Il parco archeologico di Pompei ha avviato la prima campagna di crowdfunding per il restauro di un soffitto affrescato da villa San Marco di Stabia crollato nel terremoto del 1980. Al termine gli affreschi saranno esposti nel museo Archeologico di Stabiae “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana

Il restauro di un soffitto affrescato di un ambiente di Villa San Marco a Stabia è il primo intervento oggetto della campagna digitale di crowdfunding del Parco archeologico di Pompei che ha preso il via il 14 luglio 2021. La “raccolta fondi” digitale avverrà attraverso il software di I Raiser, uno strumento agile che consente di effettuare donazioni ed elargizioni in maniera intuitiva. Una volta acquisiti i dettagli dell’oggetto della raccolta, sarà possibile donare il proprio contributo attraverso strumenti di pagamento immediati, quali carte di credito e carte prepagate, o in alternativa, mediante bonifico bancario.

“La campagna di crowdfunding si ispira al principio della partecipazione dei cittadini alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio e pertanto per noi è molto di più di un contributo economico. È un modo di sostenere in maniera concreta la cultura e di istaurare un rapporto con il sito”, dichiara il direttore generale, Gabriel Zuchtriegel, “ogni contributo, piccolo o grande, è importante, perché trasmette un messaggio di partecipazione e di coinvolgimento”. Il donatore, a sua discrezione, potrà lasciare sulla pagina web della raccolta, i suoi dati per entrare a far parte della community dei donatori di Pompei ed essere aggiornato in tempo reale sulle iniziative organizzate dall’Ufficio Fundraising del parco archeologico di Pompei. Già dal 2014, il decreto n. 83/2014 convertito in Legge 106/2014, cd. misura Art Bonus prevede, per chi elargisce il proprio sostegno alla cultura, di usufruire delle detrazioni fiscali fino al 65% della somma erogata.

Gli affreschi sono pertinenti all’ambiente di una rampa che collega il peristilio inferiore con quello superiore della Villa, aggiunto in età neroniana, nell’ultima fase edilizia prima dell’eruzione del 79 d.C. La rampa, piuttosto ripida, stretta e lunga, era tripartita mediante stipiti lignei alle pareti e architravi sul soffitto, con decorazione pittorica in Quarto Stile maturo.

I frammenti del soffitto voltato, crollati all’indomani del terremoto del 1980, giacciono da allora nei depositi e necessitano di un intervento di restauro che li vedrà ricostruiti su di un pannello di circa 4 metri. A causa della loro fragile condizione, non potranno essere ricollocati in situ, ma troveranno esposizione nel museo Archeologico di Stabiae “Libero D’Orsi” alla Reggia di Quisisana, per essere restituiti alla fruizione pubblica, dopo l’intervento di restauro e di musealizzazione. Questo il link per donare: https://donate.pompeiisites.org/affreschi-villa-san-marco/.
Mi pare doveroso fermarsi un attimo per una riflessione.
Finanziamo in giro per l’Italia nuovi scavi entro aree archeologiche già pienamente tutelate (e comunque già come sono mete turistiche di forte richiamo) consumando stratigrafie che i nostri predecessori avevano avuto pudore a rimuovere e poi siamo costretti al crowdfunding per riparare danni di oltre quarant’anni fa su importanti siti che forse in precedenza si sarebbero potuti scavare un po’ meno?
Per carità, nobilissima ed opportuna iniziativa, ma forse non dovrebbe contemporaneamente chiamarci a riprendere il filo interrotto di un prudente ripensamento?
Mi piace
Mi piace l’idea di contribuire, seppure con poco : )
E’ un’idea ottima, sensibilizzare i cittadini attraverso il versamento di un contributo, piccolo o grande che sia.