Roma. Al via “Roma Imperiale – Virtual Reality Bus”, la mostra itinerante come una macchina del tempo per una experience immersiva unica al mondo: si sale su un bus navetta, si attraversa l’area archeologica centrale di Roma e, guardando fuori dal finestrino, si riscopre l’originale splendore dei monumenti antichi ricostruiti in 3D come erano 2000 anni fa

“Roma Imperiale Virtual Reality Bus” di Invisible Cities: una experience immersiva unica al mondo (foto roma culture)
“Vedi com’è. Scopri com’era”. Con questo slogan parte a Roma il primo Virtual Reality Bus, una mostra itinerante per una experience immersiva unica al mondo: sali sul bus, che ricorda le navette aeroportuali, e ammiri le bellezze monumentali e paesaggistiche del cuore di Roma. Ma a un certo punto le tendine di finestrini si abbassano e, come in una macchina del tempo, fuori c’è la Roma Imperiale, con i suoi palazzi colonnati, i togati che discutono nel foro, le bancarelle del mercato animate dai popolani. E poi l’anfiteatro flavio con quelle centinaia di statue che fanno capolino tra le nicchie monumentali! Ecco cosa succede se si sale sul Virtual Reality Bus: si attraversa l’area archeologica centrale di Roma e si riscopre l’originale splendore dei monumenti antichi ricostruiti in 3D come erano 2000 anni fa, splendide ricostruzioni 3D realizzate dai migliori specialisti di effetti visivi in Italia con la supervisione di curatori archeologi.
Tutto ciò sarà possibile, a partire dal 23 giugno 2022, grazie al Virtual Reality Bus realizzato da Invisible Cities, start up innovativa creata da Arsenale 23 con il supporto di Linkem. Promossa da Roma Culture, sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il parco archeologico del Colosseo e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, la mostra “Roma Imperiale – Virtual Reality Bus” sarà attiva tutti i giorni dalle 16.20 alle 19.40 (ultima corsa), al costo di 15 euro (ridotto a 10 euro con la MIC card), con partenza da piazza della Madonna di Loreto (via dei Fori Imperiali). Il percorso, della durata di 30 minuti, è fruibile in italiano e in inglese. I biglietti possono essere acquistati direttamente presso la biglietteria in prossimità della Colonna Traiana (Fori Imperiali) oppure online sul sito www.vrbusroma.it.

Il percorso del VRBUS Roma nel cuore della Città Eterna (foto roma culture)
L’experience tour, che propone un percorso mozzafiato della Città Eterna tra Fori Imperiali, Colosseo, Palatino, Circo Massimo e Teatro di Marcello, prevede una immersione 3D con speciale tecnologia VR “headest free”: tutte le ricostruzioni delle architetture vengono fruite direttamente sugli schermi OLED sovrapposti ai finestrini del Bus e un sistema di tendine motorizzate permetterà di ammirare le bellezze di oggi e di confrontarle con quelle del passato. Si tratterà di un viaggio all’indietro nel tempo a 360 gradi, che coinvolgerà tutti i sensi: i suoni e la musica a bordo e il sistema integrato di emissione di fragranze appositamente sviluppato da Integra Fragances, consentiranno all’utente di ammirare le ricostruzioni virtuali e di immergersi nell’atmosfera di alcuni luoghi storici del percorso, vivendo così un’esperienza unica.

Il posizionamento di monitors e tendine sul VRBUS Roma per un’esperienza immersiva nella Roma Imperiale unica (foto roma culture)
Grazie al MOVX, un brevetto unico al mondo che vede coinvolti 3 GPS, un accelerometro a tre assi, un magnetometro, un velocimetro e un laser di superficie, è possibile sincronizzare la velocità e la posizione del bus nello spazio fisico reale con quelli nello spazio virtuale, permettendo la registrazione e la riproduzione di ogni movimento, curva, buca o dosso durante il tragitto. In questa scommessa all’insegna dell’innovazione e della tecnologia, il progetto non perde di vista la sostenibilità: il VR BUS è infatti totalmente elettrico nel rispetto e la cura dell’ambiente.

Le fragranze per la realtà aumentata per un’esperienza immersiva che coinvolge anche l’olfatto (foto roma culture)
Piccolo nelle dimensioni e silenzioso, possiede una velocità media pari a quella di un monopattino che lo rende un’icona del futuro a spasso nella città. Con 16 posti disponibili (di cui due destinati agli accompagnatori) e una durata di viaggio di circa 20 minuti, il VR bus rappresenta una delle espressioni più all’avanguardia del marketing del futuro che utilizza le potenzialità del mondo digitale, della Mixed Reality e l’edutainment, per offrire un’Esperienza all’insegna delle 4E: Engagement, Education, Exclusivity and Emotion.

Il bus rosso del VRBUS in sosta in via dei Fori Imperiali di Roma (foto roma culture)
“Il progetto VrBus”, interviene il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, “permetterà ai visitatori di immergersi letteralmente dentro la storia di Roma. Un’iniziativa moderna e unica nel suo genere che supportiamo per raccontare la storia millenaria della Capitale in una nuova veste capace di attrarre ulteriormente pubblico oltre che a coinvolgere anche le romane e i romani in un viaggio alla scoperta del passato di Roma. In più – conclude Gualtieri – lo facciamo all’insegna della sostenibilità dato che il bus adibito al servizio è un mezzo totalmente elettrico, nel rispetto dell’ambiente e nella cura dei luoghi circostanti”.

Ricostruzione 3D della vita quotidiana nella Roma Imperiale (foto roma culture)
“Invisible Cities ha rivoluzionato il mondo della fruizione dei contenuti virtuali realizzando un mezzo che apre nuovi orizzonti per l’edutainment, il marketing turistico e la valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e artistico italiano”, dichiara il presidente di Invisible City, Ernesto Faraco. “Si tratta del primo Virtual Reality Bus grazie al quale le persone possono immergersi nella storia in prima persona e condividere l’esperienza in modo collettivo senza bisogno di visori vr o altri wearable devices. Presto ci auspichiamo altri VR-Bus, non solo a Roma, con nuove tappe di una meravigliosa avventura che ha come obiettivo ultimo quello di cambiare il modo di vivere e apprendere la storia delle nostre città, ibridando education ed entertainment, e avvicinando le generazioni del futuro al nostro meraviglioso passato. Essere contemporanei significa anche questo – conclude Faraco: “riscoprire la nostra “heritage” basata su millenni di storia, prenderne il meglio, reinterpretarla e portarla nel futuro”.
Mi piace