Uomo preistorico in Valdichiana: 45mila anni concentrati nel rinnovato museo per la Preistoria del Monte Cetona con il Parco archeologico-naturalistico e l’Archeodromo di Belverde
Dai resti di un mammut allo scheletro di un orso speleo, dagli utensili in selce utilizzati dall’Uomo di Neanderthal, a vasellame, oggetti in metallo, osso e pietra del Neolitico e dell’età del Bronzo: più di 45mila anni di testimonianze della presenza dell’uomo preistorico nella Valdichiana senese, materiali che documentano l’ambiente naturale antico e la Preistoria del territorio, concentrati nelle nove sale del rinnovato museo per la Preistoria del Monte Cetona che è stato inaugurato nei giorni scorsi a Cetona in provincia di Siena. I promotori avevano annunciato che tutte le novità, legate al progetto di ammodernamento e al nuovo allestimento delle sale del museo civico, sarebbero state “svelate” in una cerimonia ufficiale nella struttura al piano terra del Palazzo comunale di Cetona, nel centro storico del borgo chianino, alla presenza del sindaco Eva Barbanera, e del direttore del museo, Maria Teresa Cuda, insieme ai rappresentanti di quanti hanno sostenuto e contribuito alla realizzazione del progetto: la soprintendenza per i Beni archeologici della Toscana, la soprintendenza per i Beni archeologici dell’Umbria, la Regione Toscana, l’università di Siena con il dipartimento di Archeologia e storia delle arti, la fondazione Musei Senesi, Gal Leader Siena, l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e la Provincia di Siena. E le aspettative non sono andate deluse.
Nove sale – una in più rispetto al passato – con postazioni multimediali, nuovi pannelli didascalici e vetrine espositive dove centinaia di reperti, alcuni dei quali esposti per la prima volta, testimoniano la presenza dell’Uomo sul Monte Cetona dal Paleolitico medio (oltre 50mila anni fa) all’Età del Bronzo (secondo millennio a.C.). L’intervento di ammodernamento, avviato nel settembre 2013, ha restituito un museo più accessibile, moderno e interattivo, che per tutto il mese di novembre l’ingresso al nuovo museo civico sarà gratuito: e fino a domenica 23 novembre la struttura sarà aperta, con orario straordinario, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
Le nove sale del nuovo museo ospitano quattro sezioni cronologiche per approfondire la vita preistorica sul Monte Cetona dal Paleolitico all’Età del Bronzo passando per il Neolitico e l’Età del Rame. Ogni sezione conta sul supporto di postazioni multimediali e pannelli esplicativi. “Fin dalla sua nascita, nel 1990”, spiega il direttore, “il museo civico per la Preistoria del Monte Cetona ha voluto contestualizzare i reperti nel territorio da cui provengono, dando un’impostazione didattica all’esposizione e alla conoscenza dei reperti rinvenuti nel corso degli anni nelle numerose cavità di Belverde e nella Grotta Lattaia. A questi si uniscono quelli recuperati nella Grotta Beato Benincasa, a Monticchiello, e nella Grotta dell’Orso, a Sarteano”. Come si diceva, il nucleo principale del museo riguarda la vasta collezione di reperti recuperati nell’area di Belverde, sulle pendici del Monte Cetona, dove si trova anche l’omonimo parco archeologico-naturalistico. Qui, nel 1927, avviò le sue prime ricerche l’archeologo perugino Umberto Calzoni, che scoprì quasi casualmente le testimonianze dell’intensa frequentazione preistorica e l’imponente formazione di travertino, la cosiddetta “scogliera”, composta da blocchi accatastati gli uni sugli altri. Questi, con il passare del tempo, hanno creato cunicoli e gallerie collegati fra loro da una sorta di labirinto naturale, usati in epoca preistorica come rifugi, luoghi di culto e di sepoltura e oggi visitabili in piccoli gruppi e con una guida. Le indagini archeologiche nell’area hanno restituito reperti di vario genere, tra cui resti di orso speleo, utensili in selce utilizzati dall’Uomo di Neanderthal, raffinato vasellame, oggetti in metallo, osso e pietra risalenti al secondo millennio a.C. e altri oggetti testimonianza di vita quotidiana.

Il parco archeologico-naturalistico di Belverde completa la scoperta della preistoria in Valdichiana
L’ammodernamento e il nuovo allestimento coinvolgono in maniera dinamica i visitatori nel viaggio alla scoperta della preistoria del Monte Cetona. “Il nuovo volto del Museo Civico segna una tappa importante nella promozione storica e culturale dell’area, che conta anche sul Parco archeologico-naturalistico e sull’Archeodromo di Belverde, con l’opportunità di vivere un’esperienza unica di archeologia sperimentale”.
Strettamente collegato al museo è infatti il Parco archeologico-naturalistico di Belverde dove è possibile visitare alcune delle cavità che si aprono nel travertino, adeguatamente illuminate e attrezzate quali la grotta di San Francesco, gli antri della Noce e del Poggetto, frequentate dall’uomo per scopi funerari o di culto, e i resti degli abitati all’aperto. L’area del parco è caratterizzata da “presenze vegetali” che mostrano scarsi segni di intervento antropico: una sorta di oasi in cui l’elemento storico-archeologico e quello naturalistico sono intimamente legati. Infine c’è l’Archeodromo di Belverde, situato non lontano dall’omonima zona archeologica, un percorso didattico creato per completare e integrare la visita al Museo e al Parco. Le ambientazioni, le strutture e i manufatti riprodotti si ispirano alle due fasi della preistoria meglio documentate in questo territorio: sono stati ricostruiti una parte di un villaggio dell’età del bronzo, con capanne a grandezza naturale e aree per le attività artigianali, e un abitato in grotta del paleolitico medio. I due settori sono collegati da un itinerario nel bosco e lungo la balza rocciosa sovrastante le cavità di Belverde, da cui si gode un ampio panorama sulla Valdichiana. In una apposita area è allestito uno spazio per la simulazione degli scavi archeologici. La visita prende avvio dal Centro servizi del parco, una struttura in cui sono presenti aule per attività didattica, un punto informazioni, sosta e ristoro per i visitatori. Nei vari settori dell’archeodromo – interamente accessibile ai disabili ad eccezione della grotta – vengono effettuate visite guidate, laboratori tematici, attività di sperimentazione, simulazione e animazione con operatori specializzati. E per chi vuole conoscere da vicino il nuovo museo civico per la Preistoria del Monte Cetona e scoprire il patrimonio storico e archeologico locale, è possibile seguire la pagina Facebook Museo Civico Cetona, il profilo Twitter MuseoPreistCetona e il profilo Instagram, MuseoPreistoriaCetona, seguendo l’hashtag #PreistoriaCetona.
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Tag:archeodromo di Belverde, Età del Bronzo, Eva Barbanera, Maria Teresa Cuda, museo civico per la Preistoria del Monte Cetona, Neolitico, parco archeologico-naturalistico di Belverde, preistoria, Umberto Calzoni, uomo di Neanderthal, Valdichiana
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Graziano Tavan, giornalista professionista, per quasi trent’anni caposervizio de Il Gazzettino di Venezia, per il quale ho curato centinaia di reportage, servizi e approfondimenti per le Pagine della Cultura su archeologia, storia e arte antica, ricerche di università e soprintendenze, mostre. Ho collaborato e/o collaboro con riviste specializzate come Archeologia Viva, Archeo, Pharaos, Veneto Archeologico. Curo l’archeoblog “archeologiavocidalpassato. News, curiosità, ricerche, luoghi, persone e personaggi” (con testi in italiano)





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