Rovereto. Il RAM film festival alla giornata finale con film e documentari da tutto il mondo, una rievocazione medievale aperta a tutti al giardino Fedrigotti in corso Bettini e la serata conclusiva con Neri Marcorè

Il teatro Zandonai di Rovereto ospita proiezioni ed incontri della rassegna internazionale del cinema archeologico (foto fmcr)

Rievocazione medievale con la Gualdana del Malconsiglio (foto gualdana del malconsiglio)
Domenica 8 ottobre 2023 il RAM film festival di Rovereto arriva al gran finale con una novità: rievocazione medievale a ingresso gratuito. A partire dalle 10 e fino alle 16 il Giardino di Palazzo Fedrigotti in corso Bettini accoglierà una vera e propria rievocazione medievale con la Gualdana del Malconsiglio, l’Ordine della Torre, la Sala d’Arme Achille Marozzo, l’Associazione Lagarina di Storia Antica e altre associazioni rievocative che con abiti storici e attività varie ci riporteranno all’epoca dei Castelbarco. Si tratta di una delle tappe del ciclo di Strade, Borghi e Castelli.

Frame del film “Durango 550 – Path of the Ancestral Puebloans / Durango 550 – il sentiero dei Pueblo ancestrali” di Nathan Ward
I film in concorso saranno proiettati sia la mattina che il pomeriggio al Teatro Zandonai. Da segnalare la produzione della Fondazione Museo storico del Trentino, “The lost Mountaineers” di Andrea Andreotti e Diego Busacca (Italia 2023, 50’), documentario dedicato ad un DUKW, un mezzo anfibio americano affondato nel Lago di Garda il 30 aprile 1945 per un guasto meccanico. Con il film statunitense “Durango 550 – Path of the Ancestral Puebloans / Durango 550 – il sentiero dei Pueblo ancestrali” di Nathan Ward (Stati Uniti 2022, 27’) invece arriviamo in Colorado dove gli archeologi e le tribù nativo americane locali, gli Ute meridionali, gli Hopi e i Pueblo della tribù Laguna, lavorano ufficialmente insieme per scoprire antichi insediamenti.

Frame del film “Panorami sommersi. Le Origini di Venezia” di Samuele Gottardello
Numerosi i film ambientati in Italia, dalla Sicilia con il film “La neve dei Monti Iblei” di Antonio Daquino e Seby Scollo (Italia 2022, 12’), con la scoperta delle neviere utilizzate nel commercio del ghiaccio, alla Sardegna con il film “Un pioniere nel sottosuolo” di Monica Dovarch (Italia 2023, 67’) fino a Venezia con il documentario “Panorami sommersi. Le Origini di Venezia” di Samuele Gottardello (Italia 2023, 52’), un viaggio nella Laguna di Venezia, alla ricerca delle radici romane della città insieme a pescatori, archeologi, artisti, subacquei e a una ragazza non vedente. Interessante anche il corto animato “(R)evolution” di Vanessa Cardui (Germania 2022, 2’) che in soli due minuti riesce a far arrivare un messaggio molto forte, legato all’impatto della plastica sulla fauna. Più di 1500 specie animali in tutto il mondo hanno assunto plastica dall’ambiente e circa 100 milioni di animali marini muoiono ogni anno per via dei rifiuti.
In serata al teatro Zandonai, dopo la premiazione dei film vincitori condotta da Patrizia Orsingher, gran finale di riflessione e spettacolo con Neri Marcorè per parlare delle sfide che i nostri tesori paesaggistici e culturali affrontano ogni giorno, tra inquinamento, emergenze climatiche e naturali, e conoscere la sua esperienza personale per la tutela del territorio e del patrimonio portata avanti nelle Marche dopo il terremoto del 2016. Sul palco del Teatro Zandonai Neri Marcorè accompagna il pubblico attraverso gli argomenti della serata esibendosi con la chitarra in una selezione di brani tratti da progetti di teatro musicale di grande successo.
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