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Gorizia. Al Castello arriva “Anche le statue parlano” con l’associazione CulturArti alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva

gorizia_castello_anche-le-statue-parlano_2024_locandinaE se il Castello di Gorizia iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Col progetto “Anche le statue parlano” giovedì 4 luglio e giovedì 11 luglio 2024 (alle 15.15, alle 16.45 oppure alle 18.15) gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, il cantautore Edoardo De Angelis e la dott.ssa Emanuela Uccello ci porteranno alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva. Sono previsti tre turni di visita: ore 15.15 (1° gruppo), ore 16.45 (2° gruppo), ore 18.15 (3° gruppo). I posti per le visite teatralizzate sono limitati. È necessaria la prenotazione al seguente link, scegliendo la data e l’orario desiderato: bit.ly/castellogo.  L’evento è incluso nel biglietto di ingresso. Le visite teatralizzate sono organizzate dall’associazione culturale CulturArti in collaborazione con il Comune di Gorizia e sono inserite nel progetto “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture” | CUP F88F22000000007 | Finanziamento PNRR – Next Generation EU, per il progetto pilota PNRR M1C3 Misura 2 Investimento 2.1 linea A. L’evento è realizzato in collaborazione con il progetto “Anche le statue parlano 3”, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

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Il Castello di Gorizia ospita lo spettacolo “Anche le statue parlano” (foto regione fvg)

“Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le memorie dei personaggi storici, le leggende e le storie relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Un viaggio nel passato, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Udine. Al museo Etnografico del Friuli le opere prendono voce e corpo con il progetto “Anche le statue parlano” ideato dall’A.C. CulturArti

udine_etnografico_anche-le-statue-parlano_locandinaE se il museo Etnografico del Friuli iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Nel pomeriggio di domenica 14 gennaio 2024 le opere del museo Etnografico del Friuli a Udine prenderanno corpo e voce grazie al progetto “Anche le statue parlano”, ideato dall’A.C. CulturArti e realizzato con il contributo del Comune di Udine per “Il Natale in Città”. Sono previsti tre turni di visita: alle 14 (1° gruppo), alle 15.15 (2° gruppo), alle 16.30 (3° gruppo). L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. Prenotazione obbligatoria al seguente link: bit.ly/mefudine. I posti sono limitati. Lo spettacolo in musica e parole nasce con l’intento di collegare passato e presente, arte, tradizioni e storia contemporanea. I visitatori saranno guidati in un percorso tra le opere più importanti del Museo, che si racconteranno attraverso la voce e le azioni sceniche degli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, che hanno curato la regia dello spettacolo, e del cantautore Edoardo De Angelis, autore dei testi. Anche le statue parlano è un progetto innovativo che intende valorizzare in chiave accessibile e inclusiva le collezioni museali, per far conoscere e apprezzare il patrimonio di storie custodito dai diversi Musei, regionali e nazionali, coinvolti nell’iniziativa.

Udine. Al museo Archeologico arriva il progetto “Anche le statue parlano” con Caterina Bernardi, Alessandro Maione ed Edoardo De Angelis: un vero e proprio viaggio indietro nel tempo

udine_archeologico_anche-le-statue-parlano_dicembre-2023_locandinaE se le opere del museo Archeologico di Udine iniziassero a parlare, quali storie ci racconterebbero? Nel pomeriggio di domenica 10 dicembre 2023 le opere del museo Archeologico di Udine (civici musei di Udine) prenderanno corpo e voce grazie al progetto “Anche le statue parlano”, ideato dall’A.C. CulturArti e realizzato con il contributo del Comune di Udine. Lo spettacolo in musica e parole nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratterà di un vero e proprio viaggio nel tempo: un percorso tra le opere più importanti del museo, che si racconteranno attraverso la voce degli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e del cantautore Edoardo De Angelis, autore dei testi. Nel corso del pomeriggio le suggestioni dei brani composti per l’occasione si intrecceranno con le spiegazioni archeologiche, in un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici, ma non solo… “Anche le statue parlano” è un progetto innovativo che intende valorizzare in chiave accessibile e inclusiva le collezioni archeologiche, per far conoscere e apprezzare il patrimonio di storie custodito dalle diverse realtà museali, italiane ed estere, coinvolte nell’iniziativa. Sono previsti tre turni di visita: ore 14 (1° gruppo), ore 15.15 (2° gruppo), ore 16.30 (3° gruppo). L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. I posti sono limitati e sono prenotabili al seguente link: bit.ly/udine.

Gorizia. Al Castello arriva “Anche le statue parlano” con l’associazione CulturArti alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva

gorizia_castello_anche-le-statue-parlano_locandinaE se il Castello di Gorizia iniziasse a parlare, quali storie ci racconterebbe? Lo sapremo giovedì 7 settembre 2023 con il nuovo appuntamento con “Anche le statue parlano” quando (alle 15.15, alle 16.45 oppure alle 18.15) gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione, il cantautore Edoardo De Angelis e la dott.ssa Emanuela Uccello ci porteranno alla scoperta delle affascinanti storie che il Castello di Gorizia conserva. Il progetto “Anche le statue parlano” nasce dall’idea che i Musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati, con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le memorie dei personaggi storici, le leggende e le storie relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Un viaggio nel passato, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Sono previsti tre turni di visita: ore 15.15 (1° gruppo); ore 16.45 (2° gruppo); ore 18.15 (3° gruppo). Prenotazione obbligatoria al seguente link: bit.ly/statuego. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso. Il progetto “Anche le statue parlano” è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli ed è organizzato dall’associazione A.C.CulturArti in partenariato con il Comune di Gorizia.

Pordenone. Al museo Archeologico del Friuli Occidentale a Castello di Torre arriva il progetto “Anche le statue parlano” con Caterina Bernardi, Alessandro Maione ed Edoardo De Angelis

pordenone_archeologico_anche-le-statue-parlano_locandinaIl progetto “Anche le statue parlano” approda al museo Archeologico del Friuli Occidentale a Castello di Torre a 3 chilometri dal centro di Pordenone. Domenica 20 agosto 2023 (alle 15.30, alle 16.45 oppure alle 18) gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis porteranno i presenti alla scoperta delle affascinanti storie che il museo Archeologico del Friuli Occidentale (Castello di Torre – Via Vittorio Veneto 19) di Pordenone conserva. Sono previsti tre turni di visita: alle 15.30 (1° gruppo); alle 16.45 (2° gruppo); e alle 18 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati. È obbligatoria la prenotazione su Eventbrite al seguente link: bit.ly/statuepordenone. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo (3 euro intero; 1 euro ridotto). “Anche le statue parlano” nasce dall’idea che i Musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati, con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Il progetto “Anche le statue parlano” è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli ed è organizzato dall’Associazione A.C.CulturArti in collaborazione con il Comune di Pordenone.

Aquileia. Al museo Archeologico nazionale le statue di Augusto e di Venere raccontano storie con il progetto “Anche le statue parlano”: un vero e proprio viaggio indietro nel tempo

aquileia_archeologico_anche-le-statue-parlano_augusto_2023_locandinaE se le statue di Augusto e di Venere iniziassero a parlare, quali storie ci racconterebbero? Venerdì 28 luglio 2023 (alle 19.15, alle 20.30 oppure alle 21.45) con il progetto “Anche le statue parlano”, gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis ci porteranno alla scoperta delle affascinanti storie che il museo Archeologico nazionale di Aquileia conserva. Il progetto “Anche le statue parlano”, che nasce dall’idea che i Musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati, vuole collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Nel caso del museo aquileiese, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici e mitologici: ci racconteranno storie di divinità e di semidèi, miti e leggende, storie di imperatori e di uomini comuni vissuti circa 2000 anni fa… Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Sono previsti tre turni di visita: ore 19.15 (1° gruppo); ore 20.30 (2° gruppo); ore 21.45 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati. È obbligatoria la prenotazione inviando un’e-mail a: museoaquileiaeventi@cultura.gov.it oppure chiamando il numero di telefono 0431 91016. L’evento è incluso nel biglietto di ingresso al Museo. Il progetto “Anche le statue parlano 3” è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia ed è organizzato dall’associazione A.C.CulturArti in collaborazione con il museo Archeologico nazionale di Aquileia e in partenariato con la direzione regionale Musei del Friuli Venezia Giulia.

Palermo. Al museo Archeologico regionale “Salinas” il progetto di A.C.CulturArti “Anche le statue parlano”: storie di divinità e di semidei, miti e leggende, storie di illustri archeologi e di grandi scoperte archeologiche nelle visite teatralizzate

palermo_archeologico_anche-le-statue-parlano_locandinaE se la statua di Zeus conservata al museo Archeologico regionale “A. Salinas” di Palermo iniziasse a parlare? Quale storia ci racconterebbe? Il nuovo progetto di A.C.CulturArti “Anche le statue parlano”, nato dall’idea che i Musei non vadano solo visti, ma anche ascoltati, approda in Sicilia. La mattina di domenica 28 maggio 2023 gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis – autore di tutti i testi del progetto – porteranno alla scoperta delle storie che il museo Archeologico regionale “Antonino Salinas” di Palermo (piazza Olivella 24) conserva. Sono previsti tre turni di visita: alle 10 (1° gruppo), alle 11 (2° gruppo) e alle 12 (3° gruppo). I posti per le visite teatralizzate sono limitati. È obbligatoria la prenotazione sul sito: bit.ly/statuepalermo. L’evento è compreso nel biglietto di ingresso al Museo. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Nel caso del museo palermitano, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici e mitologici: ci racconteranno storie di divinità e di semidei, miti e leggende, storie di illustri archeologi e di grandi scoperte archeologiche. Un viaggio nell’Antichità, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale. Il progetto “Anche le statue parlano” è finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli ed è organizzato dall’associazione A.C.CulturArti di Udine, con il patrocinio dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana e in partenariato con il Comune di Palermo.

Udine. Seconda domenica al museo Archeologico con il progetto “Anche le statue parlano” alla scoperta della mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’università di Udine nell’antica Assiria”. Intervento dell’archeologa Francesca Simi

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Anche le statue parlano: gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis (foto cultur-arti)

udine_archeologico_mostra-al-centro-dell-impero_anche-le-statue-parlano_locandinaUltimissimi posti disponibili per le tre repliche di domenica 23 aprile 2023 delle visite guidate teatralizzate Anche le statue parlano “Dal centro dell’Impero” al museo Archeologico del Castello di Udine. L’archeologa Francesca Simi, vice-direttrice del progetto archeologico regionale Terra di Ninive, gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis – autore di tutti i testi del progetto “Anche le statue parlano” – ci porteranno alla scoperta della mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’università di Udine nell’antica Assiria” aperta fino al 30 aprile 2023 al museo Archeologico del Castello di Udine. L’evento è organizzato dai Civici Musei di Udine, dall’università di Udine e dall’associazione A.C.CulturArti ed è finanziato dal Comune di Udine, dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e da Maico.

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Anche le statue parlano: l’archeologa Francesca Simi (foto cultur-arti)

Il 23 aprile sono previsti tre turni di visita: alle 14 (1° gruppo), alle 15 (2° gruppo) e alle 16 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su Eventbrite: https:// bit.ly/statueud. La visita guidata teatralizzata è compresa nel biglietto di ingresso al Museo. L’esposizione, attraverso un serrato e innovativo dialogo fra documentari, reperti archeologici, immagini fotografiche e materiali multimediali offre ai visitatori la possibilità di conoscere la civiltà assira e i suoi monumenti, mostrando per la prima volta i risultati scientifici e le scoperte archeologiche più importanti effettuate dagli archeologi friulani del Progetto Archeologico Regionale Terra di Ninive negli ultimi dieci anni di ricerche sul campo nel Kurdistan iracheno.

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Anche le statue parlano: un momento della performance all’Archeologico di Udine (foto cultur-arti)

“Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Nel caso della mostra udinese, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici: ci racconteranno storie di re e di congiure di palazzo, di guerre e di deportazioni, storie di città dimenticate, di imponenti sistemi idraulici e di grandi scoperte archeologiche. Un viaggio nell’antica Assiria, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

In un video realizzato per la mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’Università degli Studi di Udine nell’antica Assiria” con la collaborazione di Federico Millevoi e il Digital Storytelling Lab dell’università di Udine, l’archeologa Francesca Simi approfondisce alcuni temi della mostra. “L’entroterra delle capitali Khorsabad e Ninive, nella moderna provincia di Dohuk”, spiega Simi, “era il granaio dell’impero. La campagna assira, nel cuore dell’impero, era caratterizzata dalla presenza di numerosissimi villaggi e fattorie che andavano a sfruttare in maniera capillare i terreni agricoli. Infatti era fondamentale l’affidabilità della produttività agricola della regione per sostenere proprio lo sviluppo di queste antiche metropoli. Per questo motivo, sebbene in quest’area fosse possibile praticare un’agricoltura di tipo siccagno, i sovrani assiri decisero di costruire monumentali sistemi irrigui proprio per irrigare le campagne, e migliorare potenziare la resa agricola di questa regione. In particolare il sovrano assiro Sennacherib decise di costruire un monumentale sistema di irrigazione che si ramificava per oltre 340 chilometri dall’area ai piedi degli Zagros fino alla sua capitale Ninive con il doppio obiettivo di irrigare le campagne e portare acqua alla sua città. Questo monumentale sistema di irrigazione era anche celebrato da tutta una serie di monumenti tra cui rilievi rupestri e iscrizioni cuneiformi che in qualche maniera segnavano particolari punti del paesaggio fondamentali non soltanto dal punto di vista simbolico ma anche di propaganda. Tra questi possiamo ricordare il sito archeologico di Khinis che comprende tutta una serie di monumenti – iscrizioni, rilievi rupestri, statue colossali – che celebravano proprio il punto in cui il cosiddetto canale di Sennacherib deviava l’acqua di Gomel e la passava verso Ninive. Poco più a valle, a Jerwan, 400mila blocchi di calcare invece formavano il primo acquedotto della storia: l’acquedotto di Jerwan. Lungo quasi 300 metri e alto 9 – conclude – era anch’esso decorato da un’iscrizione monumentale che celebrava proprio Sennacherib e la sua opera”.

Udine. Due domeniche al museo Archeologico con il progetto “Anche le statue parlano” alla scoperta della mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’università di Udine nell’antica Assiria”

udine_archeologico_mostra-al-centro-dell-impero_anche-le-statue-parlano_locandinaNei pomeriggi di domenica 16 e di domenica 23 aprile 2023 l’archeologa Francesca Simi, vice-direttrice del progetto archeologico regionale Terra di Ninive, gli attori Caterina Bernardi e Alessandro Maione e il cantautore Edoardo De Angelis – autore di tutti i testi del progetto “Anche le statue parlano” – ci porteranno alla scoperta della mostra “Dal centro dell’Impero. Nuove scoperte archeologiche dell’università di Udine nell’antica Assiria” aperta fino al 30 aprile 2023 al museo Archeologico del Castello di Udine. L’evento è organizzato dai Civici Musei di Udine, dall’università di Udine e dall’Associazione A.C.CulturArti ed è finanziato dal Comune di Udine, dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e da Maico. Il 16 e il 23 aprile sono previsti tre turni di visita: alle 14 (1° gruppo), alle 15 (2° gruppo) e alle 16 (3° gruppo). I posti per le visite guidate teatralizzate sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione su Eventbrite: https://bit.ly/statueud. La visita guidata teatralizzata è compresa nel biglietto di ingresso al Museo. L’esposizione, attraverso un serrato e innovativo dialogo fra documentari, reperti archeologici, immagini fotografiche e materiali multimediali offre ai visitatori la possibilità di conoscere la civiltà assira e i suoi monumenti, mostrando per la prima volta i risultati scientifici e le scoperte archeologiche più importanti effettuate dagli archeologi friulani del Progetto Archeologico Regionale Terra di Ninive negli ultimi dieci anni di ricerche sul campo nel Kurdistan iracheno. “Anche le statue parlano” nasce con l’intento di collegare passato e presente, archeologia e storia contemporanea. Si tratta di un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo, di tipo espressivo e artistico, un progetto innovativo di valorizzazione culturale accessibile a tutti, ideato per far conoscere e apprezzare le storie e le leggende relative alle opere conservate presso le realtà museali coinvolte nell’iniziativa. Nel caso della mostra udinese, gli artisti – grazie alle suggestioni della musica e dei testi scritti per l’occasione – creeranno un dialogo tra i dati scientifici e le memorie dei personaggi storici: ci racconteranno storie di re e di congiure di palazzo, di guerre e di deportazioni, storie di città dimenticate, di imponenti sistemi idraulici e di grandi scoperte archeologiche. Un viaggio nell’antica Assiria, ma anche un filo diretto con la Storia dei nostri giorni e un appello alla necessità di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale.

Trieste. Al museo civico d’Antichità “J.J. Winckelmann di Trieste il progetto ideato dall’associazione A.C. CulturArti “Anche le statue parlano”: un percorso tra le opere della collezione egizia, romana, cipriota e tarantina

trieste_museo-antichità_anche-le-statue-parlano_locandinaE se Pa-sen-en-hor iniziasse a parlare, quale storia ci racconterebbe? Il progetto “Anche le statue parlano”, ideato dall’associazione A.C. CulturArti, realizzato in collaborazione con il Comune di Trieste, e finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Fondazione Friuli, approda nel pomeriggio di domenica 23 ottobre 2022 al museo civico d’Antichità “J.J. Winckelmann di Trieste quando le statue prenderanno corpo e voce grazie. Ingresso libero, posti limitati. Prenotazione obbligatoria su Eventbrite, all’indirizzo bit.ly/3CdC18I. Repliche alle 14 (1° gruppo), alle 15 (2° gruppo) e alle 16 (3° gruppo). Lo spettacolo in musica e parole nasce con l’intento di collegare passato e futuro, archeologia e tecnologia. Si tratterà di un vero e proprio viaggio nel tempo: un percorso tra le opere più importanti del museo, tra collezione egizia, romana, cipriota e tarantina, che racconteranno i protagonisti dell’antichità attraverso la voce degli attori Alessandro Maione e Caterina Bernardi, che hanno curato la regia dello spettacolo, e del cantautore Edoardo De Angelis, autore dei testi. Le suggestioni dei brani composti per l’occasione si intrecceranno con le spiegazioni del conservatore del museo Marzia Vidulli Torlo, in un dialogo tra i dati archeologici e le memorie dei personaggi storici, ma non solo…