Da Reggio Calabria a Taormina: a Palazzo Ciampoli la mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” curata da Carmelo Malacrino che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace con foto, documenti e video Rai Teche
“I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore Carmelo Malacrino, è stata la mostra che ha chiuso le celebrazioni per il cinquantenario della scoperta dei Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, dal 20 luglio al 26 novembre 2023. Adesso la mostra che racconta la straordinaria storia dei Bronzi di Riace è raccontata – con foto, documenti e video Rai Teche – è a Taormina, a Palazzo Ciampoli, fino al 28 febbraio 2024, tutti i giorni, dalle 10 alle 18, con ingresso libero. La mostra offre ai visitatori un suggestivo viaggio nella storia dei Bronzi di Riace attraverso fotografie d’archivio, molte inedite o poco note, e video dell’epoca, appositamente concessi da Rai Teche. Il progetto di allestimento è stato curato dal direttore Malacrino e dall’architetto Claudia Ventura, con la collaborazione dell’architetto Giuseppina Cassalia per la selezione dei documenti video giunti dagli archivi della Rai. “La storia dei Bronzi di Riace fa parte della vita di tutti noi”, afferma il direttore Malacrino. “Tutti quelli che, come me, non sono più tanto giovani ricorderanno il clamore nato intorno alle prime esposizioni di questi capolavori, prima a Firenze e Roma, e poi a Reggio Calabria, nel Museo che col loro arrivo si è aperto ai flussi turistici internazionali. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca si potranno seguire tutti i momenti salienti della “nuova vita” dei Bronzi di Riace, dalla scoperta ai restauri, fino alle esposizioni e agli studi scientifici condotti spesso con approcci assolutamente originali. Abbiamo svolto un lungo lavoro di ricerca nei nostri archivi per selezionare le fotografie più affascinanti, a cui si affiancheranno numerosi video di trasmissioni e telegiornali dell’epoca”.
Perché andare a vedere la mostra? Ce lo spiega la direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano. “Perché è una mostra bellissima, una mostra studiata in tutti i particolari da Carmelo Malacrino che ne è stato l’ideatore, e perché questo ponte che unisce il museo di Reggio Calabria e il parco di Naxos Taormina è un ponte importante, è un ponte culturale importante. Noi tenevamo molto a portare questa mostra qui a Palazzo Ciampoli. Con il museo abbiamo da anni un accordo di collaborazione e quindi siamo veramente felici di essere riusciti a portare questa mostra qui a Taormina. Rimarrà fino a tutto il mese di febbraio. E vi aspettiamo tutti qui a Taormina. Chiaramente poi speriamo andiate anche a vedere i Bronzi direttamente a Reggio Calabria”.
Roma. Comunicati i nuovi direttori dei musei: Fabrizio Sudano all’Archeologico di Reggio Calabria, e Stella Falzone all’Archeologico di Taranto
I nomi erano previsti per dicembre, e così è stato. Il ministero della Cultura ha comunicato l’esito della selezione pubblica internazionale per il conferimento dell’incarico di direttore dei seguenti musei italiani, di prima e di seconda fascia. Vediamo quelli che riguardano i musei archeologici. I direttori dei musei di prima fascia, indicati dal ministro Gennaro Sangiuliano nell’ambito della terna proposta dalla Commissione giudicatrice, non hanno riguardato musei archeologici che, invece, troviamo in quelli di seconda fascia, individuati dal direttore generale Musei, Massimo Osanna.

Fabrizio Sudano, direttore dell’Archeologico di Reggio Calabria (foto sabap-rc-vv)
Fabrizio Sudano per il museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria che subentra a Carmelo Malacrino: soprintendente Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia. La terna comprendeva Elena Rita Trunfio e Stella Falzone.

Stella Falzone, direttrice dell’Archeologico di Taranto
Stella Falzone per il museo Archeologico nazionale di Taranto che subentra a Eva Degl’Innocenti: archeologa, staff scientist dell’Accademia delle Scienze di Vienna. Ha diretto numerosi progetti di valorizzazione, scavo archeologico e musealizzazione. La terna comprendeva Anita Guarnieri e Luigina Tomay.
Musei e parchi archeologici a ingresso gratuito il 4 e 5 novembre: Colosseo, Pantheon e Pompei ai primi tre posti. Il ministro Sangiuliano: “Felice sia stata apprezzata questa proposta”

Archeologia protagonista anche nel weekend del 4 e 5 novembre 2023 a ingresso gratuito: nei primi tre posti figurano il Colosseo, il Pantheon e Pompei. “Sono particolarmente felice che sia stata apprezzata l’idea di aprire gratuitamente i musei e i parchi archeologici anche in una giornata altamente simbolica come il 4 novembre”, dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che così commenta i primi numeri disponibili relativi all’affluenza dei due giorni di aperture gratuite del 4 e 5 novembre dei luoghi della cultura statali. “La decisione di aggiungere all’appuntamento mensile della #domenicalmuseo altre date fortemente identitarie, come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre 2023, è un’ulteriore possibilità offerta a tutti per vivere a fondo la straordinaria bellezza e vastità del nostro patrimonio culturale. La notevole affluenza di ieri e oggi lo testimonia. I musei rappresentano sempre più la geografia identitaria della Nazione e questo è confermato da una rinnovata consapevolezza da parte di cittadini e turisti dell’importanza di visitare un sito culturale. Un momento vissuto a pieno come arricchimento spirituale ed esperienza necessaria che migliora la qualità della vita”.

Code di visitatori all’ingresso del museo Archeologico nazionale di Napoli per il ponte di Ognissanti (foto mann)
Ecco i primi dati provvisori, tra parentesi i numeri relative alle singole giornate, relativi a siti, musei e parchi archeologici: Colosseo. Anfiteatro Flavio 35.700 (16.688+19.012); Pantheon 28.256 (15.800+12.456); Area archeologica di Pompei 28.068 (13.462+14.606). Seguono Foro Romano e Palatino 11.586 (5.905+5.681); museo Archeologico nazionale di Napoli 8.350 (3.000+5.350); Terme di Caracalla 6.765 (3.185+3.580); Parco archeologico di Ercolano 4.516 (2.443+2.073); Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini 4.459 (1.456+ 3.003); Villa Adriana 3.056 (1.276+1.780); museo nazionale Romano – Palazzo Massimo 2.516 (535+1.981); MArRC – museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria 2.394 (685+1.709); museo e area archeologica di Paestum 2.142 (922+1.220); Grotte di Catullo e Museo Archeologico di Sirmione 2.949 (890+2.059); museo nazionale Romano – Palazzo Altemps 2.022 (516+1.506); museo nazionale Romano – Terme di Diocleziano 1.855 (451+1.404); museo delle Civiltà 1.434 (217+1.217). A questo elenco va aggiunto il museo Egizio di Torino con 21.266 visitatori ma nell’intero Ponte di Ognissanti, da mercoledì 1° a domenica 5 novembre 2023, con la maggior affluenza mercoledì 1° novembre con 4.259 ingressi e venerdì 3 novembre con 4.491 visitatori.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al MArRC” conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche” con Maria Caccamo Caltabiano direttore scientifico del CIS

Palazzo Piacentini, sede del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)
Per gli “Incontri al MArRC”, il ciclo di appuntamenti che vede protagoniste le associazioni attive sul territorio in programma per la stagione autunnale al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. Appuntamento venerdì 27 ottobre 2023, alle 17, nella sala conferenze del MArRC. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza “Incontri di popoli e culture. Miti e culti delle città dello Stretto nelle monete antiche”. Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC e Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Introduce l’incontro Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria. Relazionerà Maria Caccamo Caltabiano, già professore ordinario di Numismatica greca e romana, dipartimento di Civiltà antiche e moderne, università di Messina, componente del comitato scientifico del CIS. Per secoli nell’aria dello Stretto di Scilla e Cariddi si sono intrecciati popoli e culture diverse. La professoressa Maria Caccamo Caltabiano, con il supporto di slide, illustrerà attraverso le monete antiche, miti e culti che testimoniano l’importante ruolo avuto dalle città di Messina e Reggio poste al centro del Mediterraneo.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per gli “Incontri al MArRC” conferenza “Il primo Rinascimento in architettura: Filippo Brunelleschi e Leon Alberti” con Francesca Paolino del Cis

Tornano gli “Incontri al MArRC”: venerdì 13 ottobre 2023, alle 17.30, nell’ambito del ciclo “I grandi protagonisti dell’arte: architettura, pittura e scultura” il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuovono la prima conferenza “Il primo Rinascimento in architettura: Filippo Brunelleschi e Leon Alberti”. Aprono l’incontro gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Con il contributo di slides, relazionerà Francesca Paolino, già prof. di Storia dell’Architettura università Mediterranea di Reggio Calabria, componente del Comitato Scientifico del CIS. Il Rinascimento è stato uno dei periodi più floridi dell’arte italiana. Numerosi pittori, scultori e architetti con la loro arte hanno dato vita a nuove tecniche e forme artistiche. Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, sono tra i maggiori esponenti del Primo Rinascimento, con la loro arte, hanno segnato il passaggio dall’architettura gotica a quella rinascimentale. “Il MArRC è cresciuto come spazio espositivo in questi anni anche grazie agli straordinari Bronzi di Riace e di Porticello, attrattori ionici per tutto la Calabria”, dichiara il direttore Malacrino. “Ma è maturato soprattutto il senso di appartenenza da parte della comunità del territorio, che lo percepisce come luogo da vivere, curare e difendere. Siamo orgogliosi di questo risultato, frutto di un lavoro continuo con tante associazioni che, come il CIS della Calabria, ci hanno permesso di rendere il Museo un luogo dinamico e inclusivo”.
Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale per “Incontri al MArRC” l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”
Neppure il tempo di archiviare la programmazione estiva delle “Notti d’Estate al MArRC” sulla magnifica terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, chiusa con grande successo di pubblico, che il museo diretto da Carmelo Malacrino riparte con gli “Incontri al MArRC”, la programmazione autunnale nella sala conferenze dell’istituto. Venerdì 15 settembre 2023, alle 16.45, il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dell’università Mediterranea di Reggio Calabria, promuovono l’evento “Omaggio a Yves Bonnefoy nel centenario della nascita (1923 – 2023): su alcune traduzioni italiane di sue opere recenti”. L’evento è inserito nell’ambito della Cattedra di Poesia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, intestata a due grandi poeti del Novecento: Maria Luisa Spaziani (1922 – 2014) e Yves Bonnefoy (1923 – 2016). Aprono la manifestazione gli interventi di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC; Irene Calabrò, assessore alla Cultura della Città di Reggio Calabria; Filippo Quartuccio, delegato alla Cultura della Città Metropolitana di Reggio Calabria; Daniele Cananzi, direttore del Dipartimento DiGiES, università Mediterranea di Reggio Calabria. Introduce la manifestazione Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria. Relaziona Fabio Scotto, professore ordinario di Letteratura francese all’università di Bergamo (dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere) dove è direttore del CISAM – Centro Internazionale per gli Studi sulle Avanguardie e la Modernità, componente del Comitato scientifico del CIS, presidente della Cattedra di Poesia intestata al poeta Yves Bonnefoy. Modera e conduce l’avvenimento Paola Radici Colace, già ordinario di Filologia classica all’università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS della Calabria, presidente della Cattedra di Poesia intestata alla poetessa Maria Luisa Spaziani. Intervento programmato di Ottavio Amaro, professore di Composizione architettonica – dipartimento dArTe – università Mediterranea di Reggio Calabria. Scrittore, poeta e critico d’arte francese, Yves Bonnefoy è unanimemente ritenuto il massimo poeta francese contemporaneo e una delle più alte figure della poesia mondiale del secondo Novecento. Più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura, Yves Bonnefoy svolse anche una intensa attività di traduttore, in particolare di grandi autori della letteratura e del teatro anglosassoni, tra cui William Shakespeare e John Keats. Fu docente di Studi comparati della funzione poetica al Collège de France. Ha ricevuto numerosi premi di poesia, come i prestigiosi Balzan, Grinzane Cavour e Franz Kafka. Nel 2010 I Meridiani Mondadori hanno pubblicato tutta l’opera poetica di Bonnefoy a cura di Fabio Scotto.
Reggio Calabria. Chiusa la rassegna “Notti d’Estate al MArRC” per il direttore del museo Archeologico nazionale Carmelo Malacrino è il momento dei bilanci, di un intero mandato che scade il 30 settembre: “Lascio un museo luogo della cultura dinamico e inclusivo con un bilancio in attivo per oltre 2 milioni e mezzo di euro”

Carmelo Malacrino, direttore del MArRC, curatore della mostra “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia” (foto marrc)
Con il concerto lirico “Emozioni in musica” degli allievi del conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria sulla terrazza del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria si è chiusa l’intenso programma delle “Notti d’Estate al MArRC”. È tempo dunque di bilanci. Ma per il direttore Carmelo Malacrino il bilancio è speciale perché non si tratta di una stagione, ma di un intero mandato. In carica infatti dal 1° ottobre 2015, il suo incarico si concluderà il 30 settembre 2023.

Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, e Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria (foto MArRC)
“Sono stati anni magnifici e allo stesso tempo molto difficili”, dichiara Malacrino. “Al mio arrivo il Museo era solo in parte aperto al pubblico, in attesa della conclusione dell’allestimento. Dall’indimenticabile inaugurazione del 30 aprile 2016 il MArRC ha raggiunto alti livelli, investendo in accoglienza, efficienza e sicurezza. Oggi il legame con la comunità del territorio è solido e dinamico, in sinergia con tanti enti e associazioni che condividono diverse attività. Inoltre, il lavoro di promozione svolto in rete con le altre istituzioni intorno al Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace sta producendo i suoi frutti, tra cui un forte incremento del numero di visitatori”. Con l’istituzione dell’autonomia, il MArRC ha portato avanti una gestione attenta e trasparente delle risorse finanziarie, con l’acquisizione diretta degli introiti di bigliettazione. Il trend di crescita è evidenziato dai dati dell’ultimo bilancio consuntivo, chiuso con un risultato economico positivo di 1.545.617,32 euro e un avanzo di amministrazione di 2.579.218,67 euro.

Da sinistra, Carmelo Malacrino, Rosanna Scopelliti e Daniele Castrizio (foto MArRC)
“L’obiettivo perseguito e condiviso con l’intero staff”, commenta Maria Elena Giangrande, segretario amministrativo del Museo, “è sempre stato quello di offrire alla collettività il miglior servizio possibile, minimizzando i costi e garantendo la correttezza e la trasparenza delle procedure amministrative. Non è stato sempre facile; tante le sfide che in questi anni abbiamo dovuto affrontare. Penso all’alluvione del 2018, al periodo del Covid e alle difficoltà legate al graduale ritorno alla normalità. E poi, ancora prima, l’avvio dell’autonomia finanziaria e gestionale, con tutte le procedure di un Museo di nuova istituzione, portate avanti da Teresa Triolo che mi ha preceduta in questo ufficio. All’approssimarsi della fine del suo mandato, colgo l’occasione per ringraziare il direttore Malacrino per l’attività svolta in questi otto anni, per aver lavorato con noi sempre in prima linea, senza mai risparmiarsi, stimolando così ciascuno a fare del proprio meglio. Seppur dispiaciuta per la conclusione di questo percorso lavorativo, auguro al direttore di proseguire verso nuovi e maggiori successi”. Le entrate da bigliettazione stanno superando di gran lunga le aspettative, ben oltre le previsioni in bilancio che, in considerazione dell’importante anniversario dei Bronzi di Riace, già erano state stimate in crescita rispetto all’anno 2019 (ultimo anno pre-pandemia). Si è registrato un notevole incremento anche delle entrate derivanti dalla concessione in uso degli spazi museali, più che raddoppiate rispetto al dato 2019.

Il direttore Carmelo Malacrino con i carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza all’inaugurazione della mostra “Salvati dall’oblio” (foto MArRC)
“Non è ancora il momento di lasciare il Museo”, aggiunge il direttore. “Guardandomi indietro, penso a tanti momenti e tante persone che arricchiscono quei ricordi. Ancor più, ritrovo una visione di crescita del Museo quale luogo della cultura dinamico e inclusivo. In questi anni abbiamo offerto centinaia di eventi, realizzato una trentina di mostre temporanee e restaurato migliaia di reperti. Sono contento di poter lasciare al prossimo direttore una squadra straordinaria nei vari uffici e un cospicuo “tesoretto” di oltre due milioni e mezzo di euro. Sarà utile per realizzare nuovi progetti, auspicando un’attenzione particolare alla conservazione e al restauro delle collezioni”.
Come si scopre un sito? Come si studiano resti umani, strutture, reperti o manufatti artistici? Come si presentano i dati per mezzo delle nuove tecnologie? A queste e altre domande risponderanno studiosi e ricercatori affermati protagonisti del ciclo di tre conferenze “Reggio e oltre. Studi ricerche e valorizzazione in Calabria” ideato e curato dall’Ufficio Collezioni del MArRC nelle quali presenteranno i loro progetti, spesso condotti in stretta collaborazione con noi. Il 2024 inizia dunque nel segno dell’apertura e della divulgazione per il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria. La partecipazione alle conferenze è gratuita e libera fino ad esaurimento posti. “Questo ciclo di tre conferenze”, spiega Daniela Costanzo, archeologa e funzionario responsabile dell’Ufficio Collezioni del Museo, “intende proiettare il Museo nel più ampio contesto della ricerca archeologica e storico-artistica nella nostra regione, proponendo al pubblico novità scientifiche sul doppio asse della ricerca e della valorizzazione del patrimonio”. E a gennaio il MArRC propone il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”. “Queste due iniziative”, interviene il direttore del MArRC, Filippo Demma, “sono le prime di un breve ciclo che occuperà i mesi di gennaio e febbraio 2024, ideato in queste settimane di lavoro per iniziare a riposizionare il Museo al centro del dibattito scientifico e aprire al pubblico spazi di conoscenza e riflessione, introducendolo anche nei luoghi finora meno accessibili o chiusi. L’idea alla base è che un museo Archeologico sia e debba essere un organismo vivo che alimenta la propria offerta culturale con lo sviluppo della ricerca e con la massima condivisione delle proprie metodologie di lavoro”.
Giovedì 4 gennaio 2024, alle 17, in sala conferenze del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, si terrà il primo incontro, con la relazione di Dario Piombino Mascali, università di Vilnius, sul tema “Osteobiografie o ricostruire il profilo biologico degli antichi. Riflessioni a partire dalla necropoli reggina di San Giorgio Extra”. Introdurranno l’incontro Daniela Costanzo (MArRC) e Andrea Maria Gennaro, funzionario responsabile della tutela per l’area urbana di Reggio Calabria per la soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Martedì 9 gennaio 2024, “La mostra Calabria angioina. Ricerca e tecnologie multimediali per valorizzare il patrimonio medievale”: si prosegue con le applicazioni multimediali per la valorizzazione del patrimonio: esperienze e potenzialità saranno indagate a partire dalla mostra curata da Stefania Paone (università della Calabria) al museo civico di Altomonte (Cs) e dedicata alla cultura artistica della Calabria Angioina, che espone anche un frammento di sarcofago in marmo del XV secolo raffigurante Maria Maddalena e Caterina d’Alessandria normalmente conservato nei depositi del MARC. Nell’ultimo appuntamento, martedì 16 gennaio 2024, “Ricerche archeologiche nella valle del Mercure-Lao: l’insediamento di Santa Gada di Laino Borgo”: Fabrizio Mollo dell’università di Messina, renderà noti i dati del suo scavo iniziato nel 2018 nel sito di Santa Gada di Laino Borgo (Cs): una scoperta recentissima che riscrive in parte la nostra conoscenza di un importante comparto dell’Italia antica, un punto di passaggio tra Jonio e Tirreno che collegava la Sibartitide con l’area del Vallo di Diano e del Lagonegrese, che ha visto avvicendarsi Enotri, Lucani e Romani.
Sempre nel mese di gennaio 2024 per la prima volta il Laboratorio di Restauro del MArRC apre le porte al pubblico per mostrare il dietro le quinte delle attività di restauro e conservazione che si svolgono al suo interno. Nelle mattine del 10 – 11 – 17 gennaio 2024 Barbara Fazzari, funzionario responsabile del Laboratorio di Restauro del MArRC, propone il progetto sperimentale “Dietro le quinte: visite al laboratorio di restauro del MArRC”. Gli incontri di “Dietro le quinte: visita al laboratorio di restauro del Museo” si terranno su quattro turni di 30 minuti per 5 persone con prima partenza alle 10 e chiusura alle 12. I posti sono limitati a causa della dimensione degli spazi e per misure di sicurezza, pertanto è obbligatoria la prenotazione mezzo mail all’indirizzo
Domenica 1° ottobre 2023, anche al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, torna il tradizionale appuntamento della “Domenica al Museo”: l’iniziativa del ministero della Cultura che prevede, ogni prima domenica del mese, l’ingresso gratuito in Parchi archeologici, musei e luoghi della cultura. Ottima occasione per ammirare i Bronzi di Riace e di Porticello, nonché visitare i quattro livelli di allestimento permanente, con i preziosi reperti esposti al Museo. A ciò si aggiungono le tre grandi mostre temporanee che arricchiscono la programmazione museale: “I Bronzi di Riace. Cinquanta anni di storia”, curata dal direttore del Museo, Carmelo Malacrino; “Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nell’antichità”, curata dal direttore e dalle archeologhe Angela Bellia e Patrizia Marra; “Le nuvole e il fulmine. Gli Etruschi interpreti del volere divino”, curata da Malacrino insieme agli archeologi Mario Iozzo e Barbara Arbeid. “Le prime domeniche del mese si confermano momenti tra i più significativi del dialogo del MArRC con la comunità del territorio”, dichiara il direttore Malacrino. “Vedere tanti cittadini tornare nelle sale espositive dà senso al nostro impegno di rendere il Museo un luogo inclusivo e dinamico”.


Anche il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio 2023. Sabato 23 settembre 2023, alle 21, in sala conferenze si svolge l’incontro “Dall’antichità ad oggi: un filo mai interrotto”, in collaborazione dell’associazione Pietre di Scarto. Punto di partenza e stimolo dell’officina sono alcuni reperti scelti nelle sale del MArRC: il frammento fittile con scena di fanciulle danzanti dell’area Griso Laboccetta, i pinakes del santuario di Locri, alcun lucerne e poi mestoli e specchi in bronzo, fino ai contenitori per profumi. Da questo input i partecipanti all’officina saranno invitati ad esprimersi sui temi della danza, del matrimonio, delle lumere, della vendemmia, della gastronomia, del dialetto, dei monasteri, in particolare quello della Visitazione, nei quali affondano le radici della nostra identità religiosa. Domenica 24 settembre 2023, un doppio appuntamento. Alle 10 e alle 15.30 il Museo, grazie alla collaborazione con Coopculture, offrirà una visita dedicata alla storia del Museo e alle principali collezioni. Un focus sui Bronzi di Riace chiuderà il percorso, durante il quale i più piccoli saranno coinvolti in una avvincente ricerca di indizi. Le visite si svolgeranno in italiano e saranno offerte gratuitamente da Coopculture, acquistando solo il biglietto d’ingresso al MArRC (gratuito fino a 18 anni). Una occasione di incontro, di confronto e interazione con i partecipanti che saranno protagonisti di questa attività sul Patrimonio InVita.
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