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Licata-Realmonte-Agrigento-Palermo. Ecco tutti i film premiati (dal pubblico o con menzione) nella XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, realizzato in collaborazione di RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto

A qualche giorno dalla chiusura della XXI edizione del Festival del Cinema Archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto, è proprio il parco archeologico della Valle dei Templi a fare il punto di una settimana ricchissima di incontri, eventi, opportunità di confronto e approfondimento sul valore della ricerca, della divulgazione e della tutela del patrimonio storico e archeologico affidato all’umanità come eredità da parte delle precedenti generazioni. Un viaggio tra Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo che ha coinvolto un pubblico numeroso e variegato.

Frame del “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach

Della tappa al museo Archeologico regionale “Pietro Griffo” di Agrigento (15-17 luglio 2025) archeologiavicidalpassato.com ha già dato resoconto dei film premiati: “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide”, regia di Sébastien Reichenbach (premio del pubblico) e “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa”, regia di Pascal Guérin (premio della giuria) (vedi Modifica articolo “Agrigento. “Il tempio perduto di Artemide” in Grecia e “I misteri della basilica sommersa di Iznic” in Turchia conquistano pubblico e giuria del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi realizzato in collaborazione con il RAM film festival” ‹ archeologiavocidalpassato — WordPress).

Frame del film “La Grotte Cosquer, un chef d’oeuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo” di Marie Thiry

Nella tappa di apertura a Licata (10-11 luglio 2025) il premio del pubblico e anche la menzione della Città di Licata sono andati al film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo”, regia di Marie Thiry, (Francia 2022, 52’). Il film ricostruisce la storia della Grotta Cosquer, uno dei capolavori di pittura rupestre d’Europa. Oltre 35 metri sotto il livello del mare, è oggi minacciata dall’innalzamento delle acque accelerato dal riscaldamento climatico. Per conservarla e renderla accessibile, la Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha avviato una ricostruzione a grandezza naturale di questo gioiello nascosto.

Menzione speciale della Città di Licata al film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti”, regia di José Antonio Muñiz (Spagna 2023, 55’). Isaac Moreno, ingegnere, geografo e storico, accompagna il pubblico in un appassionante viaggio alla scoperta dei porti romani, capolavori d’ingegneria antica in gran parte distrutti a causa degli elementi naturali o dell’uomo. Studi recenti ne rivelano le straordinarie progettazioni e funzionalità.

Il film “Anima insulae” di Lorenzo Daniele

Nella tappa di Realmonte (12-13 luglio 2025) il premio del pubblico e anche la menzione della Città di Realmonte sono andati al film “Anima Insulae”, regia di Lorenzo Daniele (Italia 2024, 51’). Una storia senza fine né inizio. Una storia ambientata in Sicilia, che scorre lungo un fiume, là dove la pietra ha il colore dell’Etna, l’acqua emette responsi e le grotte sono ventri divini. Dove si è pregato e cercato protezione. Dove si è lottato per la libertà. Dove si vive e si scava. Dove si può percepire l’essenza di quest’Isola, la sua Anima. È la storia di Palikè, la terra dei Siculi.

Il film “Ingeniería Romana – Puertos | Ingegneria romana – i porti” di José Antonio Muñiz

Nella tappa finale di Palermo (19-20 luglio 2025) il premio del pubblico è andato al film “Ingeniería Romana – Puertos | Ingegneria romana – i porti“, regia e produzione di José Antonio Muñiz (Spagna 2023, 55’). Isaac Moreno, ingegnere, geografo e storico, accompagna il pubblico in un appassionante viaggio alla scoperta dei porti romani, capolavori d’ingegneria antica in gran parte distrutti a causa degli elementi naturali o dell’uomo. Studi recenti ne rivelano le straordinarie progettazioni e funzionalità.

Infine menzione della Città di Palermo al film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis | La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo”, regia di Marie Thiry, (Francia 2022, 52’). Il film ricostruisce la storia della Grotta Cosquer, uno dei capolavori di pittura rupestre d’Europa. Oltre 35 metri sotto il livello del mare, è oggi minacciata dall’innalzamento delle acque accelerato dal riscaldamento climatico. Per conservarla e renderla accessibile, la Regione francese Provenza-Alpi-Costa Azzurra ha avviato una ricostruzione a grandezza naturale di questo gioiello nascosto.

Agrigento. “Il tempio perduto di Artemide” in Grecia e “I misteri della basilica sommersa di Iznic” in Turchia conquistano pubblico e giuria del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi realizzato in collaborazione con il RAM film festival

Serata finale al Festival del cinema archeologico 2025 della Valle dei Templi (Ag): da sinistra, Alessandra Cattoi, direttrice della Fondazione museo civico Rovereto; Valentina Caminneci, archeologa del parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi; Claudia Beretta, della segreteria Fondazione museo civico di Rovereto; Maurizio Dapor, nuovo presidente della fondazione museo civico di Rovereto (foto regione siciliana)

Dopo sette serate in tre città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento -, 15 film, 3Archeotalk, l’edizione 2025 del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, giunto alla 21esima edizione, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto, si è chiusa con le proiezioni e le premiazioni delle due pellicole selezionate dagli spettatori e dalla giuria composta da Valentina Camminecci, Eleonora Cassaro e Brigida Gullo. Ad aver ricevuto i riconoscimenti sono stati “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide”, regia di Sébastien Reichenbach (premio del pubblico) e “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa”, regia di Pascal Guérin (premio della giuria).

Frame del film “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach

“Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach (Svizzera 2023, 53’). L’ubicazione del santuario di Artemide ad Amarynthos è stato a lungo uno dei grandi enigmi dell’archeologia greca. Dopo 50 anni di studi, l’archeologo Denis Knoepfler e un team greco-svizzero hanno portato alla luce, nel 2017, una delle scoperte più spettacolari degli ultimi decenni in Grecia.

Frame del film “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin

“Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin, (Francia 2022, 55’). 2014, Turchia. Un volo di ricognizione sul Lago di Iznik rivela i resti sommersi di una basilica bizantina del IV secolo. La scoperta rivoluzionaria spinge gli studiosi a indagare sulla scomparsa di una chiesa dell’antica città romana di Nicea – oggi nota come Iznik. Il film segue un team di fama mondiale nello scavo di questo tesoro con riprese aeree e subacquee, e spettacolari ricostruzioni virtuali.

Augusta (Sr). Al Nuovo circolo Tennis “Lilibeo: percorsi della terra e del mare”, secondo incontro del ciclo “Parole e pietre. Rassegna di libri e cultura classica”, promosso dall’Archeoclub di Augusta

Sabato 12 luglio 2025, alle 19.30, al Nuovo circolo Tennis di Augusta (Sr), in contrada Balate, “Lilibeo: percorsi della terra e del mare”, secondo incontro del ciclo “Parole e pietre. Rassegna di libri e cultura classica”, giunta alla IV edizione, quest’anno dedicato a “Parchi archeologici di terra e di mare poco conosciuti o poco raccontati”, promosso dall’Archeoclub d’Italia sede di Augusta. Introduce Mariada Pansera, presidente dell’Archeoclub d’Italia sede di Augusta. Intervengono Maria Grazia Griffo, archeologa del parco di Lilibeo-Marsala; Caterina Greco, già direttore del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo.

Al via dal museo Archeologico della Badia il 21mo Festival del Cinema archeologico: nove serate in quattro città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo -, 21 film, 4 Archeotalk, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. Ecco il programma

Nove serate in quattro città della Sicilia – Licata, Realmonte, Agrigento e Palermo -, 21 film, 4 Archeotalk, per l’edizione 2025 del Festival del Cinema archeologico del parco archeologico della Valle dei Templi, giunto alla 21esima edizione, realizzato in collaborazione tra il parco archeologico della Valle dei Templi, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e il RAM film festival – Fondazione Museo Civico di Rovereto. Un evento che si conferma una delle attività di divulgazione più radicate e seguite in Sicilia. La prima tappa è la città di Licata con due serate il 10 e l’11 luglio 2025, e poi a seguire le altre location. La partecipazione agli appuntamenti è libera, e, come già avvenuto in passato, durante le serate agli spettatori sarà distribuita una scheda per votare i film, che saranno poi premiati durante la kermesse. Anche gli Archeotalk con aperitivo sono sempre gratuiti ma su prenotazione sul sito on line www.ramfilmfestival.it. A Palermo invece anche le proiezioni richiedono la prenotazione. “Il Festival del Cinema archeologico è ormai un’istituzione consolidata che sosteniamo perché rappresenta un momento di divulgazione del patrimonio culturale estremamente importante ed efficace”, commenta il direttore del Parco Roberto Sciarratta, “e si sposa con gli obiettivi della nostra istituzione. Non solo: la sua formula itinerante permette di valorizzare quel patrimonio ingiustamente ritenuto ‘minore” su cui in questi anni stiamo investendo convintamente sia in termini di ricerca archeologica che di promozione affinché sempre più visitatori possano conoscere luoghi di grande bellezza come Villa Romana o i resti di Finziade”.

Dopo il successo delle scorse edizioni viene mantenuta la stessa formula del Festival diffuso per mantenere un dialogo con le comunità locali: si partirà anche quest’anno da Licata (10 e 11 luglio 2025), dove le proiezioni saranno ospitate al Museo della Badia e a Castel Sant’Angelo, sulla sommità del Monte su cui si trovano i resti dell’antica città di Finziade. Si prosegue alla Villa romana di Realmonte, un magnifico esempio di villa marittima perfettamente integrata nel paesaggio che la circonda (12 e 13 luglio 2025), e si concluderà nel suggestivo chiostro medievale del Museo archeologico “Pietro Griffo”, situato nel cuore della Valle dei Templi (15,16, 17 luglio 2025). Anche quest’anno il Festival si sposterà in un luogo di straordinaria importanza per la storia dell’archeologia siciliana, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas”, la più antica istituzione museale della Sicilia (19 e 20 luglio 2025). Ad arricchire l’edizione 2025 sarà poi un approfondimento dedicato alla realtà aumentata come strumento di conoscenza del patrimonio storico e archeologico da parte della società ETT che darà la possibilità di provare le proprie produzioni. Il 16 luglio 2025, alle 21, al museo “Pietro Griffo” sarà possibile rivivere il matrimonio di Luchina Chiaromonte e Enrico Rosso, mentre il 20 luglio 2025, alle 21, al “Salinas” grazie ai visori in realtà aumentata sarà possibile rivivere la Battaglia delle Egadi.

Ecco il programma completo

LICATA, 10 luglio – Museo Archeologico Regionale della Badia: alle 21, apre il film “Uomini e Dei, il mare e il sacro”, regia di Massimo D’Alessandro; segue il film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in Pericolo”, regia di Marie Thiry.

11 luglio – Castel Sant’Angelo: alle 19.30: Archeotalk “Neanderthal. L’altra umanità” con Franco Capone, tra i più noti giornalisti scientifici italiani. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Casa Vinicola Quignones. Alle 21, apre il film “Néandertal, premier artiste de l’humanité? / Neandertal, primo artista dell’umanità?” di Thibaud Marchand; segue il film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti” di José Antonio Muñiz.

REALMONTE, 12 luglio – Villa Romana di Durrueli: alle 21, apre il film “A Villa dos Centauros / La Villa dei Centauri” di Raul Losada”; segue il film “On les appelle: Vikings / Li chiamiamo Vichinghi” di Laureline Amanieux.

13 luglio – Villa Romana di Durrueli: alle 19.30, Archeotalk “L’archeologia va in onda: oltre l’obiettivo” con Eugenio Farioli Vecchioli, autore, regista e filmmaker di Rai Cultura, capo-progetto della serie “Italia. Viaggio nella bellezza”. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Casa Vinicola Quignones. Alle 21, apre il film “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele; segue il film “Specularia. Des vitres chez les Romains / Specularia. I vetri delle finestre ai tempi dei romani” di Philippe Axell.

AGRIGENTO, 15 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 21, apre il film “Mésopotamie, la redécouverte des trésors d’Irak / Mesopotamia, la riscoperta dei tesori iracheni” di Olivier Julien; segue il film “Rosso, i colori dell’arte” di Linda Tugnoli.

16 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 21, apre il film “Sapiens ou la naissance de l’art / Sapiens o la nascita dell’arte” di Pascal Goblot; segue il film “Artémis le temple perdu / ll tempio perduto di Artemide” di Sébastien Reichenbach.

17 luglio – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo”: alle 19.30, Archeotalk “L’archeologia raccontata tra fatti e fake news” con Angelo Cimarosti, direttore del portale Archaeoreporter.  Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione Scaro. Alle 21.30, apre il film “Jiroft” di Marjan Keshani; segue il film “Odyssea: L’histoire de notre évolution / Odissea: La storia della nostra evoluzione” di Sébastien Duhem; chiude il film “Iznik, les mystères de la basilique engloutie / Iznik, i misteri della basilica sommersa” di Pascal Guérin.

PALERMO, 19 luglio – Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”: alle 19, Archeotalk “Le storie dell’antico parlano al presente” con John Pedeferri, giornalista Sky Tg24 e autore del podcast trafug’Arte, e Flavia Frisone, storica del mondo greco e divulgatrice. Partecipazione gratuita con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it. Aperitivo in collaborazione con Coopculture. Alle 21, apre il film “La Grotte Cosquer, un chef d’œuvre en sursis / La grotta Cosquer, un capolavoro in pericolo” di Marie Thiry; segue il film “Da Girgenti a Monaco, da Monaco ad Agrigento Italia” di Lorenzo Mercurio.

20 luglio – Museo Archeologico Regionale “Antonino Salinas”: alle 21, apre il film “Thalassa”, regia di Gianfrancesco Iacono; segue il film “Jiroft” di Marjan Keshani; segue il film “Odyssea: L’histoire de notre évolution / Odissea: La storia della nostra evoluzione” di Sébastien Duhem; chiude il film “Ingeniería Romana – Puertos / Ingegneria romana – i porti” di José Antonio Muñiz

 

Palermo. Al museo Archeologico regionale per le “Conversazioni al Salinas” l’incontro “Il progetto mediterraneo normanno: Adelasia del Vasto e Ruggero II d’Altavilla” con Patrizia Sardina (UniPa) e Francesco Paolo Tocco (UniMe)

Come si costruisce un regno multiculturale nel cuore del Mediterraneo medievale? Quale fu il ruolo delle regine e delle reggenti nel plasmare l’identità politica della Sicilia normanna? E come riuscirono i sovrani normanni a creare una sintesi tra culture latine, greche e arabe che divenne modello per l’Europa del tempo? Giovedì 26 giugno 2025, alle 18, al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, per le “Conversazioni al Salinas”, l’incontro “Il progetto mediterraneo normanno: Adelasia del Vasto e Ruggero II d’Altavilla”. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo e l’associazione culturale Lympha, che organizza il Festival delle Filosofie di Palermo, rinnovano la loro collaborazione per un ciclo di conversazioni che pone al centro il valore della cultura come strumento di crescita e consapevolezza. Nell’Agorà del Salinas si esplorerà la straordinaria figura di Adelasia del Vasto e l’eredità politica e culturale che trasmise al figlio Ruggero II, primo re di Sicilia. La conversazione vuole promuovere un approccio che analizzi il ruolo delle donne di potere nella Sicilia medievale, esplori i meccanismi di integrazione culturale nel regno normanno, e stimoli la riflessione sui modelli di convivenza multietnica nel Mediterraneo. Al centro dell’incontro, l’analisi di come Adelasia del Vasto, pur non essendo stata una regina, seppe gestire il potere per conto dei figli minori e come il suo progetto politico si concretizzò nel regno multiculturale di Ruggero II. Un’opportunità per comprendere meglio le dinamiche del potere femminile medievale e le strategie di costruzione identitaria di uno stato plurireligioso e plurilingue. La conversazione sarà preceduta dai saluti di Giuseppe Parello, direttore del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo, e dall’introduzione di Lorenzo Palumbo, presidente del Festival delle Filosofie di Palermo. Ne discuteranno Patrizia Sardina, professoressa ordinaria di Storia medievale (UniPa), dipartimento di Culture e Società; Francesco Paolo Tocco, professore ordinario di Storia medievale (UniMe), dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali. Modera Patrizia Spallino, professoressa ordinaria di Lingua e Letteratura araba, dipartimento di Culture e società (UniPa).

Giornate europee dell’Archeologia 2025. Alcune proposte da Milano a Verona, da Marzabotto a Roma, da Napoli a Paestum, da Taranto a Palermo

MILANO. In occasione delle Giornate europee dell’archeologia 2025 la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano organizza aperture straordinarie con visite guidate alle aree archeologiche dei Mausolei paleocristiani di via Santa Valeria (13 giugno, ore 14.30-18) e del Foro romano (14 giugno, ore 10.30-17.30). Mausolei paleocristiani di via Santa Valeria (ingresso Libreria Brioschi). Nella piccola area archeologica di via Santa Valeria 3, recentemente inaugurata con un nuovo allestimento, sono conservate le preziose testimonianze di alcuni mausolei paleocristiani. Oltre alle murature superstiti di due mausolei lo spazio espositivo ospita alcuni reperti recuperati nella prima campagna di scavi del 1969 e in quella più recente del 2014; tra di essi si segnala un frammento di intonaco dipinto appartenente ad una ‘enigmatica’ scena miracolosa. Area archeologica del Foro Romano in piazza Pio XI angolo via dell’Ambrosiana. L’area archeologica del Foro romano di Mediolanum, situata nei vani ipogei della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, fu creata negli anni Novanta del secolo scorso dopo il rinvenimento di una consistente porzione del basolato dell’antica piazza.

CASTELGOMBERTO (Vi). Venerdì 13 giugno 2025, in sala Foscola di Palazzo Barbaran, alle 18, per “Incontri tra Natura e Storia”, conferenza “Immagini di uomini, donne e dei del territorio vicentino in età preromana e romana”: serata divulgativa in compagnia dell’archeologo Luca Zaghetto che parlerà dei popoli antichi che vissero nella Valle dell’Agno e di come rappresentavano se stessi e le divinità. Evento gratuito a corollario della mostra “Con gli occhi della divinità” in corso al museo Zannato di Montecchio Maggiore (Vi).

VERONA. In occasione delle Giornate europee dell’Archeologia i Musei civici di Verona propongono venerdì 13 e sabato 14 giugno 2025 visite guidate gratuite su prenotazione all’Anfiteatro Arena, al museo Archeologico al Teatro Romano, al museo di Castelvecchio e al museo Lapidario Maffeiano. Venerdì 13 giugno, inoltre, è stato organizzato un open day per scoprire da vicino gli scavi archeologici in corso nel cortile di Castelvecchio. Venerdì 13 giugno 2025, al museo Archeologico al teatro Romano, in Regaste redentore 2, alle 12.30, visita guidata alla mostra “Un gladiatore dal Colosseo a Verona” condotta dalla co-curatrice dell’esposizione Francesca Morandini, prenotazione obbligatoria; 16.30, visita guidata, prenotazione obbligatoria. Al museo di Castelvecchio, in corso Castelvecchio 1, dalle 10.30 alle 17.30, open day “Scavi a Castelvecchio: alla riscoperta della chiesa di san Martino in Aquaro”, visite guidate gratuite condotte dai dottorandi e degli studenti impegnati nelle attività di scavo, non è necessaria la prenotazione. Sabato 14 giugno 2025, Anfiteatro Arena, piazza Bra: 9.30, visita guidata alla scoperta del monumento, prenotazione obbligatoria. Al museo Archeologico al Teatro Romano, 10.30 e 16.30, visita guidata gratuita, prenotazione obbligatoria. Museo di Castelvecchio: 16.30, visita guidata gratuita con introduzione allo scavo, visita sulle mura con un focus dedicato ai reperti longobardi del museo, prenotazione obbligatoria. Museo Lapidario Maffeiano. Piazza Bra 28: alle 11, visita guidata gratuita dedicata al sito museale, prenotazione obbligatoria.

ISOLA DELLA SCALA (Vr). In occasione delle Giornate europee dell’Archeologia, il museo Archeologico di isola della Scala propone venerdì 13 giugno 2025, ore 15-18: antichi giochi da tavolo: laboratorio didattico per bambini; visite guidate per adulti e bambini della chiesa di Santa Maria Maddalena e del museo Archeologico; sabato 14 giugno 2025, ore 10-12: “Alle origini di Isola della Scala”: escursione al sito dell’età del Bronzo di Mulino Giarella, alla chiesa della Bastia e alla torre Scaligera: a cura del conservatore del museo Archeologico (ritrovo alle 10 al museo Archeologico); sabato 14 giugno 2025, ore 15-18: laboratori didattici per bambini della scuola primaria: a. come si realizzavano i vasi nella preistoria prima dell’introduzione del tornio? Come veniva tessuta la lana negli antichi telai? Laboratori a cura di operatori didattici del Centro Ambientale Archeologico di Legnago; b. realizzazione di diorami con gladiatori: laboratorio a cura di Giovanna Ziliani, insegnante ed autrice di libri-gioco per bambini; c. quali erano i giochi da tavolo dei romani? laboratorio a cura degli studenti dei LICEI Maffei e Messedaglia di Verona; visite guidate per adulti e bambini della chiesa di Santa Maria Maddalena e del museo Archeologico; domenica 15 giugno 2025, ore 15-18: antichi giochi da tavolo: laboratorio didattico per bambini; visite guidate per adulti e bambini della chiesa di Santa Maria Maddalena e del museo Archeologico. Durante l’attività piccolo rinfresco per i partecipanti. I laboratori si terranno all’aperto nell’area antistante il Museo (via Roma 35), in caso di cattivo tempo si terranno all’interno dell’Auditorium. Le attività sono gratuite. La partecipazione è libera, però per ragioni organizzative è gradita la prenotazione scrivendo al seguente indirizzo:
museo.isoladellascala@gmail.com

MARZABOTTO (Bo). Il museo nazionale Etrusco di Marzabotto, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, ospita gli Archiviozeta per due serate di spettacolo in area archeologica alla luce del tramonto. Venerdì 13 e sabato 14 giugno 2025, alle 19, va in scena “Baccanti” di Euripide. Dopo il successo della versione 𝑠𝑖𝑡𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑓𝑖𝑐 per Villa Aldini (Bo) e l’ex chiesa di San Mattia (Bo), torna lo spettacolo delle “Baccanti” riadattato per una versione itinerante nell’area archeologica etrusca della città di Kainua. Drammaturgia e regia di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, 𝑐𝑜𝑛 Diana Dardi, Gianluca Guidotti, Pouria Jashn Tirgan, Giuseppe Losacco, Andrea Maffetti, Enrica Sangiovanni, Giacomo Tamburini; partitura musicale di Patrizio Barontini; movimenti scenici di Giuditta de Concini. Lo spettacolo è in collaborazione con la direzione regionale Musei Emilia-Romagna. La prenotazione è obbligatoria, acquisto online https://www.archiviozeta.eu/prenotazioni/. Intero: 15+1 euro; RIDOTTO Under 25 o con CARD CULTURA: 10+1 euro. Il biglietto dà diritto a visitare il museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” prima dell’inizio dello spettacolo. Data la natura itinerante, lo spettacolo non è adatto a persone con difficoltà motorie. Si consiglia di indossare calzature adeguate. Durata circa 100 minuti. l’evento in caso di maltempo sarà annullato e i biglietti acquistati potranno essere utilizzati per una replica successiva.

ROMA, DRUGSTORE MUSEUM. Per le iniziative promosse dalla soprintendenza speciale Abap di Roma, in occasione delle Giornate europee dell’archeologia, venerdì 13 giugno 2025, alle 17, presentazione del libro “Metafore di archeologia. Note per un linguaggio della comunicazione disciplinare” di Enrico Proietti. Ne parleranno insieme all’autore Marco Ramazzotti e Ezio Lorenzo Bono, con la moderazione di Alessio De Cristofaro. Il saggio affronta il tema del linguaggio della comunicazione scientifica e della divulgazione partendo dal fatto che l’archeologia è una scienza calata nella società che aiuta a comprendere la trama della storia dell’uomo nel paesaggio, da quello passato a quello futuro. Ha dunque bisogno di una comunicazione che si esprima con linguaggi adeguati. Se questi restassero interni all’ambito dei suoi professionisti e non avessero invece contenuti e forme in grado di rendere efficace quella sua natura, tutto sarebbe vano. Si sarebbe ancora in un’età antica della disciplina che, mutuando un pensiero di Foucault, è definibile “archeologia dell’archeologia”. Occorre trovare una filosofia di questi linguaggi che li renda effettivamente funzionali e sottragga l’archeologia agli stereotipi pieni di sensi erronei ed effimeri. Il libro esamina tutto questo, indagando la vasta portata di una figura retorica, la metafora, che caratterizza la comunicazione dell’archeologia e un cui uso mirato può essere sfruttato, anche in un sorprendente parallelo con la poesia, come base epistemologica di una nuova frontiera, la soglia di verità di un’epoca in cui le parole dell’archeologia condividono sentimenti.

ROMA – MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA. Per le Giornate Europee dell’Archeologia ETRU partecipa con un programma di iniziative rivolte a pubblici diversi, accomunati dalla passione per l’archeologia, aprendo spazi normalmente non accessibili e promuovendo nuove esperienze di fruizione. Venerdì 13 giugno 2025, alle 11, Valentina Belfiore condurrà una visita guidata dal titolo “Alla scoperta della scrittura etrusca. Testi e parole di un importante patrimonio della cultura”. Si tratta di un viaggio affascinante tra le diverse testimonianze scritte che gli Etruschi ci hanno lasciato e che ci hanno permesso di accrescere le nostre conoscenze su di loro. Sabato 14 giugno 2025, alle 11, Stefania de Majo e Valentina Billante porteranno i visitatori “Alla scoperta dei depositi di Villa Giulia” in un percorso nei depositi del Museo alla scoperta di materiali mai visti. La visita è rivolta a un massimo di 10 persone. Visite guidate gratuite, comprese nel biglietto di ingresso al Museo. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo e-mail mn-etru.comunicazione@cultura.gov.it, specificando l’iniziativa a cui si intende partecipare. Sabato 14 giugno 2025 torna “Una Notte con gli Etruschi”, apertura straordinaria del Museo dalle 20 alle 8 del mattino, dedicata ai bambini fra gli 8 e i 12 anni. Armati di torcia, sacco a pelo e pigiamino, i piccoli esploratori, accompagnati da un adulto, potranno vivere una notte indimenticabile fra laboratori, caccia al tesoro e storie fantastiche che prendono vita fra le vetrine, prima di addormentarsi circondati da capolavori antichi. Attività dedicata alle bambine e ai bambini dagli 8 ai 12 anni al costo di 30 euro (tariffa valida per un bambino/a partecipante ed un adulto accompagnatore). Prenotazioni: https://bit.ly/UnaNotteconEtruschiSummer. Domenica 15 giugno 2025, dalle 10 alle 16, apertura straordinaria del parco archeologico di Veio. Ingresso libero, senza prenotazione.

CUMA (Na). Per le Giornate Europee dell’Archeologia venerdì 13 giugno 2025, alle 17, sarà possibile visitare il cantiere di scavo nella città bassa di Cuma, necropoli di Porta Mediana, dove il Centre Jean Bérard sta conducendo un’attività di studio e ricerca archeologica. La passeggiata nella necropoli cumana tra vecchi e nuovi scavi avrà come guide Priscilla Munzi (co-direttrice del Centre Jean Bérard), Marcella Leone e Elisa Conca (archeologhe CJB). Ingresso libero su prenotazione fino ad esaurimento posti fino alle 13 di venerdì. Per prenotarsi scrivere a: pa-fleg.comunicazione@cultura.gov.it

NAPOLI – MANN. Per le Giornate Europee dell’Archeologia il museo Archeologico nazionale propone alcuni eventi. Venerdì 13 giugno 2025, il Mann sarà aperto anche in orario serale dalle 19 (ultimo ingresso alle 22.30) con biglietto al costo speciale di 5 euro. Alle 21, visita alla mostra sui tesori ritrovati con la co-curatrice Marialucia Giacco; dalle 19.30 alle 22.45, degustazione doppia al MANNCaffè con prodotti del Mastro Fornaio Esposito di Pompei e limoncello di Villa Beatrice di Sorrento (costo della degustazione: 4 euro). Domenica 15 giugno 2025, alle 10.30, visita- laboratorio alla mostra sui tesori ritrovati, a cura di Annamaria Di Noia e Luigi Oscurato. Il percorso è dedicato a bambini dagli 8 ai 12 anni. Per partecipare agli itinerari guidati, è necessario prenotare telefonicamente (Servizi Educativi del Mann, dal lunedì al venerdì, ore 10-15, tel. 0814422336).

NAPOLI – PISCINOLA E SCAMPIA. In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, venerdì 13 giugno 2025 il pubblico sarà invitato a vivere un’intera giornata alla scoperta del patrimonio archeologico dei quartieri di Piscinola e Scampia: “Dalla periferia al centro: alla scoperta dell’antica Neapolis”, evento a cura della soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, in collaborazione con ANM e il MOSS – Ecomuseo Diffuso Scampia.

DEPOSITI APERTI – ANM Piscinola, in via Giovanni Antonio Campano 110 (15 minuti a piedi dalla fermata “Chiaiano” della Linea 1 della Metropolitana). Per la prima volta, sarà possibile accedere ai depositi ANM di Piscinola, dove sono custoditi i materiali archeologici provenienti dagli scavi della Linea 1 della Metropolitana. In particolare, all’interno del cosiddetto “deposito C barche” sono conservati, immersi in grandi vasche di acqua dolce, i relitti A e C delle navi onerarie rinvenuti nel 2003-2004 durante gli scavi in piazza Municipio. L’iniziativa prevede quattro turni di visita guidata gratuiti su prenotazione (numero massimo di partecipanti per turno di visita: 15 persone): 9, 10 (turno dedicato ai bambini e alle bambine), 11, 12. I visitatori, guidati dai funzionari archeologi e restauratori della Soprintendenza, saranno condotti lungo un affascinante itinerario articolato in tre tappe: Deposito delle navi romane; Deposito delle ceramiche, con dimostrazione del restauro dei reperti; Deposito degli elementi architettonici. Il turno delle 10 sarà dedicato esclusivamente ai bambini e alle bambine (fascia 6-12 anni). Durante questa visita i più piccoli esploreranno il deposito delle navi romane e, a seguire, ci sarà un momento di letture ad alta voce a tema a cura della libreria “Mio nonno è Michelangelo” di Pomigliano d’Arco. Nel frattempo, gli adulti accompagnatori potranno visitare gli altri due depositi. Al termine di ciascun turno, una navetta gratuita (attiva dalle 9.30 alle 17), messa a disposizione dal Comune di Napoli, per chi ne avesse necessità, accompagnerà i partecipanti per proseguire la giornata a Scampia. I partecipanti al turno delle 9 e delle 10 potranno, al termine della visita ai depositi, fare tappa alla Villa Romana in via Tancredi Galimberti e poi al MOSS – Ecomuseo di Scampia. I partecipanti al turno delle 11 e delle 12 potranno, al termine della visita ai depositi, recarsi direttamente al MOSS – Ecomuseo Diffuso Scampia, dove si svolgerà la seconda parte della giornata.

ARCHEOLOGIA A SCAMPIA – MOSS – Ecomuseo Diffuso Scampia e resti della Villa Romana in via Tancredi Galimberti, in viale della Resistenza 12 (15 minuti a piedi dalla fermata “Piscinola-Scampia” della Linea 1 della Metropolitana). La giornata prosegue nel cuore di Scampia con le attività promosse dal MOSS – Ecomuseo Diffuso Scampia, incentrate sul patrimonio archeologico locale e sulla valorizzazione del territorio. Sono previsti due visite guidate alla Villa Romana in via Tancredi Galimberti alle 10.30 e alle 11.30. Dalle 10.30 alle 16 – visite guidate al MOSS, primo ecomuseo della città di Napoli, che espone il racconto del patrimonio materiale e immateriale del quartiere attraverso installazioni co-prodotte da artisti e abitanti, mostre permanenti e temporanee, proiezioni video e approfondimenti. Per la giornata saranno inaugurate delle nuove installazioni dedicate all’archeologia di Scampia. Archeo-giocando: apertura spazi dedicati alle attività ludico-didattiche per bambini e bambine. Alle 13, pausa pranzo: sarà possibile pranzare presso il ristorante Chikù, situato all’interno dell’Ecomuseo. Alle 15, “L’archeologia nel territorio a Nord dell’antica Neapolis”: presentazione delle principali evidenze archeologiche nel suburbio settentrionale della città (ville rustiche, sepolcreti e strutture produttive), con proiezione di video realizzati dalla Redazione del MOSS e dall’Istituto Superiore Liceo “Elsa Morante”, con la partecipazione di Maria Amodio (MOSS) e Sonia Pomicino (SABAP Comune di Napoli). La partecipazione è gratuita, previa prenotazione tramite form (riceverai una mail di conferma). Numero massimo di partecipanti per turno di visita: 15 persone. Al termine dell’evento sarà disponibile un servizio navetta per il rientro alla fermata “Chiaiano” della Linea 1 della Metropolitana.

ERCOLANO (Na). In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia tre giorni imperdibili al parco archeologico di Ercolano e alla mostra “Dall’uovo alle mele. La civiltà del cibo e i piaceri della tavola a Ercolano” a Villa Campolieto tra attività didattiche e laboratoriali in collaborazione con CoopCulture: 13 giugno 2025, alle 11, “Il piatto Perfetto” a Villa Campolieto: in questo laboratorio i partecipanti diventeranno aspiranti nutrizionisti, scoprendo l’importanza di un’alimentazione equilibrata, attraverso l’esperienza pratica e la visita guidata alla mostra. Dopo una breve introduzione sui gruppi alimentari e sui loro benefici, durante il percorso di visita alla mostra, i partecipanti riceveranno sagome* che riproducono alimenti, alcuni tra questi utilizzati nel mondo antico. Al termine della visita, acquisiti tutti gli elementi, dovranno comporre il loro piatto, tentando una preparazione bilanciata. Sulla base delle preziose informazioni apprese durante il percorso di visita, facendo tesoro delle pratiche e del sapere antico, potranno capire il valore degli alimenti e combinarli correttamente. Il percorso si conclude scegliendo tra i piatti il più equilibrato. Un’esperienza educativa e divertente per imparare le basi della nutrizione giocando. Ai più piccoli sarà offerta la possibilità di realizzare le sagome di alimenti in laboratorio. Visita Gratuita. 13 e 15 giugno 2025, “Cibus” a Villa Campolieto: l’Itinerario consente l’approfondimento di un tema, quello dell’alimentazione, che è tra le materie centrali per la ricostruzione della quotidianità nelle città vesuviane. La straordinaria documentazione archeologica di Ercolano offre la possibilità di avere una visione d’insieme riguardo l’alimentazione, grazie alla varietà ed il numero di reperti organici e monumenti conservati (termopolia; botteghe; culinae). Obiettivo di questo percorso è proprio la conoscenza approfondita di un aspetto che ha riscontro nella società e nella vita quotidiana ad Ercolano ed in generale nell’area vesuviana in età romana. Visita Gratuita. 14 giugno 2025, “Cibus… per tutti” a Villa Campolieto, alle 11 e alle 16.30: l’Itinerario consente l’approfondimento di un tema, quello dell’alimentazione, che è tra le materie centrali per la ricostruzione della quotidianità nelle città vesuviane. Un percorso genuinamente inclusivo per arricchire il pubblico tutto della condivisione di questa esperienza con persone speciali. Visita Gratuita. 15 giugno 2025, “E il Garum dov’è; mistero in cucina” a Villa Campolieto, alle 11: attraverso un percorso guidato all’interno della mostra, bambine e bambini potranno apprendere in maniera ludica ed accattivante, come veniva preparato il cibo nell’antica Ercolano. Visitando la mostra, alla scoperta di utensili, cibi, ingredienti ed abitudini alimentari, si troveranno nel bel mezzo di un’indagine, durante la quale, in possesso di indizi, potranno accedere ad una antica ricetta e scoprire dove è nascosto il prezioso ingrediente, coinvolgendo in tal modo l’apprendimento degli argomenti centrali della esposizione. La struttura ad enigma mantiene alta l’attenzione e la curiosità degli studenti che imparano in un modo alternativo, attraverso gli indizi e il riconoscimento dei reperti, argomenti trasversali e multidisciplinari. L’approccio agli alimenti, permette ai più piccoli di confrontare le proprie abitudini famigliari e di scoprire sorprendenti analogie con l’alimentazione attuale.

GRANDE POMPEI. “Il deposito va al museo”: dalla celebre statuetta in marmo della Venere di Oplontis, alla cassaforte di Crassius tertius, reperti e oggetti dai depositi escono in mostra nei siti della Grande Pompei, in occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, l’appuntamento annuale dedicato al patrimonio e alla ricerca archeologica. Diverse le proposte di approfondimento dagli scavi o dai depositi nei giorni 13, 14 e 15 giugno 2025. Venerdì 13 giugno 2025, dalle 9 alle 14, ad Oplontis a Torre Annunziata sarà in esposizione nel peristilio (giardino colonnato) servile della villa, la statuetta in marmo bianco di Venere, probabilmente in origine oggetto di arredo di uno dei saloni di rappresentanza della villa. Saranno previsti degli itinerari con approfondimenti sul tema a cura dell’Archeoclub di Torre Annunziata. All’Antiquarium di Boscoreale sarà, invece, esposta dalle 9 alle 14, la cassaforte di Lucius Crassius Tertius rinvenuta nel 1974 durante lo scavo delle vestigia della Villa omonima o cosiddetta B ad Oplontis; un importante manufatto, realizzato in legno e in ferro con articolati elementi decorativi. Sempre venerdì 13 giugno, dalle 10 alle 12, a Villa San Marco a Castellammare di Stabia è in programma la visita al cantiere di restauro a cura della società Emiliano Africano srl. A Pompei, invece venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025 a Pompei, dalle 9 alle 17,30, si potrà visitare la casa di Maio Castricio, nell’Insula Occidentalis, dove è da poco stato ultimato il cantiere della messa in sicurezza, e ammirare gli arredi e dei reperti inediti di vita quotidiana, rinvenuti nel corso degli scavi degli anni ‘60 e ‘70 e mai prima esposti in contesto. Infine, domenica 15 giugno 2025, dalle 9 alle 14, al museo Archeologico di Stabia, saranno previste visite speciali ai depositi archeologici, dedicate al tema “Dallo scavo alla conservazione: i depositi archeologici come luoghi di ricerca”.

PAESTUM – VELIA (Sa). Dal 13 al 15 giugno 2025 i parchi archeologici di Paestum e Velia aderiscono alle Giornate Europee dell’Archeologia con un weekend ricco di attività dedicate alla scoperta del passato. Si inizia venerdì 13 giugno 2025 con “Restauratori per un giorno – Laboratorio pratico per bambini e ragazzi sulle tecniche di restauro”, a cura di Damiana Salier, l’occasione perfetta per mettersi nei panni dei restauratori e scoprire, passo dopo passo, come si ricompone la storia. Nella Sala Cella del Museo di Paestum, alle 10 e alle 11, bambini e ragazzi potranno provare tecniche di ricostruzione, pulitura e reintegro pittorico, esplorando il mondo del restauro con occhi nuovi e mani all’opera. Sabato 14 giugno 2025 il programma si arricchisce con una serie di attività pensate per tutte le età, che uniscono il fascino della storia con l’esperienza diretta della scoperta. Al museo di Paestum, si svolgeranno due appuntamenti dedicati alle monete antiche, realizzati in collaborazione con l’università di Salerno: ⁠alle 10, “Piccoli numismatici al museo”, a cura di Teresa Marino, un’attività ludico-didattica per bambini dai 6 ai 12 anni con visita guidata tematica e focus sulle monete esposte; alle 12, ⁠“La storia tra le dita”, a cura di Teresa Marino, visita tematica guidata rivolta ad un pubblico adulto, per comprendere il ruolo della numismatica nello studio del passato. A Velia, invece, alle 11, “Dall’Acropoli di Elea si vede il mare…”, a cura di Francesco Uliano Scelza, visita guidata per tutti tra monumenti e paesaggi; alle 17, ⁠“Laboratorio di Pittura murale. Materie, tecniche e decorazioni parietali”, a cura di Chiara Cammarano, attività dedicata alla pittura murale, con un percorso di conoscenza, pratica e introduzione al restauro, pensato per partecipanti dai 10 anni in su. Domenica 15 giugno 2025 ultimo appuntamento con le Giornate Europee dell’Archeologia, con una serie di attività che permetteranno di scoprire ancora più in profondità la storia di Paestum e Velia. A Paestum, i percorsi tematici “Racconto di uno stile: l’evoluzione del dorico a Paestum” guideranno i visitatori attraverso l’evoluzione dell’architettura dorica: alle 10, con Silvio Leone, tra i templi monumentali del sito; alle 16, con Maria Boffa, tra i reperti custoditi nel museo e nei depositi.

TARANTO. Per le Giornate europee dell’Archeologia il 13 e il 14 giugno 2025 il MArTA propone un programma interamente dedicato ai più piccoli, chiamati a vestire i panni di giovani archeologi. L’attività li vedrà impegnati in un laboratorio che si terrà nel chiostro Del Museo Archeologico nazionale di Taranto, dove insieme simuleremo uno scavo archeologico e il momento della scoperta dei reperti. Le attività si terranno il 13 giugno dalle 16.30 alle 18.30 e il 14 giugno dalle 18.30 alle 21 e saranno rivolte ai bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni. Prima dall’attività pratica, i piccoli partecipanti visiteranno il museo per conoscere da vicino i reperti. Successivamente metteranno in pratica le indicazioni degli archeologi, cimentandosi in uno scavo simulato. Durante il laboratorio useranno strumenti originali utilizzati dagli archeologi, come la trowel, ma anche palette e pennelli. Ad ogni ritrovamento realizzeranno il disegno dell’oggetto e compileranno le relative schede di scavo. L’esperienza, dalla durata di circa un’ora e mezza, è riservata ai bambini dai 7 ai 12 anni (accompagnati da un adulto), con posti limitati. L’attività sarà gratuita per i bambini, mentre il costo del biglietto di ingresso al museo per gli accompagnatori sarà di 10 euro, salvo le gratuità o le riduzioni previste dalla legge e dalle convenzioni. La prenotazione di tutte le attività (obbligatoria) dovrà essere effettuata al numero 099 4532112 sino ad esaurimento dei posti disponibili, comunicando il proprio nome e cognome, email, telefono e numero di partecipanti. Apertura straordinaria serale il 14 giugno 2025 sino alle 23.30 con chiusura della biglietteria alle 23.

LOCRI (RC). Fine settimana al parco archeologico di Locri Epizefiri: venerdì 13 giugno 2025, alle 17.30, al museo Archeologico nazionale, presentazione del libro “La famiglia nella pittura italiana. Ritratto di gruppo e scena di genere” di Ilenia Falbo (Silvana editoriale). Introduce Elena Trunfio, direttrice del museo e parco archeologico di Locri. Discute con l’autrice la storica dell’arte Stefania Fiato. Domenica 15 giugno 2025, alle 10, per le Giornate europee dell’archeologia, laboratorio per ragazzi (prenotazione obbligatoria).

SELINUNTE (Tp). In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, il parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria ospita il 13 giugno 2025, alle 16.30, al Baglio Florio, “Sulle vie della Storia”, un appuntamento speciale dedicato alla comunicazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale, un articolato momento di confronto tra archeologi, direttori di parchi, giornalisti ed esperti di innovazione culturale, con uno sguardo rivolto al dialogo tra la Sicilia e il Mediterraneo. Il programma prevede tre panel tematici: la nuova comunicazione culturale, con la partecipazione di giornalisti di testate nazionali e internazionali, e rappresentanti di importanti istituzioni culturali; un passato da raccontare: dalla Sicilia al Mediterraneo, dedicato alle sfide dell’innovazione nei parchi archeologici siciliani, tra tecnologia, sostenibilità e nuove narrazioni; iniziative di comunicazione culturale sperimentali, che illustreranno esperienze e progetti come il Tour della Sicilia in barca a vela, la gamification del Parco di Selinunte, e il progetto europeo NEXT ROUTES. L’iniziativa è promossa in collaborazione con La Rotta dei Fenici – Itinerario culturale del Consiglio d’Europa – e con il contributo di numerosi partner istituzionali e associativi.

PALERMO. Per le Giornate europee dell’Archeologia il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas”, l’Ordine degli Architetti, l’Archeoclub d’Italia e Coop Culture organizzano una iniziativa che esplora l’affascinante connessione tra il patrimonio archeologico e l’arte contemporanea. Un’occasione per comprendere come l’archeologia non sia solo studio del passato, ma dialogo vivo con il presente attraverso l’arte, la tecnologia e la creatività contemporanea. Venerdì 13 giugno 2025, alle 16.30, nell’Agorà del museo Salinas, con ingresso gratuito fino a esaurimento posti: saluti istituzionali di Giuseppe Parello, direttore del museo Archeologico regionale Salinas; 16.45, presentazione dell’esposizione ArcheoArt dell’artista e architetto Loredana Daniele e del tema del convegno “Archeologia e Arte: dialoghi tra passato e presente”. Momenti musicali di Salvatore La Carrubba, medico e cantautore. Interventi: Fabrizio Agnello (università di Palermo – Dipartimento di Architettura) “Metodi digitali per lo studio e la divulgazione del patrimonio culturale”; Daniela Raia (archeologa – ArcheOfficina) “Dall’indagine archeologica alla fruizione pubblica: esempi di progetti di musealizzazione di siti archeologici”. Modera Rosa Vitale, Architetto E Presidente di ArcheoClub d’Italia – Sede di Palermo. Alle 18.30, presentazione del libro “Archeologia Industriale. Memoria d’impresa nell’area metropolitana di Palermo” di Maria Antonietta Spadaro. Dialogherà con l’autrice l’arch. Rosa Vitale

Giornata dei Beni culturali siciliani, in memoria di Sebastiano Tusa: al museo Archeologico Salinas di Palermo visita guidata alle collezioni; all’università di Palermo presentazione di “Sicilia archeologica. 115”, e alla fondazione Federico II presentazione di “Sicilia archeologica vista dal cielo”

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10 marzo 2025: per la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale ai Beni Culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo del 10 marzo 2019, i parchi archeologici, i musei, le gallerie e le biblioteche della Regione Siciliana aprono gratuitamente le loro porte al pubblico: il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo apre dalle 9 alle 19 [ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura]. Ingresso gratuito. Per l’occasione, CoopCulture offrirà alle 17 una visita guidata gratuita alle collezioni del “Salinas”. La visita darà inoltre l’opportunità di conoscere meglio la figura di Sebastiano Tusa e il suo importante contributo all’archeologia, ricordando un uomo che ha lasciato un’impronta duratura nella cultura siciliana. Un’opportunità unica per scoprire le collezioni del museo più antico della Sicilia, con un focus speciale sulla figura di Sebastiano Tusa, del quale verrà ripercorsa la sua straordinaria vita e il suo instancabile lavoro di archeologo, fino al tragico incidente che ne ha segnato la scomparsa. Tusa è stato un uomo che ha dedicato con passione e impegno la sua esistenza alla ricerca e allo studio del mondo antico, apportando un contributo fondamentale alla scoperta, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.

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La Fondazione Sebastiano Tusa, rispettando la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, l’appuntamento annuale in ricordo della tragica scomparsa dell’illustre archeologo, lo ricorda con due eventi il 10 e 11 marzo 2025. Lunedì 10 marzo, alle 17, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61 a Palermo) si tiene la presentazione del nuovo volume della rivista “Sicilia Archeologica” (n. 115). Programma. Saluti di Massimo Midiri, rettore dell’università di Palermo; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Massimo Mariani, prefetto di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Interventi istituzionali: P. Sergio M. Catalano op, priore del convento San Domenica di Palermo; Mario La Rocca, dirigente generale dei Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Introduce Valeria Li Vigni Tusa, presidente Fondazione Sebastiano Tusa, direttrice Sicilia Archeologica. Modera Ludovico Gippetto, giornalista. Intervengono Bruno Corà, presidente Fondazione Burri; Massimo Cultraro, ISPC-CNR, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Luigi Fozzati, Istituto Italiano di Archeologia Subacquea, redazione Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Franco Palla, università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’ERMA di Bretschneider.

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Copertina del numero 115 di “Sicilia archeologica” (L’Erma di Bretschneider)

Sicilia archeologica 115. In questo numero è particolarmente focalizzato l’aspetto della circolazione di uomini e culture nel Mediterraneo che evidenzia quel modo di sentire comune ai Paesi che vi si affacciano: Un mare di storia, dove i popoli che hanno navigato collegando sponde diverse, oggi, come millenni fa, devono proseguire sulla strada del dialogo e sostenere una collaborazione per la tutela e valorizzazione del Mare Nostrum. Come è prassi anche questo numero si divide in quattro grandi sezioni: scoperte archeologiche più recenti; diagnostica dei beni culturali (archeometria, biotecnologie, …); aggiornamenti dalla preistoria al mondo classico e al mondo sommerso; normativa sui beni culturali (valorizzazione, conservazione, tutela, fruizione).

palermo_10-marzo_presentazione-sicilia-archeologica-vista-dal-cielo_locandinaMartedì 11 marzo 2025, alle 9.30, alla Fondazione Federico II (Oratorio di Sant’Elena e Costantino Piazza della Vittoria, 23 – Palermo) verrà presentato il libro “Sicilia archeologica vista dal cielo: dalla preistoria all’età romana”. Intervengono Gaetano Galvagno, presidente Assemblea regionale siciliana e Fondazione Federico II; Valeria Li Vigni, presidente Fondazione Sebastiano Tusa; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider; Giovan Battista Scaduto, fondazione Federico II; Luigi Nifosi, archivio fotografico siciliano; Luigi Fozzati, istituti italiano di Archeologia Subacquea, fondazione Sebastiano Tusa. Modera Ludovico Gippetto, giornalista.

Palermo. Al museo Archeologico regionale “Storie di cielo nei reperti del Museo Salinas”, un affascinante viaggio tra astronomia, archeologia e miti dell’antichità attraverso i reperti del museo

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Il museo Archeologico regionale di Palermo propone “Storie di cielo nei reperti del Museo Salinas”, un affascinante viaggio tra astronomia, archeologia e miti dell’antichità attraverso i reperti del museo Salinas. Appuntamento mercoledì 22 gennaio 2025, alle 17, al museo Salinas, con ingresso libero, per scoprire le antiche connessioni tra cielo e terra attraverso i preziosi reperti del museo. Un’occasione per esplorare la percezione del Tempo nell’antichità e i miti astronomici nascosti nelle collezioni palermitane. Dopo i saluti di Giuseppe Parello (museo Salinas), Angela Ciaravella (INAF – Osservatorio astronomico di Palermo) e Gian Aldo della Rocca (Fondazione Della Rocca), i reperti verranno presentati da Maria Luisa Tuscano (associata INAF – OAPa; autrice del libro “URANIA PANORMITA” (Aracne) con un approfondimento sui miti legati agli astri e alla misura del tempo nell’antichità, con uno sguardo a reperti emblematici come l’orologio di Tindari, le metope e il gruppo scultoreo di Mitra. Quindi Manuela Coniglio (ricercatrice INAF – OAPa) interviene su Filippo Angelitti, con ritratto di un direttore dell’Osservatorio di Palermo appassionato di antichità e astronomia dantesca.

Palermo. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” presentazione del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome)

palermo_archeologico_libro-Dalla-ceramica-alla-storia-economica-Il-caso-di-Palermo-islamica_locandinaPresentazione del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome), un’opera fondamentale per gli studi sulla Palermo islamica e medievale, che si fonda sul l’analisi di oltre 40mila reperti, alcuni dei quali conservati nelle collezioni del museo Salinas. Appuntamento mercoledì 30 ottobre 2024, alle 17, nell’Agorà del museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo. La presentazione vedrà la partecipazione di studiosi di prestigio, Lucia Arcifa (università di Catania) e Annliese Nef (université de la Sorbonne). L’autrice Viva Sacco (British Academy-UCL) discuterà i risultati del suo lavoro pionieristico. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

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Copertina del libro “Dalla ceramica alla storia economica. Il caso di Palermo islamica” di Viva Sacco (Ed. École française de Rome)

Il libro. Negli ultimi anni lo studio della Sicilia islamica, per lungo tempo affidato esclusivamente all’analisi delle fonti scritte, ha beneficiato di numerosi nuovi risultati archeologici, i quali hanno permesso di accedere a nuovi tipi di informazioni utili a gettare luce su alcuni aspetti della storia sociale ed economica dell’isola. Allo stesso tempo si è reso necessario distinguere la cultura materiale tipica dell’età islamica da quella della successiva epoca normanna, a lungo considerate un tutt’uno. Questo nuovo approccio allo studio della Sicilia islamica ha fatto emergere in maniera più evidente il ruolo chiave che Palermo ebbe nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del Mediterraneo centrale. Il presente lavoro si inserisce in questa nuova fase degli studi concentrandosi sulla capitale siciliana, osservata attraverso il filtro delle sue produzioni fittili destinate sia al mercato locale sia al più ampio mercato mediterraneo, oltre che delle importazioni ceramiche. Per la prima volta vengono messi a sistema oltre 40.000 frammenti provenienti da contesti archeologici di diversi siti palermitani ed extra-urbani al fine di proporre un utile strumento di lavoro per lo studio dei depositi stratigrafici. Inoltre, questo lavoro classificatorio permette anche e soprattutto di mostrare il contributo che la fonte archeologica, ed in particolare la ceramica, può offrire nella ricostruzione della storia economica di un periodo e di un’area geografica a lungo considerati avvolti nell’oscurità.

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L’archeologa Viva Sacco

Viva Sacco. Dottore in archeologia e storia dell’arte islamica all’université Paris-Sorbonne e l’università di Messina, ancienne membre de l’École française de Rome, è una archeologa e ceramologa specialista nello studio delle produzioni ceramiche circolanti in Sicilia e Ifrīqiya tra IX e XII secolo.

Sicilia. Al museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” quarta e ultima tappa (in due giorni) della XX edizione del Festival (diffuso) del Cinema archeologico realizzato dal parco della Valle dei Templi con il RAM film festival: ecco il programma dei film e dell’archeotalk

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Quarta e ultima tappa (speciale) del XX Festival del Cinema Archeologico, realizzato dal parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, in collaborazione con il RAM film festival e la Fondazione museo civico di Rovereto. Per festeggiare il ventesimo anniversario, il Festival (diffuso) del Cinema Archeologico concludere il suo viaggio il 23 e 24 luglio 2024 in un luogo di straordinaria importanza per la storia dell’archeologia siciliana, il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo. Sullo sfondo di quella che è la più antica istituzione museale della Sicilia, verranno proiettati quattro film a tema archeologico, che passano dalla storia dei fratelli Champollion all’ascesa e declino della civiltà etrusca, spaziando tra il conflitto siriano e gli studi antropologici in supporto alla ricerca archeologica. La partecipazione alle proiezioni è gratuita, con prenotazione online sul sito bit.ly/4czPmJ4

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PROGRAMMA DI MARTEDÌ 23 LUGLIO 2024. Alle 19, Archeotalk “Mare aperto”. Modera: Giuseppe Parello, direttore del museo Archeologico Regionale “A. Salinas”. Incontro e aperitivo con Stefano Savona, fotografo, regista e documentarista, il cui percorso sembra seguire una rotta obbligata tra la passione per l’archeologia, che ha praticato da studente, e quello che ha provato a raccontare successivamente nei suoi film: storie di uomini e di donne nati sulle rive del Mediterraneo, un mare interiore luogo di incontri, di scontri, di scambi e di conflitti. Partecipazione gratuita, con prenotazione online sul sito www.ramfilmfestival.it

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Frame del film “The Oath of Cyriac / Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois

Alle 21 inizio delle proiezioni. Apre il film “Storie di ossa” di Gabriele Clementi (Italia, 2023, 7’). Le ossa portano su di sé le tracce del vissuto di un individuo, di una comunità, di un popolo. Stefano Ricci Cortili, antropologo e illustratore anatomico, sta dedicando la sua vita a questi studi in supporto alla ricerca archeologica.. Chiude la serata il film “The Oath of Cyriac / Il giuramento di Ciriaco” di Olivier Bourgeois (Andorra, 2021, 72’). Un piccolo gruppo di archeologi e curatori museali lotta per preservare il patrimonio di reperti archeologici del Museo Nazionale di Aleppo durante il conflitto siriano. Come mettere in salvo 50.000 manufatti in una città assediata?

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Frame del film “Les étrusques, une civilisation mystérieuse de la Méditerranée / Gli etruschi, una misteriosa civiltà del Mediterraneo” di Alexis de Favitski

PROGRAMMA DI MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 2024. Alle 21, apre il film “Le secret des hieroglyphes. Les freres Champollion / I segreti dei geroglifici. I fratelli Champollion” di Jacques Plaisant (Francia, 2022, 52’). Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egizi, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della Storia. Poco invece si sa di Jacques-Joseph, il fratello maggiore rimasto nell’ombra. Uno studio degli archivi familiari getta nuova luce sulla loro avventura. Segue il film “Les étrusques, une civilisation mystérieuse de la Méditerranée / Gli etruschi, una misteriosa civiltà del Mediterraneo” di Alexis de Favitski (Francia, 2022, 52’). Aperta sul Mar Tirreno, l’Etruria, grosso modo l’attuale Toscana, risplendeva nel Mediterraneo tra il IX e il I secolo a.C. Ma chi erano gli Etruschi e come si spiega l’ascesa di questa civiltà, ma anche il suo declino e poi la sua scomparsa? Chiude la serata l’annuncio del vincitore della MENZIONE CITTÀ DI PALERMO.