Torre del Greco (Na). Per #domenicalmuseo apertura di Villa Sora col Gruppo archeologico Vesuviano

Un ambiente affrescato di Villa Sora, straordinario complesso residenziale d’età romana a Torre del Greco (foto paerco)
Domenica 7 dicembre 2025 sarà possibile visitare gratuitamente Villa Sora, la grande e scenografica villa marittima romana in contrada Sora, a Torre del Greco (Na). Un’occasione unica per scoprire lo straordinario complesso residenziale d’età romana che si affacciava sul mare con un fronte di circa 150 metri, parte di quel sistema di ville d’otium ricordate anche da Strabone che si dispiegavano lungo il golfo di Napoli, abitate dai più ricchi esponenti del ceto dirigente romano. Il Gruppo Archeologico Vesuviano, dalle 10.30 alle 12.45, accoglierà appassionati e curiosi con una visita guidata gratuita, accompagnandoli alla scoperta degli ambienti ancora conservati della villa. Prenotazioni: 379 2196736 – archeotorre@gmail.com. Evento fb https://facebook.com/events/s/apertura-mensile-villa-sora/1221172903400207/ L’apertura di domenica 7 dicembre 2025 cade in un momento di grande rilievo per il sito: il parco archeologico di Ercolano ha infatti avviato un nuovo scavo archeologico a Villa Sora, passo significativo nel percorso di tutela, ricerca e valorizzazione di uno dei complessi residenziali più suggestivi dell’area vesuviana. L’intervento riguarda l’ampliamento e la sistemazione del fronte settentrionale dell’area coperta, con azioni mirate alla conservazione delle strutture antiche, al miglioramento delle conoscenze archeologiche e alla predisposizione di condizioni ottimali per una futura fruizione ampliata del sito.
#domenicalmuseo ai parchi archeologici di Paestum e Velia. Una giornata dedicata ad archeologia, paesaggio e cultura a ingresso libero con una novità: il nuovo percorso “Il tempio al confine – Hera e il paesaggio del Sele”
La prima domenica del mese porta una nuova occasione per vivere la bellezza della storia: il 7 dicembre 2025, i parchi archeologici di Paestum e Velia aderiscono all’iniziativa del ministero della Cultura #domenicalmuseo, aprendo gratuitamente le porte ad adulti e bambini per una giornata dedicata ad archeologia, paesaggio e cultura. I siti sono visitabili dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30) e, per l’occasione, il pubblico può esplorare anche il nuovo percorso “Il tempio al confine – Hera e il paesaggio del Sele”, inaugurato il 4 dicembre 2025: un itinerario immersivo che valorizza l’area archeologica della foce del Sele e il Giardino di Hera.
Visite ai depositi del Museo di Paestum. Alle 10, 12, 15 e 17 sarà possibile accedere ai depositi museali, dove reperti solitamente non esposti raccontano storie meno note della città antica. Prenotazione obbligatoria: +39 0828 811023 – pa-paeve.promozione@cultura.gov.it.
Visita al nuovo percorso “Il tempio al confine – Hera e il paesaggio del Sele”. La prima domenica del mese, i visitatori possono scoprire questo nuovo itinerario che ricostruisce il rapporto millenario tra il santuario, il paesaggio fluviale e la memoria del culto di Hera. Dopo anni di chiusura, l’Heraion del Foce Sele torna, infatti, finalmente accessibile con un nuovo ciclo di visite guidate curate dal personale del Servizio Civile, formato dagli archeologi dei Parchi. Percorsi accessibili, pannelli didattici e un giardino ispirato alla vegetazione antica accompagnano la visita in un contesto unico. Le visite si svolgeranno alle 15 con prenotazione obbligatoria all’indirizzo: pa-paeve.promozione@cultura.gov.it.
A Velia passeggiata al Crinale degli Dei. Alle 10 partirà una passeggiata tra i resti monumentali dell’Acropoli di Velia, con viste spettacolari sul paesaggio cilentano. Ritrovo in biglietteria alle 9.30.
Immersive Velia: esplora il parco archeologico in realtà virtuale. A Velia, è possibile scoprire la storia e la bellezza del Parco grazie a “Immersive Velia”, il tour virtuale che permette di esplorare il sito attraverso dei visori. Il progetto, promosso dal parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, grazie all’integrazione di tecnologie digitali avanzate – tra cui visori Oculus Quest 3, ricostruzioni 3D e animazioni in realtà virtuale, trasforma la scoperta del sito archeologico di Velia in un viaggio multisensoriale: i visitatori non si limiteranno a scoprire i resti dell’antica polis della Magna Grecia, ma potranno “camminare” virtualmente tra le piazze e i templi, immergendosi nella vita quotidiana, negli spazi sacri e nei dibattiti filosofici dell’antica Elea–Velia. L’attivazione dei visori è stata resa possibile grazie al contributo dei giovani volontari del Servizio Civile Universale in servizio a Velia, che supportano quotidianamente le attività del Parco e contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei nostri siti. Il servizio è disponibile dalle 9.30 alle 13.30, esclusivamente su prenotazione obbligatoria alla mail pa-paeve.promozione@cultura.gov.it L’iniziativa non prevede costi aggiuntivi. Il numero dei visori è limitato, pertanto possono partecipare massimo 10 persone all’ora.
Navetta gratuita “Paestum & Velia on the road”. La navetta collega i due siti durante la giornata con partenza da Paestum, nei pressi del ‘Parcheggio Voza’ alle 14 e rientro da Velia alle 17. Per usufruire del servizio occorre ritirare il ticket navetta presso le biglietterie dei Parchi.
Zoom Uphill. Il veicolo elettrico off-road a quattro ruote motrici consente anche alle persone con difficoltà di deambulazione di raggiungere i punti più panoramici delle due aree archeologiche. Maggiori informazioni alla mail pa-paeve.promozione@cultura.gov.it
Licodia Eubea (Ct). Al primo “Incontro con l’Antico” l’archeologo Santino Alessandro Cugno (parco archeologico dell’Appia antica) ha presentato la graphic novel “Demetriade. La Gens Anicia e la via Latina”, da lui ideata, ed edita da Nubes, scaricabile gratuitamente on-line

XV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea: Alessandra Cilio intervista l’archeologo Santino Alessandro Cugno nell’ambito di “Incontro con l’Antico” (foto graziano tavan)

L’archeologo Santino Alessandro Cugno ideatore della graphic novel “Demetriade. La Gens Anicia e la via Latina” (foto graziano tavan)
Per il primo “Incontro con l’Antico” del XV Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea (Ct) venerdì 5 dicembre 2025, al Polo culturale della Badia di Licodia Eubea, Santino Alessandro Cugno, archeologo del parco archeologico dell’Appia Antica e responsabile del parco archeologico delle Tombe di Via Latina, in dialogo con Alessandra Cilio, co-direttrice artistica del Festival, ha presentato la graphic novel “Demetriade. La Gens Anicia e la via Latina” che lui ha ideato, edita da Nubes, realizzata degli sceneggiatori Sergio Vacca e Sonia Morganti con i disegni e i colori di Davide Pierotti. Il fumetto racconta le vicissitudini di una nobildonna romana della prima metà del V secolo d.C., convertita al Cristianesimo, e dell’origine della basilica di Santo Stefano protomartire al III miglio della via Latina, voluta proprio da Demetriade. La storia di Demetriade è quella di una fanciulla della nobile famiglia degli Anici che – guidata dal suo profondo amore per Cristo – attraversò un’epoca tempestosa e complessa, si confrontò con Sant’Agostino e San Girolamo e commissionò la costruzione della basilica di Santo Stefano nella sua proprietà sulla Via Latina. I resti dell’edificio furono ritrovati nel 1857 e sono ancora oggi oggetto di scavi e studi. “archeologiavocidalpassato.com” ha incontrato l’archeologo Santino Alessandro Cugno per parlare del fumetto, della rievocazione storica, e della sua pubblicazione gratuita online.
“Questo fumetto – spiega Santino Alessandro Cugno – nasce per far conoscere i nuovi scavi effettuati all’interno del parco delle Tombe della Via Latina, uno dei siti del parco archeologico dell’Appia antica a Roma, dedicati alla basilica paleocristiana di Santo Stefano protomartire, uno dei più importanti siti paleocristiani del suburbio di Roma. L’idea era quella di far conoscere a un pubblico più ampio possibile la storia di Demetriade, una nobildonna della famiglia degli Anici, insieme alla storia della Via Latina e alla storia della costruzione di questa basilica che molto probabilmente ha custodito anche le reliquie del primo martire della Chiesa, appunto Santo Stefano”
“Questo fumetto – spiega Santino Alessandro Cugno – nasce insieme a una rievocazione storica a cura dell’associazione Protectores Domini Nostri di Roma con lo scopo di raccontare negli stessi luoghi dove si verificarono i fatti una serie di eventi legati a Demetriade, agli Anici e alla Via Latina (vedi Appia antica (Roma). Alle Tombe di via Latina l’evento “DEMETRIADE – La Gens Anicia e la Via Latina”: visita guidata al Sepolcro Barberini, rievocazione storica e fumetto storico | archeologiavocidalpassato). Il fumetto si può scaricare gratuitamente presso il sito dell’editore Nubes, un editore specializzato i fumetti storici, soprattutto legati all’Antica Roma, nel sito ufficiale del parco archeologico dell’Appia antica, e ha avuto il prestigioso patrocinio, oltre a quello del parco dell’Appia antica, anche di SAMI, cioè della Società degli archeologi medievisti italiani”.
Rovereto (Tn). Per il “Natale al Museo” sabato con il cinema archeologico e domenica con le stelle e le sue meraviglie. Ecco il programma
Per il “Natale al Museo” di Rovereto un weekend dedicato a cinema e stelle. Si comincia sabato 6 dicembre 2025, alle 16, al museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, con un appuntamento davvero imperdibile: la proiezione di “Vitrum, il vetro dei romani”, il film che al RAM Film Festival 2025 ha saputo conquistare pubblico e critica, aggiudicandosi il premio per il Cinema Archeologico e la prestigiosa Menzione speciale Archeoblogger. Un successo raro, che conferma l’eccezionalità di un’opera capace di unire fascino visivo, ritmo da grande cinema e un racconto archeologico che emoziona. Diretto da Marcello Adamo (Italia, 2025 | 52 min), il documentario conduce gli spettatori al largo della Corsica, dove un relitto romano riemerge dopo duemila anni portando con sé un tesoro ineguagliabile: blocchi di vetro grezzo e manufatti straordinari, finemente lavorati. Grazie al lavoro di un’équipe internazionale di ricercatrici, ogni sequenza, anche subacquea, è un invito a scoprire un mondo antico con occhi nuovi, in un’indagine che non smette mai di stupire. La proiezione è gratuita e compresa nel costo del biglietto d’ingresso al Museo.
La domenica 7 dicembre 2025 è invece dedicata al cielo e alle sue meraviglie: al Planetario del Museo Civico prende vita uno spettacolo suggestivo che accompagnerà adulti e bambini in un viaggio dalla Terra attraverso il Sistema Solare. E per rendere l’esperienza ancora più speciale, per il programma delle festività, l’esperienza sarà arricchita dalla partecipazione del sestetto vocale The Sixters, che affiancherà il racconto degli esperti del Museo rendendo l’atmosfera ancora più suggestiva grazie ai loro interventi musicali. Tariffa: 7 euro a persona, con prenotazione obbligatoria entro le 17 del giorno precedente l’attività. Appuntamenti perfetti per vivere il Museo in modo unico, tra scoperte, immagini spettacolari e atmosfere natalizie.
San Casciano dei Bagni (Si). Al via le “Passeggiate archeologiche” al santuario etrusco-romano del Bagno Grande nei sabati invernali con il Gruppo archeologico Eutyche Avidiena
Al via le “Passeggiate archeologiche” al santuario etrusco-romano del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni con l’orario invernale, in programma ogni sabato alle 11, dal 6 dicembre 2025, organizzate dal Gruppo archeologico Eutyche Avidiena. Il percorso dura circa 2 ore e comprende la visita alle Stanze Cassianensi, il piccolo museo allestito nell’atrio del Palazzo Comunale, e l’ingresso all’area archeologica. La strada per raggiungere il sito e per risalire in paese è abbastanza ripida, quindi consigliamo scarpe comode. Ovviamente non si vedranno le statue e gli altri reperti rinvenuti tra il 2022 e il 2024 che non si trovano a San Casciano, ma dal 5 dicembre 2025 sono in mostra al museo Archeologico nazionale di Aquileia. Per maggiori info e prenotazioni contattare 057858141, info@sancascianoliving.it, o scrivere su whatsapp a 3381547577.
Licodia Eubea (Ct). Nella quinta giornata del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico gli ultimi sette film in concorso. In mattinata protagonista il cibo con due film e il “Laboratorio del Gusto”

XV festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea: la sala proiezioni al Polo culturale della Badia (foto graziano tavan)

Frame del film “La grande Histoire des végétariens / Vegetarians, the Great Odyssey” di Martin Blanchard
È il cibo, nelle sue varie accezioni storico-sociali, culturali e gastronomiche, il protagonista sabato 6 dicembre 2025 della quinta giornata del XV festival della Comunicazione e del Cinema archeologico di Licodia Eubea (Ct) che tra mattino, pomeriggio e sera propone gli ultimi sette film in concorso. Le proiezioni iniziano alle 10 al Polo culturale della Badia con il film in prima regionale “La grande Histoire des végétariens / Vegetarians, the Great Odyssey” di Martin Blanchard (Francia 2025, 52’). Il vegetarianesimo sembrerebbe un fenomeno decisamente contemporaneo, invece ha una storia lunga e spesso poco conosciuta. Dai jainisti indiani agli hippy, dai filosofi romani alla prima Società Vegetariana fondata a Londra nel 1847, il film racconta un’avventura umana incarnata da figure universali che, attraverso le proprie scelte alimentari, si interrogano sul posto dell’umanità nel mondo. Segue il film in prima nazionale “A vineyard Cinderella” di Vassilis Loules (Grecia 2025, 10’). L’umile Cenerentola dei vigneti è stata dimenticata, fino a quando un principe non l’ha trasformata in una regina. La vera storia del vitigno greco Malagousiá è come una fiaba, che ha il sapore delle sue uve e il ritmo di un valzer.
I due film introducono il pubblico, alle 12, al “Laboratorio del gusto” (in programma anche domenica 7 dicembre 2025, ingresso a pagamento, informazioni info@rassegnalicodia.it) appuntamento a cura dell’associazione “Strade degli iblei” che unisce alla convivialità del pranzo il racconto delle eccellenze gastronomiche del territorio narrate dai suoi protagonisti: produttori locali di eccellenze quali vino, cicerchia, grani antichi e altri prodotti. Un appuntamento che conferma il legame tra il Licodia Eubea e il festival che, in un’ottica di scambio, ogni anno affianca al premio cinematografico numerose attività di promozione del territorio licodiano. A guidare i partecipanti saranno Riccardo Randello, responsabile dei presidi Slow Food Catania, e Rosanna Di Pietro, portavoce della Comunità dei produttori Slow Food della Cipolla di Giarratana. Assieme a loro, tanti altri giovani imprenditori agricoli che, con passione e rispetto per la natura, producono olio, pasta, miele, formaggi, vino e tanto altro ancora, integrando saperi antichi e innovazione.

Frame del film “Berg der Steine. Ausgrabungen auf dem Monte Iato / Mountain of Stones. Excavations on Monte Iato” di Andreas Elsener

Frame del film “Abiseo, el bosque cultural de los Chachapoya / Abiseo, cultural forest of the Chachapoya” di Rosemarie Lerner

Frame del film “Alhambra, le trésor du dernier sultanat d’Espagne / Alhambra, the lost paradise” di Marc Jampolsky
Le proiezioni riprendono alle 17 sempre al Polo culturale della Badia con il film in prima nazionale “Berg der Steine. Ausgrabungen auf dem Monte Iato / Mountain of Stones. Excavations on Monte Iato” di Andreas Elsener (Svizzera 2025, 55’). Nel 1971 l’Istituto Archeologico dell’università di Zurigo, in Svizzera, ha avviato uno scavo sul sito di Monte Iato, nella Sicilia occidentale. Nel corso degli anni, gli scavi e le attività connesse sono diventati un importante fattore economico in una delle regioni più povere d’Italia. Il film esplora la storia di questo scavo e la sua evoluzione nel corso di quasi mezzo secolo. Segue il film in prima nazionale “Abiseo, el bosque cultural de los Chachapoya / Abiseo, cultural forest of the Chachapoya” di Rosemarie Lerner (Perù 2025, 21’). Nel sito UNESCO del Parco nazionale del Rio Abiseo, un team del World Monuments Fund Peru esplora le Ande per documentare Gran Pajatén, eredità della civiltà Chachapoya, nota come “il popolo della foresta pluviale”. Abiseo, the Cultural Forest of the Chachapoya, racconta il legame fragile tra natura e storia in un viaggio di riscoperta. Chiude la sessione pomeridiana il film in prima regionale di “Alhambra, le trésor du dernier sultanat d’Espagne / Alhambra, the lost paradise” di Marc Jampolsky (Francia 2024, 52’). L’Alhambra, apparentemente una severa fortezza di Granada, rivela un mondo unico del XIII-XV secolo, creato per gli ultimi sultani di Spagna. Il film racconta la storia di questo paradiso, le sue ragioni, i suoi segreti e la sua straordinaria durata nel tempo.
Alle 20, pausa con “Calici d’autore”, ovvero un aperitivo rinforzato con i prodotti del territorio in compagnia degli ospiti del festival (registi, produttori, archeologi, antropologi e delegazioni artistiche dei film), che si trasforma in un momento conviviale e di confronto informale con il pubblico. Ingresso è a pagamento, e il ticket si può prenotare su https://www.rassegnalicodia.it/shop/.
Alle 21, al Polo culturale della Badia, la sessione serale del Festival con gli ultimi due film in concorso, entrambi prime regionali: apre il film “Anime galleggianti / Floating Souls” di Maria Giménez Cavallo (Usa/Italia 2024, 71’). Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, Anime galleggianti è un viaggio attraverso le mistiche terre della Sardegna. Un’opera ibrida che mischia l’etnografia visuale e musicale con la mitologia classica, l’approccio documentario con la fantasia. I destini intrecciati dei personaggi ovidiani culminano nel Carnevale autoctono, i cui riti scandiscono la ciclicità tra la vita e la morte. Quindi chiude la serata il film “Maasai Eunoto” di Kire Godal (Kenia 2024, 34’). Gli indigeni Masai lottano ancora oggi per mantenere vive le loro tradizioni. Attraverso le voci di guerrieri e anziani durante il loro toccante rito di passaggio nel 2022, Maasai Eunoto segue il passaggio del guerriero Masai allo status di anziano, rivelando il passato e il presente celati dietro una delle cerimonie di iniziazione culturale più importanti dell’Africa.
Verona. Al museo di Storia naturale l’incontro “Francesco Zorzi & Franco Mezzena. Un viaggio tra Verona e Aosta nel segno della ricerca e della memoria” per riflettere sul valore della memoria scientifica e sulla capacità di comunicare l’archeologia con passione e umanità, con presentazione di un libro su Zorzi e un film su Mezzena
Venerdì 5 dicembre 2025, alle 16.30, nella Sala “Sandro Ruffo” del museo di Storia Naturale di Verona, è in programma il quinto appuntamento con le “Conferenze dei Musei Civici 2025-2026” dal titolo “Francesco Zorzi & Franco Mezzena. Un viaggio tra Verona e Aosta nel segno della ricerca e della memoria”. Un doppio appuntamento per riflettere sul valore della memoria scientifica e sulla capacità di comunicare l’archeologia con passione e umanità, che prevede la presentazione del libro “Francesco Zorzi (1900-1964). L’uomo e lo studioso” a cura di Massimo Saracino e, a seguire, la proiezione del docu-film “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso” di N. Castangia e A. Fenu, vincitore del Premio Firenze Archeofilm 2024. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Porgono i saluti istituzionali Jacopo Buffolo, assessore alle Politiche giovanili e alla Memoria storica del Comune di Verona, e Stefano Vallani, presidente del consiglio comunale. Moderano Nicoletta Martinelli e Massimo Saracino della sezione di Preistoria del Museo di Storia Naturale.
Presentazione del libro “Francesco Zorzi (1900-1964). L’uomo e lo studioso” a cura di Massimo Saracino. Il volume, a 60 anni dalla scomparsa di Zorzi, ripercorre la sua attività scientifica, il contributo istituzionale e il profilo umano, restituendo un ritratto ricco e articolato. Interviene Massimo Tarantini, funzionario e responsabile dell’area Educazione e ricerca alla soprintendenza ABAP di Firenze: è allo stesso tempo archeologo e storico dell’archeologia. Come archeologo si è occupato soprattutto di archeologia mineraria, coordinando sul Gargano le ricerche sul più antico distretto minerario preistorico d’Europa. Come storico dell’archeologia si occupa soprattutto delle ricerche preistoriche in Italia tra Ottocento e Novecento. È membro della commissione History of archaeology dell’Unione internazionale delle scienze preistoriche e protostoriche. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La nascita della paletnologia in Italia (2012), la cura di vari volumi – tra i quali Archivi dell’archeologia italiana (2020) e New advances in the history of archaeology (2021) – e il recente capitolo sulla stratigrafia nella storia dell’archeologia pubblicato nel prestigioso Oxford Handbook of the History of archaeology.
A seguire la proiezione del docu-film “Franco Mezzena. L’archeologia raccontata con il sorriso” di N. Castangia e A. Fenu, vincitore del Premio Firenze Archeofilm 2024 attribuito dal pubblico. Il docu-film rende omaggio alla figura dell’archeologo veronese Franco Mezzena (1940-2024) e a una delle sue scoperte archeologiche più celebri e sorprendenti: il sito megalitico di Saint-Martin-de-Corléans, ad Aosta. Interviene Alessandra Armirotti, soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Valle d’Aosta, con un ricordo inviato e letto in sala. Quindi Nicola Castangia e Andrea Fenu, videomessaggio; Marcello Mezzena, figlio di Franco; Franco Nicolis, già Ufficio Beni Archeologici Provincia Autonoma di Trento, archeologo con consolidata esperienza istituzionale nella tutela, studio e valorizzazione del patrimonio culturale trentino. È stato Direttore dell’Ufficio Beni Archeologici della soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento. Tra le sue attività, è stato curatore della collana AdA – Archeologia delle Alpi, che documenta le ricerche archeologiche più recenti sul territorio provinciale, in collaborazione con studiosi locali e internazionali. Ha diretto numerose pubblicazioni di studi su temi diversificati, quali archeologia alpina, archeologia della Grande Guerra, indagini su siti preistorici e protostorici, oltre a interventi su memoria, ambiente montano, tutela dei reperti da contesti particolari (es. ghiacciai). È riconosciuto per la capacità di coniugare rigore scientifico e impegno divulgativo, rendendo accessibili i risultati delle ricerche anche al grande pubblico.
Trento. Per “Natale a Tridentum” nel week end la visita guidata “Un viaggio nel tempo alla scoperta della Tridentum romana”, lo spettacolo “A tu per tu con gli animali” alla villa di Orfeo, e #domenicalmuseo

Lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas in via Cesare Battisti a Trento (foto soprintendenza BC – Tn)
Per la rassegna “Natale a Tridentum” fine settimana ricco di iniziative nei siti della Trento romana. Il primo appuntamento in calendario è venerdì 5 dicembre 2025, alle 15, con la visita guidata “Un viaggio nel tempo alla scoperta della Tridentum romana”. Un percorso affascinate e suggestivo alla scoperta della città romana dallo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas alla Villa romana di Orfeo. Ritrovo al S.A.S.S. Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Partecipazione gratuita previa prenotazione (tel. 0461 230171) entro le ore 12 del giorno dell’iniziativa, minimo 5 massimo 25 persone. La visita non comprende l’ingresso ai siti archeologici.

Alla villa di Orfeo di Trento lo spettacolo “A tu per tu con gli animali”, di e con Nicola Sordo (foto soprintendenza BC tn)
Sabato 6 dicembre 2025, alle 15.30, alla villa romana di Orfeo è in programma l’ultimo appuntamento della rassegna “Teatro a Tridentum” con lo spettacolo per famiglie “A tu per tu con gli animali”, di e con Nicola Sordo. Il professor Felipe Corazon, famoso studioso degli animali di tutto il mondo e dei loro comportamenti, guiderà adulti e bambini alla scoperta di creature del passato attraverso teorie originali e sorprendenti esperimenti dal vivo… e forse qualcuna abita ancora tra gli spazi della Villa. Al termine dello spettacolo è prevista una visita partecipata al sito archeologico. Spettacolo teatrale per bambini a partire dai 4 anni di età. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili.
Domenica 7 dicembre 2025 ritorna #domenicalmuseo, ingresso gratuito alla Villa romana di Orfeo e allo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas. Orario di apertura dei siti ore 9-13/14-17.30.
Roma. In Curia Iulia, in presenza e on line, presentazione del libro “Archeologi. I maestri del passato” di Andrea Augenti (Carocci editore)
Venerdì 5 dicembre 2025, in Curia Iulia, per iniziativa del parco archeologico del Colosseo, alle 16.30, presentazione del libro “Archeologi. I maestri del passato” di Andrea Augenti (Carocci editore). Dopo i saluti istituzionali di Alfonsina Russo, capo dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio culturale, e Simone Quilici, direttore del parco archeologico del Colosseo, intervengono, alla presenza dell’autore, Andrea Paribeni, università di Urbino; Riccardo Santangeli Valenzani, università Roma Tre; Enrico Zanini, università di Siena. ingresso libero da largo della Salara Vecchia con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti al link https://augenti5dicembre.eventbrite.it. Diretta streaming sulla pagina Facebook del parco archeologico del Colosseo.
Archeologi. I maestri del passato. La storia dell’archeologia dalle origini ai nostri giorni, raccontata attraverso le vite di alcuni tra i più importanti studiosi: uomini e donne che hanno dato forma e sostanza alla disciplina, nel corso del tempo e in modi diversi. Da Johann Winckelmann, che getta le basi dell’archeologia come storia dell’arte, a Mortimer Wheeler, a cui si deve uno dei primi manuali di scavo; da Gertrude Bell, instancabile studiosa dell’Oriente, a Thomas Lawrence, militare e spia, ma anche archeologo con la passione del Medioevo e dei castelli dei crociati. E poi Rodolfo Lanciani, autore di una straordinaria mappa di Roma antica, Mary Leakey e le sue grandi scoperte sui nostri antenati, e molti altri ancora… Un viaggio nell’evoluzione del pensiero archeologico, nelle vicende, nelle menti e nelle emozioni dei personaggi che grazie al loro lavoro hanno scritto pagine fondamentali della storia. La scrittura chiara e scorrevole, assieme alle immagini degli scavi, degli oggetti e dei taccuini di appunti, permette al lettore di tuffarsi nel passato, per scoprire la meraviglia di un mestiere davvero affascinante.
Licodia Eubea (Ct). Con la quarta giornata il XV Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico rientra nella sua sede storica: nove film, “Archeologia e ragazzi” (film, laboratori didattici, e visite guidate per le scuole), incontro con l’archeologo Santino Alessandro Cugno e la sera il cine-concerto “Mirabilia. Oltre l’ordinario”
Venerdì 5 dicembre 2025, quarta giornata del XV Festival della Comunicazione e del Cinema Archeologico, la kermesse cinematografica e non solo rientra nella sua sede storica, Licodia Eubea, dopo le prime tre giornate che hanno visto il debutto a Catania. Ed è una giornata piena, con nove film in cartellone, la mattinata dedicata alle scuole con “Ragazzi e archeologia” (film, laboratori didattici, e passeggiate alla scoperta di Licodia Eubea), il primo Incontro con l’Antico (protagonista l’archeologo Santino Alessandro Cugno), e gran finale la sera con il cine-concerto “Mirabilia. Oltre l’ordinario”.
Mattinata dunque intensa, che si apre alle 8.30, al Polo culturale della Badia, con la proiezione di quattro cortometraggi, in prima regionale (di cui uno fuori concorso): “La reine d’Egypte / The queen of Egypt” di Erwan Le Gal (Francia 2024, 6’). Nell’Egitto dell’8000 a.C., quando l’umanità apprese per la prima volta l’arte dell’apicoltura, la regina Nefertari vive le sue ultime ore accanto al faraone Ramses II, il grande amore della sua vita. In un intreccio di memoria, mito e natura, The Queen of Egypt evoca il crepuscolo di una civiltà e il volo delle api come simbolo d’eternità, in un racconto poetico che unisce amore, bellezza e nascita delle prime forme di armonia tra l’uomo e la natura. Segue “Il segreto della Dea / The secret of the Goddess” di Lorenzo Antonioni (Italia 2019, 26’). Al tempo degli Etruschi fervono i preparativi per la festa della dea della fertilità. Vulca, che lavora da un ceramista, è un bambino che si interroga sul mistero del divino ed intraprende un percorso interiore immergendosi nella natura. Quindi “Il fiume e Nina / The river and Nina” di Lorenzo Daniele (Italia 2025, 5’). Attraverso la tecnica dello stop motion, i bambini della Scuola dell’Infanzia del IV Istituto Comprensivo “D. Costa”, raccontano le vicende storiche di un territorio della Sicilia orientale, quello di Augusta, dai primi insediamenti umani in epoca preistorica, all’estrazione del sale in epoca moderna con la creazione delle saline, passando per le due Guerre Mondiali e la successiva industrializzazione che ha portato ricchezza, ma anche inquinamento. Il messaggio finale, tuttavia, è di grande speranza. Chiude questo gruppo di corti, “Once Beneath a Time” di Amelia Dickson (USA 2024, 4’). Un viaggio nelle profondità di un mondo preistorico immaginario e un omaggio a ciò che la Terra cela nelle sue profondità.
Alle 11.40, gli ultimi die film della mattinata: in prima regionale, “L’uomo di Val Rosna / The man of Val Rosna” di Stefano Zampini (Italia 2024, 19’). Un viaggio nelle ultime giornate dell’Uomo di Val Rosna, cacciatore paleolitico vissuto 14.000 anni fa. Il cortometraggio ne racconta la vita quotidiana, tra caccia, rituali di gruppo come la lavorazione del pesce e la pittura con l’ocra, e momenti unici: il più antico intervento dentistico conosciuto, la trapanazione di una carie su un dente del giudizio.In un crepuscolo di luce e silenzio, il suo viaggio termina con una sepoltura onorata da una pietra dipinta, simbolo di rispetto e memoria ancestrale. Chiude, in prima nazionale, il film “Diario di scavo. Archeologi a Siponto / Excavation Diary. Archaeologists in Siponto” (Italia 2025, 55’) di Lorenzo Scaraggi, il regista pugliese vincitore del premio del pubblico la scorsa edizione. A Siponto, una giornata di scavo diventa il racconto del mestiere dell’archeologo. Diario di scavo osserva i gesti, il tempo e la cura di chi riporta alla luce la storia, rivelando il valore dell’archeologia pubblica come dialogo tra terra, ricerca e comunità.
Mentre al Polo culturale della Badia si proiettano i film, alle 9 e alle 11, con ritrovo in piazza Garibaldi, parte la visita guidata “Esplorando Licodia Eubea”: gli studenti degli istituti di istruzione di secondo grado verranno accompagnati in un affascinante percorso di consapevolizzazione al patrimonio culturale di Licodia Eubea, visitandone i monumenti e scoprendo le storie di chi li ha abitati. Invece dalle 10, all’auditorium della chiesa di Santa Lucia, il laboratorio “Mani nel passato: creare come gli Etruschi” Pensati per gli studenti degli istituti di istruzione di primo grado, i laboratori costituiscono un’occasione per tradurre in azione i contenuti proposti durante le proiezioni cinematografiche dei matinée scolastici. Il laboratorio “Mani nel passato: creare come gli Etruschi” sarà un vero e proprio viaggio nel tempo. I giovani partecipanti scopriranno come gli antichi Etruschi modellavano statuette votive in argilla e metallo tramite tecniche antiche e tradizionali, percorrendo così un affascinante percorso alla scoperta della loro religiosità.
Le proiezioni riprendono nel pomeriggio, alle 17, al Polo Culturale della Badia: si inizia con il film “La Muculufa” (Italia 2024, 22’) del regista argentino Francesco Montefusco (presente in sala). Muculufa è un suggestivo rilievo montuoso al confine tra Agrigento e Caltanissetta, attraversato dal fiume Salso, il più lungo di Sicilia, e noto per le sue miniere di zolfo. Oltre 4000 anni fa fu un importante centro per le popolazioni della Valle del Salso durante l’Età del Bronzo Antico. Questo santuario “pancastellucciano”, già oggetto di scavi pionieristici negli anni ’80, torna oggi alla luce grazie a un innovativo progetto di “archeologia del cielo”. Segue il film, in prima nazionale, “Tiempo en Maya” (Messico 2025, 29’) di Alberto Josè Doctorovich. Questo documentario, realizzato con la tecnica del timelapse, esplora le conoscenze astronomiche estremamente precise della civiltà Maya, come il loro calendario e le strutture allineate con il Sole, la Luna e Venere. Attraverso l’esplorazione dei principali siti archeologici, il film rivela il profondo legame dei Maya con i cicli celesti. Quindi, il film, in prima nazionale, “La Festa / The Mistery Play” (Spagna 2025, 60’) di Manuel Gutierrez Aragón. Nel Medioevo, il teatro rinacque grazie alla messa in scena, all’interno delle chiese, dei cosiddetti “drammi sacri”, che fiorirono in tutta Europa a partire dal XII secolo. Con il Concilio di Trento, la Chiesa li proibì e queste rappresentazioni scomparvero del tutto. Tutte, tranne una: i Misteri d’Elx, dove gli abitanti trasformano il dolore della morte nella gioia della celebrazione.
Incontro con l’antico. Alle 19, incontro con Santino Alessandro Cugno, archeologo del parco archeologico dell’Appia Antica e responsabile del parco archeologico delle Tombe di Via Latina, ideatore del graphic novel “Demetriade. La Gens Anicia e la via Latina” (edito da Nubes, realizzato degli sceneggiatori Sergio Vacca e Sonia Morganti con i disegni e i colori di Davide Pierotti), un fumetto che racconta le vicissitudini di una nobildonna romana della prima metà del V secolo d.C., convertita al Cristianesimo, e quindi la storia dell’origine della basilica di Santo Stefano protomartire al III miglio della via Latina. In tempi bui, la luce stende il suo chiarore verso orizzonti impensabili e rende capaci di azioni che superano la fragile vita umana. Questa è la storia di Demetriade, fanciulla della nobile famiglia degli Anici, che – guidata dal suo profondo amore per Cristo – attraversò un’epoca tempestosa e complessa, si confrontò con Sant’Agostino e San Girolamo e commissionò la costruzione della basilica di Santo Stefano nella sua proprietà sulla Via Latina. I resti dell’edificio furono ritrovati nel 1857 e sono ancora oggi oggetto di scavi e studi. Perché l’Amore, come la luce, raggiunge orizzonti impensabili anche nel tempo.
Santino Alessandro Cugno, specialista in Archeologia Tardoantica e Medievale, ha partecipato ad attività sul campo e ha in attivo una vasta bibliografia che spazia dalla topografia all’archeologia rupestre, dalla storia dell’archeologia alla museologia. Socio della SAMI, ha ricevuto la menzione di merito al Premio Umberto Zanotti Bianco di Italia Nostra.
Alle 19.30, pausa con “Calici d’autore”, ovvero un aperitivo rinforzato con i prodotti del territorio in compagnia degli ospiti del festival (registi, produttori, archeologi, antropologi e delegazioni artistiche dei film), che si trasforma in un momento conviviale e di confronto informale con il pubblico. Ingresso è a pagamento, e il ticket si può prenotare su https://www.rassegnalicodia.it/shop/.
Alle 21, “Mirabilia. Oltre l’ordinario”, proiezione di corti d’autore animati cui seguirà un cine-concerto: la proiezione di due film muti musicati dal vivo dai musicisti Mario Indaco, Giovanna Albani, Giuseppe Severini e Marilena Lanzafame che eseguiranno brani composti da Giovanna Albani e Daniele Maugeri.


























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