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3 dicembre: Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Così il parco archeologico di Pompei nei siti della Grande Pompei propone percorsi e iniziative per l’accessibilità: Pompei per tutti, Enjoy Lis Art, Musei per tutti, Pompei in blu, I Ragazzi di Plinio

Il 3 dicembre 2023 è la “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità” promossa dal ministero della Cultura per sottolineare l’importanza dell’accesso al patrimonio culturale, nel rispetto della massima inclusione di ciascun cittadino, senza limitazioni o distinzioni, in linea anche con i principi dettati dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il parco archeologico di Pompei è da tempo impegnato a garantire la più ampia fruizione dei siti archeologici di competenza, da parte di tutto il suo pubblico attraverso percorsi culturali e iniziative che vengono ogni anno implementate e arricchite dalla presenza sempre più attiva delle istituzioni e comunità locali.

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Pompei per tutti: Danilo Ragona e Luca Paiardi sulla loro carrozzina attraversano una strada di Pompei sui passaggi pedonali sopraelevati (foto parco archeologico pompei)

Già dal 2016 è attivo nel sito di Pompei il percorso “Pompei per tutti”, un itinerario di visita facilitato di oltre 3,5 km – con abbattimento delle barriere architettoniche ove possibile – che dall’ingresso di Piazza Anfiteatro consente di attraversare tutta la città antica fino al Foro, con accesso agli edifici e domus più significativi.

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Modello del cavallino di Maiuri con supporto tattile in braille (foto parco archeologico pompei)

Al percorso facilitato sono collegate una serie di iniziative volte a rendere l’esperienza di visita completa e fruibile a tutti. In alcuni ambienti del sito sono stati sperimentati esempi di fruizione multilivello degli spazi, con particolare attenzione agli ipovedenti. Modellini tattili in 3D e supporti esplicativi in braille sono presenti nell’ambiente di una stalla, di fronte alla casa di Cerere e presso il complesso della conceria, accessibile da via Stabiana. Nel primo caso si tratta di un modellino dello scheletro di un cavallo rinvenuto nel 1938 da Amedeo Maiuri, mentre nell’altro i supporti tattili aiutano a comprendere come si svolgeva in antico il processo di lavorazione delle pelli.

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Accessibilità nelle ville romane di Stabia (foto parco archeologico pompei)

Da ottobre anche le ville suburbane della Grande Pompei, Villa Arianna e Villa San Marco a Castellammare di Stabia sono state adeguate con percorsi agevolati senza barriere architettoniche e con sistemi per il superamento dei dislivelli, che oggi consentono a tutti una visita confortevole alle ville e alle aree verdi che le abbracciano e che sono state oggetto di interventi dedicati di valorizzazione.

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App per visita guidata nelle ville vesuviane per persone con disabilità uditiva (foto parco archeologico pompei)

Sempre nelle ville di Stabia, ma anche alla Villa di Poppea ad Oplontis e a Villa Regina a Boscoreale, è possibile usufruire – tramite l’App My Pompeii o attraverso monitor installati nei principali ambienti – di itinerari multimediali accessibili e universali in lingua dei segni, per la rimozione delle barriere alla comprensione e alla comunicazione. Il progetto “Enjoy LIS Art – Percorsi multimediali inclusivi sul patrimonio artistico e culturale della Campania accessibili per le persone sorde” è promosso dalla Regione Campania assessorato alla Scuola, alle Politiche sociali e alle Politiche giovanili in collaborazione con ENS – Ente Nazionale per la protezione e assistenza dei sordi.

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I Ragazzi di Plinio con la coop Il Tulipani nell’orto produttivo del Real Polverificio Borbonico di Scafati nel progetto “Coltiviamo agricoltura sociale” del parco archeologico di Pompei (foto parco archeologico pompei)

Le disabilità cognitivo-sensoriali sono, invece, al centro di protocolli di intesa come la rete “Campania tra le Mani. Itinerari inclusivi nei luoghi d’arte”, coordinata dal Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA – università Suor Orsola Benincasa, e costituita da musei pubblici e privati e associazioni di categoria; “Museo per tutti. Accessibile alle persone con disabilità intellettiva”, un progetto in collaborazione con l’associazione L’Abilità onlus e finanziato dalla Fondazione De Agostini, finalizzato alla realizzazione di una guida in linguaggio facilitato Easytoread; e l’accordo con la cooperativa sociale Tulipano e l’università Federico II, dipartimento di Scienze mediche traslazionali per la realizzazione di percorsi sperimentali di fruizione delle domus del Parco e per la realizzazione di tirocini formativi e inserimento lavorativo per persone e ragazzi con autismo e\o disabilità cognitiva “I Ragazzi di Plinio”, del Centro riabilitativo di Pompei, attraverso progetti di agricoltura sociale.

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L’agenda visiva interattiva “Pompei in blu – Viaggio nella casa del Menandro” (foto parco archeologico pompei

Nell’ambito di quest’ultima collaborazione a Pompei è già stata messa a punto una prima agenda visiva interattiva “Pompei in blu – Viaggio nella casa del Menandro”, che si propone come strumento per favorire l’interazione emotiva e la fruizione dell’opera d’arte attraverso attività interagenti. L’agenda fa parte della collana “Percorsi museali inclusivi” che ad oggi propone cinque percorsi museali presso la rete dei musei aderente a “Tulipano Art Friendly”.

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Agricoltura sociale: raccolta di mele e melograni a Pompei con la coop sociale Il Tulipano (foto parco archeologico pompei)

Inoltre, il 5 dicembre 2023 alla Palestra Grande  di Pompei, dalle 10 alle 12.30, è organizzato un laboratorio di co–progettazione e cooperazione inclusiva partecipata  aperto ai visitatori del Parco, ai giovani liceali (parteciperanno gli studenti della classe 2.E liceo TRED del liceo “E. Pascal” di Pompei) e ai giovani della “Tulipano Art Friendly” per la definizione di proposte sperimentali di fruizione universale di due aree verdi di Pompei situate nella Regio II (un giardino lungo la Via di Nocera e un’area verde lungo il Vicolo dei Fuggiaschi). Le proposte progettuali e le idee nate dal workshop saranno parte integrante della futura sistemazione delle aree per una loro fruizione inclusiva. Il Workshop sarà guidato e coordinato da Paolo Mighetto e Maurizio Bartolini dell’Area “Cura del Verde” del Parco di Pompei e da Giovanni Minucci della Cooperativa Il Tulipano. Nell’ambito dell’iniziativa, “I Ragazzi di Plinio” realizzeranno ghirlande ornamentali natalizie e sacchetti di lavanda con elementi naturali raccolti nelle aree verdi delle domus di Pompei. L’obiettivo di tutte queste iniziative è sottolineare l’essenza dei luoghi della cultura come espressione di bellezza, fonte di benessere individuale e sociale, sviluppo personale e comunitario e luoghi in cui la fragilità dell’Arte e dell’Archeologia venga sperimentata da persone anch’esse fragili, innescando un circolo virtuoso dove sostenibilità, inclusione e benessere possano trovano fonte nella storia e cultura e favorire la valorizzazione dell’identità personale e territoriale.

Bacoli (Na). Al via al Parco borbonico vanvitelliano del Fusaro la prima edizione di FAB, festival dell’archeologia di Bacoli: rassegna favolosa del cinema archeologico ideata da Dario Di Blasi

bacoli_festival-archeologia_programma_locandinaAl Parco borbonico vanvitelliano del Fusaro a Bacoli (Na) è tutto pronto per la prima edizione del FAB, festival dell’archeologia di Bacoli, dal 6 all’8 ottobre 2023, diretta da Nicola Barile e organizzata da Giovanni Parisi e Giovanni Calvino per TILE Storytellers, con il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania. Con un sottotitolo significativo: rassegna favolosa del cinema archeologico. “I Campi Flegrei sono un luogo unico al mondo”, spiega Dario Di Blasi, chiamato dal Comune di Bacoli a creare questo evento per la sua esperienza pluridecennale nel campo del cinema archeologico. “Qui il mare custodisce antiche città sommerse e ville sontuose di potenti imperatori. Qui la terra si alza e si abbassa, come un lungo, gigantesco respiro; e qui un lago può nascondere l’ingresso al mondo dei morti. Qui i vulcani nascono nell’arco di una sola notte e il loro calore genera sbuffi di vapore e acque termali. Qui le sibille leggevano il futuro degli uomini. Vi sembra che stiamo esagerando con la fantasia? Niente affatto. La magia dei Campi Flegrei è dovuta all’opera della natura e dell’uomo, non alla fantasia, perciò… Non è fantasia, è magia!”. Anche l’acronimo della rassegna, FAB, Festival dell’Archeologia di Bacoli, gioca su questo concetto, perché in inglese “FAB” vuol dire favoloso, fantastico (e il pensiero corre ai Fab Four, i Fantastici Quattro): “Per questo FAB si presenta come Rassegna favolosa del cinema e della cultura archeologica”.

bacoli_festival-archeologia_programma_parco-fusaro_locandinaL’evento si svolge nel Complesso Borbonico del Fusaro con proiezioni nella Sala dell’Ostrichina, dibattiti ed eventi si alterneranno tra la panoramica terrazza dell’Ostrichina e il Parco gestito dal Centro Ittico Campano. Per tutta la durata della rassegna ci sarà la mostra su Plinio il Vecchio a cura di Nicola Barile e Sara Saetta all’interno della Casina Vanvitelliana. In programma dodici film, provenienti anche da Francia, Spagna, Iran e Turchia, che verranno valutati da una giuria di esperti del settore e dal pubblico.

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Il regista Alberto Castellani durante la produzione del film “Afghanistan. Tracce di una cultura sfregiata”

PROGRAMMA DEL 6 OTTOBRE 2023: dalle 14.30 alle 19. Apre il film “Le acque segrete di Palermo” di Stefania Casini (60 min); seguono “Afghanistan: tracce di una cultura sfregiata” di Alberto Castellani (60 min) e “The Bloody Skin” di Ebad Adibpour (16 min). EVENTI SPECIALI: “Cultura e territorio. Palmira, la meraviglia del deserto – Viaggio nei siti dell’Unesco” presentazione del documentario di Federico Fazzuoli ed Elisa Greco con intervista all’autore Federico Fazzuoli. Chiude “Musica e territorio”: presentazione album “Paesi semplici” di Andrea Cassese. Presenta Giovanni Calvino.

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L’archeologo siriano Khaled Asaad, decapitato dall’Isis il 18 agosto 2015

PROGRAMMA DEL 7 OTTOBRE 2023: dalle 14.30 alle 18. Apre il film “La flotta delle Indie” di Antonio Pérez Molero (90 min); seguono “L’incantevole Lucrezia Borgia” di Marco Melluso e Diego Schiavo (60 min) e “Khaled al-Asaad. Quel giorno a Palmira” di Alberto Castellani (23 min). Alle 18, “AperiNetworking” alla Casina Vanvitelliana.

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Frame del film “Baia. La città sommersa” di Marcello Adamo

PROGRAMMA DELL’8 OTTOBRE 2023: alle 10.30, apre il film “Baia la città sommersa” di Marcello Adamo (53 min); 11.30, “Piano…forte nel tempo” intermezzo pianistico del M° Marco Fiorenzano; 12.30, intervento di Mariano Nuzzo, soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio; “Una Casina per tutti” grazie al contributo del Rotary Club Campania Napoli, Genovese Mangement e Gruppo Crisalide; saluti di Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli; premiazione dei film vincitori Premio Kore del pubblico Premio Kore della giuria: come premi due statue che rappresentano una Kore moderna avvolta in una pellicola cinematografica, firmate dall’artista Salvatore Scuotto fondatore, insieme ai due fratelli, de La Scarabattola, autori, tra gli altri, del premio Giffoni Film Festival. Curatore della rassegna cinematografica è Dario Di Blasi, organizzatore e consulente per prestigiosi festival nazionali e internazionali, come Rovereto, Firenze, Atene, Spalato. Chiude alle 13 la proiezione del film vincitore del Premio Kore della giuria.

Pompei. All’ex Real Polverificio Borbonico al via B.I.TU.S., la Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe, dal 27 al 30 settembre: una quattro giorni di incontri, seminari, workshop, spettacoli, focus sui beni culturali e mete di viaggi d’istruzione, innovazione e opportunità dedicate ai ragazzi

pompei_ex-real-polverificio-borbonico_bitus_locandinaAl via nell’ex Real Polverificio Borbonico a Pompei B.I.TU.S., Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe, dal 27 al 30 settembre 2023, con ingresso gratuito: una quattro giorni di incontri, seminari, workshop, spettacoli, focus sui beni culturali e mete di viaggi d’istruzione, innovazione e opportunità dedicate ai ragazzi. B.I.TU.S., Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe, è promossa e sostenuta dalla direzione generale per le Politiche culturali e il Turismo assieme all’assessorato allo Sviluppo e Promozione del Turismo di Regione Campania, dall’agenzia regionale Campania Turismo e dal parco archeologico di Pompei. L’inaugurazione mercoledì 27 settembre 2023, alle 10.20, nell’Arena Teatro dell’ex Real Polverificio Borbonico, con Felice Casucci, assessore al Turismo della Regione Campania; Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei; Domenico Maria Corrado, ideatore, creatore e direttore generale di BITUS; Letizia Casuccio, direttore generale CoopCulture; Ciro Castaldo, segretario generale Fondazione Banco di Napoli; Giovanni Acanfora e Giuseppina Lodovico, rispettivamente presidente e amministratore unico GIVOVA; Vezia Piemontino, assistente di direzione La Cartiera, e il testimonial Massimiliano Gallo.

Per questa nuova edizione, B.I.TU.S. rafforza la sua multiforme natura. Da una parte l’educational, con conferenze, dibattiti, interviste ai protagonisti, presentazioni, migliori pratiche, analisi e ricerche su temi come linguaggio, mediazione culturale, rinnovate regole d’ingaggio, design thinking, innovazioni e tecnologie abilitanti per la fruizione dei patrimoni culturali. Dall’altra le experience, particolarmente raccomandate per famiglie con bambini e ragazzi e per gli studenti di ogni classe ed età: laboratori all’aria aperta e parco giochi al coperto, sport, masterclass, rievocazioni storiche, spettacoli e teatro e un workshop internazionale con il contributo di ENIT Agenzia Nazionale Turismo, fissato per giovedì 28 settembre 2023, con buyers provenienti da tutto il mondo. Nella prima giornata, B.I.TU.S. presenterà tanti incontri, tra cui focus sull’importanza del cinema nello sviluppo turistico dei territori, con il suo testimonial, su proposte didattiche inclusive per e con persone con autismo e\o disabilità cognitiva, con la Tulipano Art Friendly, il direttore e alcuni rappresentanti del Parco Archeologico di Pompei, su natura e legalità, la storia delle zone umide di Soglitelle e il turismo didattico nelle Oasi Lipu, e sulle attività educative del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, per ciò che concerne la parte dedicata all’educational. Per il settore experience, dal 27 al 30 settembre, ogni giorno sono previsti laboratori didattici a cura di CoopCulture, esperienze di disegno a fumetti con la Scuola Italiana Comix di Napoli, tiro con l’arco, ippoterapia, momenti creativi per bambini e ragazzi a La Cartiera e il Givova Sport Village, per tutta la famiglia. Ancora, allieteranno le giornate di BITUS le esibizioni delle orchestre giovanili scolastiche per la seconda edizione dello Student Music Festival.

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La presentazione di Bitus, la Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe, all’ex Real Polverificio Borbonico a Pompei (foto bitus)

“La Borsa internazionale del turismo scolastico è un’iniziativa unica nel suo genere in Italia che la Regione Campania sostiene in una prospettiva didattica e pedagogica inscritta nell’ambito del turismo culturale regionale, che costituisce la principale tematicità della programmazione pubblica in materia turistica”, dichiara l’assessore Felice Casucci. “Non a caso la Borsa si tiene in una delle aree culturalmente più rilevanti dal punto di vista archeologico esistenti al mondo. Con DGR n. 455/2022 si è attribuito un criterio di priorità ai progetti di mobilità turistica scolastica che tutelino le professionalità turistiche. Anche questo è un modo per integrare l’offerta e valorizzare le destinazioni territoriali come esperienza del viaggio”.

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Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Pompei, con i ragazzi del progetto Sogno di Volare (foto parco archeologico pompei)

“Come Parco archeologico di Pompei”, sostiene il direttore Gabriel Zuchtriegel, “siamo contenti di partecipare alla seconda edizione di B.I.TU.S, che si svolge in un luogo storico dalle grandi potenzialità per tutto il territorio. Un evento che viene incontro ad un nostro duplice obiettivo: da un lato creare sempre più sinergie con gli attori sociali, in particolare le scuole, che operano nell’area di riferimento della nostra istituzione; dall’altro la necessità di aprire ai cittadini un luogo come il Real Polverificio su cui si sta concentrando negli ultimi anni la nostra azione di tutela e riqualificazione. Incentivare il turismo scolastico e stimolare l’interesse e dunque la presenza dei ragazzi nei siti culturali è tra le priorità del Parco. Stiamo lavorando ormai alla III edizione di “Sogno di Volare”, progetto di teatro per le scuole del territorio, che ha visto nelle prime edizioni un appassionato coinvolgimento degli studenti; a breve saranno attivi alcuni servizi dedicati a bambini e adolescenti , come il “Children Museum”, un programma di attività ludico-educative, in alternativa o in aggiunta alla visita dei siti di Pompei e Oplontis; mentre è già partito il progetto “Horti Plinii – l’Orto didattico di Plinio”, incentrato sulla coltivazione dell’orto e del giardino utilitaristico, nel pieno recupero del rapporto uomo-natura nel mondo antico, creando micro orti sinergici a Pompei, nelle Ville di Stabiae a Castellammare di Stabia, a Villa Regina di Boscoreale, a Longola di Poggiomarino e allo stesso Real Polverificio Borbonico di Scafati”.

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Turismo scolastico: se ne parla a B.I.TU.S., la Borsa Internazionale del Turismo Scolastico e della Didattica Fuori dalla Classe all’ex Real Polverificio Borbonico di Pompei (foto bitus)

“La B.I.T.U.S. è nata nel 2022, con l’obiettivo di mettere in connessione la domanda e l’offerta per ciò che concerne i viaggi studio, il turismo culturale giovanile e le nuove forme di didattica non formale in Italia”, spiegato l’ideatore Domenico Maria Corrado. “Dopo una prima edizione ZERO, che ha già dato grandi soddisfazioni, ci prepariamo ad accogliere anche quest’anno ragazzi provenienti da tutta Italia, forti anche della rafforzata collaborazione con le istituzioni, la Regione Campania e il Parco Archeologico di Pompei, e gli sponsor principali, la Cartiera e Givova”. “CoopCulture ha creduto da subito nell’importanza di una borsa dedicata al turismo scolastico, un settore che, dopo la crisi legata alla pandemia, ha registrato già nel 2022 segnali di netta ripresa”, conclude Giuseppe Codispoti. “B.I.TU.S. sarà anche occasione di confronto su questi temi: numeri in aumento e nuovi trend per uscite didattiche e viaggi di istruzione. Da un’idea nata in piena pandemia, oggi B.I.TU.S è un luogo di incontro tra offerta e domanda nazionale e internazionale, un momento di promozione e valorizzazione del territorio, ma anche uno spazio per bambini e ragazzi che avranno occasione di partecipare a esperienze didattiche ed educative, laboratori e spettacoli”.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” chiusa con 200mila visitatori. E a ottobre si presentano due libri su Alessandro

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Testa di Alessandro dal museo di Salonicco all’ingresso della mostra “Alessandro e l’Oriente” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

Chiusa la grande mostra “Alessandro Magno e l’Oriente”, al museo Archeologico nazionale di Napoli è tempo di bilanci e di annunciare le iniziative a corollario dell’evento espositivo. Di prossima pubblicazione, infatti, editi da Electa, “Alessandro Magno”, volume di saggi a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo, e il fumetto “Nico alla scoperta di Alessandro Magno” di Blasco Pisapia. Il primo titolo sarà presentato al Mann il 9 ottobre e il secondo il 26 ottobre 2023.

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Il salone della Meridiana al museo Archeologico nazionale di Napoli che ha ospitato la sezione principale della mostra “Alessandro e l’Oriente” (foto graziano tavan)

Circa duecentomila visitatori hanno ammirato la mostra che ha accompagnato l’avvio della fase esecutiva del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei, uno dei capolavori iconici del Mann. Promossa dal ministero della Cultura, l’esposizione organizzata dal Mann in collaborazione con Electa, con la curatela scientifica di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo, ha proposto con 170 opere il percorso di conquista di Alessandro. La mostra ha avuto il sostegno della Regione Campania, del parco archeologico del Colosseo e Intesa Sanpaolo, e si è avvalsa della collaborazione del museo delle Civiltà di Roma e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport. Catalogo Electa.

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Mostra “Alessandro Magno e l’Oriente”: da sinistra, i due curatori Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo tra il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il direttore del Mann Paolo Giulierini (foto graziano tavan)

“Un grande successo per un museo che vuole essere luogo di confronto tra culture, identità e storie”, sottolinea il direttore Paolo Giulierini. “Siamo felici non solo per il numero degli ingressi, ma per il gradimento espresso dai visitatori e il riscontro eccellente della critica, anche internazionale. Il nostro racconto di Alessandro continua. Ad ottobre si parte con due presentazioni del vasto programma di iniziative editoriali che accompagneranno gli approfondimenti su Alessandro. Altri appuntamenti arricchiranno il programma degli incontri settimanali di Archeologia, da novembre, anche in collaborazione con l’università L’Orientale”.

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Copertina del libro “Alessandro Magno” a cura di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo (Electa)

Lunedì 9 ottobre 2023 sarà presentato al Mann il volume edito da Electa “Alessandro Magno” con testi di Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo, che ne sono anche i curatori, e una preziosa raccolta di saggi di Stefano De Caro, Anna Trofimova, Emanuele Greco, Calogero Ivan Tornese, Paola Piacentini, Luca Attenni, Fausto Zevi, Theodoros Mavrojannis, Elena Calandra, Michaelis Lefantzìs, Laura Giuliano, Lara Anniboletti, Paolo Giulierini, Laura Forte. I testi raccolti in questo volume – che si aggiunge al catalogo pubblicato in occasione della mostra – raccontano, da vari punti di vista, questo irripetibile momento della storia umana, a partire dalle fonti e dalla ricca iconografia che da sempre accompagna Alessandro Magno.

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Copertina del libro “Nico alla scoperta di Alessandro Magno” di Blasco Pisapia (Electa)

Giovedì 26 ottobre 2023 sarà presentato al Mann il volume destinato al pubblico dei più giovani e degli appassionati di fumetti “Nico alla scoperta di Alessandro Magno” (ed. Electa) firmato da Blasco Pisapia, da venticinque anni uno dei più apprezzati disegnatori Disney e Panini comics. Si tratta del quarto fumetto di Pisapia per il Mann, nell’ambito del progetto universitario Obvia, referente Daniela Savy (università di Napoli Federico II).

Napoli. Al museo Archeologico nazionale prorogata la mostra “Picasso e l’antico”. Giulierini: “Questa mostra è possibile solo al Mann, con un dialogo tra i capolavori del mondo classico e le opere del genio spagnolo che ne fu influenzato nella sua visita del 1917”

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L’ingresso della mostra “Picasso e l’antico” al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

napoli_mann_mostra-picasso-e-l-antico_proroga_locandinaAncora poco più di un mese per visitare la mostra “Picasso e l’antico” in corso al museo Archeologico nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, la cui chiusura era inizialmente prevista per il 27 agosto 2023. Visto il grande successo di pubblico l’esposizione è stata prorogata al 2 ottobre 2023. Quarantatré i lavori di Picasso messi a confronto principalmente con le sculture Farnese e i dipinti da Pompei. L’esposizione, curata da Clemente Marconi, è allestita nelle sale della collezione Farnese, e illustra la profonda influenza di uno dei più grandi musei di arte classica sull’opera di uno dei più importanti artisti moderni. Promossa dal museo Archeologico nazionale di Napoli con il ministero della Cultura e il sostegno della Regione Campania, e con l’organizzazione della casa editrice Electa, la mostra si inserisce nel progetto internazionale “Picasso Celebrazioni 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso” nel cinquantenario della morte (vedi Napoli. Nelle sale della collezione Farnese al museo Archeologico nazionale la mostra “Picasso e l’antico”: quarantatré i lavori di Picasso messi a confronto principalmente con le sculture Farnese (il Toro e l’Ercole) e i dipinti da Pompei. All’inaugurazione segue la performance “Tauromachia” | archeologiavocidalpassato).

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Il direttore del Mann, Paolo Giulierini, con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano (foto graziano tavan)

“Siamo davvero felici nell’annunciare la proroga di Picasso e l’Antico, una mostra possibile solo al Mann, dialogo tra i capolavori del mondo classico e le opere del genio spagnolo che ne fu influenzato nella sua visita del 1917″, commenta il direttore Paolo Giulierini. “Il primo ringraziamento va al British Museum di Londra prestatore delle eccezionali tavole della Suite Vollard, al Musée national Picasso-Paris e alla Gagosian Gallery di New York che hanno acconsentito alla nostra richiesta. Poter proseguire fino al primo fine settimana di ottobre questa esposizione unica nel quadro di Picasso Celebrazioni 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso è una bella notizia non solo per il Mann ma per Napoli e la Campania che nel mese di settembre si prevede saranno sempre più meta di turismo culturale, sull’onda di un agosto straordinario. Un grazie anche all’Istituto Cervantes e al Consolato spagnolo. Con oltre 250mila visitatori finora Picasso e l’Antico si proietta verso il record assoluto della mostra su Canova che nel 2019 totalizzò 300mila presenze”.

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Allestimento della mostra “Picasso e l’Antico” al Mann: domina l’Ercole Farnese e, dietro, la Donna seduta di Picasso (foto valentina cosentino)

I soggiorni di Picasso a Napoli nel 1917, con la visita sia a Pompei sia al museo di Napoli che esponeva la Collezione Farnese e le opere da Ercolano e Pompei, hanno una rilevanza particolare nella produzione artistica di Picasso: il naturalismo del cosiddetto “secondo periodo classico” assume forme esplicitamente classicizzanti, ben riconoscibili nella maggioranza dei dipinti e disegni non cubisti degli anni dal 1917 al 1925 e nell’opera grafica degli anni ‘30.

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Nella mostra “Picasso e l’Antico” al Mann le opere di Picasso dialogano con la collezione del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto graziano tavan)

Quarantatré i lavori di Picasso messi a confronto principalmente con le sculture Farnese e i dipinti da Pompei. La mostra ha l’intento di illustrare la profonda influenza di uno dei più grandi musei di arte classica sull’opera di uno dei più importanti artisti moderni. Allestita nelle sale della collezione Farnese, l’esposizione si divide in due parti: la prima relativa ai soggiorni a Napoli di Picasso, delineando come si presentava il museo al tempo della visita dell’artista, allora non ancora solo “archeologico”, e la seconda relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori di Pablo Picasso. Sono presentate 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard, eccezionale prestito del British Museum di Londra. Queste incisioni, realizzate tra il 1930 e il 1937, si configurano come un fulcro interpretativo nell’opera dell’artista. A queste si aggiungono i rilevanti prestiti del Musée national Picasso-Paris e di Gagosian New York.

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Il catalogo Electa della mostra “Picasso e l’Antico”

Le tematiche della mostra sono ripercorse e approfondite dagli importanti saggi pubblicati nel catalogo edito da Electa che prende l’avvio dai due soggiorni effettuati da Picasso nel 1917 nel capoluogo campano e a Pompei per poi ripercorrere il tema portante dell’esposizione: la visita all’allora museo nazionale di Napoli, non ancora (solo) archeologico e l’influenza sulla sua arte. L’esposizione si inserisce nel progetto internazionale “Picasso Celebration 1973-2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso” nel cinquantenario della morte. Il volume ricostruisce ispirazioni e metamorfosi della sua arte a partire dall’osservazione di alcuni dei grandi capolavori dell’archeologia classica. Tappa fondamentale di un periodo speciale del percorso artistico di Pablo Picasso, il cui naturalismo assume forme esplicitamente classicizzanti dopo il viaggio in Italia, ben riconoscibili nella maggioranza dei dipinti e disegni non cubisti degli anni dal 1917 al 1925 e nell’opera grafica degli anni ‘30. Il confronto diretto di una serie di opere dell’artista con quelle del Museo, l’incontro con le sculture Farnese in particolare, che lo colpiscono per il gigantismo e la monumentalità, sono la principale rivelazione artistica che Napoli abbia offerto a Picasso. I saggi, ampiamente illustrati, restituiscono l’ispirazione dell’antico – e nello specifico delle opere del Mann –, le esplorazioni e invenzioni di Picasso che hanno generato un’arte nuova attraverso la trasfigurazione dei suoi modelli.

Velia. Sull’Acropoli alla presenza del ministro Sangiuliano si inaugura la mostra “Elea: la rinascita”, la prima realizzata dal parco con l’autonomia: prende spunto dalla scoperta – nel 2022 – del tempio arcaico di Atena coevo alla fondazione della colonia nel VI sec. a.C.

velia_area-archeologica_mostra-elea-la-rinascita_inaugurazione_locandinaConto alla rovescia per l’apertura a Velia della mostra “Elea: la rinascita”, la prima mostra realizzata al parco archeologico di Paestum e Velia da quando è stato dotato di autonomia speciale nel 2020, che trae ispirazione dagli straordinari risultati degli scavi recentemente condotti sull’Acropoli che hanno restituito tracce di un santuario dedicato ad Atena, risalente agli anni della fondazione della colonia magnogreca di Elea, verso la metà del VI sec. a.C. (vedi Velia. Sull’acropoli scoperti i resti del più antico tempio arcaico dedicato ad Atena con ceramiche dipinte, armi e armature: reliquie della battaglia navale di Alalia del 541-535 a.C. tra i greci di Focea contro Cartaginesi ed Etruschi. Osanna: “Nuova luce sulla storia della colonia greca dei Focei” | archeologiavocidalpassato). Per il taglio del nastro della mostra “Elea: la rinascita” appuntamento sull’Acropoli di Velia venerdì 4 agosto 2023, alle 17. Interverranno Tiziana D’Angelo, direttore del parco archeologico di Paestum e Velia; Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco del Comune di Capaccio Paestum; Pietro D’Angiolillo, sindaco del Comune di Ascea; Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del parco archeologico di Pompei; Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival. Le conclusioni affidate a Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura. Chiude il vernissage, alle 21, “Letture eleatiche” di Roberto del Gaudio; progetto sonoro di Gigi Masin ed Emanuele Errante; Visual art di Andrea Maioli a cura della Fondazione Alfonso Gatto. La mostra sarà aperta fino al 30 aprile 2024.

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Veduta zenitale dell’acropoli di Elea-velia, interessata dalla campagna di scavo 2021-2022 (foto pa-paeve)

Il parco archeologico di Velia ospita la mostra “Elea: la rinascita”, che racconta la nascita di Elea e della sua comunità. “Elea – raccontano gli archeologi del Parco – non è una città come le altre. La sua vita comincia sotto il segno della guerra, con l’assedio e l’abbandono della madrepatria Focea e con la diaspora di un popolo che si trova ad affrontare una profonda crisi. La storia della nascita di Elea e della ri-nascita dei suoi abitanti in fuga da un destino di schiavitù è tanto antica quanto attuale e si concretizza nelle persone, nelle terre e nelle pietre di Elea. Intorno al 545 a.C. Focea, sulle coste dell’Asia Minore (Turchia), fu vittima della pressione dell’impero persiano. I suoi abitanti decisero di abbandonare la patria pur di non perdere la propria libertà, intraprendendo un lungo viaggio nel Mediterraneo. Circa un secolo dopo il grande storiografo Erodoto ne descrive le vicende: In viaggio verso Elea […] i Focei trassero in mare le pentecontere, imbarcarono i figli, le donne, e tutto il trasportabile, e inoltre le statue del santuario e le altre offerte […]; imbarcarono tutto, salirono a bordo essi stessi […]. Focea, deserta d’uomini, fu occupata dai Persiani. Scopriamo così una storia di battaglie e profughi, popoli e città, interventi diplomatici e territori. Dopo numerose traversie, nel 540 a.C. fu fondato il primo insediamento di Elea, che si presentava come un modesto villaggio di case di pietra e terra cruda, addensato ai bordi del promontorio dell’Acropoli, al cui vertice era il santuario di Athena”.

Napoli. Al museo Archeologico nazionale apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” che racconta con 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia

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Locandina della mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” al museo Archeologico di Napoli dal 29 maggio al 28

Ci siamo. Il 29 maggio 2023, al museo Archeologico nazionale di Napoli, apre la mostra “Alessandro Magno e l’Oriente” dedicata alla figura del grande condottiero macedone: inaugurazione alle 17.30. Dal 29 maggio al 28 agosto 2023 viene raccontato attraverso circa 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia dove Alessandro è incoronato Re dei re. Promossa dal ministero della Cultura italiano e dal ministero della Cultura e dello Sport della Grecia, l’esposizione è organizzata dal Mann, diretto da Paolo Giulierini, con il sostegno della Regione Campania e il parco archeologico del Colosseo in collaborazione con Electa, in partnership con Intesa Sanpaolo. La curatela scientifica è di Filippo Coarelli e Eugenio Lo Sardo. “Il Mann”, spiega Paolo Giulierini, “ha pensato a questa mostra in primo luogo per celebrare l’avvio della fase esecutiva del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei. L’incontro con l’Oriente rappresenta inoltre la cifra della nostra politica culturale e cioè l’idea che un museo sia un vero ombelico del mondo, dove si confrontano culture, identità e storie”. Alessandro, infatti, subì il fascino dell’Oriente. Ebbe modo di ammirare la porta dei leoni di Babilonia, i Grifoni di Susa, l’Apadana di Persepolis e gli elefanti turriti dell’India. Attraverso i numerosi materiali custoditi dal Mann e i preziosi prestiti di musei stranieri e italiani, in particolare del Museo delle Civiltà di Roma, la mostra evidenzierà i molti aspetti delle grandi civiltà antiche d’Oriente che in seguito furono recepiti e assimilati da quella greco-latina. La vita, le imprese e la fama che trasformò in leggenda Alessandro Magno sono raccontate nel catalogo, edito da Electa.

Pompei. Non sono arrivati i fondi POC della Regione Campania, sospesa la rassegna estiva Pompeii Theatrum Mundi al Teatro Grande di Pompei. Zuchtriegel: “Un danno per il territorio e per il Parco”

pompei_teatro-grande_rassegna-theatrum-mundi_locandinaAll’invito per la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione della rassegna estiva Pompeii Theatrum Mundi, progetto del Teatro di Napoli – Teatro nazionale e del parco archeologico di Pompei in collaborazione con la Fondazione Campania dei Festival, c’era già segnalata anche la data: dal 15 giugno al 15 luglio 2023 al Teatro Grande di Pompei. Poi il colpo di scena: il direttore del Teatro Mercadante Roberto Andò e il vicepresidente vicario Stefania Brancaccio hanno comunicato la sospensione della manifestazione dopo aver ricevuto l’informazione della mancata erogazione per il 2023 dei fondi POC da parte della Regione Campania. La decisione è stata condivisa con il Consiglio di Amministrazione convocato d’urgenza il 19 aprile 2023. Nel corso della conferenza il direttore Andò ha sottolineato che la decisione di sospendere la rassegna “Pompeii Theatrum Mundi 2023” è dettata dalla necessità di procedere nei prossimi giorni alla preliminare “messa in sicurezza” del bilancio del Teatro, con l’obiettivo di salvaguardare i livelli qualitativi e quantitativi delle attività richieste dallo status di Teatro Nazionale da parte del ministero della Cultura. “La notizia della sospensione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi si profila come un vero e proprio danno per il territorio oltre a mettere in difficoltà il Parco per aver negato la possibilità di accogliere altri eventi nelle date già impegnate dagli spettacoli”, dichiara Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco. “Una rassegna di qualità che da sempre ha dato pregio al sito e alla città di Pompei, e la cui annullata programmazione si trasforma in una mancata opportunità per gli operatori turistici e tutto l’indotto economico del territorio, di vedere favorita la stanzialità del turismo e il pernottamento dei visitatori in città.  Sono, inoltre, profondamente dispiaciuto per il Teatro Mercadante e mi auguro che si possa individuare una soluzione che sia in grado di salvaguardare le loro attività nonché il riconosciuto status di Teatro Nazionale”.

Napoli. Alla presentazione della nuova sezione Campania Romana del museo Archeologico nazionale interverranno il ministro della Cultura Sangiuliano e il presidente della Regione Campania De Luca

napoli_mann_sezione-campania-romana_inaugurazione-con-ministro_invito-locandinaI vertici del ministero e della Regione all’inaugurazione della nuova sezione Campania Romana al museo Archeologico nazionale di Napoli. Lo annuncia la direzione, che ricorda che il pomeriggio del 3 aprile 2023, dalle 17, quando la sezione sarà aperta al pubblico, l’ingresso al Museo sarà gratuito. Dunque, alle 11, lunedì 3 aprile 2023, alla presentazione della nuova sezione Campania Romana, con la riapertura dopo 50 anni delle sale monumentali, interverranno il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Regione Campania, Vicenzo De Luca. Il ministro Sangiuliano sarà alle 11, in auditorium, alla presentazione nuova sezione Campania Romana, che si potrà seguire in diretta Facebook. Al saluto del direttore Paolo Giulierini seguiranno gli interventi del professor Massimo Osanna, direttore generale Musei; della professoressa Carmela Capaldi, curatrice della sezione; del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Le conclusioni saranno affidate al ministro Gennaro Sangiuliano. Quindi, alle 12, ci sarà la visita alla sezione Campania Romana con il direttore Giulierini e la professoressa Capaldi per giornalisti, esperti e autorità. Alle 12.30, punto stampa all’interno della nuova sezione Campania Romana.

Pompei. Gennaio-febbraio con afflusso record: +127% sul 2022, +6% sul 2019. Il direttore Zuchtriegel: “Premiato il lavoro di tutta la squadra. Ora puntare alla Grande Pompei, che mette in rete tutte le aree archeologiche (Boscoreale, Oplontis, Stabia). Ma bisogna migliorare i collegamenti con Napoli”

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Visitatori nel foro di Pompei (foto parco archeologico di pompei)

Un inizio da record, quello del 2023, che ha visto aumentare i numeri dei visitatori del parco archeologico di Pompei anche oltre i livelli pre-pandemia. Più 127% rispetto al 2022 (incassi +162%), un aumento del 6% sul 2019 (incassi rispetto al 2019, +19%), complici anche le aperture speciali volute dal ministro Gennaro Sangiuliano come quella del 1° gennaio 2023 e le domeniche gratuite.

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Il grande cratere a calice che fungeva da fontana da giardino della villa di Poppea (villa A) di Oplontis (foto parco archeologico pompei)

In salita anche gli afflussi negli altri siti afferenti al Parco, in particolare a Torre Annunziata, dove la villa di Poppea, valorizzata con un nuovo allestimento di statue e reperti provenienti dal complesso noto anche come “villa A”, ha registrato un aumento del 103,26 % (157% nel solo mese di febbraio) rispetto al 2022; ma anche nei siti di Stabiae si è rilevato un aumento del +50% nei primi mesi dell’anno rispetto al precedente. “Non si tratta di un semplice ritorno al pre-Covid”, spiega il direttore Gabriel Zuchtriegel. “Piuttosto vediamo dinamiche del tutto nuove, con ampi gruppi di pubblico che stentano a tornare, in particolare dall’Estremo Oriente, e altri che sono in crescita, tra cui italiani, europei e nordamericani. È una premiazione del lavoro continuo di conservazione, manutenzione, accessibilità e valorizzazione, svolto da una squadra eccezionale di professionisti e collaboratori. La percentuale di case e quartieri fruibili al pubblico oggi a Pompei è la più alta da decenni e con il Consiglio di Amministrazione abbiamo deciso di investire ulteriormente nei servizi di accoglienza, didattica e fruizione per ampliare ancora l’offerta culturale”.

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Visitatori nel sito archeologico di Pompei (foto parco archeologico di pompei)

Gli sforzi riguardano anche una maggiore coesione tra i vari siti del Parco, nell’ottica di una “Grande Pompei”, un insieme di aree archeologiche e sedi espositive che vanno collegate sempre di più, sia fisicamente sia culturalmente. Da alcuni mesi, è attivo un servizio di navetta, gestita insieme a EAV e Regione Campania tramite Scabec, che connette Pompei e i siti di Boscoreale, Oplontis e Stabia.

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Il servizio navetta “Pompeii ArteBus” da Pompei ai siti archeologici del parco (foto parco archeologico pompei)

“Abbiamo deciso di rendere questo servizio gratuito per tutti i nostri visitatori,” annuncia il direttore. “Ma bisogna ragionare in ottica più ampia. A tal proposito ho scritto una lettera al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per chiedere un confronto su come possiamo collaborare per migliorare i collegamenti, per esempio con la Circumvesuviana tra Pompei, Napoli e Sorrento, per essere all’altezza del grande interesse che i nostri Beni culturali suscitano in tutto il mondo”.​ Anche il generale Giovanni Di Blasio, direttore generale del Grande Progetto Pompei, nell’esprimere soddisfazione per la positiva ricaduta sull’intero territorio di tali risultati, sottolinea il lavoro svolto dall’Unità Grande Pompei per l’ulteriore sviluppo e la realizzazione degli interventi del Piano Strategico per la riqualificazione dell’area di interesse del sito seriale UNESCO Pompei, Oplontis, Ercolano: “Le ingenti risorse messe recentemente a disposizione dal CIS Vesuvio-Pompei-Napoli, vanno anche nella direzione di migliorare la qualità dei servizi, ad esempio con il finanziamento di un primo lotto della riconversione della ferrovia Torre Annunziata, Castellammare, Gragnano, passo importante per dotarsi di un collegamento leggero e sostenibile e favorire la rigenerazione del water front. L’obiettivo del Piano Strategico, che si ispira alla logica del Grande Progetto Pompei, è far sì che l’intero distretto possa trarre beneficio dai principali attrattori culturali, primo fra tutti il parco archeologico di Pompei, i cui risultati vanno proprio in questa direzione poiché correlati con una maggior permanenza dei visitatori”.