Altino. Settima puntata della rubrica #archeoaltino: focus su un santuario del I sec. a.C. in località Fornasotti, vicino all’accesso della Via Annia ad Altinum

Mappa dell’antico abitato di Altino: nel cerchietto rosso la posizione del santuario trovato in località Fornasotti (foto drm-veneto)
Settima puntata della rubrica #archeoaltino che, il martedì, fa scoprire da dove provengono i reperti visibili al museo Archeologico nazionale di Altino e cosa li lega alle aree archeologiche e al territorio circostante. Oggi focus su un santuario che con grande probabilità sorgeva nel I sec. a.C. in località Fornasotti, in prossimità dell’accesso della Via Annia ad Altinum, lungo la sponda attrezzata del canale meridionale. Di questo edificio sacro rimangono alcune graziose decorazioni fittili, oggi esposte al museo Archeologico nazionale di Altino.

Lastra-gocciolatoio a testa di animale dal santuario in località Fornasotti conservata al museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)
Dal santuario in località Fornasotti proviene una lastra di rivestimento in terracotta con gocciolatoio a forma di animale e decorazione a motivi vegetali, ovoli e astragali.

Antefissa in terracotta con la Potnia Theron dal santuario di località Fornasotti oggi al museo Archeologico nazionale di Altino (foto drm-veneto)
In museo esposta anche una bella antefissa in terracotta con figura femminile attorniata da due animali rampanti che rappresenta la Potnia Theròn o Signora degli animali, divinità connessa alla natura e agli animali, sui quali esercitava il potere. Questo esemplare trova confronti con altre rappresentazioni presenti in edifici templari in Italia settentrionale all’inizio del I sec. a.C., periodo al quale si data anche questa antefissa.
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