Lavis (Tn). Al via la sesta edizione di Cinema Archeologico: tre martedì con tre corti e tre film scelti dall’archivio del RAM film festival di Rovereto

lavis_cinema-archeologico_rassegna-2024_locandinaTutto pronto al teatro auditorium comunale di Lavis (Tn) per il primo appuntamento della sesta edizione del Cinema Archeologico, organizzato dall’associazione culturale Lavisana e dal Comune di Lavis in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto, il RAM film festival e l’assessorato alla Cultura del Comune di Lavis. Si tratta di tre appuntamenti dedicati al patrimonio culturale raccontato con il linguaggio coinvolgente e suggestivo del cinema: un viaggio attraverso periodi storici, territori, culture e punti di vista diversi, per accrescere la propria conoscenza del mondo. In programma, dal 5 al 19 marzo 2024, documentari e docufiction sui temi della tutela di siti, monumenti, memorie e paesaggi, intesi come beni inestimabili da preservare per le future generazioni; del progresso nella ricerca archeologica, che permette di scoprire sempre più a fondo il nostro passato; e dell’esplorazione non solo di luoghi ma anche di tempi lontani. Si affronterà il tema della morte, visiteremo Petra e viaggeremo sulle navi dei pirati. Ogni serata sarà introdotta da un corto d’animazione, un particolare mezzo di espressione che descrive storie e tradizioni in modo creativo. I film sono tradotti e doppiati a cura della Fondazione Museo Civico di Rovereto, che organizza il RAM film festival, raccogliendo documentari da tutto il mondo e conservandoli nel proprio archivio. L’ingresso è gratuito.

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Frame del film “Archeology 3.0 – Making the dead speak” di Stéphane Jacques

Si inizia martedì 5 marzo 2024, alle 21, con la proiezione dei primi due film, che in modo diverso ci mostrano un possibile rapporto con i nostri antenati. La serata sarà introdotta dal poeticissimo corto d’animazione “Joss Lotuses to Grandma” di Stefie Gan (Stati Uniti, 2022; 6’): una ragazza ritorna in Malesia dopo la morte di sua nonna. Il corto animato esplora il loro legame, il biculturalismo degli immigrati e i riti culturali, come l’offerta di fiori origami, che si conservano e che possono aiutare a guarire dal dolore della separazione e della perdita. E, attraverso l’espressività del suo segno animato, ci aiuta a comprendere i sentimenti delle protagoniste e l’importanza del legame con il passato e con le tradizioni. Seguirà poi il film “Archeology 3.0 – Making the dead speak” di Stéphane Jacques (Francia, 2023; 53’) con interviste a ricercatori di tutta Europa accomunati dall’uso di nuovi e sofisticati metodi scientifici in ambito archeologico. Si possono far parlare i corpi dopo la morte? Fino a non molto tempo fa servivano campagne di scavo su vasta scala e scheletri interi. Oggi, grazie alle nuove tecnologie, anche le parti più piccole del corpo umano possono essere sufficienti a ricostruire le vite di migliaia di anni fa: dalla preistoria all’Egitto dei faraoni, da Homo sapiens ai Galli, l’archeologia sta per dar voce ai morti come mai prima d’ora.

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Frame del film “Expédition Pétra, sur la piste des Nabatéens / Spedizione Petra, sulle tracce dei Nabatei” di Nathalie Laville e Agnès Molia

Seconda serata martedì 12 marzo 2024, alle 21. Apre il corto “Bride’s Dream” di Joe Chang (Cina/Canada, 2023; 7’): la guerra civile in Cina, scatenata dal tramonto della dinastia Han, divide due sposi novelli, Zhang e Whan Hui. Lui è chiamato in battaglia e lei resta ad aspettarlo, tra la vita e la morte, tra la realtà e il sogno. I disegni animati sono accompagnati da brani cantati dell’Opera di Pechino. Segue il film “Expédition Pétra sur la piste des Nabatéens” di Nathalie Laville e Agnès Molia (Francia, 2022; 52’): da una ventina d’anni, gli archeologi cercano di trovare tracce dei Nabatei, un antico popolo arabo di mercanti, la cui storia è andata perduta. Di loro rimangono monumentali tombe scavate nella roccia, a Petra nell’attuale Giordania e nel cuore del deserto dell’Arabia Saudita, nella segreta città di Hegra. Laïla Nehmé si è posta una sfida audace: tracciare, grazie a una spedizione senza precedenti, la mitica via dell’incenso percorsa per tre secoli dai carovanieri nabatei.

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Frame del film “The True Story of Pirates / La vera storia dei pirati” di Stéphane Begoin

Terza e ultima serata martedì 19 marzo 2024, alle 21. Apre il corto “The Sprayer” di Farnoosh Abedi (Iran, 2022; 9’): nella terra occupata dall’Esercito degli Spruzzatori, nessuno ha il diritto di coltivare le piante: i soldati spargono infatti veleno su tutta la flora che incontrano. In molti non sanno nemmeno come cresce o come sia fatta una pianta, finché uno dei soldati non scopre un seme piantato nella polvere: la sua curiosità è solo l’inizio di qualcosa di straordinario e rivoluzionario. Chiude la rassegna il film “The true story of pirates” di Stéphane Begoin (Francia, 2022; 52’): come vivevano i pirati e chi si nasconde dietro la leggenda? Il film cerca di ricostruire la storia poco conosciuta della pirateria seguendo due indagini archeologiche: la prima nell’Oceano Indiano alla ricerca della famosa nave pirata Speaker che affondò nel 1702, la seconda a Sainte-Marie Island, dove i pirati si nascondevano e vivevano.

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Una risposta a “Lavis (Tn). Al via la sesta edizione di Cinema Archeologico: tre martedì con tre corti e tre film scelti dall’archivio del RAM film festival di Rovereto”

  1. Avatar di italinabacciga
    italinabacciga dice :

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