Licata-Realmonte-Agrigento-Palermo. Ecco tutti i film premiati (dal pubblico o con menzione) nella XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, realizzato in collaborazione di RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto
A qualche giorno dalla chiusura della XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto, è proprio il parco archeologico della Valle dei Templi a fare il punto di una settimana ricchissima di incontri, eventi, opportunità di confronto e approfondimento sul valore della ricerca, della divulgazione e della tutela del patrimonio storico e archeologico affidato all’umanità come eredità da parte delle precedenti generazioni. Un viaggio tra Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo che ha coinvolto un pubblico numeroso e variegato.
Della tappa al museo Archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento (15-17 luglio 2025) archeologiavicidalpassato.com ha già dato resoconto dei film premiati: “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide”, regia di Sébastien Reichenbach (premio del pubblico) e “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa”, regia di Pascal Guérin (premio della giuria) (vedi Modifica articolo “Agrigento. “Il tempio perduto di Artemide” in Grecia e “I misteri della basilica sommersa di Iznic” in Turchia conquistano pubblico e giuria del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi realizzato in collaborazione con il RAM film festival” ‹ archeologiavocidalpassato — WordPress).

Frame del film “La Grotte Cosquer, un chef d’oeuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo” di Marie Thiry
Nella tappa di apertura a Licata (10-11 luglio 2025) il premio del pubblico e anche la menzione della Città di Licata sono andati al film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo”, regia di Marie Thiry, (Francia 2022, 52’). Il film ricostruisce la storia della Grotta Cosquer, uno dei capolavori di pittura rupestre d’Europa. Oltre 35 metri sotto il livello del mare, è oggi minacciata dall’innalzamento delle acque accelerato dal riscaldamento climatico. Per conservarla e renderla accessibile, la Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha avviato una ricostruzione a grandezza naturale di questo gioiello nascosto.
Menzione speciale della Città di Licata al film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti”, regia di José Antonio Muñiz (Spagna 2023, 55’). Isaac Moreno, ingegnere, geografo e storico, accompagna il pubblico in un appassionante viaggio alla scoperta dei porti romani, capolavori d’ingegneria antica in gran parte distrutti a causa degli elementi naturali o dell’uomo. Studi recenti ne rivelano le straordinarie progettazioni e funzionalità.
Nella tappa di Realmonte (12-13 luglio 2025) il premio del pubblico e anche la menzione della Città di Realmonte sono andati al film “Anima Insulae”, regia di Lorenzo Daniele (Italia 2024, 51’). Una storia senza fine né inizio. Una storia ambientata in Sicilia, che scorre lungo un fiume, là dove la pietra ha il colore dell’Etna, l’acqua emette responsi e le grotte sono ventri divini. Dove si è pregato e cercato protezione. Dove si è lottato per la libertà. Dove si vive e si scava. Dove si può percepire l’essenza di quest’Isola, la sua Anima. È la storia di Palikè, la terra dei Siculi.
Nella tappa finale di Palermo (19-20 luglio 2025) il premio del pubblico è andato al film “Ingeniería Romana – Puertos | Ingegneria romana – i porti“, regia e produzione di José Antonio Muñiz (Spagna 2023, 55’). Isaac Moreno, ingegnere, geografo e storico, accompagna il pubblico in un appassionante viaggio alla scoperta dei porti romani, capolavori d’ingegneria antica in gran parte distrutti a causa degli elementi naturali o dell’uomo. Studi recenti ne rivelano le straordinarie progettazioni e funzionalità.
Infine menzione della Città di Palermo al film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis | La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo”, regia di Marie Thiry, (Francia 2022, 52’). Il film ricostruisce la storia della Grotta Cosquer, uno dei capolavori di pittura rupestre d’Europa. Oltre 35 metri sotto il livello del mare, è oggi minacciata dall’innalzamento delle acque accelerato dal riscaldamento climatico. Per conservarla e renderla accessibile, la Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha avviato una ricostruzione a grandezza naturale di questo gioiello nascosto.
Agrigento. “Il tempio perduto di Artemide” in Grecia e “I misteri della basilica sommersa di Iznic” in Turchia conquistano pubblico e giuria del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi realizzato in collaborazione con il RAM film festival

Serata finale al Festival del cinema archeologico 2025 della Valle dei Templi (Ag): da sinistra, Alessandra Cattoi, direttrice della Fondazione museo civico Rovereto; Valentina Caminneci, archeologa del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi; Claudia Beretta, della segreteria Fondazione museo civico di Rovereto; Maurizio Dapor, nuovo presidente della fondazione museo civico di Rovereto (foto regione siciliana)
Dopo sette serate in tre città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento -, 15 film, 3Archeotalk, l’edizione 2025 del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, giunto alla 21esima edizione, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto, si è chiusa con le proiezioni e le premiazioni delle due pellicole selezionate dagli spettatori e dalla giuria composta da Valentina Camminecci, Eleonora Cassaro e Brigida Gullo. Ad aver ricevuto i riconoscimenti sono stati “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide”, regia di Sébastien Reichenbach (premio del pubblico) e “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa”, regia di Pascal Guérin (premio della giuria).
“Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach (Svizzera 2023, 53’). L’ubicazione del santuario di Artemide ad Amarynthos è stato a lungo uno dei grandi enigmi dell’archeologia greca. Dopo 50 anni di studi, l’archeologo Denis Knoepfler e un team greco-svizzero hanno portato alla luce, nel 2017, una delle scoperte più spettacolari degli ultimi decenni in Grecia.

Frame del film “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin
“Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin, (Francia 2022, 55’). 2014, Turchia. Un volo di ricognizione sul Lago di Iznik rivela i resti sommersi di una basilica bizantina del IV secolo. La scoperta rivoluzionaria spinge gli studiosi a indagare sulla scomparsa di una chiesa dell’antica città romana di Nicea – oggi nota come Iznik. Il film segue un team di fama mondiale nello scavo di questo tesoro con riprese aeree e subacquee, e spettacolari ricostruzioni virtuali.
Augusta (Sr). Al Nuovo circolo Tennis “Lilibeo: percorsi della terra e del mare”, secondo incontro del ciclo “Parole e pietre. Rassegna di libri e cultura classica”, promosso dall’Archeoclub di Augusta
Sabato 12 luglio 2025, alle 19.30, al Nuovo circolo Tennis di Augusta (Sr), in contrada Balate, “Lilibeo: percorsi della terra e del mare”, secondo incontro del ciclo “Parole e pietre. Rassegna di libri e cultura classica”, giunta alla IV edizione, quest’anno dedicato a “Parchi archeologici di terra e di mare poco conosciuti o poco raccontati”, promosso dall’Archeoclub d’Italia sede di Augusta. Introduce Mariada Pansera, presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Augusta. Intervengono Maria Grazia Griffo, archeologa del parco di Lilibeo-Marsala; Caterina Greco, già direttore del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo.
Al via dal museo Archeologico della Badia il 21mo Festival del Cinema archeologico: nove serate in quattro città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo -, 21 film, 4 Archeotalk, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. Ecco il programma
Nove serate in quattro città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo -, 21 film, 4 Archeotalk, per l’edizione 2025 del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, giunto alla 21esima edizione, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. Un evento che si conferma una delle attività di divulgazione più radicate e seguite in Sicilia. La prima tappa è la città di Licata con due serate il 10 e l’11 luglio 2025, e poi a seguire le altre location. La partecipazione agli appuntamenti è libera, e, come già avvenuto in passato, durante le serate agli spettatori sarà distribuita una scheda per votare i film, che saranno poi premiati durante la kermesse. Anche gli Archeotalk con aperitivo sono sempre gratuiti ma su prenotazione sul sito on line www.ramfilmfestival.it. A Palermo invece anche le proiezioni richiedono la prenotazione. “Il Festival del Cinema archeologico è ormai un’istituzione consolidata che sosteniamo perché rappresenta un momento di divulgazione del patrimonio culturale estremamente importante ed efficace”, commenta il direttore del Parco Roberto Sciarratta, “e si sposa con gli obiettivi della nostra istituzione. Non solo: la sua formula itinerante permette di valorizzare quel patrimonio ingiustamente ritenuto ‘minore” su cui in questi anni stiamo investendo convintamente sia in termini di ricerca archeologica che di promozione affinché sempre più visitatori possano conoscere luoghi di grande bellezza come Villa Romana o i resti di Finziade”.
Dopo il successo delle scorse edizioni viene mantenuta la stessa formula del Festival diffuso per mantenere un dialogo con le comunità locali: si partirà anche quest’anno da Licata (10 e 11 luglio 2025), dove le proiezioni saranno ospitate al Museo della Badia e a Castel Sant’Angelo, sulla sommità del Monte su cui si trovano i resti dell’antica città di Finziade. Si prosegue alla Villa romana di Realmonte, un magnifico esempio di villa marittima perfettamente integrata nel paesaggio che la circonda (12 e 13 luglio 2025), e si concluderà nel suggestivo chiostro medievale del Museo archeologico “Pietro Griffo”, situato nel cuore della Valle dei Templi (15,16, 17 luglio 2025). Anche quest’anno il Festival si sposterà in un luogo di straordinaria importanza per la storia dell’archeologia siciliana, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas”, la più antica istituzione museale della Sicilia (19 e 20 luglio 2025). Ad arricchire l’edizione 2025 sarà poi un approfondimento dedicato alla realtà aumentata come strumento di conoscenza del patrimonio storico e archeologico da parte della società ETT che darà la possibilità di provare le proprie produzioni. Il 16 luglio 2025, alle 21, al museo “Pietro Griffo” sarà possibile rivivere il matrimonio di Luchina Chiaromonte e Enrico Rosso, mentre il 20 luglio 2025, alle 21, al “Salinas” grazie ai visori in realtà aumentata sarà possibile rivivere la Battaglia delle Egadi.
Ecco il programma completo
LICATA, 10 luglio – Museo Archeologico Regionale della Badia: alle 21, apre il film “Uomini e Dei, il mare e il sacro”, regia di Massimo D’Alessandro; segue il film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in Pericolo”, regia di Marie Thiry.
11 luglio – Castel Sant’Angelo: alle 19.30: Archeotalk “Neanderthal. L’altra umanità” con Franco Capone, tra i più noti giornalisti scientifici italiani. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Casa Vinicola Quignones. Alle 21, apre il film “Néandertal, premier artiste de l’humanité? / Neandertal, primo artista dell’umanità?” di Thibaud Marchand; segue il film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti” di José Antonio Muñiz.
REALMONTE, 12 luglio – Villa Romana di Durrueli: alle 21, apre il film “A Villa dos Centauros / La Villa dei Centauri” di Raul Losada”; segue il film “On les appelle: Vikings / Li chiamiamo Vichinghi” di Laureline Amanieux.
13 luglio – Villa Romana di Durrueli: alle 19.30, Archeotalk “L’archeologia va in onda: oltre l’obiettivo” con Eugenio Farioli Vecchioli, autore, regista e filmmaker di Rai Cultura, capo-progetto della serie “Italia. Viaggio nella bellezza”. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Casa Vinicola Quignones. Alle 21, apre il film “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele; segue il film “Specularia. Des vitres chez les Romains / Specularia. I vetri delle finestre ai tempi dei romani” di Philippe Axell.
AGRIGENTO, 15 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 21, apre il film “Mésopotamie, la redécouverte des trésors d’Irak / Mesopotamia, la riscoperta dei tesori iracheni” di Olivier Julien; segue il film “Rosso, i colori dell’arte” di Linda Tugnoli.
16 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 21, apre il film “Sapiens ou la naissance de l’art / Sapiens o la nascita dell’arte” di Pascal Goblot; segue il film “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach.
17 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 19.30, Archeotalk “L’archeologia raccontata tra fatti e fake news” con Angelo Cimarosti, direttore del portale Archaeoreporter. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione Scaro. Alle 21.30, apre il film “Jiroft” di Marjan Keshani; segue il film “Odyssea: L’histoire de notre évolution / Odissea: La storia della nostra evoluzione” di Sébastien Duhem; chiude il film “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin.
PALERMO, 19 luglio – Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”: alle 19, Archeotalk “Le storie dell’antico parlano al presente” con John Pedeferri, giornalista Sky Tg24 e autore del podcast trafug’Arte, e Flavia Frisone, storica del mondo greco e divulgatrice. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Coopculture. Alle 21, apre il film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo” di Marie Thiry; segue il film “Da Girgenti a Monaco, da Monaco ad Agrigento Italia” di Lorenzo Mercurio.
20 luglio – Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”: alle 21, apre il film “Thalassa”, regia di Gianfrancesco Iacono; segue il film “Jiroft” di Marjan Keshani; segue il film “Odyssea: L’histoire de notre évolution / Odissea: La storia della nostra evoluzione” di Sébastien Duhem; chiude il film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti” di José Antonio Muñiz
Palermo. Al museo Archeologico regionale per le “Conversazioni al Salinas” l’incontro “Il progetto mediterraneo normanno: Adelasia del Vasto e Ruggero II d’Altavilla” con Patrizia Sardina (UniPa) e Francesco Paolo Tocco (UniMe)
Come si costruisce un regno multiculturale nel cuore del Mediterraneo medievale? Quale fu il ruolo delle regine e delle reggenti nel plasmare l’identità politica della Sicilia normanna? E come riuscirono i sovrani normanni a creare una sintesi tra culture latine, greche e arabe che divenne modello per l’Europa del tempo? Giovedì 26 giugno 2025, alle 18, al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, per le “Conversazioni al Salinas”, l’incontro “Il progetto mediterraneo normanno: Adelasia del Vasto e Ruggero II d’Altavilla”. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e l’associazione culturale Lympha, che organizza il Festival delle Filosofie di Palermo, rinnovano la loro collaborazione per un ciclo di conversazioni che pone al centro il valore della cultura come strumento di crescita e consapevolezza. Nell’Agorà del Salinas si esplorerà la straordinaria figura di Adelasia del Vasto e l’eredità politica e culturale che trasmise al figlio Ruggero II, primo re di Sicilia. La conversazione vuole promuovere un approccio che analizzi il ruolo delle donne di potere nella Sicilia medievale, esplori i meccanismi di integrazione culturale nel regno normanno, e stimoli la riflessione sui modelli di convivenza multietnica nel Mediterraneo. Al centro dell’incontro, l’analisi di come Adelasia del Vasto, pur non essendo stata una regina, seppe gestire il potere per conto dei figli minori e come il suo progetto politico si concretizzò nel regno multiculturale di Ruggero II. Un’opportunità per comprendere meglio le dinamiche del potere femminile medievale e le strategie di costruzione identitaria di uno stato plurireligioso e plurilingue. La conversazione sarà preceduta dai saluti di Giuseppe Parello, direttore del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, e dall’introduzione di Lorenzo Palumbo, presidente del Festival delle Filosofie di Palermo. Ne discuteranno Patrizia Sardina, professoressa ordinaria di Storia medievale (UniPa), dipartimento di Culture e Società; Francesco Paolo Tocco, professore ordinario di Storia medievale (UniMe), dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali. Modera Patrizia Spallino, professoressa ordinaria di Lingua e Letteratura araba, dipartimento di Culture e società (UniPa).
Giornata dei Beni culturali siciliani, in memoria di Sebastiano Tusa: al museo Archeologico Salinas di Palermo visita guidata alle collezioni; all’università di Palermo presentazione di “Sicilia archeologica. 115”, e alla fondazione Federico II presentazione di “Sicilia archeologica vista dal cielo”

10 marzo 2025: per la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale ai Beni Culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo del 10 marzo 2019, i parchi archeologici, i musei, le gallerie e le biblioteche della Regione Siciliana aprono gratuitamente le loro porte al pubblico: il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo apre dalle 9 alle 19 [ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura]. Ingresso gratuito. Per l’occasione, CoopCulture offrirà alle 17 una visita guidata gratuita alle collezioni del “Salinas”. La visita darà inoltre l’opportunità di conoscere meglio la figura di Sebastiano Tusa e il suo importante contributo all’archeologia, ricordando un uomo che ha lasciato un’impronta duratura nella cultura siciliana. Un’opportunità unica per scoprire le collezioni del museo più antico della Sicilia, con un focus speciale sulla figura di Sebastiano Tusa, del quale verrà ripercorsa la sua straordinaria vita e il suo instancabile lavoro di archeologo, fino al tragico incidente che ne ha segnato la scomparsa. Tusa è stato un uomo che ha dedicato con passione e impegno la sua esistenza alla ricerca e allo studio del mondo antico, apportando un contributo fondamentale alla scoperta, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.

La Fondazione Sebastiano Tusa, rispettando la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, l’appuntamento annuale in ricordo della tragica scomparsa dell’illustre archeologo, lo ricorda con due eventi il 10 e 11 marzo 2025. Lunedì 10 marzo, alle 17, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61 a Palermo) si tiene la presentazione del nuovo volume della rivista “Sicilia Archeologica” (n. 115). Programma. Saluti di Massimo Midiri, rettore dell’università di Palermo; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Massimo Mariani, prefetto di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Interventi istituzionali: P. Sergio M. Catalano op, priore del convento San Domenica di Palermo; Mario La Rocca, dirigente generale dei Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Introduce Valeria Li Vigni Tusa, presidente Fondazione Sebastiano Tusa, direttrice Sicilia Archeologica. Modera Ludovico Gippetto, giornalista. Intervengono Bruno Corà, presidente Fondazione Burri; Massimo Cultraro, ISPC-CNR, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Luigi Fozzati, Istituto Italiano di Archeologia Subacquea, redazione Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Franco Palla, università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’ERMA di Bretschneider.

Copertina del numero 115 di “Sicilia archeologica” (L’Erma di Bretschneider)
Sicilia archeologica 115. In questo numero è particolarmente focalizzato l’aspetto della circolazione di uomini e culture nel Mediterraneo che evidenzia quel modo di sentire comune ai Paesi che vi si affacciano: Un mare di storia, dove i popoli che hanno navigato collegando sponde diverse, oggi, come millenni fa, devono proseguire sulla strada del dialogo e sostenere una collaborazione per la tutela e valorizzazione del Mare Nostrum. Come è prassi anche questo numero si divide in quattro grandi sezioni: scoperte archeologiche più recenti; diagnostica dei beni culturali (archeometria, biotecnologie, …); aggiornamenti dalla preistoria al mondo classico e al mondo sommerso; normativa sui beni culturali (valorizzazione, conservazione, tutela, fruizione).
Martedì 11 marzo 2025, alle 9.30, alla Fondazione Federico II (Oratorio di Sant’Elena e Costantino Piazza della Vittoria, 23 – Palermo) verrà presentato il libro “Sicilia archeologica vista dal cielo: dalla preistoria all’età romana”. Intervengono Gaetano Galvagno, presidente Assemblea regionale siciliana e Fondazione Federico II; Valeria Li Vigni, presidente Fondazione Sebastiano Tusa; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider; Giovan Battista Scaduto, fondazione Federico II; Luigi Nifosi, archivio fotografico siciliano; Luigi Fozzati, istituti italiano di Archeologia Subacquea, fondazione Sebastiano Tusa. Modera Ludovico Gippetto, giornalista.
Palermo. Al museo Archeologico regionale “Storie di cielo nei reperti del Museo Salinas”, un affascinante viaggio tra astronomia, archeologia e miti dell’antichità attraverso i reperti del museo

Il museo Archeologico regionale di Palermo propone “Storie di cielo nei reperti del Museo Salinas”, un affascinante viaggio tra astronomia, archeologia e miti dell’antichità attraverso i reperti del museo Salinas. Appuntamento mercoledì 22 gennaio 2025, alle 17, al museo Salinas, con ingresso libero, per scoprire le antiche connessioni tra cielo e terra attraverso i preziosi reperti del museo. Un’occasione per esplorare la percezione del Tempo nell’antichità e i miti astronomici nascosti nelle collezioni palermitane. Dopo i saluti di Giuseppe Parello (museo Salinas), Angela Ciaravella (INAF – Osservatorio astronomico di Palermo) e Gian Aldo della Rocca (Fondazione Della Rocca), i reperti verranno presentati da Maria Luisa Tuscano (associata INAF – OAPa; autrice del libro “URANIA PANORMITA” (Aracne) con un approfondimento sui miti legati agli astri e alla misura del tempo nell’antichità, con uno sguardo a reperti emblematici come l’orologio di Tindari, le metope e il gruppo scultoreo di Mitra. Quindi Manuela Coniglio (ricercatrice INAF – OAPa) interviene su Filippo Angelitti, con ritratto di un direttore dell’Osservatorio di Palermo appassionato di antichità e astronomia dantesca.
Palermo. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” presentazione del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome)
Presentazione del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome), un’opera fondamentale per gli studi sulla Palermo islamica e medievale, che si fonda sul l’analisi di oltre 40mila reperti, alcuni dei quali conservati nelle collezioni del museo Salinas. Appuntamento mercoledì 30 ottobre 2024, alle 17, nell’Agorà del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo. La presentazione vedrà la partecipazione di studiosi di prestigio, Lucia Arcifa (università di Catania) e Annliese Nef (université de la Sorbonne). L’autrice Viva Sacco (British Academy-UCL) discuterà i risultati del suo lavoro pionieristico. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Copertina del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome)
Il libro. Negli ultimi anni lo studio della Sicilia islamica, per lungo tempo affidato esclusivamente all’analisi delle fonti scritte, ha beneficiato di numerosi nuovi risultati archeologici, i quali hanno permesso di accedere a nuovi tipi di informazioni utili a gettare luce su alcuni aspetti della storia sociale ed economica dell’isola. Allo stesso tempo si è reso necessario distinguere la cultura materiale tipica dell’età islamica da quella della successiva epoca normanna, a lungo considerate un tutt’uno. Questo nuovo approccio allo studio della Sicilia islamica ha fatto emergere in maniera più evidente il ruolo chiave che Palermo ebbe nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del Mediterraneo centrale. Il presente lavoro si inserisce in questa nuova fase degli studi concentrandosi sulla capitale siciliana, osservata attraverso il filtro delle sue produzioni fittili destinate sia al mercato locale sia al più ampio mercato mediterraneo, oltre che delle importazioni ceramiche. Per la prima volta vengono messi a sistema oltre 40.000 frammenti provenienti da contesti archeologici di diversi siti palermitani ed extra-urbani al fine di proporre un utile strumento di lavoro per lo studio dei depositi stratigrafici. Inoltre, questo lavoro classificatorio permette anche e soprattutto di mostrare il contributo che la fonte archeologica, ed in particolare la ceramica, può offrire nella ricostruzione della storia economica di un periodo e di un’area geografica a lungo considerati avvolti nell’oscurità.

L’archeologa Viva Sacco
Viva Sacco. Dottore in archeologia e storia dell’arte islamica all’université Paris-Sorbonne e l’università di Messina, ancienne membre de l’École française de Rome, è una archeologa e ceramologa specialista nello studio delle produzioni ceramiche circolanti in Sicilia e Ifrīqiya tra IX e XII secolo.
Sicilia. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” quarta e ultima tappa (in due giorni) della XX edizione del Festival (diffuso) del Cinema archeologico realizzato dal parco della Valle dei Templi con il RAM film festival: ecco il programma dei film e dell’archeotalk

Quarta e ultima tappa (speciale) del XX Festival del Cinema Archeologico, realizzato dal parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, in collaborazione con il RAM film festival e la Fondazione museo civico di Rovereto. Per festeggiare il ventesimo anniversario, il Festival (diffuso) del Cinema Archeologico concludere il suo viaggio il 23 e 24 luglio 2024 in un luogo di straordinaria importanza per la storia dell’archeologia siciliana, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo. Sullo sfondo di quella che è la più antica istituzione museale della Sicilia, verranno proiettati quattro film a tema archeologico, che passano dalla storia dei fratelli Champollion all’ascesa e declino della civiltà etrusca, spaziando tra il conflitto siriano e gli studi antropologici in supporto alla ricerca archeologica. La partecipazione alle proiezioni è gratuita, con prenotazione online sul sito bit.ly/4czPmJ4

PROGRAMMA DI MARTEDÌ 23 LUGLIO 2024. Alle 19, Archeotalk “Mare aperto”. Modera: Giuseppe Parello, direttore del museo Archeologico Regionale “A. Salinas”. Incontro e aperitivo con Stefano Savona, fotografo, regista e documentarista, il cui percorso sembra seguire una rotta obbligata tra la passione per l’archeologia, che ha praticato da studente, e quello che ha provato a raccontare successivamente nei suoi film: storie di uomini e di donne nati sulle rive del Mediterraneo, un mare interiore luogo di incontri, di scontri, di scambi e di conflitti. Partecipazione gratuita, con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it

Frame del film “The Oath of Cyriac / Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois
Alle 21 inizio delle proiezioni. Apre il film “Storie di ossa” di Gabriele Clementi (Italia, 2023, 7’). Le ossa portano su di sé le tracce del vissuto di un individuo, di una comunità, di un popolo. Stefano Ricci Cortili, antropologo e illustratore anatomico, sta dedicando la sua vita a questi studi in supporto alla ricerca archeologica.. Chiude la serata il film “The Oath of Cyriac / Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois (Andorra, 2021, 72’). Un piccolo gruppo di archeologi e curatori museali lotta per preservare il patrimonio di reperti archeologici del Museo Nazionale di Aleppo durante il conflitto siriano. Come mettere in salvo 50.000 manufatti in una città assediata?

Frame del film “Les étrusques, une civilisation mystérieuse de la Méditerranée / Gli etruschi, una misteriosa civiltà del Mediterraneo” di Alexis de Favitski
PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2024. Alle 21, apre il film “Le secret des hieroglyphes. Les freres Champollion / I segreti dei geroglifici. I fratelli Champollion” di Jacques Plaisant (Francia, 2022, 52’). Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egizi, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della Storia. Poco invece si sa di Jacques-Joseph, il fratello maggiore rimasto nell’ombra. Uno studio degli archivi familiari getta nuova luce sulla loro avventura. Segue il film “Les étrusques, une civilisation mystérieuse de la Méditerranée / Gli etruschi, una misteriosa civiltà del Mediterraneo” di Alexis de Favitski (Francia, 2022, 52’). Aperta sul Mar Tirreno, l’Etruria, grosso modo l’attuale Toscana, risplendeva nel Mediterraneo tra il IX e il I secolo a.C. Ma chi erano gli Etruschi e come si spiega l’ascesa di questa civiltà, ma anche il suo declino e poi la sua scomparsa? Chiude la serata l’annuncio del vincitore della MENZIONE CITTÀ DI PALERMO.



































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