Napoli. Scoperto ed esplorato dall’associazione Cocceius un tratto, prima sconosciuto alla scienza, dell’antico acquedotto Augusteo della Campania, una delle maggiori opere civili dell’antichità romana: “Significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei”

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
Esplorato un lungo tratto dell’Acquedotto Augusteo della Campania. Il 2 Gennaio 2023 l’associazione Cocceivs, grazie all’autorizzazione all’accesso da parte del Commissario Straordinario per la bonifica di Bagnoli e con la collaborazione operativa della società Invitalia, ha rinvenuto un tratto dell’antico acquedotto Augusteo della Campania prima sconosciuto alla scienza. Esso appartiene alla diramazione che, dalla Crypta Neapolitana, portava acqua potabile alla collina di Posillipo e all’isola di Nisida ed è in ottimo stato di conservazione. Lo sviluppo rilevato al momento è pari a 647 metri e tale valore lo qualifica come il più lungo segmento noto dell’Acquedotto Augusteo, presentando inoltre ben dodici spiragli di accesso. “La nuova scoperta”, ricorda Graziano William Ferrari, presidente di Cocceivs, “è stata possibile grazie alla segnalazione di residenti locali che da ragazzini, oltre 40 anni fa, percorrevano già il condotto e ne facevano il loro terreno di gioco”. La maggior parte del percorso è costituita da uno speco largo fra i 52 cm ed il 70 cm, con un rivestimento di intonaco idraulico alto 64 cm alla base dei piedritti, a sua volta ricoperto da uno spesso deposito di calcare. Per lunghi tratti è possibile procedere eretti, ma in corrispondenza degli spiragli laterali vi sono accumuli recenti di terreno di provenienza esterna, che costringono spesso a strisciare o a procedere carponi.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
“Il percorso – descrive Ferrari – è caratterizzato da numerose svolte e curve, dovute in parte agli errori nelle direzioni di scavo fra due squadre di scavo adiacenti, ed in parte alla necessità di evitare zone in cui la roccia incassante è interessata da bancate di materiale poco coerente di origine eruttiva. Una parte degli spiragli di accesso è ostruita dai materiali alluvionali, mentre altri si aprono sulla parete tufacea e sono occultati dalla vegetazione del versante. Il percorso esterno per raggiungere l’ingresso è piuttosto impegnativo, richiedendo diverse arrampicate su terreno incoerente ed un abbigliamento protettivo nei confronti dei rovi. La progressione all’interno dell’ipogeo varia da agevole a estrema, richiedendo così una notevole esperienza speleologica e la padronanza delle tecniche e delle attrezzature idonee. Tutti i sopralluoghi sono stati svolti nel rispetto delle normative di legge per il lavoro in ambienti confinati, con l’impiego di analizzatore di gas multi-sensore certificato. Tuttavia, si osserva una sensibile circolazione d’aria, grazie alla relativa vicinanza alla superficie ed ai numerosi spiragli di accesso”.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
“La struttura ipogea finora esplorata – continua la vicepresidente Raffaella Lamagna – presenta già notevoli elementi di interesse scientifico, che intendiamo approfondire in stretta collaborazione con i dipartimenti universitari competenti e con la soprintendenza ABAP per il Comune di Napoli. Per la prima volta abbiamo a disposizione un lungo tratto continuo di acquedotto antico in ottimo stato ed in cui sarà possibile ricavare una misura accurata del dislivello esistente fra i livelli di scorrimento di due punti fra loro distanti. Ciò permetterà di calcolare con una certa precisione il flusso idrico di progetto e reale. Dal punto di vista geologico, l’ipogeo permette di esaminare direttamente la struttura interna di un consistente tratto del costone tufaceo che sostiene Posillipo. Ciò permetterà di ricavare importanti informazioni sulle sequenze eruttive che hanno formato il costone. Analogamente, l’analisi dei depositi calcarei permette di ricavare informazioni sull’evoluzione del territorio e del clima nell’antichità, con importanti ricadute sulle tendenze evolutive del clima attuale. L’analisi archeologica del manufatto si prospetta di estremo interesse, per determinarne le modalità di realizzazione, la presenza di strutture di controllo del flusso, di diramazioni, di afflussi e di deflussi”. In conclusione, riprende Ferrari, “riteniamo che vi siano ampie prospettive per la definizione di un piano di ricerche e di valorizzazione di questa importante scoperta, che aggiunge un significativo tassello alla conoscenza del popolamento antico dei Campi Flegrei”.

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)

Scoperto un tratto inesplorato dell’Acquedotto Augusteo della Campania (foto associazione cocceivs)
L’Acquedotto Augusteo della Campania è una delle maggiori opere civili dell’antichità romana, realizzata negli ultimi decenni del I secolo a.C. per rifornire di acqua dolce non solo il porto della flotta militare a Miseno mediante la celebre Piscina mirabile, ma soprattutto l’intero agglomerato urbano e portuale di Puteoli e le ricche installazioni termali di Baia. Una lunghezza stimata di 105 km del solo asse principale e di 140-150 km con le diramazioni laterali lo rendevano il più lungo acquedotto romano dell’epoca. Inoltre era l’unico a servire numerosi centri urbani, elencati su un’iscrizione rinvenuta presso le sorgenti a Serino. Come gran parte degli acquedotti romani, il suo corso si svolgeva in gran parte in sotterraneo. “Dopo aver circuito Neapolis”, spiega Ferrari, “esso attraversava il costone di Posillipo a lato della Crypta neapolitana, dove abbiamo potuto esplorarne e documentarne un tratto di 130 metri alcuni anni fa. Successivamente esso circuiva la conca di Fuorigrotta verso Agnano e Bagnoli, e si dirigeva verso Pozzuoli. A La Pietra abbiamo scoperto ed esplorato un tratto di 279 metri, mentre a lato di viale Olivetti abbiamo documentato un tratto di 73 metri. Inoltre, sotto l’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli abbiamo esplorato un tratto di acquedotto lungo 163 metri. Infine, all’interno del Parco delle Terme di Baia abbiamo scoperto un altro tratto lungo complessivamente circa 200 metri. Le ricerche svolte nel XVI e nel XIX secolo asserivano l’esistenza di un’importante diramazione che si distaccava dall’asse principale all’uscita della Crypta neapolitana, percorreva il costone di Posillipo sul versante verso Fuorigrotta-Coroglio e presumibilmente raggiungeva Nisida mediante un ponte-canale. Tale diramazione dovrebbe essere lunga circa 5 km, ma di essa era noto solo un tratto lungo circa 250 metri, che si apre a lato di Discesa Coroglio, quindi all’estremità verso mare. Solo nel 2019 è stato esplorato un altro tratto, di circa 250 metri, sempre sotto Discesa Coroglio. Nel 2019 abbiamo realizzato una pubblicazione che illustrava quanto noto fino a quel momento relativamente alla diramazione Fuorigrotta-Coroglio ed alle strutture idrauliche del Pausylipon e di Nisida1. È anche opportuno sottolineare che le sorgenti dell’Acquedotto Augusteo della Campania sono tuttora captate dalla società A.B.C. per l’approvvigionamento idropotabile di Napoli e del circondario”.
Campi Flegrei. Attivato il bus Dedalo, navetta sperimentale gratuita, per raggiungere i principali siti archeologici dei Campi Flegrei, da Cuma a Pozzuoli, da Baia al Rione Terra, con possibilità di passeggiate naturalistiche ai laghi
In bus navetta gratuito alla scoperta di alcuni tra i luoghi della cultura più suggestivi dell’area flegrea tra cui la Piscina Mirabilis, la Casina Vanvitelliana e l’Anfiteatro Flavio per tutto il periodo delle feste. Dal 25 novembre 2022 al 15 gennaio 2023 è attivo il servizio sperimentale con due navette circolari nell’ambito del progetto Dedalo, il servizio di bus turistici che consentirà di raggiungere i principali siti archeologici dei Campi Flegrei. L’iniziativa – programmata e finanziata dalla Regione Campania tramite Scabec – Società Campana Beni Culturali in collaborazione con Eav – Ente Autonomo Volturno e con Federalberghi Campi Flegrei e Campi Flegrei Active – si inserisce all’interno delle attività promosse e realizzate nell’ambito di Procida Capitale della Cultura 2022. Il nome del bus proviene dalla leggenda che narra come Dedalo, una volta fuggito in volo da Creta, si sia posato sulla sommità della città di Cuma per fondare il tempio di Apollo. Inoltre, la fitta rete viaria dei Campi Flegrei richiama un’analogia con il labirinto di Minosse progettato dallo stesso Dedalo che, essendo il costruttore, ne è anche profondo conoscitore.

Il bus-navetta Dedalo, servizio sperimentale gratuito, per scoprire i siti più suggestivi del parco dei Campi Flegrei (foto pa-fleg)
Per implementare e ottimizzare il collegamento tra i luoghi della cultura del parco archeologico dei Campi Flegrei e dei Comuni di Bacoli, Monte di Procida e Pozzuoli, dalle 9 alle 18 due navette da circa 30 posti ciascuna effettueranno 10 corse giornaliere circolari che condurranno i passeggeri nei seguenti siti d’interesse culturale: Macellum di Pozzuoli, Rione Terra, Anfiteatro Flavio, parco archeologico di Cuma, museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, parco sommerso di Baia, parco archeologico delle Terme di Baia, Piscina Mirabilis e Casina Vanvitelliana. Sono inoltre previsti una serie di percorsi naturalistici quali le passeggiate al lago d’Averno, al lago di Lucrino, al lago Fusaro e al Faro di Miseno.

Bus Dedalo alla scoperta dei siti del parco archeologico dei Campi Flegrei: due le navette disponibili su due percorsi interconnessi (foto pa-fleg)
I due vettori, che seguiranno percorsi differenti, si incontreranno al porto di Baia per favorire lo scambio passeggeri. La prima navetta seguirà un itinerario, segnalato con un’apposita cartellonistica installata presso le pensiline Eav, che parte da Pozzuoli, raggiungerà Cuma, il lago d’Averno e Baia (Bacoli) per far ritorno a Pozzuoli e poi ripartire; la seconda, invece, partirà dalla stazione di Torregaveta, raggiungerà Monte di Procida, Miseno, Baia (Bacoli) per fare ritorno a Torregaveta e ripartire. Il servizio sperimentale è totalmente gratuito: per salire a bordo basterà selezionare il ticket “Dedalo Pass” sulla piattaforma SVR di campania>artecard, il pass promosso dalla Regione Campania tramite Scabec che da oltre 15 anni offre la possibilità di fruire del patrimonio culturale locale e di viaggiare a bordo del trasporto pubblico regionale. La procedura di acquisto gratuito si concluderà con la ricezione della “Procida Insieme”, la card che consente ai possessori di Artecard di beneficiare di posti riservati per assistere ai suggestivi spettacoli che vanno a comporre il ricco programma di Procida 2022.

L’home page del servizio di navetta sperimentale gratuito Bus Dedalo (foto pa-fleg)
Inoltre, grazie alla collaborazione avviata con l’app Moovit, app n.1 al mondo per la mobilità urbana, i visitatori possono conoscere con facilità tramite l’app gli orari del bus Dedalo e integrarlo – a Napoli e in provincia – con tutti i mezzi di mobilità presenti nell’area: dagli autobus alla metropolitana, dal bike sharing ai taxi. In questo modo si evitano lunghe attese alla fermata e, al contempo, si migliora l’esperienza e la soddisfazione complessiva dei visitatori che scelgono di raggiungere i Campi Flegrei in modo sostenibile. Per info e prenotazioni: www.scabec.it.
Bacoli (Na). Alla Piscina Mirabilis lo spettacolo “La cattedrale dell’acqua”: per tre serate con Federica Ottombrino il tempio dell’acqua, ormai privo della sua preziosa protagonista, tornerà a riempirsi di musica e parole

Locandina dello spettacolo “La Cattedrale dell’Acqua” alla Piscina Mirabilis con Federica Ottombrino
La Piscina Mirabilis con lo spettacolo “La cattedrale dell’acqua” si trasforma per tre serate in uno splendido teatro. Si parte l’8 maggio 2022, alle 19.30. Il tempio dell’acqua, ormai privo della sua preziosa protagonista, tornerà così a riempirsi di musica e parole. Federica Ottombrino, accompagnandosi con fisarmonica e chitarra, canterà l’acqua e la vita regalando al pubblico una serata ricca di suggestioni. L’evento inizierà con il canto popolare delle lavandaie del Vomero, ambientato nel docufilm “Passione” di John Turturro proprio nella Piscina Mirabilis. A seguire, l’inedito della cantante ideato all’indomani del suo primo incontro con l’antica cisterna. Un brano suggestivo che racconta quanto inaspettata e imprevedibile sia la bellezza che “la cattedrale dell’acqua” ci offre. Con “il tempio dell’acqua” la cantautrice immagina l’ingresso nella Piscina Mirabilis dell’Aqua Augusta Campaniae. Programma e modalità: l’evento è in programma nei giorni 8, 15 e 22 maggio 2022, alle 19.30. Il biglietto di ingresso è di 15 euro a persona per gli adulti e 7 euro per under 18. Gratuito per under 6. La prenotazione è obbligatoria a questo link: https://www.piscinamirabilisbacoli.it/it/news. Si può parcheggiare comodamente in via Pennata, a due passi dalla Piscina Mirabilis. Dopo aver parcheggiato, raggiungi la nostra biglietteria in via Campi Elisi.

La Piscina Mirabilis a Bacoli (foto pa-fleg)
La Piscina Mirabilis, oggi parte del parco archeologico dei Campi Flegrei, è la più grande e monumentale cisterna di acqua potabile mai costruita dagli antichi romani. Aveva la funzione di approvvigionare di acqua le numerose navi appartenenti alla Classis Misenensis della Marina militare romana, un tempo ormeggiata nel vicino porto di Miseno. La cisterna, nota anche come “la Cattedrale dell’acqua” per ampiezza e maestosità, si trova nell’antica Bauli, nome che gli antichi romani diedero all’odierna città di Bacoli. La Piscina Mirabile, scavata in parte nel tufo, aveva la capacità di 12600 metri cubi di acqua! È stata realizzata a pianta quadrangolare ricavando quattro file di dodici pilastri cruciformi che dividono lo spazio interno in cinque navate lunghe e tredici corte, e ne sorreggono la volta a botte. Su quest’ultima è impostata la terrazza di copertura pavimentata in cocciopesto, comunicante con l’interno con una serie di portelli. La Piscina rappresentava il punto di approdo e di arrivo a Bacoli dell’antico acquedotto augusteo che, dalle sorgenti di Serino (AV), situate ad una quota di 330 metri e con un tragitto di circa 100 chilometri, portava l’acqua a Napoli e nei Campi Flegrei fino alla quota di otto metri della Piscina (ora a quota 2, a causa del bradisismo). Distrutto l’acquedotto augusteo, intorno al IV – V secolo d. C, la Piscina Mirabilis non è stata più utilizzata tant’è che, allo stato attuale, essa è ormai svuotata dell’acqua.
Il Parco archeologico dei Campi Flegrei allarga la sua squadra e si prepara alla riapertura con un’offerta culturale ampliata. Firmato l’accordo sul partenariato pubblico-privato per la nuova gestione e valorizzazione dei siti di Piscina Mirabilis (Bacoli) e Macellum (Pozzuoli)

Firmato l’accordo sul partenariato pubblico-privato per la nuova gestione e valorizzazione dei siti di Piscina Mirabilis (Bacoli) e Macellum (Pozzuoli). L’accordo consentirà di avviare una più efficace attività di valorizzazione dei due siti del Parco dei Campi Flegrei, attraverso la collaborazione dei due partner selezionati: L’ATI Macellum (composta da La Terra dei Miti srl, Associazione Amartea, Graficamente srl e Aporema onlus) e l’ATS StraMirabilis (composta da Associazione Culturale Misenum, Cooperativa sociale Tre Foglie, Coop4Art Consorzio di Cooperative Sociali). “Con questa iniziativa il Parco conferma la capacità di sperimentare approcci innovativi”, ha dichiarato il direttore del Parco dei Campi Flegrei, Fabio Pagano: “È l’inizio di un nuovo percorso per rilanciare con più forza, convinzione e partecipazione il nostro straordinario patrimonio. Appena possibile il Parco riaprirà i suoi luoghi con un’offerta ampliata e con una famiglia allargata. Ringrazio le amministrazioni comunali di Pozzuoli e di Bacoli che hanno costantemente supportato e sostenuto questo progetto. Un ringraziamento particolare a Marco D’Isanto e Stefano Consiglio per averci accompagnato in quest’avventura e per proseguire il cammino intrapreso insieme a noi”.
L’iter ha preso il via nel mese di ottobre del 2019, quando è stato pubblicato un Avviso pubblico finalizzato ad acquisire manifestazioni di interesse per la valorizzazione dei due siti non aperti regolarmente al pubblico, invitando operatori economici ed enti senza scopo di lucro a candidarsi per la sottoscrizione di un accordo di partenariato ai sensi di quanto previsto dall’ art. 151, c.3 del D.Lgs n. 50/2016. Attraverso l’Avviso pubblico il Parco, nell’ambito della costruzione del piano strategico, ha inteso intraprendere in via sperimentale “un programma di apertura alla pubblica fruizione, valorizzazione e promozione dei due siti” mediante il concorso di soggetti privati, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza e l’accessibilità del patrimonio e di accrescere la consapevolezza dell’eredità culturale, stimolando la partecipazione della comunità e il coinvolgimento degli operatori culturali. Il modello di gestione proposto, aperto e flessibile, è concepito come un processo di collaborazione tra il Parco e i partner, impegnati nella definizione di strategie condivise e nella costruzione di un ampio programma di attività, che sarà pienamente realizzato con la riapertura dei luoghi della cultura. Il piano prevede l’apertura dei siti in alcuni giorni definiti della settimana, visite guidate, laboratori e iniziative rivolte a diversi pubblici, che avranno l’opportunità di vivere all’interno dei due siti archeologici momenti di approfondimento culturale e molteplici esperienze.

“L’accordo di partenariato appena firmato”, commenta Mariù Caputi, capofila de La Terra dei Miti, “rappresenta per l’Ati Macellum l’inizio di una serie di attività di valorizzazione che abbiamo in programma da un anno, ma che la pandemia ha purtroppo rallentato. Non vediamo l’ora di partire per rendere concreta la visione di futuro che ha avuto il Parco Archeologico dei Campi Flegrei nell’intraprendere un nuovo percorso per la gestione di questo sito archeologico, il c.d. Tempio di Serapide, un monumento che ha affascinato studiosi, antiquari, eruditi e scienziati all’epoca degli scavi e che ancora oggi stupisce i suoi visitatori. L’obiettivo comune è di comunicare il valore culturale che ci trasmette ad un più vasto pubblico possibile, soprattutto in collaborazione con la comunità locale, accogliendo in pieno i principi della Convezione di Faro recentemente ratificata dalla Camera di Deputati”.

Vincenzo Porzio, responsabile comunicazione di StraMirabilis: “In questo momento così difficile, la firma dell’accordo partenariale tra l’ATS StraMirabilis ed il Parco Archeologico dei Campi Flegrei ci riempie di speranza e voglia di ripartire. Siamo sicuri che il nostro impegno si tramuterà in opportunità per l’intera comunità di Bacoli. La Piscina Mirabilis è un sito archeologico straordinario e speriamo che le nostre iniziative possano renderlo un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Ringraziamo il direttore Fabio Pagano per questa opportunità e auguriamo un buon lavoro a tutto il suo staff che ci accompagnerà durante il progetto di valorizzazione. Non vediamo l’ora di iniziare!”.
Al via A.M.A. Archeo, Music & Art, sei concerti realizzati nei di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo durante il lockdown in collaborazione con il parco archeologico dei Campi Flegrei: visibili on line a cadenza quindicinale sui canali social dell’associazione Jazz and Conversation

Artisti d’eccezione, del mondo jazz contemporaneo e non solo, si sono esibiti nel parco archeologico dei Campi Flegrei in alcuni suggestivi siti per regalare momenti unici di musica con la visione di bellezze straordinarie, di luoghi storici e paesaggistici del territorio flegreo. Un’occasione importante per poter continuare a godere delle emozioni delle arti, in questo momento di sospensione delle attività dal vivo e di chiusura dei luoghi di cultura, a causa dell’emergenza sanitaria in corso. È nato così A.M.A. Archeo, Music & Art, tre parole che racchiudono il senso del nuovo format musicale e artistico nei siti archeologici e monumentali dei Campi Flegrei. Un incontro tra arte, musica e archeologia da fruire on-line. E dal 22 marzo 2021 sui canali social (Fb e YouTube) dell’associazione Jazz and Conversation, saranno on-line ogni quindici giorni, le sei registrazioni delle performance realizzate in questo periodo di lockdown.
Carmine Ioanna, straordinario fisarmonicista, all’Anfiteatro Flavio, Pozzuoli; Eleonora Strino, talento assoluto chitarra jazz, al cosiddetto Tempio di Serapide, Pozzuoli; Marco De Tilla, Virginia Sorrentino, speciale coppia di artisti (contrabbasso e voce), al Rione Terra, Pozzuoli; Pietro Condorelli, grande maestro e docente di chitarra jazz al Conservatorio di Napoli, al Museo archeologico dei Campi Flegrei, Castello di Baia; Daniele Sepe, straordinario sassofonista, alla Piscina Mirabilis, Bacoli; Flo, singolare e accattivante talento vocale, alle Antiche Terme romane di Baia, Bacoli.


Concerto di De Tilla e Sorrentino nell’anfiteatro flavio di Pozzuoli (foto Jazz and Conversation)

Pietro Condorelli nel museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia (foto Jazz and Conversation)
Il progetto e la produzione sono a cura dall’associazione di promozione sociale Jazz and Conversation, impegnata da anni a manifestare la cultura nei Campi Flegrei, attraverso un percorso in cui la musica incontra il territorio ed è capace di fare del monumento, della sua storia e del suo paesaggio, un vero e proprio tempio della musica. Il format proposto si è concretizzato grazie alla collaborazione del parco archeologico dei Campi Flegrei, che ha consentito la realizzazione dei numerosi eventi nei siti archeologici flegrei. L’obiettivo, oltre a quello di contribuire alla diffusione delle manifestazioni culturali che non è stato possibile svolgere in presenza a causa della pandemia, è anche quello di dare un piccolo, ma concreto e immediato, sostegno al settore dello spettacolo dal vivo che, da oltre un anno, ha visto interrotte le proprie attività. Si ringraziano, inoltre, per il patrocinio morale e per la disponibilità logistica il Comune di Pozzuoli, il Comune di Monte di Procida e il Comune di Bacoli.

Il fisarmonicista Carmine Ioanna (foto Jazz and Conversation)
Gli artisti. Carmine Ioanna, 33 anni, è un musicista irpino con uno spiccato talento per la fisarmonica. Oggi ha una fama internazionale ed è impegnato in tour fuori confine. Conosciamolo meglio. “Sono originario di Ponteromito”, dice, una piccola frazione tra i comuni di Nusco e Montemarano. Le sue sono melodie che ama definire sincere, pure, come estratte da una radice creativa viva e autentica, come questa terra, che lo ha influenzato e arricchito di tradizioni: “Mi basterebbe che arrivasse questo a chi si ferma per ascoltarmi. L’Irpinia segna le mie origini e le origini te le porti addosso in modo indelebile, per sempre. Ho cominciato proprio così, dai canti e dalle musiche popolari e credo sia stata una buona palestra, fondamentale”.

Eleonora Strino, chitarrista jazz (foto Jazz and Conversation)
Eleonora Strino. Ha iniziato a suonare la chitarra da adolescente e dalla prima volta che ha sentito Jim Hall suonare con Bill Evans ha capito che voleva diventare una chitarrista jazz. Ha studiato al conservatorio di Napoli, poi al Conservatorium Van Amsterdam con Martin Van Itterson, Jesse Van Ruller e Maarten Van de Gritten. Eleonora ha iniziato la sua carriera professionale come prima chitarra nell’orchestra del compositore italiano Roberto De Simone, oggi è un talento assoluto nel panorama della chitarra jazz.

Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, contrabbasso e voce (foto Jazz and Conversation)
Marco De Tilla e Virginia Sorrentino, due importanti figure della musica jazz italiana, rispettivamente contrabbasso e voce, hanno deciso di unire le loro straordinarie doti artistiche in questa originale esperienza musicale (dopo la scelta di vivere insieme come coppia anche nella vita), regalando al pubblico sempre nuove emozioni, senza tralasciare le esperienze professionali con le loro formazioni di origine.

Pietro Condorelli, maestro jazzista (foto Jazz and Conversation)
Pietro Condorelli, maestro riconosciuto del jazz italiano, dal 1980 svolge attività concertistica e professionale sia in Italia che all’estero. Ha collaborato con importanti esponenti del jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover, segnalandosi come uno dei migliori chitarristi jazz italiani. È inoltre titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
Daniele Sepe. Originale e poliedrico musicista campano, apprezzato a livello nazionale e internazionale. La sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica. Una sua caratteristica costante è il modo quasi “zappiano” di affrontare la scrittura e l’arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: “La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, così come fa un bravo regista affrontando diversi generi, pensa a Kubrick, dall’horror alla fantascienza ad un film storico, tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene”.

Flo, cantautrice e attrice (foto Jazz and Conversation)
Flo. Cantautrice, attrice di teatro e imprevedibile entertainer, Flo è un’artista che seduce grazie ad una vocalità viscerale e una scrittura originale e suadente. Instancabile avventuriera, nella musica e nella vita, viaggia alla continua ricerca di confini da oltrepassare, storie da ascoltare ed emozioni da sfidare. Le sue performance sono ritmo che coinvolge, racconto che affascina, rito, danza, impulsi di vitalità e passione. Un affascinante equilibrio tra l’estasi, la malinconia e la teatralità tipiche del Sud Italia.
Parco dei Campi Flegrei: aperta al castello di Baia la mostra “Visioni per Piscina Mirabilis” che presenta i risultati del concorso di idee sul riuso dell’antica cisterna romana

Si chiama “Visioni per Piscina Mirabilis”: è la mostra visitabile fino a dicembre nelle sale del Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, risultato del concorso bandito a gennaio, in collaborazione con il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Comune di Bacoli, da Re-Use Italy, il movimento nato con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle rovine antiche presenti in Italia attraverso un nuovo uso. Il bando invitava i partecipanti a ripensare la Piscina Mirabilis di Bacoli, antica cisterna romana, come Museo d’Arte Contemporanea. Sono stati ben 700 gli architetti, gli studenti, i progettisti e gli ingegneri che hanno partecipato con le loro idee. La giuria ha decretato 3 vincitori e 10 menzioni speciali. Le tre proposte sono il cuore della mostra al Castello di Baia.

Il primo posto se lo sono aggiudicati Simone Baccaglini e Marco Agosti con un progetto che pone al centro il ruolo svolto dall’acqua nell’antico edificio con lo spazio centrale adibito a sala espositiva a tutta altezza. I giochi di luce sono innumerevoli e la presenza di tiranti, che sostengono il tessuto e si adattano alla struttura metallica, garantiscono la massima flessibilità. Le opere d’arte si adagiano sul pavimento, come detriti sul fondo del mare, e i visitatori possono “galleggiare” a varie altezze e vivere profondamente le opere e la cisterna stessa. In questo modo i turisti vengono a conoscere la cisterna da diverse altezze e i singoli spazi possono essere aperti anche per eventi notturni.

Sul rudere romano i due vincitori hanno pensato due modernissimi maxischermi che indicano la mostra in corso, le previsioni del tempo e di notte possono essere adibiti a cinema all’aperto. La piazza può essere utilizzata per convegni, proiezioni cinematografiche e feste, grazie al padiglione semicircolare in cui si trovano bar e servizi igienici.
Week-end al Parco archeologico dei Campi Flegrei. Per “Il Parco in Maschera” alle Terme di Baia tre sere con tre classici; alla Piscina Mirabilis di Bacoli laboratori didattici di argilla per famiglie e bambini; all’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli visite teatralizzate con i “Ludi romani”
Al parco archeologico dei Campi Flegrei quello del 18, 19 e 20 settembre 2020 sarà un week end ricco di eventi. Venerdì, sabato e domenica tre appuntamenti con la rassegna di eventi estivi il “Parco in Maschera”, proposti dall’associazione Il Pozzo e il Pendolo che presenterà alle Terme romane di Baia, sempre con inizio alle 18, altrettanti spettacoli ispirati a tre grandi classici. Il 18 settembre 2020 andrà in scena “La verità in maschera. Uno, nessuno e centomila”, di Luigi Pirandello con Paolo Cresta; il 19 settembre sarà la volta di “La verità in maschera. Il gioco segreto”, di Elsa Morante con Rosaria de Cicco; il 20 settembre concluderà “La verità in maschera. L’amore ha più stanze di un bordello”, di Gabriel Garcia Marquez con Rosalba Di Girolamo, Giacinto Piracci, Giulio Martino. La prenotazione si può effettuare esclusivamente online seguendo le istruzioni riportate sul sito www.pafleg.it.
Sabato 19 e domenica 20 saranno dedicati anche ad attività per famiglie e bambini: alla Piscina Mirabilis di Bacoli si terrà un laboratorio di lavorazione dell’argilla con visita didattica che offrirà l’opportunità di riflettere sull’importanza del luogo e sul valore della sua recente riapertura. Un tuffo nella storia della Piscina Mirabilis con due simpatici personaggi di “Gutta&Lichene” che i piccoli visitatori conosceranno durante la visita. Il tour terminerà con i laboratori didattici di argilla. Durata 2 ore circa. Il tour è gratuito e adatto per bambini dai 4 ai 12 anni. Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione che puoi effettuare scrivendoci a prenotazioni@piscinamirabilisbacoli.it. L’ appuntamento per i piccoli ospiti è presso la villetta campi elisi in via Campi Elisi 1. Le attività del sabato inizieranno alle 16.30, quelle della domenica alle 10.30.
All’Anfiteatro Flavio di Pozzuoli, alle 16 sia per il sabato 19 che per la domenica 20, parte invece “Ludi romani” visita teatralizzata a cura di CoopCulture alla scoperta della figura di gladiatori. Infami ed eroi, i gladiatori incarnavano miseria e splendore della società romana, fortuna e sciagura, decretata in pochi attimi, decisivi della sopravvivenza o di una morte atroce. “Dice un vecchio proverbio che il gladiatore decide le sue mosse nell’arena, glie le suggeriscono il volto dell’avversario, i movimenti delle mani, l’inclinazione stessa del corpo che egli studia attentamente” (Seneca, Epistulae Morales ad Lucilium, III, XII, 1). A fronte di una impeccabile preparazione fisica, assicurata dal duro allenamento che si svolgeva nelle scuole gladiatorie, molto del combattimento si giocava sulla improvvisazione. Questa visita speciale coinvolge gli spettatori e li cala in uno dei momenti storici più densi e travolgenti del periodo romano, all’interno di un monumento straordinario che l’area Flegrea conserva: l’Anfiteatro Flavio. Vita e morte, uomo o bestia, eroe o infame. Di fronte al popolo solo lo spettacolo cruento era importante. Un archeologo e un gladiatore dialogano insieme al pubblico per raccontare, in una esperienza avvincente e unica, cosa accadeva veramente nelle arene. La visita teatralizzata si ispira anche alla mostra “Gladiatori” in programmazione imminente al Mann. Info: https://www.coopculture.it/events.cfm?id=1622.
“Parco in Maschera”: un’estate di musica, teatro, danza, reading letterari e incontri filosofici promossa dal parco archeologico dei Campi Flegrei nei luoghi più magici del patrimonio flegreo
Il museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia, l’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, il parco archeologico delle Terme di Baia, il parco archeologico di Cuma, il tempio di Apollo sul Lago di Averno, la necropoli di Cappella Monte di Procida sono i luoghi scelti per le performance della kermesse “Parco in maschera: simbolo, espressione, creatività nell’estate dei Campi Flegrei” dal 31 luglio al 27 settembre 2020. Sarà proprio la cultura in ogni sua forma a farla da padrone al parco archeologico dei Campi Flegrei in questa estate 2020. Performance di musica, teatro, danza, reading letterari e incontri filosofici animeranno i luoghi del patrimonio archeologico flegreo. Gran parte della rassegna è stata costruita attraverso un avviso pubblico bandito a inizio giugno, subito dopo il lockdown, per valorizzare il contesto storico, artistico e culturale del Parco attraverso le attività di spettacolo e cultura. La maschera, nella sua formulazione e applicazione “protettiva” è di recente entrata prepotentemente nelle nostre vite, diventando una quotidiana compagna di viaggio e modificando comportamenti e attitudini relazionali, e sarà il filo conduttore di tutta la rassegna. Con le parole del direttore Fabio Pagano, ideatore del progetto: la maschera è magia, non a caso la parola deriva da “masca” (strega). La maschera è archetipo di comunicazione e dialogo, un modo per esprimersi tra uomini, mettersi in relazione con gli Dei, guardare il mondo con gli occhi di un altro, un ponte che ci conduce fuori dallo spazio e dal tempo. Ci mettiamo la maschera per rivelarci, non per nasconderci. La prenotazione di tutti gli spettacoli è obbligatoria sul sito http://www.pafleg.it
“Il Parco archeologico dei Campi Flegrei è la sintesi di un paesaggio scolpito dalla natura e dall’uomo, la conseguenza di una terra vitale e creativa e di una storia intensa e prolungata”, scrive Fabio Pagano, direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, nella presentazione di “Parco in Maschera”. “Luogo di giganti e nani, di sublime e ombra, di inferno e paradiso, di acqua e fuoco il Parco è terra di sinergiche dissonanze. 25 luoghi disseminati in un ampio territorio, un puzzle di monumenti e aree archeologiche che plasmano il racconto di una storia che travalica i propri confini. Limiti inesorabilmente labili che non impedirono ai Greci di fondare a Cuma la prima colonia greca in Occidente o ai Romani di portare l’intero mondo dentro il porto di Pozzuoli. Margini sfilacciati come quelli tra la terra e il mare che si contendono i resti dell’amena Baia. Qui mito e storia si rincorrono senza un chiaro nesso di causa ed effetto, qui materia e memoria si specchiano dando un senso compiuto alla percezione che, nella nostra società contemporanea, abbiamo del concetto stesso di patrimonio culturale. “Fingere è conoscersi” scriveva Ferdinando Pessoa. In questa strana estate 2020 abbiamo maturato un’inedita consuetudine con le maschere. Indossiamo mascher(in)e per proteggerci e schermarci e le sentiamo con un profondo ostacolo alla comunicazione. La maschera sembra aver perso quel ruolo mimetico e simbolico per assumere i connotati di un semplice strumento protettivo. La maschera è tuttavia un simbolo, un contenitore di significati, una parola che si sovrappone alla frase non detta, all’espressione non manifestata. La maschera è magia, non a caso la parola deriva da “masca” (strega). La maschera è archetipo di comunicazione e dialogo, un modo per esprimersi tra uomini, mettersi in relazione con gli Dei, guardare il mondo con gli occhi di un altro, un ponte che ci conduce fuori dallo spazio e dal tempo. Ci mettiamo la maschera per rivelarci, non per nasconderci”.
La rassegna si apre con Peppe Barra il 31 luglio 2020 al Castello di Baia. Lo spettacolo si intitola “Tiempo” e ad aprire il sipario sarà Luca Pugliese nella sua ormai consolidata one man band session, affiancato dallo special guest Tony Esposito. A seguire il concerto, con la sua storica band, di Peppe Barra, sublime cantore del Tempo in tutte le sue accezioni. È invece prodotto dal Parco e dall’Associazione O Thiasos TeatroNatura “Gaia Flegrea”, spettacolo di narrazione, canto, percussioni, musica elettronica live liberamente ispirato alle fonti classiche, scritto da Sista Bramini, autrice teatrale che ha esplorato il mito in ogni sua forma, con musica di Giovanna Natalini. La performance andrà in scena alle Terme di Baia il 12 settembre 2020. L’Anfiteatro Flavio ospiterà il 3 agosto 2020 Totò Crooner, spettacolo a cura dell’associazione Luna Nova di e con Carmine Borrino, dedicato al principe della risata, ultima maschera della commedia dell’arte.
La danza sarà la protagonista il 5 agosto alla necropoli di Cappella a Monte di Procida e il 7 agosto al parco archeologico di Cuma con le performance “Memento” (coreografia di Antonio Colandrea) e “Cielo… nea gynaika” (coreografie di Emma Cianchi, Antonio Colandrea, Elena D’Aguanno, Macia del Prete, Nicolas Grimaldi, Claudio Malangone) a cura dell’associazione Art Garage. Due serate al Castello di Baia, a cura dell’associazione SFERA, saranno dedicate alla filosofia: il 4 agosto 2020 con Piccolo Teatro Filosofico, incontro dedicato alla memoria di Aldo Masullo, filosofo e intellettuale napoletano recentemente scomparso, che vede l’intervento del poeta Pasquale Panella e del filosofo Lucio Saviani; e l’11 agosto 2020 con la presentazione del nuovo libro di Massimo Cacciari, Il lavoro dello Spirito, edito da Adelphi. Con l’autore dialogherà il filosofo Nicola Magliulo. A fine agosto, il 25, 26 e 27, al tempio di Apollo sul Lago d’Averno l’associazione I.C.R.A project presenta il progetto interattivo e itinerante in tre atti Teatro Spiritico: “Avernus” con Lina Salvatore, Michele Monetta, Antonello Paliotti, la partecipazione del filosofo Gianni Garrera e i mimi dell’accademia Mediterranea di MimoDramma.
Il primo week end di settembre all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli andranno in scena: sabato 5 “Ipazia. Atlete Invenzione”, spettacolo a cura dell’associazione Art Garage (coreografie di Laura Matano), e domenica 6 “Il canto sublime. Viaggio intorno Farinelli en travesti”, spettacolo di musica a cura dell’Ensemble Barocco Accademia Reale diretta da Giovanni Borrelli. Il 18, 19 e 20 settembre 2020 le Terme di Baia ospiteranno la rassegna “La verità in Maschera” a cura dell’associazione Teatro Il pozzo e il Pendolo: la prima serata andrà in scena “Uno, nessuno e centomila” di Luigi Pirandello (con Paolo Cresta), la seconda “Il gioco segreto” di Elsa Morante (con Rosaria De Cicco) e la terza “L’amore ha più stanze di un Bordello” di Gabriel García Márquez (con Rosalba Di Girolamo, Giacinto Piracci e Giulio Martino). Concludono “Parco in Maschera” al foro del parco archeologico di Cuma il 25, 26 e 27 settembre 2020 tre spettacoli del Festival energie alter-native: “InCoscienza” (regia di Sandro Dieli, scritto e interpretato da Valerio Strati), “Solo, due, trio senza un piano di riferimento” (Angelo Adamo in concerto) e “Hipgnosis” (Alessandro Girotto in concerto).
“Parco in Maschera” è però anche un progetto allargato ai nuovi partner che stanno disegnando con noi nuovi modelli di gestione e valorizzazione di due luoghi simbolo del territorio flegreo. La Piscina Mirabilis di Bacoli si aprirà al pubblico per consentire “Una Mirabile Esperienza” (7-8-9 agosto 2020), una “Notte da Grand Tour” (12-13-26 agosto 2020) e una “Stramirabilis in Famiglia” (12-13-19-20-26-27 settembre 2020), a cura dell’ATS StraMirabilis (associazione Misenum, cooperativa sociale “Tre Foglie”, coop 4Art Consorzio di Cooperative sociali). Il cd. Tempio di Serapide/Macellum di Pozzuoli si accenderà per un “Overtures di luci e suoni” al Macellum nelle serate del 7 e 8 agosto 2020 e del 25 e 26 settembre 2020, a cura dell’ATI Macellum (Terra dei Miti, ApoRema, Graficamente, Amartea).
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