IV secolo il poeta Ausonio considerava la nona dell’Impero romano”. E Marta Novello, direttrice del museo Archeologico nazionale e del museo Paleocristiano, spiega: “L’appartenenza a un sistema condiviso di valori, relazioni e progettualità universalmente riconosciuti continua a rappresentare per noi dopo venticinque anni uno stimolo a perseguire il percorso di rinnovamento e continuo aggiornamento. Credo che ora più che mai, rappresenti una grande opportunità per rinsaldare e tradurre in termini contemporanei quel ruolo di porta del Mediterraneo, luogo di incontro di culture, religioni e saperi su cui si è fondata la grande fortuna del sito nell’antichità”.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_rete-siti-unesco_locandinaLa giornata di mercoledì 6 dicembre 2023 si aprirà con due panel: il primo, alle 9.30, è la tavola rotonda “LA RETE DEI SITI UNESCO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA: confronto tra piani di gestione, strategie di valorizzazione e sinergie future” al quale parteciperanno i rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia, di Aquileia, Cividale del Friuli, Palmanova, Palù di Livenza e Fondazione Dolomiti, del Parco delle Prealpi Giulie e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Coordina Stefano Grimaz, chairholder cattedra UNESCO dell’università di Udine. Intervengono: Marisa Dovier, direzione centrale cultura e sport della Regione Friuli Venezia Giulia; Roberto Corciulo, presidente Fondazione Aquileia; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Daniela Bernardi, sindaco di Cividale del Friuli; Silvia Savi, assessore Cultura Turismo e grandi eventi, rapporti con le associazioni di riferimento, del Comune di Palmanova; Mara Nemela, direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO; Dino Salatin, sindaco del Comune di Caneva – Sito Palafitticolo Palù di Livenza; Antonio del Fiol, sindaco del Comune di Polcenigo – Sito Palafitticolo Palù di Livenza; Stefano Santi, direttore del parco naturale delle Prealpi Giulie; Alessandro Tollon, consigliere della Camera di commercio di Pordenone-Udine.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_verso-capitale-cultura_locandinaAlle 11.15, è la tavola rotonda “VERSO LA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA GO! 2025”. Coordina Gioia Meloni, giornalista. Intervengono: Anna Del Bianco, direttore della direzione centrale Cultura e sport della Regione Friuli Venezia Giulia; Marco Marinuzzi, Project Manager GO! 2025 di GECT GO / EZTS GO; Stojan Pelko, direttore di Zavod GO! 2025; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Patrizia Artico, assessore a GO! 2025 del Comune di Gorizia; Comune di Nova Gorica. Seguirà la presentazione degli itinerari culturali e quelli riconosciuti dal Consiglio d’Europa che si intrecciano con il territorio di Aquileia con la tavola rotonda “GLI ITINERARI CULTURALI DEL CONSIGLIO D’EUROPA: PROSPETTIVE DI SVILUPPO INTERNAZIONALE”. Coordina: Piero Pruneti, direttore Archeologia Viva. Intervengono: Antonio Barone, direttore Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – La Rotta dei Fenici; Dana Danova, presidente del comitato direttivo Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa – Cyril and Methodius Route; Aleksandra Grbic/Viola Gaudiano, Project Manager AERS Associazione Europea Romea Strata; Cristiano Tiussi, presidente Roman Roads Heritage – Iter Romanum. Segue inaugurazione della mostra dedicata al “Cammino culturale del consiglio d’Europa dei SS. Cirillo e Metodio”

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_new-media_locandinaNel pomeriggio, a partire dalle 14, tavola rotonda “NEW MEDIA, EVENTI CULTURALI E INCLUSIVITA’ PER UN’EFFICACE DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA” con la presentazione delle attività di diffusione della conoscenza del patrimonio culturale – dai podcast al manuale di viaggio “Aquileia una guida” all’Aquileia Film festival, i concerti nella basilica e le mostre. Coordina: Giulia Pruneti, giornalista Archeologia Viva. Intervengono: Andrea W. Castellanza, NWFactory.media, “Nuove forme di comunicazione digitale: il podcast Aquileia Città Frontiera”; Elena Commessatti, scrittrice e giornalista, “Strumenti per un turismo slow: il manuale di viaggio Aquileia una guida”; Erica Zanon, responsabile area Promozione e Comunicazione di Fondazione Aquileia, “Divulgare attraverso il cinema: Aquileia Film Festival – La scelta di Maria – Le donne di Pasolini”; Annalisa de Franzoni e Ilaria Fedele, MAN Aquileia, “Un ciclo di eventi espositivi al MAN di Aquileia: Mirabilia, capolavori a confronto”; Sara Zamparo, Responsabile concerti della Basilica di Aquileia, “La musica in Basilica”; Morena Maresia, soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio del FVG, “Parole per comprendere e per comprendersi. Educazione, partecipazione e inclusione culturale tra i mosaici della Basilica di Aquileia”.

aquileia_fondazione_celebrazioni-25 anni-unesco_accessibilità-e-didattica_locandinaSeguiranno le sessioni dedicate al tema della rievocazione storica, alla presentazione del progetto Creattivo#4 – arte e impresa FVG in cammino, sviluppato da Maravee Projects e al tema dell’accessibilità e didattica nei luoghi della cultura. Tavola rotonda “ACCESSIBILITA’ E DIDATTICA NEI LUOGHI DELLA CULTURA”. Coordina: Giulia Pruneti, giornalista Archeologia Viva. Intervengono: Alessia del Bianco, Area Cultura, “PromoTurismoFVG”; Elena Braidotti, MAN Aquileia, “Omnibus. Il museo per tutti – museo Archeologico nazionale di Aquileia”; Anna Maria Viganò, responsabile progetto Basilica per Tutti della Basilica di Aquileia, “Aquileia per tutti – Basilica di Aquileia”; Elena Rocco, Ideatrice di Radio Magica, ricercatrice universitaria e Segretario Generale di Fondazione Radio Magica, “Storytelling digitale per i più piccoli: la Mappa Parlante di Aquileia”; Luciana Mandruzzato, archeologa, “Le attività degli Open day e Archeologia sperimentale”; Angela Borzacconi, direttore, “Attività didattica al museo Archeologico nazionale di Cividale del Friuli”; Elisa Morandini, direttore, “Accessibilità al Museo Cristiano del Duomo di Cividale”; Francesca Masi, direttore, “Un caso studio esterno: RavennAntica per la didattica”. Tavola rotonda “PROMUOVERE IL TERRITORIO ATTRAVERSO LA RIEVOCAZIONE STORICA NEI SITI UNESCO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA”. Coordina: Giulia Pruneti, giornalista Archeologia Viva. Intervengono: Markus Maurmair, consigliere Regione Friuli Venezia Giulia; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia “Tempora in Aquileia”; Daniela Bernardi, sindaco di Cividale, “Palio di San Donato”; Silvia Savi, assessore Cultura Turismo e grandi eventi, Rapporti con le associazioni di riferimento, “Palma alle armi – Comune di Palmanova”; Polonca Vodopivec, coordinatrice di progetti europei; Tanja Dimitrijević, coordinatrice di progetti europei, “RIMROM – Comune di AjdovŠčina”. Conferenza “PROGETTO CREAttivo #4 – arte e impresa FVG in cammino”. Coordina: Sabrina Zannier, ideatrice del progetto Maravee Projects. Intervengono: Roberto Corciulo, presidente Fondazione Aquileia; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia; Gian Piero Brovedani, direttore Scuola Mosaicisti del Friuli; Azienda Legnolandia; Azienda Gervasoni; Fabio Turchini, presidente Eupragma – Your Evolution Partner.

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Andrea Bellavite, direttore della Fondazione Società di Conservazione della Basilica di Aquileia (foto g. tomasin)

“Un luogo che un’autorità internazionale riconosce come patrimonio dell’umanità”, precisa Andrea Bellavite, direttore della Fondazione Società di Conservazione della Basilica di Aquileia, “dovrebbe essere in grado di essere fruibile a persone provenienti da tutto il mondo. Abbiamo tutti lavorato molto in questi venticinque anni per rendere accessibili e inclusivi i propri spazi. La Basilica, in particolare, ha investito energie e risorse per un grande progetto finalizzato a rendere pienamente leggibili l’architettura e l’arte, in particolare a persone non vedenti, ipovedenti, non udenti o ipoudenti, portatrici di disabilità motorie o di ordine sociale”.

Giovedì 7 dicembre 2023, la giornata conclusiva del convegno si terrà al museo Archeologico nazionale di Aquileia dove, alle 10, Rotary e Lions presenteranno i loro progetti per la cultura nella tavola rotonda “LIONS E ROTARY PER LA CULTURA” Coordina: Elena Commessatti, scrittrice e giornalista. Intervengono: Silvia Aronica, referente Lions Club Cervignano – Palmanova – Aquileia; Raffaele Caltabiano, presidente commissione distrettuale UNESCO Rotary; Giuliano Pellizzari, presidente Rotary Club Aquileia – Cervignano – Palmanova. E, dalle 11, si discuterà di turismo lento sotto molteplici aspetti, spaziando dal cicloturismo, alle linee marittime, ai cammini e percorsi di pellegrinaggio, nella tavola rotonda “IL TURISMO LENTO: IL VALORE DELLE ESPERIENZE”. Coordina: Elena Commessatti, scrittrice e giornalista. Intervengono: Guido Guerzoni, ricercatore e professore associato dell’università Bocconi di Milano, “Il piacere di viaggiare lento. Cos’è e perché piace il turismo slow”; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia, “La linea marittima Aquileia-Grado: una scommessa vinta”; Andrea Bellavite, direttore Fondazione SoCoBa, “I Cammini culturali e itinerari di pellegrinaggio. Il senso filosofico del cammino”; Alessia del Bianco, area Cultura PromoTurismoFVG, “Cammini e bicicletta. Potenzialità del viaggiare lento”; Giuseppe Poiana, presidente, “Il Cammino Celeste – Associazione Iter Aquileiense”; Mattia Vecchi, Project Manager e responsabile comunicazione della Basilica di Aquileia, “WALK2SPIRIT: il Cammino da Aquileia a Sveta Gora per GO! 2025”. Concludono: mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo dell’arcidiocesi di Gorizia; Roberto Corciulo, presidente Fondazione Aquileia; Emanuele Zorino, sindaco di Aquileia.

Cagliari. Al Teatro Doglio “Sardegna Mediterranea. Un viaggio straordinario tra archeologia, storia e scienza”, una tre giorni di incontri, dibattiti, interviste, dialoghi, letture e approfondimenti

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Tre giorni di dibattiti, incontri e dialoghi con importanti personalità del mondo della cultura italiana. Tra i tanti nomi presenti, l’attore Gian Carlo Giannini, l’ex presidente della Camera Luciano Violante, il segretario della CEI Giuseppe Baturi, il presidente della Fondazione MAXXI Alessandro Giuli, lo storico Franco Cardini, i giornalisti Pietrangelo Buttafuoco e Marco Ferrante. Al Teatro Doglio di Cagliari, dal 12 al 14 di ottobre 2023, va in scena “Sardegna Mediterranea. Un viaggio straordinario tra archeologia storia e scienza”, una tre giorni di incontri, dibattiti, interviste, dialoghi, letture e approfondimenti con la presenza di personalità di spicco che racconteranno al pubblico l’isola sotto diversi angoli di lettura, considerando sempre la sua posizione strategica al centro del Mare Nostrum, luogo di scambi, di incontri e di contaminazioni culturali. Tre giorni intensi che dalla mattina proseguiranno fino a tarda serata con delle proposte di grande interesse e suggestione. Lunghissimo l’elenco degli ospiti che animeranno la manifestazione promossa dalla Fondazione Mont’e Prama con il ministero della Cultura, la Regione Sardegna, la Regione Siciliana, il Comune di Cagliari, le Università di Cagliari e Sassari, la Fondazione di Sardegna e la Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine. Un programma ricchissimo che rappresenta anche un ponte con la Sicilia, l’altra grande isola italiana, e i cui legami con la Sardegna saranno oggetto di un interessante dibattito con i rappresentanti delle due regioni. E ancora spazio sulla scoperta e valorizzazione delle navi di Olbia, la scommessa dell’Einstein Telescope e le altre grandi infrastrutture di ricerca, l’archeologia dello spazio, la Carta di Firenze e il ruolo di pace per il Mediterraneo, la Rotta dei Fenici, la Battaglia delle Egadi e la prima guerra punica. Insomma, tantissimi contenuti che spaziano dalla storia alla scienza, alla stretta attualità, fino al grande tema di fondo, ovvero l’archeologia, non solo dal punto di vista della ricerca, tutela e valorizzazione ma anche come straordinario veicolo di promozione dei territori. Nel corso della manifestazione anche uno spazio dedicato alle scuole che vedrà come protagonista il Convitto Nazionale di Cagliari (giovedì 12 ottobre 2023, alle 11.30, con la proiezione del docufilm “Cosa si aspettano dal futuro e dallo spazio le giovani generazioni”, venerdì 13 ottobre 2023, alle 11.30, con l’incontro dedicato alle onde gravitazionali e alla scoperta dell’universo con Einstein Telescope).

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Un momento della presentazione di “Sardegna Mediterranea” a Cagliari (foto fondazione mont’e prama)

“Sardegna mediterranea”, afferma Anthony Muroni, presidente Fondazione Mont’e Prama, “sarà una finestra sul futuro del mare che unisce i popoli e racconta una storia antichissima.  Il connubio fra archeologia e ricerca e più in generale fra cultura e scienza è la strada che dobbiamo percorrere affinché la valorizzazione e la promozione dei siti storici non sia disgiunta da uno studio continuo e da una interazione con le altre realtà che agiscono nel nostro stesso ambito.  Le altissime collaborazioni attivate per questo evento – a partire da quella con Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine – ne sono la prova”. E Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine: “Dobbiamo far capire agli italiani quanto sia importante nella nostra storia e nella nostra cultura la scienza. Non è un caso che il maggior numero dei premi Nobel italiani sia stato assegnato a scienziati e in minor numero a letterati. Non che gli studi classici non abbiano importanza ma è fondamentale far capire che la scienza è una caratteristica dell’identità italiana. Ecco perché la partecipazione degli studenti a Sardegna Mediterranea è un fatto positivo e di buon augurio per il futuro”.

PROGRAMMA DI GIOVEDÌ 12 OTTOBRE 2023. Alle 10.30, inaugurazione e presentazione di “Sardegna Mediterranea”: Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari; Andrea Biancareddu, assessore alla Cultura Regione Sardegna; Giuseppe Fasolino, assessore della Programmazione e Bilancio Regione Sardegna; Monica Stochino, direttore Segretariato regionale Sardegna del MiC; Bruno Billeci, soprintendente ABAP di Sassari e Nuoro; Giacomo Spissu, presidente Fondazione di Sardegna; Francesco Mola, rettore università di Cagliari; Gavino Mariotti, rettore università di Sassari; Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo. Introduce e modera: Anthony Muroni, presidente Fondazione Mont’e Prama. Alle 12, presentazione del Protocollo Fondazione Monte Prama/ Fondazione Leonardo con Luciano Violante presidente Fondazione Leonardo e Anthony Muroni presidente Fondazione Mont’e Prama che dialogano con Pietrangelo Buttafuoco. Alle 15.30, “La Fondazione Mont’e Prama” con Alberto Moravetti, presidente consiglio scientifico Fondazione Mont’e Prama; Francesco Feliziani, direttore dell’Ufficio scolastico regionale; Giorgio Murru, direttore scientifico Sardegna Mediterranea; Francesco Sardara, amministratore delegato Dinamo Basket; Stefano Melis, managing director Area Business & Media Cagliari Calcio. Coordina Jimmy Spiga. Alle 16.30, “Geopolitica, strategia, interessi nel mondo subacqueo” a cura di Vincenzo Pisani, Fondazione Leonardo. Alle 18, “Il genio di una rivista”: presentazione di “Civiltà delle Macchine”. Dialogo fra Marco Ferrante e Antonio Iannizzotto. Alle 18.30, “Il mediterraneo in guerra” con lo storico Franco Cardini. Alle 21.30, “Le mie invenzioni”: Ivan Scinardo intervista Gian Carlo Giannini. Introduce Ginevra Leganza.

PROGRAMMA DI VENERDÌ 13 OTTOBRE 2023. Alle 10, “La Sardegna incontra la Sicilia” con Andrea Mario Biancareddu, assessore alla Cultura Regione Sardegna; Francesco Scarpinato, assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana: Monica Stochino, direttrice Segretariato regionale del MiC e soprintendente ABAP per Cagliari, Oristano e Sud Sardegna; Bruno Billeci, soprintendente ABAP di Sassari e Nuoro; Roberto La Rocca, soprintendenza del Mare della Regione Siciliana; Anna Occhipinti, direttrice del Parco del Lilibeo a Marsala. Alle 11.30, “Paesaggi di mare. Il patrimonio archeologico subacqueo tra ricerca, formazione e valorizzazione” con Rita Auriemma, dipartimento Beni culturali – università del Salento. Alle 12.15, “Nuove tecnologie a servizio della ricerca e della valorizzazione del patrimonio archeologico subacqueo” con Luigi Coluccia, dipartimento Beni culturali – università del Salento. Alle 16, “L‘Archeologia Subacquea in Sardegna. Risultati e Prospettive” con Gabriella Gasperetti, soprintendenza ABAP di Sassari e Nuoro; Ignazio Sanna, sommozzatore. A seguire “Tra Terra e Mare. Nuove ricerche della SABAP per CA e OR sud Sardegna” con Monica Stochino, direttrice Segretariato regionale del MiC e soprintendente ABAP per Cagliari, Oristano e Sud Sardegna. Intervengono Gianfranca Salis, Giovanna Pietra, Chiara Piro. Alle 17.15, “Le navi di Olbia. La scoperta e il progetto di valorizzazione” con Bruno Billeci, soprintendente ABAP di Sassari e Nuoro; Rubens Doriano, archeologo; Gabriella Gasperetti, soprintendenza ABAP di Sassari e Nuoro; Alessandra Carrieri, restauratrice, soprintendenza ABAP di Sassari e Nuoro. Alle 18.30, “Comprendere il passato dell’universo per interpretarne il futuro: Einstein Telescope e le altre grandi infrastrutture di ricerca” con Federica Govoni, direttrice dell’Osservatorio astronomico di Cagliari; Alessandro Cardini, direttore della sezione di Cagliari dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare; Simonetta Di Pippo, università Bocconi di Milano. Modera Carlo Fusi. Letture di Graziano Piazza. Alle 21.30, “Archeologia dello Spazio”: dialogo tra Luciano Violante, Silvano Tagliagambe e Antony Muroni. Introduce Pietrangelo Buttafuoco. Letture di Viola Graziosi.

PROGRAMMA DI SABATO 14 OTTOBRE 2023. Alle 10, “La Carta di Firenze. Un ruolo di pace per il Mediterraneo”. Introduce Silvano Tagliagambe, filosofo. Intervengono: mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo metropolita di Cagliari e segretario della CEI; Enrico Trantino, sindaco di Catania; Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari. Presenta e modera Susi Ronchi. Alle 11.30, “La storia ci appartiene. La Festa internazionale della storia di Bologna” con la storica Beatrice Borghi, università di Bologna; Rolando Dondarini, storico, ordinario di Storia medioevale all’università di Bologna. Alle 15.30, “1284 La Meloria. Storia di una battaglia” con lo storico Enrico Basso, università di Torino. Alle 16.15, “La Rotta dei Fenici: nuovi scenari del turismo culturale mediterraneo tra valorizzazione e strategie” con Antonio Barone, direttore Rotta dei Fenici; Roberto La Rocca, soprintendenza del Mare della Regione Siciliana; Rita Auriemma, università del Salento; Tiziana Pisani, Comune di Marciana, Isola d’Elba; Valter Cabasino, sindaco di Pula; Elisabetta di Bernardo, vice sindaco di Carloforte. Alle 17.45, “241 a.C. La Battaglia delle Egadi nella prima Guerra Punica” con Attilio Mastino, storico, già rettore università di Sassari. Alle 19.30, saluti di chiusura di “Sardegna Mediterranea”: Anthony Muroni dialoga con Alessandro Giuli, presidente della Fondazione MAXXI.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale convegno, in presenza e online su Facebook, “La Donna del Mediterraneo antico. Dal passato al presente, una chiave di lettura”, un’iniziativa interistituzionale per seguire la “Rotta dei Fenici- Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”

La Rotta dei Fenici fa tappa al museo Archeologico nazionale di Napoli: appuntamento sabato 29 gennaio 2022, alle 10, per il convegno “La Donna del Mediterraneo antico. Dal passato al presente: una chiave di lettura”, un’iniziativa interistituzionale per seguire la “Rotta dei Fenici- Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa”. L’evento verrà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa e del MANN – Museo Archeologico di Napoli. Il convegno è stato realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del ministero della Cultura. Partner dell’iniziativa: MANN Museo Archeologico di Napoli, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Universidad de Jaén, Instituto Universitario de Investigación en Arqueología Ibérica-Univ. Jaén, MAEC – Museo Dell’Accademia Etrusca e Della Città Di Cortona, AION Cultura, Associazione LE DONNE DEL MARMO.

La “Rotta dei Fenici” fa riferimento alle grandi rotte di navigazione che, dal XII secolo a.C., erano usate dai Fenici, grandi navigatori e mercanti, per i commerci e la comunicazione in tutto il Mediterraneo. Nei tempi antichi, attraverso queste rotte, i Fenici e altre grandi civiltà del Mediterraneo hanno contribuito alla nascita di una “koiné”, una comunità culturale mediterranea. Abbraccia 18 paesi, molti dei quali si trovano nel Nord Africa o in Medio Oriente, e rafforza i legami storici tra i paesi del Mediterraneo. Questi legami sono rappresentati da un grande patrimonio che ha avuto origine con le antiche civiltà del Mediterraneo e che ritroviamo in vari siti archeologici, etnici, antropologici, culturali e naturalistici e anche nel significativo patrimonio immateriale del Mediterraneo. Le città del Mediterraneo erano il luogo di sosta dei viaggiatori della Rotta dei Fenici, usata per scambiare manufatti, conoscenze ed esperienze. In questo senso l’esperienza di viaggio lungo la Rotta dei Fenici punta a mostrare al viaggiatore i nostri comuni percorsi, collegando paesi di tre continenti e oltre 100 città che hanno avuto origine dalle antiche civiltà del Mediterraneo.

La Venere di Savignano nell’esposizione al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

Con il convegno “La Donna del Mediterraneo antico. Dal passato al presente, una chiave di lettura” la “Rotta dei Fenici- Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” intende promuovere una riflessione critica sul ruolo della donna e sulla figura femminile, partendo dalle antiche civiltà del Mediterraneo per arrivare alla contemporaneità. Più nello specifico, il tema trattato ha l’obiettivo di presentare la donna dl Mediterraneo, evidenziando i ruoli che dai tempi più remoti ad oggi ha assunto, con status molto diversi che variano da civiltà a civiltà e da ambito ad ambito. L’icona femminile è presente tra i primi oggetti di culto creati dall’uomo, incarna la prima forma di divinità, capace di generare la vita e dare nutrimento. Rapidamente diviene punto di riferimento in quelle statuette volumetriche raffiguranti la Dea Madre, tanto diffuse dal neolitico e tali da costituire quasi un comune denominatore tra le civiltà del Mediterraneo. La figura femminile verrà analizzata anche nella relazione con l’altro e le altre culture, presupponendo e consolidando anche la competenza comunicativa sottesa alla dimensione relazionale. Infine si partirà dal passato per arrivare a leggere il presente e il ruolo della donna nel Mediterraneo di oggi, in un’ottica di dialogo interculturale, tema alla base dell’itinerario Culturale della Rotta dei Fenici.

Una lastra della Tomba delle Danzatrici scoperta a Ruvo di Puglia, oggi nella collezione Magna Grecia del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto Graziano Tavan)

Programma. Dopo la registrazione dei partecipanti alle 10, si inizia alle 10.30 con i saluti istituzionali di Paolo Giulierini, direttore del Mann; Elena Tanou, presidente della Rotta dei fenici (video collegata da Cipro); Antonio Barone, direttore della Rotta dei Fenici; e Paolo Ponzio, direttore del dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica dell’università di Bari, e coordinatore del comitato scientifico della Rotta dei Fenici. Ore 11-13.30, SESSIONE I: LA FIGURA FEMMINILE NELLE ANTICHE CIVILTÀ DEL MEDITERRANEO, modera Paolo Ponzio. Interventi: Giovanna Greco (già comitato scientifico del Mann) su “Donne, culti e miti in Magna Grecia”; Marialucia Giacco (archeologo conservatore del Mann) su “Donne di Magna Grecia: un viaggio nelle collezioni del Mann”; Eleonora Sandrelli (presidente Aion Cultura-Maec) su “La donna in Etruria: immagine e realtà”; Carmen Risquez Cuenca (università di Jaén, Spagna) su “La posizione delle donne nella società libera e il loro ruolo nella sfera economica”; Sharon Sultana (direttore museo Archeologico di Malta) su “La grande Dea Madre del neolitico maltese”; Tatiana Pedrazzi (archeologa, ricercatrice del Cnr) su “La figura femminile nel mondo fenico e punico: tradizioni, arte ed evoluzione delle identità”.

La Venere di età augustea conservata al museo Archeologico nazionale di Aquileia (foto graziano tavan)

Ore 15-17, SESSIONE II: IL DIALOGO TRA PASSATO E PRESENTE SUL TEMA DELLA DONNA DEL MEDITERRANEO, modera Antonio Barone. Interventi: Marta Novello (direttore del museo Archeologico di Aquileia) su “Donne di Aquileia in età tardo antica e longobarda”; Barbara Toce (vicepresidente Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa) su “I diritti delle donne e il Consiglio d’Europa”; Elisabetta Todisco (docente Storia romana, università di Bari) su “L’influenza della storia delle donne dal mondo antico ai nostri giorni”; Carmen Risquez Cuenca (università di Jaén, Spagna) su “Pastwomen: riconfigurare la storia da un punto di vista femminista”; Carla Benelli (responsabile progetti culturali ATS Pro Terra Sancta) su “Dalle regine prostitute, guerriere e sante del passato all’impegno delle donne di oggi nella società civile palestinese”.