Firenze. A Spazio Libri di TourismA 2024 presentato il numero 114 della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa

Fabio Martini, Valeria Li Vigni Tusa, Massimo Cultraro e Assia Kysnu Ingoglia alla presentazione della rivista Sicilia Archeologica a Spazio Libri di TourismA 2024 (foto graziano tavan)
A TourismA 2024, nell’ambito della sezione Spazio Libri a cura di Massimo Cultraro, domenica 25 febbraio 2024, è stato presento in anteprima il numero 114 (2023) della rivista “Sicilia Archeologica” edito da L’Erma di Bretschneider. Ne hanno discusso con Massimo Cultraro (ISPC CNR Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale): Valeria Li Vigni Tusa (direttrice della rivista – fondazione Sebastiano Tusa), Fabio Martini (Comitato Scientifico della Rivista) e Assia Kysnu Ingoglia (Redazione Sicilia Archeologica).
Valeria Li Vigni, presidente della Fondazione Sebastiano Tusa, per archeologiavocidalpassato.com fa una breve presentazione del numero 114 della rivista. “Il volume, pubblicato dalla Fondazione Sebastiano Tusa”, spiega Li Vigni, “fa parte di una collana che nasce con Vicenzo Tusa, quindi una rivista che nasce negli anni Sessanta del Novecento, che prosegue con Sebastiano Tusa, e che poi è stato nostro impegno rimettere in piedi e pubblicare. E la pubblichiamo sempre con lo stesso entusiasmo, la stessa passione e scientificità che applicava Sebastiano. Non soltanto archeologia ma multidisciplinarietà. Infatti nella rivista sono presenti articoli di biologi, di archeologi, di storici dell’arte, perché è fondamentale dare spazio al patrimonio culturale in tutte le sue articolazioni. Una parte è dedicata alla normativa sui beni culturali, che di volta in volta viene curata da un giurista: nel caso specifico, su questo numero il contributo è curato dal comandante Gianluigi Marmora del nucleo tutela patrimonio dei beni culturali, quindi dall’Arma dei Carabinieri”.

Copertina del numero 114 (2023) della rivista “Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa
“Sicilia Archeologica”, edito da l’Erma di Bretschneider e diretto dalla Fondazione Sebastiano Tusa, prosegue sulla direzione indicata da Sebastiano Tusa “𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑣𝑖𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑟𝑣𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑎 𝑐ℎ𝑖 ℎ𝑎 𝑎 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝐵𝑒𝑙 𝑃𝑎𝑒𝑠𝑒” (Sebastiano Tusa). Anche il numero 114 è diviso in 4 sezioni: 1. Le scoperte archeologiche più recenti, 2. La diagnostica dei beni culturali, 3. Gli aggiornamenti dalla preistoria, al mondo classico e al mondo sommerso, 4. Le normative ai beni culturali (valorizzazione – conservazione – tutela – fruizione). Apre la prima sezione il saggio di Luca Restelli, Clemente Marconi, Andrew Farinholt Ward, Linda Adorno e Francesca Paleari, 𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑎𝑣𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑖𝑙 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝐴 𝑒 𝑖𝑙 𝑇𝑒𝑚𝑝𝑖𝑜 𝑂 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑟𝑜𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑆𝑒𝑙𝑖𝑛𝑢𝑛𝑡𝑒 (𝑆𝐴𝑆 𝑇𝐴𝑂-𝐴, 2023). 𝑅𝑎𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑙𝑖𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒. Secondo saggio è quello di Thea Sommerschield e Stefano Vassallo “𝐿𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝐸𝑟𝑎𝑐𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑟𝑟𝑎𝑡𝑒 𝑎 𝑇𝑒𝑟𝑟𝑎𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑢𝑡𝑖: 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑙𝑜𝑢𝑡𝑒𝑟𝑖𝑜𝑛 𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑡𝑡𝑜” che analizza la decorazione a rilievo con Eracle, centauri, arpie, Atena armata e iscrizione del nome di uno dei due centauri nel frammento di louterion rinvenuto nell’area dell’abitato di Terravecchia di Cuti, un sito indigeno della Sicilia centrale. La sezione dedicata alla Diagnostica viene aperta dal contributo di Katia D’Ignoti, “𝐿𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑎𝑚𝑖𝑐𝑎 𝑒𝑜𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑡𝑎𝑟𝑑𝑜-𝑐𝑙𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑎-𝑒𝑙𝑙𝑒𝑛𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑜𝑣𝑟𝑎𝑑𝑑𝑖𝑝𝑖𝑛𝑡𝑎 𝑎 𝑓𝑟𝑒𝑑𝑑𝑜 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝐿𝑖𝑝𝑎𝑟𝑖”, uno studio dettagliato sulla ceramica sovra dipinta tardo classica-ellenistica prodotta a Lipari, che mette in discussione e riformula molti aspetti di questa classe di manufatti. Segue il saggio di Francesca Meli, Francesco Savarino, Arianna Romano, Gabriele Lauria, Maria Grazia Griffo e Luca Sineo, 𝐵𝑖𝑜-𝑎𝑟𝑐ℎ𝑎𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎𝑙 𝑁𝑜𝑡𝑒𝑠 𝑜𝑛 𝑡ℎ𝑒 𝑃𝑢𝑛𝑖𝑐 𝐿𝑖𝑙𝑦𝑏𝑎𝑒𝑢𝑚: 𝑇ℎ𝑒 190 𝐻𝑦𝑝𝑜𝑔𝑒𝑢𝑚, che fornisce importanti e innovative analisi bioarcheologiche e ricostruzioni 3D. La terza sezione dedicata agli Aggiornamenti viene aperta dal saggio di Fabio Martini, 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑒𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎: 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑖, restituisce un’attenta analisi sulla Sicilia in particolare sulle due tematiche principali: le identità plurali degli ultimi cacciatori-raccoglitori mesolitici e le variabili culturali e sulla capacità in periodi preneolitici di seguire rotte marittime. Segue il contributo di Maurizio Cattani, 𝐿𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑖𝑒𝑠 𝑑𝑖 𝑀𝑢𝑟𝑠𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝐵𝑟𝑜𝑛𝑧𝑜. Il saggio propone una reinterpretazione dei dati archeologici in considerazione della ricorrenza dei processi storico culturali presenti in diverse aree della Sicilia e delle isole minori. Massimo Cultraro nel suo interessante saggio 𝐸𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑖𝑛𝑠𝑢𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑟𝑜𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑜𝑐𝑐𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 evidenzia come le fasi avanzate e finali dell’età del Bronzo nella Sicilia occidentale siano state implementate negli ultimi anni mantenendo come punto di riferimento il sito di Mokarta (Salemi TP). Giovanni Di Stefano, 𝐴𝑟𝑚𝑖 𝑒 𝑜𝑟𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑎𝑛𝑡𝑢𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑔𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑡𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑚𝑎𝑟𝑖𝑛𝑎, offre un interessante indagine sugli aspetti rituali intorno al Santuario di Castiglione. Chiude la terza sezione Gianfranco Purpura, 𝐿𝑎 𝑑𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑟𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑖𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑟𝑜𝑚𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑣𝑒𝑛𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑏𝑎𝑐𝑞𝑢𝑒𝑖, l’approccio interdisciplinare del saggio offre un’analisi esaustiva e illuminante con una chiave di lettura che si avvale di interpretazioni di archeologia subacquea e di diritto commerciale romano che forniscono fondamentali arricchimenti a entrambi i settori disciplinari. L’ultima sezione dedicata alla legislazione contiene il contributo del comandante Gianluigi Marmora, 𝐼𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑎𝑛𝑑𝑜 𝐶𝑎𝑟𝑎𝑏𝑖𝑛𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑇𝑢𝑡𝑒𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝐶𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒, che testimonia l’attività di conoscenza che svolge il Nucleo TPC attraverso l’uso della banca dati.
Firenze. A TourismA 2024 Valeria Li Vigni, presidente della fondazione “Sebastiano Tusa”, ha consegnato a Mario Tozzi il premio “Thalassa – fondazione Sebastiano Tusa” per aver coniugato al meglio la ricerca scientifica finalizzata alla salvaguardia del Patrimonio Culturale e Ambientale

Vittorio Sgarbi commemora la figura di Sebastiano Tusa davanti alla platea di TourismA 2020 (foto Graziano Tavan)

L’archeologo Sebastiano Tusa, tragicamente scomparso in un incidente aereo nel marzo 2018
L’emozione era palpabile, sabato 24 febbraio 2024, in auditorium al centro congressi di Firenze, sul palco e tra il pubblico, mentre sul grande schermo scorrevano le immagini di Sebastiano Tusa e la voce narrante ne ripercorreva la sua vita intensa di archeologo e amministratore pubblico dei beni culturali della sua Sicilia. Alle 15, nell’intenso di tourismA 2024 era in programma “L’UOMO E IL MARE”, con l’assegnazione della prima edizione del premio “Thalassa – Fondazione Sebastiano Tusa” per la ricerca scientifica nel Mediterraneo con l’intervento di Valeria Li Vigni, presidente Fondazione Sebastiano Tusa, istituita per portare avanti la mission del marito. Il breve filmato ricorda le scoperte dei rostri, poche miglia a Nord-Ovest del Capo Grosso di Levanzo, che lo convinsero che quello specchio di mare doveva essere proprio il teatro dello storico scontro navale delle Egadi tra la flotta cartaginese e quella romana che nel 241 a.C. segnò la fine alla prima guerra punica (vedi Recuperato nel mare di Levanzo il dodicesimo rostro che conferma l’ubicazione della battaglia delle Egadi del 241 a.C. tra romani e cartaginesi, che pose fine alla prima guerra punica a favore dei romani | archeologiavocidalpassato); e poi si sofferma sulla creazione della soprintendenza del Mare che ha fatto della Sicilia all’avanguardia nella protezione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio subacqueo. E si chiude con il ricordo doloroso della sua tragica morte, avvenuta il 10 marzo 2019, nel disastro aereo del Boing 737 dell’Ethiopian Air Lines per Nairobi (Kenia), con tutti gli altri 156 passeggeri, tra cui 7 italiani, precipitato a Bishoftu (Etiopia) sei minuti dopo il decollo dall’aeroporto della capitale Addis Abeba (vedi Archeologia in lutto. Nel disastro aereo del Boing 737 precipitato in Etiopia è morto l’archeologo Sebastiano Tusa: siciliano doc, docente di paletnologia e archeologia marina, ha creato la soprintendenza del Mare. A Malindi con l’Unesco doveva promuovere ricerche subacquee nell’oceano Indiano | archeologiavocidalpassato).

TourismA 2024: consegna del premio “Thalassa – fondazione Sebastiano Tusa”: da sinistra, Piero Pruneti, Valeria Li Vigni e Mario Tozzi (foto graziano tavan)
Sul palco, accanto a Piero Pruneti, direttore di Archeologia Viva e di TourismA, Valeria Li Vigni, la vedova di Sebastiano Tusa, e presidente della Fondazione Sebastiano Tusa, che con voce rotta dalla commozione ha spiegato l’istituzione del premio “Thalassa – Fondazione Sebastiano Tusa” per ricordare la figura del grande archeologo nelle scelte di quanti amano il mare e la sua salvaguardia come patrimonio culturale e ambientale. La prima edizione del premio Thalassa – fondazione Sebastiano Tusa (un “rostro”, a ricordare la scoperta più famosa fatta da Tusa) è stata assegnata а Mario Tozzi “per aver coniugato al meglio – si legge nella motivazione – la ricerca scientifica finalizzata alla salvaguardia del Patrimonio Culturale e Ambientale e la conoscenza con una sapiente e avvincente narrazione chiara e capillare stimolando la sensibilità delle giovani generazioni. Per aver contribuito a evidenziare la necessità di un intervento globale per la salvaguardia del pianeta con particolare riguardo al fragile equilibrio del Mediterraneo. Per aver contribuito in maniera fondamentale alla divulgazione del Nostro Patrimonio Culturale e Ambientale come autore e conduttore di numerosi programmi televisivi, radiofonici e in numerose pubblicazioni di carattere scientifico e divulgativo”.
Dinosauri, faraoni, il racconto del leggendario ingresso del cavallo di Troia e una inedita ricostruzione di Stromboli preistorica. Il meglio del grande cinema di documentazione è di scena in Sicilia per la prima edizione del “Taormina – Naxos Archeofilm”, il festival di archeologia, arte e ambiente in programma a Taormina (Teatro Antico, 14 e 16 luglio 2023) e Giardini Naxos (Parco archeologico – Teatro della Nike, 15 e 17 luglio 2023). Unica tappa in Sicilia, il “Taormina Naxos Archeofilm” s’inserisce nel quadro delle iniziative di Firenze Archeofilm, casa madre del grande “festival diffuso” organizzato dalla rivista “Archeologia Viva” (Giunti editore) che da anni, dopo l’ampia selezione internazionale fiorentina, trova ospitalità in varie prestigiose località italiane ed estere. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, sia al Teatro Antico di Taormina che al Teatro della Nike al Parco di Naxos, e iniziano alle 21.15. “Manifestazioni come l’Archeofilm”, dice l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, “hanno una grande valenza socio-culturale. Da un lato avvicinano le famiglie e i visitatori ai temi dell’archeologia, della tutela dei beni culturali e delle grandi scoperte degli studiosi che, dal mito di Troia ai dinosauri fino alle più recenti missioni di scavo nei mari siciliani, affascinano da sempre grandi e piccini, dall’altro sono un’occasione imperdibile per vivere la natura autentica dei monumenti di Taormina e Naxos e la loro storia”.
“Taormina – Naxos Archeofilm” è un progetto di grande respiro culturale – pensato per le famiglie, i ragazzini e per gli appassionati del mondo antico – prodotto e organizzato dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano, e dalla Fondazione Tusa, presieduta da Valeria Li Vigni, in collaborazione con Firenze Archeofilm/Archeologia Viva, diretta da Piero Pruneti – che, nell’arco di quattro giorni, proporrà al pubblico proiezioni di film-capolavoro selezionati a livello mondiale, incontri con i protagonisti della comunicazione, dibattiti e confronti sulle grandi civiltà del passato. Due i premi che saranno consegnati; il “Taormina – Naxos Archeofilm 2023” attribuito dal pubblico al film più gradito e il “Premio Sebastiano Tusa” assegnato alla personalità che si è distinta nella comunicazione dei beni culturali. Tra un film e l’altro – in gara produzioni da Francia, Germania, Regno Unito e Italia – il pubblico avrà la possibilità di assistere alle interviste con grandi personaggi della divulgazione culturale tra cui Donatella Bianchi popolarissimo volto della trasmissione “Linea Blu” su Rai1 (Taormina, venerdì 14/7), Emilio Casalini, conduttore del programma “Generazione Bellezza” su Rai3 (Giardini Naxos, sabato 15/7) e lo storico e critico d’arte Vittorio Sgarbi (Taormina, domenica 16/7). Si chiude nel segno della musica con l’evento “fuorifestival” a Naxos (lunedì 17/7) con una serata che prevede prima un cortometraggio francese dedicato al rinvenimento di impressionanti “vasi acustici” impiegati nell’antichità per amplificare l’acustica nelle chiese e a seguire il concerto dell’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori in collaborazione con il Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti di Palermo. A giudicare i cortometraggi in gara sarà il pubblico che, in qualità di giuria popolare, potrà esprimere il proprio voto sui film in concorso per l’attribuzione del “Premio Taormina – Naxos Archeofilm 2023”. Partner tecnologico e main sponsor della manifestazione è Videobank. Partecipano al progetto l’università di Catania (dipartimento di Scienze politiche e sociali) e Universi Teatrali (Centro studi dell’università di Messina) con gli studenti tirocinanti e l’Archeoclub Giardini Naxos, Taormina e Valle Alcantara.
VENERDÌ 14 LUGLIO 2023. A Taormina, Teatro Antico, ore 21.15. Apre il film “Jurassic Cash” di Xavier Lefebvre (Francia, 52’). Segue l’incontro con Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice tv. Chiude la serata il film “L’antica nave del vino” di Riccardo Cingillo (Italia, 28’).
SABATO 15 LUGLIO 2023. A Giardini Naxos, Teatro della Nike, ore 21.15. Apre il film “Tutankhamon, i segreti del faraone: un re guerriero” di Stephen Mizelas (Regno Unito, 50’). Segue l’incontro con Emilio Casalini, giornalista e conduttore tv. Chiude la serata il film “Stromboli: a provocative island” di Pascal Guérin (Francia, 11’).
DOMENICA 16 LUGLIO 2023. A Taormina, Teatro Antico, ore 21.15. Apre il film “Il mistero del Cavallo di Troia. Sulle tracce di un mito” di Roland May, Christian Twente (Germania, 52’). Segue l’incontro con l’on. Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura. Quindi cerimonia di premiazione con assegnazione del Premio “Sebastiano Tusa” attribuito dalla Fondazione Sebastiano Tusa, e del Premio “Taormina-Naxos Archeofilm” al film più gradito al pubblico. Chiude la serata il film “Sulle orme di Sebastiano” di Nicola Ferrari (Italia, 25’).
LUNEDÌ 17 LUGLIO 2023. A Giardini Naxos, Teatro della Nike: FUORI FESTIVAL / ARCHEOLOGIA E MUSICA, ore 21.15. Apre il film “Vasi acustici” di Claude Delhaye (Francia, 8’). Segue il concerto dell’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori in collaborazione con il Conservatorio di musica Alessandro Scarlatti – Palermo.
A giugno 2023 sarà possibile visitare l’itinerario sommerso del Relitto del Lombardo appartenuto e utilizzato da Garibaldi durante lo sbarco dei Mille e poi dopo qualche anno naufragato al largo delle Isole Tremiti in Puglia: lo ha annunciato alla XXIV Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Barbara Davidde soprintendente nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo nel corso della 2ª Conferenza Mediterranea sul Turismo archeologico subacqueo. “La soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo del MiC”, racconta Barbara Davidde, “sta portando avanti il percorso di realizzazione del progetto Amphitrite volto a creare itinerari subacquei all’interno di cinque Aree Marine Protette italiane: quella delle Isole Tremiti in Puglia, le Cinque Terre e Portofino in Liguria, Baia in Campania, Crotone in Calabria, Capo Testa – Punta Falcone in Sardegna. Alcuni di questi itinerari saranno dotati di una rete di nodi sensori che, grazie all’internet underwater things, permetterà la visita dei siti con dei tablet che hanno al loro interno la realtà aumentata e la ricostruzione di come doveva essere in antico il sito sommerso. Questo tipo di visita esiste già nel Parco di Baia e sarà realizzato nelle Isole Tremiti sicuramente sul relitto del Lombardo e forse anche sul Relitto delle Tre Senghe per il quale stiamo terminando gli studi propedeutici”.

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