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Roma. In Curia Iulia “Il cantiere della Domus Aurea 2021-2024”, due giornate di approfondimento con la presentazione delle attività svolte in Domus Aurea dal 2021 al 2024. Ingresso libero, prenotazione obbligatoria

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Martedì 4 e mercoledì 5 febbraio 2025, alle 9.30, la Curia Iulia ospita “Il cantiere della Domus Aurea 2021-2024”, due giornate di approfondimento con la presentazione delle attività svolte in Domus Aurea dal 2021 al 2024. ingresso da largo della Salara Vecchia, libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti: 4 Febbraio, https://domusaurea_4febbraio.eventbrite.it; 5 Febbraio, https://domusaurea_5febbraio.eventbrite.it. Queste giornate saranno un’occasione importante per conoscere le attività di scavo, messa in sicurezza e restauro effettuate negli ultimi anni da parte del gruppo di lavoro impegnato ogni giorno nella tutela e conservazione di un monumento complesso e delicato come è la Domus Aurea. Sarà inoltre un momento di incontro e confronto sulle ultime novità e sui diversi aspetti di una ricerca che è in continua evoluzione e che si sviluppa e si arricchisce attraverso le diverse competenze coinvolte in un lavoro che è necessariamente multidisciplinare. L’iniziativa segue la volontà del Parco archeologico del Colosseo di divulgare, in una forma partecipata, l’impegno profuso nella realizzazione dei progetti e i risultati raggiunti nell’ambito della tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale.

Roma. Eccezionale scoperta nella Domus Aurea: trovato un lingotto di blu egizio insieme a pigmenti di ocra gialla e di terra rossa. La reggia di Nerone svela la natura dei suoi colori. Importante contributo alla conoscenza dell’uso del blu egizio nel Rinascimento come nel Trionfo di Galatea di Raffaello

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Il lingotto di blu egizio (15 cm per 2,4 kg di peso) scoperto nell’ambiente 9 della Domus Aurea (foto simona murrone / PArCo)

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Particolare dell’anfora con ocra gialla in fase di scavo scoperta nella Domus Aurea (foto PArCo)

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Veduta d’insieme delle vasche di lavorazione (viste da Sud) presenti nell’ambiente 9 della Domus Aurea (foto PArCo)

Ocra gialla, terra rossa e soprattutto un lingotto di blu egizio: la reggia di Nerone svela la natura dei suoi colori. La Domus Aurea continua a sorprendere e restituisce una eccezionale scoperta legata alle botteghe che lavorarono agli affreschi della monumentale residenza voluta dall’imperatore Nerone. Durante le recenti indagini archeologiche sono state infatti individuate due vasche in uso durante le fasi di cantiere del palazzo sia per spegnere la calce sia per conservare e lavorare i pigmenti colorati da usare nelle decorazioni parietali. Tra i pigmenti ritrovati e sottoposti ad analisi microscopiche e spettroscopiche per individuarne la composizione chimica e mineralogica, spicca la presenza di ocra gialla all’interno di un’anfora, di vasetti contenenti pigmenti con toni del rosso, come il realgar e la terra rossa, e soprattutto di un eccezionale lingotto del preziosissimo blu egizio pronto per essere macinato. La rarità del ritrovamento è dovuta alle notevoli dimensioni del lingotto (un’altezza di 15 cm e un peso di 2,4 Kg), dato che il pigmento solitamente viene trovato solo in polvere o sotto forma di piccole sfere, come testimoniato dalle scoperte effettuate soprattutto a Pompei.  Il blu egizio è un pigmento che non esiste in natura, ma viene prodotto artificialmente cuocendo, ad una temperatura molto elevata, una miscela di silice, rocce calcaree, minerali contenenti rame e carbonato di sodio. Il procedimento per la sua preparazione viene descritto da Vitruvio nella sua opera De Architectura (VII, 11). Il ritrovamento a Roma, in ambito imperiale, di un nucleo così cospicuo di blu egizio conferma ancora una volta la raffinatezza e l’altissima specializzazione delle maestranze che operano nelle decorazioni del palazzo, con l’uso di pigmenti ricercati e costosi.

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Macro del lingotto di blu egizio scoperto nell’ambiente 9 della Domus Aurea (foto simona murrone / PArCo)

Conosciuto e usato almeno dalla metà del III millennio in Egitto e in Mesopotamia, si diffonde poi nel Mediterraneo antico. Nel mondo romano è impiegato nelle decorazioni pittoriche da solo o associato ad altri pigmenti per realizzare specifiche varietà cromatiche e ricercati effetti di luminosità. Viene ad esempio usato per rendere una tonalità più fredda per l’incarnato delle figure, per realizzare il chiaroscuro nei panneggi delle vesti o, ancora, per dare lucentezza agli occhi. Uno dei maggiori centri di produzione ed esportazione è Alessandria d’Egitto; recenti scoperte ne hanno tuttavia individuati altri in territorio italico, come a Cuma, Literno e Pozzuoli, quest’ultima già ricordata da Vitruvio come luogo famoso per una produzione di eccellenza. A Pompei le testimonianze sono essenzialmente legate alla lavorazione e all’uso del pigmento in contesti di lusso.

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Planimetria generale del padiglione della Domus Aurea, in evidenza ambiente 9 in cui sono state individuate le due vasche (foto PArCo)

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Ortofoto dell’ambiente 9, nel settore occidentale della Domus Aurea: sono visibili le due vasche al termine dello scavo archeologico (foto PArCo)

Lo studio dei contesti e dei materiali di questo settore della Domus Aurea, ancora in corso, potrebbe aggiungere un importante contributo alla conoscenza dell’uso del pigmento anche nel Rinascimento, come nel Trionfo di Galatea di Raffaello. Il brillante blu egizio unisce quindi, a distanza di secoli, i pittori che decorarono il palazzo e i pittori che, con stupore ed emozione, lo riscoprirono nel Rinascimento. “Il fascino trasmesso dalla profondità del blu di questo pigmento è incredibile”, commenta Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. “La Domus Aurea ancora una volta emoziona e restituisce la brillantezza dei colori utilizzati dai pittori che abilmente decorarono la stanze di questo prezioso e raffinato palazzo imperiale”.

Roma. “Domus Aurea highlights. Andar per grotte”: visite speciali alla Domus Aurea ogni terzo giovedì del mese a luci soffuse per immergersi nelle atmosfere suggestive che hanno vissuto i pittori del Rinascimento

roma_domus-aurea_highlights-andar-per-grotte_locandinaNuove visite speciali alla Domus Aurea a Roma per iniziativa del parco archeologico del Colosseo: “Domus Aurea highlights. Andar per grotte”. La Domus Aurea apre le sue porte ai visitatori il terzo giovedì di ogni mese per un ciclo di visite tematiche di approfondimento. I partecipanti saranno guidati alla scoperta di itinerari inediti che mostrano la reggia di Nerone sotto una luce diversa. Si comincia giovedì 19 dicembre 2024, alle 17. Visita della Domus Aurea a luci soffuse per immergersi nelle atmosfere suggestive che hanno vissuto i pittori del Rinascimento. Illuminati solo dalla luce delle torce, verranno illustrati, oltre agli ambienti percorribili, anche i riempimenti non scavati, invitando i visitatori ad immaginare come il monumento doveva presentarsi prima di essere liberato dalla terra che lo ha nascosto per secoli. Verranno poi presentate le grottesche che tanto hanno ispirato pittori del calibro di Pinturicchio e Raffaello. Numero massimo di partecipanti: 10. Durata: 1 ora. Info e biglietti https://bit.ly/domusaurea2025.

Roma. In Domus Aurea al via la terza edizione di “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per conoscere uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dalle Muse dell’Imperatore una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Ecco il programma. Biglietti solo on-line

roma_domus-aurea_moisai-2024_programma_locandinaTutto pronto per la terza edizione di quello che è diventato uno degli appuntamenti imperdibili della Capitale “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea” promossa dal parco archeologico del Colosseo. Un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dal ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Nove visite guidate e nove spettacoli, coniugati in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo. roma_domus-aurea_moisai-2024_locandinaL’evento, promosso e organizzato dal parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri – dal 27 settembre al 13 ottobre 2024, per tre weekend, dal venerdì alla domenica – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del mito. In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della sala Ottagona, straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di Nerone. Le visite guidate all’interno della Domus saranno seguite da serate evento per un totale di nove appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato per l’evento. Dagli angoli silenziosi della Domus riecheggeranno suoni e voci di lingue antiche e moderne, dove i nomi delle nove muse emergono come frammenti ancestrali di un discorso poetico senza tempo. Ogni evento avrà inizio alle 17.30 con ingressi scaglionati per la visita all’interno della Domus Aurea. Le visite culmineranno con l’arrivo in Sala Ottagona, luogo dove avrà inizio lo spettacolo alle 18.30. Acquisto del biglietto esclusivamente online sul sito www.ticketing.colosseo.it

roma_domus-aurea_moisai-2024_euterpe_locandina27 settembre 2024: “E D’OGNI MALE MI GUARISCE UN BEL VERSO (Farei parlando innamorar la gente) Breve discorso su Dante, la poesia, il dolore e la vulnerabilità” di Fabio Stassi con Franco Piana in collaborazione con l’agenzia letteraria Alferj. Euterpe, fusa nelle raffigurazioni col suo aulos, simboleggia il rapporto spirituale fra la musica e il verso, carezza che allevia e unisce. Poesia che lenisce, capace di cogliere il tempo nel suo oscillare tra dolore e compassione, nel legame di una comune esistenza che rinsalda la sua solidarietà col potere dell’affabulazione. E d’ogni male mi guarisce un bel verso è un breve viaggio nella vita di Dante e nelle sue opere, da Malinconia a Beatitudine, rilette dal punto di vista del loro potere terapeutico e attraverso lo sguardo dei tanti poeti che lo hanno amato. Era Dante il primo malato della sua Commedia, il primo dei pazienti. Ma di quali disturbi soffriva, di cosa voleva curarsi? E che tipo di sanatorio è l’Inferno? Questa piccola affabulazione cerca di mettere a fuoco il principio attivo dei suoi versi, come la compassione o la capacità di provare solidarietà e immedesimarci nelle pene altrui, una medicina che abbiamo smesso da tempo di somministrarci. Nella convinzione che la poesia sia la più grande terapia del dolore.

Fabio Stassi è bibliotecario e scrittore. I suoi ultimi romanzi sono Mastro Geppetto e Notturno francese (Sellerio). Nel 2023 è uscito il saggio E d’ogni male mi guarisce un bel verso. Breve discorso su Dante, la poesia e il dolore.

Franco Piana è uno dei più importanti musicisti jazz della scena italiana, noto sia come trombettista-flicornista, che come arrangiatore e compositore. Vanta collaborazioni con i più importanti jazzisti del panorama internazionale.

roma_domus-aurea_moisai-2024_urania_locandina28 settembre 2024: “LETTERA A UNA RAGAZZA DEL FUTURO”, autrice e voce narrante Concita De Gregorio; canzoni, voce e chitarra Erica Mou; illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio. Urania, sotto una volta che è l’ora e l’altrove, Urania brilla e con essa l’insieme dei momenti di un’intera vita. In una geometria di eventi che misurano il passato e ancor più il futuro, l’esistenza, nella sua inarrestabile corsa, nel fulgore di vita nascosto tra le pieghe dei più suoi piccoli episodi, si slancia nello sguardo aperto di chi scavalca la paura per guardare a ciò che vuole essere e che infine sarà. “Vivi come se il mondo fosse già quello che vuoi. Incarna il mondo che vorresti.” Concita De Gregorio scrive una lettera alla sé stessa del passato e alle ragazze che diventeranno donne. Le sue parole sono un filo potente e prezioso che unisce le generazioni, un’ode alla ribellione e alla gentilezza. Nel reading scenico, impreziosito dalle illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio, l’autrice intreccia le sue parole con la chitarra e la voce di Erica Mou. De Gregorio e Mou, che da tempo lavorano insieme in teatro, trasformano la lettura e le canzoni in una musica sola, in un manifesto di indipendenza, amicizia, coraggio che non può fare a meno della paura, della fragilità e della forza, della libertà.

Concita De Gregorio, giornalista, scrittrice, autrice. Firma storica di Repubblica, ha ideato e condotto programmi per la tv. Ha pubblicato numerosi saggi e romanzi per Laterza, Einaudi, Feltrinelli da cui sono state tratte opere teatrali e cinematografiche.

Erica Mou è una cantautrice pugliese, classe 1990. Nel 2012 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria giovani vincendo il Premio della Critica Mia Martini e il Premio Sala Stampa Radio Tv. Collabora più volte con il mondo del cinema e nel 2014 è candidata al David di Donatello per la Migliore Canzone Originale.

roma_domus-aurea_moisai-2024_tersicore_locandina29 settembre 2024: “SCONFINAMENTI Dialogo tra danza e musica” di e con Rodrigo D’Erasmo e Nicola Galli; produzione Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona, TIR Danza. Tersicore, colei che si diletta nella danza attraverso un’armonia di linee, creando un contrappunto perfetto fra un dentro e un fuori immaginario. Dalle dita della mano destra, intente a far vibrare la lira, alla punta del piede sinistro, il corpo della musa, si accorda con il ritmo universale, ascolta le vibrazioni della terra e di ogni altrove, sconfinando in un moto perpetuo che ne coreografa il respiro. Sconfinamenti è l’incontro tra due eclettici artisti della scena italiana, due mondi che si dischiudono per la prima volta nella totale assenza di prove generali. In uno spazio di improvvisazione, Nicola Galli, esponente dell’attuale nouvelle vague della danza contemporanea italiana, e il compositore e violinista Rodrigo D’Erasmo (membro della band Afterhours) dialogano sulla soglia dei rispettivi linguaggi artistici per comporre una partitura coreografico-sonora nell’istantaneità del gioco. Tra sincronie e punti di fuga, prende forma un percorso che, intrecciando suono e movimento, si dischiude in un invito a superare il confine del proprio territorio e a contaminarsi per trovare nella reciprocità uno spazio permeabile all’ascolto.

Nicola Galli (1990, Italia) si occupa di ricerca corporea ed è coreografo, danzatore, light e costume designer. Il suo lavoro abbraccia un orizzonte scenico trasversale, nel quale il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi. Dal 2014 è artista sostenuto dall’organismo di produzione TIR Danza. Nel 2018 vince il premio Danza & Danza come miglior coreografo emergente.

Rodrigo D’Erasmo è violinista, polistrumentista, compositore, arrangiatore e produttore di formazione classica. Dal 2001 ad oggi ha registrato decine di album in tutto il mondo, collaborando in studio e live con numerose band e artisti, tra cui Mark Lanegan, Muse, Damon Albarn, Rokia Traorè e molti altri. Dal 2008 è membro degli Afterhours, con i quali ha vinto vari premi, tra cui il premio della critica al Festival di Sanremo 2009 e il premio Tenco nel 2012.

roma_domus-aurea_moisai-2024_clio_locandina4 ottobre 2024: “ELIZABETH I- Sorry for what?”, ideazione e regia Giulia Spattini; danzato e creato da Paolo Rosini e Giulia Spattini; disegno sonoro Guido Affini; luci Francesco Traverso; collaborazione produttiva Balletto Civile, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale; foto di Barbara Carioli. Ricomponendo le sorti degli uomini, Clio, prima fra le Nove e musa della storia, racconta e onora la vita di chi celebre è stato. Precettrice imprescindibile e generosa, apre lo sguardo su un tempo passato eppur così vicino, indicando la direzione con la sua mano discreta, segnando la linea da cui partire per dare movimento con lucida forza all’eterna lotta per l’affermazione del sé nell’istante del secolo. La scena è il campo di battaglia, un ring contemporaneo. La sfida è prendere posizione. Scegliere, costruire. Senza scuse. senza alibi. Uno sferzante allenamento alla vita. Elisabetta I nel corso della sua vita è stata artefice della propria rinascita diventando la vergine Regina, una contraddizione che segna profondamente la lotta interna che fece con sé stessa e il mondo politico, costituito da uomini, con il quale si è trovata a combattere. Una lotta per la sopravvivenza, la costruzione di un nuovo se attraverso un’immagine articolata e complessa per salvare la propria natura profonda.

Giulia Spattini, danzatrice, performer, dal 2011 è membro permanente della compagnia Balletto civile, come danzatrice e insegnante. Nel 2019 vince una menzione speciale al Festival Pindoles di Barcellona con lo spettacolo Longing For di cui è autrice e interprete. Nel 2019 Vince il PREMIO della Critica Direction Under 30 e il PREMIO PNP Spettatori Mobili con lo Spettacolo HER-ON, scritto insieme ad A. Pallecchi. Nel 2023 lavora come autrice al nuovo progetto ELIZABETH, Sorry for what?

roma_domus-aurea_moisai-2024_polimnia_locandina5 ottobre 2024: “LAVINIA FUGGITA” in scena Michela Cescon, Tullio Visioli, Livia Cangialosi a cura di Teatro di Dioniso; direzione del suono e musiche originali Tullio Visioli; ideazione e messa in scena Michela Cescon; cura del progetto Nicoletta Scrivo. Disegnando nuove armonie, la voce si fa canto, connettendo la parola alla sua sacralità nascosta, trasformandola in musica. Parla con i suoi inni, Polimnia, parla di immanenza attraverso una lingua intellegibile non solo con l’ascolto, e riscopre in una nuova melodia il seme di quella libertà che, pur costretta, è sempre innata. …a Eleonora Duse, a cent’anni dalla sua morte. Lavinia Fuggita è il componimento in cui si ha la piena, splendida misura del talento di Anna Banti. La storia racconta di Lavinia, una ragazza orfana che, agli inizi del Settecento, viene raccolta all’Ospedale della Pietà di Venezia, dove impara a suonare e a cantare. Divenuta maestra di coro, Lavinia è scossa da un irresistibile istinto per la composizione, che la porta a sostituire le partiture da copiare con le sue invenzioni musicali. Una di queste è l’esecuzione del maestro Don Antonio Vivaldi, precettore presso l’Istituto. Scoperto il fatto e il quaderno che contiene tutte le sue composizioni, Lavinia viene punita e umiliata. Quel giorno, fiera della sua intelligenza e bellezza, scompare, forse in un veliero arrivato da lontano, e di lei nessuno saprà più nulla.

Michela Cescon è attrice, produttrice e regista. Si è formata alla scuola per attori del Teatro Stabile di Torino diretta da Luca Ronconi. Collabora in teatro e nel cinema con numerosi e importanti registi. Dal 2017 assume la direzione artistica del Teatro di Dioniso.

Tullio Visioli è un compositore, flautista, cantante e didatta italiano. La sua attività musicale spazia dal concertismo alla direzione di coro, dalla didattica pedagogica strumentale e vocale all’arteterapia sonora.

roma_domus-aurea_moisai-2024_erato_locandina6 ottobre 2024: “POLIFEMO INNAMORATO” di e con Giovanni Calcagno; musiche eseguite dal vivo da Puccio Castrogiovanni; danza a cura di Marco Di Dato e Vanessa Lisi; consulenza alle traduzioni Alessandra Pescetta, Giovanni Ludeno, Mauro Mangano, Piero Grassini; occhio esterno e costumi Alessandra Pescetta; marionette corporee Bianca Bonaconza; una coproduzione Scenario Pubblico/Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza, Associazione Musicale Etnea e la Casa dei Santi. Le passioni irrorate dalle lacrime, ferite dischiuse come fiori candidi macchiati da un desiderio d’amore. Nel canto che scioglie ogni speranza, Erato si fa compagna e confidente dei lamenti degli eroi del mito che la bramosia trasforma, dando voce alla loro forza e alla loro poesia, troppo spesso offuscate dalla vanità degli uomini. Il Polifemo innamorato è pensato come a una serie di quadri ispirati alle narrazioni in greco, siciliano, romanesco, veneto e napoletano che traggono spunto dai testi classici di Teocrito Siracusano e di Ovidio. Teocrito, nel suo idillio dedicato al giovane Polifemo, ha voluto mettere in risalto la potenza del sentimento dell’Amore, capace di trasformare un essere abietto e rozzo come un ciclope in un poeta. Ovidio, nelle sue Metamorfosi, affronta la vicenda ponendo l’accento sulla tragica vicenda dell’omicidio da parte di Polifemo del pastore Aci, colpevole di ricambiare l’amore di Galatea, desiderata dal Ciclope. La morte di Aci determina però una trasformazione del pastore in un fiume che, scendendo verso il mare, si potrà finalmente congiungere per sempre con Galatea.

Giovanni Calcagno è un attore ed autore siciliano. Al cinema e in TV è interprete per Marco Bellocchio, Mario Martone, Danny Boyle, Valeria Golino. In teatro è stato diretto da Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Vincenzo Pirrotta. Insieme ad Alessandra Pescetta, si occupa di formazione e produzione nel campo teatrale e cinematografico per la Casa dei Santi. Fra le opere prodotte, La città senza notte e 100 Preludi, dei quali è co-sceneggiatore e L’ombra della sposa, in concorso a Venezia-Orizzonti 2017 e vincitore del Nastro d’Argento per l’innovazione. Giovanni Calcagno è un narratore, autore e traduttore di molti testi della classicità e della tradizione mediterranea e mediorientale.

roma_domus-aurea_moisai-2024_melpomene_locandina11 ottobre 2024: “DRONE TRAGICO – un volo sull’Orestea” creato, interpretato e diretto da Giulia Dall’Ongaro e Enrico Deotti; musiche di Cleaning Women. Una produzione Teatrino Giullare con il sostegno della Regione Emilia Romagna e di RESIDENZE DIGITALI. Le gesta degli eroi e le loro peregrinazioni, le voci degli dei sovrastate dal potere insondabile del destino. Melpomene, fiera e solenne ispiratrice del tragico, si fa portavoce del fato, traduce il suo volere, misurando le gesta senza tempo degli uomini e osservando dall’alto ciò che dall’oblio sarà strappato. Un progetto speciale che unisce teatro e digitale a partire dall’eccezionale traduzione che Pier Paolo Pasolini fece dell’Orestea di Eschilo. L’Orestea è l’opera dei punti di vista a partire da quello degli dei che osservano dall’alto, a quello del coro che osserva a distanza, fino a quello dei diversi personaggi immersi nella tragedia. L’idea fondante del progetto è di ampliare la questione dei punti di vista posti dal testo filmando le azioni e le situazioni con un drone e videocamera 360 gradi volando di paesaggio in paesaggio seguendo il viaggio di Oreste che torna a casa interrogandosi sui fatti accaduti e sul proprio agire.

Teatrino Giullare crea spettacoli teatrali, installazioni, laboratori, rassegne, progetti speciali per il teatro e l’arte. Tra i vari riconoscimenti ricevuti il Premio Speciale Ubu (2006), il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio della Giuria al 47^ Festival MESS di Sarajevo (2007), Il Premio Hystrio Altre Muse (2011), l’Excellent Play Award della Central Academy of Drama di Pechino (2019), il Premio Rete Critica (2020), il Premio Hystrio Digital Stage (2021).

roma_domus-aurea_moisai-2024_calliope_locandina12 ottobre 2024: “NOTTE DI SFOLGORANTE TENEBRA” Laura Morante, voce recitante; Davide Alogna, violino; Luca Provenzani, violoncello; regia a cura di Daniele Costantini; testo di Laura Morante; musiche di Johann Sebastian Bach, Reinhold Gliere, Maurice Ravel, George Friedrich Haendel/Johann Havorsen; coordinamento artistico e distribuzione a cura di Elena Marazzita. Nel contrasto di storie agli antipodi, la poesia unisce la voce e i suoi riverberi, attraverso un rito collettivo che erode con la furia delicata e costante di un fragile cuore. Calliope, la musa della bella parola, si fa compagna delle eroine, guida libera e discreta che indica la via a chi si lascia ispirare dalla sua voce sottile e decide a ogni modo di resistere, con nostalgia e dolcezza. La sanguinosa guerra di Troia, durata dieci anni, si è conclusa con la vittoria dei Greci, ma le donne, greche o troiane, mogli, figlie o sorelle dei trionfatori o degli sconfitti, hanno tutte pagato un amarissimo tributo. Hanno perduto padri o sposi amati, oppure da sposi o padri sono state ingannate, tradite, abbandonate. I vincitori hanno infierito sui vinti, le donne troiane, prede di guerra dei soldati greci, sono costrette a servire gli assassini dei propri figli e dei propri sposi, come schiave o concubine, invise alle loro mogli legittime. Sei straordinarie figure femminili delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide si raccontano sullo sfondo del tragico retaggio della guerra. Tre greche, Clitemnestra, Elettra ed Elena, e tre troiane, Cassandra, Ecuba e Andromaca. Accogliendo e rielaborando opere differenti, i sei monologhi mettono in scena personaggi controversi, che è difficile sottoporre a un giudizio morale.

Laura Morante inizia la sua carriera da giovanissima, prima nella danza, con la compagnia di Patrizia Cerroni, poi in teatro con Carmelo Bene, al cinema con Giuseppe e Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Gianni Amelio, Pupi Avati, Peter Del Monte. Nel corso degli anni si cimenta con il cinema italiano e straniero, lavorando con autori di grande prestigio, come Monteiro, Malkovich, Tanner, Vecchiali e Resnais. Forte di premi e riconoscimenti per la sua carriera di attrice, nel 2012 esce Ciliegine, il suo primo film come regista (Globo d’oro come Regista rivelazione). Nel 2016 firma la sua seconda regia con il film Assolo. Brividi immorali è il suo esordio letterario.

roma_domus-aurea_moisai-2024_talia_locandina13 ottobre 2024: “PEPPE SERVILLO LEGGE MARCOVALDO. Le fantasiose storie di uno dei personaggi più celebri della letteratura italiana per rendere omaggio a Italo Calvino”. Peppe Servillo, voce recitante; Cristiano Califano, chitarra. Distribuzione a cura di Aida Studio Produzioni. Coordinamento artistico a cura di Elena Marazzita. Una maschera e l’aria allegra. Lo sguardo di Talia ci accompagna nella commedia, stravolgendo il senso comune, facendo dell’ironia l’arma di ribaltamento del quotidiano vivere. Nelle intenzioni sagaci quanto immaginifiche disvelate dalla sua arte, la musa sfida l’uomo con la potenza sovversiva del sorriso e della fantasia. La lettura, interpretata magistralmente da Peppe Servillo con le note alla chitarra di Cristiano Califano, porta in scena uno dei personaggi più celebri della letteratura italiana, rendendo omaggio a Italo Calvino nei 100 anni dalla nascita. Dalla lettura delle fiabe scelte emergono gli aspetti più fiabeschi e ironici del noto personaggio, evidenziandone l’assoluta modernità: la complessa vita caotica in città, l’urbanizzazione senza razionalità ed ordine, l’industrializzazione crescente, la povertà delle fasce più basse della popolazione, la difficoltà dei rapporti umani ed interpersonali. Le storie di Marcovaldo ci invitano ad affrontare le difficoltà quotidiane con fantasia e immaginazione: ne coglieremo la dimensione di eroe tragicomico che ci insegna come in ogni momento della giornata si possano ricercare segni e occasioni per poter essere felici.

Peppe Servillo. Debutta nella musica con gli Avion Travel nel 1980. La sua storia coincide in gran parte con quella del suo gruppo che, in circa trent’anni di lavoro, ha pubblicato numerosi album conquistando importanti riconoscimenti. Partecipa in qualità di attore in teatro e in cinema, collaborando con numerosi registi, tra cui Fabrizio Bentivoglio, Wilma Labate, Mimmo Calopresti, Paola Randi, John Turturro, Lina Wertmuller, Manetti Bros e molti altri. Nel 2013 vince il premio “Le maschere del teatro italiano” ed il premio “Ubu” come migliore attore non protagonista lo spettacolo Le voci di dentro di Eduardo De Filippo.

Roma. In Curia Iulia la conferenza “Iside, regina del mare” di Laurent Bricault (Université Toulouse II Jean Jaurès), ultimo incontro a corollario della mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto” in Domus Aurea fino al 14 gennaio

roma_curia-iulia_conferenza-iside-regina-del-mare_bricault_locandinaSi conclude il ciclo di incontri e conferenze pensati per approfondire tematiche ed aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto”, alla Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024, con la conferenza “Iside, regina del mare” in Curia Iulia lunedì 8 gennaio 2024, alle 16.30, a cura di Laurent Bricault, professore all’Université Toulouse II Jean Jaurès. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. L’evento potrà essere seguito in presenza con prenotazione su eventbrite.it. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina www.facebook.com/parcocolosseo. Sul suolo egiziano, che l’ha vista nascere, la dea Iside è più interessata alle piene del Nilo che alle onde del mare. Quando però il Mediterraneo diviene il cuore pulsante dell’oikoumene ellenistica, la dea compare accanto ad Afrodite, ai Dioscuri e a Poseidone come una delle principali potenze divine che sovraintendono il mondo marino. Signora del mare, è lei che garantisce una navigazione sicura; è lei che protegge i marinai e le navi, comprese quelle che trasportano regolarmente il grano da Alessandria per l’approvvigionamento di Roma. La popolarità di questa nuova funzione di “Signora delle onde” incoraggia gli uomini a porre sotto i suoi auspici la grande festa dell’apertura della navigazione, nel mese di marzo, caratterizzata da processioni grandiose e animate che vengono descritte minuziosamente dallo scrittore Apuleio nel II sec. d.C., nella sua opera “Le Metamorfosi”. Le navi portano il suo nome e la sua immagine di dea navigans si diffonde nello spazio e nel tempo. Nel XIX secolo a Parigi Iside è ancora la Regina del mare. Si dipana così, sulla scia di Iside, un racconto straordinario che attraversa più di due millenni.

Roma. In Curia Iulia in presenza, e on line su FB, la conferenza “Imperatori, Re e Candaci: i rapporti tra Roma e il regno di Meroe” a cura di Emanuele M. Ciampini, primo incontro del ciclo sui temi della mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto” alla Domus Aurea

roma_curia-iulia_conferenza-imperatori-re-e-candaci_emanuele-ciampini_locandinaNell’ambito degli incontri che intendono approfondire tematiche ed aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto”, ideata e organizzata dal parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi, in corso alla Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024, la Curia Iulia ospita la conferenza “Imperatori Re e Candaci: i rapporti tra Roma e il regno di Meroe” a cura di Emanuele M. Ciampini, professore associato di Egittologia dell’università Ca’ Foscari di Venezia e direttore della Missione Archeologica Italiana in Sudan a Jebel Barkal. Appuntamento giovedì 16 novembre 2023, alle 16.30. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Emanuele M. Ciampini, università Ca’ Foscari di Venezia. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite al link https://amatoiside_16novembre.eventbrite.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Fb del PArCo.

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La necropoli reale di Meroe in Sudan: le piramidi dei Faraoni neri (foto mai-sudan)

Con la conquista dell’Egitto, Roma entra in contatto con il regno di Meroe, potenza africana che controlla un territorio che si spinge sino a regioni più a sud della moderna capitale sudanese Khartoum. Nel corso del tempo, l’Urbe e Meroe ebbero rapporti alterni, con fasi conflittuali e periodi pacifici. Legata in origine alla tradizione faraonica, la cultura meroitica, fortemente caratterizzata da aspetti locali, accoglie poi elementi dell’ellenismo, dando vita a uno stile originale. I maggiori centri del regno, alcuni dei quali dalla storia molto più antica, offrono il quadro di una civiltà raffinata e complessa, con edifici monumentali e materiali di pregio che danno testimonianza di una civiltà ricca e raffinata. In uno di questi centri, l’antica città di Napata, opera da cinquanta anni una Missione Archeologica Italiana: il frutto di questa ricerca offre un quadro quanto mai esauriente di un regno potente, in grado di confrontarsi con il potere di Roma.

Roma. In Curia Iulia la conferenza “Una ricostruzione del centro monumentale di Alessandria d’Egitto greco-romana” di Theodoros Mavrogiannis (Università di Cipro) a corollario della mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto” in Domus Aurea

roma_curia-iulia_conferenza-una-ricostruzione-del-centro-monumentale-di-alessandria-d-egitto_locandinaGiovedì 26 ottobre 2023, alle 17, in Curia Iulia la conferenza “Una ricostruzione del centro monumentale di Alessandria d’Egitto greco-romana” di Theodoros Mavrogiannis, professore di Storia antica alla University of Cyprus, nell’ambito degli incontri che intendono approfondire tematiche ed aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto”, ideata e organizzata dal parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi, in corso alla Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Theodoros Mavrogiannis, University of Cyprus. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite https://amatoiside_26ottobre.eventbrite.it. Mavrogiannis contribuirà a far conoscere meglio l’urbanistica di Alessandria, fare quindi qualche piccolo passo avanti per risolvere il problema del “naufragio” del centro monumentale della più grande città ellenistica e della seconda città dell’Impero romano, non è solo un desideratum della ricerca sull’ideologia regia e la magnificenza delle capitali del mondo antico, ma risulta di particolare importanza per conoscere lo sviluppo urbanistico di Roma stessa, di cui Alessandria è stata un modello, dal progetto rimasto incompiuto di Giulio Cesare di un piano regolatore approvato nel 45 a.C. (Lex de urbe augenda et exornanda et instruenda), fino alle opere di Agrippa e di Augusto nel Campo Μarzio (Mausoleum Augusti, Horologium Augusti, Pantheon, Isaeum et Serapaeum).

Roma. In Curia Iulia presentazione del libro “Lavori e ricerche nella Domus Aurea durante gli anni 2010-2016” atti della Giornata di Studi in memoria di Fedora Filippi e primo di una collana dedicata alla Domus Aurea

roma_curia-iulia_libro-lavori-e-ricerche-nella-domus-aurea-durante-gli-anni-2010-2016_locandinaVenerdì 15 settembre 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la presentazione del libro “Lavori e ricerche nella Domus Aurea durante gli anni 2010-2016”, a cura di Elisabetta Segala e Heinz-Jürgen Beste, che raccoglie i contributi presentati nella Giornata di studi in memoria di Fedora Filippi (funzionario archeologo, responsabile della Domus Aurea dal 2009 al 2014), svoltasi a Roma il 15 settembre 2022. La Giornata di studi è stata un momento importante di incontro e confronto sulle attività svolte in Domus Aurea tra il 2010 e 2016 che ha visto la partecipazione del gruppo di lavoro che Fedora Filippi aveva creato e a cui aveva manifestato più volte la volontà di divulgare tutto il lavoro svolto in Domus Aurea, la pubblicazione degli atti diventa quindi un contributo fondamentale nell’ottica della divulgazione per lei così importante. Con questo volume il Parco archeologico del Colosseo inaugura una collana di monografie dedicate alla Domus Aurea e intitolata “Per Artem Temptare. Studi sulla Domus Aurea”. In questo modo si dà continuità al progetto di Fedora Filippi volto ad una pubblicazione sistematica delle ricerche e degli studi dedicati ad un monumento di fondamentale importanza per la civiltà romana, quale è la Domus Aurea; progetto che una scomparsa prematura le ha impedito di portare a conclusione. Programma: introducono Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo; Ortwin Dally, direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma; presentano Marina Magnani, già funzionario architetto della soprintendenza speciale per i Beni Archeologici di Roma; Nicoletta Pagliardi, già funzionario archeologo della soprintendenza Archeologica di Roma; conclude Henner von Hesberg, già direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma. Saranno presenti i curatori. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite.it. Ingresso da largo della Salara Vecchia, 5.

Roma. In Domus Aurea al via la seconda edizione di “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per conoscere uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dalle Muse dell’Imperatore una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Ecco il programma. Biglietti solo on-line

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La Sala Ottagona della Domus Aurea dove culmina il percorso di “Moisai 2023” (foto PArCo)

La prima sarà Tersicore. Quindi Melpomene, Talia, Polimnia, Euterpe, Erato, Calliope. Chiuderà Clio. Dopo il grande successo della prima edizione, torna alla Domus Aurea, dal 5 al 21 maggio 2023, “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dai simulacri del ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo. L’evento, promosso e organizzato dal parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri – dal 5 al 21 maggio 2023 – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del mito. In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona, straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di Nerone. Orario di inizio: 17.30. Acquisto del biglietto esclusivamente online sul sito www.coopculture.it. All’interno della Domus Aurea la temperatura è di circa 10 gradi. Si consigliano abbigliamento adeguato e scarpe comode. PRENOTA QUI: Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea

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La statua della musa Tersicore esposta in Domus Aurea dopo i restauri (foto PArCo)

Le Muse dell’Imperatore. Le statue delle Muse sono state ritrovate, in frammenti, durante gli scavi del 1958 nel settore del Ninfeo di Polifemo e sono state recentemente nuovamente esposte, dopo l’ultimo restauro, all’interno della Domus Aurea, restituendo al complesso monumentale la funzione di padiglione “dinamico” che aveva in passato, per passeggiare al suo interno godendo della spazialità dell’edificio e delle opere d’arte in esso esposte. Del gruppo originario, che probabilmente riuniva tutte le nove figlie di Zeus e di Mnemosine (la Memoria), ci rimangono la scultura di Tersicore, musa della Lirica corale e della Danza, e di Talia, musa della Commedia. È sopravvissuta anche Erato, musa della Poesia amorosa, ma per il suo stato estremamente frammentario non è stata esposta al pubblico. Tersicore è rappresentata seduta su una roccia e nella sinistra sostiene una lira, simbolo della propria arte. La testa è scarsamente conservata. È perduto il viso, mentre rimane la parte posteriore che permette di leggere la pettinatura con i capelli divisi in due bande, raccolti sulla nuca. Talia doveva essere anch’essa seduta, indossa una sottile tunica, su cui è sistemato il chitone fissato sulle spalle, che ricade sul braccio in una cascata di pieghe. Manca la testa e sono perduti anche il braccio destro e la maschera teatrale ridente che stringeva nella mano. I corpi stanti e frammentari, privi dei volti, sembrano oggi interpretare un’inquietudine moderna ammantata di una bellezza antica. La resa raffinata dei panneggi e delle vesti, la cura dei dettagli e l’equilibrio compositivo inciso nel marmo pentelico, richiamano modelli della scuola di Prassitele, evidentemente ben noti alla bottega di scultori assunta per soddisfare il raffinato gusto estetico di un imperatore come Nerone. I corpi lacunosi delle Muse, i loro sguardi assenti e negati dai segni del tempo, paiono offrire uno sguardo rinnovato alla universalità e acronia dell’arte tutta, sfidandoci a cercare nuove voci contemporanee nella bellezza nascosta tra le pieghe degli antichi panneggi.

roma_domus-aurea_moisai_voci-contemporanee-in-domus-aurea_locandinaMoisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea si aprirà il 5 maggio per tre weekend, dal venerdì alla domenica. Visite guidate all’interno della Domus saranno seguite da serate evento per un totale di nove appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato per l’evento. Dagli angoli silenziosi della Domus riecheggeranno suoni e voci di lingue antiche e moderne, dove i nomi delle nove muse emergono come frammenti ancestrali di un discorso poetico senza tempo.

roma_domus-aurea_moisai_voci-contemporanee-in-domus-aurea._locandina-primi-sei-spettacoliPROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI. Venerdì 5 maggio 2023, Tersicore, Colei che si diletta nella danza. “Pastorale – site specific” di Daniele Ninarello con Vera Borghini, Lorenzo Covello, Francesca Dibiase, Zoé Bernabéu. Sabato 6 maggio 2023, Melpomene, Colei che canta. “L’ira di Achille” di e con Mimmo Cuticchio. Domenica 7 maggio 2023, Talia, Colei che è festiva. “Apoteosi di una zucca. scherzo funebre in morte del Divo Claudio”, regia di Pino Quartullo con Tullio Solenghi e Pino Quartullo, e con Roberta Azzarone, Roberto Fazioli ed Enrico Maria Ruggeri. Venerdì 12 maggio 2023, Polimnia, Colei che ha molti inni. “MONUMENTUM The Second Sleep”, Prima parte – il solo: ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo, costumi Cristina Kristal Rizzo, danza Megumi Eda. Sabato 13 maggio 2023, Euterpe, Colei che allieta con il canto. “MISS LALA AL CIRCO FERNANDO / live music”, ideazione e regia Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, musica dal vivo Laura Masotto. Domenica 14 maggio 2023, Erato, Colei che provoca desiderio. “Le Eroine”, tratto da Heroides di Ovidio, voce recitante Isabella Ferrari, pianoforte Roberto Prosseda.

roma_domus-aurea_moisai_voci-contemporanee-in-domus-aurea._locandina-ultimi-tre-spettacoliVenerdì 19 maggio 2023, Calliope, Colei che ha una bella voce. “Se resistere dipende dal cuore ascoltando Amelia Rosselli, di e con Elena Bucci e Luigi Ceccarelli. Sabato 20 maggio 2023, Clio, Colei che rende celebri. “Lettura clandestina. La Solitudine del satiro” di Ennio Flaiano, voce recitante Fabrizio Bentivoglio, contrabbasso Ferruccio Spinetti. Domenica 21 maggio 2023, Urania, Colei che è celeste. “Every Brilliant thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione Filippo Nigro.

14 marzo: giornata nazionale del Paesaggio. Al ministero assegnazione del premio biennale in diretta streaming. In giro per l’Italia molte iniziative: eccone alcune

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Martedì 14 marzo 2023 è la Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita nel 2016 con l’obiettivo “di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati”. Alle 10, a Roma, nella sala Spadolini del ministero della Cultura, sarà assegnato il Premio nazionale del Paesaggio, manifestazione giunta alla IV edizione che attribuisce, a cadenza biennale, un riconoscimento a un progetto che si è distinto per la capacità di valorizzare il paesaggio attraverso azioni di salvaguardia, gestione o pianificazione, in linea con i 4 criteri indicati dall’Ue (esemplarità, sviluppo territoriale sostenibile, partecipazione, sensibilizzazione). Il vincitore concorrerà, in rappresentanza dell’Italia, alla VIII edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. Dopo i saluti istituzionali del direttore generale ABAP Luigi La Rocca, saranno illustrati i progetti in gara. A seguire saranno consegnati gli encomi e le menzioni da parte dei componenti della Commissione. Alle 14, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, consegnerà al vincitore il Premio Nazionale del Paesaggio: Clicca qui per seguire la diretta streaming sul canale YouTube del MiC.

cerveter-tarquinia_parco_giornata-del-paesaggio_locandinaCERVETERI / TARQUINIA. In occasione della “Giornata Nazionale del Paesaggio”, il parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia organizza delle esclusive visite guidate gratuite. A Cerveteri nella necropoli della Banditaccia: alle 10 e alle 15, “Passeggiata tra la cura del verde e la tutela archeologica”, durata 1 h-1,30 ca. La visita permetterà di scoprire le aree in cui sono stati fatti interventi migliorativi e quelli in cui si prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria, il difficile equilibrio della gestione del verde e la conservazione del patrimonio archeologico alla scoperta di scorci e paesaggi suggestivi della necropoli. A Tarquinia nella necropoli dei Monterozzi: alle 10 e 15, “Paesaggi dipinti: la necropoli dei Monterozzi”, durata 1 h-1,30 ca. Visita guidata alla scoperta delle famose tombe dipinte della necropoli.

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Visite guidate alla Domus Aurea per la Giornata nazionale del Paesaggio (foto PArCo)

ROMA / PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO. Martedì 14 marzo 2023, in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2023, il parco archeologico del Colosseo propone due visite in Domus Aurea. Guidati dall’architetto paesaggista Gabriella Strano sarà possibile visitare la Domus Aurea e conoscerne i progetti di restauro e di recupero del verde, oltre alle principali scoperte sul paesaggio antico. Il numero massimo di partecipanti per ciascuna visita gratuita è di 23 persone. Alle 14: PRENOTA QUI https://www.eventbrite.com/e/583091611707; alle 16: PRENOTA QUI https://www.eventbrite.com/e/583091350927

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La magia del sito archeologico di Ercolano dominato dal Vesuvio (foto Paerco)

ERCOLANO. Visita integrata al parco archeologico di Ercolano e alla mostra “Materia” alla Reggia di Portici. Il parco archeologico di Ercolano partecipa alle Giornata nazionale del Paesaggio ricordando l’opportunità di scoperta di un territorio dalla storia ricchissima e affascinante: unire le emozioni della visita del Parco e quelle della mostra Materia, sui legni dell’antica Herculaneum, allestita alla Reggia di Portici è possibile grazie al biglietto integrato disponibile presso le biglietterie del Parco e della Reggia e online all’indirizzo https://shop.visitaremateriainreggia.it/it/biglietti.

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Il vivaio della Flora pompeiana nella di Pansa a Pompei (foto parco archeologico di pompei)

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Il vivaio della Flora pompeiana nella di Pansa a Pompei (foto parco archeologico di pompei)

POMPEI. Il 14 marzo 2023 in occasione della “Giornata nazionale del paesaggio” al Vivaio della Flora Pompeiana nella casa di Pansa a Pompei – antico giardino riattivato e rigenerato nel pieno rispetto dei riferimenti storico e archeologici nonché laboratorio di studio agricolo ai fini della produzione di colture “antiche” da ricollocare nei giardini delle domus – sarà possibile conoscere le piante e le tecniche di coltura del passato a confronto con quelle del presente. Ai visitatori sarà riservata una giornata di didattica sull’orticoltura antica che è tra le basi dell’agricoltura biologica e sostenibile dei nostri giorni. L’esperto dei giardini del Parco, Maurizio Bartolini, illustrerà attraverso gli esempi di piante coltivate nel vivaio quali erano le tipologie che si potevano piantare in antico e ancora oggi. Ad affiancarlo dalle 10 alle 12 saranno presenti anche “I ragazzi di Plinio”, impegnati nel corso dell’anno nella raccolta dei frutti e dei prodotti dell’orto del sito di Pompei, la cui attività si inserisce nell’ambito dei progetti di agricoltura sociale, avviati già da tempo dal Parco in collaborazione con la Cooperativa sociale Il Tulipano che vede protagonisti i ragazzi e giovani con autismo e\o disabilità cognitive del centro Medico Riabilitativo di Pompei, coinvolti in percorsi formativi di riabilitazione e inserimento al lavoro attraverso l’agricoltura. La gestione, manutenzione e valorizzazione del verde e del paesaggio delle aree archeologiche è tra le attività su cui il Parco archeologico di Pompei sta particolarmente investendo. Dalla  gestione dei vigneti, che passeranno da una superficie di 1,7 ettari a circa 5 ettari, a tutto il ciclo produttivo del vino biologico, attraverso il coinvolgimento di partner internazionali, anche privati; alla coltivazione degli ulivi (con raddoppio dal 2023 delle attuali 120 piante di Pompei e Stabia) per la produzione dell’olio EVO in collaborazione con Unaprol e Aprol Campania; al programma di imboschimento con la sponsorizzazione di Arbolia (circa 7000 nuove piante in due anni dal Bosco antico di Piazza Anfiteatro, già realizzato, al bosco produttivo di Villa di Cicerone ora in cantiere), fino all’attività sperimentale dell’eco pascolo per la manutenzione dei prati sui pianori non scavati del sto di Pompei.

taranto_archeologico_giornata-del-paesaggio_locandinaTARANTO / MARTA. Il museo Archeologico nazionale di Taranto si prepara a stupire i suoi visitatori con il suo programma di attività per la Giornata del Paesaggio. Il 14 marzo 2023, il MArTA aprirà le sue porte per far conoscere a grandi e piccini il paesaggio tipico della città di Taranto: quello caratterizzato dai suoi due mari. Dalle 17 alle 19 i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni potranno partecipare al laboratorio didattico “Gli abitanti del Mare”. Una visita guidata a misura di bambini e anche un laboratorio di riciclo creativo attraverso cui realizzare sagome della fauna che contraddistingue il paesaggio marino e le sue profondità: https://bit.ly/gli-abitanti-del-mare . Dalle 17.30 alle 19.30, in contemporanea, gli adulti potranno partecipare alla visita guida tematica dal titolo “La città tra i due mari: alla scoperta del paesaggio dell’antica Taranto”: un’esperienza coinvolgente che li porterà alla scoperta dei reperti del Museo, raccontando il legame ancestrale tra la città, i suoi abitanti e il mare: https://bit.ly/la-citta-dei-2-mari. Dagli antichi attrezzi da pesca, ai piatti di pesce che descrivono la biologia marina del Mediterraneo, passando per le sirene, le raffigurazioni di delfini e i marmi di epoca tardo-repubblicana in un percorso tematico destinato a raccontare il paesaggio e le civiltà che hanno fatto la storia di questa terra.

taranto_patrimonio-subacqueo_giornata-del-paesaggio_locandinaTARANTO / PATRIMONIO SUBACQUEO. In occasione della Giornata nazionale del Paesaggio martedì 14 marzo 2023, la soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo organizza una conferenza sul tema “Paesaggio U-Mano. La mano dell’uomo: conoscenza e progetto del paesaggio”, alle 15.30, nella sede dell’ex-convento di Sant’Antonio in via Viola 12 a Taranto. Intervengono: Cosma Chirico, già archivista di Stato, su “Il paesaggio e le sue rappresentazioni nella cartografia storica”; Nicola Martinelli, del Politecnico di Bari, su “Fari e paesaggi costieri italiani”; Vito Crisanti, dottore forestale, su “Interventi di ricostruzione paesaggistica e naturalistica a scala territoriale in provincia di Taranto”; Serena Piroddu, architetto paesaggista, su “L’ultimo paesaggio a sud-est di Taranto fra trasformazioni e valorizzazioni”. Intervento conclusivo: Barbara Davidde, soprintendente Patrimonio subacqueo, su “La progettazione dello spazio marittimo e il patrimonio culturale”.

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Ripresa aerea dell’area archeologica e dell’anfiteatro di Rudiae (Lecce) (foto mic)

LECCE. Per la Giornata nazionale del Paesaggio, il 14 marzo 2023 visita guidata “Rudiae e il paesaggio della Valle della Cupa” al parco archeologico di Rudiae (Lecce), fruibile grazie a un accordo di promozione e valorizzazione stipulato tra la soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce e la società Archeologia Ricerca e Valorizzazione Srl (A.R.Va) – spin off dell’università del Salento, in collaborazione con il Comune di Lecce. Rudiae, inserita nel suggestivo paesaggio della Valle della Cupa, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti dell’intera penisola salentina ed è nota soprattutto per aver dato i natali a Quinto Ennio (239-169 a.C.), il padre della letteratura latina. Nell’area archeologica sono state riportate alla luce aree di necropoli, tombe ipogee scavate nella roccia, porzioni delle fortificazioni messapiche, oltre a tratti di strade basolate, luoghi di culto ed edifici pubblici di età romana. Al centro dell’insediamento si conserva l’anfiteatro, costruito durante il regno dell’imperatore Traiano (98-117 d.C.).

sibari_giornata-del-paesaggio_locandinaSIBARI. Martedì 14 marzo 2023 al museo nazionale Archeologico della Sibaritide si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio con due appuntamenti. Alle 10.30, tornerà a trovarci l’ArcheoCamper che ci proporrà il percorso a tema “Kore e le stagioni”, pensato dalla cooperativa sociale CSC per le scolaresche, gli ospiti dei progetti CAS/SAI, oltre che per quanti vorranno partecipare. La visita delle collezioni sarà arricchita dai racconti dei miti antichi e da attività di laboratorio. Nel pomeriggio alle 17.30 vi aspettiamo numerosi a “Il paesaggio nel Museo”, visita tematica curata dall’archeologa Donatella Novellis, responsabile dei Servizi educativi del Parco. Scopriremo come il Museo racconta il paesaggio antico e contemporaneo attraverso i reperti dei siti archeologici della Sibaritide, l’archeobotanica ed i resti vegetali antichi da poco esposti nelle sale, la lettura che l’artista Anna Corcione fornisce del paesaggio della Sibaritide nella mostra “Naturalia et Mirabilia”. Per ArcheoCamper: progetticalabria@cooperativacsc.it, 3280664676. La visita tematica “Il paesaggio nel Museo” non necessita di prenotazione. Le attività sono gratuite, comprese nel costo del biglietto d’ingresso.

vibo-valentia_giornata.del-paesaggio_locandinaVIBO VALENTIA. Martedì 14 marzo 2023 per contribuire alla promozione di questo evento la soprintendenza ABAP per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia partecipa ad una serie di eventi e manifestazioni. L’ iniziativa “Il paesaggio come strumento e oggetto di cura” propone un percorso attraverso il “Parco Diffuso della Conoscenza e del Benessere” di Reggio Calabria, tra i progetti premiati nell’edizione del 2021 del “Premio Nazionale del paesaggio”. Il percorso inizia alle 10 al “Polo sanitario di prossimità di Arghillà” per poi continuare dalle 12.30 alle 14.30 al “Centro di Medicina Solidale di Pellaro” con collegamenti con lo “Studio Medico nell’Università Mediterranea” e un momento convivale con prodotti Km 0. Dalle 15 alle 18 si prosegue nel paesaggio del “Feudo San Filippo di Pellaro” dove si svolgeranno performance artistiche, passeggiate tematiche e conversazioni en plein aire, programmate e improvvisate, con i componenti della Comunità ACE. Nella tarda mattinata verrà illustrato il restauro del dipinto su tela raffigurante la Visitazione, non ancora attribuito, ma risalente probabilmente al XVIII sec. e ritrovato dopo molti decenni dalla sua scomparsa all’interno della chiesa dei SS. Pietro e Paolo dell’antico borgo di Pentedattilo, frazione di Melito Porto Salvo (RC). Il paese sorge alle pendici del Monte Calvario, una parete rocciosa che, come racconta il nome greco, ricorda un’enorme mano aperta. Immerso nell’area grecanica, in passato fu un importante punto di accesso per l’Aspromonte, mentre oggi è un paese fantasma, tra i più affascinanti della costa calabrese, colpito da terremoti e alluvioni. Gli abitanti costretti ad abbandonarlo e a trasferirsi a valle per ragioni di sicurezza non hanno però mai interrotto il legame con questo luogo. Ѐ proprio l’interesse della comunità ha portato al recupero dell’opera, il cui restauro è avvenuto in situ nella forma del “cantiere aperto”, come tentativo di rimettere in circolo l’esperienza del bello facendo dialogare immagini e luoghi, risignificando gli spazi e ricucendo i tempi. Il dipinto ritrovato all’interno di un paese abbandonato proprio nella giornata nazionale del paesaggio ci interroga sul sensibile problema della tutela e su come salvaguardare quella caratteristica che rende unico al mondo il nostro patrimonio storico e artistico: il valore artistico dei beni culturali in un insieme indissolubile con il loro contesto ambientale. Nel pomeriggio è programmata la conferenza “Paesaggi in Pinacoteca. Percorso tra le opere esposte” che sarà tenuta da Daniela Vinci, funzionario storico dell’arte della Sabap RC -VV, nell’ambito dell’iniziativa “Arte in Città”. L’incontro avrà luogo nella pinacoteca civica di Reggio Calabria alle 16.30 e sarà l’occasione per riflettere sul concetto di paesaggio e per sviluppare un percorso tematico tra le opere pittoriche in cui il paesaggio si sviluppa in varie forme. Infine, dalle 17.30, si terrà a Gallico, nella sede dell’Associazione Tre Quartieri, l’incontro dal tema “Tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Gallico”. Nel corso dell’evento, promosso dall’assessorato alla Cultura della Città di Reggio Calabria, si affronterà il tema della tutela e valorizzazione dei numerosi beni culturali che caratterizzano il paesaggio di Gallico.

reggio-calabria_archeologico_giornata-del-paesaggio_23_locandinaREGGIO CALABRIA. Il museo Archeologico nazionale di Reggio Calabria per la Giornata nazionale del Paesaggio, nell’ambito del ciclo di incontri “Officina al MArRC” promosso dall’associazione “Pietre di Scarto”, propone, alle 17, nella sala Conferenza, “Il paesaggio. Vie di terra, vie di mare: la lunga strada per la formazione di una comunità”. Con un testo letterario, un’opera artistica, musicale, video o fotografica, ci si confronta sulle suggestioni che tali opere suscitano in ciascuno. La partecipazione all’evento è gratuita, fino a disponibilità dei posti. Interverranno gli studenti del corso per adulti dell’Istituto professionale Boccioni-Fermi di Reggio Calabria, indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. “Il paesaggio rappresenta la nostra identità poiché deriva dall’azione di fattori naturali e umani, esprimendo un intreccio tra cultura, storia e natura”, commenta la presidente dell’associazione, Rosa Puntillo. “L’obiettivo dell’Officina sarà quello di contribuire a promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme, per imparare a riconoscere, salvaguardare e, laddove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. Volgeremo il nostro sguardo innanzitutto ai paesaggi dell’antichità attraverso alcuni preziosi reperti archeologici custoditi al MArRC, che saranno lo spunto da cui cominciare la riflessione. Parlare poi del nostro paesaggio ci aiuterà a conoscere meglio non solo le varie comunità, ma anche noi stessi”.

cagliari_archeologico_giornata-del-paesaggio_locandinaCAGLIARI. Nell’ambito della Giornata nazionale del Paesaggio la soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna, organizza in collaborazione con il Comando Marittimo Autonomo Ovest una giornata di riflessione pubblica e confronto sulle tematiche connesse al rapporto tra la città ed il mare con particolare riferimento ai paesaggi che questo rapporto costruisce anche in una prospettiva di profondità temporale storica e futura. L’obiettivo di contribuire a “promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e a sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifiche attività da compiersi sull’intero territorio nazionale mediante il concorso e la collaborazione delle Amministrazioni e delle Istituzioni, pubbliche e private”. L’intenzione è quella di dare voce e accogliere, in una costruttiva riflessione, i punti di vista dei soggetti che a diverso titolo, per le proprie prerogative e competenze, entrano in relazione con i temi connessi al territorio costiero e al mare. Nella sala Cinema del Comando Marittimo Autonomo Ovest, a Cagliari, alle 9, introduce ai lavori la soprintendente APAB-Ca Monica Stochino; dopo i saluti delle autorità, alle 10.30 la prima sezione “Programmi e strategie per un rapporto in costante evoluzione”; 11.30, “Progetti e strumenti di tutela dei paesaggi”. Nel pomeriggio, dalle 15, è prevista una visita guidata alla Base di Luna Rossa Prada Pirelli team. Sempre nella sede dell’Ammiragliato, sarà allestita una piccola mostra dei materiali recuperati nel corso di operazioni di archeologia subacquea e saranno messi in mostra i lavori dei laboratori didattici che hanno già visto il coinvolgimento di alcune classi della scuola dell’infanzia e primaria.