Ferrara. Nel giardino del museo Archeologico nazionale va in scena il “Miles gloriosus. Il soldato fanfarone” di Tito Maccio Plauto
Sabato 28 giugno 2025, alle 17.30, al museo Archeologico nazionale di Ferrara viene rappresentato il “Miles gloriosus. Il soldato fanfarone”, una delle più divertenti commedie di Tito Maccio Plauto, che racconta le disavventure di Pirgoplinice, un vanaglorioso militare tanto pieno di sé quanto facilmente ingannabile. Lo spettacolo, arricchito da interventi danzanti eseguiti dal gruppo danza “L’Unicorno”, sarà presentato e introdotto dallo storico e scrittore Francesco Scafuri. L’iniziativa è a cura della Contrada di Santa Maria in Vado e dell’associazione Bal’danza. In questa occasione il museo effettuerà un’apertura straordinaria fino alle 21 (ultimo ingresso ore 20.30). Lo spettacolo è incluso nel biglietto di visita al giardino: 1 euro. Bigliettazione ordinaria nel caso si preferisca includere la visita all’intero museo.
Bologna. A Palazzo Marescalchi, sede Sabap, presentazione del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi, ottavo volume dei Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna
Venerdì 20 giugno 2025, alle 16, nella sede SABAP-BO di Palazzo Marescalchi, in via IV Novembre 5 a Bologna, presentazione del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi (BUP, Bologna, 2024), volume n. 8 della collana monografica ‘Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna, Nuova Serie’. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Dopo i saluti di Francesca Tomba, soprintendente ABAP di Bologna, introduce Sara Campagnari, responsabile area funzionale Patrimonio archeologico soprintendenza ABAP di Bologna. Intervengono Giovanna Gambacurta, professoressa associata dipartimento di Studi umanistici, università Ca’ Foscari Venezia; Luigi Malnati, già direttore generale MiBAC. Saranno presenti i curatori Jacopo Ortalli, già professore associato dipartimento di Studi umanistici, sez. di Storia e Scienze dell’Antichità, università di Ferrara; Renata Curina, già funzionaria archeologa soprintendenza ABAP di Bologna; Tiziano Trocchi, Musei nazionali di Bologna, direzione regionale Musei nazionali Emilia Romagna – Musei nazionali di Ferrara. direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara.

Copertina del libro “Racconti dalla città. Trasformazioni urbane e mutamenti sociali nella Bologna preromana. I. L’abitato villanoviano e orientalizzante di Felsina” a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina, Tiziano Trocchi
Racconti dalla città. Frutto di un progetto scientifico finalizzato allo studio dei dati scaturiti dalle indagini archeologiche eseguite nell’ultimo quarantennio dalla soprintendenza ABAP di Bologna e realizzato grazie a un finanziamento del MiC, il libro a cura di Jacopo Ortalli, Renata Curina e Tiziano Trocchi intende offrire un aggiornamento sui principali risultati di alcune delle più recenti e significative attività di scavo su contesti abitativi dell’insediamento etrusco di Felsina, con particolare riferimento alle fasi più antiche. In particolare vengono riportati i dati emersi dagli interventi archeologici effettuati soprattutto nel comparto settentrionale del moderno centro urbano, cui si aggiunge un’analisi di alcuni contesti distribuiti in un settore cittadino più centrale e nell’immediato suburbio. Gli ambiti di interesse non si limitano alla più tradizionale documentazione archeologica con l’analisi di siti o classi di materiali, ma comprendono anche sintesi di più ampio orizzonte storico, sociale e ambientale per rappresentare l’evoluzione della città felsinea, le trasformazioni in essa verificatesi e il rapporto con il territorio circostante tra VIII e VI sec. a.C.
Ferrara. In occasione delle Giornate europee dell’archeologia apertura straordinaria del museo Archeologico nazionale e visita guidata ai depositi e al sottotetto
Domenica 15 giugno 2025, alle 15 e alle 16.30, In occasione delle Giornate europee dell’Archeologia il museo Archeologico nazionale di Ferrara apre le porte dei depositi e dei sottotetti del Museo. Sarà un’occasione per conoscere e valorizzare il patrimonio archeologico e per riflettere insieme sull’importanza dei valori che esso rappresenta per la comunità. L’iniziativa è gratuita. Per accedere in Museo sarà necessario munirsi del biglietto di ingresso. Prenotazione obbligatoria allo 053266299. In questa occasione il Museo effettuerà un’apertura straordinaria fino alle 21 (ultimo ingresso ore 20.30).
Convegno internazionale “Ecosistemi musicali dell’antica Europa. Popoli, confini, patrimonio”: tre giorni di incontri tra Padova, Adria, Ravenna, Ferrara e Voghiera, in presenza e on line, per esplorare il mondo sonoro dell’antichità
Dal 12 al 14 giugno 2025, il convegno internazionale “Ecosistemi musicali dell’antica Europa. Popoli, confini, patrimonio”: tre giorni di incontri tra Padova, Adria, Ravenna, Ferrara e Voghiera per esplorare il mondo sonoro dell’antichità: strumenti musicali, pratiche acustiche, oggetti sonori e il loro significato nei contesti archeologici e culturali dell’Europa antica. Il convegno, parte del progetto PRIN MUSE – MUSical Ecosystems of Ancient Northern Italy, riunisce esperti da tutta Europa per discutere il valore del patrimonio musicale antico, tra ricerca, conservazione e valorizzazione museale. Convegno in presenza e in diretta streaming sui canali YouTube dei Dipartimenti.
PADOVA, ANTEPRIMA GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2025. Dipartimento dei Beni culturali. Nell’aula Sartori, dopo i saluti istituzionali, relazione introduttiva di Paola Dessì (università di Padova) e Donatella Restani (università di Bologna) “Il PRIN MUSE: saperi, metodi e prospettive di valorizzazione delle conoscenze per le comunità”: 12, Keynote Speaker Daniela Castaldo (università del Salento) “Dall’archeologia musicale all’antropologia sonora: un nuovo sguardo”.
ADRIA, PROGRAMMA DEL 12 GIUGNO 2025. Museo Archeologico nazionale, alle 15, saluti della direttrice Alberta Facchi “Il Museo di Adria e il progetto MUSE”. PRIMA SESSIONE – Musealizzare gli strumenti musicali del mondo antico: il sonaglio di Adria Chair Paola Dessì. Alle 15.20, Paola Dessì (università di Padova) “Storie, esperienze sensoriali e accessibilità: un processo dialettico per la restituzione della multidisciplinarità della ricerca”; 15.40, Stefano Betto, Nicola Betto e Riccardo Soldati (TMB) “La ricerca pubblica e il mondo industriale: le indagini diagnostiche sui reperti di interesse sonoro e musicale”; 16, Anna Paola Fabbrocino, Andrea Franceschini, Niccolò Merendino, Giulio Pitteri e Antonio Rodà (università di Padova) “Un’istallazione interattiva per l’esplorazione multimodale del sonaglio di Adria”; 16.20, Alberta Facchi e Stefano Buson (museo Archeologico nazionale di Adria) “La rilettura di alcuni reperti in bronzo dalla tomba 39: possibili sonagli?”; discussione; 17, visita al museo Archeologico nazionale di Adria.
RAVENNA, PROGRAMMA DI VENERDÌ 13 GIUGNO 2025. Dipartimento di Beni Culturali Sala Conferenze, alle 9.45, saluti istituzionali; 10, Keynote speaker Raquel Jiménez Pasalodos (Universidad de Valladolid) “Digging in Museums: The Valorization of Archaeo-Musicological Heritage from Early 20th Century Excavations through Case Studies from the Iberian Peninsula”; pausa. SECONDA SESSIONE – MUSical Ecosystems in Veneto e Emilia-Romagna Chair Daniela Castaldo. Alle 11, Franco Marzatico (dirigente generale Unità di missione strategica soprintendenza per i Beni e le Attività culturali Provincia autonoma di Trento) “La syrinx in Triveneto tra realia e rappresentazione: alcune considerazioni sui contesti di rinvenimento”; 11.20, Mario La Rosa e Laura Noviello (università di Padova) “MUSE in Veneto: aggiornamenti su censimento e catalogazione dei reperti sonori e nuovi dati emersi”; 11.40, Chiara Pizzirani (università di Bologna) “Oggetti sonori nelle sepolture etrusche: qualche riflessione sui contesti di Bologna e di Spina”; 12, Giovanna Casali (università di Bologna) “L’operazione di censimento come base di conoscenza: i reperti archeologici di interesse musicale nei Musei dell’Emilia-Romagna”; discussione. TERZA SESSIONE – MUSE in dialogo con istituzioni museali e progetti internazionali Alle 15, Eleonora Rocconi (università di Pavia) e Sonia Martone (museo nazionale degli Strumenti Musicali di Roma) “Gli strumenti musicali romani della collezione Gorga al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma: indagine, studio, catalogazione e valorizzazione”; 15.20, Giuseppe Lepore, Paola Budano (università di Bologna) e Nicoletta Frapiccini (Antiquarium statale di Numana) “Testimonianze musicali nei Musei marchigiani: prospettive di studio”.
FERRARA, PROGRAMMA DI SABATO 14 GIUGNO 2025. Museo Archeologico nazionale, sala delle Carte Geografiche: alle 10, saluti del direttore Tiziano Trocchi “Il Museo di Ferrara e il progetto MUSE”; alle 10.20, Keynote Speaker Alexandre Vincent (Université Lumière Lyon 2) “Cornua pompeiani: dal I al XXI secolo d.C.”. QUARTA SESSIONE – Nuove indagini sull’aerofono di Voghenza Chair Donatella Restani. Alle 11.15, Peter Holmes (London) “The Roman Brass Instrument Mouthpiece: Tuba, Cornu or Bucina? – Can we tell which?”; 12, visita al museo Archeologico nazionale di Ferrara.
VOGHIERA (Fe), PROGRAMMA DI SABATO 14 GIUGNO 2025. Museo civico di Belriguardo, sala delle Bifore: alle 14.30, saluti dell’arch. Moreno Po “Il Museo di Belriguardo e il progetto MUSE”; 14.50, Fede Berti (Ferrara) e Cristina Servadei (Rimini) “Natura e funzioni dell’edificio di Vicus Habentia: i dati planimetrici, strutturali e i ritrovamenti”; 15.10, Marco Bonino (Bologna) “Auletes e keleustes, hortator e pausarius, riflessioni sulla voga delle navi a remi antiche”; 15.30, Daniela Castaldo (università del Salento) “Aerofoni di bronzo e segnali sonori nella flotta romana”; 15.50, Gabriele Bitelli e Anna Forte (università di Bologna) “Scansione e modellazione 3D ad alta risoluzione con tecniche geomatiche”; 16.10, Antonio Rodà, Andrea Franceschini e Giulio Pitteri (università di Padova) “Proposte per un’esposizione sonora dell’aerofono di Voghenza”; 17, visita al museo civico di Belriguardo; conclusioni.
Ferrara. Al museo Archeologico nazionale “A spasso con il direttore…”: visita guidata alle collezioni di Spina con il direttore Trocchi
Domenica 13 aprile 2025, alle 15, si va “A spasso con il direttore…”. Tiziano Trocchi, direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara condurrà i visitatori alla scoperta di una delle più importanti collezioni al mondo di ceramica attica a figure rosse, quella dell’antica città di Spina. Alla stessa ora è previsto un laboratorio per bambini a cura del Gruppo archeologico ferrarese “Archeol’oca”, divertente gioco all’aperto per imparare miti, leggende e curiosità sull’antica città etrusca. Iniziative gratuite, ingresso con il biglietto del museo.
GEP 2024 in Emilia-Romagna. Ecco il programma da Marzabotto a Ferrara, da Pomposa a Sarsina a Russi
Sabato 28 e domenica 29 settembre 2024 tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa. Il tema di quest’anno è “Patrimonio in cammino”, un invito a scoprire e riscoprire cammini, vie di comunicazione, connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità. Nelle due giornate, i luoghi della cultura della direzione regionale Musei nazionali Emilia-Romagna organizzano incontri, aperture straordinarie ed eventi volti a far conoscere e a promuovere il patrimonio culturale della regione.
Museo nazionale Etrusco “Pompeo Aria” e area archeologica di Kainua a Marzabotto: domenica 29 settembre 2024, “La via etrusca del travertino da Kainua a Labante”, archeo-trekking sulle tracce degli Etruschi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Passeggiando nell’antica città etrusca di Kainua ci imbattiamo in una pietra largamente usata, soprattutto per la costruzione degli altari monumentali e delle tombe nelle necropoli: il travertino, detto anche “spongaa” in dialetto locale e derivante dal latino spongia “spugna”. Ma quali erano le sue caratteristiche e da dove arrivava fin qui questo materiale? Lo scopriremo con questo archeo-trekking che ci condurrà dal sito del museo nazionale Etrusco di Marzabotto alle grotte di Labante, un angolo incantato dell’Appennino Bolognese. Visiteremo la grotta, una vera eccellenza carsica del territorio, ma anche l’adiacente cava di travertino, fonte principale di materiale lapideo, probabilmente già sfruttata in antichità. Questa importante pietra giungeva alla Valle del Reno seguendo il torrente Aneva e Vergatello, e sarà proprio seguendo questo primo corso d’acqua che ripercorreremo i passi degli antichi etruschi. Ci imbatteremo in splendidi panorami, mulini ed essiccatoi per le castagne, ormai in disuso, ma importantissimi per l’economia montanara. Tra narrazioni, storiche, archeologiche, tradizioni ed etnobotanica esploreremo assieme un luogo davvero suggestivo. Costo: 15 euro. La quota comprende: escursione con guida ambientale escursionistica e archeologo al seguito, visita guidata dell’area archeologica dell’antica Kainua. La quota non comprende: ingresso al Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto e sito archeologico (4 euro, ingresso gratuito nei casi di legge e per i possessori di Card Cultura di Bologna); spese per raggiungere il punto di partenza/arrivo; pranzo al sacco; tutto quanto non menzionato in “La quota comprende”. Informazioni tecniche: ritrovo alle 9 al museo nazionale Etrusco di Marzabotto. Dopo una visita tematica della città si partirà in macchina alla volta delle Grotte di Labante, dove inizierà l’archeotrekking. È previsto un pranzo libero al sacco durante il percorso e termine dell’escursione attorno alle 17.30. Distanza: 9 km – dislivello: 350 mt – Durata: 6h di trekking + 2 h per la visita guidata. Equipaggiamento necessario: calzature da trekking con suola scolpita, pantaloni lunghi, eventuale materiale antipioggia, bandana/berretto estivo e occhiali da sole, crema protettiva solare, adeguata scorta di acqua (almeno 1,5 lt per partecipante), zaino tecnico da 20-30 lt con coprizaino antipioggia. Sono consigliati, ma non obbligatori, i bastoncini telescopici. La Guida si riserva di non accettare al trekking, anche sul posto la mattina della partenza, chi non venisse ritenuto idoneo in condizioni fisiche o equipaggiamento inadeguati.

L’abbazia di Pomposa e museo Pomposiano (foto mibact)
Abbazia di Pomposa e museo Pomposiano (Fe). Sabato 28 settembre 2024 in una cornice meravigliosa come la chiesa di S. Maria, fulcro del complesso abbaziale pomposiano, alle 20.30 in occasione delle Giornate Europee del patrimonio si esibiranno giovani e talentosi musicisti dell’auditorium Chamber Orchestra. Giovani col desiderio di imparare e crescere attraverso la formazione culturale e artistica. L’orchestra Auditorium è costituita da un gruppo di giovanissimi che proseguono gli studi di violino, teoria musicale e musica d’insieme. Essa si prefigge lo scopo di diffondere, sviluppare ed incoraggiare ogni attività ed iniziativa attinente al mondo della musica, incoraggiare lo studio della musica e degli strumenti musicali e raccogliere i musicisti in formazioni cameristiche ed orchestrali per la divulgazione della musica, sia tradizionale che moderna. Le giovani mani di questi musicisti proporranno al pubblico musiche sacre, liturgiche e classiche attraverso esecuzioni solistiche e di insieme. Apertura serale dalle 19.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.45) Concerto ore 20.30 – Chiesa di S. Maria. Biglietto di Ingresso 1 euro. Auditorium Chamber Orchestra. Violoncello solista: Amèlie Viale. Violini solisti: Cecilia Webber e Letizia Bonato. Maestri accompagnatori: Biancamaria Targa e Nicola Breda. Direttore artistico: M° Danilo Lo Presti.

Il tempio romano scoperto a Sarsina (FC), l’antica Sassina (foto mic)
Museo Archeologico nazionale di Sarsina (FC). Sabato 28 settembre 2024, alle 16, “La città romana, spazi e forme dell’urbanistica sarsinate” visita guidata itinerante a cura del personale del Museo, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Domenica 29 settembre 2024, alle 10.30, “La Sarsina dei Vescovi”, visita guidata itinerante a cura del personale del Museo, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Ritrovo all’ufficio turistico/sala studi plautini via IV Novembre n. 13 Per info e prenotazioni 054794641 oppure drm-ero.muarchsarsina@cultura.gov.it

Pavimenti musivi nella villa romana di Russi (foto drm-em-rom)
Villa romana di Russi (Ra). Domenica 29 settembre 2024, “Festa della natura in città”: visite guidate alle 15 e alle 16 nell’area archeologica di Russi. La Pro Loco Russi collabora in questa giornata all’iniziativa URBAN NATURE promossa dal WWF, presso l’area di riequilibrio ecologico dalle 10 alle 18 per rendere evidente a chi vive nelle città italiane il valore della natura e la necessità di innovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani, riconoscendo la centralità degli ecosistemi e delle reti ecologiche. In questa occasione la Pro Loco di Russi propone delle visite guidate alla scoperta della Villa romana che rappresenta uno degli esempi meglio conservati di villa urbano-rustica dell’Italia settentrionale. L’accesso all’area archeologica prevede un biglietto di euro 3 (escluse gratuità di legge), mentre per la visita guidata é gradita un’offerta libera alla Pro Loco di Russi. Saranno disponibili pubblicazioni e materiale promozionale al punto informativo.

Una sala del museo Archeologico nazionale di Ferrara (foto drm-em-rom)
Museo Archeologico nazionale di Ferrara. Domenica 29 settembre 2024, “Verso il Rinascimento: da Casa Romei a Palazzo Costabili”. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio nel 2024, che quest’anno hanno per tema il “Patrimonio in cammino”, si propone al pubblico un percorso fra due dei più importanti edifici del primo Rinascimento a Ferrara, entrambi sede di musei nazionali. Le visite alle architetture e ad alcuni ambienti interni che più le caratterizzano storicamente non si soffermeranno solo sul contesto cittadino ma anche sul loro inserimento in una trama di relazioni nazionali ed europee che ha permesso la circolazione di invenzioni formali e suggestioni culturali.

Il chiostro della Casa dei Romei a Ferrara (foto drm-er)
Museo di Casa Romei (apertura straordinaria): visite guidate all’edificio e alla Sala delle Sibille, alle 14.30 e 15.30, a cura di Marcello Goberti. Casa Romei (1443-1483) rappresenta in maniera esemplare il passaggio dell’architettura locale dalla tradizione tardogotica alle prime avvisaglie del Rinascimento. La decorazione della Sala delle Sibille richiama i perduti dipinti raffiguranti le profetesse eseguiti per la villa estense di Belriguardo nel 1447, che a loro volta si rifanno al ciclo pittorico realizzato dal toscano Masolino da Panicale nel palazzo romano del cardinale Giordano Orsini fra il 1430 e il 1434. Un secolo più tardi, alcune sale dell’edificio quattrocentesco saranno rinnovate e decorate con emblemi e fregi a grottesca per volontà del cardinale Ippolito II d’Este, secondo il gusto manierista che caratterizza la decorazione delle altre residenze del prelato ferrarese: Villa d’Este a Tivoli, i giardini del Quirinale a Roma, i palazzi di Fontainebleau e Chaalis in Francia. Nelle sale del Museo di Casa Romei sono oggi raccolti affreschi staccati e sculture provenienti da edifici cittadini andati distrutti.

Soffitto affrescato di Palazzo Costabili a Ferrara, sede del museo Archeologico nazionale (foto drm-em-rom)
Palazzo Costabili e museo Archeologico nazionale: visite guidate all’edificio e alla Sala del Tesoro, alle 15.30 e 16.30, a cura di Benedetta Caglioti e Marcello Toffanello. Durata delle visite guidate circa 30 minuti. Palazzo Costabili (1496-1517) deriva parte del suo fascino dal carattere incompiuto della sua monumentale architettura in cui si trovano congiunti caratteri del Rinascimento fiorentino, lombardo e ferrarese. L’edificio fu fatto costruire da Antonio Costabili, ambasciatore estense a Milano, che divenne tanto intimo di Ludovico il Moro da alimentare la leggenda che il palazzo fosse stato realizzato per lo Sforza. Nell’ultimo decennio del Quattrocento i rapporti fra il ducato estense e quello lombardo furono infatti strettissimi e rinsaldati da matrimoni incrociati e frequenti scambi culturali fra le due corti. A principio del Cinquecento il pittore ferrarese Benvenuto Tisi detto il Garofalo, affrescò la volta della Sala del Tesoro al piano terra dell’edificio, raffigurandovi personaggi maschili e femminili che si sporgono da una finta balaustra contro lo sfondo di un cielo azzurro che sembra sfondare la superficie muraria: un esercizio di abilità illusiva che chiaramente deriva dal celebre soffitto della Camera degli Sposi dipinta da Mantegna nel castello di San Giorgio a Mantova. Dal 1935 il palazzo è sede del Museo Archeologico Nazionale, in cui sono esposti i reperti provenienti dagli scavi della città etrusca di Spina.

Sala del museo Casa dei Romei a Ferrara (foto drm-em-rom)
Museo di Casa Romei (Fe). Sabato 28 settembre 2024, Salone d’Onore di Casa Romei, alle 17.30, conferenza di Carmelo Occhipinti (università di Roma “Tor Vergata”) su “Il cardinale Ippolito II d’Este e gli artisti, tra Italia e Francia. Nel corso della sua attività politica e diplomatica, il cardinale Ippolito II d’Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, coltivò profondi interessi per le arti figurative, per l’architettura e la pittura moderna come per la statuaria antica, già prima che, giovanissimo, nel 1536, partisse per la corte di Francesco I di Valois. Carmelo Occhipinti ripercorrerà alcuni aspetti del mecenatismo e del collezionismo artistico di Ippolito II a partire dagli anni di Fontainebleau (quando il prelato ferrarese entrò in contatto con Benvenuto Cellini, Sebastiano Serlio e Francesco Primaticcio), fino alla grandiosa impresa dei giardini di Tivoli (alla quale collaborarono tra gli altri Pirro Ligorio, Girolamo Muziano, Federico Zuccari). Ingresso gratuito per la sola conferenza dalle 17. Carmelo Occhipinti, docente di Museologia e storia del collezionismo e Storia della critica d’arte all’Università di Roma Tor Vergata, è direttore della rivista Horti Hesperidum. Studi di storia del collezionismo e della storiografia artistica e delle relative collane editoriali. Fra i suoi numerosi libri si ricordano: Giardino delle Esperidi. Le tradizioni del mito e la storia di Villa d’Este a Tivoli (Roma 2009), L’arte in Italia e in Europa nel secondo Cinquecento (Torino 2012), Cloni di Leonardo. Scritti su arte, umanesimo e tecnologia (Roma 2020). Apertura serale straordinaria, 19.30 – 22.30: visita guidata alle 21, “Un viaggio nella notte di San Michele alla scoperta del patrimonio della Chiesa di Sant’Andrea”. Il 28 settembre 2024, l’ultimo giorno della quaresima di San Michele, il Museo di Casa Romei propone un itinerario tematico ispirato all’Arcangelo, magnificamente raffigurato nell’opera di Andrea Ferreri che in origine arricchiva la chiesa di Sant’Andrea. Altri affreschi, lapidi e sculture provenienti dall’antico monastero ormai ridotto a rovina e oggi conservati in museo verranno presentati al pubblico attraverso un viaggio nei secoli all’interno della domus magna di Giovanni Romei. Visita guidata a cura di Marcello Goberti. Ingresso a prezzo simbolico di 1 euro.
Novità editoriali. “SP87: una nuova strada per l’archeologia della pianura bolognese 1. L’età del Ferro” a cura di Tiziano Trocchi e Melissa Della Casa (All’Insegna del Giglio)

Copertina del libro “SP87: una nuova strada per l’archeologia della pianura bolognese 1. L’età del Ferro” a cura di Tiziano Trocchi e Melissa Della Casa (All’Insegna del Giglio)
Tiziano Trocchi, direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara, che ne ha curato l’edizione con Melissa Della Casa, archeologa alla Phoenix Archeologia Srl, lo ha definito “Il compimento di un percorso ricco di soddisfazioni dallo scavo alla pubblicazione, grazie al lavoro di molti”. Il libro, edizioni All’Insegna del Giglio, è “SP87: una nuova strada per l’archeologia della pianura bolognese 1. L’età del Ferro”. Questo primo volume, parte della collana “Quaderni di Archeologia dell’Emilia-Romagna”, dedicato alle ricerche archeologiche attuate in collegamento alle opere previste dal progetto per la “Variante alla Strada Provinciale n. 4 – Galliera” (ora SP87 “Nuova Galliera”) si concentra sui ritrovamenti – e sugli scavi archeologici – relativi all’età etrusca, compresa tra i secoli VIII e VI a.C. I ritrovamenti preromani hanno riguardato sostanzialmente l’area del nuovo sottopasso di Funo (tra la via di Funo e la SP3), dove in effetti il progetto edile prevedeva di raggiungere profondità considerevoli, che hanno permesso di toccare i piani e i paesaggi sepolti di età antica, coperti da alcuni metri di sedimenti alluvionali. Si tratta di un insediamento rurale contraddistinto dalla presenza di opere di chiusura, palizzate, che dovevano circondare settori coltivati e compound abitativi al tempo stesso, il tutto collegato a un’ingente e ricca necropoli in grado di far luce sul popolamento dell’età del Ferro a nord di Bologna.
Ferrara. Per GEA 2024 il museo Archeologico nazionale propone la mostra “Che Delizia Belfiore! Un progetto di archeologia partecipata per Ferrara: work in progress” su uno scavo in corso a Ferrara sulle tracce della Delizia estense di Belfiore

Lo scavo archeologico della Delizia estense di Belfiore a Ferrara (foto sabap-fe)
Al museo Archeologico nazionale dei Ferrara, per le Giornate europee dell’archeologia, sabato 15 e domenica 16 giugno 2024, viene aperta una piccola esposizione ospitata nella settecentesca Sala degli Stucchi dal titolo “Che Delizia Belfiore! Un progetto di archeologia partecipata per Ferrara: work in progress”. La mostra espone i risultati di uno scavo archeologico attualmente in corso a Ferrara grazie ad un progetto triennale di archeologia partecipata e pubblica, ideato e diretto dalla soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Bologna Modena Reggio Emilia e Ferrara e realizzato a cura del Gruppo archeologico ferrarese, con l’apporto degli studenti del liceo Scientifico “A. Roiti” e del liceo Classico “L. Ariosto” di Ferrara, con il supporto della Provincia di Ferrara, del Consorzio di Bonifica di Ferrara e finanziato dal Comune di Ferrara. Il progetto si popone di riscoprire la storia dell’antico Palazzo Belfiore costruito da Alberto d’Este attorno al 1388 e andato in rovina nei secoli successivi; coinvolgere studenti e cittadinanza sull’importanza della conoscenza e della conservazione dei propri beni culturali ed infine valorizzare un’area verde dalle grandi potenzialità e restituirla alla cittadinanza.











SINTONIE: dopo tre anni giunge a conclusione il progetto di valorizzazione del patrimonio culturale nato dalla collaborazione pubblico-privato tra direzione regionale Musei nazionali dell’Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense. Due le iniziative in programma: una tavola rotonda al museo Archeologico nazionale di Ferrara il 7 novembre 2024; il finissage della mostra, con visita guidata, al museo di Casa Romei l’8 novembre 2024. Il progetto Sintonie giunge a termine, con la stessa volontà di sperimentare azioni di public engagement che hanno animato l’intero percorso, condiviso con la cittadinanza e volto a instaurare relazioni stabili di ascolto, dialogo e collaborazione tra il mondo dei musei, le imprese cooperative e gli altri interlocutori territoriali. Nato nel 2021 da un accordo di collaborazione pubblico-privato tra direzione regionale Muse nazionali dell’Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense, Sintonie è un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale ferrarese, che ha messo in dialogo opere della Collezione Assicoop Modena&Ferrara con gli ambienti e le testimonianze di due musei statali, il museo Archeologico nazionale di Ferrara e il museo di Casa Romei. Nel corso di un triennio, Sintonie ha permesso di realizzare una serie di momenti espositivi, permanenti e temporanei, e di attività di mediazione del patrimonio, attraverso cui fornire ai cittadini nuove opportunità di conoscenza e valorizzazione della realtà artistica, collezionistica e museale ferrarese.
Giovedì 7 novembre 2024, alle 17, al museo Archeologico nazionale di Ferrara, la tavola rotonda “Sintonie. Racconto di un progetto di valorizzazione del patrimonio culturale tra pubblico e privato (2021-2024)”, sarà l’occasione per rendicontare gli impatti sul territorio e confrontarsi sulle buone pratiche di collaborazione tra pubblico privato. Dopo i saluti di apertura di Milo Pacchioni (presidente Assicoop Modena&Ferrara) e Paolo Barbieri (presidente di Legacoop Estense), la tavola rotonda metterà a confronto due ospiti esterni, la responsabile Cultural Heritage e Corporate Collection La Galleria di BPER Banca Sabrina Bianchi e Paolo Giulierini, già direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli, con rappresentanti del gruppo di lavoro di Sintonie: Tiziano Trocchi (già direttore del museo Archeologico nazionale di Ferrara), Andrea Sardo (direttore dei musei nazionali di Ravenna), Emanuela Fiori (presidente Istituto Superiore Industrie Artistiche di Faenza), Patrizia Cirino (responsabile Area educazione e ricerca e dei servizi educativi della direzione regionale Musei nazionali dell’Emilia-Romagna) e Luciano Rivi (curatore della Collezione Assicoop Modena&Ferrara). Concluderà la giornata un brindisi di saluto. A tutti i partecipanti, verrà consegnata una copia del volume, edito da Bacchilega, che racconta e approfondisce il progetto Sintonie.
Venerdì 8 novembre 2024, alle 17.30, al museo di Casa Romei, si svolgerà il finissage della mostra “Sintonie. Tra visioni e racconti”, percorso espositivo triennale che è stato filo conduttore del progetto: 37 opere della Collezione Assicoop Modena&Ferrara hanno arricchito, da dicembre 2021, la proposta espositiva del museo di Casa Romei e del museo Archeologico nazionale di Ferrara. Mentre l’allestimento all’Archeologico sarà visitabile fino a dicembre, il percorso di Casa Romei si conclude in anticipo, per via della chiusura temporanea del museo, prevista dal 18 novembre per lavori di ristrutturazione. Il finissage di venerdì 8 offrirà, pertanto, l’ultima occasione per visitare la mostra assieme al direttore del museo Marcello Toffanello e al curatore della collezione Assicoop Modena&Ferrara Luciano Rivi, che illustreranno le opere, tra gli altri, di Gaetano Previati, Adeodato Malatesta, Alberto Pisa, Gianfranco Goberti, Arrigo Minerbi e Giuseppe Graziosi, poste in dialogo con gli ambienti decorati dell’edificio quattrocentesco e con le opere antiche in esso conservate. Dopo i saluti di Alessandra Necci (direttrice delegata dei musei nazionali di Ferrara) e Milo Pacchioni (presidente di Assicoop Modena&Ferrara), verrà inoltre presentata la visita virtuale, realizzata da TryeCo 2.0, delle cinque sale del museo che hanno accolto la maggior parte delle 22 opere esposte, che permetterà al pubblico di continuare a fruire il percorso di visita sul sito web della Collezione Assicoop. La serata si concluderà con un brindisi offerto da Casa Romei, che sarà un momento di ritrovo e saluto del personale del museo con i suoi frequentatori e i volontari delle associazioni culturali cittadine che con esso hanno collaborato in questi anni, prima della chiusura temporanea della Casa dei Romei dal 18 novembre 2024 per permettere i lavori di riorganizzazione degli spazi destinati alla 𝑏𝑖𝑔𝑙𝑖𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎, ai 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖, agli 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖 e alla 𝑏𝑖𝑏𝑙𝑖𝑜𝑡𝑒𝑐𝑎.
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