Archivio tag | Parco archeologico di Naxos e Taormina

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale presentazione degli Atti del convegno “Parchi Archeologici. Analisi e proposte”, tenutosi il 16 e 17 giugno 2022 all’università di Messina

reggio-calabria_archeologico_atti-convegno-parchi-archeologici-analisi-e-proposte_presentazione_locandinaMartedì 14 maggio 2024, alle 17.30, sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria presentazione degli Atti del convegno “Parchi Archeologici. Analisi e proposte”, tenutosi il 16 e 17 giugno 2022 all’università di Messina (vedi Parchi archeologici: un confronto storico Stato-Regione Siciliana: due giorni di convegno al rettorato dell’università di Messina a cura (e in memoria) del prof. Gioacchino La Torre, scomparso prematuramente pochi giorni fa | archeologiavocidalpassato). Il libro, a cura della storica dell’arte Silvia Mazza, edito dalla Fondazione Federico II, è dedicato alla memoria del prof. Gioacchino La Torre, ordinario di Archeologia Classica, di UniMe, che aveva curato insieme alla dott.ssa Mazza il convegno, venuto prematuramente a mancare appena qualche giorno prima dell’apertura dei lavori. Dopo l’introduzione del direttore del museo Fabrizio Sudano, interverranno con la curatrice Massimo Cultraro, direttore di ricerca, Cnr-Ispc Catania, istituto di Scienze del Patrimonio culturale; Alessandro Garrisi, presidente ANA, associazione nazionale Archeologi; Gabriella Tigano, direttore del parco archeologico di Naxos-Taormina e Fabrizio Mollo, associato di Archeologia classica, Dicam, che porterà anche il saluto della rettrice dell’università di Messina. La pubblicazione analizza la situazione dei parchi archeologici in Italia e in Sicilia in quattro sessioni dal taglio interdisciplinare: la prima dedicata all’Università e agli Istituti di ricerca, con una componente di archeologi, architetti, etno-antropologi, economisti e giuristi; due sessioni rispettivamente riservate alle esperienze statali e della Regione Siciliana e una destinata al parere delle associazioni.

Giardini Naxos (Me). Con la “Rievocazione storica della Fondazione di Naxos” al parco archeologico di Naxos apre la lunga estate di eventi che esplorano tutte le arti: musica cinema teatro poesia letteratura canto

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Foto di gruppo con i rappresentanti delle associazioni culturali coinvolte nel cartellone degli eventi estivi al parco archeologico di Naxos (foto parco naxos taormina)

parco-archeologico-taormina-naxos_logoDomenica 5 maggio 2024, alle 16, al parco archeologico di Naxos, prende il via con la “Rievocazione storica della Fondazione di Naxos”, la lunga estate di eventi a Giardini Naxos (Me) che, da maggio a ottobre, avrà anche questa volta negli spazi del parco archeologico Naxos Taormina il suo polo d’attrazione e di aggregazione, sotto la spinta di eventi – molti dei quali gratuiti – che esplorano tutte le arti: musica, cinema, teatro, poesia, letteratura, canto. Il cartellone, messo a punto dal parco archeologico Naxos Taormina insieme con il Comune di Giardini Naxos e in collaborazione numerosi enti pubblici e associazioni culturali del territorio siciliano e nazionale, è un progetto corale e condiviso per fornire agli operatori turistici informazioni utili sulle occasioni di svago culturale pensate, oltre che per le migliaia di viaggiatori attesi nei prossimi mesi nella riviera jonica, anche per le famiglie residenti del comprensorio.

RIEVOCAZIONE STORICA DELLA FONDAZIONE DI NAXOS. La manifestazione, nata dalla sinergia tra Comune di Giardini Naxos, parco archeologico di Naxos Taormina e associazione Pro Loco di Giardini Naxos, vede la direzione artistica della regista ed attrice Cinzia Maccagnano, con la regia drammaturgica ed i testi dell’autore e regista Giovanni Bucolo, le scenografie ed i costumi da Francesca Cannavò, le musiche dal vivo eseguite dalla lirista Rosa Fragorapti. giardini-naxos_estate-2024_rievocazione-storica_locandinaIl cast attori è composto da Elio Crifò (Timeo), Gianni Crimi (Stavros), Sara Pulvirenti (Nausika), Francesco Papa (Tysandros), Mario Russo (Teocle), Clara Lo Turco (Sacerdotessa) e Ginevra Maniaci (bimba di Naxos). Il corteo storico che sfilerà dalla statua della Nike all’ingresso del parco archeologico di Naxos è curato dall’associazione culturale “Origini di Naxos e sbarco di San Pancrazio” della Parrocchia San Pancrazio di Giardini Naxos guidata da don Gianluca Monte. L’evento vede anche la collaborazione della rete Latitudini e dell’Archeoclub Naxos-Taormina-Valle Alcantara. All’evento interverranno l’archeologa e direttrice del parco archeologico di Naxos, Gabriella Tigano, l’archeologa Mariagrazia Vanaria, i docenti universitari e studiosi Massimo Cultraro, Massimo Raffa, Fulvia Toscano e Giuseppe Carmeni. Lo scopo di tale iniziativa, oltre a quello di promuovere la storia ed il patrimonio culturale della più antica polis di Sicilia, è divulgare al pubblico delle conoscenze attraverso la suggestione di un viaggio nel tempo che consente allo spettatore, grazie all’interpretazione drammaturgica degli attori, di avere un contatto diretto col passato. Un viaggio anche sensoriale che consentirà una immersione nello spazio magnifico del Parco, in cui i visitatori saranno accompagnati in momenti performativi e momenti di approfondimento culturale, sulle tracce della antica colonizzazione, alla scoperta delle testimonianze archeologiche del passato, per osservare con consapevolezza i segni indelebili di una civiltà che ci appartiene. giardini-naxos_estate-2024_maggio-ottobre_il-futuro-ha-un-cuore-antico_locandinaUna grande festa per la città di Giardini Naxos, reduce dal recente evento delle Primavere elleniche, alla presenza delle città madre patria greche, Calcide e Naxos, con cui ha lanciato il progetto della rete delle città calcidesi di Sicilia. A Naxos di Sicilia, culla della Grecia d’Occidente, tanti progetti per il rilancio di percorsi di identità e consapevolezza, grazie a cui ridisegnare il perimetro della cittadinanza attiva. A Giardini Naxos il futuro ha un cuore antico.

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Gli attori Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno (foto parco naxos taormina)

ESTATE 2024 | PROGRAMMA TEATRO. L’estate di Giardini Naxos – come detto – inizia nel segno della storia e della performance teatrale con la Rievocazione storica della Fondazione di Naxos. Quindi dal 26 giugno al 2 luglio 2024 l’allegria del FINC Comedy Festival: spettacoli, workshop, incontri e laboratori teatrali che animeranno l’area archeologica e il Teatro della Nike. In agosto tornerà “Teatro all’alba” con un nuovo spettacolo che, dopo il successo dello scorso anno, raddoppia il cast e alle 5.30 del mattino vedrà sulla scena del palco in riva al mare due mattatori come Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno (20 agosto); quindi la rassegna Interpretare l’Antico, diretta da Gigi Spedale con le trascrizioni delle tragedie antiche (settembre); Ierofanie, il festival del sacro diretto da Claudio Collovà con incontri con filosofi contemporanei e spettacoli di musica e poesia (12/13/14 settembre); per concludere con il premio “L’ombra di Dioniso” assegnato alle migliori personalità del teatro contemporaneo e d’avanguardia.

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L’orchestra del Conservatorio Tchaikovsji di Nocera Terinese (Catanzaro) a Giardini Naxos (foto parco naxos taormina)

ESTATE 2024 | PROGRAMMA MUSICA. Numerosi gli appuntamenti musicali dell’estate al Parco di Naxos. Si inizia il 21 giugno 2024 con la Festa europea della musica che per il terzo anno vedrà ospite l’orchestra del Conservatorio Tchaikovsji di Nocera Terinese (Catanzaro) insieme all’Accademia Pianistica di Taormina. Sono dedicate al jazz i due concerti della Filarmonica Laudamo di Messina, diretta dal M° Antonino Cicero, che al Parco proporrà due concerti a tema il 3 e l’11 luglio (Strait Project Quartet e Pannonica Jazz Workshop). Quindi il Conservatorio Scarlatti di Palermo, con l’Orchestra impegnata con un programma di musica classica (data da definire, sempre in luglio); giardini-naxos_estate-2024_maggio-ottobre_alkantara-fest_pre-locandinamentre il 18 luglio si inaugura al Parco di Naxos l’Alkantara Fest, festival internazionale di musica folk e world (che prosegue sull’Etna) con il concerto di Alkantara MediOrkestra, ensemble di musicisti da tutta Europa con brani dalle sonorità tipicamente mediterranee e asiatiche. Il 16 agosto al Teatro della Nike torna il Coro Lirico Siciliano, mentre dal 28 al 31 agosto, sempre al Parco, la rassegna Donne in Jazz: quattro imperdibili serate con celebri artiste di fama internazionale come Rita Marcotulli e Maria Pia De Vito (a cura di Taormina Jazz Festival)

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Terracotta di Stefania Pennacchio con “La fiaccola di Ecate tra Persefone e Demetra. Simbolo dell’oltre” (foto pennacchio)

ESTATE 2024 | PROGRAMMA ARTE. Dopo Mastroianni nel 2021 e Palmieri nel 2023, l’artista ospite del parco archeologico di Naxos per il 2024 e una donna, la scultrice Stefania Pennacchio. Per l’antica polis di Naxos, Pennacchio ha realizzato sei grandi sculture in terracotta, ispirate al mito di Ecàte, divinità greca il cui culto è legato ai desideri e alla forza per realizzarli. La mostra, a cura di Angelo Lorenzo Crespi, include un’esperienza di “arte relazionale” che consentirà ai visitatori di interagire con una delle installazioni per entrare in contatto con la fonte dei propri desideri. Il 10 agosto visita in notturna e presentazione del catalogo (dal 14 giugno al 30 ottobre).

giardini-naxos_estate-2024_maggio-ottobre_premio-comunicare-l-antico-2023_locandinaESTATE 2024 | PROGRAMMA ARCHEOLOGIA. Il 1° settembre si rinnova l’appuntamento col prestigioso premio “Comunicare l’Antico”, organizzato dal Parco Naxos Taormina in collaborazione con NaxosLegge e l’Archeoclub Giardini Naxos-Taormina-Valle Alcantara che vedrà, come di consueto, un parterre internazionale di protagonisti del mondo della cultura legati alla ricerca scientifica in campo archeologico e alla comunicazione.

ESTATE 2024 | PROGRAMMA LETTERATURA. Maggio e settembre sono i mesi dedicati al mondo della lettura. Si inizia il 3 maggio 2024 con l’apertura del Maggio dei libri e una serie di incontri coordinati da Comune; il 26 maggio al Parco laboratorio per bambini sul mondo dell’Opera dei pupi con “Matteo e i pupi siciliani” (Algra Editore), a cura di Civita Sicilia; infine in settembre, da 20 al 29, torna Naxoslegge, XIV edizione del festival delle narrazioni, della lettura e del libro con la direzione artistica di Fulvia Toscano.

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Un momento della prima edizione del Naxos Archeofilm con le convesazioni curate da Piero Pruneti (foto parco naxos taormina)

ESTATE 2024 | PROGRAMMA CINEMA. Seconda edizione del Naxos Archeofilm (12-13-14 luglio Parco-Teatro Nike) in collaborazione con Firenze Archeofilm/Archeologia Viva e con la Fondazione Sebastiano Tusa che vedrà la proiezione delle migliori pellicole internazionali dedicate al mondo antico e al mondo dei dinosauri con un focus sull’incredibile ritrovamento del Bronzi di San Casciano. Tanto cinema in piazza anche con il Comune che in luglio organizza la XXIX edizione del Festival del Film dei ragazzi e la seconda edizione de L’ Eco di un cinema all’ aperto.

ESTATE 2024 | PROGRAMMA STREET FOOD. Numerosi gli appuntamenti legati al food, tra cui lo Street Fish, con cui il Comune vuole replicare il grande successo dell’evento sullo street food realizzato a novembre, cui si associano altri eventi quali il Sicily Eat- Naxos food excellence, programmato per il mese di luglio.

ESTATE 2024 | PROGRAMMA TRADIZIONI. Centrali nella loro storicità gli eventi dedicati ai santi patroni, San Pancrazio e SS. Maria Raccomandata, rispettivamente nei mesi di agosto e settembre, con eventi collaterali che costituiscono degli appuntamenti fondamentali nella vita della comunità cittadina; una tappa del Festival dei popoli ad agosto e la celebrazione dei 75 anni del Gruppo Folk Naxos, guidato dal maestro Nino Buda, in settembre.

ESTATE 2024 | PROGRAMMA SPORT. Non mancheranno gli eventi sportivi, tra maggio, con gare Internazionali di canoa, ed ottobre, quando la città ospiterà alcuni appuntamenti in sinergia con il CONI che ha scelto la Sicilia per un’importante festa nazionale.

10 marzo, giornata dei Beni culturali siciliani: ingresso gratuito a tutti i luoghi regionali della cultura per onorare il ricordo di Sebastiano Tusa, il grande archeologo e assessore ai Beni culturali, nell’anniversario della sua tragica scomparsa. Ecco qualche idea da non perdere

sicilia_giornata-dei-beni-culturali-siciliani_sebastiano-tusa_locandinaA cinque anni dalla prematura scomparsa di Sebastiano Tusa, la Regione Siciliana si prepara a onorare il ricordo del grande archeologo e assessore ai Beni culturali attraverso un’intera giornata dedicata al suo straordinario contributo al patrimonio archeologico e artistico. In occasione della commemorazione, che avrà luogo domenica 10 marzo 2024, tutti i luoghi della cultura apriranno gratuitamente le loro porte e offriranno varie iniziative per celebrare la memoria di questo illustre studioso siciliano, tragicamente scomparso in un incidente aereo in Etiopia il 10 marzo 2019 (vedi Archeologia in lutto. Nel disastro aereo del Boing 737 precipitato in Etiopia è morto l’archeologo Sebastiano Tusa: siciliano doc, docente di paletnologia e archeologia marina, ha creato la soprintendenza del Mare. A Malindi con l’Unesco doveva promuovere ricerche subacquee nell’oceano Indiano | archeologiavocidalpassato). Le attività programmate includono visite guidate, conferenze, mostre e altre iniziative finalizzate a promuovere la cultura e la storia, ideali a cui Sebastiano Tusa ha dedicato la sua vita e la sua carriera. Per conoscere le iniziative e i luoghi che aderiscono, è possibile consultare la sezione Eventi e News del portale regionale Sicilia Archeologica (https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/) oppure le pagine web delle singole istituzioni culturali.

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Sebastiano Tusa, 66 anni, archeologo subacqueo di fama internazionale, soprintendente del Mare, assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, morto nel disastro aereo dell’Ethiopian Air LInes il 10 marzo 2019 (foto regione siciliana)

Il presidente della Regione, Renato Schifani, afferma: “Per la Sicilia è un dovere morale celebrare la figura di Sebastiano Tusa. Altrettanto doveroso è dare l’opportunità a quanti più cittadini possibile di poter ammirare, con giornate come quella del 10 marzo, l’inestimabile tesoro culturale che lui stesso ha contribuito a riportare alla luce e a valorizzare. Invitiamo tutti quanti a cogliere quest’occasione per apprezzare un patrimonio storico-artistico che appartiene alla Sicilia e al mondo intero”. L’assessore ai Beni Culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, sottolinea l’importanza dell’evento: “Questo evento speciale offre a tutti l’opportunità di riflettere sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale e di onorare la memoria di una figura così influente nel campo dell’archeologia e della valorizzazione dei beni culturali”.

agrigento_valle-dei-templi_giornata-dei-beni-culturali-siciliani_10-marzo_locandinaPARCO ARCHEOLOGICO DELLA VALLE DEI TEMPLI. Nella Valle dei Templi, alle 10 e alle 11.15, sono previste visite didattiche ai percorsi sotterranei e alle catacombe dei primi cristiani. Alle 12.15, all’agorà del Giardino sensoriale, è in programma “Itinerari Siciliani”, concerto di Eleonora Tabbì (voce) e Mauro Cottone (violoncello) su musiche originali e di autori siciliani. Al museo archeologico regionale “Pietro Griffo” del capoluogo, alle 19, è prevista una visita didattica a cura degli archeologi di CoopCulture. Successivamente, alle 20, si terrà in sala Cavallari il concerto “Prima dei greci” con composizioni originali e standard jazz del pianista Roberto Macrì. Necessaria la prenotazione. Nell’area archeologica di Eraclea Minoa alle 10.30 i bambini tra i 4 e i 10 anni saranno protagonisti di “FacciaNatura”, laboratorio dedicato a come realizzare un mini orto fai da te.

PARCO ARCHEOLOGICO DI GELA. Al parco archeologico di Gela, dalle 9 alle 17, ingresso gratuito al sito di Molino a Vento e alle mura timoleontee. Stessa iniziativa, dalle 9 alle 14, nel complesso minerario di Trabia Tallarita.

PARCO ARCHEOLOGICO DI TINDARI. Al parco archeologico di Tindari, dalle 9 alle 15, l’iniziativa “Alla scoperta dei siti archeologici di Tindari e di Patti Marina” proporrà visite guidate con personale specializzato.

naxos-taormina_parco_giornata-dei-beni-cultrali-siciliani-2024_locandinaPARCO ARCHEOLOGICO DI NAXOS E TAORMINA. Dalle 9 alle 17 ingresso gratuito al Teatro Antico di Taormina e al Museo e area archeologica di Naxos. Alle 17 al museo di Naxos Il parco archeologico Naxos di Taormina organizza l’incontro pubblico “Il Castello di Schisò: da roccaforte a museo, mille storie da scoprire” per illustrare i lavori di recupero, restauro e rifunzionalizzazione della fortezza diventerà il futuro polo museale di Giardini Naxos. Interverranno la direttrice Gabriella Tigano (archeologa) e l’architetto Arturo Alberti. Gabriella Tigano, inquadrerà il complesso architettonico sotto il profilo storico e archeologico sulle tracce dei documenti d’archivio e dei recenti rinvenimenti della campagna di scavo avviata nella primavera del 2021 insieme al primo intervento di restauro dei tetti e messa in sicurezza. A seguire il direttore dei lavori, Arturo Alberti, architetto con una lunga esperienza nel restauro di monumenti architettonici, riferirà al pubblico sui primi risultati dei lavori di questi due anni che partivano dalla necessaria conoscenza dei luoghi: un’operazione di indagine e recupero della memoria di uno spazio che fino alla metà del secolo scorso, insieme all’edificio storico e alla cappella annessa, include anche uno storico stabilimento per la lavorazione e il commercio degli agrumi e che adesso si configura come un esempio di archeologia industriale. Il Castello di Schisò è stato acquistato dal Parco Naxos Taormina nel 2018 e da allora fa parte dei beni della Regione Siciliana.

PARCO ARCHEOLOGICO DI SELINUNTE. A Selinunte visite guidate tematiche, alle 11.45 e alle 12. Previsto alle 10.30 anche un laboratorio per bambini che, partendo dal racconto di Demetra e Kore, celebrerà l’arrivo della primavera con la realizzazione di tanti coloratissimi fiori di carta.

PARCO ARCHEOLOGICO DI SEGESTA. Anche al parco archeologico di Segesta sono previste visite guidate: alle 11 partirà un percorso tematico che si snoderà attraverso il teatro, l’agorà, il tempio dorico e la zona della moschea. Per i bambini, alle 10.30, oltre a una visita delle installazioni della mostra “Elyma” di Gandolfo Gabriele David, è previsto un laboratorio sui pani votivi di San Giuseppe. Dopo il devastante incendio del luglio 2023, la Natura sta facendo il suo corso e l’erba e le piante sono rinate. Salendo verso il Tempio si entra in simbiosi con la mostra e la Natura che rinasce. Una scultura-altare a gradoni, quasi un’ara votiva di grande impatto, che accompagna l’ascesa verso l’ultimo livello, all’interno del Tempio, dove sta spuntando il grano antico seminato dai bambini della 2B dell’I.C. Vivona di Calatafimi-Segesta. Un’azione performativa e rito collettivo, condiviso con la comunità locale, che ha visto nel ciclo del grano la resilienza della vita di fronte alle avversità, la natura che supera le fiamme.

lilibeo-marsala_parco_giornata-dei-beni-culturali-siciliani_il-museo-segreto_locandinaPARCO ARCHEOLOGICO DI LILIBEO – MARSALA. Al parco archeologico Lilibeo di Marsala l’iniziativa “Alla scoperta dei tesori” proporrà dalle 10.30 alle 12.30 visite guidate per conoscere il patrimonio meno conosciuto, ma non per questo meno importante, custodito nei ricchi depositi del museo: “Il Museo Segreto”, visite ai giacimenti culturali nei depositi del Parco archeologico di Lilibeo- Marsala. Presentazione a cura di Maria Grazia Griffo, archeologa del Parco; visite guidate a cura di Giovanni Polizzi, ricercatore UNIPA – “S.A.M.O.T.H.R.A.C.E.” SiciliAnMicroNanOTech Research And innovationCEnter. Gli apparati decorativi delle case di Lilibeo (atrio depositi): Maria Elena Barbera, Mauro Gandolfo, archeologi. Il lavoro di inventariazione dei giacimenti culturali: materiali inediti dalle necropoli e l’abitato di Lilibeo (deposito n.7). Le visite saranno riservate a gruppi di 30 persone, suddivise in sottogruppi di 15 per ciascuno degli spazi dedicati, ad intervalli di 20 minuti.

trapani_pepoli_giornata-dei-beni-culturali-siciliani_venus-erycina_locandinaMUSEO REGIONALE “AGOSTINO PEPOLI” DI TRAPANI. Alle 10.30 l’evento “Venus Erycina” con la presentazione e l’esposizione della moneta raffigurante il tempio di Venere a cura di Paolo Barrese.

palermo_archeologico_mostra-inserimenti-a-confronto_locandinaPALERMO. Il museo Archeologico regionale “Antonino Solinas” e il museo d’Arte contemporanea RISO avviano un dialogo comune a partire dalle rispettive collezioni con una doppia esposizione unica “Inserimenti a confronto. Accardi / Antiche pietre inscritte”. Si tratterà di uno scambio temporaneo: un’iscrizione funeraria della metà del V secolo a.C. lascerà le teche del Salinas per il Riso e, viceversa, l’opera “Rosso Verde” del 1967 di Carla Accardi, della collezione contemporanea, arriverà al museo archeologico, creando un ponte culturale attraverso i millenni. Al Salinas, l’arte di Carla Accardi entra in dialogo con reperti storici, creando una fusione che supera i confini temporali. La pittura si fa dialogo, il segno diventa ponte tra le ere, in un’esposizione che riscopre il nostro patrimonio culturale. L’esposizione sarà aperta fino al 14 aprile 2024, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare l’evoluzione dell’espressione artistica – dal gesto pittorico primordiale di Accardi alla narrazione epigrafica dell’antica Selinunte.

 

Giardini Naxos (Me). Il parco archeologico di Naxos Taormina saluta l’anno vecchio con il Gran Concerto al Teatro della Nike

naxos_teatro-della-nike_gran-concerto-di-fine-anno-2023_locandinaPer la prima volta al parco archeologico di Naxos Taormina si saluterà l’anno vecchio in musica con il Gran Concerto dell’Orchestra Filarmonica della Calabria. Appuntamento domenica 31 dicembre 2023, alle 11.30, al Teatro della Nike (di fronte alla statua sul Lungomare Schisó). Ingresso libero. Una grande formazione strumentale con ben cinquanta musicisti diretti dal maestro Mirko Musco insieme ai solisti Eleonora Pisano, soprano, e Federico Parisi, tenore, proporranno arie da Verdi a Bizet, da Puccini a Mascagni e Morricone, per festeggiare insieme l’arrivo del 2024. Presenta Josephine Carioti.

Da Reggio Calabria a Taormina: a Palazzo Ciampoli la mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” curata da Carmelo Malacrino che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace con foto, documenti e video Rai Teche

taormina_palazzo-ciampoli_mostra-i-bronzi-di-riace-cinquant-anni-di-storia_locandina“I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, è stata la mostra che ha chiuso le celebrazioni per il cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dal 20 luglio al 26 novembre 2023. Adesso la mostra che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace è raccontata – con foto, documenti e video Rai Teche – è a Taormina, a Palazzo Ciampoli, fino al 28 febbraio 2024, tutti i giorni, dalle 10 alle 18, con ingresso libero. La mostra offre ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche. Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’architetto Claudia Ventura, con la collaborazione dell’architetto Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. “La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi”, afferma il direttore Malacrino. “Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali. Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca”.

Perché andare a vedere la mostra? Ce lo spiega la direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano. “Perché è una mostra bellissima, una mostra studiata in tutti i particolari da Carmelo Malacrino che ne è stato l’ideatore, e perché questo ponte che unisce il museo di Reggio Calabria e il parco di Naxos Taormina è un ponte importante, è un ponte culturale importante. Noi tenevamo molto a portare questa mostra qui a Palazzo Ciampoli. Con il museo abbiamo da anni un accordo di collaborazione e quindi siamo veramente felici di essere riusciti a portare questa mostra qui a Taormina. Rimarrà fino a tutto il mese di febbraio. E vi aspettiamo tutti qui a Taormina. Chiaramente poi speriamo andiate anche a vedere i Bronzi direttamente a Reggio Calabria”.

Parco archeologico di Naxos-Taormina. Il 3 settembre la cerimonia del Premio Comunicare l’Antico. Ecco i premiati. Un mese di eventi collaterali

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Premio Comunicare l’Antico: Nazir Awad, direttore generale dei musei e delle antichità della Siria (foto parco naxos)

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Premio Comunicare l’Antico: Rustem Aslan, direttore degli scavi archeologici a Troia (foto parco naxos)

Siria e Turchia, Paesi dilaniati dal tragico terremoto dello scorso mese di febbraio, saranno tra i protagonisti della VI edizione del Premio Comunicare l’Antico, in programma domenica 3 settembre 2023, alle 19.30, al Teatro della Nike nel parco archeologico di Naxos, e ispirato al tema “Fra Oriente e Occidente”.  Un incoraggiamento alla difficile e complessa ripresa post-sisma che non può e non vuole dimenticare la valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale e archeologico dei due Paesi asiatici. L’ingresso alla cerimonia è libero. A ricevere il PCA 2023 saranno infatti Nazir Awad, direttore generale dei musei e delle antichità della Siria, e il direttore degli scavi archeologici a Troia, il turco Rustem Aslan, cui si deve nel 2018 l’apertura a Çanakkale – di fianco agli scavi dell’antica ed epica città di Priamo – del nuovo museo Archeologico di Troia: un progetto all’avanguardia già nel design della struttura e con un percorso espositivo dove alla ricchissima collezione di reperti sono accostati strumenti di narrazione innovativi come ologrammi, realtà aumentata e ricostruzioni 3D che, nel giro di poco tempo, hanno consentito di raddoppiare il numero di visitatori del sito. L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato: “La cultura strumento di riflessione e dialogo fra civiltà”. Il Premio Comunicare l’Antico è organizzato dal parco archeologico Naxos Taormina della Regione Siciliana, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, in collaborazione con il festival Naxoslegge e con l’Archeoclub Naxos-Taormina-Valle Alcantara. Nasce nel 2017 da un’idea di Fulvia Toscano, direttore artistico del festival letterario, ed è assegnato a studiosi e personalità italiane e straniere impegnate nella divulgazione della ricerca archeologica, storica e filologica, ma anche a enti e musei che hanno attuato strategie importanti di valorizzazione e comunicazione al grande pubblico. “Ancora una volta”, ha commentato l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Francesco Scarpinato, “la cultura diventa strumento di riflessione e di dialogo fra civiltà di ieri e di oggi: Giardini Naxos e il Parco archeologico con il Premio Comunicare l’Antico fanno da nobilissimo scenario a un incontro fra Oriente e Occidente nel segno dell’amore per la storia e il patrimonio culturale materiale e immateriale”.

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Premio Comunicare l’Antico: il professor Filippo Coarelli (AP Photo/Domenico Stinellis)

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Premio Comunicare l’Antico: Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo (foto parco naxos)

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Premio Comunicare l’Antico: Massimo Cultraro, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) (foto parco naxos)

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Premio Comunicare l’Antico: Teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide (foto parco naxos)

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Premio Comunicare l’Antico: John Garth, biografo e massimo studioso della vita e dell’opera del grande romanziere britannico Tolkien (foto parco naxos)

Nel solco del tema 2023, “Tra Oriente e Occidente”, completano la rosa dei premiati Filippo Coarelli, prof. emerito dell’università di Perugia, già ordinario di Antichità greco-romane, uno dei primi studiosi che ha contribuito sin dagli anni Ottanta alla divulgazione scientifica del patrimonio archeologico nazionale come autore e curatore della collana di guide archeologiche tascabili edite da Laterza nonché curatore della mostra su Alessandro Magno appena conclusa al Mann di Napoli; gli archeologi Alfonsina Russo, direttrice del parco archeologico del Colosseo e Massimo Cultraro, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc), docente dell’università di Palermo e rappresentante del MUR per l’area Higher Education della Union for the Mediterranean (UfM), dal 2013 a capo di una missione che studia in Georgia le relazioni tra  mondo Egeo e Caucaso nell’età del Bronzo e alla quale è stata già dedicata una mostra a Tbilisi inaugurata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Italy and Georgia. A story of Friendship, 2018); il Festival del Teatro classico dei giovani di Palazzolo Acreide, nella persona del suo direttore Sebastiano Aglianò; la Città di Agrigento, capitale italiana della Cultura 2025 rappresentata dal sindaco Francesco Miccichè. Infine, in occasione del 50° anniversario della scomparsa dello scrittore J.R.R. Tolkien (1892 – 1973), sarà premiato John Garth, biografo e massimo studioso della vita e dell’opera del grande romanziere britannico autore della saga de “Il Signore degli Anelli”, resa popolare anche dalla trasposizione cinematografica. A introdurlo Oronzo Cilli, tra i massimi esperti dell’autore, membro della Tolkien Society britannica e curatore della mostra su Tolkien in allestimento alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, organizzata dal MIC (ministero della Cultura) e che sarà inaugurata nel mese di novembre 2023. Ai premiati verrà donata una scultura opera del maestro Turi Azzolina ispirata alla maschera del satiro, figura ricorrente fra i reperti della collezione del Museo di Naxos. Nel corso della serata, presentata dalla giornalista Francesca Russo, sono previsti degli interventi musicali del Davide Livornese Duo con brani e strumenti di ispirazione orientale.

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Copertina del libro “Giacomo Boni” di Sandro Consolato

Comunicare l’Antico: eventi collaterali al Premio. A introdurre la serata finale del Premio Comunicare l’Antico saranno alcuni incontri culturali dedicati a temi e studiosi del mondo antico che, in programma fra Giardini Naxos (museo e area archeologica) e Taormina (palazzo Ciampoli, Teatro Antico), coinvolgeranno anche gli ospiti. A Giacomo Boni (1859-1925), pioniere della ricerca stratigrafica e primo archeologo ad usare l’aerofotografia, è dedicato un libro di Sandro Consolato che sarà presentato da Massimo Cultraro, Alessio De Cristofaro e Alfonsina Russo (sabato 2 settembre 2023, Parco di Naxos, alle 18).

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Locandina della mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto” alla Domus Aurea dal 22 giugno 2023 al 14 gennaio 2024

Quindi la dea Iside, protagonista di una mostra al Parco del Colosseo, raccontata dalla direttrice Alfonsina Russo intervistata dalla giornalista Isabella Di Bartolo (Palazzo Ciampoli, Taormina, domenica 3 settembre 2023, alle 10.30): un viaggio sulle rotte della divinità venerata anche a Taormina, dove la statua di una sacerdotessa di Iside (II sec. d.C.) – rinvenuta nel 1867 accanto alla Chiesa di san Pancrazio ed esposta al Museo Salinas di Palermo – potrà essere ammirata nell’imminente mostra sull’antica Tauromenion alla quale lavora la direttrice Tigano con un articolato team di professionisti di varie discipline; mentre nel pomeriggio, alle 18, (Parco di Naxos) sarà di scena Alessandro Magno – del quale ricorre anche l’anniversario della scomparsa, datata nel 323 a.C. –  protagonista della grande mostra appena conclusa al Mann di Napoli: una figura emblematica e liminare fra la civiltà occidentale e orientale. Interverranno Lorenzo Braccesi, Monica Centanni, Filippo Coarelli, Dario Barbera e Giovanni Sessa moderati da Grazia Salamone.

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Copertina del libro “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vede” di Giovanni Calcagno

A seguire tre appuntamenti che declinano il tema 2023 “Tra Oriente e Occidente”. Il primo con Giovanni Calcagno, attore e regista, autore di un racconto sull’epopea di Gilgamesh – il primo poema scritto della storia dell’Uomo (4500 a.C.) – con una narrazione, più accessibile al grande pubblico, della cultura mesopotamica da cui è stato tratto uno spettacolo con Luigi Lo Cascio e Vincenzo Pirrotta (martedì 5 settembre 2023, Parco Naxos, alle 19); quindi lo spettacolo teatrale “Il Derviscio di Bukhara”, di e con Alberto Samonà, un viaggio con la parola, la musica e le danze sufi per conoscere la spiritualità dei dervisci (domenica 10 settembre 2023, Parco Naxos, alle 21, ingresso libero).

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Copertina del libro “Il grido di Pan” di Matteo Nucci (Einaudi)

In chiusura, una “prima” letteraria: “Il grido di Pan” di Matteo Nucci (Einaudi), appena dato alle stampe: una riflessione sull‘essere umano e la sua (perduta?) animalità, dunque il modo in cui abitiamo il mondo (lunedì 11 settembre 2023, Parco Naxos, alle 18). Completa il progetto la mini rassegna teatrale Interpretare l’Antico, a cura di Rete Latitudini diretta da Gigi Spedale, il cui cartellone – con testi di riscrittura del mito e concerti – ha preso il via nei giorni scorsi e proseguirà lungo il mese di settembre sempre al Parco di Naxos.

Francavilla di Sicilia (Me). Al museo Archeologico l’incontro “Comunicare l’antico. Storie di piccoli e grandi musei” con Gabriella Tigano (parco di Naxos Taormina) e Orazio Micali (museo di Messina)

francavilla_archeologico_comunicare-l-antico_locandinaCome comunica il museo oggi? A chi si rivolge? Quali storie racconta? Di questo (e molto altro!) si parlerà nell’incontro “Comunicare l’antico. Storie di piccoli e grandi musei” sabato 26 agosto 2023 al museo Archeologico di Francavilla di Sicilia in Palazzo Cagnone alle 19, nuovo appuntamento di “Sere d’estate al MAFRA”, che sarà anche un’anticipazione della rassegna “Comunicare l’antico” organizzata dal parco archeologico Naxos Taormina in collaborazione con NaxosLegge, e che prenderà ufficialmente il via domenica 27 agosto 2023. Dopo i saluti di Vincenzo Polizzi, sindaco di Francavilla di Sicilia, e di Fulvia Toscano, direttrice artistica di NaxosLegge, interverranno due relatori d’eccezione: la direttrice del parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, e il direttore del museo regionale di Messina, Orazio Micali, che faranno scoprire le affascinanti storie ‘racchiuse’ in due preziosi musei della Sicilia. Modera Grazia Salamone, presidente dell’associazione Dracma.

Taormina – Naxos Archeofilm: al via la prima edizione del festival di archeologia, arte e ambiente al teatro Antico di Taormina e al Teatro della Nike di Giardini Naxos: quattro giorni di proiezioni serali e incontri con i protagonisti della comunicazione culturale

taormina-naxos_archeofilm_2023_locandinaDinosauri, faraoni, il racconto del leggendario ingresso del cavallo di Troia e una inedita ricostruzione di Stromboli preistorica. Il meglio del grande cinema di documentazione è di scena in Sicilia per la prima edizione del “Taormina – Naxos Archeofilm”, il festival di archeologia, arte e ambiente in programma a Taormina (Teatro Antico, 14 e 16 luglio 2023) e Giardini Naxos (Parco archeologico – Teatro della Nike, 15 e 17 luglio 2023). Unica tappa in Sicilia, il “Taormina Naxos Archeofilm” s’inserisce nel quadro delle iniziative di Firenze Archeofilm, casa madre del grande “festival diffuso” organizzato dalla rivista “Archeologia Viva” (Giunti editore) che da anni, dopo l’ampia selezione internazionale fiorentina, trova ospitalità in varie prestigiose località italiane ed estere. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, sia al Teatro Antico di Taormina che al Teatro della Nike al Parco di Naxos, e iniziano alle 21.15. “Manifestazioni come l’Archeofilm”, dice l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, “hanno una grande valenza socio-culturale. Da un lato avvicinano le famiglie e i visitatori ai temi dell’archeologia, della tutela dei beni culturali e delle grandi scoperte degli studiosi che, dal mito di Troia ai dinosauri fino alle più recenti missioni di scavo nei mari siciliani, affascinano da sempre grandi e piccini, dall’altro sono un’occasione imperdibile per vivere la natura autentica dei monumenti di Taormina e Naxos e la loro storia”.

taormina-naxos_archeofilm_2023_brochure“Taormina – Naxos Archeofilm” è un progetto di grande respiro culturale – pensato per le famiglie, i ragazzini e per gli appassionati del mondo antico – prodotto e organizzato dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e dalla Fondazione Tusa, presieduta da Valeria Li Vigni, in collaborazione con Firenze Archeofilm/Archeologia Viva, diretta da Piero Pruneti – che, nell’arco di quattro giorni, proporrà al pubblico proiezioni di film-capolavoro selezionati a livello mondiale, incontri con i protagonisti della comunicazione, dibattiti e confronti sulle grandi civiltà del passato. Due i premi che saranno consegnati; il “Taormina – Naxos Archeofilm 2023” attribuito dal pubblico al film più gradito e il “Premio Sebastiano Tusa” assegnato alla personalità che si è distinta nella comunicazione dei beni culturali. Tra un film e l’altro – in gara produzioni da Francia, Germania, Regno Unito e Italia – il pubblico avrà la possibilità di assistere alle interviste con grandi personaggi della divulgazione culturale tra cui Donatella Bianchi popolarissimo volto della trasmissione “Linea Blu” su Rai1 (Taormina, venerdì 14/7), Emilio Casalini, conduttore del programma “Generazione Bellezza” su Rai3 (Giardini Naxos, sabato 15/7) e lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi (Taormina, domenica 16/7). Si chiude nel segno della musica con l’evento “fuorifestival” a Naxos (lunedì 17/7) con una serata che prevede prima un cortometraggio francese dedicato al rinvenimento di impressionanti “vasi acustici” impiegati nell’antichità per amplificare l’acustica nelle chiese e a seguire il concerto dell’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori in collaborazione con il Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti di Palermo. A giudicare i cortometraggi in gara sarà il pubblico che, in qualità di giuria popolare, potrà esprimere il proprio voto sui film in concorso per l’attribuzione del “Premio Taormina – Naxos Archeofilm 2023”. Partner tecnologico e main sponsor della manifestazione è Videobank. Partecipano al progetto l’università di Catania (dipartimento di Scienze politiche e sociali) e Universi Teatrali (Centro studi dell’università di Messina) con gli studenti tirocinanti e l’Archeoclub Giardini Naxos, Taormina e Valle Alcantara.

taormina-naxos_archeofilm_2023_14-luglio_locandinaVENERDÌ 14 LUGLIO 2023. A Taormina, Teatro Antico, ore 21.15. Apre il film “Jurassic Cash” di Xavier Lefebvre (Francia, 52’). Segue l’incontro con Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice tv. Chiude la serata il film “L’antica nave del vino” di Riccardo Cingillo (Italia, 28’).

taormina-naxos_archeofilm_2023_15-luglio_locandinaSABATO 15 LUGLIO 2023. A Giardini Naxos, Teatro della Nike, ore 21.15. Apre il film “Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero” di Stephen Mizelas (Regno Unito, 50’). Segue l’incontro con Emilio Casalini, giornalista e conduttore tv. Chiude la serata il film “Stromboli: a provocative island” di Pascal Guérin (Francia, 11’).

taormina-naxos_archeofilm_2023_16-luglio_locandinaDOMENICA 16 LUGLIO 2023. A Taormina, Teatro Antico, ore 21.15. Apre il film “Il mistero del Cavallo di Troia. Sulle tracce di un mito” di Roland May, Christian Twente (Germania, 52’). Segue l’incontro con l’on. Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura. Quindi cerimonia di premiazione con assegnazione del Premio “Sebastiano Tusa” attribuito dalla Fondazione Sebastiano Tusa, e del Premio “Taormina-Naxos Archeofilm” al film più gradito al pubblico. Chiude la serata il film “Sulle orme di Sebastiano” di Nicola Ferrari (Italia, 25’).

taormina-naxos_archeofilm_2023_17-luglio_locandinaLUNEDÌ 17 LUGLIO 2023. A Giardini Naxos, Teatro della Nike: FUORI FESTIVAL / ARCHEOLOGIA E MUSICA, ore 21.15. Apre il film “Vasi acustici” di Claude Delhaye (Francia, 8’). Segue il concerto dell’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori in collaborazione con il Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti – Palermo.

Taormina. Al teatro antico la mostra “Palinsesti. Il Teatro antico di Taormina: dalla storia al mito”: progetto ibrido, tra reperti del passato e contributi multimediali che fanno del monumento-icona della Sicilia un palinsesto della memoria collettiva occidentale attraverso gli ultimi tre secoli

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Locandina della mostra “Palinsesti” al teatro antico di Taormina dal 7 giugno al 31 ottobre 2023

Si intitola “Palinsesti. Il Teatro antico di Taormina: dalla storia al mito” ed è la mostra concepita dal parco archeologico Naxos Taormina in collaborazione con Electa in programma dal 7 giugno al 31 ottobre 2023 nel grande complesso monumentale del teatro: un progetto ibrido, tra reperti del passato e contributi multimediali che fanno del monumento-icona della Sicilia dai tempi del Grand Tour un palinsesto della memoria collettiva occidentale attraverso gli ultimi tre secoli. Opere d’arte, voci e immagini sovrappostesi e intrecciatesi nel tempo: un palinsesto simbolico che riassume la cultura occidentale degli ultimi tre secoli e si innesta sul palinsesto materiale del Teatro di Taormina rappresentato dalla versura ovest. Una narrazione complessa che incrocia linguaggi ed epoche e fa del celebre monumento un virtuale ipertesto, una “memoria” della memoria di tutti noi.

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Teatro antico di Taormina: versura ovest che ospita il nuovo allestimento e la musealizzazione dei reperti archeologici (foto alessandro licciardello)

Il progetto prevede il nuovo allestimento e la musealizzazione della versura (aula) ovest, l’ingresso occidentale alla cavea che, da spazio di transito, diventa contenitore narrativo di tutte le fasi di vita del Teatro Antico evidenziando – dalle trasformazioni in epoca greca e romana fino al riuso come palazzo signorile (XV sec.) – la singolare stratificazione (palinsesto) architettonica e simbolica dello spazio che, oggi come duemila anni fa, consentiva l’accesso agli spettacoli. In mostra le iscrizioni più importanti per comprendere la storia millenaria del Teatro e alcuni dei frammenti della decorazione architettonica del monumento: preziosi marmi d’età imperiale recuperati fra pezzi in magazzino o sinora poco valorizzati, restaurati per l’occasione e inseriti in un percorso museale appositamente elaborato dai curatori, gli archeologi Gabriella Tigano, direttrice del parco Naxos Taormina, Maria Grazia Vanaria e Dario Barbera. L’allestimento è dell’architetto Massimo Curzi.

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Teatro antico di Taormina. Lato B di un blocco di cava di marmo africano con iscrizioni (108 d.C.): cur pat̂er p[r]oc [sub?] cur(a) Pater(ni) proc(uratoris) sotto l’amministrazione del procuratore Paterno (foto alessandro licciardello)

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Il curatore Dario Barbera indica le iscrizioni su un blocco di cava in marmo africano (108 d.C.) al teatro antico di Taormina (foto melamedia)

L’indagine, nella fase di riordino dei materiali e di recupero degli spazi nella versura, ha riservato agli studiosi anche alcune soprese: il ritrovamento dell’iscrizione di Paternus, un’importante epigrafe che si riteneva smarrita dall’Ottocento e con cui gli studiosi possono rivedere le precedenti ipotesi sulla fase di ristrutturazione del teatro del II secolo d.C., ovvero nella forma in cui è arrivato a noi; e la scoperta, sulle pareti dello spazio destinato all’allestimento, di scritte sui muri che documentano il restauro e l’apertura della versura occidentale ai visitatori, dal 1869 ai nostri giorni. Testimonianze (semmai ce ne fosse bisogno) dell’intensa frequentazione turistica del celebre monumento da parte di italiani e stranieri, che confermano come la (cattiva) abitudine di scrivere sui monumenti – al di là delle chiavi di lettura sociologiche – sia un fenomeno tutt’altro che contemporaneo, quanto profondamente legato alla nascita del turismo moderno e ai relativi rischi per la tutela del patrimonio paesaggistico e culturale.

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Teatro antico di Taormina: due frammenti di colonna tortile in breccia di Sciro dalla scaenae frons (terzo ordine, ai lati della porta regia?) (fase traianeo-adrianea, II sec. d.C.) (foto alessandro licciardello)

Completa la mostra “Palinsesti” un percorso audiovisivo all’aperto, scandito da paline segnaletiche con QrCode che, attraverso immagini, narrazioni e rappresentazioni artistiche, suggeriscono una rilettura “guidata” del monumento e della nascita del suo mito moderno proponendo al visitatore contemporaneo le medesime prospettive di acquerelli, affreschi e inquadrature cinematografiche. Una sorta di viaggio nel tempo – e nello spazio, grazie alle citazioni di musei e istituti culturali che ospitano opere sul teatro di Taormina – per rivivere la fascinazione di uno dei siti archeologici più iconici del vecchio continente attraverso lo sguardo degli artisti che, a loro volta, sono stati suggestionati dalla visita al Teatro antico e le cui opere sono oggi custodite nei più celebri musei d’Europa (Parigi, Monaco, Vienna), a San Pietroburgo (Ermitage) e a Chicago (Art Institute).

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Teatro antico di Taormina: iscrizione commemorativa degli scavi del 1748-49 dal postscaenium (murata assieme ai rinvenimenti) (1749) in breccia rossa di Taormina (foto alessandro licciardello)

Un’unica grande narrazione che, a partire dal post scaenium fino alla summa cavea abbraccia l’intero monumento con alcune tra le principali tappe del mito moderno del Teatro di Taormina: da Goethe, ai vedutisti del Grand Tour (Houel, Cassas) negli anni della nascita del pittoresco e del sublime; dal restauro romantico di Viollet-le-Duc ai paradisi artificiali di Klimt e von Gloeden di fine Ottocento; dalle prime locandine pubblicitarie del periodo fascista, che promuovono Taormina come località turistica, alla coeva ripresa degli spettacoli (il teatro classico, le regie di Ettore Romagnoli e i costumi di Duilio Cambellotti, le danze ispirate all’antico); infine il cinema italiano e internazionale degli anni Sessanta. La narrazione si arricchisce inoltre di due ledwall di nuovissima generazione per la proiezione di altrettanti video. Il primo, già conosciuto, è quello realizzato nel 2017 dal Parco e dal CNR per il G7 con la spettacolare ricostruzione 3D (restauro digitale) del monumento che ai visitatori illustra la decorazione architettonica originaria del teatro in età imperiale. Il secondo, dedicato al concept della mostra “Palinsesti”, riunisce foto d’epoca e scatti recenti per ricostruire la storia moderna della versura, dal restauro del 1869 fino all’ultimo allestimento del 2017, con un focus sulle scritte sui muri appena ritrovate.

Messina. Per la Giornata contro la violenza sulle donne il coro degli studenti del liceo classico Maurolico pubblicano il video “Canterà” girato tra il teatro antico di Taormina e l’Etna e ispirato al mito di Antigone

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Frame del video “Canterà” del coro Maurolico di Messina nel teatro antico di Messina (foto maurolico)

Hanno scelto il teatro antico di Taormina e le falde dell’Etna, gentilmente concesso dal parco archeologico del parco archeologico Naxos-Taormina, per lanciare il loro messaggio contro la violenza sulle donne. Sono gli studenti del liceo Maurolico di Messina con il brano “Canterà”. Le riprese del video le hanno girate l’estate scorsa e lo hanno postato in rete per il 25 novembre 2022. Il medley, attraverso l’arrangiamento originale della maestra Agnese Carrubba e l’ambientazione ispirata al mito di Antigone, l’eroina greca che seguendo la legge del cuore e della pietas compie un atto di consapevole ribellione al potere, vuole essere un inno contro la violenza e l’oppressione di ogni genere, un inno di liberazione e un canto di speranza affinché l’unione degli individui, come l’unione delle voci di un coro di giovani, possa promuovere l’armonia e il cambiamento verso un mondo migliore. Ancora una volta, dopo il successo del videoclip “I cento passi”, che ha avuto più di 150mila visualizzazioni sui social, il coro Maurolico si è impegnato ad affrontare un tema sociale forte e attuale partendo dalla propria identità di coro di un liceo classico siciliano, operando una armoniosa sintesi creativa tra la musica, la cultura classica e la valorizzazione della bellezza del territorio.

Il video musicale, “Canterà”, nasce dalla fusione dei brani “Lei” e “Cantaré” del cantautore Alessandro Mannarino, attraverso l’arrangiamento originale della maestra Agnese Carrubba, direttrice del Coro Maurolico e ideatrice del progetto. Il canto vuole essere un inno contro la violenza e l’oppressione di ogni genere, un inno di liberazione e un canto di speranza, auspicio che l’unione degli individui, come l’unione delle voci di un coro di giovani, possa promuovere l’armonia e il cambiamento verso un mondo migliore. La produzione di questo nuovo video è stata possibile per la convinta immedesimazione dei ragazzi, che hanno accolto con entusiasmo il progetto e lo hanno interpretato, e per la collaudata sinergia della squadra che, con il sostegno della comunità scolastica tutta, promuove l’attività corale del Maurolico: la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna De Francesco, la maestra Agnese Carrubba, la coordinatrice prof.ssa Silvana Salandra, la videomaker e regista Deborah Bernava, che ne ha anche curato il montaggio audio e video.