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Roma. Aperto al Tempio di Romolo al Foro Romano “Lo sguardo del tempo. Il Foro Romano in età moderna”, il nuovo allestimento temporaneo vera e propria introduzione alla visita del Foro Romano

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Locandina della mostra “Lo sguardo del tempo” al Tempio di Romolo al Foro romano dal 21 novembre 2023 al 28 aprile 2024

Una inedita introduzione alla visita del Foro Romano è quanto si propone “Lo sguardo del tempo. Il Foro Romano in età moderna”, il nuovo allestimento temporaneo al Tempio di Romolo, al Foro Romano, a cura di Alfonsina Russo, Roberta Alteri, Alessio De Cristofaro, inaugurato il 21 novembre 2023 e aperto al pubblico da mercoledì 22 novembre 2023 fino al 28 aprile 2024, tutti i giorni, dalle 9 alle 15.30, con qualsiasi tipo di biglietto in corso di validità.

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Panorama del Foro Romano e, in fondo, c’è il Colosseo (foto PArCo)

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Veduta del Foro Romano in un’acquaforte di Giambattista Piranesi (foto PArCo)

Il Foro Romano oggi si presenta ai visitatori e ai turisti nell’aspetto assunto a partire dagli anni dell’Unità d’Italia, dopo una lunga serie di scavi, ma pochi conoscono quale sia stato l’aspetto di questi luoghi prima della stagione di scavi e allestimenti più recenti, quando l’area del Foro Romano era uno straordinario paesaggio semi-rurale ai margini della città abitata, che tuttavia rappresentava per viaggiatori ed eruditi di tutta Europa il cuore antico dell’Urbe e uno dei luoghi più amati e celebrati della cultura internazionale. Il nuovo allestimento temporaneo “Lo Sguardo del Tempo. Il Foro Romano in età moderna” è stato ideato per colmare questa lacuna.

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La mostra “Lo sguardo del tempo” al Tempio di Romolo al Foro Romano (foto simona murrone)

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Pianta topografica di Roma Antica: tra i documenti esposti nella mostra “Lo sguardo del tempo” al Tempio di Romolo al Foro Romano (foto simona murrone)

Attraverso una ricca serie di testimonianze iconografiche riproposte in copia o in digitale (disegni, stampe, quadri, fotografie, filmati) e l’esposizione di una piccola raccolta di oggetti-memoria legati alla cultura materiale del Grand Tour e alla vita quotidiana e professionale di chi visse e lavorò nel Foro Romano (stampe, quadri, modelli, libri, micro-mosaici, ventagli, strumenti scientifici, etc.), l’allestimento racconta la storia del Foro Romano come paesaggio tra il Cinquecento e il Novecento, concentrando la sua attenzione su alcuni temi nodali: la riscoperta dell’Antico nel Rinascimento, ma anche l’uso del Foro Romano come cava di materiali per la Roma moderna, come paesaggio classico ideale e come spazio rurale (Campo Vaccino); il Grand Tour e l’interesse degli eruditi; i primi studi scientifici e progetti di sistemazione dell’area; l’uso civico e politico dello spazio durante l’età dei nazionalismi e nella contemporanea civiltà di massa.

Roma. In Curia Iulia l’archeologo Massimiliano Papini (Sapienza università di Roma) su “Immagini di gladiatori tra decorazione e commemorazione” sesto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a corollario della mostra al Colosseo. In presenza e on line

roma_curia-iulia_conferenza-Immagini di gladiatori tra decorazione e commemorazione_papini_locandina“Immagini di gladiatori tra decorazione e commemorazione” con Massimiliano Papini, professore di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana alla facoltà di Lettere e Filosofia del dipartimento di Scienze dell’Antichità di Sapienza università di Roma: martedì 21 novembre 2023, alle ore 16.30, la Curia Iulia ospita il sesto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, otto incontri che intendono fare il punto con esperti del settore sui temi evidenziati nella esposizione, partendo dalle novità sugli studi del Ludus Magnus, approfondendo gli aspetti giuridici della gladiatura, le immagini e le fonti antiche fino ad arrivare ad un focus sulle donne gladiatrici e sulla percezione moderna del gladiatore nel mondo del cinema, del fumetto e dell’intrattenimento tout court. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Massimiliano Papini, Sapienza università di Roma. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite https://21novembre_conferenzegladiatori.eventbrite.it.. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del PArCo.

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L’archeologo Massimiliano Papini (Sapienza università Roma)

Massimiliano Papini, nato a Pisa il 14 luglio 1970, è professore di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana alla facoltà di Scienze umanistiche dell’università di Roma “La Sapienza,” ruolo che ricopre dal 2008. La sua formazione accademica all’università di Pisa, dove ha conseguito la laurea con specializzazione nell’ambito della scultura greca e romana. Oltre, al suo impegno accademico, Papini si è distinto anche come saggista, con opere di interesse divulgativo e articoli dedicati a Guido Reni e Giorgio de Chirico. La sua monografia del 2011 “Città sepolte e rovine nel mondo greco e romano” rappresenta una significativa esplorazione del tema. Inoltre nel libro “Munera gladiatoria e venationes nel mondo delle immagini” egli ha approfondito la figura del gladiatore. Le sue pubblicazioni hanno trovato spazio in rinomate riviste di archeologia classica in Italia e all’estero. Inoltre, ha collaborato con il quotidiano “Il Manifesto” per la pagina culturale. Papini è coinvolto in diverse mostre, sia come autore di saggi nei cataloghi che come organizzatore di sezioni. Ha anche curato importanti mostre come “Roma. La pittura di un Impero” nel 2009 assieme ad Eugenio La Rocca. La sua influenza nel campo dell’archeologia e della storia dell’arte è riconosciuta a livello internazionale, ed è un apprezzato traduttore di fondamentali opere scientifiche. Inoltre, da tempo collabora attivamente alla ricerca archeologica, con impegni presso gli scavi dei Castra Albana ad Albano Laziale e ulteriori studi nell’area capitolina in collaborazione con i Musei Capitolini. Dal 2022, partecipa agli scavi nel santuario del Bagno Grande di San Casciano, concentrandosi sullo studio delle numerose statue bronzee scoperte. La sua dedizione riguardo la promozione dell’arte e dell’archeologia è un segno distintivo della sua carriera, evidenziato dai numerosi e diversi aspetti delle sue attività accademiche e culturali.

Roma. In Curia Iulia in presenza, e on line su FB, la conferenza “Imperatori, Re e Candaci: i rapporti tra Roma e il regno di Meroe” a cura di Emanuele M. Ciampini, primo incontro del ciclo sui temi della mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto” alla Domus Aurea

roma_curia-iulia_conferenza-imperatori-re-e-candaci_emanuele-ciampini_locandinaNell’ambito degli incontri che intendono approfondire tematiche ed aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto”, ideata e organizzata dal parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi, in corso alla Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024, la Curia Iulia ospita la conferenza “Imperatori Re e Candaci: i rapporti tra Roma e il regno di Meroe” a cura di Emanuele M. Ciampini, professore associato di Egittologia dell’università Ca’ Foscari di Venezia e direttore della Missione Archeologica Italiana in Sudan a Jebel Barkal. Appuntamento giovedì 16 novembre 2023, alle 16.30. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Emanuele M. Ciampini, università Ca’ Foscari di Venezia. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite al link https://amatoiside_16novembre.eventbrite.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Fb del PArCo.

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La necropoli reale di Meroe in Sudan: le piramidi dei Faraoni neri (foto mai-sudan)

Con la conquista dell’Egitto, Roma entra in contatto con il regno di Meroe, potenza africana che controlla un territorio che si spinge sino a regioni più a sud della moderna capitale sudanese Khartoum. Nel corso del tempo, l’Urbe e Meroe ebbero rapporti alterni, con fasi conflittuali e periodi pacifici. Legata in origine alla tradizione faraonica, la cultura meroitica, fortemente caratterizzata da aspetti locali, accoglie poi elementi dell’ellenismo, dando vita a uno stile originale. I maggiori centri del regno, alcuni dei quali dalla storia molto più antica, offrono il quadro di una civiltà raffinata e complessa, con edifici monumentali e materiali di pregio che danno testimonianza di una civiltà ricca e raffinata. In uno di questi centri, l’antica città di Napata, opera da cinquanta anni una Missione Archeologica Italiana: il frutto di questa ricerca offre un quadro quanto mai esauriente di un regno potente, in grado di confrontarsi con il potere di Roma.

Roma. In Curia Iulia il critico cinematografico Steve Della Casa su “I gladiatori nella percezione moderna” quinto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a corollario della mostra al Colosseo. In presenza e on line

roma_curia-iulia_i-gladiatori-nella-percezione-moderna_locandina“I gladiatori nella percezione moderna” con Steve Della Casa: martedì 7 novembre 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita il quinto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, otto incontri che intendono fare il punto con esperti del settore sui temi evidenziati nella esposizione, partendo dalle novità sugli studi del Ludus Magnus, approfondendo gli aspetti giuridici della gladiatura, le immagini e le fonti antiche fino ad arrivare ad un focus sulle donne gladiatrici e sulla percezione moderna del gladiatore nel mondo del cinema, del fumetto e dell’intrattenimento tout court. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Steve Della Casa, critico cinematografico. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite I gladiatori nella percezione moderna Biglietti, Mar, 07 nov 2023 alle 16:30 | Eventbrite. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del PArCo.

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Il critico cinematografico Steve Della Casa

Steve Della Casa, noto anche come Stefano Della Casa, è una figura prominente nel mondo del cinema italiano, conosciuto per il suo contributo come critico cinematografico e direttore artistico. Nato il 25 maggio 1953 a Torino, ha una radicata passione per il cinema e un’eredità familiare legata al mondo accademico, essendo figlio del rinomato docente universitario Carlo Della Casa. Ha completato gli studi universitari nel 1977 all’università di Torino. Già nel 1974, insieme ad altri studenti, ha fondato il celebre cineclub “Movie Club”, affermatosi rapidamente come uno dei cineclub più influenti in Italia, rimanendo attivo per un decennio fino alla sua chiusura nel 1984. L’esperienza al cineclub ha costituito un trampolino per la sua carriera, permettendogli di entrare nel mondo dei festival cinematografici. Nel 1982 ha iniziato a lavorare al Torino Film Festival, diventandone direttore unico nel 1999. Nel corso degli anni ha esteso il suo coinvolgimento a numerosi festival del settore, tra cui la Mostra del Cinema di Venezia e i festival di Locarno, San Sebastian e Taormina. Nel corso della sua carriera ha contribuito in modo significativo alla promozione e alla valorizzazione del cinema italiano e internazionale. Ha anche svolto un ruolo attivo nella creazione del Premio Quiliano Cinema, un’attività alla quale continua a partecipare. La sua influenza nel panorama cinematografico italiano è stata notevole e la sua dedizione alla promozione della cultura cinematografica rimane una parte fondamentale del suo impegno.

Roma. Per “Dialoghi in Curia” presentazione del libro “Tuscanicae dispositiones sive opera dorica. Architetture doricizzanti in Italia centro-meridionale” di Lorenzo Kosmopoulos (L’Erma di Bretschneider)

roma_dialoghi-in-cuiria_libro-tuscanicae-dispozitiones-sive-opera-dorica_presentazione_locandinaPer il ciclo Dialoghi in Curia, venerdì 27 ottobre 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la presentazione del libro “Tuscanicae dispositiones sive opera dorica. Architetture doricizzanti in Italia centro-meridionale” di Lorenzo Kosmopoulos, edito da L’Erma di Bretschneider. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Intervengono Tommaso Ismaelli, CNR – ISPC Istituto di Scienze del Patrimonio culturale; Carlos Márquez, Universidad de Córdoba. Sarà presente l’autore. Ingresso da largo della Salara Vecchia 5. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.eventbrite.it. L’evento potrà essere seguito anche in streaming sulla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo.

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Copertina del libro “Tuscanicae dispositiones sive opera dorica. Architetture doricizzanti in Italia centro-meridionale” di Lorenzo Kosmopoulos (L’Erma di Bretschneider)

Il libro indaga la complessa questione dell’ordine tuscanico nell’architettura romana, partendo da un’attenta rilettura di Vitruvio e da una meticolosa analisi di tutti i dati archeologici disponibili. Senza dubbio, le interpretazioni del passato degli architetti rinascimentali hanno continuato a influenzare il corso degli studi moderni su questo “ordine”, e questo affidamento ha spesso portato a collegamenti forzati tra i resti reali e la descrizione di Vitruvio nel De architectura. Il presente lavoro, pertanto, si propone di riesaminare l’intero argomento da un punto di vista concettuale, concentrandosi sulla logica fondamentale che ha sotteso l’uso dell’ordine tuscanico nell’architettura romana, dalle sue prime manifestazioni nell’ellenismo italico alla sua maturazione in età imperiale. Questo libro propone una visione completamente diversa dell’ordine tuscanico come una serie di manifestazioni parziali nella continua metamorfosi dell’ordine dorico.

Roma. In Curia Iulia la conferenza “Una ricostruzione del centro monumentale di Alessandria d’Egitto greco-romana” di Theodoros Mavrogiannis (Università di Cipro) a corollario della mostra “L’Amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l’Egitto” in Domus Aurea

roma_curia-iulia_conferenza-una-ricostruzione-del-centro-monumentale-di-alessandria-d-egitto_locandinaGiovedì 26 ottobre 2023, alle 17, in Curia Iulia la conferenza “Una ricostruzione del centro monumentale di Alessandria d’Egitto greco-romana” di Theodoros Mavrogiannis, professore di Storia antica alla University of Cyprus, nell’ambito degli incontri che intendono approfondire tematiche ed aspetti raccontati nella mostra “L’Amato di Iside. Nerone la Domus Aurea e l’Egitto”, ideata e organizzata dal parco archeologico del Colosseo, con la curatela di Alfonsina Russo, Francesca Guarneri, Stefano Borghini e Massimiliana Pozzi, in corso alla Domus Aurea fino al 14 gennaio 2024. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Theodoros Mavrogiannis, University of Cyprus. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite https://amatoiside_26ottobre.eventbrite.it. Mavrogiannis contribuirà a far conoscere meglio l’urbanistica di Alessandria, fare quindi qualche piccolo passo avanti per risolvere il problema del “naufragio” del centro monumentale della più grande città ellenistica e della seconda città dell’Impero romano, non è solo un desideratum della ricerca sull’ideologia regia e la magnificenza delle capitali del mondo antico, ma risulta di particolare importanza per conoscere lo sviluppo urbanistico di Roma stessa, di cui Alessandria è stata un modello, dal progetto rimasto incompiuto di Giulio Cesare di un piano regolatore approvato nel 45 a.C. (Lex de urbe augenda et exornanda et instruenda), fino alle opere di Agrippa e di Augusto nel Campo Μarzio (Mausoleum Augusti, Horologium Augusti, Pantheon, Isaeum et Serapaeum).

Napoli. Al via la XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, in presenza e on line, per raccontare il patrimonio culturale antico. Apre, come da tradizione, il direttore Giulierini sul “Mann del futuro”. Ecco tutto il programma

napoli_mann_incontri-di-archeologia_2023_locandinaLe opere, le collezioni, i percorsi multidisciplinari, i progetti di ricerca: è ai nastri di partenza (primo appuntamento giovedì 26 ottobre 2023, alle 16) la rassegna “Incontri di Archeologia” che, giunta alla XXIX edizione, rappresenta uno dei punti cardine della programmazione culturale del museo Archeologico nazionale di Napoli. Il format è ormai consolidato e ben noto agli appassionati di arte antica: le 21 conferenze gratuite, in calendario dal 26 ottobre 2023 al 30 maggio 2024, sempre di giovedì alle 16, saranno organizzate in Auditorium e potranno essere seguite anche in diretta Facebook sulla pagina istituzionale del Mann. La XXIX edizione degli Incontri di Archeologia, a cura del Servizio Educativo del Mann, è progettata e organizzata da Giovanni Vastano e Miriam Capobianco, in collaborazione con Lucia Emilio.

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Paolo Giulierini, direttore del Mann, nei depositi sotterranei delle Cavaiole (foto graziano tavan)

Come da tradizione, il ciclo di incontri è aperto dal direttore dell’Archeologico. La conferenza di quest’anno è su “Il Mann del futuro”. “Apriamo gli Incontri di archeologia parlando di futuro”, commenta Paolo Giulierini. “In questi anni gli appuntamenti del giovedì sono stati una preziosa ribalta per un’eccellenza non solo settoriale e specialistica ma per temi, incontri e personalità coinvolgenti e di alta capacità divulgativa, un vero e proprio festival della conoscenza. Grazie alla possibilità della trasmissione on line, che nulla ha tolto al senso di essere comunità ‘fisica’ degli Incontri e al piacere di ritrovarci al Museo, il pubblico si è negli ultimi anni allargato e il sapere condiviso si è reso disponibile alle scuole e alle università e non solo. Futuro quindi all’ordine del giorno del primo incontro, dai nuovi spazi e sezioni già cantiere alle ricerche del Mann, per un’inaugurazione particolare della nostra più importante rassegna che dopo otto anni mi emoziona e che vogliamo tutti dedicare al ricordo di Valeria Sampaolo”.

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La dea Lakshmi, corrispondente ad Afrodite, statuetta in avorio da Pompei, conservata nel Gabinetto segreto del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Novembre, ancora, sarà il mese dedicato ad alcune curiosità svelate dai reperti del Mann: Maria Morisco descriverà gli strumenti musicali delle collezioni museali (9 novembre) e Laura Weinstein si occuperà della preziosa statuetta della dea Lakshmi, testimone dei contatti tra Roma e India (30 novembre). Da non perdere, alcuni approfondimenti ad hoc, come quello sulla figura umana nella pittura antica (ne parlerà Anna Maria D’Onofrio, il 23 novembre) e sulle novità nello scriptorium dei Romani (se ne occuperà Umberto Pappalardo, il 21 dicembre). Immancabile, come ogni anno, la performance realizzata da Giovanni Greco con Michele Monetta e Lina Salvatore (ICRA Project): giovedì 14 dicembre, anche grazie alla collaborazione dell’Accademia nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, sarà possibile intrecciare il dramma delle Troiane di Euripide con la nostalgia e la passione del tango.

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Lapide sepolcrale del rebbi Abba Maris (IV-V secolo d.C.) da Brusciano (Na) conservata al museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Il 2024 inizierà (18 gennaio) con la conferenza della direttrice del parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, che identificherà la mission del proprio istituto in un percorso consapevole di conoscenza della storia; per la Giornata della Memoria, da segnare in agenda anche l’evento del 25 gennaio, durante il quale Giancarlo Lacerenza ritroverà, nelle collezioni del Mann, alcune suggestive storie ebraiche d’amore e morte.

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Sezione Campania romana al museo Archeologico nazionale di Napoli: Afrodite trionfante dall’anfiteatro campano di Capua (foto graziano tavan)

Focus sulla Campania Romana con tre incontri in programma a partire da febbraio: Stefania Gigli Quilici, Laura Acampora e Angela Maria Ferroni illustreranno il valore politico-culturale espresso dalla candidatura UNESCO della Via Appia (8 febbraio), Carmela Capaldi condurrà una promenade di studio nella sezione Campania Romana (29 febbraio) e Stefania Pafumi ripercorrerà il percorso tecnologico per risolvere l’enigma della Quadriga di Ercolano (14 marzo). Ancora una celebrazione dei capolavori del Mann nella conferenza di Bianca Ferrara e Vito Giuseppe Prillo, che si occuperanno della Magna Grecia con particolare riferimento ai banchetti e ai pasti sacri (15 febbraio).

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L’archeologa Valeria Sampaolo, già direttrice del museo Archeologico nazionale di Napoli, è morta a 70 anni il 9 settembre 2023 (foto paolo soriani)

A marzo (giovedì 7), tradizionale appuntamento dedicato alla condizione femminile con la conferenza di Francesca Galgano; a fine mese (giovedì 21), Stefano De Caro ricorderà Valeria Sampaolo.

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Frame del video che racconta il trasferimento del Mosaico di Alessandro da Pompei al Real Museo Borbonico (foto mann)

Il traffico illecito di beni culturali sarà il tema della conferenza di Marialucia Giacco e Ilaria Marini (4 aprile), mentre la settimana successiva (11 aprile) il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, ripercorrerà le nuove ricerche in programma nella città vesuviana. Il mese si concluderà (18 aprile) con un approfondimento, a cura di Laura Forte, sulla rappresentazione del Gran Mosaico da parte dei disegnatori del Real Museo Borbonico.

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Un’idria della collezione Spinelli nel deposito del museo Archeologico nazionale di Napoli (foto mann)

Quattro, infine, gli appuntamenti di maggio: Andrea Milanese traccerà la storia del Museo tra 1900 e 1957 (giovedì 9); Alessandra Sperduti e Valentina Cosentino si occuperanno della necropoli di Santa Teresa (giovedì 16); Emanuela Santaniello, Sveva Savelli, Mariateresa Operetto, Marina Vecchi e Alessandra Spadaccini tratteranno del progetto di tutela e valorizzazione della Collezione Spinelli, che rappresenta sia uno dei più ricchi rinvenimenti archeologici della Piana Campana, sia uno dei più importanti nuclei collezionistici del Mann (giovedì 23); Mariateresa Operetto, infine, analizzerà le nuove prospettive del lavoro di restauro (30 maggio).

Roma. In Curia Iulia l’epigrafista Silvia Orlandi (Sapienza università) su “I gladiatori nelle fonti antiche” quarto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a corollario della mostra al Colosseo

roma_curia-iulia_i-gladiatori-nelle-fonti-antiche_locandina“I gladiatori nelle fonti antiche” con Silvia Orlandi: martedì 24 ottobre 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita il quarto appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, otto incontri che intendono fare il punto con esperti del settore sui temi evidenziati nella esposizione, partendo dalle novità sugli studi del Ludus Magnus, approfondendo gli aspetti giuridici della gladiatura, le immagini e le fonti antiche fino ad arrivare ad un focus sulle donne gladiatrici e sulla percezione moderna del gladiatore nel mondo del cinema, del fumetto e dell’intrattenimento tout court. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Silvia Orlandi, Sapienza Università di Roma. Ingresso da largo della Salara Vecchia. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti via eventbrite https://24ottobre_conferenzegladiatori.eventbrite.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del PArCo.

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Federica Rinaldi, responsabile del Colosseo, e Silvia Orlandi, epigrafista dell’università la Sapienza di Roma (foto PArCo)

Inizialmente impegnata come ricercatrice, Silvia Orlandi ha successivamente ricoperto la posizione di professoressa associata di Epigrafia latina alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza università di Roma a partire dal 2006. Negli ultimi vent’anni, ha lavorato in stretta collaborazione con la soprintendenza Archeologica e altri enti di tutela per preservare e studiare il patrimonio epigrafico di Roma. Nel suo ruolo, si è dedicata all’aggiornamento e alla gestione dello schedario epigrafico, bibliografico e fotografico, con l’obiettivo di contribuire al sesto volume del Corpus Inscriptionum Latinarum. Parallelamente, ha guidato la digitalizzazione di questo lavoro. L’informatica applicata all’epigrafia è stata una componente significativa del suo impegno, incluso il contributo alla banca dati. Ha assunto il ruolo di coordinatore scientifico nel progetto internazionale EAGLE (Europeana network of Ancient Greek and Latin Epigraphy) nel triennio 2013-2016. Tra i suoi principali ambiti di ricerca, ha dedicato particolare attenzione allo studio delle numerose iscrizioni trovate e custodite nel Colosseo. Questo ha portato alla pubblicazione di un volume nella serie Epigrafia Anfiteatrale dell’Occidente Romano, generando importanti saggi riguardanti l’aristocrazia senatoria tardoimperiale. Silvia Orlandi è attualmente coinvolta in studi sulla storia dell’antiquaria, della falsificazione e del collezionismo cinquecentesco. Ha curato l’edizione dei codici epigrafici Neap. XIII. B. 7 e XIII. B. 8 di Pirro Ligorio. Ha partecipato all’allestimento della sezione epigrafica del museo nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e a diverse mostre tematiche, come “Sangue e Arena” e “Roma e i Barbari” e “Divus Vespasianus”.

Roma. Al museo del Foro romano (e non in Curia Iulia) il notaio Claudio Togna su “Gli aspetti giuridici della gladiatura”, terzo appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus” a corollario della mostra al Colosseo

roma_curia-iulia_conferenza-gli-aspetti-giuridici-della-gladiatura_locandinaMartedì 10 ottobre 2023, alle 16.30, il Museo del Foro Romano, e non la Curia Iulia per particolari esigenze dovute all’allestimento di una mostra, ospita il terzo appuntamento del ciclo di conferenze “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, otto incontri che intendono fare il punto con esperti del settore sui temi evidenziati nella esposizione, partendo dalle novità sugli studi del Ludus Magnus, approfondendo gli aspetti giuridici della gladiatura, le immagini e le fonti antiche fino ad arrivare ad un focus sulle donne gladiatrici e sulla percezione moderna del gladiatore nel mondo del cinema, del fumetto e dell’intrattenimento tout court. L’evento potrà essere seguito in presenza con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite (https://10ottobre_conferenzegladiatori.eventbrite.it). Ingresso dall’Arco di Tito. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del PArCo. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo. Interviene Claudio Togna, notaio e componente del CDA del parco archeologico del Colosseo, su “Gli aspetti giuridici della gladiatura”.

Rinomato notaio, Claudio Togna esercita a Roma dal 1989 ed è una figura di spicco nell’ambito legale e culturale della capitale italiana. Laureato in Giurisprudenza all’università la Sapienza, ha costruito una carriera di successo nel settore notarile, guadagnandosi una solida reputazione per la sua competenza e professionalità. Oltre al suo contributo nel settore giuridico, Togna si distingue per il suo interesse e coinvolgimento nella valorizzazione del patrimonio storico e archeologico di Roma. Dal 2023, è membro del CdA del Parco archeologico del Colosseo, posizione di grande responsabilità che gli permette di contribuire attivamente alla gestione e alla conservazione di uno dei siti archeologici più conosciuti al mondo. La sua nomina al CdA del Parco archeologico del Colosseo rappresenta una testimonianza della sua passione per la cultura e la storia di Roma, nonché del suo impegno nel preservare il patrimonio culturale per le generazioni future. Grazie alle sue competenze giuridiche, Claudio Togna svolge un ruolo significativo nella promozione della conoscenza e della valorizzazione di uno dei simboli più importanti della storia dell’umanità, contribuendo a far sì che il Colosseo continui ad essere apprezzato e ammirato da tutti.

Roma. Per “Dialoghi in Curia”, presentazione, in presenza in Curia Iulia e on line, il libro “Roma. Il racconto di due città” di Daniele Manacorda (Carocci editore). Prenotazione obbligatoria

Roma_curia-iulia_presentazione-libro-roma-il-racconto-di-due-città_di-daniele-manacorda_locandinaPer “Dialoghi in Curia”, giovedì 21 settembre 2023, alle 16.30, la Curia Iulia ospita la presentazione del libro “Roma. Il racconto di due città” di Daniele Manacorda, edito da Carocci editore. Introduce Alfonsina Russo, direttore del parco archeologico del Colosseo; intervengono: Andrea Augenti, università di Bologna; Andrea Carandini, professore emerito Sapienza università di Roma; Elisabetta Pallottino, università Roma Tre. Sarà presente l’autore. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti su eventbrite https://21settembre_manacorda.eventbrite.it. L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming dalla Curia Iulia sulla pagina FB del parco archeologico del Colosseo.

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Copertina del libro “Roma. Il racconto di due città” di Daniele Manacorda

“Roma. Il racconto di due città” di Daniele Manacorda. Nella sterminata produzione di libri su Roma, sulle sue vicende, il suo paesaggio, i suoi abitanti questo volume, che accompagna il lettore lungo tremila anni di storia urbana, inserisce un’ottica finora mai tentata: quella della tridimensionalità. Attraverso una visione archeologica della stratificazione urbana e delle modalità di accrescimento del suolo, l’autore propone una risposta originale a una domanda apparentemente insensata: quante Rome si sono succedute nel corso dei secoli? In quale città viviamo oggi quando percorriamo le vie del centro storico più vasto d’Italia? Roma infatti è certamente una ma al tempo stesso è plurale per la complessità delle sue vicende istituzionali e urbanistiche, che ne hanno via via mutato la dimensione e il volto dal solco di Romolo alla metropoli odierna. La prospettiva aperta in queste pagine individua una cerniera nella sua vita millenaria, una “morte” e una “rinascita”, stimolando riflessioni nuove sul tema antico del rapporto fra passato e presente nella città contemporanea.