Cosa ci porta il 2021. Finalmente una data per l’attesa mostra-evento alla Domus Aurea “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”: è l’11 marzo. Quindi un anno dopo la prima programmazione

L’avviso mette in guardia gli interessati: per l’emergenza sanitaria mondiale le date della mostra sono in corso di aggiornamento. Ma finalmente c’è un’indicazione: 11 marzo 2021 – 30 ottobre 2021. E questo potrebbe essere l’eredità che si porta in dote il nuove anno: la grande mostra-evento “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” che quindi verrebbe aperta nella Domus Aurea esattamente un anno dopo la prevista programmazione. L’8 marzo 2020, pochi giorni dopo la vernice della grande mostra su Raffaello alle Scuderie del Quirinale, per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (Urbino, 1483 – Roma, 1520), doveva aprire a Roma negli spazi della Domus Aurea (sala Ottagona e ambienti limitrofi), un evento espositivo dedicato al tema delle grottesche, con straordinari apparati interattivi e multimediali. Ma lo scoppio della pandemia e il conseguente lockdown hanno cancellato la mostra prima ancora di aprire. Si era poi parlato di agosto 2020, quando si ipotizzava che la situazione sanitaria potesse essere migliorata. E ora finalmente una data. Sarà la volta buona?


La sala Ottagona della Domus Aurea di Nerone (foto PArCo)
Il progetto, curato dal professor Vincenzo Farinella con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio, promosso da Parco archeologico del Colosseo e prodotto da Electa, intende narrare l’eccezionale storia della riscoperta della pittura antica sepolta nelle “grotte” dell’originaria Domus Aurea di Nerone. Una storia che comincia intorno al 1480, quando alcuni pittori, tra i primi Pinturicchio, Filippino Lippi e Signorelli, si calano nelle cavità del colle Oppio – definite appunto grotte – per recarsi, a lume di torce, ad ammirare le decorazioni pittoriche di antichi ambienti romani. La mostra si svilupperà nella Sala Ottagona, vero e proprio capolavoro dell’architettura romana imperiale, e nei cinque ambienti limitrofi, oltre alle Stanze di Achille a Sciro e di Ettore e Andromaca ancora preziosamente affrescate e dove si possono ammirare tracce delle cosiddette “grottesche”.

Il linguaggio multimediale si alterna tra videomapping immersivi che ricostruiscono opere di Raffaello, animazioni, scenografie digitali che raccontano aneddoti sugli artisti del ‘500, arte generativa e morphing, archivi e collage digitali di elementi decorativi grotteschi e d’ispirazione surrealista. Il progetto dell’allestimento interattivo e multimediale è curato dallo studio milanese di Interaction e Exhibit Design Dotdotdot. Alla mostra si accompagna il catalogo edito da Electa, che ripercorre la riscoperta della Domus Aurea e l’invenzione delle grottesche grazie allo straordinario impulso di Raffaello.
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