Roma. In Domus Aurea al via la seconda edizione di “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per conoscere uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dalle Muse dell’Imperatore una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Ecco il programma. Biglietti solo on-line

La Sala Ottagona della Domus Aurea dove culmina il percorso di “Moisai 2023” (foto PArCo)
La prima sarà Tersicore. Quindi Melpomene, Talia, Polimnia, Euterpe, Erato, Calliope. Chiuderà Clio. Dopo il grande successo della prima edizione, torna alla Domus Aurea, dal 5 al 21 maggio 2023, “Moisai – Voci contemporanee in Domus Aurea”, un’occasione suggestiva e unica per immergersi nei luoghi della residenza imperiale che meglio riflettono uno degli aspetti più noti della figura di Nerone, ma raramente indagato: il suo amore per l’Arte. Partendo dai simulacri del ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa, coniugata in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo. L’evento, promosso e organizzato dal parco archeologico del Colosseo con la direzione artistica a cura di PAV, è articolato in nove incontri – dal 5 al 21 maggio 2023 – ognuno dedicato ad una delle nove Muse del mito. In ognuna delle serate, un nuovo artista libererà il canto di una Musa diversa, facendosi suo portavoce contemporaneo in un gesto antichissimo, sciolto e compiuto negli ambienti della Sala Ottagona, straordinaria macchina scenica creata dagli architetti Severo e Celere per volere del progetto visionario di Nerone. Orario di inizio: 17.30. Acquisto del biglietto esclusivamente online sul sito www.coopculture.it. All’interno della Domus Aurea la temperatura è di circa 10 gradi. Si consigliano abbigliamento adeguato e scarpe comode. PRENOTA QUI: Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea

La statua della musa Tersicore esposta in Domus Aurea dopo i restauri (foto PArCo)
Le Muse dell’Imperatore. Le statue delle Muse sono state ritrovate, in frammenti, durante gli scavi del 1958 nel settore del Ninfeo di Polifemo e sono state recentemente nuovamente esposte, dopo l’ultimo restauro, all’interno della Domus Aurea, restituendo al complesso monumentale la funzione di padiglione “dinamico” che aveva in passato, per passeggiare al suo interno godendo della spazialità dell’edificio e delle opere d’arte in esso esposte. Del gruppo originario, che probabilmente riuniva tutte le nove figlie di Zeus e di Mnemosine (la Memoria), ci rimangono la scultura di Tersicore, musa della Lirica corale e della Danza, e di Talia, musa della Commedia. È sopravvissuta anche Erato, musa della Poesia amorosa, ma per il suo stato estremamente frammentario non è stata esposta al pubblico. Tersicore è rappresentata seduta su una roccia e nella sinistra sostiene una lira, simbolo della propria arte. La testa è scarsamente conservata. È perduto il viso, mentre rimane la parte posteriore che permette di leggere la pettinatura con i capelli divisi in due bande, raccolti sulla nuca. Talia doveva essere anch’essa seduta, indossa una sottile tunica, su cui è sistemato il chitone fissato sulle spalle, che ricade sul braccio in una cascata di pieghe. Manca la testa e sono perduti anche il braccio destro e la maschera teatrale ridente che stringeva nella mano. I corpi stanti e frammentari, privi dei volti, sembrano oggi interpretare un’inquietudine moderna ammantata di una bellezza antica. La resa raffinata dei panneggi e delle vesti, la cura dei dettagli e l’equilibrio compositivo inciso nel marmo pentelico, richiamano modelli della scuola di Prassitele, evidentemente ben noti alla bottega di scultori assunta per soddisfare il raffinato gusto estetico di un imperatore come Nerone. I corpi lacunosi delle Muse, i loro sguardi assenti e negati dai segni del tempo, paiono offrire uno sguardo rinnovato alla universalità e acronia dell’arte tutta, sfidandoci a cercare nuove voci contemporanee nella bellezza nascosta tra le pieghe degli antichi panneggi.
Moisai 2023. Voci contemporanee in Domus Aurea si aprirà il 5 maggio per tre weekend, dal venerdì alla domenica. Visite guidate all’interno della Domus saranno seguite da serate evento per un totale di nove appuntamenti. Le visite saranno accompagnate da un percorso sonoro immersivo, appositamente ideato per l’evento. Dagli angoli silenziosi della Domus riecheggeranno suoni e voci di lingue antiche e moderne, dove i nomi delle nove muse emergono come frammenti ancestrali di un discorso poetico senza tempo.
PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI. Venerdì 5 maggio 2023, Tersicore, Colei che si diletta nella danza. “Pastorale – site specific” di Daniele Ninarello con Vera Borghini, Lorenzo Covello, Francesca Dibiase, Zoé Bernabéu. Sabato 6 maggio 2023, Melpomene, Colei che canta. “L’ira di Achille” di e con Mimmo Cuticchio. Domenica 7 maggio 2023, Talia, Colei che è festiva. “Apoteosi di una zucca. scherzo funebre in morte del Divo Claudio”, regia di Pino Quartullo con Tullio Solenghi e Pino Quartullo, e con Roberta Azzarone, Roberto Fazioli ed Enrico Maria Ruggeri. Venerdì 12 maggio 2023, Polimnia, Colei che ha molti inni. “MONUMENTUM The Second Sleep”, Prima parte – il solo: ideazione, coreografia, scenografia, elaborazione sonora dal vivo, costumi Cristina Kristal Rizzo, danza Megumi Eda. Sabato 13 maggio 2023, Euterpe, Colei che allieta con il canto. “MISS LALA AL CIRCO FERNANDO / live music”, ideazione e regia Chiara Frigo con Marigia Maggipinto, musica dal vivo Laura Masotto. Domenica 14 maggio 2023, Erato, Colei che provoca desiderio. “Le Eroine”, tratto da Heroides di Ovidio, voce recitante Isabella Ferrari, pianoforte Roberto Prosseda.
Venerdì 19 maggio 2023, Calliope, Colei che ha una bella voce. “Se resistere dipende dal cuore ascoltando Amelia Rosselli, di e con Elena Bucci e Luigi Ceccarelli. Sabato 20 maggio 2023, Clio, Colei che rende celebri. “Lettura clandestina. La Solitudine del satiro” di Ennio Flaiano, voce recitante Fabrizio Bentivoglio, contrabbasso Ferruccio Spinetti. Domenica 21 maggio 2023, Urania, Colei che è celeste. “Every Brilliant thing (Le cose per cui vale la pena vivere)”, regia Fabrizio Arcuri, co-regia e interpretazione Filippo Nigro.
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