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Venezia. A Ca’ Bollani, sede di Italia Nostra, presentazione del libro “Le età del sottosuolo veneziano” di Rossana Serandrei Barbero e Sandra Donnici

Venerdì 13 giugno 2025, alle 17.30, nella sede di Italia Nostra di Venezia, a Ca’ Bollani, Cannaregio 5662, presentazione del libro “Le età del sottosuolo veneziano” di Rossana Serandrei Barbero e Sandra Donnici, in memoria di Marina Zanazzo, ideatrice della collana “Occhi aperti su Venezia” per offrire testi chiari che rispondano ad alcune domande che Venezia pone. Interverranno Luigi Cavaleri, Francesco Erbani, Luigi Fozzati.

Il libro. Diverse fonti antiche raccontano la laguna di Venezia in epoca storica, ma solo il sottosuolo ci fornisce la narrazione di cosa l’ha preceduta e di come si è formata. Sabbie, limi e argille sepolti ci parlano della storia del territorio negli ultimi due milioni di anni, della formazione della laguna a partire da circa 10mila anni fa e del ruolo del caranto nell’urbanizzazione dell’area.

Monfalcone (Go). In Biblioteca con la mostra “Monfalcone tra terra e mare. Dalla barca romana del Lisert al Mu.Ca.”, conferenza di apertura “I musei navali in Italia: realtà e prospettive” con il prof. Luigi Fozzati, e di chiusura “Dal relitto di Monfalcone a quello di Grado 6: cinquant’anni di scoperte nello spazio marittimo aquileiese” col prof. Massimo Capulli

Per il ciclo di incontri “Parliamone in Biblioteca” alla Biblioteca comunale di Monfalcone (Go) in via Ceriani 10, giovedì 24 aprile 2025, alle 18, in sala conferenze della biblioteca comunale di Monfalcone, la conferenza “I musei navali in Italia: realtà e prospettive” del prof. Luigi Fozzati, già soprintendente archeologo del Friuli Venezia Giulia in occasione della vernice della mostra “Monfalcone tra terra e mare. Dalla barca romana del Lisert al Mu.Ca.” aperta in biblioteca con ingresso libero fino al 30 aprile 2025, quando, alle 18, ci sarà la conferenza di chiusura “Dal relitto di Monfalcone a quello di Grado 6: cinquant’anni di scoperte nello spazio marittimo aquileiese” del prof. Massimo Capulli, docente di archeologia subacquea all’università di Udine.

Monfalcone tra terra e mare. Dalla barca romana del Lisert al Mu.Ca. Sin da quando nel 1972 vennero alla luce i resti di un’imbarcazione di epoca romana a Monfalcone, vi era la forte e lucida la consapevolezza che si trattasse della prima e vera testimonianza di quello che doveva essere lo spazio marittimo di Aquileia, l’antica città che doveva la sua fortuna alla propria posizione a guisa di cerniera tra le rotte trasmarine e i percorsi terrestri verso l’Europa nord-orientale. Negli anni a venire la moderna ricerca archeologica, estesa anche all’ambiente subacqueo, ha permesso di scoprire numerosi altri relitti, che hanno gettato nuova luce sulla navigazione antica quanto sui commerci, nonché sulla costruzione navale. In Adriatico convivevano, infatti, sia la tecnica a mortase e tenoni, comune al resto del Mediterraneo, sia quella cosiddetta cucita, e nelle acque aquileiesi queste sono rappresentate parimenti e con resti navali che coprono un ampio arco cronologico che va dalla fine del III secolo a.C. agli inizi del IV secolo d.C. La presentazione sarà una panoramica su cinquant’anni di scoperte di resti navali nello spazio marittimo aquileiese che, per quanto disomogenee per natura e ambiente di giacitura, forniscono un interessante quadro della presenza romana nelle acque dell’alto Adriatico.

Giornata dei Beni culturali siciliani, in memoria di Sebastiano Tusa: al museo Archeologico Salinas di Palermo visita guidata alle collezioni; all’università di Palermo presentazione di “Sicilia archeologica. 115”, e alla fondazione Federico II presentazione di “Sicilia archeologica vista dal cielo”

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10 marzo 2025: per la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, archeologo e assessore regionale ai Beni Culturali tragicamente scomparso nel disastro aereo del 10 marzo 2019, i parchi archeologici, i musei, le gallerie e le biblioteche della Regione Siciliana aprono gratuitamente le loro porte al pubblico: il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo apre dalle 9 alle 19 [ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura]. Ingresso gratuito. Per l’occasione, CoopCulture offrirà alle 17 una visita guidata gratuita alle collezioni del “Salinas”. La visita darà inoltre l’opportunità di conoscere meglio la figura di Sebastiano Tusa e il suo importante contributo all’archeologia, ricordando un uomo che ha lasciato un’impronta duratura nella cultura siciliana. Un’opportunità unica per scoprire le collezioni del museo più antico della Sicilia, con un focus speciale sulla figura di Sebastiano Tusa, del quale verrà ripercorsa la sua straordinaria vita e il suo instancabile lavoro di archeologo, fino al tragico incidente che ne ha segnato la scomparsa. Tusa è stato un uomo che ha dedicato con passione e impegno la sua esistenza alla ricerca e allo studio del mondo antico, apportando un contributo fondamentale alla scoperta, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.

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La Fondazione Sebastiano Tusa, rispettando la “Giornata dei Beni Culturali Siciliani”, l’appuntamento annuale in ricordo della tragica scomparsa dell’illustre archeologo, lo ricorda con due eventi il 10 e 11 marzo 2025. Lunedì 10 marzo, alle 17, nella Sala Magna del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61 a Palermo) si tiene la presentazione del nuovo volume della rivista “Sicilia Archeologica” (n. 115). Programma. Saluti di Massimo Midiri, rettore dell’università di Palermo; Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Massimo Mariani, prefetto di Palermo; Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Interventi istituzionali: P. Sergio M. Catalano op, priore del convento San Domenica di Palermo; Mario La Rocca, dirigente generale dei Beni culturali e all’identità siciliana, Regione Siciliana. Introduce Valeria Li Vigni Tusa, presidente Fondazione Sebastiano Tusa, direttrice Sicilia Archeologica. Modera Ludovico Gippetto, giornalista. Intervengono Bruno Corà, presidente Fondazione Burri; Massimo Cultraro, ISPC-CNR, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Luigi Fozzati, Istituto Italiano di Archeologia Subacquea, redazione Sicilia Archeologica; Assia Kysnu Ingoglia, università Tor Vergata, redazione Sicilia Archeologica; Franco Palla, università di Palermo, comitato scientifico Sicilia Archeologica; Roberto Marcucci, editore L’ERMA di Bretschneider.

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Copertina del numero 115 di “Sicilia archeologica” (L’Erma di Bretschneider)

Sicilia archeologica 115. In questo numero è particolarmente focalizzato l’aspetto della circolazione di uomini e culture nel Mediterraneo che evidenzia quel modo di sentire comune ai Paesi che vi si affacciano: Un mare di storia, dove i popoli che hanno navigato collegando sponde diverse, oggi, come millenni fa, devono proseguire sulla strada del dialogo e sostenere una collaborazione per la tutela e valorizzazione del Mare Nostrum. Come è prassi anche questo numero si divide in quattro grandi sezioni: scoperte archeologiche più recenti; diagnostica dei beni culturali (archeometria, biotecnologie, …); aggiornamenti dalla preistoria al mondo classico e al mondo sommerso; normativa sui beni culturali (valorizzazione, conservazione, tutela, fruizione).

palermo_10-marzo_presentazione-sicilia-archeologica-vista-dal-cielo_locandinaMartedì 11 marzo 2025, alle 9.30, alla Fondazione Federico II (Oratorio di Sant’Elena e Costantino Piazza della Vittoria, 23 – Palermo) verrà presentato il libro “Sicilia archeologica vista dal cielo: dalla preistoria all’età romana”. Intervengono Gaetano Galvagno, presidente Assemblea regionale siciliana e Fondazione Federico II; Valeria Li Vigni, presidente Fondazione Sebastiano Tusa; Roberto Marcucci, editore L’Erma di Bretschneider; Giovan Battista Scaduto, fondazione Federico II; Luigi Nifosi, archivio fotografico siciliano; Luigi Fozzati, istituti italiano di Archeologia Subacquea, fondazione Sebastiano Tusa. Modera Ludovico Gippetto, giornalista.

Aquileia (Ud). Due convegni per celebrare i 26 anni di Aquileia sito UNESCO e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra”: il secondo appuntamento è “Porti, approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo” che porta all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione

aquileia_fondazione_convegno-porti-approdi-e-rotte-antiche_locandinaIl 5 e 6 dicembre 2024 Aquileia celebra i 26 anni dal riconoscimento Unesco e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra” con due convegni che si terranno negli spazi della cantina Ca’ Tullio (via Beligna 41, Aquileia) aperti al pubblico e agli operatori. E dopo il convegno “Aquileia meta sostenibile” di giovedì 5 dicembre 2024 (vedi Aquileia (Ud). Due convegni per celebrare i 26 anni di Aquileia sito UNESCO e i 90 anni dall’apertura dell’area archeologica del porto fluviale e della “via Sacra”: si comincia con “Aquileia meta sostenibile”, ospite Luca Mercalli | archeologiavocidalpassato), Si prosegue poi venerdì 6 dicembre 2024 con il convegno “Porti approdi e rotte antiche. Vie di comunicazione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale nel Mediterraneo”, a cura di La Rotta dei Fenici – Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, in collaborazione con la Fondazione Aquileia e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. L’evento è organizzato in occasione del 90° Anniversario dell’apertura dell’area archeologica del porto fluviale di Aquileia e del 20° Anniversario della costituzione dell’Associazione Internazionale Rotta dei Fenici.

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Veduta panoramica dell’antico porto fluviale di Aquileia (foto nicola oleotto)

La prima parte di questo convegno approfondirà il tema del sistema portuale di Aquileia nell’antichità e quello della navigazione antica nell’Adriatico, portando all’attenzione i risultati delle ultime indagini in corso e le prospettive di valorizzazione. “Sarà questa l’occasione”, dice il direttore della Fondazione Aquileia Cristiano Tiussi, “per celebrare i 90 anni dall’apertura, avvenuta il 4 giungo 1934, dell’area archeologica del porto fluviale e della suggestiva passeggiata della via Sacra, una delle più note e frequentate di Aquileia. I grandiosi lavori di sterro eseguiti tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta sotto la guida di Giovanni Brusin consentirono di mettere in luce uno dei complessi portuali meglio conservati della romanità. Qui tuttavia continuano le indagini archeologiche condotte dalla Fondazione, dalla Soprintendenza e dalle Università, grazie alle quali emergono preziose testimonianze dell’assetto complessivo del sistema portuale e del suo funzionamento. Parallelamente la Fondazione sta elaborando un grande progetto di restauro e valorizzazione dell’area archeologica, che punta anche a risolvere la questione delle acque stagnanti sui resti antichi, garantendone nuovamente il deflusso”. Chiuderà la mattinata una riflessione sul tema dei “saper fare” del mare, delle antiche tecniche di carpenteria navale, nate proprio in epoca fenicia e ancora oggi utilizzate in molte località del Mediterraneo, possano rappresentare non solo uno strumento di dialogo interculturale tra le comunità coinvolte, ma anche un volano per la valorizzazione di queste tradizioni quali patrimonio culturale materiale e immateriale. Nella seconda parte del convegno si analizzerà il tema della navigazione antica, delle interazioni culturali e degli scambi commerciali nel resto del bacino del Mediterraneo, a partire dall’epoca fenicio-punica, passando per l’epoca greca fino ad arrivare a quella romana. Verranno anche raccontati alcuni casi di eccellenza nel campo dell’esposizione del patrimonio archeologico subacqueo, in Italia, in Spagna e a Cipro.

Programma 6 dicembre 2024. Alle 9, registrazione partecipanti e saluti istituzionali. Sessione 1: 1934-2024. Novant’anni fa l’apertura dell’area archeologica del Porto Fluviale e della “Via Sacra”. La scoperta, le ricerche recenti, le prospettive di valorizzazione. Moderatore: Luigi Fozzati, già soprintendente Archeologia del Friuli Venezia Giulia: alle 9.30, Luca Villa, Associazione Nazionale per Aquileia, “Noi s’era qui di fronte a un impianto portuale romano di tempi ottimi…”. La scoperta e la sistemazione del Porto Fluviale e della via Sacra (1926-1934); 9.50, Marie-Brigitte Carre, École française de Rome; Claudio Zaccaria, università di Trieste, “Gli scavi del Porto fluviale (1991-2003)”; 10.10, Cristiano Tiussi, Fondazione Aquileia; Paola Maggi, università di Trieste; Luca Villa, Associazione Nazionale per Aquileia, “Lo scavo archeologico nel porto fluviale (2017-2018). Risultati e prospettive di ricerca”; 10.30, Serena Di Tonto, Paola Ventura, Soprintendenza ABAP per il FVG, “Recenti ricerche archeologiche della Soprintendenza nell’area del porto e nelle sue adiacenze”; 10.50, Daniela Cottica e Andrea Cipolato, università Ca’ Foscari Venezia, “Nuove indagini lungo la sponda orientale, progetti di didattica ed inclusione”; 11.10, coffee break; 11.30, Maria Bosco e Nicola Delbarba, università di Verona, “Primi dati sugli apprestamenti fluviali nel settore meridionale di Aquileia: gli scavi nell’ex fondo Pasqualis”; 11.50, Cristiano Tiussi, Fondazione Aquileia, “L’area archeologica del porto fluviale. I progetti di restauro, sistemazione e valorizzazione”; 12.10, Alessio Re, Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura, “Scenari di dialogo e cooperazione sul boat-making”; 12.30, light lunch. Sessione 2: Vie d’acqua mediterranee. Storia dei traffici, musealizzazione e valorizzazione degli antichi saperi. Moderatore: Marie-Brigitte Carre, École française de Rome. Alle 14, Massimo Capulli, università di Udine, “Aquileia Waterscape. Navi, rotte e portualità della metropoli nord-adriatica”; 14.20, Rita Auriemma, università del Salento Lecce, “L’Adriatico dei paesaggi invisibili: i relitti raccontano le vie del mare”; 14.40, Tatiana Pedrazzi, CNR, “Interazioni culturali e scambi commerciali in epoca fenicio-punica nel Mediterraneo”; 15, Marta Novello, museo Archeologico nazionale di Aquileia, “Aquileia. Porta del Mediterraneo. Percorsi museali tra ricerca e comunicazione”; 15.20, Kostantinos Tziampasis, archeologo, “Le rotte nel Mediterraneo Orientale, tra protostoria e storia”; 15.40, Jusèp Boya, Museu d’Arqueologia de Catalunya, “Naufragi. Storia sommersa”, un percorso espositivo per raccontare la ricchezza e la diversità del patrimonio archeologico subacqueo della Catalogna e del resto del Mediterraneo; 16, Iosif Hadjikyriakos, CMMI – Cyprus Marine and Maritime Institute, “Valorizzazione e comunicazione dell’antico porto di Kition”; 16.30, discussione.

Firenze. A Spazio Libri di TourismA 2024 presentato il libro “Per aquam ad astra. Studi di archeologia delle acque in onore di Luigi Fozzati” (Sap libri) a cura di Alessandro Asta e Massimo Capulli

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Tourisma 2024: “Spazio Libri”, la nuova sezione curata da Massimo Cultraro (cnr-ispc) (foto AV

TourismA 2024 ha ospitato una nuova sezione, “Spazio libri”, dove sono state illustrate, alla presenza degli autori, le ultimissime novità editoriali riguardanti la comunicazione del passato e le grandi personalità che hanno fatto la storia, in un dialogo-confronto con il curatore della sezione, Massimo Cultraro, archeologo, dirigente di ricerca al Cnr-Ispc di Catania; docente di Archeologia egea e Preistoria del Mediterraneo nelle università di Palermo, Messina e Salerno; visiting professor alla Brown University di Providence (USA). Sabato 24 febbraio 2024, Massimo Cultraro con Massimo Capulli, docente di Metodologia della ricerca archeologica all’università di Udine, co-autore insieme ad Alessandro Asta, funzionario archeologo della soprintendenza Abap di Venezia, il libro “Per aquam ad astra. Studi di archeologia delle acque in onore di Luigi Fozzati” (Sap libri).

Per aquam ad astra”, sintetizza Massimo Capulli per archeologiavocidalpassato.com, “si inserisce nella lunga tradizione di libri che vengono fatti in onore di grandi studiosi da parte degli allievi. Io e Alessandro Asta, che è funzionario della soprintendenza a Venezia, mentre io insegno a Udine, siamo forse tra i primi allievi di Luigi Fozzati. Io sono stato il suo primo laureato quando insegnava a contratto a Venezia, e Alessandro Asta ha preso il suo posto in soprintendenza.

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Copertina del libro “Per aquam ad astra. Studi di archeologia delle acque in onore di Luigi Fozzati” a cura di Alessandro Asta e Massimo Capulli (Sap libri)

“E così – continua – abbiamo deciso di dedicargli un volume andando a collezionare i contributi di colleghi e amici che hanno incrociato la sua lunghissima carriera all’interno del ministero. È stato un lavoro complesso perché significava andare a ritrovare persone con cui noi non abbiamo avuto a che fare direttamente, persone che hanno lavorato con lui in soprintendenza quando era in Piemonte, persone che hanno lavorato con lui quando ancora prima di entrare nel ministero era cultore della materia all’università di Roma, all’istituto Orientale di Preistoria. Molte persone sono andate in pensione, e quindi bisognava cercare le e-mail: cose anche un po’ pratiche. Però alla fine siamo riusciti a mettere insieme ben 61 contributi che si condensano in 540 pagine. Quindi un volume assolutamente corposo che riflette un po’ quelle che sono le anime di Luigi Fozzati. Quindi, al di là di una introduzione di tipo biografico curata dall’ex direttore generale Luigi Malnati e dal fratello di Fozzati, Giorgio Fozzati, c’è tutta una parte dove lui ha lavorato a lungo: quindi Venezia e laguna, dove è stato direttore di Nausicaa; la regione Friuli-Venezia Giulia, dove ha finito la sua carriera come soprintendente; e poi ci sono altre aree tematiche che sono l’archeologia costiera del Mediterraneo, l’archeologia umida e lacustre, studi di carattere generale, e ultimi ma non ultimi – conclude – anche i contributi di colleghi stranieri che hanno voluto scrivere in onore di Luigi: grandissimi studiosi come Xavier Nieto, Katerina Dalla Porta, Eric Rieth, insomma persone che hanno segnato pagine molto importanti dell’archeologia subacquea mondiale”.

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Luigi Fozzati uno dei curatori della mostra “Thalassa” al Mann (foto graziano tavan)

Luigi Fozzati (Ivrea, 21 giugno 1951) archeologo subacqueo, antropologo del mare e delle acque. Laureatosi nel 1973 all’università di Torino, dopo un breve periodo come assistente all’università La Sapienza di Roma (1976-‘79), nel 1979 entra a far parte della soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte, prima come ispettore archeologo e poi archeologo direttore, ruolo che ricoprirà successivamente anche alla soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto (1993-2008), dove darà vita al Nucleo Archeologia Umida Subacquea Italia Centro Alto Adriatico (NAUSICAA), e infine sarà soprintendente per i Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia (2008-2016). Parallelamente come archeologo subacqueo farà parte del Servizio Tecnico per l’Archeologia Subacquea del ministero per i Beni e le Attività culturali (Roma, 1987-2016) e terrà anche l’insegnamento di Archeologia subacquea all’università Ca’ Foscari di Venezia (1994-2011). Già presidente nazionale dell’Associazione Italiana Archeologi Subacquei-AIASub (2003-2009) e socio fondatore dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale, è attualmente membro dell’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee e socio fondatore dell’Istituto Italiano di Archeologia Subacquea.

Paestum. Alla XXV Borsa mediterranea del Turismo archeologico il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”: ecco tutti i premiati

paestum_bmta-2023_Premio Tusa 2023_archeologia-subacquea_locandinaSabato 4 novembre 2023, nell’ambito della XXV Borsa mediterranea del Turismo archeologico, a Paestum dal 2 al 5 novembre 2023, sarà conferito il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”, nato nel 2019 per onorare la memoria di Sebastiano Tusa, grande archeologo, studioso, amico della Borsa, ma soprattutto dell’uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum. Nel 2019 il premio fu consegnato alla consorte Valeria Li Vigni, alla quale fu proposto di inserire annualmente all’interno del programma della Borsa, una iniziativa di carattere internazionale, volta a ricordare l’impegno e le progettualità di Sebastiano Tusa e di condividerne contenuti e propositi con Luigi Fozzati, quale coordinatore scientifico, non solo per carisma e competenza, ma anche quale comune amico di Sebastiano e della Borsa. “Il Premio istituito dalla BMTA”, dichiara Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Tusa, “testimonia l’infaticabile lavoro di Sebastiano Tusa, che ha saputo trasmettere il metodo scientifico di ricerca, tutela e valorizzazione, dando professionalità alla figura dell’archeologo subacqueo, grazie alla sua lungimirante prospettiva di applicare la tutela e la valorizzazione al patrimonio sommerso in situ e alla creazione della prima Soprintendenza del Mare interdisciplinare. Il Premio intende riconoscere le eccellenze in quei campi che Sebastiano Tusa ha saputo valorizzare. Un particolare ringraziamento va a Luigi Fozzati con il quale abbiamo da subito condiviso il Premio e a Ugo Picarelli, che con la sua Borsa dà voce alle importanti realtà che divulgano il nostro patrimonio archeologico e le nostre eccellenze”.

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Ekaterini Dellaporta direttore del museo Bizantino e Cristiano di Atene (foto museo bizantino)

Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” alla carriera andrà a Ekaterini Dellaporta già consigliere del ministro della Cultura greco in materia di archeologia subacquea, direttore generale del museo Bizantino e Cristiano di Atene. Motivazione: “Per il ruolo decisivo svolto, nel panorama mediterraneo, per l’affermazione dell’archeologia subacquea come ambito specifico di tutela, ricerca, valorizzazione. La sua esperienza ha supportato con successo le iniziative Unesco per l’archeologia subacquea in tutto il mondo. Il suo costante impegno ha riguardato le varie tipologie di siti sommersi: dagli insediamenti alle infrastrutture (porti), ai relitti sia antichi sia moderni, contribuendo allo sviluppo delle tecnologie d’indagine, studio e valorizzazione, ma anche dimostrando che la cooperazione internazionale nelle attività di archeologia subacquea è una delle strade più utili da intraprendere per far conoscere il patrimonio culturale che il Mediterraneo ha conservato e come vada preservato”.

arles_mostra_Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger_locandinaIl 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” per la migliore mostra dalla valenza scientifica internazionale andrà a Romy Wyche, direttore museo dipartimentale dell’Antica Arles per la mostra “Trésors du fond des mers. Un patrimoine archéologique en danger” (22 ottobre 2022 – 20 febbraio 2023). Motivazione: “La mostra ha il merito importante di avere affiancato l’esposizione di reperti di straordinaria fattura artistica con la manifestazione esplicita e senza mezzi termini del problema irrisolto della tutela del patrimonio archeologico sommerso del Mediterraneo. Piacere e dolore affiancati nella stessa mostra, che evidenzia l’importanza di quello che il Mediterraneo ha conservato e nello stesso tempo ha perso, perde e rischia ancora di perdere in futuro. Non basta aprire gli occhi sulla bellezza, occorre anche sapere che questa bellezza è minacciata da pericoli vecchi e nuovi: dal furto al danneggiamento irreparabile dovuto all’intensificarsi dello sfruttamento dei fondali del Mediterraneo”.

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Ceramica micenea in situ nello scavo archeologico di Vivara (foto archivio MCP Missione Vivara)

Il 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” al progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici andrà a Massimiliano Marazzi, ordinario Culture dell’Egeo e Anatolia dell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli per il Progetto Vivara. Motivazione: “Un progetto innovatore per la metodologia interdisciplinare applicata per la prima volta in un’isola del Mediterraneo: Vivara (Comune di Procida). La novità progettuale si articola sia nella costituzione della “Biblioteca dei reperti” a favore di studiosi e studenti che nella costruzione di una nuova cartografia dei fondali marini attraverso rilevazioni ortofotogrammetriche. La nuova cartografia sarà in primis utilizzata dall’ente Parco che gestisce la Riserva Naturale di Vivara, quale mezzo essenziale per la protezione e la conservazione di tutta l’area marina oggi sommersa, nell’età del Bronzo tutta emersa e frequentata dagli abitanti dell’Isola di Vivara, della quale si ricostruirà anche la mappa dell’antico porto; archeologia subacquea ed ecologia marina lavorano insieme per la tutela del Mediterraneo”.

paestum_bmta-2022_alberto-angela_foto-bmtaIl 3° Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” al miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione andrà ad Alberto Angela divulgatore scientifico. Motivazione: “Per il suo contributo straordinario alla conoscenza del patrimonio culturale sommerso e in particolare ai beni archeologici subacquei. L’archeologia subacquea del Mediterraneo, di laghi, fiumi e lagune, in particolare la Laguna di Venezia, devono ad Alberto Angela la corretta informazione su dove e come opera l’archeologo subacqueo, senza cedere al solo lato spettacolare e sensazionalistico. L’esauriente informazione, accompagnata da immagini, che oggi vanno ad arricchire la documentazione della storia dell’archeologia subacquea italiana, possono a buon diritto costituire un manuale di come rendere noto al grande pubblico cosa sia il patrimonio culturale italiano”.

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L’archeologa subacquea Barbara Davidde, soprintendente nazionale del patrimonio subacqueo

Inoltre, grazie al coordinamento scientifico di Ulrike Guérin Programme Specialist 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage UNESCO, si svolgerà l’“UNESCO Meeting on the Access to Underwater Cultural Heritage” (venerdì 3 novembre 2023) sulla valorizzazione delle destinazioni mediterranee, con la partecipazione di Barbara Davidde soprintendente nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.

Reggio Calabria. Al museo Archeologico nazionale, in presenza e on line, il convegno “I Bronzi di Riace. 50 anni di studi e ricerche”. Ecco tutto il programma: oltre trenta tra i massimi studiosi italiani e stranieri insieme per tre giorni di confronto, proposte e nuove ricerche. L’archeologia subacquea incontra l’arte antica, il restauro e la valorizzazione del territorio nel Cinquantesimo del ritrovamento dei Bronzi

Cinquant’anni. Tanti ne sono passati da quel 16 agosto 1972 quando il sub Stefano Mariottini scoprì i Bronzi di Riace, due magnifiche statue in bronzo risalenti alla metà del V secolo a.C. Cinquant’anni in cui questi due eroi venuti dal mare sono diventati tra le sculture antiche più celebri al mondo, capaci di attrarre folle estasiate di ammiratori, vere icone di un intero territorio, la Calabria. Una regione che quest’anno ha voluto festeggiarli con un programma diffuso di eventi, per far scoprire tanti aspetti della sua cultura millenaria: arte e paesaggio, borghi e identità enogastronomiche, minoranze linguistiche e tradizioni artigianali.

reggio-calabria_archeologico_convegno-bronzi-di-riace-50-anni-di-studi-e-ricerche_locandina-invitoRientra in questo ricco calendario il convegno internazionale “I Bronzi di Riace. 50 anni di studi e ricerche” in programma dal 10 al 12 novembre 2022 al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: oltre trenta tra ricercatori e studiosi che dal 16 agosto del 1972 ad oggi si sono occupati dei Bronzi di Riace si ritrovano sulla terrazza del MArRC per il convegno internazionale a cura del Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Calabria: tre giorni di presentazioni, approfondimenti, nuovi rilevamenti e proposte intorno ai due guerrieri di bronzo dei quali da luglio 2022 si celebra l’anno del ritrovamento. Per accedere al Convegno, causa posti limitati, è necessario registrarsi, al link prenotazione@bbpromoservice.it. Il Convegno verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Segretariato regionale del MiC per la Calabria https://www.facebook.com/beniculturalicalabria.

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Panorama sul mare dal parco di Capo Colonna (Crotone) (foto federico neri)

L’archeologia subacquea incontra così l’arte antica, il restauro e la valorizzazione del territorio con quattro sezioni dedicate di approfondimento che vedranno alternarsi al tavolo grandi studiosi, archeologi, e non solo, italiani e stranieri. I Bronzi di Riace non rappresentano solo due statue, ma un intero ecosistema culturale, quello della Magna Grecia, quello del cuore del Mediterraneo. Nei tre giorni di incontri si svilupperanno diversi temi.

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Il mare davanti alle spiagge di Riace: qui vennero ritrovati i due Bronzi (foto roberto papalia)

Nella sezione archeologia subacquea del convegno sono presentate le campagne di ricerca che hanno interessato l’area del ritrovamento dei Bronzi fino al 29 ottobre 2022. Tra gli appuntamenti, i diretti protagonisti delle indagini di ricerca archeologica sui fondali antistanti Riace Marina presentano al pubblico i risultati delle attività di ricerca con focus su uno scavo archeologico “inverso”, a partire dal giorno di rinvenimento fino alla più recente campagna di indagine condotta dal Segretariato regionale del ministero della Cultura per la Calabria con il proprio funzionario archeologo subacqueo d’intesa con i reparti di specialità dell’Arma dei Carabinieri – Nucleo Carabinieri subacquei di Messina, Centro addestramento Carabinieri subacquei di Genova e Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza.

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Bronzi di Riace al museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria: il volto del bronzo A (foto MArRC)


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Il volto del guerriero B, uno dei due Bronzi di Riace esposti nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto MArRC)

La sezione Storia dell’Arte Antica del convegno propone gli studi che fin dalla scoperta sono stati elaborati e che non accennano a pause, testimonianza dell’importanza del rinvenimento delle due statue nel mare di Riace e della loro attualità. “I Bronzi di Riace: 50 anni di studi e ricerche” presenta gli ultimi risultati, tra i quali l’importante contributo di recentissime ricerche in Grecia con l’individuazione dell’area dove vennero fuse le due statue. Una nuova serie di studi rivela anche l’importanza della ricostruzione delle rotte mediterranee nell’antichità, supportate da sempre più numerosi rinvenimenti di relitti con relativo carico. Due relazioni affronteranno questa problematica giungendo a conclusioni importanti per l’archeologia subacquea.

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Nuccio Schepis durante i restauri dei Bronzi di Riace

Per la sezione del restauro il convegno internazionale pone a confronto studi interdisciplinari per la prevenzione e protezione dei Bronzi di Riace. La storia dei Bronzi di Riace non termina con la loro scoperta e recupero: la conservazione delle due statue costituisce di fatto una serie di capitoli che si aggiungono a quanto già finora detto e illustrato. Le relazioni del Convegno aprono nuovi scenari, dove si percorrono strade nuove circa la manutenzione ordinaria e straordinaria dei due capolavori, sottoposti a impatti nuovi e continui da affrontare in tempi rapidi e con cognizione di causa. In questo senso, i Bronzi di Riace diventano di fatto dei veri apripista per nuove tecniche e metodi di restauro per quanto il Mediterraneo ha conservato nei suoi fondali, oggi interessati da inquinamenti che danno vita a nuove sfide anche per l’archeologia subacquea.

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Visitatori nella sala che ospita i Bronzi di Riace nel museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria (foto federico neri)

La quarta sezione insiste sulle nuove vie della valorizzazione. Nell’ultimo quarto del XX secolo il mondo è radicalmente cambiato con l’affermazione di internet e di nuove tecniche di comunicazione. La globalizzazione ha trasformato il modo di percepire la realtà, anche quella che fino a pochi anni fa era rappresentata dai musei di archeologia. La trasformazione in atto riguarda anche i Bronzi di Riace e tutta l’archeologia subacquea del Mediterraneo: dalle tecniche antisismiche per la conservazione dei reperti alle luci, dalla temperatura al grado di umidità determinato dal numero di visitatori presenti. Nuova e determinante importanza viene inoltre conferita all’ambiente che ha custodito nel tempo i siti archeologici sommersi: l’acqua del Mediterraneo, che diventa co-protagonista insieme ai Bronzi di Riace.

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Riace: il recupero del Bronzo A nel 1972 (foto per gentile concessione del Comune di Riace)

IL PROGRAMMA. GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2022. Alle 9.30, i saluti istituzionali introdotti da Fabrizio Sudano. Alle 11, relazioni introduttive: modera Fabrizio Sudano. Daniele Castrizio su “Lo studio dei Bronzi di Riace. Interpretazione e ipotesi. La figura di Paolo Moreno (1934-2021)”; Luigi Fozzati, Andrea Camilli su “Il Mediterraneo e il rinvenimento di reperti bronzei: dal caso alla necessità”. Dopo la pausa pranzo, alle 15 inizia la Sezione Archeologia subacquea (dalle 15 alle 19): moderano Elena Calandra e Luigi Fozzati. Pier Giovanni Guzzo su “La scoperta dei Bronzi 50 anni dopo”, Fabrizio Sudano su “I Bronzi e la Soprintendenza Archeologica della Calabria”, Daniela Gandolfi su “La campagna archeologica subacquea di Nino Lamboglia”, Alice Freschi su “La ricerca di archeologia subacquea della Soprintendenza archeologica della Calabria negli anni 1980-1981 nelle acque di Riace”. Dopo il coffee break, si riprende alla 16.50: Luigi Fozzati, Alessandra Ghelli su “Le prospezioni subacquee del 2004”, Giusi Grimaudo, Massimo Capulli su “Il progetto Archeomar a Riace”, Alessandra Ghelli su “Recenti attività di ricerca archeologica”, Lorenzo E. Baumer su “Statue dal mare: aspetti archeologici”, Marco Anzidei, Giuseppe Mastronuzzi, Giovanni Scicchitano su “Variazioni del livello marino lungo le coste della Calabria in epoca storica”. Chiude il dibattito.

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La copia in bronzo della testa del Guerriero A dei Bronzi di Riace con i colori originali (foto mic)

IL PROGRAMMA. VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022. Alle 9.30 inizia la Sezione Storia dell’arte antica (dalle 9.30 alle 12.50): moderano Daniele Castrizio e Fausto Zevi. Ludovico Rebaudo su “Archeometria, anatomia, tradizione. Dati sull’aspetto originale dei Guerrieri di Riace”, Maurizio Paoletti su “I restauri antichi del Bronzo di Riace B”, Vincenzo Franciosi su “ἐπί δόρυ, dalla parte della lancia; ἐπ᾽ἀσπίδα, dalla parte dello scudo”, Konstantinos Tziampasis su “Le origini dei Bronzi di Riace da Argos. Una nuova lettura dei vecchi dati e una probabile soluzione di un enigma archeologico”. Dopo il coffee break, si riprende alle 11.20: Koichi Hada su “Da Argos a Roma: Storia di colore dei Bronzi di Riace”, Vinzenz Brinkmann, Ulrike Koch-Brinkmann su “Una sperimentazione archeologica del Liebieghaus Polychromy Research Project sui bronzi di Riace”, Antonio Corso su “Le statue da Riace, il torso Valentini e l’Atleta di Stefano nel contesto della nostalgia per l’età eroica dello stile severo”.

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I tecnici, dopo i lunghi restauri, hanno riscontrato nei Bronzi microfratture che li rendono estremamente fragili

Dopo la pausa pranzo, alle 15 inizia la Sezione Restauro (dalle 15 alle 19): modera Alessandra Marino. Giovanna De Palma su “Il Restauro dei Bronzi dal 2005 al 2015”, Francesca Angelo su “I bronzi recuperati dal mare: problematiche e tecniche di restauro”, Nuccio Schepis, Paola Donati su “I Bronzi di Riace: storia, ricerca e problematicità del restauro del bronzo archeologico”. Roberto Ciabattoni su “Protezione e Prevenzione: le soluzioni impiegate per la protezione e la sicurezza dei bronzi nel corso degli anni. Manipolazioni, esposizioni e monitoraggi”, Mario Micheli, Massimo Vidale su “I procedimenti costruttivi dei Bronzi di Riace nel dibattito critico degli ultimi decenni”. Dopo il coffee break, si riprende alle 17: Gerardo De Canio su “Progettazione e istallazione al museo di Reggio Calabria dei basamenti con isolamento sismico per i Bronzi di Riace”, Marialuisa Mongelli su “Modellazione e analisi numeriche dei Bronzi di Riace”, Ivan Roselli su “Sperimentazione in laboratorio dell’efficacia antisismica dei basamenti isolati per i Bronzi di Riace”, Vincenzo Fioriti su “Elaborazioni video innovative a supporto di una corretta progettazione dei basamenti con isolamento sismico per statue”. Chiude il dibattito.

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Carmelo Malacrino, direttore del museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria, alla presentazione di “Notti d’estate 2022” (foto MArRC)

IL PROGRAMMA. SABATO 12 NOVEMBRE 2022. Alle 9.30 inizia la Sezione Valorizzazione (dalle 9.30 alle 13): modera Filippo Demma. Carmelo Malacrino su “I Bronzi di Riace e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria”, Davide Bennato, Andrea Gennaro su “Promozione e comunicazione: libri, riviste, filmati e pubblicità”, Paolo Giulierini su “Il Mediterraneo in una stanza. Valorizzazione e contesto”, S. Rinaldi Tufi su “Non solo Mediterraneo. Viaggi e commerci a lunga percorrenza oltre il mare nostrum”, Pippo Cappellano su “Storia e vicende del primo documentario sui Bronzi di Riace”. Alle 11.10, il dibattito. Alle 11.30, le conclusioni con Barbara Davidde. Alle 12, proposta di candidatura dei Bronzi di Riace a Patrimonio UNESCO. Comunicazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Paestum. Alla XXIV Bmta la 2ª Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo: annunciato l’itinerario sommerso del Relitto del Lombardo per il 2023 alle isole Tremiti, e consegnato il Premio internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”

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Il relitto del Lombardo alle Isole Tremiti: a giugno 2023 sarà visitabile con un itinerario subacqueo (foto patrimonio subacqueo)

paestum_BMTA22-XXIV-edizione_logoA giugno 2023 sarà possibile visitare l’itinerario sommerso del Relitto del Lombardo appartenuto e utilizzato da Garibaldi durante lo sbarco dei Mille e poi dopo qualche anno naufragato al largo delle Isole Tremiti in Puglia: lo ha annunciato alla XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Barbara Davidde soprintendente nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo nel corso della 2ª Conferenza Mediterranea sul Turismo archeologico subacqueo. “La soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo del MiC”, racconta Barbara Davidde, “sta portando avanti il percorso di realizzazione del progetto Amphitrite volto a creare itinerari subacquei all’interno di cinque Aree Marine Protette italiane: quella delle Isole Tremiti in Puglia, le Cinque Terre e Portofino in Liguria, Baia in Campania, Crotone in Calabria, Capo Testa – Punta Falcone in Sardegna. Alcuni di questi itinerari saranno dotati di una rete di nodi sensori che, grazie all’internet underwater things, permetterà la visita dei siti con dei tablet che hanno al loro interno la realtà aumentata e la ricostruzione di come doveva essere in antico il sito sommerso. Questo tipo di visita esiste già nel Parco di Baia e sarà realizzato nelle Isole Tremiti sicuramente sul relitto del Lombardo e forse anche sul Relitto delle Tre Senghe per il quale stiamo terminando gli studi propedeutici”.

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La soprintendente Barbara Davidde con l’archeologo subacqueo Roberto Petriaggi sulla barca appoggio a Baia (foto Marcello Adamo)

La 2ª Conferenza Mediterranea sul Turismo archeologico subacqueo – organizzata dalla Borsa nel ricordo del grande archeologo e studioso Sebastiano Tusa che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum – è stata anche l’occasione per la soprintendente Davidde per lanciare, insieme a Ulrike Guérin Programme Specialist 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage UNESCO Culture Sector, l’idea di creare una rete di percorsi subacquei e di proporre questi itinerari per l’iscrizione nella lista delle buone pratiche per la valorizzazione e la protezione del patrimonio culturale subacqueo. “Per noi è importante anche per dare il nostro appoggio e rendere il patrimonio acquatico sempre più accessibile, a patto che l’itinerario sia gestito”, spiega Ulrike Guérin che aggiunge “una candidatura sicuramente da presentare quale esempio di buona pratica per gli itinerari subacquei è quella del Parco sommerso Baia” rivolgendosi al direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano. Alla conferenza, con il coordinamento scientifico di Luigi Fozzati, sono intervenuti Valeria Patrizia Li Vigni presidente fondazione Sebastiano Tusa, Ferdinando Maurici soprintendente del Mare della Regione Siciliana, Cristiano Tiussi direttore fondazione Aquileia.

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Consegna premio internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” 2022: da sinistra, Lucrezia Maghet, Valeria Patrizia Li Vigni, Pippo Cappellano, Eric Rieth, Andrea Camilli, Luigi Fozzati (foto bmta)

Sempre nel ricordo dell’archeologo siciliano, il Premio internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” è stato consegnato a Eric Rieth direttore emerito CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Francia e responsabile dipartimento Archeologia Navale museo nazionale della Marina di Parigi per il riconoscimento alla carriera; Andrea Camilli direttore del museo delle Navi Antiche di Pisa per il progetto “Grande Tirreno”, per il progetto più innovativo a cura di Istituzioni, Musei e Parchi Archeologici; Pippo Cappellano giornalista, regista, foto cineoperatore subacqueo e autore di documentari per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione. “Un’iniziativa a cui teniamo molto”, rimarca il fondatore e direttore della BMTA Ugo Picarelli, “per portare avanti l’eredità pionieristica dell’amico della Borsa Sebastiano Tusa”. A seguire la consegna della Targa “Claudio Mocchegiani Carpano”, alla presenza del figlio Luca, alla migliore Tesi di laurea sull’Archeologia Subacquea: premiata Lucrezia Maghet per la tesi “L’archeologia subacquea sul web: raccolta, analisi e lettura critica dell’offerta disponibile in rete” corso di laurea in Beni culturali, università di Udine.

Paestum. Tutto pronto per la XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico: ecco alcuni dei principali appuntamenti nei quattro giorni di kermesse a ingresso gratuito. Oltre 100 conferenze, incontri con i protagonisti, premi internazionali, workshop, salone espositivo, archeovirtual e tanto altro

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Veduta aerea del Santuario Meridionale a Paestum con il tempio di Nettuno e la Basilica (foto pa-paeve)

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Ugo Picarelli, fondatore e direttore della Borsa mediterranea del Turismo archeologico a Paestum (foto bmta)

paestum_BMTA22-XXIV-edizione_logoConto alla rovescia per la XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si svolgerà a Paestum al Tabacchificio Cafasso (sito di archeologia industriale “simbolo della Piana del Sele”, così definito da Gillo Dorfles), l’area archeologica e il museo nazionale, la Basilica da giovedì 27 a domenica 30 ottobre 2022. La BMTA è promossa da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum e parco archeologico di Paestum e Velia ed è ideata e organizzata dalla Leader srl, fondatore e direttore Ugo Picarelli. L’ingresso alla BMTA è gratuito, con la registrazione online consigliata per evitare file. Inoltre, i visitatori accreditati, grazie alla preziosa collaborazione del parco archeologico di Paestum e Velia e della Direzione regionale Musei della Campania, usufruiscono dell’ingresso gratuito alle aree archeologiche di Paestum e Velia e ai musei nazionali di Paestum, Capua, Eboli, Padula e Pontecagnano. Previste anche, su prenotazione, visite guidate gratuite a Paestum e Velia venerdì 28 e sabato 29 ottobre. Frecciarossa Treno Ufficiale della BMTA: per chi partecipa all’evento e raggiunge Napoli o Salerno con Le Frecce, sconto del 30% sul prezzo Base del biglietto del treno.

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Una conferenza alla Borsa mediterranea del Turismo archeologico 2021 a Paestum (foto bmta)

In questa edizione 100 conferenze (di cui 50 tra incontri e laboratori a cura del ministero della Cultura) si svolgeranno in 5 sale in contemporanea con 500 relatori tutti in presenza. Tra le principali iniziative in programma ricordiamo la Conferenza con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi (giovedì 27 ottobre, 12-16.30. Diretta on line). A seguito della Riforma del ministro Franceschini del 2014, che ha dato da allora l’autonomia a circa 40 tra Parchi e Musei, è consuetudine della Borsa inaugurare la prima giornata con i Direttori dei Parchi e Musei Statali Autonomi per un confronto sulle tematiche più attuali in termini di gestione, valorizzazione e innovazione. La prima sessione Il sostegno del PNRR alle destinazioni, ai parchi e musei archeologici per la valorizzazione dei territori, dei siti e per la promozione del turismo culturale si svolge in collaborazione con l’Ufficio Italia del Parlamento Europeo con la partecipazione dei vertici del Parlamento Europeo e dei ministeri del Turismo e della Cultura, dei presidenti delle Organizzazioni datoriali (Marina Lalli per Federturismo Confindustria e Vittorio Messina per Assoturismo Confesercenti). Nella seconda sessione Parchi e Musei Archeologici a confronto partecipano due prestigiosi musei esteri con Ahmed Farouk Ghoneim Direttore Museo Nazionale della Civiltà Egiziana e Fatma Naït Yghil direttore museo del Bardo di Tunisi e i fondatori del turismo archeologico organizzato Willy Fassio per Il Tucano Viaggi Ricerca e Piergianni Addis per I Viaggi di Maurizio Levi e Kel12. Presentazione dei volumi: “Campania – Regno dell’archeologia” de Le Guide di Repubblica; “Toscana Etrusca. Un viaggio contemporaneo in una terra millenaria” – Cairo Ed. realizzata per conto di Toscana Promozione Turistica.

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Le Catacombe di Siracusa protagoniste alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico 2022 (foto bmta)

Conferenza sull’Archeologia Sotterranea in Italia (sabato 28 ottobre, 10-13. Diretta on line) intende dare risalto ai tanti luoghi sotto le nostre città realizzati dall’uomo, quali caverne, cripte, catacombe, gallerie, labirinti, al fine di individuare contenuti e strumenti per promuovere una offerta contrassegnata da bellezza, unicità, percorsi emozionali, sostenibilità, dove città e territori sono protagonisti. La partecipazione della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra con il segretario generale mons. Iacobone, dell’ENIT con il Consigliere Pappalardo, del Touring Club Italiano con il presidente Iseppi con Comuni e Regioni ha l’obiettivo di lanciare un progetto interregionale dei territori protagonisti. Presentazione del progetto co-finanziato dal programma COSME dell’Unione Europea “EU DigiTOUR”, dedicato a PMI e startup del settore turismo per accedere a un programma di supporto tecnico e finanziario. Una opportunità per un pubblico business (in particolare PMI turistiche, policy maker, incubatori, acceleratori con programmi dedicati a startup del turismo) di conoscere dati, trend e progettualità sul tema della Digital Transformation e la sua rilevanza per il settore turistico; l’evento presenta il progetto EU DigiTOUR, co-finanziato dal programma COSME della Unione Europea e le opportunità di supporto tecnico e finanziario dedicate alle PMI del turismo. La seconda sessione verte sul tema della formazione in campo digitale ad alto tasso di interazione per un pubblico business e per studenti che vogliono incrementare le proprie competenze e sperimentarle sul campo. Saranno approfondite le tecnologie digitali più rilevanti per il turismo: Artificial Intelligence (AI), Internet of Things (IoT), Augmented Reality e Virtual Reality (AR; VR) e big data; inoltre, Mentoring, workshop e un mini-hackathon guideranno i partecipanti nell’adozione e uso di queste tecnologie. Il mini-hackathon aperto a studenti (diplomandi e laureandi) e professionisti, imprese turistiche e startup utilizzerà la metodologia CO*STAR (customer opportunity solution team advantages result), ideata appositamente per lo sviluppo creativo di progetti innovativi.

paestum_bmta_Award Khaled al-Asaad-2022_locandinaInternational Archaeological Discovery Award “Khaled al-Asaad” (venerdì 28 ottobre, 18-19.30. Diretta on line). La BMTA in collaborazione con Archeo, il primo mensile archeologico in Italia, dal 2015 premia le scoperte archeologiche votate dalle principali testate archeologiche internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), AiD Archäologie in Deutschland (Germania), Archéologia (Francia), as. Archäologie der Schweiz (Svizzera), Current Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia). Il Premio, alla 8ª edizione e intitolato all’archeologo di Palmira che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale, è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato alle scoperte archeologiche e ai suoi archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio. Partecipano alla Cerimonia di consegna Fayrouz Asaad figlia archeologa di Khaled, Stefano Ravagnan inviato speciale del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la crisi in Siria e Mohamad Saleh ultimo direttore del Turismo di Palmira. Il Premio 2021 sarà conferito per la scoperta della “città d’oro” fondata da Amenhotep III, riaffiorata dal deserto nei pressi di Luxor in Egitto, a Zahi Hawass già ministro delle Antichità e direttore della Missione archeologica. Presentazione di “e-Archeo” (sabato 29 ottobre, 9-30-13.30. Diretta on line), grande progetto nazionale per la valorizzazione multimediale e tecnologica di 8 siti archeologici. Commissionato ad ALES spa dal ministero della Cultura, il progetto e-Archeo è stato realizzato in collaborazione con diverse università italiane e con il CNR ISPC, con l’intento di offrire una modalità di lettura e fruizione di alcuni siti archeologici con un notevole potenziale narrativo ancora non pienamente espresso. Sono stati scelti 8 siti del Patrimonio Culturale di fondazione etrusca, greca, fenicio-punica, indigena e romana: Egnazia (Puglia), Sibari (Calabria), Velia (Campania), Nora (Sardegna), Alba Fucens (Abruzzo), Cerveteri (Lazio), Marzabotto (Emilia Romagna) e le Ville di Sirmione e Desenzano (Lombardia). Per questi otto siti e-Archeo costituisce un progetto di valorizzazione multimediale integrato e multicanale con soluzioni trasversali, da cui si attivano singole applicazioni per vari usi e tipologie di pubblico, promuovendo questo patrimonio in modalità sia scientifica che narrativa ed emozionale.

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La giornalista Donatella Bianchi riceve il premio Tusa 2021 da Patrizia Li Vigni e Dalila Nesci, presente Ugo Picarelli (foto bmta)

2ª Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo e Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa” (sabato 29 ottobre, 14.30-17. Diretta on line). In occasione dell’edizione 2019 la BMTA assegnò postumo il Premio “Paestum Mario Napoli” a Sebastiano Tusa, per onorare la memoria del grande archeologo, dello studioso, dell’amico della Borsa, ma soprattutto dell’uomo del Sud, che ha vissuto la sua vita al servizio delle istituzioni per contribuire allo sviluppo locale e alla tutela del Mare Nostrum. Proprio nel ricordo dell’archeologo siciliano dal 2021 la Borsa organizza la Conferenza Mediterranea sul Turismo Archeologico Subacqueo per promuoverne le destinazioni mediterranee e il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”. Grazie al coordinamento scientifico di Luigi Fozzati, intervengono alla Conferenza Barbara Davidde soprintendente nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Ulrike Guérin programme specialist 2001 Convention on the Protection of the Underwater Cultural Heritage UNESCO Culture Sector, Valeria Patrizia Li Vigni presidente fondazione Sebastiano Tusa, Ferdinando Maurici soprintendente del Mare della Regione Siciliana, Fabio Pagano direttore parco archeologico dei Campi Flegrei, Cristiano Tiussi direttore fondazione Aquileia, mentre ricevono il Premio Internazionale di Archeologia Subacquea “Sebastiano Tusa”: per il riconoscimento alla carriera Eric Rieth direttore emerito del CNRS Centre National de la Recherche Scientifique di Francia per conto dell’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne-CNRS e responsabile del dipartimento di Archeologia navale al museo nazionale della Marina di Parigi; per il progetto più innovativo a cura di istituzioni, musei e parchi archeologici Andrea Camilli direttore del museo delle Navi Antiche di Pisa; per il progetto “Grande Tirreno” per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione Pippo Cappellano giornalista, regista, foto cineoperatore subacqueo e autore di documentari.

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L’incontro con Zahi Hawass alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico nel 2016 (foto bmta)

Incontri con i protagonisti (sabato 29 ottobre. Diretta on line). Il grande pubblico con i più noti divulgatori culturali, archeologi, direttori di musei, accademici, giornalisti: alle 17, Syusy Blady che interviene su “Ingegneri del Cosmo”, un sorprendente viaggio cosmico; alle 18.30, Zahi Hawass archeologo, già ministro egiziano delle Antichità e direttore degli scavi a Giza, Saqqara e Valle dei Re; alle 17.45, Barbara Jatta direttore musei Vaticani; Fatma Naït Yghil direttore museo del Bardo di Tunisi; Alfonsina Russo direttore generale parco archeologico del Colosseo. AIGU Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO: il progetto ECO ricongiunge l’uomo alla sua biosfera. In continuità con la tematica trattata alla BMTA 2021, le azioni suggerite dal Manifesto di AIGU Next Generation You trovano la giusta collocazione nell’ambito di una visione strategica condotta sul territorio nazionale, che ha portato a trattare i contenuti sul Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO allo scorso Italian Youth Forum di Cagliari 2022 e che continuerà a interessare il tema del Living Heritage al prossimo Italian Youth Forum di Torino 2023, dedicato alle Città creative UNESCO. AIGU rivolge la propria attenzione all’uomo e al suo ecosistema allo scopo di ricongiungerlo intimamente alla natura dei luoghi che abita e promuovere una più profonda consapevolezza nei confronti delle sue origini e della sua storia, che ancora oggi ne influenzano le tradizioni.

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Il salone espositivo all’ex Tabacchificio Galasso di Paestum (foto bmta)

SALONE ESPOSITIVO. 150 espositori (ben 17 territori regionali rappresentati, 12 Regioni, Roma Capitale con il Municipio X e il Ministero della Cultura con 500 mq dedicati ai Parchi e Musei autonomi, dal Colosseo a Paestum e Velia, da Sibari ai Campi Flegrei, dal MANN di Napoli al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e ancora Europa Creativa, Ales, Parco di Gaiola), di cui 20 Paesi Esteri (per la prima volta Arabia Saudita, Libano, Palestina, la Macedonia greca e il ritorno di Cina, Cipro, Spagna). Il ministero della Cultura nel proprio spazio presenterà la candidatura della Via Appia Antica, nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea, per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO (4 Regioni, 74 Comuni, 14 Parchi, 13 tra Città Metropolitane e Province, 14 Parchi, 25 Università, 28 uffici dello stesso Ministero, oltre a numerose comunità territoriali si sono uniti per tutelare, valorizzare e promuovere la candidatura di questo percorso, che si sviluppa quasi per intero nel Mezzogiorno d’Italia). L’antico asse di comunicazione, il primo concepito come via publica, fu il prototipo dell’intero sistema viario romano con i suoi 120.000 km di lunghezza complessiva.

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Alla borsa mediterranea del turismo archeologico workshop con i buyer europei selezionati da Enit (foto bmta)

WORKSHOP CON I BUYER EUROPEI SELEZIONATI DA ENIT. 30 buyer tra tour operator europei selezionati dall’ENIT (provenienti da Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Spagna) e nazionali di ArcheoIncoming presenti al Workshop di sabato 29 ottobre ore 10-18, che intende sviluppare la domanda turistica di prossimità europea e nazionale da parte dei tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing, ma dalla pandemia in poi proiettati anche sul nostro Bel Paese. Negli ultimi anni la BMTA è orientata nella scelta dei buyer al solo mercato europeo per dare una opportunità agli operatori turistici dell’offerta di recuperare quote della domanda estera di prossimità, che negli ultimi decenni a scapito del Sud Italia ha preferito i paesi viciniori competitori. Saranno presenti i migliori tour operator interessati al segmento archeologico del turismo culturale, che non hanno mai partecipato negli anni al Workshop di Paestum.

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Archeoincoming è la nuova sezione della Borsa mediterranea del Turismo archeologico (foto bmta)

ARCHEOINCOMING (giovedì 27 ottobre, 16.30-19.30. Diretta on line). La BMTA dal 2019 si è impegnata sulla domanda di prossimità europea e nazionale, presentando la neo sezione ArcheoIncoming, dove sono protagonisti i tour operator specialisti, da sempre vocati all’outgoing. Come nel 2021 numerosi i tour operator presenti quest’anno nel Salone Espositivo (Carrani Tours, Cosertour, Il Tucano Viaggio Ricerca, Jockey Viaggi, Key to Italy, Mondo Emozioni, Viaggi dell’Elefante, Yanez Viaggi), che in qualità di buyer rafforzano anche il Workshop rappresentando la domanda nazionale nell’incontro con gli operatori turistici dell’offerta. Grazie alla BMTA nel confronto messo in atto con gli imprenditori del turismo archeologico precursori del viaggio esperienziale è stato dagli stessi richiesto un coordinamento tecnico all’ENIT, necessario a seguito della riprogrammazione dei cataloghi imposti dalla pandemia, consapevoli di promuovere sempre più le destinazioni archeologiche nazionali, in particolare del Centro Sud.

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Il segretario della Bmta Ugo Picarelli consegna alla vedova Valeria Li Vigni l premio “Paestum Mario Napoli” 2019 assegnato postumo a Sebastiano Tusa durante la XXII Bmta (foto bmta)

PREMIO “PAESTUM MARIO NAPOLI”. Istituito nel 2005 nel nome di “Paestum” e intitolato dal 2018, in occasione del 50° anniversario della scoperta della Tomba del Tuffatore, a Mario Napoli, archeologo e studioso della Magna Grecia, Soprintendente Archeologico di Sa, Av, Bn nel 1964, quando vennero alla luce a Velia la Porta Rosa (singolare complesso costruttivo del II-III sec. a.C.) e nel 1968 a 1,5 km a sud di Paestum nella necropoli di Tempa del Prete, la Tomba del Tuffatore (unica testimonianza in ambito greco di pittura non vascolare, datata al 480 a.C. circa) è assegnato a personalità e organismi, che contribuiscono al dialogo interculturale, alla valorizzazione del patrimonio culturale, alla promozione del turismo archeologico. Ricevono il Premio per il 2022: Associazione della Stampa Estera in Italia, Musei Vaticani, Museo Archeologico di Reggio Calabria, Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Touring Club Italiano.

ARCHEOVIRTUAL. In collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, ArcheoVirtual da 15 edizioni è il fiore all’occhiello della BMTA con in mostra le produzioni più significative nel panorama internazionale delle tecnologie digitali al servizio del patrimonio. L’edizione 2022 dal tema “Verso il Metaverso” vuole introdurre il pubblico alle prospettive, che si delineano nel campo dei nuovi mondi virtuali. Il patrimonio culturale si avvia verso la sfida dei nuovi ambienti immersivi e dei mondi artificiali. L’annunciato avvento del Metaverso, pur non rappresentando una novità assoluta (i primi ambienti di metaverso dedicati ai beni culturali risalgono a circa quindici anni fa), fa intravedere rilevanti trasformazioni nelle modalità di comunicazione, intrattenimento, commercio, che toccheranno tutti gli ambiti della vita sociale. Che ruolo avranno la cultura e il patrimonio archeologico in questo contesto? Ad oggi le caratteristiche del fenomeno non sono ancora ben delineate, ma idealmente ogni rilievo o modellazione ricostruttiva può divenire, in un prossimo futuro, un ambiente immersivo in cui muoversi, incontrare altri utenti, apprendere informazioni e intrecciare relazioni. Le produzioni presenti: Arzachena Civiltà Millenaria CNR ISPC – Comune di Arzachena, e-Archeo HI Cerveteri BlueCinemaTV, Due passi al Louvre con il tuo avatar! No Real Interactive, MAPOD4D ArcheOs Tec, Progettosl Rete di imprese – Leicon, Realverso Lucanum iInformatica, MetaHeritage. Metaverso per l’archeologa 7eMezzo.biz – MetaHeritage, ATON per il Metaverso CNR ISPC. Inoltre, il pubblico avrà come guida d’eccezione Lucrezia, l’archeologa virtuale che dialogherà con i visitatori di ArcheoVirtual tramite i loro cellulari. Alla Mostra si affianca un Workshop tematico sull’evoluzione delle applicazioni digitali nei beni culturali, sulle relative professionalità e sulle forme e le tecniche di narrazione del passato, quest’anno sulle trasformazioni in atto, legate all’avvento di questo mondo virtuale e della blockchain, che muteranno drasticamente le prospettive emotive ed economiche della fruizione del patrimonio culturale. Intervengono Augusto Palombini CNR ISPC, Coordinatore Scientifico di ArcheoVirtual, Costanza Miliani Direttore CNR ISPC, Daniele Bursich Imprenditore digitale 7eMezzo-biz, Ciro Cacciola Direttore MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, Antonella Negri Funzionario Istituto Centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale Ministero della Cultura, George Partskhaladze Research Council Member Georgian National Museum, Antonella Pellettieri Dirigente di ricerca CNR ISPC, Luciano Ragazzi Direttore esecuzione MTC SIC Ecosistema digitale per la cultura – Regione Campania. Ancora,

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Alla Borsa mediterranea del Turismo archeologico ArcheoExperience con i Laboratori di Archeologia Sperimentale (foto bmta)

ArcheoExperience con i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo per realizzare i manufatti di uso quotidiano, ArcheoLavoro orientamento post diploma e post laurea a cura delle Università (oltre 2.000 studenti da 35 scuole provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia) e ArcheoStartup per la presentazione delle imprese giovanili del turismo culturale, in collaborazione con l’Associazione Startup Turismo, mentre la community di IgersItalia si ritroverà a Paestum con uno stand e la riunione del consiglio direttivo.

Turismo Archeologico Subacqueo, parte dalla XXIII Borsa Mediterranea del Turismo archeologico la proposta al Consiglio d’Europa per l’Itinerario Culturale Europeo nel ventesimo della Convenzione Unesco del Patrimonio subacqueo. Illustrati i quattro siti italiani di archeologia subacquea. Consegnato il premio Tusa. Al Mann aprirà una sezione sul Mediterraneo

Rilievi subacquei del porto sui fondali di Lipari (foto salvo emma)

paestum_XXIII_BMTA_2021Il Turismo Archeologico Subacqueo al centro del dibattito della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (25-28 novembre 2021) con la Prima Conferenza Mediterranea, introdotta dal direttore della BMTA Ugo Picarelli, che si è soffermato sull’idea di approfondire, nel corso della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, anche il tema dei reperti archeologici sepolti in fondo al mare e renderlo centrale con un progetto che ha mosso i primi passi nella collaborazione col compianto archeologo e primo soprintendente del Mare della Regione Siciliana Sebastiano Tusa. Dopo il saluto di Gianfranco Gazzetti, direttore nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, ha coordinato la conferenza l’archeologo Luigi Fozzati.

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Mounir Bouchenaki, presidente onorario della Borsa mediterranea del Turismo archeologico

Il presidente onorario della BMTA Mounir Bouchenaki ha presentato un excursus sulle diverse convenzioni dell’Unesco, per arrivare a quella del 2001 sul Patrimonio Subacqueo, molto contrastata dai grandi Paesi marittimi e dai ministeri della Difesa. Obiettivo della Conferenza è quello di presentare al Consiglio d’Europa la candidatura per un nuovo Itinerario Culturale Europeo “Mediterranean Underwater Cultural Heritage”, proprio in occasione del ventesimo anniversario della Convenzione Unesco sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo. La proposta mette in rete i siti archeologici subacquei di Baia Sommersa nei Campi Flegrei e Parco Sommerso di Gaiola (Campania); Isole Egadi, Pantelleria, Plemmirio e Ustica (Sicilia); Egnazia, Isole Tremiti, San Pietro in Bevagna (Puglia); Capo Rizzuto (Calabria); Pavlopetri e Peristera (Grecia); Alessandria d’Egitto (Egitto); Cesarea Marittima (Israele); Kizlan (Turchia).

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La giornalista Donatella Bianchi riceve il premio Tusa 2021 da Patrizia Li Vigni e Dalila Nesci, presente Ugo Picarelli (foto bmta)

La Conferenza si è aperta, infatti, con il premio intitolato a Tusa e conferito a Donatella Bianchi, giornalista Rai, conduttrice di Linea Blu e presidente WWF Italia, per il miglior contributo giornalistico in termini di divulgazione. Il riconoscimento è stato consegnato dalla consorte Valeria Patrizia Li Vigni e dal sottosegretario di Stato per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci. Nel ricevere il premio, Donatella Bianchi ha ricordato che: “Questa nostra Italia, così piccola, ma incredibilmente ricca, merita che tutti ci facciamo carico della sua rinascita, guardando oltre il Piano nazionale di ripresa e resilienza, per una vera e concreta valorizzazione di tutti i suoi Beni”.

La famosa lastra di copertura della Tomba del Tuffatore esposta al museo Archeologico nazionale di Paestum

All’appuntamento sono intervenuti Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, che ha messo l’accento sull’esistenza a Paestum della Tomba del Tuffatore, simbolicamente vicina al tema; Maurizio Di Stefano, presidente ICOMOS Italia, che ha sottolineato la necessità di migliorare la formazione delle competenze nel settore subacqueo delle imprese culturali.

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L’archeologa subacquea Barbara Davidde, soprintendente nazionale del patrimonio subacqueo

Barbara Davidde, soprintendente nazionale per il Patrimonio subacqueo; Maguelonne Déjeant-Pons segretario esecutivo della Convenzione del Paesaggio nel Consiglio d’Europa; Ulrike Guérin, in rappresentanza dell’UNESCO per la Convenzione del 2001, che ha testimoniato l’interesse dell’UNESCO verso i nuovi itinerari e la ricerca del patrimonio che giace sui fondali marini, perché non cercarlo non equivale a proteggerlo, ma a perderlo. È intervenuto, con un contributo video, anche Louis Godart, accademico dei Lincei e componente del Consiglio scientifico della “Maison de l’histoire européenne” del Parlamento Europeo, che ha ribadito l’importanza di creare grandi itinerari archeologici sotto l’egida dell’Europa e ha rimarcato la centralità dell’opera del direttore Ugo Picarelli e della sua BMTA in questa disciplina relativamente nuova.

I reperti dal relitto di Antikytera esposti alla mostra “Thalassa” (foto Mann)
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Colonne e reperti si possono ammirare nel nuovo “Percorso delle Colonne” nel parco sommerso di Baia (foto pasquale vassallo / pa-fleg)

Alla Bmta sono stati illustrati i quattro siti italiani di archeologia subacquea. Per la Campania Fabio Pagano direttore del parco archeologico dei Campi Flegrei e Paolo Giulierini direttore del museo Archeologico nazionale di Napoli hanno parlato dell’importanza dei reperti che si trovano in fondo al mare e della necessità di rendere questo patrimonio fruibile anche per chi non sa effettuare immersioni. “Il Parco sommerso di Baia è uno dei luoghi più iconici dei Campi Flegrei”, ha spiegato Pagano. “Il nostro obiettivo è portare l’eredità antica nel contemporaneo per raccontare storie antiche guardando al futuro”. Giulierini ha invece annunciato che al Mann, sulla falsariga della mostra “Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo”, voluta da Sebastiano Tusa, sarà allestita una sezione permanente che ruoterà intorno all’importanza del mar Mediterraneo. Seguendo questa sottile linea azzurra, inoltre, si pensa di “istituire un centro di ricerca e documentazione”. Sulla fruizione del patrimonio archeologico subacqueo si sono soffermati anche Vincenzo Maione direttore Centro sub Campi Flegrei e Maurizio Simeone direttore AMP parco sommerso di Gaiola.

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Itinerari subacquei a Pantelleria (foto Regione Siciliana)

I 25 itinerari archeologici siciliani, tracciati seguendo un progetto di Sebastiano Susa, sono stati illustrati da Valeria Patrizi Li Vigni soprintendente del Mare della Regione Siciliana, a cui si è abbinato l’intervento dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà. L’appuntamento ha visto, inoltre, gli interventi di Fabio Bruno, associato del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale dell’università della Calabria, che ha parlato del Progetto BlueMed per la valorizzazione del patrimonio sommerso di Capo Rizzuto (Calabria); di Gianpaolo Colucci, presidente associazione L’Anfora, e Adelmo Sorci, responsabile Laboratorio del Mare Marlintremiti, che si sono soffermati sui siti pugliesi di archeologia subacquea. Presente anche Aikaterini Dellaporta, direttore Eforato delle Antichità subacquee greche, che ha illustrato la bellezza e la fruibilità dei siti sommersi di Pavlopetri e Peristera.